La drammaturgia

La decapitazione di Marco Gualco di Riccardo Cacace

Cosa siamo disposti a negoziare della nostra morale quando è in ballo la vita? Marco Gualco ben poco, ché investito dal corso degli eventi fa di tutto per diventarne il fautore ma non per salvare se stesso bensì il suo orgoglio. LA DECAPITAZIONE è un

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Il libro

Macbeth remix di Edoardo Sanguineti

A quattordici anni dalla morte del poeta è finalmente uscito “Macbeth Remix”, l'ultimo inedito tra i “travestimenti” di Edoardo Sanguineti, per l'apprezzabile iniziativa del “Centro Studi Interuniversitario” a lui intitolato, nella bella collana “Costellazione

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La libreria virtuale

Consulta il nostro archivio on line di testi teatrali: quasi duemila opere di centinaia di autori contemporanei. Leggi liberamente tutti i copioni che desideri, fai una ricerca per autore, titolo, numero di personaggi, genere, durata a seconda delle tue esigenze. Leggi le sinossi e il testo completo, contatta l'autore.

Drammaturgia contemporanea in scena

  • Le rotaie della memoria

    Il monologo interpretato con forza e bravura da Giulia Vania, racconta alcuni momenti della vita di Albino Calletti, Capitan Bruno. Il racconto viene narrato con lo sguardo ironico e surreale del mondo infantile come se Albino non fosse mai cresciuto,

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  • Sammarzano

    A pensarci un po’ su, quello del lavoro è un tema poco frequentato dal teatro italiano contemporaneo. Poco, o comunque non quanto sarebbe necessario, opportuno e urgente: non c’è quasi nulla in effetti di vitale e trasformativo nella realtà che non

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  • Stand by me

    “Sanpapiè”, compagnia milanese ormai conosciuta oltre i confini italiani, ha scelto come sua cifra estetica essenziale quella di raccontare con la danza, di fare cioè drammaturgia con i movimenti del corpo ritmati e immersi in un luogo che sta tra il

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  • Filottete

    Filottete di Paolo Puppa, da lui stesso rappresentato al Teatro Olimpico di Vicenza il 9 novembre del 2024, ci mostra un uomo, stanco, amareggiato, deluso dall’ambiente universitario, una riscrittura del mito, apparsa per la prima volta nei “Quaderni

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  • Re Chicchinella

    Emma Dante completa il suo percorso di analisi e di recupero di alcuni testi contenuti all’interno dell’opera seicentesca  napoletana “Lo cunto de li cunti” di Giambattista Basile, iniziato con “La scortecata”, proseguito con  “Pupo di zucchero”, e

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  • Futuro anteriore

    L'atto unico "Futuro anteriore" di Margherita Mauro ha inaugurato il 9 novembre al Piccolo Teatro della Città di Catania il cartellone di "Nuovoteatro" che si protrarrà fino a maggio 2025 proponendo pièce di drammaturgia contemporanea e

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  • Boxeur

    C’è, in giro per l’Italia, uno spettacolo di non grandi pretese formali ma di grazia singolare. Vale la pena scriverne perché colpisce positivamente la misura di delicatezza e intensità con cui in questo lavoro di narrazione sono combinate storia e

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  • Hannah

    Questi lunghi anni di distanza dal teatro mi hanno aiutato a fare una certa pulizia, anzitutto a proposito di quel che è il valore eventuale di uno spettacolo; finché sei parte di un mondo, come quello del teatro, tendi anche a giustificare, a spiegare, a

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Articoli e interviste

  • Gradus. Giornate d’Autore a Parma

    Nell’ambito dell’edizione 2024 del Reggio Parma Festival, intitolato quest’anno Arcipelaghi, si terrà dal 22 al 26 novembre, negli spazi del Teatro Due di Parma, l’articolato percorso di approfondimento Gradus. Giornate d’Autore, incentrato

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  • Un'altra giornata (particolare) ad Akropolis

    La serata di venerdì 15 novembre al bel festival di Teatro Akropolis ci ha proposto due spettacoli per così dire 'fuori linea', cioè extra-categoria non potendo nessuno dei due essere interamente imprigionato in una categoria o un genere teatrale specifico.

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  • Guerra e pace

    Lo spettacolo Guerra e Pace, diretto da Luca De Fusco e tratto dal capolavoro di Tolstoj (adattamento drammaturgico di Gianni Garrera), è un lavoro a suo modo “perfetto”, ovvero concluso e rifinito nella sua dimensione formale e nel suo intento

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  • Esercizi di futuro: il teatro si racconta

    “Esercizi di futuro” è il percorso autunnale che la “Associazione Ubu per Franco Quadri” ha organizzato in preparazione della consegna dei Premi Ubu 2024 che si svolgerà il prossimo 16 dicembre al teatro Arena del Sole di Bologna. Due tappe

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Pin It

Esteticamente parafrasando, e forse fecondamente ribaltando, la visione complessa di Walter Benjamin, questo spettacolo ci porta a pensare che forse la maniera migliore e più profonda per affrontare la poesia sta nel suo essere 'tradotta' (nei molti

significati, linguistici, letterari, ma anche fisici e geografici che questo termine porta con sé), quasi che questo 'transito' essenziale sia la chiave per indagare il mistero che la parola lirica custodisce, e che per essere svelato e rivelato in fondo non possa che, quella parola, essere 'tradita'.
È infatti, “Le Nuvole sopra Ferrara”, uno spettacolo che rappresenta un viaggio di trasformazione, che qualcuno ha per questo definito dantesco, un viaggio inevitabilmente 'lungo', se vuole essere creativo giungendo alla sua meta sconosciuta, e che appunto ci porta questo “barbaro in giardino” (è il titolo della raccolta inedita da cui si genera la drammaturgia) a partire da una 'Nonna', una nonna armena narratrice in fuga, alta ed elegante ma soprattutto semplicemente buona, una 'cristiana' come il poeta non ha mai in altri conosciuto.
Una sorta di piccolo”Grand Tour” fuori tempo (siamo alla fine degli anni '50 del novecento) da parte di un intelletuale e scrittore polacco, che in patria è isolato anche per motivi politici, e che finalmente ha modo di venire in Italia e incontrare la grande pittura e la grande architettura prima, durante e dopo il Rinascimento (che è nostro ma anche di tutti).
Ma poiché la poesia è in sé emozione sentimentale, che dunque accade senza poter essere fino in fondo raccontata, di altro dobbiamo parlare, e questo spettacolo lo fa, incominciando dal profondo legame culturale, storico e anche caldamente affettivo che lega Italia e Polonia, forse soprattutto la Polonia all'Italia, piuttosto che l'Italia, sempre 'distratta', alla Polonia.
Così la drammaturgia incastona le emozioni in questa narrazione appena accennata ma storicamente data, vista con gli occhi dell'uomo prima che dello scrittore.
Ma non solo, anche linguisticamente la efficace regia di Sergio Maifredi  parla d'altro costruendo la drammaturgia nei movimenti scenici (entrate e uscite, luce e buio) che accompagnano le parole dette, facendo qualcosa che è più ed è diverso da una lettura grazie al dialogo che costruisce tra l'attore (un bravissimo Giuseppe Cederna dalla dizione e dalla mimica così empatica e spontanea da rifuggere ogni retorica) e il personaggio (il poeta polacco Zbigniew Herbert di cui ricorre il centenario della nascita), una distanza dovuta e necessaria ma continuamente attraversata come un confine osmotico, e tra le parole e la musica.
Soprattutto la musica, composta per l'occasione da uno spesso commovente e coinvolgente compositore esecutore di grande qualità Michele Sganga, non è utilizzata come semplice accompagnamento o colonna di sfondo, bensì è un incalzare continuo di domande e suggestioni che cercano risposta, spesso trovandola o anche solo suggerendola, nelle parole del poeta.
Nasce così uno spettacolo in cui il dialogo è un modo per uscire dalla solitudine del monologo, per gettare nel mondo un seme di lievito anche se la mano resta sconosciuta. Uno spettacolo nella concretezza della sua complessità che trascina e coinvolge quasi che noi stessi ci mettessimo in viaggio senza bagagli.
In questo contesto anche gli inevitabili riferimenti storici e perché no politici che ne sono scenario, si trasfigurano assumendo valori universali che prescindono dalla storia senza farne assolutamente a meno.
Nell'ambito del trentesimo Festival della Poesia di Genova “Parole Spalancate” (segue la dedica al premio Nobel Wisława Szymborska nel 2023 e prosegue nel 2025 con “La mia Europa” di Czesław Miłosz, altro poeta polacco Premio Nobel per la Letteratura), un festival che, grazie al suo 'inventore' Claudio Pozzani, pervicacemente e felicemente ripropone uno sguardo 'diverso' su un fare artistico, il fare poesia, di cui ben poco si 'questiona', nel senso di approfondire oltre la superficie, in questo nostro, molto prosaico, oggi.
L'8 giugno, alla presenza della Presidente della Fondazione Herbert di Varsavia che ha porto un breve indirizzo di saluto, nella magnifica “Sala del Maggior Consiglio” del Palazzo Ducale della città, piuttosto piena di un pubblico man mano sempre più interessato e coinvolto fino agli applausi, caldi e numerosi, che hanno chiosato lo spettacolo. In prima nazionale.
LE NUVOLE SOPRA FERRARA La poesia e il viaggio in Italia di ZBIGNIEW HERBERT, regia SERGIO MAIFREDI. Con GIUSEPPE CEDERNA. Musiche scritte ed eseguite al pianoforte da MICHELE SGANGA. Drammaturgia GIUSEPPE CEDERNA e SERGIO MAIFREDI. Consulenza e collaborazione ai testi ANDREA CECCHERELLI. Produzione Teatro Pubblico Ligure. Coproduzione Istituto Adam Mickiewicz di Varsavia. Con il patrocinio del Consolato Generale di Polonia in Milano. In collaborazione con Fondazione Zbigniew Herbert di Varsavia, Istituto Polacco Roma

Foto Max Valle

Drammaturghi

  • Su di me di Giuseppe Manfridi

    14 novembre 2023. Una data che vale la pena di annotare. Non ho mai scritto di me prima d’ora per raccontarmi. Per commentarmi sì, è di certo accaduto, ma non per raccontarmi. Possibile? Più ci penso e più debbo confermarmi nella

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  • La composizione drammatica di Giuseppe Liotta

    A che punto sono arrivato, oggi 16 settembre 2022, nel mio lavoro di “drammaturgo”? In questo momento devo decidere se iniziare a scrivere un nuovo testo partendo da due eroi dell’Iliade la cui relazione mi inquieta già da un anno e non vede l’ora

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  • Speranza, rimozione e memoria di Franca De Angelis

    Si è sempre grati a chi ci chiede di fermarci qualche attimo a pensare a ciò che si fa, al perché lo si fa. Ringrazio quindi di cuore Marcello Isidori che mi ha chiesto questa breve autopresentazione; per quanto sappia di non avere una scrittura

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  • Più o meno, è andata così di Francesca Garolla

    La mia biografia, come tutte le biografie, sottolinea i successi ed elude del tutto ciò di cui non ho chiarezza. Quale è stato il momento esatto in cui ho fatto incontrare scrittura e teatro? Non lo so, e forse è per questo che non riesco a dirmi

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Osservatorio teatro di Giorgio Taffon

  • Altre caratteristiche specifiche del personaggio teatrale

    Con questo mio contributo vengo a chiudere la breve serie dedicata alla sintetica analisi delle principali caratteristiche formali e strutturali del personaggio teatrale (e del testo drammatico scritto); il conoscere tali tratti distintivi delle dramatis personae

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  • Il personaggio agente e paziente; il personaggio stereotipo; il personaggio e le sue identità

    Indipendentemente dall’essere il protagonista, o l’antagonista o l’oppositore o ancora l’aiutante, il personaggio teatrale nelle varie micro azioni di una fabula può trovarsi nella situazione attiva se agisce, in quella passiva se “è agito”. Gli esempi sono

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Drammaturgie del Teatro di figure di Alfonso Cipolla

  • Perché nasce un nuovo burattino? di Walter Broggini

    Una delle caratteristiche più vitali dei burattini italiani è la loro capacità di rigenerarsi continuamente e di rifondersi in nuovi personaggi. È una prerogativa strategica che ha radici antiche: ogni burattinaio deve potersi specchiare in un proprio

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  • Dizionarietto del teatro di figura di Gigio Brunello

    Gigio Brunello più che un burattinaio è un cult, anzi una fede. Chi lo scopre non può più farne a meno: lo segue, lo rinsegue, cerca di non perdere nessuna delle sue creazioni sapendo che sarà, più che sorpreso, calamitato da quel suo modo di

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Racconti e favole teatrali di Giorgio Taffon

  • Storie di una strana famiglia d’artisti 10

    Cari amici lettori, incrociando Shakespeare e Dante, nel concludere questi miei racconti, vi dirò di un fazzoletto “galeotto” che mi spinse inevitabilmente a sciogliere ogni nodo con la famiglia di Pietro ed Elena De Meis.

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  • Storie di una strana famiglia d’artisti 9

    Vengo convocato per la famosa cenetta dove i genitori di Elena avrebbero svelato i loro codici comunicativi in forma di simboli musicali. Arrivo con un mazzo di tulipani molto ben preparato, con nastrini iridescenti multicolori, sapendo da sempre che

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