LO ZEN E L’ARTE DELLA CUCINA

Commedia in un atto due atti di

Anna Cantagallo



PROTAGONISTI

Samantha= creativa del settore profumi
Signora Dorina= zia di Paolo, precedente inquilino di casa di Samantha
Marco= capo dei creativi e di Samantha
Vanessa= creativa, collega ed amica (non tanto) di Samantha
Pierre = creativo del packaging
Signora delle pulizie alias Mrs Parker


Scena prima

Casa di Samantha: monolocale con angolo cottura; tutto in disordine, con indumenti di vario colore, ma taglia bambina, buttati dappertutto. Scrivania ingombra, computer acceso. Lavagna a fogli mobili. La protagonista ha una gamba ingessata.

SAMANTHA: Oddio: non ne posso più a trascinarmi tra quattro mura e con questa zavorra! E solo tra una settimana mi toglieranno il maledetto gesso! Ah, Ah (sofferente) Sono qui, peggio di una sopravvissuta di un reality: la casa è diventata una trincea … io … io non riesco a concentrarmi ed il tempo incalza; e poi le idee, le idee non vengono; niente; mi si è spenta la luce….. (va verso la quinta) ah, la lavatrice ... il programma delicato … (ritorna in scena centrale) Assuncion, io non ce la faccio più a stare senza di te! L’ho detto anche al dottore - un tipo niente male, si proprio niente male, un poco come il George … ma si George Cloney di ER – “ecco, vede dottore, io non posso stare senza la mia collaboratrice domestica; io sono una creativa e devo concludere una campagna importantissima per il lancio di un nuovo profumo. Per la nostra agenzia sarebbe un colpaccio aggiudicarci il lavoro”.
“Ferma per un mese? Ma sta scherzando? Senza macchina?! Mi toglierebbero tutti i punti della patente se mi sorprendessero a guidare? Ma scusi, lei è un vigile o un dottore?” Beh, ma questo l’ho solo pensato!
L’avevo detto io che era pericoloso salire insieme sulla scala, ma lei, Assuncion, testarda come un mulo, a ripetermi “Senora, senorita, io no arriva, ma tu damme una mano per mettere a posto tenda”. Comunque, (sottovoce) l’idea di salire insieme sulla scala l’ho avuta io, sono o no (orgogliosa) una creativa? Così tira lei di qua e tiro io di là e la tenda sarebbe andata a posto: finale, noi due in un groviglio di fili, al Pronto Soccorso …
Insomma, il dottore, non si è affatto commosso e ci ha spedito a casa, a me ed ad Assuncion, purtroppo ognuno alla propria casa ma a lei si era rotto solo un ossicino piccolo piccolo…. Ma veramente piccolo..
“Assuncion, io non ce la faccio a stare senza di te - peggio di una dichiarazione d’amore - e poi non posso uscire a fare la spesa; come dici? (cambio tono) Me aspettano i giorni de pausa”: non ha avuto pietà di me.
(si sposta verso la quinta) Ah, la lavatrice è finita!
(tira fuori delle cose ed indica capi taglia bambina).
Oh la mia povera camicetta di Saint Francois (guardando una camicetta dai colori improbabili)! Lo chemisiere di Poutier, la gonna di Sior! Che disastro!
Eppure ho usato Sbianchil, e (cambio di voce) “la lavatrice lavorerà per te, per te donna moderna dai mille impegni, ma attenta anche alla casa”. Un successone quella frase, l’ho creata io, modestamente, frase, già … Avrò sbagliato le istruzioni? (mostra gli indumenti)
Diceva bene Pircing, il padre spirituale della qualità, nel “Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta”, che le istruzioni devono essere facili da comprendere ma anche facili da eseguire perché seguono una sequenza logica. Se ho sbagliato, non è mica colpa mia!
Non ce la faccio più! (strattonandosi la gamba ingessata). E ho anche un certo languorino … anzi, ho proprio fame; ma basta i soliti pasti take away! … conosco tutti i fattorini dei ristoranti vicini … riso alla cantonese, riso alla pechinese, alla javanese … riso, sempre riso!
Ma devo reagire, oh si! E quindi cucinerò. Vediamo cosa c’è in dispensa. (cerca qualcosa) oh no! (tirandosi le tempie si da far venire gli occhi a mandorla) Riso! Ancora riso! Niente panico, niente panico ... posso fare una ricettina diversa….
(Apre un libro vicino al piano di cottura) Questo libro me lo ha regalato la mia mamma. Va bene, non l’ho utilizzato molto, anzi non l’ho mai adoperato; però posso sempre recuperare, no?
Questa sera mi farò … mi farò, vediamo … ecco farò un bel risotto alla campagnola. Ingredienti: riso (esasperata): c’è l’ho; carote, carote? (va a cercare dietro la quinta e torna con 1 carota malconcia), carota ok, zucchine? (si avvia a cercare di nuovo ma ritorna) tanto non mi piacciono; cipolle, cipolle? Um ... forse non le digerisco bene … brodo una tazza, ok, olio 10 grammi … ma come si misurano dieci grammi di olio?
Con la bilancia? E poi rimane tutta unta! Bah, che schifo! Farò ad occhio … e il vino q.b … q.b? vediamo, vediamo: q.b, ma è ovvio! Usare il vino Quello Buono, mica Quello Cattivo q.c ,vorrei vedere!
Pircing avrebbe da ridire sulla descrizione della ricetta!
All’opera; in fin dei conti quanto sarà difficile cucinare un risotto? (si mette a mescolare)
Umm … aggiungere le verdure alla Julienne.
Verdure alla Julienne? Julienne e chi era costui o costei? (sfoglia freneticamente il libro di ricette) Non c’è scritto, non c’è scritto! Niente panico, assolutamente niente panico.
Si, si, lo cerco in internet (va al computer). Allora ... verdure, Julliene … not found! Come sarebbe a dire not found? Ah! ho sbagliato a digitare Julienne? (suonano alla porta) Sarà Assuncion? Sicuramente è lei ... Oh! I miei desideri saranno esauditi ... (va ad aprire; entra Vanessa)
Assn … Ah, sei tu … Ciao Vanessa
VANESSA: Come va? Stai meglio? E … magari … per caso, stai lavorando al progetto?
SAMANTHA: Si, si; anzi un po’ si e un pò no, sai nelle mie condizioni… Ma accomodati…siediti… anzi, vuoi rimanere a cena da me? Stasera ho deciso di reagire e mi sto preparando un risotto (si siede)
VANESSA: (seduta) Un risotto? E tu, (incredula) sai cucinare?
SAMANTHA: (supponente) Ho una laurea e due master, saprò seguire le istruzioni di tre righe di ricetta!. Ah proposito sai niente (a bassa voce)di un certo Julienne ?
VANESSA: Scusa non sento, ripeti
SAMANTHA: Ho detto, sai niente di un certo Julienne?
VANESSA: Ah Julienne, quel fico pazzesco che abbiamo incontrato lo scorso anno a Parigi e che stracciava tutte le donne ?
SAMANTHA: Scusa, ma… (tono allarmato) le stracciava… come?
VANESSA: Con i suoi occhi di ghiaccio, taglienti come lame, le tagliava a fette sottili, sottili.
SAMANTHA: E loro si facevano tagliare? (sempre più allarmata)
VANESSA: Altrochè, era un onore avere una “ripassata” da Julienne, proprio comme le legumes alla Julienne
SAMANTHA: Ma allora….. Julienne è così famoso? Insomma, ne parlano nei giornali, e magari (guarda con stupore e paura il libro) anche nei libri?
VANESSA: Non so dove ne parlano per iscritto, ma ti assicuro che il passa parola è vivace, eccome se è vivace (risatina di chi sa).
SAMANTHA: E da quanti anni è …così famoso?
VANESSA: Ah, da tanto e la fama non si riduce con il tempo, anzi….
SAMANTHA: (Guardando il libro e rivolgendosi al pubblico): Mamma, ti credevo una santa!
VANESSA: Insomma riguardo al progetto allora..?
SAMANTHA: Sai, mi sto proprio esaurendo; non mi viene niente in testa rispetto al concetto di Marco: LA DONNA ATTUALE (si alza e va verso la lavagna a fogli e scrive la frase); e poi che dire di nuovo?
Noi donne moderne siamo tutte donne attuali: lavoriamo….
VANESSA: guadagniamo…
SAMANTHA: già guadagniamo; ci barcameniamo con la casa più o…
VANESSA: (sottolinea, guardandosi in giro) o meno
SAMANTHA: ..bene...;alleviamo i figli…..
VANESSA:….i figli… ma se tu non hai figli!
SAMANTHA: Ma dico in generale! Ed invece quale è il rapporto con i nostri uomini?
VANESSA: Già i nostri uomini!
SAMANTHA: Mi sembra che più che una compagna con la quale condividere idee, fare progetti
VANESSA:…progetti (di nascosto prende appunti)… che progetti?
SAMANTHA: Progetti di vita, una casa insieme e poi … mi capisci?
VANESSA: Insieme e poi….eccetera eccetera?!…
SAMANTHA: Si, eccetera eccetera…ecco mi sembra che gli uomini d’oggi vogliano una donna con le solite caratteristiche…
VANESSA: Caratteristiche..
SAMANTHA Sai: dolce, un poco acquiescente, ma anche intelligente per gestire i conflitti, propositiva ma non invadente…; una fatica pazzesca!
VANESSA: Pazzesca, è vero!
SAMANTHA: Come se….
VANESSA: Come se?
SAMANTHA:….noi non spendessimo tutte le nostre forze nel lavoro (si accascia sul divano)
VANESSA: ..il lavoro ci esaurisce….
SAMANTHA: Insomma, all’uomo piacerebbe quella lì.. l’eroina di Salgari…
VANESSA: Salgari?!
SAMANTHA: Ma si.. quella.. lì…la Perla di Labuan, capisci, una come la Perla di Labuan per aumentare la propria autostima di vero maschio, di..Sandokaaaan!( musica di fondo Sandokan) Ah, sempre la solita storia! Ma tu, dimmi, a cosa stai pensando?
VANESSA: (nasconde gli appunti) Ecco io… penso a quello che ci ha detto Marco che questo profumo che ha note di spezie, un poco di cannella e chiodi di garofano più qualcosa, un altro ingrediente che dobbiamo individuare noi e che non ci ha detto, il bastardo. Pertanto…
SAMANTHA: Si, si, questo lo so.. e pertanto?
VANESSA: (in piedi, un poco aulica) Pertanto, avevo pensato…. all’oriente, quindi ad una donna un poco corsara, sai, per valorizzare l’aspetto attuale, ma poco poco per carità, così può prevalere (con tono seduttivo) quello della donna dell’harem con l’uomo che, mentre l’annusa, tutta, sente di consolidare il suo possesso.
SAMANTHA: uh, am…mi sembra una buona idea….Oh, cos’è questo odore? Oddio (si intravede un bagliore) è tutto un fuoco! (si alza va verso i fornelli; cerca di spegnere il fuoco con uno strofinaccio)
VANESSA: (rassettandosi come se fosse un complimento per lei) beh, non esageriamo!
SAMANTHA: Oddio: brucia, brucia tutto!! (sventola per ridurre il fumo)
VANESSA: Brucia?! Cosa brucia? Ma non sarà mica il ris…
SAMANTHA: (tossisce, apre la finestra)! Oh povera me! Tutto bruciato, è tutto bruciato! Oh il mio risotto!
VANESSA: (canticchiando e deridendo) Così finì, un bel dì finì questo risottino qui.
SAMANTHA: (arrabbiata) Ummm Non ti ci mettere pure tu…
VANESSA: (canticchiando e deridendo) Tutto bruciò e a digiuno restò…
SAMANTHA: (arrabbiata) Ummm Non dire niente…
VANESSA: Ma io..
SAMANTHA: (arrabbiatissima) non dire più niente.. o non rispondo di me…
VANESSA: ecco.. io…
SAMANTHA: Ora vai…
VANESSA: Ma non pense..
SAMANTHA: Vai, Vanessa! Ciao!
VANESSA: Vado?
SAMANTHA: VAAAAAIIII!
(Accompagna di malo modo alla porta Vanessa che continua a ri dacchiare;)
SAMANTHA: Io parlo di perla di Labuan (tossisce) e lei …. Il concetto della donna un poco sottomessa era mio!! (Bussano alla porta) Umm (irata) di nuovo! E il mio risotto… ridacchia del mio risotto… (va ad aprire) Avan… (tossendo) Vaness…
SIGNORA DORINA: Buona sera
SAMANTHA: cof cof… Buona sera e.. em
SIGNORA DORINA: Um Salve… sono la zia Dorina, c’è Paolo?
SAMANTHA: Paolo? (tossendo)
SIGNORA DORINA: Si Paolo, mio nipote, il ragazzo che abita qui
SAMANTHA: Ah Paolo, certo….Paolo, (tossendo) non abita più qui da sei mesi
SIGNORA DORINA (delusa): Ma come, ma… allora?… Avevo portato la collezione dei soldatini di piombo dello zio Adolfo, mio fratello. Sa, gliel’aveva promesso: alla sua morte l’avrebbe regalato a lui ma…. ora Paolo non c’è. Sa almeno dove è andato?
SAMANTHA: Credo che sia andato in America
SIGNORA DORINA: In America? Ma allora?..Cosa faccio? Li porto via o…o… li posso lasciare a lei? Ma… scusi, cos’è questo odore ?
SAMANTHA: E’ il risotto… cioè l’inizio del risotto, anzi no è..è…sicuramente la fine…. poi …è arrivata Vanessa che mi ha rubato la perla di Labuan, e così ho scoperto delle cose abominevoli…ma così.. abominevoli…
SIGNORA DORINA: Cosi…..?
SAMANTHA: Ah, non posso pensarci…tra mia madre e Julienne. Lei… alla sua età! Mamma, mamma non te lo perdonerò mai! Io…. Io non mi sento ben… (tira su con il naso) ne….ma la prego…… entri..si accomodi!
(va ad accasciarsi sul divano, distrutta ed in lacrime)
SIGNORA DORINA: Ma cosa è successo? E’ qualcosa di grave? (si siede vicino a Samantha)
SAMANTHA: (singhiozzando e parlando in modo incomprensibile)…George ….guai
SIGNORA DORINA: Ohhh…Guai, guai!? Ah, mi dispiace..ma forse..
SAMANTHA: (concitata) ecco lui..Assuncion e… (di nuovo in lacrime)
SIGNORA DORINA: e..
SAMANTHA: e..Marco (incomprensibile)….osa di nuovo ….intelligente ed io non ho neanche più la perla di Labuan. Mi scusi….(singhiozzi)
SIGNORA DORINA: (allungando un fazzoletto) Oh cara! Ma… la perla era di valore? Forse era …della tua mamma? Sai cara, scusa se ti do del tu, ma sei così giovane; beh, cara, non sta bene dire così della propria madre: qualsiasi cosa sia accaduta, potrebbe avere una spiegazione.
SAMANTHA: (tono piagnucoloso) No, no, mi ha voluto far scoprire le cose da sola; chissà da quanto tempo poi durava la storia, la losca storia. Il libro me lo ha regalato due anni fa. Ecco, guardi.. (prende il libro di cucina) c’è scritto verdure alla Julienne: un messaggio in codice per spiattellarmi in faccia la sua tresca…
SIGNORA DORINA: Posso? Fammi vedere il libro.. ma questo è il famoso Cucchiaio d’Argento! È il testo base di cucina che da anni tutte le mamme consigliano alle loro figliole. Nella ricetta c’è scritto: verdure alla Julienne; è un modo di tagliare le verdure sottili sottili, come un fiammifero.
SAMANTHA: Ma allora è cosi!? Me lo giura?!
SIGNORA DORINA: Certamente!
SAMANTHA: Oh! Mia madre è innocente! Si, mia madre è innocente! E quella vipera di Vanessa che ha insinuato che.... ma quando la vedo…
SIGNORA DORINA: Comunque cara….
SAMANTHA: Samantha….
SIGNORA DORINA: Cara Samantha, se mi posso permettere, mi sembri un poco affaticata…
SAMANTHA: Altroché affaticata! Sono stanca, stressata, non ne posso più, del gesso, della casa, del risotto, di Vanessa e di tutto…Sono… sono…molto attuale!
SIGNORA DORINA: Attuale?! (faccia perplessa) Attuale? Mi dispiace per te, ma non c’è nessuno che ti aiuti ?
SAMANTHA: No, sono rimasta da sola; sola e senza Assuncion…
SIGNORA DORINA: Scusami cara, mi puoi spiegare chi sono ….. Addoloration,
SAMANTHA: Assuncion!
SIGNORA DORINA: Assuncion e….
SAMANTHA: (tono concitato) Assuncion è la mia collaboratrice domestica che è caduta insieme a me dalla scala, stavamo uhm …sistemando le tende;
SIGNORA DORINA: e..e George…che ti ha (le guarda la pancia)….guai?
SAMATHA: Ah, lui è il medico del pronto soccorso che ci ha visitato e ci ha dato i giorni di riposo. Ma ognuno a casa propria! Per me, senza Assuncion, altro che riposo!!
SIGNORA DORINA: (sospiro di sollievo) Ah, il medico.. allora
SAMANTHA: (agitata e pedante) e i panni da lavare - beh da mettere in lavatrice - la casa da sistemare - ma non ho fatto quasi niente tanto era pulita! -, e poi il mangiare - riso, sempre riso -, mentre la scadenza del lavoro incombe. Non ce la faccio più (inizia a singhiozzare) signora…..
SIGNORA DORINA: Dorina.. Dorina, cara, ma ora calmati.. ( la sventola un poco, le mette una mano sulla sua, le fa odorare un fazzoletto profumato) ti senti meglio? Diciamo un..un pò meno….. attuale? e… e Marco? E la vipera ?
SAMANTHA: Io sono una creativa e tra pochi giorni devo portare il progetto per il lancio di un nuovo profumo, cioè il nome e la storiella associata: questo profumo è per una donna attuale che…..
Ed io non ho ancora fatto niente!!! Il mio capo, Marco, si aspetta molto dalla donne dello staff, cioè da me e da Vanessa, la mia collega.
SIGNORA DORINA: Ora capisco perché sei così affaticata, ma con un poco di organizzazione ce la puoi fare a superare questo periodo difficile. Non ti preoccupare…Oh, (guarda l’orologio) scusami sai, cara.. ma è tardi, ho il treno tra 30 minuti, posso chiamare un taxi? (va al telefono) Pronto taxi? Come dice? Devo aspettare 20 –25 minuti per Praga 51? Non c’è nessuna vettura disponibile? ma… io perderò il treno…ed è l’ultimo. Si.. capisco, ma… vede… si certo lei… non può fare niente per me, buona…sera.
Si siede affranta
Non posso tornare a casa… ed ora come faccio ?
SAMANTHA: Se potessi guidare, l’accompagnerei io alla stazione, ma….(indicando la gamba ingessata) e se …se…lei si fermasse a dormire qui? C’è qualcuno che deve avvertire e che …. che l’aspetta?
SIGNORA DORINA: No, ormai sono rimasta sola dopo la morte di mio fratello…. ma …. Non vorrei disturbare….. la casa è così piccola
SAMANTHA: Ma con due comodi divani letto
SIGNORA DORINA: Non ho lo spazzolino dei denti….
SAMANTHA: (tirando fuori da un cassetto) Ho sempre uno spazzolino nuovo per qualche ospite, non si sa mai.. (a bassa voce) quando è stato l’ultima volta? Un mese? No, tre mesi fa…. Non diciamoci bugie cara Samantha: è più di un anno che qualche ospite …maschio non si ferma! Ecco perchè a volte sono così nervosa!!
Allora, che dice… si ferma?
SIGNORA DORINA: Ma…..
SAMANTHA: Signora Dorina, la prego, mi sento molto sola e …. avrei tanto bisogno – ma che sto dicendo?-…avrei bisogno di qualche consiglio sull’organizzazione della casa ed un aiuto piccolo, piccolo -anche grande grande-in cucina. (silenzio di attesa)
SIGNORA DORINA: Um…. cara…Va… bene, rimango: ho aiutato molti nipoti, e, se ti farà piacere, sarai per me come una nipote. Ma è tardi e nessuno di noi ha ancora cenato: mettiamoci al lavoro!




Scena seconda
Casa di Samantha, tutta in ordine. Si spande nell’aria un profumino (vero) di spezzatino con cipolle, chiodi di garofano e cannella. Samantha è senza gesso e sta girando lo spezzatino.

SAMANTHA: Finalmente sono libera; mi sento leggera leggera senza quella fastidiosa appendice… E da una settimana non penso al lavoro.. al nome del profumo, a Vanessa e non penso neanche ad Assuncion…. È incredibile! Penso un poco, ma solo un poco beh, forse un poco tanto a Marco. (enfatica) Oh Marco, Marco, sei tu dunque Marco, rinnega il tuo nome e… ma che dico, non sono mica Giulietta... la sua Giulietta anche se mi piacerebbe, eccome (sospirando) Ah Marco, Marco! Vanessa mi ha raccontato che si è lasciato da poco con la sua donna. Mah, chissà che cosa è successo!
Il bel Capuleti, cioè Marco, si rivolge a me solo con fare professionale, mai un sorrisino in più, un’occhiatina interessata, che ne so una sbirciatina sul body….(si liscia il corpo) forse non gli piaccio o peggio gli sarò antipatica come donna? Certo, per il lavoro mi apprezza ma…a volte, (seccata) pretende tanto da noi donne dell’ufficio che ci strattona un po’ troppo a me e a Vanessa. Si, penso proprio che a lei,Vanessa, piacerebbe qualche strattonata più personale… eccome se le piacerebbe: lo capisco quando lei è in cerca di prede maschili, ha uno sguardo, uno sguardo così, così…… Ma che sto dicendo?… Deve essere il relax: non sono proprio abituata a non lavorare e a dedicarmi ai fornelli!!
Devo proprio ringraziare la cara, deliziosa signora Dorina, anzi la zia Dorina.
Mi ha detto (imitandone bonariamente il tono): “mia cara ragazza ti devi riprendere e non puoi farlo se non stacchi la spina. Non pensare al lavoro: si, è vero, la scadenza è imminente, ma se sei stanca e con il pensiero fisso non ti fluiscono le idee. Se ti fa piacere, possiamo organizzarci meglio e vedrai come le cose miglioreranno”. Ed eccomi qui a girare questo profumatissimo spezzatino
Entra la signora Dorina che indossa una sciarpa ed ha alcuni pacchi di alimenti vari
SIGNORA DORINA: Ciao Samantha, parli ancora da sola? Um, che delizioso profumino (va ad assaggiare lo spezzatino) e che sapore! Vedo che alla ricetta originale hai aggiunto … vediamo…. chiodi di garofano? E la cannella? Che tocco originale, è veramente buono. Hai visto che la tua creatività la puoi esprimere anche in cucina?
SAMANTHA (gongolando di soddisfazione): Cara signora Dorina, sono così contenta dei suoi complimenti; pensavo di essere negata in cucina. Mia madre mi chiedeva qualche volta di aiutarla in cucina, ma io niente; una volta c’era la scusa…
SIGNORA DORINA: Della scuola…
SAMANTHA: un’altra ….
SIGNORA DORINA: dello sport e ..
SAMANTHA: Ma come lo sa?
SIHNORA DORINA: Lo so lo so….e poi la stanchezza…..
SAMANTHA: E’ vero! E poi la stanchezza, quanta stanchezza …ma perché ero così stanca da giovane? All’università ho vissuto solo di..
SIGNORA DORINA: Di panini e pizza..
SAMANTHA: Ma sa tutto! Ed ho continuato così fino a quando non mi sono potuta permettere….
SIGNORA DORINA: Addoloration..
SIGNORA DORINA: Assuncion. Certo, in questa settimana ho capito quanta è brava Assuncion. Mi sembrava così scontato che sapesse fare tante cose per la casa ed invece ce ne vuole di conoscenza!
SIGNORA DORINA: E si, la gestione della casa non si inventa, ci vuole un certo praticantato che noi donne d’altri tempi facevamo già da piccole e così si poteva imparare ed evitare qualche errore… (tenendo in mano degli indumenti taglia bambina e la camicetta di S. Francois)
SAMANTHA: E’ vero, sono diventate piccole piccole ma posso sempre dimagrire (ridendo), la camicetta invece è diventata più…. originale non trova? Tanto l’avevo presa quasi a niente tramite e-bay
SIGNORA DORINA: e-bay, e-mail, tutte diavolerie di nomi stranieri, sempre collegate con quel….. coso lì, il computer…
SAMANTHA: E’ la modernità
SIGNORA DORINA: Ma è una modernità senza esperienza diretta, per finta
SAMANTHA: Virtuale
SIGNORA DORINA: Ecco, la parola, virtuale…che non ha niente a che vedere con la virtù del sapere e dell’esperienza: un click lì e sei in una situazione diversa, un click là e trovi notizie non si sa quanto veritiere
SAMANTHA: Su internet c’è tutto….
SIGNORA DORINA: Forse è meglio dire c’è di tutto, ma vuoi mettere imparare direttamente, magari con qualche suggerimento o trucco per rimediare agli errori? (la guarda complice)
SAMANTHA: (un poco a disagio) um… il sugo di ieri… che era un poco saporito..(a voce bassa) salato?
SIGONRA DORINA: Come abbiamo rimediato?
SAMANTHA (prende un quadernone): Ho scritto tutto, se il sugo o l’intingolo è troppo salato e non si ha il tempo di rifarlo, si può rimediare mettendo un poco di zucchero, ma a questo non volevo proprio credere!! oppure una patata cruda grattugiata. Ed ha funzionato!
SIGNORA DORINA: Vai a vedere sul quel coso…..li… il computer, se trovi questa soluzione
SAMANTHA (al computer): Digito: sugo sale; no devo dire salato, not found
SIGNORA DORINA: Cerca rimedio sugo salato
SAMANTHA: ecco riprovo.. sug.. sal…
Caspita non c’è niente. Uhm, Uhm potrei mettere su un sito con tutti i consigli che mi ha dato lei, signora Dorina, oppure, potrei pubblicare un libro.. in fin dei conti ….. la gestione della casa è ben più difficile di un master in management
SIGNORA DORINA: Si, mi hai spiegato che questa parola managir..
SAMANTHA: Management
SIGNORA DORINA: Mana…mana…gement; ecco è così, management, vuole dire
SAMANTHA: Gestire, ed in effetti questo si fa anche con le cose della casa
SIGNORA DORINA: già, già: dall’organizzazione delle pulizie, al pagamento delle bollette, al lavaggio degli indumenti, in cui sei…
SAMANTHA:… ancora scarsetta?
SIGNORA DORINA: alla spesa e alla cucina….
SAMANTHA: Ed io ho scoperto, a mie spese, che gestire una casa non è mica così semplice
SIGNORA DORINA: Pensa, cara Samantha, che fino a qualche anno fa, tutte le donne dovevano saper gestire la casa e cimentarsi anche in cucina; il motto delle madri di allora era:
SAMANTHA: Se sai fare, sai anche comandare; lo so, lo…lo diceva sempre mia madre…
SIGNORA DORINA: e stava a dire che, se ci si poteva permettere un aiuto domestico, la padrona di casa sapeva comandare perché aveva esperienza diretta. Ma poi…
SAMANTHA: Poi le cose sono cambiate e le donne hanno capito che il loro vero valore era legato alla capacità di produrre reddito con il lavoro fuori casa
SIGNORA DORINA: ed allora…addio fornelli….
SAMANTHA: Ma comunque ora per aiutare una donna che lavora, per fortuna, ci sono tanti prodotti già pronti -e la cucina take away- da quelli surgelati ai precotti, alle verdure già lavate….
SIGNORA DORINA: Certamente sono cose che aiutano le donne che stanno tante ore fuori di casa, ma scegliere di fare uno spezzatino come hai fatto oggi tu significa qualcosa di altro…
SAMANTHA: (prende il quadernone e la matita) Dica..dica
SIGNORA DORINA: Proprio perché di questi tempi, una donna ha tanti supporti per mettere in tavola qualcosa da mangiare, scegliere di cucinare e dedicare del tempo a questa attività vuol dire….(si mette la sciarpa sulla fronte come se fosse una monaca Zen)
SAMANTHA: Vuol dire…
SIGNORA DORINA: Vuol dire che ha scelto una filosofia di vita, quasi una disciplina interiore,
SAMANTHA: .. disciplina interiore….
SIGNORA DORINA: nella quale da una parte ci sono delle regole
SAMANTHA: Regole…che regole?
SIGNORA DORINA: Si, cara, ci sono delle regole che assicurano la riuscita dell’…esperimento culinario,
SAMANTHA: Esperimento?!
SIGNORA DORINA: Già ogni volta può essere un esperimento… e le regole aiutano a non sbagliare..
SAMANTHA: Ma allora intende dire la quantità degli ingredienti o i tempi di cottura?
SIGNORA DORINA: Brava! E dall’altra parte la.. disciplina… permette di esprimere la propria creatività.
SAMANTHA: Ma…. allora la cannella.. Il chiodo di garofano che io…
SIGNORA DORINA: Aggiungere un sapore o una spezia che ci piace per personalizzare il piatto che stiamo cucinando, vuol dire volare con la fantasia, stupendo noi stesse di cosa sappiamo fare ma anche, e sottolineo anche, le o la persona che condivide con noi questo modo di pensare…
SAMANTHA: Non l’avevo mai visto così lo sfaccendare tra i fornelli e.. ora ho capito perché Carlo.. Cristiano.. Coso…lì….non mi ricordo più neanche il nome, non mi ha più telefonato dopo quella cena di tre, no, sei mesi fà, preparata da Assuncion e di cui non ho saputo raccontare nulla… anche se l’avevo spacciata come tutta preparata da me, hand made
(rivolta alla signora Dorina)
Ma se sei sola in casa, e non hai ospiti (a bassa voce) maschili, che gusto c’è a prepararsi dei manicaretti?
SIGNORA DORINA: Ti stavo parlando di una filosofia, di una disciplina, che quando l’adotti, diventa parte di te stessa e ti piace. Inoltre, anche se le soluzioni proposte dall’industria sono comode
SAMANTHA: oh si, sono comode…
SIGNORA DORINA: il gusto, intanto, si è affinato e richiede altro. (Assume una posa Zen) Il naso e la bocca diventano come gli occhi di un pittore e le loro capacità si accrescono, spaziando in una… si, si… in una … tavolozza gusto-olfattiva.
SAMANTHA: (scrive furiosamente sul quadernone degli appunti) tav… gusto-olfattiva. Caspita, signora Dorina, lei è proprio una filosofa!
Questo quadernone degli appunti lo intitolo….lo intitolo (guardando la signora Dorina in posa Zen) lo Zen e l’arte della cucina! Quasi quasi lo pubblico! Ma di certo non basta fare uno spezzatino una tantum per dire di far parte della disciplina!
SIGNORA DORINA: Hai centrato il problema! Come i monaci...diciamo Zen, devono fare anni di praticantato prima di capire tutte le potenzialità della disciplina a cui si dedicano, anche la cucina richiede questo praticantato..
Ma non ti spaventare: tu hai molta fantasia, anche se hai bisogno di acquisire una certa manualità..
SAMANTHA: Mi potrebbe aiutare lei…che ne dice? Ci potremmo vedere nei fine settimana: le prometto che sarò un’allieva modello!!
SIGNORA DORINA: Il lavoro sarà lungo… e qualche insuccesso potrebbe farti desistere…(si scioglie la sciarpa; raccoglie le sue cose per prepararsi ad andare via)…
SAMANTHA: Ma ormai sono quasi una monaca Zen!! E poi …forse potrò invitare Marco a cena..
Oddio! Marco, il profumo!!.... Sono nel panico! Non ho preparato niente per l’incontro di domani! (Si accascia sul divano affranta)
Idea! Mando una e-mail: si, è un’ottima idea. (Va al computer e scrive)
“Caro Marco, non ho più il gesso ma mi è venuta l’influenza terribile, terribilissima: non ho un filo di voce e, pertanto, non so se domani ce la farò a fare la presentazione. Ciao Samantha.” Forse il messaggio è un po’ secco, ma così penserà che sono davvero malata : lui sa quanto ci tengo al lancio di questo profumo! Strano, ma ora, dopo questa settimana con la signora Dorina, sono io a non tenerci più tanto.
Ma certo, che importa se non riesco a preparare qualcosa per domani: al massimo, cioè sicuramente, mi licenzieranno!! Ma quasi quasi non mi importa.
Non si vive di solo pane, ma anche di sughetti e di spezzatini.
E poi, se tutto dovesse andare male, apro un’agenzia di consulenza domestica con la signora Dorina: sono certa che sarebbe un successone!
SIGNORA DORINA: Allora cara Samantha io ritorno a casa mia, ma ci vediamo sabato prossimo
SAMANTHA: Cara, cara signora Dorina, grazie di tutto ed arrivederci…
DORINA esce di casa
SAMANTHA: Eccomi di nuovo sola, ma mi sento meglio, quasi tutta nuova come questa camicetta (ridendo nel guardare la camicetta); a proposito cosa mi metto domani se vado alla riunione? (va all’armadio e prende un tailleur con l’orlo palesemente scucito) Questo tailleur.. hum può andare bene …ma…ha l’orlo scucito!
Che cosa ha detto la signora Dorina alla voce imprevisti? (va a prendere il quadernone): “Nell’imprevisto, se non si ha tempo per rifare la cosa o l’azione, mettere in atto la fantasia” La fantasia..hum..Ecco, vediamo potrei mettere una spilla che nasconda: si questa va bene..
(suonano alla porta) Suonano! Sarà la signora Dorina (va ad aprire)
Avan…..( a voce forte e poi vedendo Pierre, pianissimo) Avanti…
PIERRE: CIAOOOO Samantha, tesoro! Sei bellissima! Sei divina! Sei uno splendore..Sei.. (allo sguardo serio di Samantha) ecco…. sei riposata, si, decisamente riposata….. tesoro! Ma bene, benissimo: (cambio di tono) allora domani sarai dei nostri!? Dimmi di si! Dimmi di si! Io sono stremato! (si accascia sul divano)
SAMANTHA: (a voce bassa) Ma non so… non ho voce, ho l’in…
PIERRE: L’influenza, si lo so; ecco perché sono ven…
SAMANTHA: Lo sai? Come lo sai?
PIERRE: Vanessa ha detto a tutti che sei molto malata e che non ce la farai a fare la presentazione ed era tutta.. felice
SAMANTHA: felice ? (poi con voce normale).. felice? Lei era felice? Mentre io (molto arrabbiata e con lo sguardo sperduto) mentre io.. sto facendo la monaca Zen… lei
PIERRE: Cosa hai detto? Mo..monaca?
SAMANTHA: Io sto entrando in una disciplina, capisci? …..con delle regole, regole difficili da ricordare.. ma le devo seguire, Pierre (lo guarda negli occhi), le devo seguire, dopo Julienne…nulla sarà come prima…non mi rimane che questa via…per esprimere tutta me stessa..non ho scelta…
PIERRE: Io…io pensavo che tu avessi l’influenza … ma non così grave…è…è cerebrale? (cerca di consolarla)
SAMANTHA: Per ora solo nei fine settimana…. Ma se ..
PIERRE: Ma se…
SAMANTHA: Ma se…..allora io mi ritirerò per sempre con la mia maestra…
PIERRE: Samantha, tesoro! (si avvicina e poi si allontana come se temesse il contagio) no! La monaca no! Non rinunciare al mondo!
SAMANTHA: E diffonderemo insieme la disciplina nel mondo…
PIERRE: Diffondere?! Allora sei contagiosa?! Oddio, oddio, che faccio?! (si sventola) Chiamo qualcuno? Vanessa? Si, chiamo Vanessa (armeggia con il telefonino)
SAMANTHA: Ah la vipera, no!
PIERRE: La vipe… Vanessa no.. beh in effetti questi giorni la vedo molto contenta come quando
SAMANTHA:… è sicura di vincere…? Vero?
PIERRE: Ieri c’è stata la presentazione degli altri e le loro idee non hanno proprio colpito Marco..
SAMANTHA: Marco.. oh Marco… come farò? Domani tutto precipiterà, ne sono certa, precipiterà…Mi sento distrutta, di nuovo, non ce la faccio più ad essere… attuale, attuale, capisci Pierre! (si accascia sul divano e tiene la testa tra le mani)
PIERRE: Chiamo Marco.. siiii; oh, si: chiamo Marco… il capo è lui….( telefona, ma si sente fuori dalla porta uno squillo) Ciao Marco.. sono da Samantha e ti..
MARCO: Anche io sono da Samantha, sono davanti alla sua porta (suona il campanello)
PIERRE: Marco? C’è Marco fuori dalla porta!
SAMANTHA: Marco? (cerca di rassettarsi ma poi ci rinuncia) Non…non Non ce la faccio, Pierre; digli che sto riposando e che sono molto, molto attu….no, molto malata… forse moribonda
PIERRE: Forse morib… no… tu vai di là, presto… ci penso io… Ah, tutto io devo fare! BUIO

Scena terza: Marco e Pierre camminano nervosi
PIERRE: Io mi calmo, ma calmati anche tu! Ha detto e te lo ripeto, monaca…
MARCO: Monaca, monaca?
PIERRE: Monaca…monaca…buddista……o madre Teresa…oh che confusione; non ci capisco più niente!
MARCO: Allora è malata e… disperata!
PIERRE: Ha l’influenza ….forse complicata
MARCO: Complicata?
PIERRE: Un ipsus, un lapsus.. quelle cose lì…
MARCO: Ma allora è grave e lei è sola.. io… voglio vederla (si avvia verso la quinta)
PIERRE: (lo ferma) No…Sta riposando…poi sai che dramma fanno le donne quando sono malate..
MARCO: Chi, Samantha? Nooooo! Lei non è mai mancata al lavoro: anche con la febbre è venuta
PIERRE: e ci ha fatto ammalare tutti….
MARCO: Ma ci ha sempre telefonato per sdrammatizzare e farci fare una risatina
PIERRE: Ecco una bella risata ti ci vorrebbe.. Scusami Marco, è vero che siamo tutti nervosi per il lancio del profumo ma tu sei diventato i..irritabile..
MARCO: Irritabile? A dir poco!
PIERRE: Allora lo dico io: sei insopportabile, nervoso e maleducato. Ma che ti sta succedendo? Problemi di cuore?
MARCO: Um, stai invadendo la mia privacy..
PIERRE: Oh, mi scusi mio grande signore! Come se tutti non mi raccontassero i loro guai: (incrocia gli indici e li bacia) Giurin giurino, giurin giurello, dalla mia bocca nulla uscirà: dai, racconta a Confidello! Tanto già qualcosa…. in ufficio..
MARCO: Sarà stata Vanessa… lei mi ha guardato e poi ha capito….
PIERRE: Allora, allora…
Compare Samantha a sinistra della scena, in penombra, che si mette in ascolto
MARCO: (come se parlasse a se stesso) Stavo.. stavamo… ecco…. dopo un anno…. famiglia… poi Carlo… Alberto… Maria… Giangiacomo.. non..no… è troppo; non sono riuscito a sopportarlo..è finita..è finita per sempre….
PIERRE: Ma che modo di esporre le cose, da te poi! Comincia dall’inizio…. Insomma si…dal (sottovoce) tradimento?
SAMANTHA: Lei lo ha tradito? Il mio Marco, tradito? Povero Marco!
MARCO: (stordito si mette seduto sul divano; Pierre gli si siede accanto con fare incoraggiante) Tradimento….(si alza in piedi, irato) Sono stato tradito nel modo più bieco e sordido, come un babbeo, uno stupido, come uno sprovveduto… ma ho le prove.. è finita.. è tutto finito!
PIERRE: (seduto) Lei ti ha tradito con Alberto..o Carlo…o…?
MARCO: Ma no, ma no!
PIERRE: Allora Lei e…. Maria…?! Beh, ormai siamo aperti, moderni.. che c’è di male?
MARCO: Ti ricordi quando parlavo di un figlio?
SAMANTHA: Marco parlava di un figlio? Ed io non ho saputo niente? Ma quando? Quando?Sarà stato durante l’influenza, quella vera!
MARCO: Poi è arrivato…(si siede)
PIERRE: (si alza in piedi) Tu.. voi…insomma hai avuto un figlio e non ci hai detto niente!
MARCO: Non si sembrava il caso; sai, era una prova..
PIERRE: Oh signore, un figlio, solo una prova!
SAMANTHA: Che orrore… che bruti…che senza cuore..
MARCO: Volevamo vedere come ce la cavavamo ad accudirlo.. già solo per il nome non ti dico quante storie…( si alza e cammina nervosamente mentre Pierre si siede) alla fine ho deciso io. Gli ho dato io il nome, tutto il nome: Carlo Alberto Maria Giangiacomo..
SAMANTHA: Che nome orrendo, antiquanto.…
PIERRE: Ah, allora Ca.. Al. Gia…è un figl… Ma adesso dici che è finita; davvero è finita?
MARCO: Finita: la storia è finitissima (si siede sconfortato)
SAMANTHA: La vipera Vanessa ha colpito nel vero!
PIERRE: E… il…bam.. vostro ..figlio…che fine farà?
MARCO: L’ho lasciato a lei che neanche lo voleva….. ho dovuto insistere, tanto, facendo leva sul corredino
PIERRE: Corredino (patetico, abbracciando Marco) oh il corredino!
SAMANTHA: (patetica) il corredino
MARCO: (scrollandosi Pierre) Il corredino, carissimo! Non sai quanto costano queste cose..beh il corredino si intona, insomma è pendant, con gli accessori di lei…
SAMANTHA: Cattiva, cattivissima! Te lo sei meritato caro Marco! Così impari a metterti con donne belle e senza cuore!
PIERRE: e.. lui … Cristiano Vittorio
MARCO: Carlo Alberto Maria Giangiacomo..
PIERRE: e lui? Non credi che sentirà la tua mancanza quando crescerà?
MARCO:(si alza in piedi) Crescerà?! Bah non crescerà molto; arriverà al massimo a 500 grammi, ma entrerà sempre nel suo trasportino…
SAMANTHA: Ma allora (felice, si mette a ballare) Vittorio Emanuele..Giacomo Giacomo….non è un figlio è… un cagnetto…. Un misero cagnetto…
PIERRE: (in piedi) Un immaturo nel trasportino? Io non ci capisco più niente…(si accascia sul divano) sarà l’influenza cerebrale..
MARCO: ma già avevo dei sospetti… (inizia a camminare nervosamente)
PIERRE: nel trasportino… oh…..che bruti.. che senza cuore
MARCO: Tutto troppo perfetto, la casa in ordine e i manicaretti ogni sera, con la cucina immacolata, capisci immacolata..
PIERRE: Immacolata?…Emanuele Orlando Maria.. …con la fecondazione … artificiale?
MARCO: Allora io.. qualche domanda qui e là ma lei solo risposte spiritose…poi il fato mi ha aiutato….
PIERRE: Il fato.. oh che mal di testa….il contagio….
MARCO: Uno scambio di carte di credito e ho scoperto tutto…
SAMANTHA: Ha scoperto che?!
MARCO: I conti della (incomprensibile)…gioielleria, la più cara della città… ecco come faceva..
PIERRE: (si riprende) I gioielli? Ha comprato dei gioielli con la tua carta di credito?
SAMANTHA: Marco, ma tu non le regalavi nulla? …
MARCO: E’ crollata alla domanda essenziale…quella me lo ha suggerito mia madre..
PIERRE: Questa storia è la peggiore che ho sentito…. Mi gira la testa… ho deciso: vado via.. (si alza e si avvia alla porta)
MARCO: (lo trattiene) Ma no, Pierre, ti devo raccontare tutto…come gioielli all’etto.. ( biascica le parole è quasi incomprensibile) l’arrost…le mozza…. (voce normale) Mica come questo profumino……
PIERRE: Ho un calo di zuccheri…Basta, me ne vado!
MARCO: Allora vengo anch’io.. devo raccontarti tutto…( trattiene Pierre)
SAMANTHA: Oh no, Marco non andare via, ti prego (esce nella luce)
Marco!! (facendo la voce rauca) che sorpresa
MARCO: Samantha?! Um Passavo di qui e mi volevo accertare delle tue condizioni… Pierre mi ha fatto preoccupare … come stai?
SAMANTHA: (mima dei gesti come dire cosi cosi)
MARCO: Ma cos’è questo profumino che sento da un pò ?
SAMANTHA: Oh (a gesti indicando la pentola sui fornelli)
MARCO: va verso la cucina, alza il coperchio ed annusa estasiato il profumo che si sprigiona) ma questo lo hai cucinato tu?
SAMANTHA: Annuisce
MARCO: Sei sorprendente; Vanessa mi aveva detto che eri totalmente incapace di cavartela in casa e invece (guarda compiaciuto la casa in ordine) e ti diletti pure di cucina…e questi profumini sono quasi quelli del nostro profumo. Ma… ti disturbo? Ti.. disturbiamo? (guardando Pierre) Forse aspetti…. qualcuno… per cena?!
PIERRE: Qualcuno? (poi all’orecchio di Marco) Samantha e Julienne … Julienne, capisci…è per questo che vuole diventare monaca…
MARCO: Julienne? Quel Julienne,?
PIERRE: Già, Julienne il palestrato francese
MARCO: No; non è il suo tipo.. (scettico) non ci posso credere la mia Samantha con quello….
PIERRE: La tua Samantha? Allora (riflette ad alta voce, contando sulle dita) Lei è..? Ma la tua ex? Carlo Giacomo?…Per non parlare di Vanessa….
MARCO: Figurati con quello lì… no..no
PIERRE: Altro che triangolo, qui siamo all’equazioni di terzo grado ed io non sono mai stato bravo in matematica…Oh povero me! Me ne devo andare…io vado!(esce di casa)
SAMANTHA: Um, in effetti io tra poco..
MARCO: Beh, vedo che ho poco altro da dirti solo che .. (la guarda con tenerezza) mi.. ci aspettiamo molto da te.. auguri e.. (avvicinandosi) buona notte. (esce)
SAMANTHA: (con un filo di voce) buona notte. Chiude la porta.
Che scalogna. Una volta che Marco era venuto a casa mia non potuto dirgli niente, per la scusa che mi ero inventata! (felice) Marco, Marco quanto sei bello e come sei stato caro a venire a vedere come stavo. O forse (delusa) hai solo voluto assicurati che domani presenterò il lavoro… e non ti interesso minimamente…
Mah, è tardi è meglio che vada a dormire, vediamo se mi viene qualche idea nel sonno se no… se no, domani non andrò e basta. BUIO

Atto II° Scena Prima. Sala riunioni dell’ufficio di Marco. Seduti a cerchio: Vanessa, Pierre, Marco, Samantha con una spilla sulla gonna. Una donna delle pulizie traffica con i cestini della carta.
Lavagna a fogli con su scritto: DONNA ATTUALE

MARCO: Eccoci al giorno fatidico: domani presenteremo la nostra proposta a Mrs Parker, che è la G.M, cioè la General Manager, della Parfume International. Voi tutti sapete che Mrs Parker, che è un tipo molto originale, era rimasta insoddisfatta della campagna pubblicitaria dell’azienda attualmente più titolata, la Sun and Diky e, pertanto, stupendo tutti, si era rivolta a noi perché ci ha ritenuto più fantasiosi. Si, lo so, questa scelta ci ha investito di molta responsabilità, ma pensate se riuscissimo nel colpaccio…
VANESSA: Colpaccio..
PIERRE: oh che colpaccio!
MARCO: Già! Diventeremmo l’agenzia pubblicitaria più famosa del momento con tanti bei soldini di accompagno. Forse potremmo realizzare qualche sogno nel cassetto…Altrimenti sapete tutti cosa ci aspetta..
TUTTI IN CORO: La macchina? NOOOO!!!
PIERRE: La pubblicità di un’altra macchina e sono morto!
MARCO: Commorei
VANESSA: abs
PIERRE: …qashqai
SAMANTHA: Cose di cui nessuno…
TUTTI: capisce niente..
SAMANTHA: (si alza in piedi ed enfatica ed ironica) Caro Cliente per te che non devi chiedere mai, è arrivata la macchina q.b
MARCO: (speranzoso) q.b? Ma tu che ne..sa.. la mia mamma…
SAMANTHA. La macchina q.b… (complice) quella buona..
MARCO: q. b.. ah (deluso ) quella buona..
SAMANTHA:….si apre (li guarda tutti ironica) si apre con un grissino e la tappezzeria diventa bianca, sempre più bianca con
VANESSA: con Sbianchil?
SAMANTHA: E poi con fa tanti chilometri con poche calorie ….. il prezzo?
MARCO: Il prezzo?
SAMANTHA: Chiedere il prezzo è da pezzenti (complice guardando Marco) ma per te, uomo che non deve chiedere mai, c’è il tesoro
PIERRE: il tesoro? Che tesoro?
MARCO: Ma il tesoro del capitano! Anche se puzza di merluzzo…
PIERRE: Oh non è guarita.. è la commozione cerebrale ..
MARCO: (applaude) Grazie Samantha, del tuo intervento spiritoso: hai alleggerito l’atmosfera…
Se la campagna sarà nostra… ma lo sapremo domani… altrimenti
PIERRE: Altrimenti (mima il rumore di macchina) vrum vrummm oh poveri noi!
MARCO: Oggi devo scegliere la proposta più interessante ed in linea con il mandato di Mrs Parker (imitandone l’accento inglese): “Mi raccomando fantasia e realismo come è la donna attuale…”
Ieri abbiamo visto le altre presentazioni: oggi tocca alla componente femminile, a Vanessa e a Samantha, che vedo si è ripresa bene ... beh … benino. Prego Vanessa, inizia tu.
VANESSA: Buongiorno a tutti e (con voce seduttiva) un caro buongiorno a te Marco, (sbrigativa ed irritata) ciao Samantha, vedo che ce l’hai fatta a venire, pensavo che tu stessi ancora male… Inizio la mia presentazione…
(si avvicina alla lavagna ed inizia a scrivere) Il concetto di donna attuale che deve esprimere il profumo lo possiamo scomporre in:
Donna moderna = donna che lavora = donna in carriera
E come è la donna in carriera?
PIERRE: Un poco isterica?
SAMATHA: Stanca, sempre stanca…
MARCO: Um è sicuramente una donna attuale.. Vanessa..
VANESSA: Ecco il mio concetto (continua a scrivere) di donna in carriera è uguale a DONNA CORSARA = donna che passa il suo tempo fuori di casa = donna che ha bisogno di un profumo che assicura la freschezza sempre.
PIERRE: freschezza sempre…
MARCO: E quindi?
VANESSA: Queste potrebbero essere le caratteristiche della nota un poco nascosta che tu, Marco, non ci hai specificato…..
MARCO: La nota nascosta ve la dirò dopo; posso solo dire che a che fare con la propria corporalità ed è così strano trovarla in un profumo che…
VANESSA: Che …
MARCO: Che questa nota è proprio il suo tratto caratteristico, ma vai avanti Vanessa, forse siamo a fuocherello..
VANESSA: Fuocherello, che vuol dire? Non mi sembra di sentire delle note fresche, anzi, oltre le spezie, c’è un qualcosa di caldo, che mi ricorda ... qualcosa, ma non so cosa
MARCO: (un poco spazientito) Dai, Vanessa, prosegui…
VANESSA: L’altro concetto di donna attuale è espresso dal sentore di spezie, come la cannella, il chiodo di garofano, il pepe.. quindi:
La mia donna attuale è una donna in carriera e un poco corsara, ma anche seduttiva, che non vuole schiacciare del tutto l’autostima del suo uomo e si trasforma con qualche goccia di profumo, nella compagna di Sandokan, nella Perla di Labuan
(scrive sulla lavagna)
DONNA ATTUALE:
UN POCO CORSARA MA ANCHE PERLA DI LABUAN
(guarda tutti con superiorità, certa di aver vinto)
MARCO: hum, interessante e secondo la tua opinione, le donne di oggi quando giocano a fare la .. Perla di Labuan, sono credibili? Riescono a smettere i panni della corsara?
VANESSA: (guardandolo in maniera seduttiva) A qualsiasi uomo fa piacere una donna un poco acquiescente.. in qualche occasione..
SAMANTHA: (a bassa voce): Vanessa, sembri una tigre ..ah, povero Marco
MARCO: E quando la donna fa invece la corsara, come la mettiamo?
VANESSA: Tutte le donne in carriera, se vogliono emergere, devono essere un poco corsare, utilizzare il coltello e saper attaccare il vascello nemico… e questo lo sai bene anche tu, visto che fino a ieri eri fidanzato con…
MARCO: (la voce alterata) con…
VANESSA: Con un’ostrica dura dura e chissà se dentro ci hai trovato la perla che ti aspettavi….
MARCO: Ora basta Vanessa, andiamo avanti: qual è il nome che proponi per il profumo?
VANESSA: Il nome è SA’LGAR (scrive sulla lavagna; poi si volta con la faccia orgogliosa)
MARCO: Sàlgar? Sàlgar, si, non male… suona bene, collega subito con le spezie, l’oriente, la Perla di Labuan, hm, non male…
PIERRE: Vanessa, sei stupenda! (Samantha lo guarda irritata), sei…sei… Salgar…che nome! Solo tu potevi pensare a questo nome esotico..e… misterioso, che affonda nell’infanzia per assonanza con Salgari, e poi ha un che di mistero..
SAMANTHA: (a bassa voce) Ah mistero..lo so io il suo mistero…
PIERRE: Ti farò un packaging incredibile: un cofanetto tipo quello del tesoro dei pirati ed il profumo in una ampolla sagomata come una pietra preziosa; si, una pietra come il rubino o uno smeraldo…
Lo vedo già in vetrina SA’LGAR: il profumo di smeraldo adatto alla Perla…
Sarà un successo incredibile! Il profumo delle donne che farà impazzire gli uomini….che invidia..!
SAMANTHA (a bassa voce): Il nome è buono, è maledettamente buono; accidenti a Vanessa che mi ha bruciato lo spunto della Perla di Labuan.. anche se…. forse Marco non è proprio del tutto convinto; l’uscita della donna corsara… bah, non lo ha entusiasmato; Io?….io deluderò Marco che ieri….Che dirò adesso per la presentazione? Fantasia, si, fantasia come mi direbbe la signora Dorina…Ho preso il mio quadernone delle idee; lo aprirò a caso e poi si vedrà; tanto più di licenziarmi non possono…
MARCO: (voce tenera) Samantha cosa fai? Parlotti con te stessa? Stai bene? Innanzitutto grazie di essere venuta nonostante la raucedine ed il periodaccio che hai passato con l’ingombro del gesso. Ho visto però che sai cavartela bene..
VANESSA: Hai visto? Visto, come? Visto, quando?
MARCO: Ieri Samantha ha mandato una e-mail dicendo che aveva…
VANESSA: Il raffreddore..lo so
MARCO: Lo sai? E come lo sapevi?
PIERRE: (voce bassa) Lei legge sempre la tua posta, povero Marco..
VANESSA: Um….ecco io…ma.. (fa cenno a Marco di procedere)
MARCO: … e che temeva di non poter venire e, così, trovandomi di strada, sono passato a casa sua..
VANESSA: (ad alta voce) A casa sua? Vuoi dire al suk di Samantha.. (a voce semi bassa) figuriamoci senza Assuncion: disordine dappertutto e resti di cucina take away
MARCO: Suk? Non capisco..ah.. forse ti riferisci allo splendido profumino di spezzatino alle spezie che stava cucinando Samantha? Lo hai già assaggiato?
VANESSA (guardando torva Samantha) Spezzatino?.. si certo, buonissimo…ma da quando Samantha sa cucinare?
MARCO (rivolto a Samantha): Vedo che sei tornata in forma e come al solito fantasiosa (guardando l’orlo della gonna del tailleur fermata con una grossa spilla e la camicetta di Saint Francois), ok; inizia pure.
SAMANTHA: (impacciata, apre il quadernone e legge a bassa voce): Disciplina, filosofia, ingredienti… Oh mio Dio! Oh mio Dio! Ho preso il quadernone sbagliato! Questo è lo Zen e l’arte della cucina! Che cosa dirò? E adesso, cosa dirò? Calma, calma: cosa suggerirebbe la signora Dorina? Fantasia, fantasia. Oh si, ed io di fantasia ne ho tanta…
Pausa, tutti la guardano in attesa mentre lei legge nel librone
DONNA DELLE PULIZIE (sposta i cestini, le sedie)
MARCO: Senta lei, noi stiamo facendo una riunione, non può finire il lavoro dopo?
DONNA DELLE PULIZIE: Dopo, dopo, voi sempre dire dopo, ma io pagata per pulito ora. Io pulire terra e scri.. scrivonia…si no, io no finire tempo
MARCO: Verrà pagata ugualmente, ma ora si sposti! No lì, di qua, qua, capisce? Di qua, qua ...
DONNA DELLE PULIZIE: Qua, qua, qua, tu vole io fare uccello? (imita il gorgeggio di un uccello) taliani strana gente, vuole io pulisce facendo uccello…
PIERRE: Ho sentito uccello? Ma di cosa stiamo parlando? Mi sono perso qualche cosa? Non mi dite mai niente!
MARCO: Calma, calma, e lei (rivolto alla donna delle pulizie) ferma lì…, no, poggi pure il piumino, non alzi il braccio, insomma ohhh STOP, immobile, come un semaforo (la signora si blocca in una posa buffa ma poi lentamente si muoverà di nascosto fermandosi come una statua alle occhiate saltuarie di Marco)…bene.. (rivolto a Samantha). Ok, Samantha, fai pure la tua presentazione.
SAMANTHA: (Si alza e va vicino alla lavagna) La donna attuale è quella che ha giustamente tratteggiato Vanessa (a bassa voce: lo credo, era mia la idea!) e forse il nome Sàlgar è adatto a rappresentare il concetto, anche se….
VANESSA: Anche se… (con voce piccata ma anche insicura)
PIERRE: Anche se..
MARCO: (fa cenno di proseguire)
SAMANTHA: Anche se… è un concetto un poco scontato e neanche vincente quello della donna in carriera che cerca di fare la seduttiva per trattenere un uomo e poi passa le serate da sola…
VANESSA: (a voce media: tu si che sei esperta di serate solitarie…)
SAMANTHA: Che cosa vuole una donna attuale? Vuole mascherare le sue ambizioni e le sue capacità per trattenere, non si quanto a lungo, un uomo? Oppure vuole essere diversa.. entrando in un mondo nuovo (sfoglia velocemente gli appunti) come quello di una disciplina..?
MARCO: Di una disciplina? Di che parli? (a voce bassa) ma allora è vero… monaca.. oh no…
PIERRE: Monaca, monaca per colpa di quel palestrato di Ju..
VANESSA: (rivolta a Pierre) Per colpa di?... Di chi stai parlando? Ho sentito un nome…
MARCO: Shh, smettetela di chiacchierare voi due… lasciate parlare Samantha
SAMANTHA: Parlo di una donna che non disconosce le sue ambizioni e le sue capacità, di una donna che, invece, vuole liberare la sua fantasia e creatività, mescolando (legge ) gli ingredienti e calibrando le dosi; di una donna che accetta di fare un praticantato sul campo per apprendere esperienze nuove, di una donna che vuole e sa giocare con una tavolozza gusto olfattiva..
VANESSA: Ma cosa stai dicendo, hai bevuto di prima mattina?
PIERRE: E’sicuramente l’influenza cerebrale… e forse mi ha contagiato… (si controlla in uno specchio la gola; poi si liscia la faccia e si sorride)
MARCO: Continua… stai dicendo cose interessanti… (a voce bassa) non ci posso pensare la mia Samantha monaca…
SAMANTHA: (legge dal quadernone): Saper giocare con gli aromi ed aggiungere il chiodo di garofano e la cannella ad un sottofondo di cipolla, ecco è questo che assicura originalità allo spezz…. , alla vita, e questo è quello che vuole fare la donna attuale…-
MARCO (alzandosi in piedi stupefatto) è proprio la cipolla l’ingrediente misterioso che c’è in questo profumo, la cipolla che sa di odore naturale, di sudore buono, di ghiandole in fermento…è quello che ho sentito ieri sera a casa tua, quasi che lo spezzatino fosse un concentrato del profumo…
SAMANTHA (incoraggiata): La… la donna attuale, anche se presa da mille impegni, può avere, ad un certo punto della propria vita, la conversione fatale: … una situazione particolare o l’incontro con una persona ..
PIERRE: (rivolto a Marco) Julienne?
MARCO: (sottovoce)No! Julienne no! Non per la mia Samantha
PIERRE: La tua Samantha? Tua? Io non capisco più niente o… o forse si che capisco!
SAMANTHA: Dicevo con una persona (sottovoce) per me la cara signora Dorina, e così entra in un’altra filosofia di vita, in una disciplina, dove cambia la scala dei valori. Non più solo lavoro e ancora lavoro, ma anche la voglia di coccolarsi e di coccolare chi ha vicino, di offrire a se stessa ed al proprio compagno il segno tangibile di questa conversione.
MARCO: (parla tra se) Coccole…finte: ecco come sono stato imbrogliato! I manicaretti…la salumeria-gioielleria.. altro che cucinette preparate da lei… tutto già bello e pronto e perfetto
SAMANTHA:Tuttavia l’acquisizione di qualsiasi disciplina, richiede del praticantato che può essere lungo e qualche insuccesso può scoraggiare; ma chi possiede pazienza e molta fantasia può diventare creativa, variando gli ingredienti ed aggiungendo una spezia lì o un aroma là…
MARCO: Sono senza parole…, ed il nome del profumo?
SAMANTHA: Il nome è
VANESSA: Il nome è …
PIERRE: Il nome, il nome!
SAMANTHA: (scrive alla lavagna): Il nome è… ( guarda il quadernone) lo ZEN e.. e.. l’arte della cucina
MARCO: Lo ZEN e l’arte della cucina? Come Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta?
SAMANTHA: Si, è proprio cosi: Lo ZEN e l’arte della manutenzione della motocicletta è il manuale della qualità e la nostra donna attuale è di qualità, ma ha deciso di dedicarsi alla disciplina culinaria per dare un valore aggiunto alla sua creatività, per stupire se stessa e chi gli sta vicino…
PIERRE (quasi in lacrime) Samantha, sei geniale! Si, si, sei geniale; penso ad un packaging fatto da una ampolla centrale, quasi una oliera, con il cuore del profumo che contiene l’essenza di cipolla (fremente) -io ho sempre amato la soupe d’onion, mi ricorda certe situazioni-…con altre due o tre ampolline affiancate con gli altri aromi, che chiameremo proprio ingredienti… Pensa al lancio: una donna di qualità sa mescolare gli ingredienti…
MARCO: (con la voce commossa) E come farebbe una donna di qualità e in carriera a trovare il tempo per cucinare?
SAMANTHA: (guardandolo negli occhi) Penso che dopo tante ore fuori casa, abbiamo tutti voglia di coccole e farsi una buona cucina è una coccola e poi se non si è da soli…. cucinare, mescolare gli ingredienti …insomma può essere quasi un gioco a due che può portare ad altri giochi…..
PIERRE: Si, si! Ah, che bello! Io ho sempre adorato cambiare gli ingredienti: biondo, moro, bruto, delicato…tanto come si diceva a scuola, cambiando gli ingredienti il prodotto non cambia o no?
MARCO: Uhm, l’idea di Samantha è buona, forse quasi troppo originale….chissà cosa ne penserebbe Mrs Parker…..
LA DONNA DELLLE PULIZIE: (si toglie la parrucca e gli abiti da lavoro): con accento inglese: Io dico che è genius, very genius
MARCO: (sorpreso, alzandosi in piedi) Mrs Parker? Lei qui, travestita da…donna delle pulizie?
Mrs PARKER: Of course, Mrs Parker I’m. Samantha’s idea (pronuncia all’inglese: aidìa) is very good: nome profumo is… knock a stomaco: ZEN is..is idea (pronuncia all’inglese: aidìa) disciplaìna, but tutto nome, Lo ZEN e l’arte delle cucina is very, very original.
In english: ZEN and the cooking art…. and Pierre’s idea (pronuncia all’inglese: aidìa) with ampulle is ok, also. (soddisfatta) Io avare visto giusto su vostra agènzia
MARCO: Vuol…vuol dire che ci da l’incarico?
Mrs PARKER: Yes, campagna pubblicitaria profumo is..è vostra… io avare (tono furbo) visto lavoro dietro, when me nessuno notare: avare visto, come dire… dietro …sifone
MARCO: Il sipario
Mrs PARKER: Ii il saipario… ed avare visto quello che tu non vedere…Dear Marco
MARCO: Cosa?
Mrs PARKER: Tu non vedere in tuo cuore, tu un poco … si… un poco stupid
MARCO: Non capisco cosa c’entra il mio cuore..
Mrs PARKER: Donna parla a uomo con parole, bla bla,bla; but parole no dire sempre cose dritte, mentre cuore parla con cuore, anche senza parole…
MARCO: Samantha….
SAMANTHA: Marco…. Io…
MARCO: Samantha, grazie per… la..tua…bella idea per il profumo, sei… sei stata proprio brava….
SAMANTHA: Ah, il profumo; già..io… pensavo..
MARCO: Si?…
SAMANTHA: Pensavo che …. che ora che abbiamo terminato il lavoro..
MARCO: …lavoro…e (speranzoso) allora?
SAMANTHA: um.. (a bassa voce) potresti venire a cena una sera da me…
MARCO: Ma certo, sono rimasto strab…, delizi….da…
SAMANTHA: Da?
MARCO: Dall’odore del tuo spezzatino e da…
SAMANTHA: E da?..(Marco la guarda intensamente ma in un silenzio frenato; lei abbassa gli occhi e un poco delusa si gira di spalle)
Mrs PARKER: Su, Marco, tu parlare con cuore….
PIERRE: Ah, il cuore!
MARCO: (si avvicina timidamente a Samantha di spalle; la odora inebriandosi; le accarezza i capelli con le mani tremanti: Lei si gira; si guardano a lungo poi lui si avvicina e dolcemente la bacia prendendole il viso tra le mani)
PIERRE: Si….si, si baciano, evviva, evviva! Io adoro i baci dei veri uomini!
VANESSA: Si baciano? Chi si bacia chi?… Marco? Marco.. bacia quella… quella strega di Samantha?
Ah, lo ha accalappiato per la gola? Non ci posso credere! Lei, donna in carriera, la regina del take away! Ma sarà poi vera questa improvvisa perizia culinaria?
(rivolta a Samantha con tono acido) Cara Samantha, complimenti per la bella idea per il profumo e complimenti anche per qualche altra cosa…
Ma, dato che sei diventata così brava in cucina, (tono sospettoso) mi potresti dare un suggerimento per una cenetta che devo organizzare domani?
SAMANTHA: Grazie Vanessa! Ma si, certamente! (prende il quadernone) Vediamo, che ne diresti di un arrostino al rosmarino con carciofi e con foglie di menta? Ma non eccedere, mi raccomando…solo q.b.
MARCO: q.b.?
SAMANTHA: (ridacchiando) Quanto Basta, Marco, Quanto Basta
VANESSA: (con voce isterica) Non vale, non vale. Io a lavorare, a soffrire per farmi venire le idee e lei (con tono schifato) a cucinare come una donnucola! E così mi ha soffiato il premio di produzione e pure Marco, anche se lui non lo sapeva, ma sarebbe stato mio, mio! Che rabbia!!
Mrs PARKER: Dear Marco, Caraissaima Samantha, ora voi parlare con cuore and tanto dire con parole, you neeed. Coccolatevi, cucinate insieme, perché in periòdi di tensione e paura ha bisogna di cocoon, coccole. Se non capaci, voi prendere libri, imparare insieme and try and try, or fatevi aiutare da mamme o nonne, that is the best.