VENANZIO E RUBINA...
(la storia della Festa dell’uva di
Vezzano Ligure )
di
Giuliano Angeletti
PERSONAGGI
Il musicante
Il Marchese Fiorenzo Parodi
Il Conte Nestore De Carolis
Il Visconte Severino Mosconi
Don Sergio Antonelli
Rubina De Carolis
Venanzio Bitossi
Paolino
Armida
Caterina
Il Primo Cittadino
I Capurion dei vari Rioni (4)
Varie popolane ( 9 )
SCENA 1
( POPOLANE)
SCENA PIAZZA ( CAMPO )
La scena si svolge nella piazza di Vezzano inferiore nel giorno di mercato. I
piazzaioli dei vari rioni sfilano sul palco mostrando ed esaltando l’uva della
propria produzione.
POPOLANA DEL RIONE MONTALLEGRO
Assaggiate l’uva speciale di Montallegro
POPOLANA DEL RIONE BORGO
Gustatevi il nettare del Borgo
POPOLANA DEL RIONE CAPITOLO
Dolcissima trebbiana del Capitolo
POPOLANA DEL RIONE PIAZZA
Uva della Piazza
POPOLANA DEL RIONE LE VOLTE
Dolcissimo moscato delle Volte
POPOLANA DEL RIONE CAMPO
Guardate com’è dorata l’uva del nostro Campo
POPOLANA DEL RIONE TORRE
Pergolato della Torre
POPOLANA DEL RIONE SAN GIORGIO
Delizie dei nostri filari
POPOLANA DEL RIONE I CAROBI
Specialità dei Carobi
SCENA 2
(VENANZIO – IL MUSICANTE)
SCENA PIAZZA ( CAMPO )
Entra in scena Venanzio passa attraverso le popolane che a poco a poco liberano
la scena.
VENANZIO ( A voce alta diretto vero il pubblico)
È strano dovrebbe essere nelle vicinanze, mi aveva assicurato che veniva ... mi
ricordo ... si ... si ... mi ricordo ...mi aveva detto ... ci vediamo nel nostro
luogo segreto ... sotto la Torre ... È strano ... mi preoccupa non è ancora
arrivata ... mi manca ... mi manca terribilmente ... tutta la mia vita è nelle
sue mani ... oggi è giorno di mercato ... mi aveva assicurato che scendeva ...
l’aspetterò ... si ... aspetterò Rubina ... dovessi attenderla per tutta la vita
o oltre ...
In quel momento un musicante con la divisa e le insegne della banda musicale con
il suo clarino si presenta a Venanzio
IL MUSICANTE ( asciugandosi il sudore )
Scusatemi giovane ...
VENANZIO
Prego
IL MUSICANTE ( asciugandosi il sudore )
Vogliate scusatemi giovane ...( boccheggiando) ...è caldo ...
VENANZIO
Certo che è caldo, e poi... voi posso permettermi con quel corpetto rosso e di
velluto ...
IL MUSICANTE ( asciugandosi il sudore )
Non ditemi niente è la divisa sociale.
Scusatemi di nuovo bel giovane ( boccheggiando )
VENANZIO
Ditemi ...
IL MUSICANTE
Sapete dirmi per gentilezza dove suona la banda
VENANZIO
La banda non so ...sicuramente ... se voi vi trovate a Vezzano
suonerà a Vezzano
IL MUSICANTE
Si !! Noi dobbiamo suonare
a Vezzano Ligure
VENANZIO
A Vezzano ho capito ... ma a Vezzano ... dove ?
IL MUSICANTE
Non so a Vezzano ... voi dove pensate ...
VENANZIO
Se io fossi in voi proverei a Vezzano alto
IL MUSICANTE
Si proverò su al Borgo
VENANZIO
Magari lo chiedete al capurion
IL MUSICANTE
Allora chiedo del capurion,
VENANZIO
Si ...
IL MUSICANTE
Posso lasciare, qui la giacca
VENANZIO
La giacca ... voi potete lasciare ciò che volete ...
IL MUSICANTE
Dove posso metterla ...
VENANZIO
Non so !!
IL MUSICANTE ( madido di sudore )
Quasi... quasi l’attacco a quel chiodo ...
VENANZIO
Attaccatela pure a quel chiodo
e il musicante attacca la giacca al chiodo
IL MUSICANTE
Naturalmente ... Voi gentilmente ... ne farete ... buona guardia
VENANZIO
Scherziamo !! Io non la tengo certamente in custodia ...
IL MUSICANTE
E se qualche ... malintenzionato la rubasse ...
VENANZIO
Dipende se è di misura ...
IL MUSICANTE
Allora cosa dite mi posso fidare ...
VENANZIO
Quella è la sua giacca, non la mia giacca ...
IL MUSICANTE
Ho capito forse è meglio che la riprenda ...
e il musicante riprende la giacca
nello stesso momento si sentono in lontananza le note della banda
IL MUSICANTE ( agitato )
Sento suonare ... anche voi giovane sentite suonare ...
VENANZIO
Si... si ... in effetti si sente suonare ...
IL MUSICANTE ( agitato )
Ma dove ...
VENANZIO
Forse ... dal Borgo ... o al limite dal Capitolo
IL MUSICANTE ( agitato )
Bisogna che vada ... bisogna che vada !! Devo andare
chissà sicuramente mi staranno aspettando ...
VENANZIO ( cercando di trattenerlo )
Aspettate... ditemi buon uomo, avete per caso visto nelle vicinanze, una ragazza
molto bella di nome Rubina ...
IL MUSICANTE
Non ho tempo bisogna che vada ...
io sono l’unica tromba della banda
senza di me cosa faranno ...
VENANZIO ( agitato )
Rispondete prima alla mia domanda ...
IL MUSICANTE
Non conosco nessuna Rubina e poi giovanotto io non sono di Vezzano ... devo
andare, devo andare ...
VENANZIO
Ditemi per gentilezza voi musicante, da dove venite ...
IL MUSICANTE
Io vengo da Bottagna ...
Il musicante esce di scena e Venanzio manifesta il suo nervosismo girando per il
palco, in quel momento arriva Rubina alla sua vista gli occhi di Venanzio si
illuminano di gioia
SCENA 3
(VENANZIO – RUBINA)
SCENA PIAZZA (CAMPO)
VENANZIO ( prendendo le mani a Rubina )
Rubina tesoro, luce della mia esistenza, il mio cuore e la mia vita sono nelle
vostre mani: vi prego accettate questi miseri ma grandi doni.
RUBINA
Venanzio la vostra mano è fredda ma il vostro cuore è caldo ...
VENANZIO
Ascoltate amore il battito del cuore sentite le vibrazioni ... ascoltate il
fuoco d’amore che arde per voi ... amore, mia promessa . Ascoltate Rubina il mio
giuramento … nessun’altra donna ne il destino da voi mi potrà mai separare.
RUBINA
Si mio diletto ... le vostre parole sono le mie parole e il vostro giuramento è
il mio giuramento ...
VENANZIO
Vivo di voi mia cara, presto verrò da vostro fratello per chiederti in sposa: ma
adesso ... prendete amore questo dono ...
e Venanzio dona tre rose alla sua amata
RUBINA
Venanzio vi ringrazio ... vi ringrazio amore ... sono rosse ... rosse di
passione ... ardenti come il vostro cuore ... vi desidero ... il mio cuore è per
voi un fuoco ...
VENANZIO
Amore la vostra pelle è seta, mai le mie mani hanno sfiorato
qualcosa di più soffice ... amore ... i vostri occhi ... sono sensuali luci che
mi ammaliano. Il vostro azzurro è la mia luce le vostre labbra sono rosse come
un ardente fuoco da baciare ... le vostre parole sono un fremito un fremito a
cui ho legato la vita ... vi adoro Rubina …
RUBINA
Adulatore ...
VENANZIO
Siete tutta la mia vita presto ci sposeremo ...
RUBINA ( guardando l’orologio sul campanile )
Santa Immacolata è tardi ora devo andare ...
VENANZIO
Anch’io amore devo andare, devo tornare alla Torre
devo preparare le botti, presto dovremmo vendemmiare ...
RUBINA
Si ci vedremo ... a casa mia !
VENANZIO
Certamente ma adesso tenete queste sono le nuove poesie
che ho scritto per voi ..
RUBINA
Per me ... per me ... ancora scrivete per me ...
VENANZIO
Scriverò sempre per voi ... mia diletta ...
Venanzio porge un quaderno a Rubina i due giovani si baciano ed escono di scena
SCENA 4
(IL CONTE DE CAROLIS - PAOLINO - IL MARCHESE PARODI)
LA SCENA SI SVOLGE A VEZZANO ALTO NELL’ABITAZIONE DEL CONTE DE CAROLIS. LA
STANZA È ADDOBBATA CON TANTISSIME CESTE D’UVA: BUSSANO ALLA PORTA ... IL CONTE
CHIAMA IL SUO UNICO SERVITORE.
IL CONTE DE CAROLIS
Paolino ... svegliatevi ... svegliatevi ... poltrone di un servo andate ad
aprire ... però ricordatevi che se fosse il Marchese Parodi non sono in casa ...
PAOLINO
Riverisco padrone ma calma ...
IL CONTE DE CAROLIS
Calma ... calma ... voi plebeo non sapete dire altro ... fannullone. In casa del
Conte De Carolis è dal tempo delle crociate
che si scatta camminate ... scattate !!
PAOLINO
Con quello che mi pagate sono anche troppo veloce
IL CONTE DE CAROLIS
Ma se vi ho aumentato il salario di 20 Centesimi
PAOLINO
Ma se sono due anni che non mi date una quindicina ...
Paolino apre la porta e all’uscio vede il Marchese Parodi ...
IL MARCHESE PARODI
Paolino dovrei parlare con il vostro padrone
PAOLINO
Il Signor Conte non è in casa
IL MARCHESE PARODI
È sicuro Paolino !
PAOLINO
Sicurissimo
(Il Marchese apre la borsa e da 50 Centesimi e li da al servitore del Conte)
PAOLINO ( subito intasca il denaro )
Il Signor Conte potrebbe essere in casa adesso vedo intanto ... entri ...
Il Marchese entra e siede in salotto ... il locale è colmo di ceste d’uva
PAOLINO
Signor Conte ... abbiamo ospiti
IL CONTE DE CAROLIS ( nell’altra stanza )
Nella mia casa gli ospiti siano i benvenuti ...
Il Conte De Carolis alla vista del Marchese è contrariato: ripresosi dallo
sgomento subito le sue parole e il suo sguardo irritato sono per il suo
servitore
IL CONTE DE CAROLIS
Con voi Paolino faremo i conti ... dopo ... in privato ... !
PAOLINO
Certamente signor Conte se volete posso andare ... preparo la mia roba e vado a
servizio altrove ...
IL CONTE DE CAROLIS
Altrove !! Come altrove, e dopo tutti questi anni
voi infame avreste il coraggio di tradirmi ...
PAOLINO
Si !
IL CONTE DE CAROLIS ( conciliante )
Non prendete decisioni avventate ragioniamo ...
PAOLINO
Vedremo ...
(Paolino esce di scena rimangono il Conte e il Marchese)
IL CONTE DE CAROLIS ( con notevole imbarazzo )
Qual buon vento lo porta nella mia umile casa !
IL MARCHESE PARODI
Non vi è mai stato buon vento ad ogni nostro incontro !
IL CONTE DE CAROLIS
Questo è vero ma tra Pari è normale
che non vi siano convergenze...
IL MARCHESE PARODI
E’ vero vi sono Nobili e nobili ...
IL CONTE DE CAROLIS
A che cosa alludete !!
IL MARCHESE PARODI
A niente ... ( cambiando discorso ) Certo che voi avete dell’ottima uva ...
IL CONTE DE CAROLIS
Ma avete visto egregio Marchese che meraviglia, che acini dorati che spettacolo
d’uva che abbiamo noi al Borgo
IL MARCHESE PARODI
Quest’uva mi sembra vermentino e da quanto voi a Vezzano alto avete del
vermentino ...
IL CONTE DE CAROLIS
Noi abbiamo sempre avuto vitigni di vermentino. Quest’uva dorata un uva si sposa
magnificamente con il sole del Borgo, delle Volte, del Capitolo ... e
naturalmente di Montallegro ... condividete ... Marchese condividete …
IL MARCHESE PARODI
Io signor conte con voi posso condividere solo alcuni concetti ma nella quasi
totalità delle cose i nostri pareri discordano ...
IL CONTE DE CAROLIS ( porgendo un grappolo d’uva al Marchese )
Non certamente per questo nettare degli dei ... l’assaggiate, gustate, in nessun
vitigno d’ Europa vi è un’uva così dolce ...
IL MARCHESE PARODI
Vitigno d’Europa non fatemi ridere !!
IL CONTE DE CAROLIS
E voi avrestee il coraggio di obiettare questa realtà che non solo
può toccare per mano, ma per la delizia del suo palato
può addirittura gustare ...
IL MARCHESE PARODI
Assaggiare... assaggiare cosa ... quest’uva è dei miei vitigni ... voi mi avete
rubato tutta l’uva ...
IL CONTE DE CAROLIS
Non state ad offendere, moderate le parole, altrimenti perdo la pazienza … e
quando perdo la pazienza ....
IL MARCHESE PARODI
E quando perdete la pazienza !
IL CONTE DE CAROLIS
Potrei sfidarvi a a duello
IL MARCHESE PARODI
E con che arma ...
IL CONTE DE CAROLIS
Con la spada
L MARCHESE PARODI
Ma se l’avete portata al banco dei pegni
IL CONTE DE CAROLIS
Come Osate ! Come Osate! la spada dei miei avi è al suo posto
là sul caminetto ...
IL MARCHESE PARODI
Sul caminetto ! Ma chi volete incantare. Quella spada non è dei vostri avi.
Quella spada è di legno ed anche malamente dipinta .
IL CONTE DE CAROLIS
Come Osate ! Come Osate! Di legno... di legno la spada di Onorio che combatté
contro i mori caricandosi di onore e di gloria nel lontano IV secolo ... come
osate infangare la memoria di un De Carolis ...
IL MARCHESE PARODI
Il vostro avo si che era un eroe ... mentre voi siete solo uno straccione ...un
infangatore della nobiltà ... Quella spada deposta a bella mostra sul camino non
è di Onorio. Quella spada è solo legna da ardere ne sono sicuro ....
mostratemela se siete convinto del contrario ...
IL CONTE DE CAROLIS
Io non vi mostro niente ... voi avete comprato la casata ... voi non siete un
vero nobile... le vostre luride mani potrebbero rovinarla ...
IL MARCHESE PARODI
E adesso veniamo al dunque ... la vostra spada non mi interessa
a me importa solo che voi e i vostri capurion restituite l’uva che avete rubato
nei miei vitigni a Vezzano basso ...
IL CONTE DE CAROLIS
Rubato ... non mi fate ridere ... manigoldo ... se i vostri raccolti sono andati
in malora, la colpa è dei vostri viticoltori che sono degli incapaci ...
IL MARCHESE PARODI
Questo è un affronto che non accetto ... I vostri contadini sono stati visti
nell’imbrunire nei vitigni di Vezzano basso riempire le corbe e fuggire ed
alcuni sono stati addirittura riconosciuti ed inseguiti ... uno di loro!Il loro
capo era leggermente claudicante.
IL CONTE DE CAROLIS
Leggermente claudicante ...
IL MARCHESE PARODI
Leggermente claudicante come voi ... signor Conte tutto avrei sospettato ma che
voii foste un volgare ladro no...
IL CONTE DE CAROLIS ( gettando via il bastone )
Io leggermente claudicante! Io cammino benissimo!
e passeggia per il palcoscenico
IL MARCHESE PARODI
Voi siete stato riconosciuto dal Capurion del Campo vostro futuro parente.
IL CONTE DE CAROLIS
Mio futuro parente ! Spiegatemi ... eruditemi ...
IL MARCHESE PARODI
Grazie ai miei buoni uffizi vostra sorella Rubina si è fidanzata con Venanzio il
figlio di Ignazio Bitossi il Capurion del rione Campo
IL CONTE DE CAROLIS
Mia sorella con un contadino, mia sorella la Contessina Rubina con il figlio di
un capurion questo fidanzamento non avrà mai il mio assenso ...
IL MARCHESE PARODI
Vedremo ... vedremo
IL CONTE DE CAROLIS
Rubina con un contadino è uno scandalo
non darò nessun consenso
IL MARCHESE PARODI
Ma i due si amano
IL CONTE DE CAROLIS
Si amano ... si amano mia sorella sposerà il Visconte Severino Mosconi di Porta
Rocca ...
IL MARCHESE PARODI
Proprio il Visconte Mosconi, non fatami ridere vostra sorella è carente di dote
...
IL CONTE DE CAROLIS
Mia sorella carente di dote ... come vi permette marchese dei miei stivali mia
sorella è come tutti i De Carolis ricchissima
IL MARCHESE PARODI
Di debiti ...
IL CONTE DE CAROLIS
Io Marchese per questa offesa vi sfido a singolar tenzone
IL MARCHESE PARODI
E con cosa ... forse con quella spada di legno che ha sul camino
spada che quest’inverno finirà legna da ardere ...
IL CONTE DE CAROLIS
Come vi permettete ! Entrare in casa mia ed insultarmi ...
IL MARCHESE PARODI
A casa vostra, ma se è tutta ipotecata. Presto arriverà la banca e puf tutta la
vostra boria si dissolverà ...
IL CONTE DE CAROLIS
Ho la consolazione di vedere dissolvere prima il vostro ... Perché vedete
quest’uva ... vedete ... con la sua vendita e il suo vino tutti i miei problemi
saranno risolti ...
IL MARCHESE PARODI
Questa è la mia uva ...
IL CONTE DE CAROLIS
La vostra uva ma non fatemi ridere !
IL MARCHESE PARODI
Ridere ... Signor conte vi posso assicurare che voi vi ritroverete potato come
il vermentino che avete rubato ...
IL CONTE DE CAROLIS
Vendemmiato non rubato !
IL MARCHESE PARODI
Io lo chiamo rubato e adesso arrivederci ...
IL CONTE DE CAROLIS
Pataccaro andatevene ... andatevene dalla mia casa e preghate Iddio che non vi
riveda ...
E il Marchese Parodi esce di scena, subito dopo bussano alla porta ed entra il
capurion del borgo ...
IL CAPURION ( agitato )
Signor Conte ... che disastro che disastro ... le nostre cantine ...
IL CONTE DE CAROLIS
Ditemi con calma ... non agitatevi ...
IL CAPURION
Le nostre cantine ... hanno rubato le damigiane dalle cantine del Borgo, delle
Volte, del Capitolo e di Montallegro siamo rimasti completamente senza vino ...
IL CONTE DE CAROLIS
Sono stati quei manigoldi di Vezzano basso, ne sono sicuro ... maledetti ... le
guardie … le guardie …
IL CAPURION
Chiamiamo le guardie !
IL CONTE DE CAROLIS
No la Giusta no ... aspettate ... ragioniamo le guardie no fanno sempre troppe
domande ... queste sono cose nostre ... la pagheranno ... diavolo la pagheranno
tutti ... compreso quel Marchese da strapazzo. Radunate tutti gli altri capurion
prenderemo
una decisione comune nella sala del Capitolo... maledetti ... maledetti ... E il
capurion esce di scena.
Bussano alla porta del Conte ed il servitore va ad aprire e compare sulla soglia
Venanzio Bitossi
VENANZIO
Buon giorno Paolino vorrei parlare con il Signor Conte !
PAOLINO
Prego ...
E il giovane entra
PAOLINO
Signor Conte il giovane Venanzio
vorrebbe parlarle ..
SCENA 5
( IL CONTE DE CAROLIS – VENANZIO)
SCENA CASA DE CAROLIS
Il Conte entra in scena notevolmente alterato
IL CONTE DE CAROLIS
Come vi permettete plebeo di entrare nella mia casa, come si permette di
corteggiare mia sorella la delicatissima Rubina, come si permette un ladro di
Vezzano basso a chiedermi udienza
VENANZIO
E quanto al ladro voi siete stato visto ...
IL CONTE DE CAROLIS
E dove sarei stato visto !
VENANZIO
Lasciamo perdere ...
Io sono venuto per chiedere la mano di vostra sorella Rubina
IL CONTE DE CAROLIS
La mano ... la mano ... voi giovani non avete responsabilità per voi non ci sarà
nessuna mano
VENANZIO
Ma vostra sorella mi ama ... e io l’amo ...
IL CONTE DE CAROLIS
Come Rubina vi ama ... ma scherziamo ma dove siamo .. dove volete andare plebeo,
dove volete andare ... sedetevi ...
e Venanzio si siede in una sedia, continua a parlare De Carolis
IL CONTE DE CAROLIS
Dove volete andare pezzente... non sapete tirare di scherma ...non sapete
giocare a bridge ... non sapete che non sa cosa sia ...lo champagne ... e poi il
fisico ... voi non avete il fisico per prendersi cura della mia delicatissima e
bellissima sorella le vostre spalle sono cadenti ... voi plebeo siete troppo
magro anzi quasi rachitico e poi che cosa sapete fare oltre a zappare e potare
... che cosa potete dare alla mia illustre sorella... niente solo un piatto
d’insalata o del latte di capra... o al limite scusate un grappolo di quella
scadente uva che avete voi a Vezzano basso...guardate ... guardate illuso con
chi si mariterà mia sorella la nobilissima Rubina guardate ... guardate il
portamento di questo baldo e nobile giovane nobile guardate la fierezza ...del
visconte Mosconi .
VENANZIO ( disperato )
Non è possibile ... non è possibile ...
Rubina mi ama ... mi ama ...
IL CONTE DE CAROLIS
... Andatevene... andatevene pezzente voi non avrete mai il mio assenso ....
zotico di un contadino ... mia sorella ha bisogno di ben altro ... mia sorella è
promessa al Visconte Mosconi ...
VENANZIO
Non è possibile ... non è possibile ... Rubina ha promesso
voglio parlare con lei ...
IL CONTE DE CAROLIS
Come osate … non è possibile ...
dimenticatela …
dimenticatela
adesso andatevene ...
andatevene .
e il povero giovane disperato esce di scena
SCENA 6
(IL CONTE DE CAROLIS - RUBINA – PAOLINO – CAPURION)
LA SCENA SI SVOLGE NEL SALOTTO DEL CONTE DE CAROLIS.
Rubina nel divano in solitudine si dispera ...
RUBINA
Nessuno pensa a me ... a nessuno interessa la mia pena il mio dolore che
ghermisce il mio petto la mia anima ...
Presto mio fratello e tutore mi farà partire allontanarmi da
Venanzio presto mi farà maritare con il visconte Mosconi di Porta Rocca ... Il
visconte Mosconi di Porta Rocca ( e piange ) solo perché è un armatore
ricchissimo ... e i suoi denari potrebbero salvare la nostra famiglia dalla
miseria ... ed io potrei essere chiamata di nuovo Contessa ...
Contessa io non ci tengo ad essere nobile ma infelice come la mia povera madre
costretta a sposare un uomo che non amava perché promessa fin da bambina ...
dignitosa sì, nella sua discrezione, ma mi ricordo quando si appartava a
piangere ...
Venanzio ... vi prego ... non posso parlarvi non posso incontrarvi ... perché
... perché sono stata relegata tra queste mura e promessa ad un uomo di cui
conosco solo il nome ... Povera me, me infelice promessa ad un uomo solo perché
ricco ... Venanzio ... vi prego se mi amate davvero fatte qualcosa ...
spezzate le mie catene ... spezzale amore e portatemi con voi ...
allontanarmi da Venanzio è allontanarmi dalla vita ...
Arriva nel salone il Conte De Carolis e rivolgendosi alla sorella
IL CONTE DE CAROLIS
Smettete sorella di piangere smettete di rovinare con le lagrime una giornata
così fausta ... proprio oggi ho mandato una missiva a Porta Rocca dove il vostro
promesso ha possedimenti e gode di notevole rispetto... smettete Rubina smettete
e sorridete. Nella lettera ho esaltato la vostra dote e la vostra bellezza ...
sorridete sorella sorridete alla fortuna e alla ricchezza che presto entrerà di
nuovo in questa casa ...
RUBINA
La ricchezza, non mi importa della ricchezza ... e la mia dote ... io non ho
dote ... voi illustre fratello avete dilapidato tutto ...
IL CONTE DE CAROLIS
Naturalmente ... ho dovuto ritoccare i registri contabili ... della nostra
azienda ...
RUBINA
La nostra azienda ... ma noi non abbiamo azienda ... abbiamo solo questa casa
... ma è ipotecata e uno straccio d’orto ...
in cui crescono solo cavoli ...
IL CONTE DE CAROLIS
Ma che orto ... ma che cavoli ... quello che per noi è un orto ... per lui
forestiero sono mille ettari ... basta saperli ben figurare nelle carte... le
carte ... le carte a noi interessa sorella, fare bene le carte ... e dopo appena
avuto il suo assenso prima di maritarvi stipuliamo un contrattino: a lui una
parte dei miei poderi ed una parte della mia uva mentre a noi il i cantieri
navali .
RUBINA
Della vostra uva ... questa non è la vostra uva ... noi abbiamo pochissima uva
... questa uva è del Marchese Parodi o peggio questa uva è del podere del padre
di Venanzio, Oreste Bitossi
IL CONTE DE CAROLIS
Mio futuro cosa ... voi sorella dovete fare silenzio ... voi Rubina dovete avere
per il vostro fratello e tutore più rispetto ...
Nello stesso tempo bussano alla porta e Paolino si appresta ad aprire.
Entra un vignaiolo che a nome dei Capurion di Vezzano Superiore convoca il conte
De Carolis in riunione straordinaria al Capitolo
SCENA 7
(VENANZIO – IL MUSICANTE)
SCENA: IN STRADA
Nel rione Montallegro Venanzio passeggia nervoso pensando alla sua amata
VENANZIO
Senza Rubina ...soffro ... soffro terribilmente ... non è possibile ... il
Visconte Mosconi ... Rubina tra le braccia del Visconte Mosconi ...non è
possibile ... lei mi ama ... Rubina ... no ... non può la mia diletta ... venire
meno ad una promessa d’amore fatta ... non può concedere le sue grazie ad un
certo Mosconi anche se il Visconte di Porta Rocca. Non può abbandonarmi solo
perché lui è ricco ed io sono povero, troppo povero per poter ambire alla sua
mano e alle ambizioni del suo perfido tutore. Forse è vero come dice mio padre,
potrei adattarmi sposare magari una lavandaia o al limite una contadina per
poter vivere una vita tranquilla tutta podere e Chiesa mettermi la sera con la
sedia fuori con gli altri mezzadri a parlare di raccolti, dell’uva, della
grandine. Potrei come dice mio padre comprarmi a San Michele a Bottagna un paio
di pecore, tosarle e due ovini presto diventeranno quattro poi cinque, sei ed
infine farne un gregge. Potrei ma al cuore non si comanda devo trovare una
soluzione devo parlarle, farle giungere mie notizie ma non ho i mezzi non riesco
ad avvicinarmi alla casa non riuscirei mai a comunicare con lei ... Rubina ...
Rubina ... senza voi non sono nulla ... Rubina ... Rubina vi adoro ... adoro
l’aria che voi respirate ... senza voi non riesco neppure a vivere ...
In quel momento si sente suonare passa la banda subito dopo la musica cessa e di
corsa arriva il musicante accaldato demoralizzato e ansante si ferma con
Venanzio e i due si parlano ...
VENANZIO
Buon pomeriggio buon uomo
IL MUSICANTE
Altrettanto mio baldo giovane
VENANZIO
Certo che oggi è caldo ... non sembra neppure una giornata d’autunno anzi sembra
una giornata puramente estiva ...
IL MUSICANTE
Non ditemi niente ...
VENANZIO
E poi con quella giacca di velluto
IL MUSICANTE
E una vera e propria tortura
VENANZIO
Come mai , non siete con la vostra banda
IL MUSICANTE
L’avete vista ... ditemi dove riesco a trovarla
ditemi voi ... voi sapete ...
VENANZIO scoppiando in lacrime
E passata da circa cinque minuti ...
IL MUSICANTE
Verso quale direzione ...
VENANZIO
Verso quella direzione ...
IL MUSICANTE
Grazie infinite
Il musicante fa l’atto di incamminarsi ma si volta per ringraziare il giovane lo
vede piangere si riforma di nuovo
IL MUSICANTE
Che cosa avete giovane ...
un giovanotto come voi non deve piangere
VENANZIO
Aiutatemi vi prego ... aiutatemi abbiate pietà
solo voi siete la mia unica salvezza ...
IL MUSICANTE
La vostra salvezza .... non capisco ?
VENANZIO
Vi prego la prego... signore vi prego ... aiutatemi è una questione di vita o di
morte ...
IL MUSICANTE
Di vita o di morte !
VENANZIO
Vi prego .. vi prego ... sono sicuro che voi siete un uomo di buon cuore
aiutatemi ...
IL MUSICANTE
Se posso ... ma continuo a non capire ?
VENANZIO
Vi prego ascoltatemi ...
IL MUSICANTE
Ditemi ... ditemi ... ma per favore smettete di singhiozzare
vi prometto che se è nelle mie possibilità io vi aiuterò ...
VENANZIO
Grazie ... grazie ... non saprei come ringraziarvi … grazie ...grazie
IL MUSICANTE
Lasciate perdere i ringraziamenti ... ditemi ... ditemi ...
VENANZIO
Buon uomo consegnerebbe per me un messaggio ...
IL MUSICANTE
Un messaggio a chi !
VENANZIO
A Rubina ... Rubina De Carolis la mia amata, la mia gioia e la mia disperazione
…
IL MUSICANTE
Certamente ... ma vi prego non si disperi ...
VENANZIO
Rubina ..la mia amata relegata in casa prigioniera di una promessa ad un uomo
che non ama ...
IL MUSICANTE
Come non ama ...
VENANZIO
Suo fratello il perfido Conte De Carolis ha promesso le sue grazie al Visconte
Mosconi, un uomo che non ama ...
IL MUSICANTE
Il Visconte Mosconi è ricchissimo ...
a volte abbiamo suonato per lui
VENANZIO
Ricchissimo ...
ormai sono senza speranza ...
IL MUSICANTE
Ricchissimo è vero ma avarissimo deve infatti ancora pagare la nostra
prestazione. A Porta Rocca abbiamo suonato per lui per ben sei ore ... e non
abbiamo visto una Lira ... sarò ben lieto di fare per voi questa ambascia ...
VENANZIO
Vi ringrazio ... vi ringrazio ...
IL MUSICANTE
Lasci stare le riverenze ... devo trovare la mia banda ... adesso mi dia la
messaggeria ...
Venanzio scrive un biglietto lo mette dentro ad una busta comprendente altri
fogli e lo porge al musicante
VENANZIO
Mi raccomando la mia vita è nelle vostre mani ...
Venanzio esce di scena ( monologo del musicante )
Sempre io ... sempre io ... mi domando il perché mi prendo sempre questi impegni
... un impegno non sicuro di poter mantenere ... consegnare un missiva alla
gentilissima Rubina, questo è il meno perché Rubina è molto bella ... ma
consegnare una lettera a casa del Conte De Carolis con il suo caratteraccio è
cosa ardua ... ma ormai ho dato la mia parola e quando si da una parola è una
parola. E poi fanno presto questi innamorati a dire la mia vita è nelle vostre
mani, ma che mani, se mi prende il Conte mi fa a pezzettini mi riduce ad un
colabrodo e poi assettato di soldi com’è mi denuncia anche alle autorità, mi
farà confiscare il podere, rimarrò senza un becco di un quattrino... No mi
dispiace non posso accontentarli e poi chissà che cretinate ha scritto Venanzio,
cose che magari possono nuocere ad alcuno ... Se poi Rubina fosse veramente
promessa al Visconte Mosconi io portandole la messaggeria farei solo del male ai
due giovani ... e poi se incontro il resto dei musici devo andare perché io
dopotutto sono un musicante ed ho la mia incombenza non mi devo curare
dell’infatuazione di due giovani che conosco appena ...
In quel momento si sente suonare la banda e il musicante
Ecco la banda la sento suonare, eccola riesco a vederla ... è al centro della
Piazza finalmente riuscirò a ricongiungermi ho una voglia matta di suonare
riesco a vedere Astolfo ai piatti Filippo al tamburo Quintino alla tromba vedo
anche il direttore d’orchestra devo ... devo andare ... ma ho sempre questo
biglietto... ma cosa me ne importa ...
E getta il biglietto sul palcoscenico ( le luci si fanno più soffuse ) ritorna a
prendere il biglietto
No non posso devo consegnare questo massaggio
( le luci tornano vive )
Consegno questo messaggio a Rubina dopo tornerò a cercare tutti gli altri
musici, questo messaggio è importante ma prima di consegnarlo vorrei darle una
letta tanto è quasi scollato dopo posso benissimo sigillarlo di nuovo ... non
credo che Venanzio si arrabbierà tanto mi aveva detto di consegnarlo non di non
leggerlo …
(il musicante legge il messaggio)
Rubina, mio unico amore:
ormai sento di appartenervi,
appartenervi come la luna appartiene al cielo:
appartenervi,
come le ondine appartengono agli oceani.
Senza di voi tutto
ogni cosa ... mi è indifferente.
Amo il vostro respiro
le vostre labbra, la vostra voce ...
Amore ...vi prego ... non cadete tra le braccia
del Visconte, io non ho la sua ricchezza
non possiedo niente ma ho solo il mio amore
e la mia vita da darti ....
Fuggiamo ... tesoro fuggiamo
non importa dove.
ma fuggiamo ...
altrimenti morirò per voi ...
Con Amore
Il Vostro Venanzio
SCENA 8
( PAOLINO – RUBINA – IL MUSICANTE )
SCENA: CASA DE CAROLIS
A Palazzo De Carolis bussano alla porta e Paolino subito si appresta ad aprire
IL MUSICANTE
Buon pomeriggio Paolino
PAOLINO
Buon pomeriggio ...
IL MUSICANTE
La gentilissima Rubina è in casa ...
PAOLINO
Nessuno è in casa ...
IL MUSICANTE
E sicuro ...
e da una moneta a Paolino
Paolino prende la moneta la mette in borsa e replica
PAOLINO
A vostra disposizione messere
IL MUSICANTE
La gentilissima Rubina ...
PAOLINO
La gentilissima Rubina è in camera sua, poverina è disperata lei ama Venanzio ma
il Conte di cui purtroppo sono servitore vuole prometterla al Visconte Mosconi
... solo perché è ricchissimo ... povera ragazza mi fa pena ...
IL MUSICANTE
Può dire alla signorina che ho una messaggeria da parte di Venanzio... anzi
dovrei parlarle
con una certa urgenza
PAOLINO
Certamente ma dovete fare in fretta perché il Conte è al Capitolo in riunione
con tutti i capurion di Vezzano alto e potrebbe rientrare da un momento
all’altro e se vi trova in casa sapete che ha un pessimo carattere ...
Entra in scena Rubina
RUBINA
Ditemi ... ditemi ho sentito involontariamente che il mio soffrire ha sciolto il
vostro cuore ... voi sapete ... ditemi ... ditemi di Venanzio ... l’uomo a cui
ho dato la mia vita ... ditemi vi prego ditemi non lasciatemi sulle spine ...
ditemi è successo qualcosa
e rimasto ferito ... mio fratello lo ha percosso o peggio Venanzio non mi ama
più ...
IL MUSICANTE
No ... non è dell’amore che prova Venanzio che non dovete dubitare ... perché
Venanzio ha donato a voi la vita ... vita che per il vostro sorriso si sta
consumando ...
RUBINA
Si sta consumando ... ditemi vi prego ...
IL MUSICANTE
Venanzio è come una foglia che ingiallita che appassisce e cade senza il vostro
amore ... Venanzio è come un grappolo non trasformato in vino ma dimenticato su
filare ed ora invizzito d’amore ...
RUBINA
Appassito d’amore ...
IL MUSICANTE
L’idea di vedervi tra le braccia del Visconte Mosconi lo ha distrutto
RUBINA
Non ci sarà mai nessun Visconte Mosconi .... lo rassicuri ... rassicuri Venanzio
ve ne prego ... lo rassicuri che il mio cuore è puro e la mia anima si concederà
solo a lui e a nessun’altro.
IL MUSICANTE
Ho avuto l’incombenza di recarvi questa sua ambascia ...
e porge a Rubina la busta con il messaggio
Rubina legge avidamente piange ed infine dice al musicante
RUBINA
Fuggirò ... si fuggirò con Venanzio ... via andrò via da questa casa ... via
dalla disperazione di questo luogo ... andremo via io e il mio amore ... mi
consiglia Venanzio di fuggire con lui ... mi scrive di prendere qualcosa e di
fuggire
IL MUSICANTE
Delicatissima Rubina ... non prenda decisioni avventate ... la smetta di
piangere ... le lacrime deturpano la bellezza del suo volto ... conosco una
persona che sarebbe disposta in Grazia di Dio di aiutare a risolvere i vostri
problemi ...
RUBINA
Ditemi ... vi prego a chi può stare a cuore l’amore disperato di due giovani ...
IL MUSICANTE
Il vostro amato Venanzio mi ha raccontato le sue pene e ho compreso dolore che
attanaglia i vostri cuori ... ascoltatemi ...
ascoltate il mio consiglio ... io a vostra insaputa ho contattato una persona
che ha amicizie molto altolocate e si presterebbe per aiutarvi ...
RUBINA
Ditemi ... vi prego aiutatemi ...
IL MUSICANTE
Il Canonico Don Sergio si è prestato per aiutarvi ...
RUBINA
Il canonico Don Sergio ... un povero prete non può fare niente ...
IL MUSICANTE
Vi sbagliate ... vi sbagliate ... Il canonico Fabrizio è molto amico di Don
Mario Sbardella parroco di Porta Rocca ed amico di Sua Eccellenza Enrico
Mastello Vescovo di Luni a cui il Visconte Mosconi a affidato il compito di
indagare sul vostro patrimonio prima di convogliare le nozze ... fidatevi ...
fidatevi ...
RUBINA
Dio mio solo voi uno sconosciuto accendete le nostre speranze
che Iddio ve ne renda merito ...
IL MUSICANTE
Lasciate perdere gentilissima Rubina accettate il mio consiglio ed incontrate il
canonico
RUBINA
Si ... Si avvisate vi prego il mio amato Venanzio ...
e scrive un biglietto per Venanzio che consegna al musicante
IL MUSICANTE
Trovatevi dal canonico
RUBINA
Grazie ... grazie ma vi prego avvisate l’uomo che amo ...
la mia felicità è nelle vostre mani …
( ed entrambi escono di scena)
SCENA 9
( DE CAROLIS – quattro CAPURION)
SCENA: SALA DEL CAPURION DEL CAPITOLO
IL CONTE DE CAROLIS
É inammissibile sono venuti da Vezzano basso per saccheggiare le nostre cantine
... popolo di Vezzano alto noi impediremo con la ferrea volontà che granitica ci
contraddistingue ad adoperarsi perché tale misfatto non abbia più a venire ...
tutti i capurion applaudono ... grida di plauso si sente dalla folla
dal piedistallo il tribuno De Carolis continua
Popolani del rione Borgo, popolani del rione Capitolo, popolani e popolane del
rione le Volte rappresentanti della popolazione di Montallegro ... io nella
qualità di vostro legale dichiaro che l’ignominia del Marchese Parodi di Vezzano
basso ha superato tutti i limiti ...
e dal popolo si sente dire Bravo ...
Il Marchese Parodi spalleggiato dai suoi manigoldi i capurion dei rioni San
Giorgio, Torre ,Campo, Piazza e Carobi ha pubblicamente rivolto un nominale atto
di accusa verso tutti i cittadini di Vezzano alto per un furto d’uva accusando
senza prove concrete la mia Illustre e Maestosa figura di avere organizzato lo
scellerato misfatto. E non solo a tale accusa il suddetto Marchese con i suoi
masnadieri Vezzano basso per rivalsa ha saccheggiato i nostri tini e rubato
tutte le damigiane colme di vino dalle nostre cantine e per ispregio nei nostri
confronti ci hanno mandato una missiva della quale leggo a voi i contenuti
salienti in questo pubblico auditurium dove noi innocenti siamo ignobilmente
accusati. ( e legge il biglietto )
Ci prendiamo il vino per l’uva ...
con questo in qualità di vostro tutore ed offeso non avviso le forze dell’ordine
ma useremo la giustizia del rione
e tutti in coro siii
noi dei rioni ritenendoci offesi vietiamo l’ingresso a tutti i cittadini di
Vezzano basso nelle nostre case e in tutti i nostri luoghi per ogni tipo di
visita ed attività commerciale ...
e tutti in coro siii
(escono di scena bevendo )
SCENA 10
(RUBINA)
SCENA: RUBINA CORRE
Passa attraverso il palcoscenico Rubina con le mani sul volto in piena
disperazione
- passa attraverso il palcoscenico Venanzio coprendosi il volto dalla
disperazione
entrano in scena due popolane che parlano dei dissidi del paese
SCENA 11
( CATERINA – ARMIDA )
SCENA: PIAZZA ( CAMPO )
entrano in scena due popolane che parlano dei dissidi del paese
CATERINA
Avete sentito che cosa sta succedendo ... in paese sta nascendo la discordia ...
vanno in malora i raccolti, solo gli ortaggi sotto casa uno riesce a coltivare.
Un povero cristiano non si può più spostare, quelli di Vezzano basso non possono
andare a Vezzano alto e quelli di Vezzano alto non possono andare a Vezzano
basso e noi che abbiamo un podere su alla Cobbia non lo possiamo andare a
vendemmiare.
ARMIDA
E io tutti i miei fichi a Lozzano... me li avranno rubati ... mio marito ha
tentato più volte di farle guardia ma purtroppo non è nelle nostre zone e quindi
se quelli lo vedono ...
CATERINA
Poveri noi ... che vendetta divina ... nessuno è più padrone di andare nei suoi
terreni ... tutta colpa di quei due nobili ... adesso vorrei vedere quei
manigoldi del paese alto come faranno a venire al mercato loro che hanno
combinato questo danno ... vorrei vedere chi sono i temerari che hanno il
coraggio di scendere ... vorrei vedere ... vorrei ...
ARMIDA
Non scendono ... non scendono ... i loro capurion sono riusciti ad organizzare
un mercato anche su nella loro piazzetta ...
CATERINA
Un mercato nella piazzetta ... vorrei vedere tra gli ambulanti chi ha accettato
…
ARMIDA
Tutti ...
CATERINA
Come tutti ...
ARMIDA
Veramente tutti ... ai commercianti sapete bene interessa solo il denaro ...
anzi si dice anche che abbiano aumentato i prezzi
CATERINA
Hanno aumentato i prezzi ... e io compro di meno ...
ARMIDA
Dovete comprare per forza
perché nessuno riesce più ad andare nei propri campi ...
CATERINA
Questa situazione deve finire .. per forza deve finire ...
ARMIDA
Per forza dovrà finire ... pensa a quei due giovani ...
CATERINA
Poveri ragazzi ... poveri ragazzi non riusciranno mai a sposarsi
ARMIDA
Loro, poveracci a causa dell’ottusità della gente sono i più che ne soffrono
tutta colpa del Conte De Carolis e del Marchese Parodi quei due invece di
litigare dovrebbero pensare di più al bene della comunità ...
CATERINA
Tutta colpa loro ... tutta colpa loro se adesso i prezzi al mercato sono
raddoppiati e la popolazione ne soffre ...
ARMIDA
E tutto per un po’ d’uva ...
CATERINA
Bisognerebbe fare qualcosa ...
ARMIDA
Ma cosa ! Noi siamo poveretti.
CATERINA
Dovremo fare in modo che si mettano d’accordo
ARMIDA
Non possiamo fare niente ... i vicini accusano i vicini ... i fratelli non
riconoscono i fratelli, si litiga perfino tra parenti ... non possiamo fare
nulla e poi nessuno ci ascolterebbe ...
CATERINA
È vero è vero ... nessuno ci ascolterebbe perché non capiscono neppure l’amore
tra i due giovani
ARMIDA
Ho visto Venanzio sembrava uno straccio
CATERINA
E Rubina povera ragazza aveva gli occhi gonfi di pianto
E tutte e due le popolane ripetono uscendo di scena poveri ragazzi - poveri
ragazzi
SCENA 12
( IL CANONICO – IL MUSICANTE – VENANZIO – RUBINA )
SCENA: CANONICA
La scena si svolge in canonica in presenza dei due giovani e del musicante tutta
la stanza è ornata con ceste d’uva ...
IL CANONICO ( con la cornetta all’orecchio )
Venite ... venite giovani venite nella casa del Signore
ed entrano Venanzio e Rubina e il musicante
IL MUSICANTE ( Vede l’uva e si mette un grappolo d’uva in tasca )
Don Sergio io qualche giorno fa vi ricordate vi avevo fatto una richiesta di
aiuto per questi due giovani infelici ...
IL CANONICO
Parlate più forte ... sono leggermente sordo ... capite sempre a suonare le
campane ...
IL MUSICANTE
Ma come suonare le campane ... non ci pensa il sacrestano ...
IL CANONICO
Il sacrestano ... è sempre all’osteria ... voi capite si ubriaca e poi e sordo
quando viene suona quello che vuole ...
IL MUSICANTE
Come suona quello che vuole ...
IL CANONICO
Suona quello che vuole ... la sordità e il vino ...
è poi a forza di suonare e in più il vino certamente fa la sua parte...
IL MUSICANTE
Come sarebbe a dire fa la sua parte ...
IL CANONICO
Cosa volete ognuno ha la sua croce ... quel sant’uomo nel giorno della
Resurrezione ha suonato a morto ... e il Venerdì Santo ha suonato a festa ...
sono rimasto solo in questa parrocchia ...
IL MUSICANTE
E sua eccellenza non ha fatto niente ...
IL CANONICO
Sua Eccellenza con tutti i problemi che ha non ha tempo di pensare ad un povero
canonico come me ...
IL MUSICANTE
Non vi preoccupate Don Sergio adesso veniamo ai nostri problemi ... vi ricordate
...
IL CANONICO
Mi ricordo si mi ricordo ... ma adesso sedetevi ... posso offrirvi qualcosa un
bicchiere di vino novello
e mette un fiasco di vino ed alcuni bicchieri sul tavolo
VENANZIO
No grazie ...
RUBINA
No grazie ...
IL CANONICO ( bevendo un bicchiere )
Come non accettate nulla ...
voi giovani siete sempre così riservati ...
VENANZIO
Noi siamo buoni parrocchiani ... seguiamo sempre le funzioni
IL CANONICO
Vedo ... vedo ...
RUBINA
Sempre facciamo elemosine ...
IL CANONICO
Questo è importante senza oboli non si va nel regno dei cieli
il musicante rompendo la timidezza si intromette nei loro discorsi
IL MUSICANTE
La felicità di questi due giovani è in pericolo ...
IL CANONICO ( bevendo un bicchiere di vino )
In pericolo ... Dio mio è scoppiata la guerra ... e corre
bisogna mettere i salvo gli arredi sacri ... e tutte le elemosine
IL MUSICANTE
Non vi è nessuna guerra Don Sergio ... nessuna guerra ... bisogna solo dare una
mano ai due giovani ... perché si vogliono bene, vi ricordate ne abbiamo parlato
a loro insaputa ... solo pochi giorni fa è voi avete dato la più completa
disponibilità ...
IL CANONICO ( bevendo un bicchiere di vino )
Si ... Si mi ricordo voi siete la signorina Fabiana ...
RUBINA
No Rubina
IL CANONICO
Fabiana o Rubina è lo stesso l’importante è risolvere il problema ...
VENANZIO
Bravissimo ...
IL CANONICO ( versandosi del vino )
Dunque se mi ricordo ... il vostro caso ... il vostro caso ... si ... si ... la
signorina Rubina o Fabiana come si chiama ama ed è amata dal Visconte Mosconi di
Porta Rocca però è insidiata da un ragazzotto di Vezzano un poco di buono, un
certo Venanzio che la vuole sposare ... per forza ... ci penso io , meno male
che ci sono io a risolvere i problemi ...
VENANZIO
Cosa dite ! Cosa dite !
IL CANONICO ( bevendo un bicchiere di vino )
Silenzio ... il resto della storia per farla breve è che vostro fratello il
Conte De Carolis vorrebbe fare sposare questa sventurata a quel ragazzotto
sovversivo che fa anche poche elemosine solo perché è diventato il padrone di un
podere ... ma ci sono io ... meno male che ci sono io ... manderò una missiva al
Visconte Mosconi che mi ha chiesto le sue referenze Rubina o Fabiana ... e lei
con la mia benedizione si trasferirà a Porta Rocca ...
meno male che ci sono io a risolvere i problemi ... meno male ...
IL MUSICANTE
Guardate che è il contrario
IL CANONICO
Come il contrario
VENANZIO
Dove sono finito
RUBINA
Me disperata ... me tapina ...
IL CANONICO
Non ringraziatemi ... è solo carità cristiana ...
IL MUSICANTE
A dir la verità Reverendo la verità è il contrario ricordate, avevate preso
degli appunti
IL CANONICO ( bevendo ed allungando l’orecchio alla bocca del musicante )
Cosa le trapunte ! Cosa centrate voi con le trapunte ... ci pensa la perpetua (
e ride )
IL MUSICANTE
Non le trapunte ma gli appunti del caso ...
IL CANONICO
Ah ! Gli appunti, ricordo ... si … si … ricordo
E cerca dentro un cassetto tirando fuori e sparpagliando carte ...
che gli altri raccolgono
IL CANONICO
Eppure erano scritti da qualche parte ... eppure mi ricordo avevo scritto una
nota ...
e tutti cercano
RUBINA
É per caso questa con scritto Bitossi - De Carolis ...
IL CANONICO
Si ... si è proprio questa grazie ... grazie ... dunque il Visconte Mosconi mi
aveva scritto per sapere qualcosa di concreto della vostra dote ... signorina
Rubina ed io aspettavo dunque voi per concordare il da farsi ... io avrei
pensato ...
VENANZIO
Cosa avete pensato
E tutti in coro ripetono
Cosa avete pensato
IL CANONICO ( bevendo un bicchiere di vino)
Dunque il Visconte Mosconi ... era indeciso se maritarsi con Rubina o con
Matilde di Bogliasco una nobildonna non in grazia ma forse infinitamente ricca
ed io ho avuto tramite il curato di Porta Rocca l’incombenza di adempire a
questo dovere... dunque io dovrei mandare una missiva che comporterebbe la sua
vera situazione familiare non quella che il vostro onorato fratello tende a fare
credere...
VENANZIO
Dunque !!!
IL CANONICO
Dunque se così stanno le cose dovrò privatamente avvisare il Visconte della
vostra onorevolissima non dote e quindi il nobile Spezzino trarrà le sue
conclusioni ...
VENANZIO
E quali saranno le sue conclusioni ...
IL CANONICO ( aprendo le mani verso il cielo )
Sia fatta la volontà di Dio
VENANZIO
Dio non lo si potrebbe aiutare magari calcando la penna
E porge a Don Sergio una Lira
IL CANONICO ( sorridendo )
Il signore sarà molto comprensivo ... sia ben chiaro signori che questa non è
corruzione ma solo un’offerta volontaria per i poveri della parrocchia ...
E tutti in coro
Certamente
IL CANONICO
Ci penso io non preoccupatevi ... risolverò tutto nel giorno fatidico in cui il
Visconte verrà in visita al paese ... intanto andate ... andate fratelli datemi
il tempo di preparare una missiva per il suddetto nobile al quale posso chiedere
anche una piccola dote di dispensa che potrà dare alla povera Rubina illusa per
non avere convogliato in giuste nozze ...
IL MUSICANTE
E riguardo all’altro problema ....
IL CANONICO
L’altro problema ... si risolverà il solito giorno e vedrete cosa ha in studio
il Primo Cittadino vedrete ... vedrete ... abbiate fiducia
vedrete che tornerà la pace tra il paese basso e il paese alto
RUBINA
Sia fatta la volontà di Dio ...
IL CANONICO
La volontà di Dio va aiutata ... per questo quando Il Visconte le darà una dote
di rimborso ... penso che penserà alla sua parrocchia ...
VENANZIO
Quanto ...
IL CANONICO
La metà ...
VENANZIO
Ma è un furto
IL CANONICO
No è una donazione
e in più ...
VENANZIO
Ancora !
IL CANONICO
Mi suona le campane per un anno !
VENANZIO
Per sei mesi !
IL CANONICO
Per cinque mesi
VENANZIO
Per quattro affare fatto
IL CANONICO
Per quattro più tre feste comandate
VENANZIO
Va bene ... ma voi siete uno sfruttatore
IL CANONICO
No sono un servo del signore
adesso andate fratelli ma prima ordinate una Messa e confessatevi ...
VENANZIO
Quanto è una Messa
IL CANONICO
Venti Centesimi
Tira fuori i soldi che subito il Canonico inserisce nel cestello
IL CANONICO
Mi avete portato un libro di poesie ?
VENANZIO
Ecco sicuramente ho pensato a voi Reverendo
IL CANONICO
Grazie ... grazie ...
VENANZIO
Vede ho avuto delle spese ... almeno datemi il prezzo della stampa ...
IL CANONICO
Non sarà mica così legato al denaro da fare pagare il suo parroco
VENANZIO
No !
Allora noi andiamo
IL CANONICO
Andate fratelli eccetto il musicante che si deve confessare
IL MUSICANTE
Non ho bisogno di confessarmi
IL CANONICO
Mi sa proprio di si ...
E il Musico rimette l’uva nella cesta
SCENA 13
( IL PRIMO CITTADINO IL CANONICO RUBINA IL VISCONTE MOSCONI IL CONTE DE CAROLIS
E IL MARCHESE PARODI NONCHÉ VENANZIO E RUBINA)
SCENA: PALAZZO COMUNALE
La scena si svolge nel palazzo comunale sempre costellato da grappoli d’uva tra
il primo Cittadino il Canonico Rubina il Visconte Mosconi il Conte De Carolis e
Il Marchese Parodi nonché Venanzio e Rubina
IL PRIMO CITTADINO
Concittadini io in qualità di Vostro Sindaco è mio espressivo dovere risolvere
tutti i problemi della comunità ... elettori ed elettrici sono a vostra completa
disposizione ...
IL CONTE DE CAROLIS
Egregio Primo cittadino ho l’onore di invitare la sua pregiata persona al
matrimonio di mia sorella Rubina con il Visconte Mosconi. Con la fusione dei
nostri due averi costruiremo una granitica forza capitalistica da competere con
i Fieschi di Genova o i Todero Orlando di Livorno ... Noi due ... assieme ...
IL VISCONTE MOSCONI
Noi ... chi ... come assieme !!
IL CONTE DE CAROLIS
Come non vi sposate con mia sorella la delicatissima Rubina
IL VISCONTE MOSCONI ( perplesso )
EHH !!
IL CONTE DE CAROLIS
Voi vi sposate ...è vero ...
noi diventeremo cognati ...
divideremo il patrimonio, io vi lascio una parte dei miei vigneti ... e lei il
novanta per cento delle sue azioni dei cantieri navali e in più io da
amministratore delegato vi farò incrementare le rendite eravamo d’accordo ... no
...
IL VISCONTE MOSCONI
D’accordo come ! ... L’investigazione che ho effettuato nei vostri confronti ha
dato un esito sconvolgente ...
IL CONTE DE CAROLIS
Sconvolgente Come ...
IL VISCONTE MOSCONI
Ma siamo seri !!
Dov’è il vostro patrimonio
IL CONTE DE CAROLIS
Come il mio patrimonio ! A cosa allude ...
IL VISCONTE MOSCONI
Voi nei vostri scritti avevate assicurato in dote a vostra sorella talmente
tante proprietà di cui conservo ancora l’appunto ... e mi permetto in presenza
di testimoni di leggere ...
IL CONTE DE CAROLIS
Come osate mettere in dubbio la mia parola ...
IL VISCONTE MOSCONI
Si ! E procediamo alla lettura ...
“ Il qui presente Conte Nestore De Carolis di Baldaccio fu Nando lascia come
dote di nozze alla sorella Rubina per il matrimonio con il Visconte Severino
Mosconi di Oreste il seguente patrimonio “
-Podere di tremila ettari coltivati a grano sito in località Piano di Valeriano
-Palazzo di dieci appartamenti sito in località Lerici
-Podere di duemila ettari coltivato a vite sito in località Cobbia di Vezzano.
Dove sono questi terreni ... dov’è la vostra tanto decantata ricchezza. Sapete
che cosa siete Conte un truffatore un benemerito truffatore ed io con il mio
buon cuore non riesco a comprendere come una ragazza gentile come la Vostra
cortese sorella abbia come un essere abbietto che dilapida tutto al gioco e
ostenta ... ostenta ricchezze inesistenti ...
IL CONTE DE CAROLIS
Come osate ... come osate vorreste mettere in dubbio la parola di un nobile ...
IL VISCONTE MOSCONI
Ma che nobile ... ma che nobile io non sposerò vostra sorella ...
IL CONTE DE CAROLIS
Come ... avete dato la vostra parola mi appellerò al giudice
IL VISCONTE MOSCONI
A un giudice ma scherziamo e chi vi ascolterà ...
IL CONTE DE CAROLIS
Avete dato la vostra parola ... dovete pagarmi i danni ...
IL VISCONTE MOSCONI
Vi darò venti Lire
IL CONTE DE CAROLIS
Quaranta Lire
IL VISCONTE MOSCONI
Trenta lire a buon patto ...
IL CONTE DE CAROLIS
No sono pochi !
Non accetto il costo della vita è in continuo aumento ...
IL VISCONTE MOSCONI
O questi o niente e in più il matrimonio tra Venanzio e Rubina
IL CONTE DE CAROLIS
No questo mai !
IL VISCONTE MOSCONI
In questo caso ... sono solo vincolato da promessa verbale e quindi non scritta
così mi esento da ogni pagamento ...
IL CONTE DE CAROLIS
Come ... non volete pagare ... non è leale ...
IL VISCONTE MOSCONI
Neppure voi siete leale ... o così o niente ho incaricato i miei legali di
esporre una denuncia nei vostri confronti ...
IL CONTE DE CAROLIS
In questo caso ... do il mio assenso alle nozze ...
IL PRIMO CITTADINO
Benissimo vengano i due giovani ... a presto le nozze ...
Ed entrano sorridenti Venanzio e Rubina
IL CONTE DE CAROLIS ( Rivolgendosi al Visconte Mosconi )
Nobiluomo i denari ...
IL VISCONTE MOSCONI
Ecco i vostri trenta denari ...
Il canonico rivolto a Rubina
IL CANONICO
I Nostri patti ...
RUBINA
Non si preoccupi ...
e il canonico si sfrega le mani, prende la parola il primo cittadino
IL PRIMO CITTADINO
Riguardo al contenzioso tra il Paese Alto che accusa i cittadini di Vezzano
basso di furto di vino e gli abitanti del Borgo Inferiore che accusano i
cittadini del Borgo Superiore di furto d’uva a me non importa di chi sia la
colpa
IL CONTE DE CAROLIS
La colpa è del marchese Parodi e dei suoi capurion hanno vuotato le nostre
cantine
IL MARCHESE PARODI
E stato quel nobile dei miei stivali a vendemmiare la nostra uva con i suoi
capurion
La discussione si fa animata
IL VISCONTE MOSCONI
Sono cose che non mi riguardano tuttavia immagino di chi sia la colpa ... ( e
guarda il conte De Carolis )
Il conte De Carolis sente e controbatte
IL CONTE DE CAROLIS
Come vi permettete ... io lo sfido ufficialmente a duello
IL VISCONTE MOSCONI
A duello ... non mi fate ridere ... e con cosa
con quella spada di legno che avete sul camino ...
IL PRIMO CITTADINO
Smettetela ... smettetela ... io e il canonico abbiamo risolto il problema ...
Tutti tacciono
continua il sindaco
I vostri rancori cittadini danneggiano la comunità per questo ho deciso che la
vendemmia a Vezzano Ligure diverrà una grande festa in cui tutti i rioni saranno
rappresentati. Festa che culminerà con una grande disfida dove il Borgo, le
Volte, il Capitolo , Montallegro, il Campo, la piazza, la Torre, i Carobi, e San
Giorgio si sfideranno lealmente ed il vincitore avrà diritto al Palio. Questa
disfida avrà luogo ogni anno
nel mese di settembre ...
Tutti applaudono il sindaco e si complimentano con lui intanto le popolane di
ogni rione con il loro cesto passano e ripassano sul palco sorridenti ...
intanto il musicante si avvicina al primo cittadino
IL MUSICANTE
Mi scusi ... primo cittadino io sto cercando la mia banda musicale ( e il primo
cittadino sorridente )
IL PRIMO CITTADINO
Ecco la vostra banda musicale ...suonino le trombe e si diano inizio alle danze
e tutti ballano festeggiando la nascita della FESTA DELL’UVA
SIPARIO