TUNNEL…!
di
ANGELO ROJO MIRISCIOTTI
PERSONAGGI E TIPI
1. ALAN,circa 15/16 anni,magrissimo,emaciato,caschetto biondo
2. CAMUFFA,un barbone anziano, di età indefinibile a suo modo filosofo
3. PIOTR,40 anni un migrante dell’est,duro,violento,incattivito da miseria ed
emarginazione
4. CAPOTRENO,40/ 50 anni,disilluso,cinico,strafottente
5. DORA circa 60 anni la pulisci cessi,60 anni,incanutita precocemente
6. CECILIA,18 anni,è una ragazzina,dolce anche se sul punto di perdersi
7. UN VIAGGIATORE, 40/50 anni uno che viaggia senza meta
SIAMO ALL’INTERNO DI UNA STAZIONE METROPOLITANA PERIFERICA DI UNA QUALUNQUE
METROPOLI D’ITALIA…DICIAMO NAPOLI, MA VALE OVUNQUE…IL POSTO E’ SQUALLIDO ..SI
VEDE SUBITO CHE NESSUNO OPERA ALCUNA SERIA MANUTENZIONE DA ANNI…LE PARETI SONO
SCROSTATE E DI UN VECCHIO INDEFINIBILE COLOR PAGLIERINO,CI SONO MURALES CHE
INNEGGIANO A QUALCHE SQUADRA DEL CUORE PIUTTOSTO CHE A NOMI DI RAGAZZE AMATE O
VOLGARMENTE SBEFFEGGIATE,NON MANCA QUALCHE DISEGNO OSE’ ED CLASSICO IMPERITURO
GRAFFITO…VIVA LA FIGA!.....UN PAIO DI VECCHI MANIFESTI SEMISTRAPPATI E
SCARABOCCHIATI DOVREBBERO FARE UNA PUBBLICITA’ CHE NON LEGGERA’ MAI NESSUNO. AL
SIPARIO SULLA SINISTRA IL BINARIO DEI TRENI,SULLA DESTRA UNA FILA DI PANCHE
VUOTE E L’INGRESSO DELLA COMUNE. SUL FONDO IL TUNNEL DEI TRENI ( CHE DEVE ESSERE
PRATICABILE).SULLA DESTRA OLTRE I BINARI NELLA PARETE UNA APERTURA FORSE DI
SERVIZIO CHE CONDUCE CHISSA’ DOVE. ALL’APERTURA DEL SIPARIO,L’AMBIENTE APPARE AD
UNA PRIMA OCCHIATA COMPLETAMENTE VUOTO,DIREI SPETTRALE,INNATURALMENTE
SILENZIOSO…E’ QUASI MEZANOTTE DI UNA FREDDA UMIDA SERATA D’INVERNO. D’IMPROVVISO
SI ODE IL FISCHIO LACERANTE DI UN TRENO CHE STA ARRIVANDO…UN FAGOTTO CHE ERA
ACCUCCIATO TRA DUE PANCHINE SI RIVOLTA INFASTIDITO SU SE STESSO… IL TRENO
ARRIVA, SI FERMA LE PORTE SI APRONO E NE DISCENDE SOLO UN VIAGGIATORE IN GRIGIO
CHE ATTRAVERSA RAPIDO LA PENSILINA. DA UN’OCCHIATA AL FAGOTTO E PASSA OLTRE CON
UNA ALZATA DI SPALLE. DALL’INGRESSO CON LE SCALE CHE ACCEDE ALLA STAZIONE ARRIVA
ALAN.E’ UN RAGAZZO ESILE,BIONDINO,DAI GRANDI OCCHI CHIARI SPIRITATI ED ATTONITI
: E’ PIUTTOSTO MALANDATO E COPERTO IM MANIERA INADEGUATA PER LA SERATA FREDDA.
SI VEDE CHE DA DIVERSI GIORNI NON HA UNA CURA DI SE’ SUFFICIENTE. IL RAGAZZO SI
ACCOSTA AL VIAGGIATORE E STENDE L A MANO PER CERCARGLI UN PICCOLO OBOLO MA
QUESTI INTIMORITO COME LO SONO TUTTI OGGI ALLA MINIMA INTERFERENZA NEL PROPRIO
SPAZIO VITALE SI STRINGE NEL CAPPOTTO E TIRA DRITTO SPEDITO.
Alan : Uh aneme ‘e Dio..manco m’’o vulevo mangià a muorze…Niente…Si è miso paura
di Jack lo Squartatore…
(CONSIDERA CON VANAGLORIA LA SUA IMMAGINE RIFLESSA CON FARE IMPERTINENTE DA
GUAPPETTO POI SI FERMA ALLORA ACCANTO AD UNA VECCHIA MACCHINETTA DISTRIBUTRICE
DI BEVANDE. FRUGA SU DI SE PER TROVARE UNA MONETA…..NIENTE..!NON ESCE NIENTE! LE
SUE TASCHE SONO INESORABILMENTE VUOTE..!
CONTRARIATO ARMEGGIA CON LA MACCHINA SPERANDO CHE COMUNQUE NE FUORIESCA
QUALCOSA..POI INCAZZATO PER LA SETE ED IL FREDDO INIZIA A COLPIRLA A CALCI…AL
RUMORE VIOLENTO ED INSISTITO IL FAGOTTO IN TERRA SI RIVOLTA ANCORA..
Alan : …E caccia..caccia stronza…! Caccia….altrimenti ti sfondo..ti faccio a
pezzi..!!!! maledetta..!!
DALLA PORTA DEI SERVIZI IGIENICI VIENE FUORI UNA DONNA ANZIANOTTA,ROTONDA : E’
DORA LA PULIZZA CESSI….IL SUO TURNO E’ FINITO E STA ANDANDO VIA CON IL SUO
CAPPOTTINO SDRUCITO E QUALCHE BORSA DI PLASTICA. ELLA SI PONE IN ATTESA DEL
TRENO E FRATTANTO LANCIA QUALCHE VELOCE OCCHIATA AL RAGAZZINO CHE CONTINUA A
PRENDERE A CALCI LA MACCHINETTA…
Alan : (sentendosi osservato e riguardando la donna con aria di
sfida)…..embè…coccosa..???....che cazzo guardi a fare…?
Dora : ( impressionata) …..e che sto guardanno e te..? nun tenevo che fa….
Alan : (continua senza risultato sempre con maggiore violenza)…arapete..cessa..!
Camuffa : ( la voce impastata dal vino viene da dentro al fagotto buttato per
terra)…e vide si me fanno piglià suonno…’A fernisce o no.?
IL RAGAZZINO PRIMA SOBBALZA NON COMPRENDENDO DA DOVE GLI ARRIVI LA VOCE ….POI SI
ACCOSTA ALLO STESSO.
Alan : ……..chi è ????...chi ha parlato..?
Camuffa : …l’aldilà…!
Alan : ( finalmente ha capito che nel fagotto c’è una persona)..e tu chi sì..?
Camuffa : …….nessuno…
Alan : ( sfrontato e minaccioso)e allora state zitto e duorme si no ce sta
coccosa pure pe’ te.!(torna ad armeggiare sulla macchinetta)
Camuffa : ( a Dora ) signò,avete sentito…?.chist’è n’ato ca me vò struppià..!! (
viene fuori prima un braccio poi la testa imbacuccata in un paio di cappellacci
di lana, infine sino al tronco-è un uomo di età indefinibile,un barbone,un ex
essere umano sporco e lacero)..e ti devi mettere in fila…gente ca me vò
distruggere ce ne stà a muntune..se poi vuoi passare avanti ..eccomi a
disposizione..famme vedè che sai fà…(si pone sulla difensiva come la caricatura
di un pugile;Alan sferra un calcio ma con una mossa repentina Camuffa gli blocca
il piede e lo atterra,poi gli mette un ginocchio sullo stomaco e tirato fuori
coltello glielo passa più volte sulla gola)..e mò,mo che devo fare con
te..assamme sentere ?...se seguissi la mia natura di uomo ti dovrei fare a
pezzi…
Dora : lassat’o stà….nunn’o vedite ca è sulu ‘nu muccusiello….?
Alan :…(dolente e impaurito strepita)…lasciami…mi fai male..lasciami andare..!
Camuffa : e certo che ti lascio andare..perchè in questo momento la mia natura
di animale prevale su quella umana,…l’omme t’avessa acciso…..la bestia,
invece,essendo sazia, pe’ ‘sta vota te perdona …ma t’avvisa..si faie n’ata vota
‘o strunzo io te piglio e te votto ‘o sotto ‘o primmo treno ca passa…
Alan : ….va bene ma lasciami…lasciami andare..
Camuffa : ( mollandolo) attento cittino,la bestia ti lascia andare..l’uomo ti
controlla..
Dora : azz …’o nò,però site forte assaie…parite vicchiariello,ma a chistu
giuvinotto l’avite arravugliato comme a ‘na mappina..ma chi site..?...chi site
stato..?
Camuffa :….e chi lo sa..? nella mie vite precedenti..chissà forse ero un
Lazzaro, forse un Lanzichenecco, un marine…o forse ( e qui si concentra
pensieroso perché magari sta dicendo al verità)..forse ero un mercenario zelota…
Alan : un mercenario…forte…(poi massaggiandosi il collo dolente ed accucciandosi
vicino al barbone)…e allora parla nonno..racconta..mi piacciono le storie di
guerra..avanti…dimmi: a quanta gente hai ucciso.???...quanti bastardi hai
scannati ???..e chi erano : neri..?.... talebani..?...viet cong..?
Camuffa : non mi ricordo le razze ..ma credo che fossero esseri umani…
IL VECCHIO ALTOPARLANTE APPESO IN PRECARIO EQUILIBRIO AD UNA PARETE INIZIA
GRACCHIARE: “CRR..CRRR…COMUNICATO AI SIGNORI VIAGGIATORI COMUNICATO AI SIGNORI
VIAGGIATORI..PER MOTIVI TECNICI LE CORSE DA NAPOLI SULLA TRATTA NAPOLI…AZ…IO
NAPOLI …IA….NTU…RCO E VICEVERSA SONO SOSPESE PER MOTIVI TECNICI….CI SCUSIAMO PER
I DISAGI..! CI..SCU..SCU…A..O..E..IAGI A ..O..E..IAGI
A..O..E..IAGI..CRR..CRRR..”
Dora : uh,all’anema ‘e chi l’è morto.!!!....e io comm’arrivo a casa..uh,’sti
figli ‘e zoccola..io tengo a maritemo sulo…chill’è invalido..sta schiattato
dint’a nu lietto….
Alan : (cinico in maniera del tutto inopportuna di fronte alla disperazione
della donna) a nò..vuole dire che resti qua co’ noi…..stanotte ce facimme ‘na
bella cumpagnia..
Dora : (seriamente agitata) resto cca..?...e a mariteme chi ‘o fa mangià..e si
ce manca l’aria che ci ‘o mette l’ossigeno..??..uh Madonna..
DORA SI ACCOSTA ALLORA AD UN TELEFONO A MURO MA LA CORNETTA E’ STATA STRAPPATA
DAI SOLITI VANDALI..NON C’E’ ALCUN MODO DI COMUNICARE CON L’ESTERNO……
Camuffa : ( tirando fuori un telefonino cellulare)…questo l’ho trovato dentro a
una busta di monnezza …mi pare che funziona..tiè..prova a avvisà a tuo marito..
DORA PROVA ALLORA A FARE FRENETICAMENTE, UN NUMERO CON QUESTO : NIENTE NON C’E
CARICA O FORSE NON C’E CAMPO..
Dora : (disperata) niente niente.,..nun funziona ne chisto ne
chillo,.,.maledetti …uno ave voglia ‘e murì dinta stà città ‘e merda….!!!!
Alan : esci fuori…vai a vedere se sopra tiene campo…
DORA PER QUANTO PUO’ PER IL SUO FISICO PESANTE E MALANDATO SI AVVIA A PASSO
RAPIDO VERSO LE SCALE DI USCITA…
Alan : tu che dici ?...ce la fa…?
Camuffa : a fà che…?
Alan : a salvare il marito..
Camuffa : ma pecchè il marito sta in pericolo..?
Alan :….e non hai sentito ..?....il fatto dell’ossigeno..la sedia a
rotelle…magari ci sta pure il gas aperto…
Camuffa : chisto già a fatto ‘o Film Luce..Guagliò tu vedi troppe stronzate in
televisione…questa è vita normale non è il Cinema…Lei mò esce tanto bello,
chiama a casa…parla col marito o con una vicina..la vicina apre la porta con la
sua chiave,piglia il marito e lo fa cenare,poi ‘nci mette l’ossigeno e quando
domani mattina lei arriva a casa lo trova che legge il Sole 24 ore e si sta
bevendo un cappuccino..
Alan : e po’‘e film ‘e facc’io….!!?????
LA STAZIONE PERO’ E STATA CHIUSA DALL’ESTERNO…DI LA’ NON C’E VERSO DI USCIRE.
DORA TORNA INDIETRO DELUSA ED AFFATICATA
Dora : niente ci’hanno chiuso ‘a dinto…quei disgraziato di Capostazione a
mezzanotte precisa non vuole sapere niente : chiude le porte e se ne va a casa…e
io comme faccio ?...comme…???
SI ODE DI LONTANO LO SFERRAGLIARE DI UN TRENO CHE SI AVVICINA…IL TRENO ARRIVA E
SI FERMA ALLA STAZIONE…DORA CORRE VERSO LE PORTEATTENDENDO CHE SI APRANO. MA
QUESTO NON ACCADE..LE PORTE RESTANO INESORABILMENTE CHIUSE.LEI ALLORA E’ COLTA
DA UNA CRISI DI RABBIA :INIZIA A BATTERCI SOPRA CON I SUOI INERMI E MISERI
PUGNI.DA DIETRO I VETRI COMPARE INFASTIDITA UNA INESPRESSIVA FACCIA DI CAZZO DI
CAPOTRENO IL QUALE FA SEGNO CHE NON PUO’ APRIRE LE PORTE PERCHE’ IL MEZZO E’ IN
AVARIA..
Capot : ( freddo, professionale con la voce ovattata dai vetri chiusi) La
smetta..e si allontani dalle porte..lo ha capito o no che questo treno va al
deposito?
Dora :( sa che dalla sua salita dipendono sul treno tante cose ed insiste
)..arapite…! (battendo le palme aperte sulle porte) Io devo arrivare a
Gianturco…Capo,facitele pe’ tutte ‘e muorte vuoste…..ja,faciteme saglì…!..E’
cosa di vita o di morte : mariteme sta sulo a casa..è grave…vi
prego..arapiteme..arapiteme..!!!!!!!!!!!!!!!!
Capot : ( che ha aperto le porte e si è affacciato)..…Guè…e voi vi dovete stare
ferma con le mani ..che battete ? che saciccio battete…?
Dora : vi supplico,fatemi salire…
Capot : ma che salire e salire..vi ho già detto che questo è fuori servizio..va
al deposito…
Dora : ( con voce angosciata)..ho capito …ma se mi fate la grazia vengo pure io
al deposito..scengo a Gianturco e poi me la faccio a piedi.. ..
Capot : voie state danno i numeri..e già mò facciamo salire a una col treno che
sta in avaria e se succede qualche cazzo dopo la paghiamo per nuova e magari ‘a
responsabilità è a mia…Allontanatevi dalle porte che devo chiudere..!!!
Dora : facitele pe’ tutte e ‘e muorte vuoste..mio marito….
Capot : indietro che chiudo..
Dora : vi supplico …comme fosse a ‘na mamma d’a vosta..
Capot : …(gelido,cattivo ) e già po’ io ero figlio a essa….vettenne…!!
Alan : e che cazzo..sta povera Maronna ve sta chiedenno ‘na cortesia ..a vuie
che ve costa…?
Capot : mò aggia dà cunto pure a chist’ato ....ne ma che jate truvanno tutte
quante stasera....…levateve a sotto!!! ( si sporge urla verso io conduttore )
D’Aniè,vai..!!! ( chiude le porte)
IL TRENO LENTAMENTE CON UN SINISTRO CIGOLIO RIPARTE
Dora : ……Noooooo,aspettate..!!...faciteme saglì ( oramai senza più nè voce e nè
forze)..fa..ci..teme..sa..glì..
Alan : bastardo…ma se lo afferro tra le mani lo scanno come un coniglio…( gli
urla dietro).. pezzo di merda ….omme ‘e niente…!!!!!!!!!!!!
Camuffa : è il mondo della tecnologia moderna…e quella la tecnologia non tiene
conto delle necessità del singolo, nella fattispecie ‘o marito ‘e ‘sta povera
madonna.,.la collettività vince sul singolo..In poche parole : tu sei un essere
individuale e allora non conti un cazzo.,.addiventa una folla,porta consenso,
fai opinione e tutti ti ascolteranno..è il Verbo della tecnologia moderna…..
Alan :…. ma tu ne capisci pure di economia..?
Camuffa : un poco….forse in una vita precedente ero Adam Smith..o forse il
ministro Tremonti..o forse ..’nu diece ‘e mariuolo
internazionale…Guagliò..sienteme a me..io proprio perché ho capito che
l’individuo non conta un piffero che mi sono chiamato fuori da consesso
civile..…e adesso sono Camuffa,e in quanto tale non ho bisogno di capire…. non
pago le tasse….e non esisto…
LA VOCE DELL’ALTOPARLANTE APPESO AL MURO D’IMPROVVISO TORNA A
GRACCHIARE..”…GRRR…GRRR,,,ATTENZIONE..ATTENZIONE ..SI AVVISANO I SIGNORI
VIAGGIATORI CHE A CAUSA DI UN BLACK OUT SU TUTTA LA LINEA METROPOLITANA IL
SERVIZIO E’ SOSPESO FINO A DATA DA DESTINARSI..ALLA LUCE DI CIO’…LE STAZIONI
RESTERANNO CHIUSE ED I SIGNORI VIAGGIATORI. .CRRR…CIGEGG.COGGO….ARRAGARRA
..DESIROSE... .CHE..EIO.. VERU…VIE…NI…NSIER..O…BUROO …..”
Alan : …non ho capito….
Camuffa : black out..stiamo senza corrente.. e la corrente e Dio…la corrente è
l’energia onnipotente..Stuta ’a corrente e se fermano aerei,treni,banche
supermercati,chiese,sale operatorie,flipper,centri commerciali e macchinette
tozza tozza..insomma …..se ferma tutta la Madonna santissima…!
Alan : già….
NEL FRATTEMPO DORA SI E’ MESSA SEDUTA SOPRA UNA PANCHINA SOLA SOLA E PIANGE
SILENZIOSAMENTE TUTTE LE SUE LACRIME PER LA SENSAZIONE DI IMPOTENZA DI FRONTE
ALLE INVALICABILI AVVERSITA’ DELLA VITA...CAMUFFA DOPO UN ULTIMO SGUARDO
COMMISEREVOLE ALLA DONNA SI RIAVVOGE NEL SUO PLAID E TORNA AD ESSERE IL FAGOTTO
INFORME CHE ERA PRIMA DI PARLARE …..ALAN DA PARTE SUA TORNA ALLA MACCHINETTA E
QUESTA VOLTA SICURO DELL’IMPUNITA’ INIZIA A SCASSINARLA CON VEEMENZA…PER FARLO
PRENDE UN CESTINO GETTACARTE E CON QUESTO SFONDA IL VETRO DELL’AGGEGGIO. ARRAFFA
QUINDI A PIENE MANI MERENDINE E BOTTIGLIETTE DI BIBITA..
Alan : e vai….!!!...sono ricco..sono ricco…!!!!!!!!!!!!!
SI SIEDE CIRCONDATO DA TUTTO IL BEN DI DIO CHE HA RUBATO E MANGIA BEATO..OGNI
TANTO GUARDA VERSO DORA PER OFFRIRLE QUALCOSA MA QUESTA CHIUSA IN SE’
DINIEGA..CAMUFFA DORME ALLA GROSSA E QUINDI LA SUA MENSA E’ SOLITARIA…AD UN
TRATTO DAL TUNNEL VENGONO FUORI A PIEDI DUE FIGURE : L’UNA E’ UN MASCHIO
ALTO,ROBUSTO DI CHIARI ORIGINI SLAVE..SI CHIAMA PIOTR..E’ UN CLANDESTINO
DELL’EST SCAPPATO DALLA PATRIA PER REATI CONTRO LA PERSONA: E’
CINICO,VIOLENTO,CATTIVO,PORTA I CAPELLI QUASI A ZERO, VESTE CON UN GIACCONE
SDRUCITO..L’ALTRA FIGURETTA E’ CECILIA UNA RAGAZZA UCRAINA DI CIRCA 18 ANNI,E’
ROSSA DI CAPELLI,BELLA,MOLTO BELLA PER QUANTO SCIUPATA E SMAGRITA,E’ PIUTTOSTO
SPAVENTATA ED ANCHE PALLIDA..VESTE ANCH’ESSA CON MOLTA MODESTIA..HA CON SE UN
BORSONE…PIOTR SEMBRA TRASCINARLA A FORZA VERSO LA STAZIONE..LEI RESISTE CON
FORZE CHE SEMBRANO SEMPRE PIU SCARSE…
Piotr : cammina…!...muove tue gambe se no io spezza…
Cecilia : ahia…aspetta io male al piede io…forse rotta caviglia..
Piotr : io a te rompe tutte ossa…(arrivato all’altezza della pensilina solleva
la ragazza di peso e di malo modo la sbatte sul camminamento)..tu sta vicino a
me…e non muovere…c’è persone….no parlare…no parlare mai…
Cecilia : ( guarda supplice Dora e Alan in cerca di aiuto,poi abbassa lo
sguardo)..
Piotr : (avendo capito che tra i presenti nessuno può essergli di nocumento ad
Alan minaccioso ) tu me guarda.…..che guarda…??!!
Alan : io guardo..?....ma chi te pensa….( poi ricordandosi che ha detto quasi la
stessa frase a Dora le si rivolge)..Uha…pure io a te ho detto la stessa cosa..e
tu hai risposto come io ho risposto a questo …cos’e pazze…
CECILIA GUARDA CON INSISTENZA LE MERENDINE E LE BIBITE DI CUI ALAN E’ CIRCONDATO
: SI VEDE CHE HA FAME DA MORIRE, MA NON OSA NE CHIEDERE NE ACCOSTARSI PER LA
PRESENZA MINACCIOSA DEL BRUTO…..
Alan : ( accennando con gli occhi alla ragazza)…ma che d’è ‘na cosa d’’a toia…?(
allo slavo che non capisce il dialetto proprio come se stesse parlando di un
gatto o di un cagnolino)..è tua..?
Piotr : ( duro ) da…
Dora : (tra sè)..comme ‘a ‘nu pare ‘e scarpe..(poi compassionevole alla
ragazza)…piccerè tiene famme..? hai fame ?…pigliate ‘na marennella..!!(
traducendo e facendo segno di mangiare) Merendina..pasticciotto…buono..!
CECILIA GUARDA L’UOMO PER AVERE IL PERMESSO..
Piotr : …niet…!!!...lei prima lavorare e dopo mangiare…!
Dora : e va buò ..e dopo lavora …mò se vede ca se more ’e famma…pigliat…
Piotr : niet..!!.no!!(poi ripensandoci per umiliare di più la ragazza e farle
capire il senso del guadagno si rivolge ad Alan ) …Malo…tu piacere fare amore..?
Alan : cazzo…!!!!(mentendo per fare il gradasso)..Io…. io me so’ fatto nu’ sacco
‘e femmene : fatto amore cu’ grosse…. piccerelle..secche ..chiatte…,
Piotr : bene..tu adesso scopare con lei… dopo finito amore lei mangiare…
Alan : (perdendo di colpo la sua baldanza) come scopare con lei ?...adesso..?…e
addò…?....Ca nun ce sta una stanza..non ci sta un letto..niet letto… caputt…
Piotr : tu no bisogno..se tu uomo..tu scopa sotto lei…in piedi vicino muro…
Alan : (sempre più intimidito)…vi..vi..cino al muro…? ..e si capisce…come no
(mentendo un poco per fare ancora il buffone un poco per non contraddire
l’uomo) ….e poi così io l’ho fatto un sacco di volte..e che ci vuole..?
Dora : Gesù,Giuseppe,Sant’Anna e Maria ..ma chist’è pazzo…neh,ma che sta
dicenno..che ‘a vo fà fà allerto comme ‘e ciucce…e po’..cca.. annanz’’a
gente…Giovane…ma vuie ste buone cu a capa..?
Piotr : tu zitta vecchia..questa è mia curba….puttana….e lei lavorare come io
vuole…(ad Alan) Aide malo…!..tu prende lei e fa ljubi..!!!!
Alan :…veramente …annanze ‘a gente…..
Piotr : ( categorico e cacciando un lungo coltello a molletta) …aide..!! tu
fà..!
Alan : ….e va beh..calma..non ti arrabbiare..mo’ce ne andiamo più là….allo
scuro,sotto al tunnel….
Piotr : ..niet…!!.voi qua..niet lontano ..nier scuro.. lei prova scappare…(
indicando la parete più vicina)…voi…quà..vicino muro..!
Alan :…e dalle cu’ ‘o muro…
Dora : Gesù,Giuseppe sant’Anna e Maria….’o munno mmano ‘e riavule... e tu ( a
Alan)..t’azzuppe ‘o pane ‘ncullo a sta creatura ...schifuso..!
Alan : Schifuso a me. .?’A nò ma l’è vist ‘o curtiello..? Chist’ nun pazzèa …..
PRENDE CECILIA PER LA MANO E LA PORTA VICINO AL MURO..LA RAGAZZA E’
IMMOBILE,INERTE COME UNA STATUA…GELIDA SENZA ESPRESSIONE…RASSEGNATA COME UN
AGNELLO SACRIFICALE..
Alan : …dunque…ehm.ehm..( cerca di dare il duro per mettersi all’altezza dello
slavo)..dunque dico così..: levate ‘e mutande.!!
Cecilia : (esegue rapida).da….(poi sottovoce) io prego….tu non fare male..
IL MAFIOSO RUSSO HA TRATTO DI TASCA UNA FIASCA DI LIQUORE E BEVE A LUNGHE
SORSATE..OSSERVA LUBRICO LA SCENA CHE HA PROVOCATO NON SI SA SE ECCITATO PIU
DALLA VISIONE DI SESSO O DALLA PAURA CHE HA INGENERATO NEI PRESENTI..CERTO E’
CHE ALAN ABBASSATOSI LE BRAGHE STA CERCANDO MOLTO MALDESTRAMENTE DI RAGGIUNGERE
LO SCOPO DELLA AZIONE MA IL FISICO UN PO’ PER LA TENSIONE UN POCO PER
L’INESPERIENZA UN POCO PER IL TERRORE CHE SENTE NELLA RAGAZZA CHE GLI STA
ADERENTE,DICEVO,IL FISICO NON REAGISCE E NON L’AIUTA. PIOTR SE NE ACCORGE E
PRIMA LO SCHERNISCE E POI INCITA COME FOSSE UN CAVALLO DA CORSA DICENDO DELLE
OSCENITA’ IN RUSSO..
Piotr : …aide..scirskj..scirskj….casfke…!!..aide..dierniesky…dusch….dusch..!!
Gresnie carnescki diavojca frestka…Aide..!!! malo dierniesky..!!
Cecilia : (che ha vergogna e prova dolore più che altro per le inesperte ed
improvvide manomissioni del ragazzo )..ahia…ah..te prego..no così..no.. fai
male..
Alan : e zitta ca chiste c’accide a tut’e duie…
Dora : a questo punto interviene per separare i due e salvare al ragazzina)E
basta..mò basta…basta..lassata ‘a sta…..lassata a ‘sta criatura..
IL SUO GENEROSO INTERVENTO E’ PERO’ FRUSTATO DA QUELLO DEL BRUTO CHE PRESALA PER
LE SPALLE LA SCARAVENTA AL SULO.LA DONNA NE RIMANE CONTUSA E DOLORANTE…
Piotr : ( ubriaco e violento stavolta bestemmia ed inveisce contro la donna a
terra e contro tutti) nestiski droma….droma nestiski……carvalah..carvalah..!!!
POI SI GETTA SU POVERO ALAN..LO SBATTE VIA PER LA SUA ORAMAI PALESE INETTITUDINE
E SEMPRE URLANDO FRASI SONNESSE SI APPRESTA LUI A COMPIERE LA BRUTALE E NEFANDA
VIOLENZA SULLA DONNA. LE HA APPENA SOLLEVATO LA CORTA GONNELLA E STA PER
VIOLENTARLA QUANDO DALL’INFORME MUCCHIO DI STRACCI EMERGE CAMUFFA IL QUALE SENZA
DIRE UNA SOLA PAROLA LO RAGGIUNGE ALLE SPALLE E CAVATA DI TASCA UNA VECCHIA
RIVOLTELLA A TAMBURO GLI SPARA A BRUCIAPELO UN COLPO ALLA NUCA… UNO SOLO MA
PRECISO CHE BASTA A FULMINARLO…..DIFATTI IL BRUTO CROLLA AL SUOLO E DOPO QUALCHE
BREVISSIMO SINGULTO SPIRA…IL COPO DI PISTOLA RIMBOMBA TREMENDO SOTTO LA VOLTA
DELLA SOLITARIA E DESERTA STAZIONE ….
Cecilia : (coprendosi inorridita il volto con entrambe le mani) ah…Gospoja…ah…
Dora : Oh Gesù….Oh Madonna..l’avite acciso..????!!!!!!!!!!!
Camuffa : (tastandogli il viso con la suola della scarpa,calmissimo)..così pare…
CECILIA CHE SI E’ RICOMPOSTA DOPO LA VIOLENZA,SI CHINA E SPUTA SUL CADAVERE
Dora : e mò che succede…?....che succede…?..…si ve trovano cca v’arrestano…..vi
danno l’ergastolo… scappate…scappate..!!
Camuffa : scappare…e perchè..?...e per dove…? Un rifiuto della società ero ed un
rifiuto rimango…in guerra aggio fatt murì tanti poveri guaglione innocenti pe’
senza niente…’na vota tanto l’ho fatto per giustizia …
Cecilia :…. lui fatto per difendere me…( piange)..grazie..(cerca di baciargli la
mano)
Camuffa : a te…?…ma si…forse stasera ci sei andata bene tu..ma io l’ho fatto per
difendere l’umanità….sa quanta povera gente chisti chiaviche avesse fatto
male..?
Alan : (ancora tremante,balbetta).. forse potevate solo ferirlo……
Camuffa : già..e po’..’o processo,le udienze…magari questa bestia si salvava
tornava a fare male..Abbiamo risparmiato tempo e fastidi..d’altra parte si me
pigliano,mi sono trovato un posto al coperto..pranzo e cena ora fissa…un tetto
governativo.,.riscaldamento centralizzato..Meglio là che dentro a una
stazione..Vorrei solo che me mandassero su un’isola..che so?..a Ventotene, a
Linosa,,a Portolongone….’na parte cu na cella addò se vede ‘o mare……E comunque
fino a domani mattina nessuno si accorgerà di niente…qua dentro stiamo isolati
dal Mondo..Adesso teniamo 4,5 ore di tempo prima che arriva la Polizia…( tira
fuori da uno dei suoi fardelli una bottiglia dei brandy)…Questa qua l’avevo
conservata per le grandi occasioni,…Pare che l’occasione stanotte è arrivata (
stappa e versa)..Prego signori..beviamo..favorite…brindiamo a me…ad un ex uomo
senza nome oggi detto il Camuffa che senza concorso e raccomandazione si è
trovato un posto ministeriale ed ha eliminato un verme dalla faccia della
terra....
Dora :…..ma vuie avite acciso n’omme…’nu cristiano..comme facite a sta accussì
calmo..????...manco avisseve acciso ‘nu pollice…!!!!
Camuffa : p’ammore ‘e Dio..accidere ‘nu pollice : quello sì che era un
delitto…il pollice agisce secondo natura..zuca sangue per vivere;questo qui era
un bastardo assassino che agiva per pura crudeltà..non teneva giustificazioni..
Cecilia : ….. è vero….tu dice bene…se voi sapeste cosa io vissuto…. quanto male
lui fatto a me…se voi sapeste…Daj me brandy! ( prende la bottiglia e beve una
lunga sorsata)
Camuffa : brava..bevi…Signori..ho avuta una pensata..ecco si,abbiamo trovato il
modo di passare al nottata aspettando l’alba ed i Carabinieri....Il Pentamerone
di Basile, il Decamerone di Boccaccio sono nati così..Alcune persone che si
incontrano e non tenendo un cavolo di meglio da fare si raccontano…
Dora : (a Camuffa) no..vuie site pazzo..ma comme ? mò avite acciso a ‘nu
Crestiano..’o muorto sta ancora cavero llà ‘nterra..e cummugliatelo ( Camuffa
gli pone addosso il suo vecchio palid)..e nui raccuntammo comme su stessemo
vicino ‘o fuculare?!…
Camuffa : quelo che sto doveva essere..e poi parlare non ci farà male….anzi..ci
darà coraggio,ci farà sentire più vicini..Avanti chi vuole essere il
primo..?..Credo che qua come stiamo combinati ne abbiamo di stranezze e di
schifezze da raccontare....possiamo scrivere un trattato sulla cattiveria umana
e sulla nostra disperazione….Prego…...piccerè…..parla....vai tu per prima…!
Cecilia.
Cecilia : il mio nome è Cecilja Taracinya ..ho quasi 20 anni….credo….i documenti
non li ho più....me li hanno presi loro..mafia Russa fà così quando vuole tenere
nel pugno qualcuno..si prendono documenti così non puoi andare da nessuna
parte..Senza documenti un uomo..non ha diritti.. non esiste…Io sono nata a
Leopoli,in Ucraina…E’ bellissima la mia città,la mia Leopoli ..sembra uno poco
vostra città Firenze..…Voi non sapere niente di mio paese..voi non sapete niente
di mia città...…Leopoli antica..molto antica : fu fondata in XIII secolo e
subito diventata importante città commerciale. Fu conquistata dai polacchi in
1340, rimase sotto l'autorità di Polonia fino al 1772, anno in cui passò in mani
di Asburgo e divenne capitale della provincia di Galizia.Nel 1919 è tornata alla
Polonia che era adesso come Stato indipendente.I Bolscevichi,subito dopo
l'inizio della seconda guerra mondiale secondo accordi di Russia e Germania,si
prendono mia bella città nel 1939,e più tardi è occupata anche dall'esercito
tedesco naziste dal 1941 al 1944…. Nel 1945 venne presa nella grande URSS ed
entra in repubblica socialista sovietica di Ucraina. Popolo polacco fu cacciato
e andò in maggior parte nella città di Breslavia che fino al 1945 era
tedesca…Leopoli fu ripopolata con cittadini ucraini e russi.Come vedete ..una
storia di dolore…una storia di sangue…. Vi dico queste cose perché sono
diplomata maestra di Storia e di Turismo…
….ed anche perchè voi italiani credete che noi ucraine essere nate solo
cameriere o badanti…..no..tra noi ci sono scienziati,eroi,poeti proprio come da
voi..solo che questo non vi hanno mai detto..I miei genitori sono morti nel
disastro di Cernobyl -mio papà Marius era capo operaio alla Centrale..e proprio
quel giorno mamma lo era andato a trovare..- era 26 aprile 1986 alle ore 1:23:44
... Televisie di Partito parlò di 65 morti accertati con sicurezza …Bugie..Morti
furono molte centinaia e altri 4.000 morire per tumori e leucemie.Tra quelli
sessantacinque morti sicuri c’erano Marius e Irina Taracinya,i miei
genitori…..Io mi salvai perché stavo lontano….a casa a Leopoli con la vecchia
nonna ed un fratellino,Sacha.
Non avevamo niente mangiare..niente soldi…noi tre non avevamo nulla…Mio
fratellino lo portammo in Orfanatrofio e da tre anni non ho più notizie di
lui...sparito..La mia nonna morì di fame e di dolore..io ero
sola..disperata..Tre anni fa,quando arrivò un uomo dicendo che per me c’era
lavoro in Italia mi sembrò di toccare il paradiso…Italia..!.Si,..in Italia,
lavorando,avrei potuto mangiare tutti i giorni e magari cercare un giorno mio
minore fratello Sacha…Viaggiammo in 36 per due giorni in un pulman piccolo e
freddo…..Cambiammo auto più volte ..alle frontiere autisti pagavano grossi soldi
a Polizia di dogana che chiudeva tutti e due gli occhi per non vedere niente.
Ogni tanto cambiava la lingua di Guardie: prima Ucraino,poi Magiaro,poi
Tedesco,poi Italiano,alla fine arrivammo di notte in un piccolo paese vicino
Napoli….non mi ricordo più il nome,mi pare che si chiamare Bosco della
casa..Boscodicase..mah…Con altre due ragazze giovani e carine mi portarono in un
casale isolato..là siamo state lasciate senza cibo per un giorno intero,poi
violentate,picchiate,umiliate in tutti i modi per un mese…( sorride amaro) Ma
non necessario ma solo dopo tre giorni non avevamo più una anima,una volontà,una
dignità,per qualcosa da mangiare,per non essere picchiate più eravamo disposte a
tutto…..fare puttane ci sembrava una grande liberazione…
Io fui venduta ad un uomo vecchio…come dice in italiano?..un protettore ...Lo
chiamavano don Donato.…era cattivo,sporco..puzzava di vino e di piscio..e mi
violentava ogni sera.. senza voglia…così…solo per farmi male…Dopo tre mesi mi
venne a prendere questo bastardo russo e mi mise su strada vicino ad un paese
che si chiama Casaluce..ogni sera dalle 9 all’alba..al freddo..per i camionisti
che passavano..Se provavo solo di parlare o di scappare..botte, tante botte e la
minaccia che avrebbero ucciso il mio piccolo Sacha.Sono stata zitta..Si,ho fatto
puttana..ho accettato….ho accettato tutto…Ieri io provato di scappare..per
campagne,per strade scure..Ma Piotr ancora trovato me..lui certo uccide Cecilja
prima di domani..(a Camuffa)….tu vecchio salvata mia vita…
Dora : ( commossa)…povera anema ‘e Ddio….vedite quanta sciocce ‘e guaie a na
piccerella accussì giovane…
Alan :… adesso però puoi scappare..sei libera…
Cecilia : mai libera senza documenti..loro mafiosi tiene..se Piotr morto….
..viene altro mafioso...….loro tanti…loro come cancro…
Dora : ( materna e compassionevole)…e va buò..pe’ mò t’annascunne a
casa mia a Ponticelli..là nunn’esiste niente..nun consegnano ‘a posta…là nun
se trovano ‘e meglie assassine e camurriste…figurate si trovano a te..? ( la
abbraccia cercando di darle un poco di calore)
Camuffa : basta così andiamo avanti..(ad ALAN)..Tocca a te..racconta..!!
Alan : ’a verità mi chiamerei Vincenzo..Esposito Vincenzo…ma chistu nomme nun
m’è mai piaciuto..così mi faccio chiamare Alan come quel pilota di corsa
francese….Alan Prost…vulevo essere proprio comme a isso : a chille ncopp’ e
quatte rote nun l’acchiappava mai nisciuno…e pure io comme a isso nun voglio
essere acchiappato ‘a nisciuno…!!!!
Dora : ma ’a tiene a ‘na famiglia…a papà..a mammà..?
Alan : papà mio sparì quando tenevo quasi 11 anni…non lo so se è scappato o si
l’hanno acciso.. a Scampìa stava in un brutto giro di droga….Rimasi con mia
madre che era pure lei drogata.Un giorno si portò a casa a Pasquale,un vecchio
compagno di mio padre..Chisto pe’ campà faceva la sentinella della
Camorra.Eh..’e sapite ‘e sentinelle?..Stanno ncpp’a n’asteco tutta la giornata
col binocolo aspettando se viene la Polizia ..ci danno mille euro al mese ma non
devono mai sbagliare..uno sbaglio,uno solo ed è finita..sono milioni.Ed era
cattivo Pasquale..violento..crudele…a me mi odiava..ogno cazzo era buono per
farmi una paliata..mammà stava troppo fatta per reagire..stava sempre sopra al
letto e diceva “Ass’o stà..ass’o stà..”..ma non faceva niente..non aveva la
forza e poi teneva troppa paura di perdere a quel Caino che ci dava i soldi e la
droga..Dopo ogni paliata io scendevo da sopra ..mi rubavo un motorino e mi
mettevo a correre…a correre..a correre …pensando dentro a me di essere libero e
felice come il grande Alan Prost e magari di scamazzarmi in faccia ad un muro
per vedere se qualcuno piangeva per me....Non tenevo niente…l’unica cosa mia
erano i manifesti di automobili…Prost,Villanueve,Schumaker,Alonzo..le Ferrari
tutte rosse…tre giorni fa Pasquale mi voleva mandare a fare una consegna di
cocaina…dissi di no..e lui dopo la solita paliata mi stracciò tutti i manifesti
da faccia al muro..e rideva..strappava e rideva..e a me si strappava il cuore
perché quei manifesti erano la vita mia..la mia speranza di vita..i miei
sogni…piangendo me ne scappai in cucina ma lui venne appreso e
rideva,rideva..Sul fuoco c’era l pentola coi fagioli che bollivano..la presi e
ce la schiattai in faccia..
Urlò come se lo avessero scannato…mammà da dentro sospirava “Ass’o stà..ass’o
stà..”.. ma non si mosse…Gli tirai un calcio nelle palle e lo lasciai là a terra
che strillava ancora..i suoi stilli mi accompagnarono fino al portone.. A casa
mia non ci torno più..Son tre giorni che giro come un cane randagio per le
Stazioni cercando al carità scartando qualche cosa nella monnezza..Lo sapete
qual’è la cosa che in tutto questo mi fa più incazzare..: che anche se vado
scappando nessuno mi cercherà..nessuno…neanche mia madre non mi ha mai voluto e
non mi vuole..( a Camuffa) ’O nò…io spero solo di morire prima o poi qui sotto a
un treno…Mi piacerebbe tanto di vedere la faccia di mia madre quanno me
truvarranno ccà sotto piezzo a piezzo..
Dora : …anema ‘e Ddio..!!
Camuffa : ( Pensoso) no…..nun te truvarranno……..
ALAN NON HA DATO PESO ALLE ULTIME PAROLE DEL VECCHIO CAMUFFA IL QUALE CON IL
MENTO INDICA DORA PERCHE’ RACCONTI FINALMENTE LA SUA STORIA..
Dora : io..? e che ve pozzo dicere..che vi posso raccontare..?..La mia è una
storia piccola..una storia inutile….come tante altre…senza gioie..senza
luce..con i dispiaceri ed i dolori che si davano il cambio…Tengo quasi 63
anni…Orfana di madre a 5,papà era un poveraccio…faceva il giovane di bottega da
un salumiere ….Senza una donna e senza una lira non mi poteva crescere..mi mise
dalle monache del Cuore di Gesù a Mugnano…un paesotto vicino a Napoli..e là in
convento sono rimasta fino a più di 18 anni …sola,senza amore..senza una
carezza…Le monache a botta di minacce e di privazioni mi volevano convincere a
farmi suora..ma io niente...la vocazione non la tenevo…piuttosto mi piacevano i
bambini…mi ero fatto un bambolotto da sola con gli stracci di cucina e una testa
rotta di Gesù bambino cha avevano buttato nella monnezza…lo chiamavo Nennillo e
lo cullavo..lo cullavo come fosse un figlio mio…Un poco mi piacevano pure i
giovanotti..quelli che la domenica si fermavano fuori al Convento delle Monache
a parlare attraverso le sbarre con le converse…Fu così che conobbi a
Felice...Era piccolo Felice,mingherlino…anemico….già si portava addosso tutti i
segni della tubercolosi polmonare che prima o poi lo avrebbe ucciso..Comunque
…piccolo e buono…Felice ebbe il coraggio di entrare dentro al Convento e di
chiedere la mia mano alla Superiora…eh, a lei perche nel frattempo mio padre
pure se ne era andato lassù..Insomma,la signora badessa ci pensò un poco e poi
disse di si..in fondo era una liberazione pure per loro: monaca non mi
facevo..mangiavo tutti i giorni..e dovevo sembrare pure mezza scema con quel
bambolotto sempre in braccio…. Assaggiai poco la gioia di fare la moglie,.. La
tubercolosi dentro a mio marito zitta zitta faceva il cammino suo….un paio di
anni dopo lo sposalizio alla chiesetta di Santa Maria di Porto Salvo ,Felice
senza dire ne asino ne bestia si mise dentro ad un letto…e là stà….Da allora
sono passati 22 anni faccio la pulizza cessi dentro alle stazioni…è il mestiere
più disgraziato e fetente del mondo ma ti lascia tanto tempo per pensare..io
dalla mattina alla sera mentre lavo,polizzo e scerèo addò l’ate…parlanno cù
decenza…vanno a..c…si vanno a liberare..e penso..eh..penso..e dentro di me
..sogno pure…comme fanno ‘e criature..sapete quando giocando dicono : - facciamo
ora che io ero “una Principessa”... “una Regina”… “ una Fata ”- e mentre lo
dicono diventano veramente una Principessa,una Regina ,una Fata..si capisce,per
pochi minuti, per la durata del giuoco..ma che fa..?..almeno sono diventati per
qui pochi minuti diversi da quelli infelici che sono tutti i giorni…E io tutti i
giorni sono Dorotea detta Dora una pulizza cessi… il mestiere più disgraziato e
fetente del mondo..Che scrisse il grande Totò che la morte è una livella..e io
dico che,con rispetto parlando..la vita è una latrina…(indicando le ritirate
pubbliche )…Là dinte -‘e vedite ?-…nun ce sta ricchezza o superbia ca tene…si
nun stai buono cu ‘e viscere, cu a panza, cu comme se chiammano..le morroite…o
si nu’RE o si nù pezzente..t’a vide brutta eguale …L’unica differenza è ca ‘e
signurone dopo…s’allisciano e se truccano mez’ora pe’ nun fa vedè ca...’e Povera
gente invece iesceno accussì pecchè tanto ‘a faccia d’’a sufferenza tenevano
primma ..’a stessa faccia teneno doppo... Che vi devo dire di più..? Ah..stasera
alle 11 precise Felice si doveva mettere l’ossigeno….nessuno ce lo ha potuto
mettere…domani mattina quando arrivo a casa fort’è se lo trovo vivo….Sapete
Camù…se a Felice lo trovo morto mi dispiace …un poco mi dispiace..
Cecilia : ma come dire questo…?quello tuo uomo..quello uomo è marito…
Dora : ( ripensando alle mille infelicità della sua disgraziata vita di moglie)…
già mi è marito..
RIPENSANDO ALL’ATTEGGIAMENTO DISPERATO DELLA DONNA QUANDO E’ FERMATO IL TRENO
Alan : . e poi ..voi prima avete fato la pazza quando il treno non si è fermato…
sembrava che vistavano uccidendo tutti i morti vostri..ma ch’e ‘nu bicchiere ca
se scassa..’nu soprammobile..?
Dora : ( cinica)..Uh Gesù..e se si scassa una soprammobile ..magari un centro
tavolo di cristallo di Boemia non vi dispiace…?E quello Felice da tre anni così
è diventato..un soprammobile..che si deve dare a mangiare,si deve pulire..e
qualche volta respira male affogandosi e ti guarda…ti guarda con gli occhi ‘e na
criatura vecchia e lom sguardo di un bambino come per dire..:- “Dorotè,e damme
‘na mano.. aiutame,Dorotè....Ma me vide…? Ma che è vita chesta vita mia..?
Aiutame Dorotè...si maie m’è vuluto ‘nu poco ‘e bene… famme murì..!”-Io il
coraggio di fare qualcosa non ce l’ho avuto,mai..Vuol dire che stasera un
fetente di Capotreno ha deciso per tutti e due.. (piange sommessamente mentre
Cecilia stavolta è lei che l’abbraccia con affetto e solidarietà)
Alan : (rivolgendosi al vecchio Camuffa) ..adesso tocca a te ..sù..raccontaci
tutto,..soprattutto di quando facevi i soldato..
CAMUFFA TACE PENSIEROSO…SI E’ MESSO IN PIEDI DRITTO DAVANTI ALLA GELIDA TEORIA
DEI BINARI E TACE..E PENSA..PENSA..….
Cecilia :... aide, nonno…!...parla..anche tu avrai avuto tuoi guai..la sera un
uomo normal sta a casa con i figli..davanti a suo camino…tu invece sta per
terra..senza niente..Io sa che tu avuto certo una vita terribile..sù nonno
racconta…!
Dora : è vero..è nu sacco ‘e tiempo ca io ve vedo cca sotto..sempre solo..sempre
zitto..Non chiedete la carità..non chiedete niente a nessuno…e se vi danno
qualche cosa…guardate per terra vergognoso…Camù,parlate..parlate..!!!!
Camiffa : è giusto voi volete che parli anche io....E va bene ..Io parlo..ma non
so se capirete quello che dirò.Però voi no,non domandatemi
spiegazioni..ascoltate e credete,credete e basta..così..come si crede ad una
favola…
Io,figli,sono l’Aleph…!Io sono la lettera che contiene tutte le altre…Io sono il
Principio e sono la Fine....io sono il punto e l’infinito dei punti messi
insieme…..Io sono quel che è stato e quello che sarà….
Dora : (confusa guardando i compagni) neh..ma che sta dicenno..??
ALAN LE DA’ DI GOMITO PERCHE’ TACCIA….
Camuffa : io sono il Padre e sono il Figlio..il sono l’origine del viaggio e
sono l’arrivo…Io sono la Giustizia che compensa e punisce…Io sono nato mille
volte e mille volte in un modo o nell’altro qualcuno mi ha ucciso… Io sono la
Parola…quella che spiega…quella che unisce… ed invece l’Umanità distrugge quello
che non capisce… Molti non hanno creduto in me…altri però hanno creduto…ricordo
un ragazzo magro e un po’ pazzo di Assisi….e ancora un tipo strano un
frate,povero ed accidioso di Pietrelcina vicino a Benevento…e poi un polacco con
gli occhi di cielo di nome Carol che a mia immagine è caduto e si è rialzato
tante volte…e Teresa,una donna piccola piccola capace da sola di trasformare la
Miseria ed il Dolore in Amore purissimo….
LE PAROLE DI CAMUFFA HANNO TOCCATO LE MENTI DEI TRE POVERI ESSERI DISPERATI E
CON ESSE TUTTI GLI SPAZI DELLA GALLERIA CHE E’ ADESSO PERVASA DA UN INCREDIBILE
CHIARORE…..FATTE DAGLI UOMINI LE LAMPADE ALOGENE INVECE COME FOSSERO STANCHE DI
BRILLARE DA TROPPO TEMPO SI SONO SPENTE UNA AD UNA..
Camuffa : se aveste avuto un motivo..uno solo per restare qui…vi ci avrei
lasciati…ma giuro che non ne trovo nessuno…voi verrete con me…
DORA E’ CADUTA IN GINOCCHIO…
Camuffa :…. (guardandola intenerito) ....non ti preoccupare figlia..il tuo
Felice sta già là…avevi ragione tu…..
DORA SI FA LA CROCE…
Camuffa : Io sono colui che è …!!!...Io,figli,sono Colui che fà…e che qualche
volta pure sbaglia… Ma questa volta no….questa volta no…...
Non dovete avere paura….datevi la mano…ce ne andiamo….!
I TRE POVERACCI COME IN TRANCE SI DANNO LA MANO E LA DANNO AL VECCHIO CLOCHARD
CAMUFFA.SENZA PESO E SENZA PIU’MEMORIA ESSI SI AVVIANO LUNGO LA STRADA INFINITA
TRACCIATA DAI BINARI... E COSI’,INSIEME,PRESI PER MANO ED UNITI PER SEMPRE SI
IMMERGONO NELL’AMNIOTICO BUIO DEL TUNNEL…UN TUNNEL FORSE LUNGO QUANTO E’ LUNGO
L’UNIVERSO MA IN FONDO AL QUALE CHISSA’ PERCHE’ SONO SICURI ADESSO DI TROVARE LA
LUCE…