TRE ETTI DI FEDE AFFUMICATA
di
Gianluca Papadia
Personaggi e Interpreti
Tommaso Del Santo - Mago Thomas
Maria Maruzza - Moglie di Tommaso
Leo Maruzza - Fratello di Maria
Michele Terzillo - Socio di Tommaso
Carmen Vicidomini - Segretaria di Tommaso
Teresa Pisciotta - Cliente avvenente di Tommaso
Gennaro Pisciotta - Marito di Teresa
Conte Augusto Solimeo - Cliente ricchissimo di Tommaso
Wanda Corallo - Cliente vedova in cerca di marito
Alice Battistini - Cliente
Ludovica Battistini - Nipotina di Alice
Luigi - Cameraman
I atto
Siamo nello studio del Mago Thomas. La parete di fondo è ornata di arazzi
orientali, stoffe colorate e drappi strani. Alla sinistra della parete di fondo
un quadro raffigurante un non meglio identificato dio pellerossa. Al centro di
tale parete una porta da sulla sala di attesa. Alla destra una libreria piena di
libri. Sulla parete di destra una porta da sulle altre stanze della casa. Al
centro della stanza una scrivania con un telefono. Alle spalle della scrivania
un trono per il mago e davanti una piccola sedia per i clienti. Sulla destra un
piccolo divano. Sulla sinistra un séparé‚ nasconde una zona spogliatoio. Alle
pareti vari oggetti di scaramanzia. L'ambiente è molto suggestivo. All'aprirsi
del sipario Tommaso, vestito da Santone, è seduto al trono e di fronte a lui c'è
Alice, una cliente alla quale sta leggendo le carte. Ludovica, la sua nipotina,
è seduta accanto a lei con gli occhi chiusi.
Tommaso (E' un uomo di quarant'anni, di bell'aspetto. Intelligente e furbo. Ateo
convinto. Indossa un vestito lungo di colore oro e degli occhiali da sole anni
70.)
(Scopre una carta dal mazzo che ha in mano)
Thomas dice che non devi preoccuparti tanto di tuo figlio. Thomas dice che ben
presto le cose cambieranno.
Alice (E' una donna di mezza età. Piccola di statura. E' vestita con una gonna e
una camicetta. E' ormai rassegnata a tenersi in casa il figlio per tutta la
vita)
E il lavoro? Il lavoro, lo trova?
Tommaso Thomas ha parlato chiaro. Tutto si aggiusterà.
Alice E la ragazza? Mago Thomas, la ragazza la trova?
Tommaso Ma tuo figlio è giovane...
Alice Quello tiene trentasei anni...
Tommaso Embè e che vuol dire? Vedrai che quando il tempo sarà maturo...
Ludovica Nonna posso aprire gli occhi adesso?
Tommaso (teatrale) No! Per carità… non possono gli occhi di un innocente
guardare nel futuro.
Ludovica Ma io mi sono scocciata!
Alice (Coprendo gli occhi di Ludovica con una mano) Te l’avevo detto di
aspettare fuori. (A Tommaso) Mago Tommà, io voglio sapere se si sposa. Se se ne
va da dentro a casa mia
Michele (Ha la stessa età di Tommaso ma ne dimostra di meno. Senza scrupoli e
calcolatore, si occupa della parte amministrativa. Indossa sempre un
impermeabile da detective di quattro soldi.)
(Entra dalla destra)
Scusate Grande Thomas. Non volevo disturbare...
Tommaso Quante volte ti ho detto di non disturbare...
Michele Si lo so... ma è una questione importante. C'è Lui al telefono.
Tommaso (Alzandosi)
In tal caso la signora capirà. Scusi il Grande Thomas
(Esce per la destra)
Alice Ma Lui chi?
Michele (Intonando la voce di Tommaso)
Queste sono cose che il piccolo Michele non può svelare.
Ludovica Nonna mi stai facendo male!
Alice (Leva la mano dalla faccia di Ludovica che subito guarda le carte. Alice
se ne accorge e gira la faccia di Ludovica dall’altra parte) No perché‚ io ho
saputo che Thomas ha anche clienti molto importanti
Michele E per questo vengono qua, per la nostra discrezione...
Alice (Ludovica guarda le carte. Alice le gira la faccia dall’altra parte) Vabbè
ma almeno ditemi se è uno della televisione
Michele (Urlando)
Signora, per piacere
Alice Se non me lo volete dire... Non fa niente.
Michele (Dolce)
E vi pare che il Grande Thomas interrompeva la veggenza per uno della
televisione
Alice (Ludovica guarda le carte. Alice le gira la faccia dall’altra parte) Ah...
Lo sapevo. E allora è un attore. A me lo potete dire... Forza chi è?
Michele (Urlando)
Signora, e vi ho pregato. Vi ripeto che è un segreto....(Dolce)
Allora non capite... E' una persona importante... ma non fatemi dire altro.
Ludovica Un neomelodico!
Michele Di più. Di più.
Ludovica (Alla nonna) Più importante di un neomelodico?
Michele E' la persona più importante di Napoli.
Alice (Eccitata)
Veramente? Allora ho capito. Ma sta a Napoli?
Michele Una volta a Napoli, una volta da un'altra parte...
(Si guarda intorno)
Quello non fa un passo senza Thomas.
Alice (Sempre più eccitata)
Madonna Santa. Mo che lo sa mio marito. Io mi faccio leggere le carte dal
consulente spirituale di Maradona...(A Ludovica) Sai il nonno quanto sarà
contento?
Michele Di chi?
Alice Di Maradona. Ma resta molto in Italia?
Michele Ma che Maradona. Signora, per carità... Quello sta in Argentina e
nessuno lo muove.
Alice Ma allora questo Lui chi è?
Michele Ma come non avete ancora capito? L'uomo più importante di Napoli. Che va
e viene da Roma...
Alice (Illuminandosi) Il Sindaco?
Tommaso (Entra dalla destra, appena lo vede Alice copre gli occhi di Ludovica)
Il Grande Thomas si scusa, ma un grande fratello ha bisogno di me.
Alice (Si alza insieme a Ludovica, tenendole sempre la mano sulla faccia) In
questo caso. Io tolgo il disturbo. Tanto ho capito che mio figlio me lo devo
tenere in casa ancora per molto...(A Ludovica) Andiamo a nonna che con tuo zio è
tutto tempo perso.
Ludovica (Uscendo, alla nonna) Il tempo lo abbiamo perso con questo ciarlata…
Alice (Le blocca la bocca con l’altra mano ma Ludovica continua a parlare. Il
suono che produce sembra il ringhiare di un cane) Arrivederci e grazie.
Tommaso Il Grande ti accompagnerà... Vai sorella, vai... e la prossima volta
torna senza il pit bull.
Alice e Ludovica escono per il centro. Michele accompagna la Cliente alla porta
e dopo che questa è uscita
Michele E questa pure l'abbiamo conquistata.
Tommaso (Sfilandosi il saio)
Tu po' sei sempre esagerato. Niente di meno il sindaco ti sei andato a
inventare.
Michele E che vuoi da me? Sei stato tu a dirmi che dovevo pensare a qualche
politico. Ciampi era troppo e ho pensato a Lui.
Tommaso Ma perché‚ tu solo a due politici conosci?
Michele (Giustificandosi)
Sai... Ultimamente sono un po' fuori dalla vita politica del paese...
Carmen (E' una ragazza sotto i trenta anni. Spigliata, carina. Indossa sempre
dei vestiti molto attillati che mettono in risalto le sue forme)
(Entra dal centro)
Tommasì, so rimasti solo la signora Corallo e il Conte Solimeo.
Tommaso Come, come? Hai messo i due pazzi insieme? Quante volte ti ho detto che
quei due devono venire in giorni separati? Corallo i giorni dispari e Solimeo i
giorni pari. Non ce la faccio a combattere con tutte e due nella stessa
giornata.
Carmen La Corallo domani non poteva. Tiene le riprese di "Un posto al sole"
Michele Perché‚ la signora è attrice?
Carmen (A Tommaso) Nooo. Ha vinto un concorso per fare la comparsa in quella
telenovela. Visto che domani non poteva venire l'ho fatta venire oggi.
Tommaso E che ti devo dire... Dacci un po' di tempo per prepararci e poi falla
entrare. Va muoviti.
Carmen esce dal centro e Tommaso va dietro al séparé
Michele (Raccogliendo le carte dal tavolo) Tommasì, allora io che faccio?
Tommaso (Riappare dal séparé con un vistoso medaglione al collo)
Niente effetti speciali questa volta. Quella viene per farmi conoscere il nuovo
fidanzato. Fammi solo un piacere, dici a Leo di entrare dopo la signora Corallo.
Michele esce per la destra e Tommaso siede al trono
Corallo (Anziana signora benestante. Ricercata nel vestire. Dimostra meno anni
di quanti ce ne ha.)
(Entra dal centro) Posso entrare?
Tommaso (Ad occhi chiusi) Thomas ti da il benvenuto.
Corallo (Sedendosi) Grande Thomas, forse ci siamo.
Tommaso Questo, solo il Grande Spirito può dirlo.
Corallo (Prende una foto dalla borsa e la porge a Thomas)
Ecco, sono riuscita a farmi dare una foto da Giorgino.
Tommaso (Prende la foto dalle mani della signora e la mette sul tavolo. Dopo
averla guardata)
E' quello con la benda sull'occhio e l'orecchino?
Corallo No, quello è un suo amico. Giorgio è quello con la parrucca bionda e la
minigonna.
(Ride ricordando)
E' successo quest'estate in crociera. C'era una festa in maschera. Sapesse
quant'era sexy col fondotinta e col rossetto.
Tommaso (Si toglie il medaglione) Dammi la sua data.
Corallo 17 maggio del 50.
Tommaso (Agitando il medaglione sulla foto) Oculus, meteor, agitam.
Corallo Cosa dice...
Tommaso (Interrompendola bruscamente) Sssst. Thomas sta ascoltando il Grande
Spirito.
(Come se stesse in trance) Oculus, meteor, agitam.
(Ritornando in se) Purtroppo la foto è disturbata, c'è un'interferenza. Il
Grande Spirito ha bisogno di tempo.
Corallo Chieda al Grande Spirito almeno se è sincero con me.
Tommaso (Rimettendosi il medaglione)
La trasmissione si è interrotta. Thomas dice che tu devi lasciare la foto per
farla esaminare dallo Spirito nel giorno del Ghus.
Corallo E quando sarà questo giorno del...
Tommaso Ghus. Nella seconda luna piena del calendario astro magnetico.
Corallo Insomma, quando devo venire?
Tommaso Mercoledì.
Corallo (Alzandosi) Speriamo che questa sia la volta buona. Giorgio è proprio
simpatico.
Pensi, che Fuffi quando lo vede ringhia soltanto. Ha capito? Non abbaia.
(Eccitatissima) Non accadeva da tempo... Ci vediamo Mercoledì. Come sono
emozionata.
Corallo esce per il centro.Tommaso si alza e si toglie il medaglione. Guarda la
foto e si mette a ridere.
Leo (Uomo di 35 anni , ma ne dimostra di più. Basso e pelato. Insicuro,
psicosomatico e iettatore. Ha paura sempre di tutto. Si vestre sempre con colori
scuri.)
(Entra dalla destra)
Si... Ridi tu... Quando ci scopriranno e finiremo tutti in galera, vedrai che
risate.
Tommaso (Ride porgendo la foto)
Ma tu dimmi se questa foto non ti fa ridere.
Leo Ma questi due chi sono?
Tommaso Quello travestito da donna è il nuovo fidanzato della Corallo.
Leo E' un attore comico?
Tommaso (Riprendendo la foto) No. Era una festa in maschera.
(Ridendo) Quest'estate in crociera.
Leo (Terrorizzato)
Non so come fa questa gente ad andare in crociera. Tutti quei giorni in mare
aperto. E se la nave affonda? Scene da olocausto per conquistarsi un posto in
una scialuppa. Senza cibo. Senz'acqua. Qualche giorno di lenta agonia e poi
diventi cibo per pescecani.
Tommaso Hai finito la tragedia greca? Mamma mia come sei pesante.
Leo No, no, io in una crociera non andrò mai...
Tommaso Ma se tu non prendi nemmeno la metropolitana.
Leo Le ferrovie italiane sono le meno sicure al mondo.
Tommaso (Con tono seccato)
Uh... E basta. Piuttosto parliamo di lavoro. Hai fatto quelle indagini?
Leo Io mi sono scocciato di questa storia. Qua se ci beccano...
Tommaso (Interrompendolo bruscamente)
Non ho voglia di discutere sempre delle stesse cose.
Leo Il carcere e' duro. E io non voglio diventare la bambola di un energumeno in
canottiera.
Tommaso E allora trovati un altro lavoro. Io non ti mantengo solo perché sei il
fratello di mia moglie.
Leo Sei senza cuore.
Tommaso Il ragioniere che ti ha detto?
Leo Il Conte non ci e' andato ancora.
Tommaso Niente ancora? Quello mi aveva detto che andava in banca a fare il
bonifico.
(Chiamando verso destra) Michele.
Leo (In preda al panico) Quello ha scoperto che il conto corrente è intestato a
Michele, il tuo socio, ormai ci hanno scoperto.
(Alza le mani e si porta verso la porta di centro)
Brigadiere, io non centro niente, hanno architettato tutto loro.
Tommaso (Afferra da dietro Leo e lo spinge verso sinistra)
Ma che fai, imbecille? Smettila di urlare o ci scopriranno davvero.
Leo (Sempre più in preda al panico) Il Conte è di la con la polizia.
Tommaso Ma quale polizia cretino? Il conto corrente è intestato ad
un'associazione umanitaria.
Leo (Sempre più in preda al panico) Si ma Michele è il presidente di questa
associazione. Il Conte avrà fatto fare delle indagini. No, no, io collaboro con
la polizia. Dico tutto. Almeno ho uno sconto sulla pena.
(Alza le mani e si porta verso la porta di centro)
Sono un pentito, ho diritto al programma di protezione...
Tommaso (Afferra Leo per il collo e cerca di strozzarlo)
Io ti ammazzo, se devo andare in galera, ci vado perché ti ho ucciso.
Michele (Entra dalla destra)
Tomma', Ma che stai facendo? Sei impazzito? Lascialo, non respira più.
Tommaso (Non molla la presa) Lo devo uccidere.
Michele (Cerca di liberare Leo dalla morsa di Tommaso)
Lascialo, ti dico. Ma perché lo vuoi uccidere? Che t'ha fatto?
Michele trattiene Tommaso che lascia Leo il quale si accascia senza fiato
Tommaso (Cerca di liberarsi dalla stretta di Michele)
Vuole denunciarci. Vuole pentirsi e dire tutto alla polizia. Ma io lo uccido.
Michele (Trattenendo ancora Tommaso)
Che vuole fare? Vuole denunciarci?
Michele lascia Tommaso e si scaglia contro Leo afferrandolo per la gola.
Michele (A Leo) Che vuoi fare? Ci vuoi denunciare? Ma piuttosto ti ammazzo io.
Tommaso (Cerca di liberare Leo dalla morsa di Michele)
No, lascialo, è mio. Lo devo uccidere io.
Carmen (Entra da centro)
Allora siete pronti? Il Conte è impaziente.
(Notando la scena)
Ma che succede? Cosa state facendo? Siete impazziti.
Michele e Tommaso lasciano finalmente Leo.
Leo (Nascondendosi dietro Carmen)
Si, sono pazzi, volevano uccidermi.
Michele Se volevamo ucciderti, ti avremmo ucciso.
Carmen Insomma, la volete smettere? Di la c'è il Conte che deve entrare.
Tommaso Si pensiamo prima al Conte e poi lo uccidiamo.
Leo (Uscendo per la destra, quasi in lacrime)
Io lo sapevo che prima o poi qualcosa andava storto.
Michele (Facendo le corna)
E che uccello del malaugurio.
Tommaso Michele dobbiamo inventarci qualcosa per il Conte. Quello in banca non
e' ancora andato.
Michele Uh mamma mia e che ci inventiamo?
Tommaso Non lo so. Tu prendi l'incenso e posizionati, io improvviserò'. Qualcosa
mi verrà'.
Michele (Va dietro il séparé e ritorna dopo un po')
Ma la teiera che fine ha fatto?
Tommaso Non lo so. Chiedi a Maria. Io devo prepararmi.
Michele (Uscendo per la destra) Maria, Maria.
Tommaso prende un turbante e un mantello da dietro il séparé e comincia a
vestirsi.
Carmen (Da una mano a Tommaso ad indossare il mantello)
Allora? Cosa devo dire al Conte?
Tommaso Dacci solo dieci minuti. Michele sta preparando l'incenso.
Carmen esce da centro
Michele (Entra dalla destra seguito da Maria recando una teiera)
Tua moglie l'ha usata per fare la camomilla.
Maria (Sotto la quarantina, di bell'aspetto. Parla molto velocemente. Cattolica
praticante, non condivide il lavoro del marito. Indossa vestiti da casa)
Avevo tutte le pentole sporche. Comunque questa storia con mio fratello deve
finire. Quello è malato di cuore e tu lo sai. E' venuto di la che tremava come
una foglia.
Tommaso Devi ringraziare Michele, se non mi fermava, l'avrei ucciso.
Maria E tu così me lo dici? Con questa faccia tosta.
Tommaso Non ho tempo di parlare di quel demente di tuo fratello. Se non te ne
sei accorta stiamo lavorando. Di là c'è il Conte che deve entrare.
Maria Dopo tutto quello che fa per te, tu lo tratti così?
Tommaso Io lo faccio lavorare solo perché è tuo fratello, altrimenti non l'avrei
mai preso con noi. Ed ora, lasciaci LA-VO-RA-RE.
Maria Va bene, va bene, vi lascio IM-BRO-GLIA-RE , ma ti voglio ricordare che è
grazie a lui che ti è venuta l'idea del Mago, del sensitivo, del veggente...
Tommaso Un'altra volta con questa storia? Io non ci credo!! Non ci credo...
Maria (A Michele) Il tuo socio te l'ha mai detto che Leo ha dei poteri?
Michele mah...veramente...una volta mi disse che Leo parlava con il fantasma del
vostro cane...
Maria Solo questo? (A Tommaso) Non gli hai detto che Leo aveva le visioni, che
prevedeva il futuro?
Tommaso Non ha mai previsto il futuro...
Maria (A Michele) Nel quartiere tutti lo chiamavano il miracolato, c'era la fila
fuori la porta di casa nostra.
Michele Si questo me lo ricordo. C'era un bambino che faceva miracoli.
Tommaso Faceva i miracoli? Michele, quello cadde dal quarto piano e sai perché
si salvò?
Maria Perché Laika si sacrificò per lui.
Michele Ma chi è questa Laika?
Tommaso Era quella povera cagnetta che mentre faceva i suoi bisogni sotto al
palazzo si vide piombare addosso un bambino dal quarto piano.
Maria Laika non era una cagnetta! E non stava facendo la pipì. (A Michele)
Quando vide che Leo stava cadendo dal balcone si buttò sotto di lui per
salvarlo.
Michele Povera bestia. E morì?
Tommaso E' normale.
Maria Laika era la cagna di papà...L'aveva trovata sotto casa nel giorno stesso
in cui la vera Laika, quella dello spazio, era partita per quel viaggio senza
ritorno. Da quel giorno lei e papà erano diventati una cosa sola. Papà era
convinto che quella era la vera Laika, che il giorno stesso della partenza era
scappata dalla base sovietica. Gli diceva sempre <<Se quegli scienziati sono
tanto intelligenti, perché non ci vanno loro nello spazio?>> <<Hai fatto bene a
scappare, d'ora in poi io ti proteggerò>>
Tommaso (A Michele, ironico) Hai capito? Quando il cane era vivo parlava con mio
suocero e quando è morto a cominciato a parlare con Leo.
Maria Quando Laika salvò Leonardo, per mio padre divenne una vera eroina. La
fece imbalsamare. E quando è morto l'abbiamo seppellita con lui.
Tommaso (A Michele, ironico) Dovevi vedere com'era bella. Sul mobile del
salotto, messa bene in evidenza, la carogna imbalsamata di quell'animale.
Maria Non era un animale. Papà la trattava come una della famiglia.
Michele E quando Leo ha cominciato ad avere le visioni?
Maria Non erano visioni. Inizialmente Laika gli veniva in sogno e gli diceva
tutto quello che sarebbe successo alla nostra famiglia. (A Michele) E tutto si
avverava alla lettera. Leo si svegliava e diceva <<Mammì tu oggi non devi uscire
perché hai la febbre>> e a mia mamma ci veniva veramente la febbre. <<Maria è
meglio che ti porti l'ombrello>> e dopo un po' veniva a piovere.
Michele Ma tu dici veramente? Indovinava tutto?
Tommaso (A Michele) Ma tu lo sai che Leo è il più pessimista dei pessimisti. Ha
paura di tutto. è psicosomatico. Pensa, che è l'unico che prima di prendere una
medicina già manifesta tutti gli effetti collaterali.
Michele Vabbè ma comunque indovinava. Anche se le previsioni erano tutte
negative.
Maria Indovinava tutto. Figurati che mamma cominciò anche a preoccuparsi. In
casa nostra la mattina era diventato un cimitero. Papa si era comprato un corno
e scappava via all'alba prima che Leo si svegliasse. Mia madre si alzava anche
lei alle cinque e cominciava a dire il rosario.
Michele Il corno? Il rosario? E quanto è durato tutto questo ?
Tommaso Fino a che non lo hanno rinchiuso in manicomio...
Maria Fino a che poi Laika non è venuta più di notte ma di giorno. Leo va in
trance e parla con la cagnetta.
Tommaso Così, invece di stare in tensione solo al mattino, hanno cominciato a
preoccuparsi tutta la giornata.
Michele Continuava a predire il futuro?
Maria Certamente. E non solo per la nostra famiglia. Prima cominciò con qualche
amico, con qualcuno del palazzo, poi con tutti quelli che glielo chiedevano. In
città si era sparsa la notizia. Fuori la nostra porta c'era la fila. Tutti lo
chiamavano Nostradamus.
Tommaso Si, si, lo chiamavano così perché prevedeva solo guai , sciagure,
disastri.
Maria E indovinava sempre. Non come fai tu che truffi la povera gente.
Tommaso Io truffo semplicemente quelli come te che credono in queste cose: il
futuro, le visioni, il cane che viene in sogno. La gente ha bisogno di
misticismo, di fede, di credere in qualcosa. Ed io vendo proprio questo, mi
cara. Hai capito? (si porta al centro della scena e allargando le braccia intona
il suo slogan con una voce impostata) Dal Grande Thomas va in scena la tua vita.
Michele Regia: Tommaso Del Santo. Effetti speciali: Michele Terzillo.
Maria Con la partecipazione straordinaria della polizia di Napoli.
Carmen (Entra da centro) I dieci minuti sono passati. Io il Conte non lo
trattengo più.
Michele Siamo pronti. Vita del Conte Solimeo. Ciak prima (mima con le mani il
gesto del ciak cinematografico).
Tommaso (Con le mani a megafono) Motore.
Michele (Fingendo di avere una telecamera fra le mani) Motore partito.
Tommaso (Con le mani a megafono) Azione.
Michele, Tommaso e Carmen si comportano come se stessero girando un film.
Michele è alla telecamera e riceve gli ordini del regista Tommaso. Carmen è
l'attrice principale.
Maria (Va al telefono e compone un numero) Pronto è il manicomio? Senta mio
marito, il suo socio e la segretaria sono impazziti. Venite subito? Grazie.
Carmen (Ridendo) E non essere sempre così seriosa.
Michele Ridi almeno una volta.
Tommaso Fingi almeno. Fingi di essere felice per una volta.
Maria Tu non hai problemi a farlo. Ti viene proprio naturale. (ed esce per la
destra)
Carmen Si è arrabbiata?
Tommaso Non ci pensare. E' sempre la stessa storia. Vai, fai accomodare il Conte
che mi è venuta una grande idea.
Michele Davvero?
Tommaso Michele io te l'ho sempre detto, io qui sono sprecato. Io dovrei essere
uno scienziato, un grande capo di stato, un generale.
Carmen Si, ma adesso dicci che cosa hai pensato.
Tommaso Il Grande Thomas è l'ultimo discendente del Grande Nostradamus. In che
anno siamo?
Carmen 1999.
Tommaso In che mese siamo?
Michele Novembre. Ma che centra Nostradamus?
Tommaso Secondo Nostradamus nel 2000 ci sarà la fine del mondo.
Carmen Veramente?
Tommaso A noi non interessa se è vero o no. Noi sappiamo solo che la fine del
mondo verrà presto. E quel giorno i ricchi saranno spazzati via e i poveri si
salveranno. Parola di Nostradamus.
Michele E tu dici che il Conte ci cascherà?
Tommaso Tutto dipenderà da noi. Tu guarda in biblioteca se abbiamo un libro su
Nostradamus.
Michele esce per la destra. Tommaso comincia a vestirsi aiutato da Carmen.
Carmen Ma non c'è tempo per leggere il libro
Tommaso Si lo so, io per il momento improvviserò. Gli dirò solo che sono un
discendente di Nostradamus. Della fine del mondo e altre cavolate. Tanto poi lui
che ne sa di Nostradamus. Reciterò a soggetto.
Carmen L'ho sempre detto che tu sei un attore nato.
Tommaso Quando vado in pensione come mago, ho un futuro assicurato.
Michele (Entra dalla destra recando un libro) Ho trovato solo questo.
Tommaso Vabbe, meglio di niente. (A Carmen) Fai entrare il conte, poi dici a Leo
di entrare dopo il Conte che devo mandarlo in libreria.
Carmen esce per il centro, Michele si nasconde con la teiera dietro al séparé,
Tommaso si siede al trono.
Conte (Uomo anziano distinto. Ricco, di nobile famiglia, veste sempre bene Buono
e ingenuo, crede a tutto ciò che Tommaso gli dice.)
(Entra dal centro) Buongiorno Grande Thomas.
Tommaso Il Grande ti saluta. Vedi, fratello, il Grande Spirito, nell'adorazione
del mattino, mi ha confessato che tu hai qualcosa da dirgli.
Conte Anche questo sa? Ma come ha fatto?
Tommaso Il Grande sa sempre tutto. Ora vado in trance, quando senti un odore
forte di incenso, puoi parlargli.
Tommaso si adagia sulla poltrona, chiude gli occhi e comincia a farfugliare.
Michele apre la teiera e la agita
Tommaso (Intonando una voce grossa) Ho attraversato l'oceano della vita, scalato
le montagne del sapere, solcando i cieli dell'infinito, per giungere a te
fratello. Senti questo forte odore di...
Conte (Agitandosi) Camomilla, Grande Spirito, camomilla. Che significa? Non
sento l'odore dell'incenso. Che significa tutto ciò?
Tommaso Calmati fratello. La camomilla serve a questo. Era un segno per aiutarti
a darmi la buona notizia.
Conte (Sempre agitato) Ecco, Grande Spirito, io ti ho disubbidito. Ieri stavo
andando in banca a fare quell'operazione ed ho incontrato una ragazza. E' una di
quelle ragazze che gira per strada alla ricerca di soldi. Quelle ragazze con la
spilletta che fermano tutti i passanti nella speranza di convincere qualcuno ad
offrire un piccolo contributo.
Tommaso Lo so, lo so, e tu ovviamente non ti sei fatto abbindolare da quella
ragazza, non è vero?
Conte (Sempre agitato) No, Grande Spirito, solo che avevo pensato che potevo
comunque dividere la somma...
Tommaso (Interrompendolo) Giammai. Vedi, fratello, il Grande Spirito ieri ti ha
messo alla prova. Ha mandato sul tuo cammino una sirena. E tu, proprio come i
marinai di Ulisse, hai ceduto al suo canto. Il Grande Spirito è molto arrabbiato
con te.
Conte (Sempre agitato) Io pensavo che un'associazione valeva un'altra.
Tommaso (Urlando) Anatema. Il Grande ha scelto quella Associazione. E non l'ha
fatto per caso. Dietro tutte queste associazioni, questi finti missionari,
questi presunti benefattori, si nascondono solo peccatori. Gente senza scrupoli
devota al Dio denaro.
Tommaso si accascia sulla sedia, Michele chiude la teiera.
Tommaso (Si lamenta. Come se si stesse riprendendo dalla trance) Cosa è
successo? Cosa ha detto il Grande Spirito?
Conte E' arrabbiato con me. Parlaci tu Grande Thomas, spiegagli che non volevo
offenderlo.
Tommaso Sarà difficile, ma Thomas ci proverà. Tu ora fai il tuo dovere. Sappi
che non c'è più tanto tempo. Il mio trisauro l'aveva predetto.
Tommaso intona una voce diversa mentre Michele suona delle campanelle.
Questo sarà l'ultimo capodanno.
Conte Il tuo trisauro? Trisavolo vorrai dire…
Tommaso Thomas a te può dirlo. Thomas discende dalla grande famiglia francese
dei Notredame. Di cui faceva parte il più Grande, l 'Unico, il Solo, Michel dei
Notredame .Che tu conoscerai col nome latino di Nostradamus.
Tommaso intona una voce diversa mentre Michele suona delle campanelle.
All'alba del nuovo Millennio, il mondo finirà!
Conte Si lo so, Nostradamus l'ha previsto. Io sono un grande studioso di
Nostradamus. Il sistema solare si dispone in modo da formare la grande croce. Ho
studiato tutto nei minimi particolari.
Tommaso (Imbarazzato) Sei un grande studioso?
Conte Si, si. Si pensava che dovesse accadere già nell'anno mille.
Tommaso (Imbarazzato) Questo Thomas lo sa. Ora aspetta ho bisogno di parlare
direttamente con lui. (Andando dietro al séparé) Oh Grande Spirito fa che io
possa parlare con il mio avo.
Tommaso prende il libro dalle mani di Michele e comincia a sfogliarlo
velocemente.
(Scrutando il Conte.) Oh Grande Spirito mettimi in comunicazione con lui.
Tommaso non comprende quello che c'è scritto sul libro e lo mostra a Michele che
a sua volta non comprende nulla.
(Scrutando il Conte.) Oh Grande Spirito dimmi tutto del Grande Nostradamus.
Tommaso e Michele inscenano un duetto muto nel quale Tommaso chiede consigli a
Michele che non sa proprio cosa consigliargli.
Conte Cosa ti dice ?Ti parla di pestilenze, cataclismi, morte, distruzione?
Tommaso (Illuminato da un'idea ricompare da dietro al séparé) Pestilenze,
cataclismi, morte, distruzione. (Urlando) Solo i poveri si salveranno.
Conte Proprio come successe nell'anno mille. Tutti i ricchi proprietari
vendettero tutto. Solo che poi non successe niente. Evidentemente chi studiava
quegli scritti non seppe decifrare bene il periodo giusto.
Tommaso Gli esperti non erano in grado di interpretare le profezie del mio
antenato.
Tommaso intona una voce diversa mentre Michele suona delle campanelle.
Ma Thomas è l'ultimo discendente dei Notredame. Thomas sa che la fine del mondo
è vicina. Mille e non più mille. (Urlando)Ora sta a te crederci o no.
Conte Io ti credo Thomas. Tutto quello che hai previsto si è sempre avverato. Tu
sei il Grande Spirito.
Tommaso E allora va, calma l'ira del Grande Spirito e prima che sia troppo tardi
Tommaso intona una voce diversa mentre Michele suona delle campanelle.
compi il tuo dovere.
Conte (Si alza) Domani mattina farò il versamento Grande Thomas. Voglio essere
povero. Voglio salvarmi. Ci vediamo la settimana prossima. (Uscendo per il
centro) Grazie. Grazie.
Michele (Riappare da dietro al séparé con il libro) L'abbiamo scampata anche
questa volta. Proprio uno studioso di Nostradamus dovevamo trovare. Sto libro
poi è scritto in arabo, non si capisce niente.
Tommaso (Mentre si spoglia) Stupido è latino. Ma non capisci che proprio per
questo ora lo teniamo ancora di più in pugno? Io ora chiedo a Leo di andare in
libreria a cercare un po' di materiale trovi molti libri su Nostradamus. E'
stata proprio una bella trovata.
Michele Un altro spunto che hai preso da tuo cognato.
Tommaso Ancora con sta storia? Ma tu capisci che se questa cosa ce la studiamo
bene, possiamo incastrare qualcun altro.
Michele Avevamo detto che il Conte era l'ultimo. Il colpo finale che ci
sistemava per tutta la vita.
Tommaso Si lo so ma... è stato tutto così facile. Perché accontentarci di poco
se possiamo avere altro. E poi mi trovo bene nei panni del (intonando una voce
diversa) nipote di Nostradamus.
Michele Perché se continuiamo con queste grandi truffe finiranno per scoprirci.
Qualcuno potrebbe insospettirsi e denunciarci. Alla galera non ci pensi?
Tommaso Sei uno iettatore come Leo. Lo vuoi capire che noi non facciamo niente
di male? Vendiamo sogni, speranze, illusioni. La chiesa lo fa indisturbatamente
da duemila anni.
Michele Risparmiami questi discorsi da ateo incallito. Noi lo facciamo per i
soldi. Truffiamo le persone solo per quello: i soldi. Ed avevamo deciso che se
questo colpo fosse riuscito ci saremmo ritirati per sempre. Ma a te non basta.
Tu vuoi sempre di più. Ti sei calato troppo nel personaggio del Santone.
Tommasì, tu non sei il Grande Thomas, tu non parli con gli spiriti, non prevedi
il futuro, non sei il nipote di Nostradamus (ed esce per la destra).
Tommaso (Con accento francese) Perché io non potrei essere veramente il nipote
di Michel de Notredame .
Carmen (Entra per il centro recando una cartellina seguita da Leo) Tommasì ma
che fai? Ora parli pure in francese?
Tommaso (Con accento francese) Oui, cherry… Je suis le neveau de notredame
Carmen Madonna, come è bravo, parla pure il francese. (A Leo) Ma che ha detto?
Leo (Ironico con tono francese) Che è il gobbo de Notredame.
Tommaso (Con accento francese) Spiritoso, sono il discendente della grande
famiglia dei Notredame.
Carmen (Tagliando corto) Notredame, è arrivata la nuova cliente (porge la
cartellina a Tommaso).
Leo Notredame, che devo comprare in libreria?
Tommaso (Si siede e comincia a leggere i documenti e a guardare le foto che sono
nella cartellina) Teresa Marini. 36 anni. Sposata.
Casalinga. Bell'aspetto. (Guarda meglio la foto) Bell'aspetto davvero. Sposata
con Gennaro Pisciotta. 44 anni. Impiegato all'ippodromo. Non hanno figli.
(Scruta meglio tra le carte. A Carmen) E perché non hanno figli?
Carmen E io che ne so. Leo ha indagato. Ma sembra che non li abbiano per scelta.
Tommaso (A Leo) Per scelta? Ed io con una moglie così, scelgo di non fare i
figli? Qui c'è sotto qualcosa. Assenza di bambini è un argomento di livello
zero. Te l'ho detto mille volte. I livelli zero devono essere approfonditi.
Leo Ma io non ho scoperto niente.
Tommaso Io ti pago per quello, per indagare. E su cosa dobbiamo indagare? Sugli
argomenti di livello zero. I più importanti. Sentiamo, quali sono i livelli
zero?
Leo Ma te l'ho detto non c'è niente da scoprire.
Tommaso C'è sempre qualcosa sotto un livello zero. Se no, non è livello zero.
Ora ripetimi i livelli zero.
Leo I figli... (fa uno sforzo per ricordarseli poi Carmen glieli mima senza
farsi vedere da Tommaso)
(Carmen fa il gesto delle corna in testa) Animali
Tommaso Animali?
Carmen fa ancora il gesto delle corna senza metterle in testa
Leo Le corna. Ehm... volevo dire le corna.
Tommaso Poi?
Carmen fa il gesto dei soldi strofinando le dita.
Leo Il sale...(Carmen fa segno di no) ehm... no. Cioè i soldi.
Carmen indica il bottone che si mette sul petto quando uno sta a lutto.
Le zi... (Carmen fa segno di no) ma che dici?
Tommaso Ma che dici tu?
Carmen fa la morta e poi la gente che piange.
Leo La tristezza... (Carmen fa segno di no) ehm... no. Il pianto.(Carmen fa
segno di no) No. Cioè...
Tommaso (Sbatte la testa sul tavolo) Non ce la faccio a sentirti. Vai in
libreria, tanto lo so che non li sai.
Leo Non è vero, è che non me li ricordo tanto bene.
Carmen Si, piano piano li stava dicendo tutti. Ora voleva dire il lutto.
Leo Si, si. Il lutto... e poi so anche gli altri.
Carmen mima di avere le manette.
Ah,si, poi c'è la galera e....
Carmen si tocca la fronte e si scotta come se avesse la febbre.
il mal di testa (Carmen fa segno di no) ehm... no.
Carmen mima di mettersi il termometro, di toglierlo e .
Il sudore...(Carmen fa segno di no) No. Cioè...
Tommaso (Si alza)Basta, ti prego basta, non voglio rovinarmi la giornata.
Figli, corna, soldi, lutto, galera e malattia. Sono questi gli argomenti
importanti. Ora vai in libreria e compra tutto quello che trovi su Nostradamus e
le profezie sull'anno duemila.
Leo (Impaurito) Nostradamus? E che centra lui con te?
Tommaso Voglio studiare le sue profezie, cosa c'è di strano? Muoviti che è
urgente. (A Carmen) Fai accomodare la signora...
Carmen prende la cartellina dal tavolo ed esce per il centro seguita da Leo.
Tommaso si accomoda al tavolo e si porta le mani sugli occhi per concentrarsi.
Teresa Pisciotta, 36 anni, Gennaro, ippodromo, figli zero.
Teresa (Una ragazza di 30 anni. Sexi e carina, indossa sempre minigonne
mozzafiato)
(Entra dal centro) Buongiorno.
Tommaso (Impostando la voce) Buongiorno a te. Possa il Grande Spirito scendere
su di te e portarti sempre pace, amore e serenità. Prego accomodati.
Teresa (Si siede) Grazie
Tommaso Cosa posso fare per te?
Teresa Ecco veramente ...
Tommaso Dì al Grande Thomas per cosa sei venuta. Non avere timore. Thomas ti
condurrà nella valle della verità. Non avere paura.
Teresa Vorrei saper come andrà la mia vita.
Tommaso Dal Grande Thomas va in scena la tua vita. Ora rilassati e goditi lo
spettacolo.
Tommaso prende un mazzo di tarocchi e spargendole sul tavolo farfuglia parole
incomprensibili.
Teresa Ma non devo dirti come mi chiamo, quando sono nata.
Tommaso (Urlando) Zitta. Non pronunciare un'altra parola oppure Thomas sarà
costretto a cacciarti. Tu non sei venuta da uno qualunque. Capisci? Tu sei
davanti al Grande Thomas. Gli altri forse hanno bisogno di sapere queste cose.
(Alzando le mani) Io ho bisogno solo di queste.
(Butta tutti i tarocchi a terra) Queste non servono. Dimmi perché sei venuta
qui?
Teresa Ma io veramente...tutti dicono che tu sei il più bravo.
Tommaso (Urlando) Thomas è l'unico. Thomas non ha bisogno di nomi, di date.
Thomas vede la verità. Il Grande Spirito entra dentro di te e parla a Thomas.
Cosa vuoi sapere ?
Teresa Io sono venuta qui per mio marito.
Tommaso (Alza le mani e urlando) Grande Spirito dammi la luce. Fa che io possa
vedere. (Comincia a lamentarsi) Oh.. oh… oh… Vedo dei cavalli, molti cavalli.
Teresa Si, si mio marito lavora all'ippodromo.
Tommaso (Alza le mani e urlando) Non dirmelo, lo so. Cosa vuoi sapere di tuo
marito?
Teresa Veramente io vorrei sapere se mi tradisce.
Tommaso (Lamentandosi) Oh.. oh… oh… Grande Spirito mostraci la via. Dicci cosa
c'è scritto. (Lamentandosi) Oh.. oh… oh… (Si irrigidisce) Thomas dice che tu non
hai molta fede.
Teresa Ma che significa?
Tommaso Thomas ha bisogno della tua fede per capire se tuo marito ti tradisce o
no.
Teresa E dimmi cosa devo fare?
Tommaso si alza e va dietro al séparé. Torna con un amuleto.
Tommaso Ecco, questo sarà il tuo occhio di fede. (Intona una voce diversa)
Grande Spirito, posa i tuoi occhi su questo amuleto. (A Teresa) Ascoltami ora.
Ogni notte, e per tre notti consecutive, tu poggerai quest'occhio sulla fronte
di tuo marito mentre lui dorme. (Scrive qualcosa su un blocco che ha sul tavolo
e poi strappa il foglio) Pronuncerai queste parole e poi lo toglierai. Dopo, lo
metterai sul tuo cuore e pronuncerai sempre queste parole. (Porge il foglio a
Teresa) Mi raccomando, per tre notti consecutive.
Teresa Mentre dorme? E se quello si sveglia? Cosa gli dico?
Tommaso Il Grande non lo farà svegliare, non ti preoccupare. Vai e rendi vedente
la tua anima cieca.
Teresa Ma io speravo di saperlo ora.
Tommaso Il Grande Spirito ha bisogno di fede. Torna tra tre giorni e le tue
speranze diverranno certezza.
Teresa (Si alza) Va bene. Farò come mi chiedi e tra tre giorni ritornerò.
Tommaso Vai sorella, il Grande Spirito veglia su di te.
Teresa via per il centro.
Carmen (Entra per il centro recando una cartellina) Lavoro facile o complicato?
Tommaso Problemi di corna. La gente vuole dai maghi quello che potrebbe avere da
un investigatore privato. Ti ricordi quando avevamo l'agenzia investigativa? Il
lavoro più divertente che ho mai fatto.
Carmen Divertente? Ti picchiavano un giorno si ed uno no.
Tommaso Che centra. Sempre in giro, notte e giorno. A pedinare, a fotografare.
Ora invece sto chiuso qua dentro e tutto il lavoro divertente lo svolgono Leo e
Michele.
Carmen Ora però guadagni meglio.
Carmen porge la cartellina a Tommaso e lui comincia a sfogliare i documenti.
Tommaso E' normale. Dal mago ci vanno tutti, dall'investigatore soltanto i
ricchi. Mesi interi senza vedere una lira. E così quando capitava un cliente
facoltoso dovevamo spellarlo fino all'osso. (Prende una foto dalla cartellina)
Ma tu pensi che questo faccia le corna ad una moglie così ? (Porge la foto)
Maria (Entra dalla destra) Avete finito di lavorare? Posso buttare la pasta?
Carmen Si questa era l'ultima cliente.
Maria (A Tommaso) E Leo dov'è?
Tommaso E' andato un attimo in libreria.
Carmen (Mostrando la foto) Allora, secondo te, solo le mogli brutte hanno le
corna?
Tommaso (Guardando la foto e poi la moglie) No, dico solo che con la bruttezza
le probabilità aumentano.
Maria (Prende la foto dalle mani di Carmen) Questa è un'atra vittima. Vuol
sapere se il marito la tradisce? E tu falle un piacere, non fare indagini, non
fare niente. Dille solo che il marito non ha l'amante.
Tommaso Ma tu sei impazzita? La gente da Thomas vuole la verità. Io ho una
reputazione da difendere.
Maria E la pazza sarei io? Ma che ti costa, che ti costa? Tanto, comunque lei
pagherà.
Tommaso Così se dopo si scopre che quello ha l'amante, tutti diranno che Thomas
non l'aveva previsto. Io ho lavorato tanto per farmi un nome. Ora che la gente
si fida di Thomas, tu vuoi farmi perdere credibilità? Torna in cucina che di
affari non capisci niente.
Carmen (Interrompendo la discussione) Io me ne vado. Ci vediamo nel pomeriggio.
(Esce per il centro)
Maria Tra quindici minuti il piatto è in tavola. La serva va a cucinare.(Ed esce
per la destra)
Tommaso va al tavolo e mette a posto le carte nella cartellina.
Gennaro (Uomo di 44 anni, alto e robusto. Ha la barba incolta. Ha i modi di fare
di un guappo. Indossa un jeans e un giubbotto di pelle nera. ) (Entra dal
centro) Devo parlare con il Mago Thomas, siete voi?
Tommaso (Sorpreso) Lo studio ora è chiuso. Dovete telefonare e fissare un
appuntamento. Ma come avete fatto a entrare? La segretaria deve aver lasciato la
porta aperta.
Gennaro Ma io non posso aspettare devo parlare adesso con Thomas. Siete voi? Vi
prego aiutatemi è una questione di vita o di morte.
Tommaso Ve l'ho già detto, lo studio ora è chiuso. Ci sono un sacco di persone
come voi che hanno urgenza di parlare con Thomas. Voi telefonate alle tre e
fissate un appuntamento. Dite alla segretaria che è urgente e vedete che nella
prossima settimana, un buco per voi ve lo trova.
Gennaro (Si agita) Ma allora voi non volete capire? Io devo parlare adesso con
Thomas. (Urlando) Adesso, avete capito? Adesso.
Tommaso (Preoccupato) Va bene ma calmatevi. Quello Thomas è andato a mangiare,
ora non c'è.
Gennaro (Sempre più agitato) E quando torna?
Tommaso (Preoccupato) Più tardi. Tornate più tardi e lo troverete qua.
Gennaro (Sempre più agitato) Torna più tardi? E allora io lo aspetto qua.
Tommaso (Sempre più preoccupato) Non potete aspettare qua… Io devo chiudere e
andarmene.
Gennaro Ma voi chi siete?
Tommaso (Imbarazzato) Sono… Ehm… l'assistente di Thomas. Ora devo chiudere lo
studio ed andare a mangiare.
Gennaro (Urlando) Io di qua non esco se prima non parlo con il mago.
Tommaso (Deciso) Ora basta. (Urlando) Se voi non uscite chiamo subito la
polizia.
Tommaso va al telefono. Gennaro estrae una pistola dalla tasca.
Gennaro Tu non chiami a nessuno. Ora ti siedi e aspettiamo tutti e due che torna
Thomas.
Tommaso (Impaurito posa la cornetta) Ma non mi sembra il caso. Ma voi che volete
da Thomas.
Gennaro Te l'ho detto, è molto importante. Devo chiedergli un favore.
Tommaso (Impaurito guarda l'arma) E così volete chiedergli un favore?
Gennaro (Guarda l'arma e poi Tommaso) Io sono disperato. Thomas mi deve aiutare
per forza.
Tommaso (Dolce) Ma quello aiuta a tutti quanti. Sicuramente aiuta pure a voi.
Ora sapete cosa facciamo? Ce ne scendiamo tutti e due e andiamo a casa sua.
Gennaro Voi mi avete preso per un fesso? Noi lo aspettiamo qua.
Leo entra dal centro e quando Gennaro lo vede nasconde la pistola
Leo (Entra dal centro recando dei libri) Tommasì io questi ho trovato, vedi se
vanno bene. (Si accorge di Gennaro) Oh… scusate. Buongiorno. (A Tommaso) Non
sapevo che il Grande Thomas aveva una consultazione.
Gennaro (Di scatto) Allora voi siete il Grande Thomas?
Leo Il Grande e Solo Thomas. Ed io sono il suo umile assistente.
Tommaso cerca di far capire a Leo che Gennaro ha una pistola. Mentre Gennaro
parla inizia un battibecco muto tra i due.
Gennaro (Iroso) Benissimo. Ora che siete tutti e due qua, devo chiedervi un
favore. (Pausa) Anzi devo chiedere un favore al Grande Thomas. (Pausa) Thomas io
ho sbagliato, (Pausa) ho tradito mia moglie ed ora sono pentito. (Pausa) Ti
chiedo di aiutarmi
Leo Vi lascio da soli (fa per uscire).
Tommaso (Fermandolo) No, dove vai? Thomas ha bisogno del suo umile assistente.
(A Gennaro) Thomas è qui per questo. Per risolvere i tuoi problemi. Ma, dimmi
come posso aiutarti?
Gennaro Vedi, mia moglie sospetta qualcosa. E io so che se lei sapesse la verità
mi lascerebbe senza pensarci sopra due volte. Thomas io non la posso perdere.
Capisci? Non la posso perdere.
Tommaso Thomas preparerà per te un filtro d'amore. (A Leo) Prendi l'ampolla
cupidiana.
Gennaro Ma quale ampolla, quale filtro. Thomas, mia moglie è venuta qui
stamattina.
Tommaso Tua moglie?
Gennaro Si, la signora Pisciotta. Io pensavo che quella non credesse a queste
cose, ma penso che è venuta per chiederti se io la tradisco.
Leo Queste sono notizie riservate, che Thomas non può dare. Il consulto è come
una confessione, non può essere rivelata a nessuno.
Gennaro Tu devi dire a mia moglie che io non l'ho mai tradita.
Tommaso Ma non posso…
Tommaso cerca ancora di far capire a Leo che Gennaro ha una pistola. Inizia un
battibecco muto tra i due.
Leo Non è possibile. E' un segreto. Ora se lei vuole il filtro, Thomas glielo
fa, se no arrivederci.
Gennaro Ma non so che farmene di questo filtro. A me importa che mia moglie non
sappia che l'ho tradita.
Leo E ci pensava prima. Ormai è troppo tardi. Il consulto è sacro. Lo vuol
capire che è segreto? Thomas se lo porta con lui fino alla tomba.
Gennaro (Estraendo la pistola) E allora io lo ammazzo. Così rimarrà segreto per
sempre.
Leo (Impaurito balbetta) To… To… To… Tommà questo ha la pistola.
Tommaso Te lo sto cercando di dire da due ore
Leo (Impaurito balbetta) Io lo sasà… lo sasà… pevo che prima o poi andava a
finire così.
Gennaro Ora mi avete scocciato coi vostri discorsi. (A Tommaso) Se dici a mia
moglie che la tradisco io ti ammazzo.
Leo Per carità, quello non gli dice niente. E' vero che non glielo dici?
Tommaso Niente. Non vi preoccupate. Non glielo dico che tiene le corna.
Maria (Entra dalla destra) E vi volete muovere che la pasta si scuoce?
Gennaro era di spalle e si gira verso Maria. Alla vista della pistola Maria
lancia un urlo e sviene. Tommaso va a soccorrerla. Leo si mette le mani sul
volto e Gennaro esce per il centro.
Cala la tela
II atto
Siamo sempre nello studio del Mago Thomas. Di fronte alla scrivania una
telecamera che riprende Tommaso seduto al trono. Vicino alla telecamera, di
spalle al pubblico, ci sono Luigi, il cameraman, e Michele che ha tra le mani un
cronometro. Alle spalle di Tommaso uno striscione con lo sponsor "Passata San
Giovanni". Sul tavolo tre bottglie con acqua colorata, un recipiente di vetro ed
alcune scatole di passata di pomodoro "Passata San Giovanni". Due ragazze, poco
vestite, sono vicino al cameraman.
Luigi (E' un ragazzo, indossa quei giubbotti senza manica stile sopravvivenza)
Silenzio. (Contando con le dita della mano ) Tre, due, uno. In onda.
Parte un jingle pubblicitario e le due ragazze, entrando nel campo visivo della
telecamera, improvvisano un ridicolo balletto, sotto lo sguardo interessato del
mago Thomas. Alla fine della musichetta le due ragazze si avvicinano ai due lati
della scrivania.
Tommaso (Parlando alla telecamera) Ben ritrovati dopo la pubblicità. Siete
sempre all'ascolto di "Un pomeriggio con Thomas. Dove va in scena la tua vita".
(Alle ragazze) Ringraziamo le splendide Tommasine. Vi ricordo che il numero da
comporre per parlare con Thomas è 166.166.166 e che in questo momento è libero
per il vostro consulto in diretta. Con lo stesso numero potete parlare in
privato 24 ore su 24 con gli angeli di Thomas, che vi ricordo sono disponibili
anche sull'unico sito ufficiale del Grande Thomas all'indirizzo
www.grandethomas.it. Inoltre sia per telefono, al numero 166.166.166, che via
email, all'indirizzo consulto@grandethomas.it, potete fissare un appuntamento
personale con il Grande Thomas. Non perdete l'opportunità di conoscere la
verità.
Michele fa segno a Tommaso che c'è una telefonata. Michele aziona il cronometro.
Pronto? Benvenuto in diretta con la tua vita. Per rispetto della privacy non
diremo il tuo nome e nemmeno da dove chiami. Io ti chiamerò Amilcare.
Voce Buongiorno Thomas. Finalmente riesco a prendere la linea. E' molto tempo
che provo ma è sempre occupato.
Tommaso Si lo so. Thomas è molto richiesto. Ora dimmi Amilcare, cosa può fare
per te Thomas.
Voce Vorrei sapere se trovo la donna della mia vita.
Tommaso (Versa il liquido colorato della prima bottiglia nel recipiente) Thomas
dice che è molto che la stai cercando.
Voce E' vero. Tu indovini sempre. E' un po' che la cerco.
Tommaso (Versa il liquido colorato della seconda bottiglia nel recipiente)
Thomas dice che tu pensavi anche di averla trovata, ma poi l'hai persa.
Voce E' vero. E' vero.
Tommaso Thomas dice solo la verità.
Voce Pensavo di averla trovata, ma poi lei mi ha lasciato per il mio migliore
amico.
Tommaso Thomas sa anche questo. (Finge di leggere nel recipiente) Thomas sa che
tu inizialmente ci sei rimasto molto male. L'amavi, non è vero?
Voce Prima si, tanto. E per questo che ci sono rimasto male veramente.
Tommaso (Finge ancora di leggere nel recipiente) Thomas dice che ora vuoi
dimenticarla.
Voce Si, si. Ho voglia di rifarmi una vita
Maria entra dalla destra molto aqgitata. Leo la segue cercando di trattenerla.
Maria a gesti chiama Tommaso, mentre Leo fa segno di no. Michele chiede, sempre
a gesti, quale sia il problema. Tommaso non sa cosa sia successo e cerca di
coprire il suo imabrazzo.
Tommaso (Imbarazzato) Ma stai chiamando da un telefonino? Perchè non si sente
bene.
Voce No sto chiamando da casa.
Tommaso (Imbarazzato) Chiedo alla regia di dirmi cosa sta succedendo.
Michele gli fa cenno di continuare e gli segnala quanti minuti deve ancora
trattenere al telefono il cliente. Maria cerca di far capire a Tommaso che è una
cosa seria. Leo cerca di calmare Maria. Mentre i due discutono animatamente a
gesti Michele dice nell'orecchio al cameraman di mandare in onda la pubblicità e
poi lo comunica a Tommaso.
Tommaso (Imbarazzato) Scusate amici dell'ignoto ma ci sono problemi. Mandiamo
soltanto due minuti di pubblicità e poi torniamo in diretta con il Grande
Thomas. Amico che sei in linea, non abbandonarci. Ancora pochi minuti e saprai
tutto sull'amore. (Si alza e viene oltre la telecamera. A Maria) Dimmi adesso
che c'è di così importante.
Maria Leo mi ha detto che non hai denunciato ancora il fatto dell'altro giorno.
Leo Non è vero, non gli ho detto niente.
Tommaso (A Maria) E tu mi interrompi in diretta, per dirmi questa stupidaggine?
Maria Stupidaggine? Quello si presenta a casa nostra con una pistola, ti
minaccia e tu dici che è una cretinata? E poi mi avevi detto che eri già stato
alla polizia a fare la denuncia.
Tommaso Ora non è il momento di discutere di questa cosa. (A Leo) Tu non perdi
mai l'occasione di stare zitto.
Leo E' lei che ha capito male.
Maria Io ho capito bene. Voi non volete denunciarlo per paura che la polizia
scopre qualcosa.
Tommaso T'ho detto mille volte di non immischiarti negli affari miei.
Maria Fino a prova contraria questa e casa mia. E poi a me per poco non veniva
un'attacco di cuore.
Michele (A Tommaso) Trenta secondi.
Tommaso Ne parliamo dopo (va a sedersi al trono).
Maria E allora se non ci vai tu alla polizia, ci vado io.
Tommaso (Autoritario) Michele, Leo, non fatela uscire di qua.
Michele e Leo eseguono. Maria cerca di liberarsi.
Luigi Silenzio. (Contando con le dita della mano ) Tre, due, uno. In onda.
Tommaso Eccoci ritrovati, cari teleadepti. Vi ricordo che questa trasmissione va
in onda grazie a (indica i barattoli di pomodoro) "Passata San Giovanni", il
sapore che dura da cent'anni. Eravamo al telefono con... Amilcare. Sei ancora
li?
Maria (Cerca di liberarsi dalla stretta di Michele e Leo) Lasciatemi.
Tommaso C'è una strana interferenza. Pregherei la regia di imbavagliare questa
voce di sottofnodo. Grazie. Allora? Amilcare ci sei?
Voce Si, sono ancora qui. Vorrei sapere se la trovo quest'anima gemella.
Maria (Cerca di liberarsi dalla stretta di Michele e Leo) Ho detto lasciatemi.
Tommaso C'è sempre questa interferenza. Scusami solo un attimo Amilcare. (Si
alza e viene oltre la telecamera. A Maria) La finisci? Non vedi che stiamo
lavorando?
Maria (Finalmente dalla stretta di Michele e Leo) Ma voi siete impazziti? Non
capite che quel pazzo può tornare da un momento all'altro?
Tommaso Non torna, non torna. C'è stato un equivoco ed ora l'abbiamo chiarito.
(Autoritario) Michele, Leo, convincetela. (Torna al trono mentre Michele e Leo
cercano di calmare Maria) Eccomi qui. Ora che il problema tecnico è stato
risolto, posso leggere il tuo liquido astrofisico.
Voce Ah, finalmente Grande Thomas.
Tommaso (Finge ancora di leggere nel recipiente) Devi capire, fratello, che il
futuro è difficile da interpretare. (Aggiunge il liquido dalla terza bottiglia)
Vedo una donna. Una donna bellissima.
Voce Veramente? Oh Grande Thomas. come sono contento. Ma si può sapere quando?
Tommaso Queste sono faccende delicate. Fissa un appuntamento e vieni da vicino.
Che il Grande Spirito sia con te.
Voce Ma almeno dimmi se...
Tommaso (Abbassa la cornetta bruscamente) Il tempo a nostra disposizione è
finito. Ora è arrivato il momento che tutti voi aspettavate. Caccia al
fortunato. Il primo che prenderà la linea vincerà un cosulto gratis dal Grande
Thomas. Pronti con il dito sul telefono? Via. (Alza la cornetta) Sentiamo chi è
il fortunato di oggi. Pronto?
Michele (Camuffando la voce) Pronto. Grande Thomas? Sono Pino da Portici.
Tommaso Complimenti Pino, hai vinto un consulto gratis. Ora non attaccare,
parlerai con gli angeli di Thomas.
Michele (Camuffando la voce) Grazie. Grazie. Sono felicissimo.
Tommaso (Abbassa la cornetta) Anche la puntata di oggi è finita. "Un pomeriggio
con Thomas" torna domani, sulla stessa rete e alla stessa ora. Continuate a
telefonare al numero 166.166.166 perchè da Thomas va in scena la tua vita.
Luigi (Contando con le dita della mano ) Tre, due, uno. Stop.
Tommaso (Alzandosi) Ed anche oggi è fatta.
Luigi smonta la telecamera.
Maria Tommà, io ti avviso. Se non vieni subito con me a fare la denuncia, io
prendo il telefono e chiamo subito il 113.
Luigi (Taglia corto) Io me ne vado. Ci vediamo domani.
Michele (Taglia corto) Aspetta Luigi che t'accompagno.
Michele e Luigi escono per il centro.
Tommaso (A Leo) Ti avevo detto di dire a tua sorella che avevamo già fatto la
denuncia.
Leo Si, ma lei mi ha preso con l'inganno.
Tommaso Ma è possibile che devi dire sempre la verità? Sembri un bambino.
Maria (Si avvicina al telefono) Tommà, io sto aspettando te. E' inutile che te
la prendi con Leo.
Leo Quella si è messa a fare mille domande. A che ora siete andati? A che ora
siete tornati? Siete andati a piedi? Con la macchina? Che strada avete fatto? Ho
cominciato a sudare e lei ha capito che stavo mentendo.
Tommaso Ma che stavi subendo un interrogatorio di terzo grado? Comunque, non ne
voglio parlare. Tanto lo so che di te non mi posso fidare. (A Maria) Appena Leo
finisce le ricerche su quel tipo, vado subito a fare la denuncia.
Maria Le ha già fatte le ricerche.
Tommaso (A Leo) Hai già fatto le ricerche su questo Gennaro Pisciotta?
Leo Si ed ho scoperto che è un tipo poco raccomandabile. All'ippodromo dicono
che una volta è stato anche accusato di aver truccato delle corse. Poi fu
scagionato per mancanza di prove.
Maria (A Tommaso) Hai sentito? E' un delinquente e potrebbe tornare da un
momento all'altro. Dobbiamo andare subito alla polizia.
Tommaso Ma non capisci che è inutile? Basterà solo accontentarlo. Quando viene
la moglie gli dirò che lui non la tradisce, anzi la ama moltissimo così non li
rivedremo mai più.
Maria (Prende il telefono e compone un numero) Pronto? Polizia? Senta c'è in
pazzo che...
Tommaso (Interrompendo la comunicazione) Perchè non vuoi capire? Con il lavoro
che facciamo, non possiamo avere la polizia tra i piedi.
Maria (Prende il telefono e compone un numero) Pronto? Polizia? Si ho chiamato
anche prima...
Tommaso (Interrompendo la comunicazione) E poi ti ho detto mille volte di non
immischiarti con il nostro lavoro.
Maria (Irosa) Si da il caso che il vostro lavoro si svolge a casa mia. E sono
affari miei se qualcuno si aggira per casa con una pistola.
Tommaso E' stato solo un piccolo incidente sul lavoro. Quell'uomo voleva solo
spaventarci.
Maria (Irosa) A me non importa se voleva solo spaventarvi. Se entra un uomo
armato in casa mia, io chiamo la polizia. (Prende il telefono e compone un
numero) Pronto? Polizia?
Tommaso (Interrompendo la comunicazione) Quello era solo un marito geloso. Ci è
capitato altro volte.
Maria Ma nessuno si è presentato qua con la pistola. E se accidentalmente
partiva un colpo? Che succedeva?
Tommaso Sono i rischi del mestiere. Che io, Michele e Leo dobbiamo correre.
Leo (Prende il telefono e compone un numero) Pronto? Polizia? Prima ha chiamato
mia sorella. Si qui c'è un pazzo che...
Tommaso (Interrompendo la comunicazione) Ma pure tu ti metti, adesso?
Leo Io questi rischi non li voglio correre. Già sono troppi quelli che corro
normalmente. Adesso pure le pallottole vaganti. (Terrorizzato) Io mi compro un
giubbotto antiproiettile. E se mi colpiscono gli arti? E la testa?
Maria Mettiti un elmetto.
Tommaso E si, sta facendo la guerra.
Leo Potremmo installare un metal detector, come all'aereoporto.
Maria E prendiamo anche la vigilanza privata
Tommaso Abbiamo fatto il Banco di Napoli, ma la smettete o no?
Maria Io so solo che tu mi hai stufato. Ora vado al commissariato e faccio la
denuncia.(Esce per il centro)
Tommaso (Urlando) Maria dove vai? (Urlando verso il centro) Michele, Michele.
Carmen (Entra dal centro) Tommà, ma che succede? Michele è uscito.
Tommaso (Agitato) E dove andato? Maria sta andando alla polizia, bisogna
fermarla.
Carmen (Nel panico) Alla polizia? E ora come si fa? (A Leo) Vai a fermala, fai
presto.
Tommaso No, dove vuoi che vada questo imbecille. E' colpa sua se Maria è andata
alla polizia. Devo andare io. Che appuntamenti ci sono?
Carmen Solo la Corallo.
Tommaso Allora io vado a bloccare Maria, tu rintraccia Michele sul cellulare e
digli di tornare subito qui. Deve sostituirmi. Mi raccomando, usate la tecnica
dell'invisibilità. Io cerco di fermare quella pazza.
Carmen E se non trovo Michele?
Tommaso (A Leo) Lo farai tu. Ora devo correre. Mi raccomando, invisibilità. (Ed
esce correndo per il centro)
Leo (Agitandosi) Io non ce la farò mai.
Carmen Non agitarti, tanto trovo Michele e tu non dovrai fare proprio niente.
Leo (Sempre più agitato) Lo sai che comincio a balbettare se vado sotto stress.
Carmen (Prende il telefono e compone un numero) Ora chiamo Michele e gli dico di
venire. (Pausa) Il cliente non è raggiungibile.
Leo (Sempre più agitato, si siede al tavolo, strappa il telefono dalle mani di
Carmen e ricompone il numero poi resta in silenzio per un po) Lo sapevo, lo
sapevo. Questi telefoni quando servono non funzionano mai. Io non ce la faccio,
non ce la farò mai.
Carmen Non comportarti come un bambino. Vedrai che tra poco lo rintracciamo. E
poi lo sai come funziona. E' facilissimo. Noi diciamo alla cliente che oggi è il
giorno dell'invisibilità. Che Thomas non può vedere e non può parlare con
nessuno all'infuori di me. Ed il gioco è fatto.
Leo (Ricompone il numero velocemente) Si seccherà la gola, avrò bisogno di bere
continuamente.
Carmen (Assecondandolo) E noi metteremo una botttiglia d'acqua sopra il tavolo
Leo (Ricompone il numero velocemente) Suderò molto. Avrò bisogno di un
asciugamani.
Carmen (Assecondandolo) E noi metteremo un' asciugamani sulla sedia.
Leo (Ricompone il numero velocemente) Avrò anche bisogno di una camomilla.
Carmen (Assecondandolo) Ora è inutile riprovare sempre a fare il numero.(Aiuta
Leo ad alzarlo) Vai di la, ti prendi una bella camomilla (lo accompagna alla
porta di destra) e poi ritorni di qua con molta calma. (Dolcissima) Perchè con
la calma si ottiene tutto. Vai e ritorna sempre con molta calma.
Leo esce per la destra. Appena è uscito, Carmen si precipita come una furia al
telefono e compone il numero di Michele.
Carmen (Mentre aspetta di prendere la linea) Rispondi, ti prego rispondi.
(Terrorizzata, sbatte violentemente la cornetta sul tavolo) Michele che tu sia
maledetto, ma dove cavolo sei? (Si calma, poggia la cornetta sul telefono. Fa un
lungo respiro) Devo stare calma. (Fa un altro respiro) Molto calma.
Leo (Entra dalla destra con una tazza di camomilla, una bottiglia d'acqua e un
asciugamani) Hai riprovato a telefonare? (Poggia la bottiglia sul tavolo e
l'asciugamani sulla sedia)
Carmen No, per niente. Tanto ormai è tardi, tra un po viene la signora Corallo.
Ci hai messo pochissimo a farti la camomilla.
Leo (Sorseggiando) Ne ho sempre un thermos pieno. Sai, per le emergenze come
questa. Ne vuoi un po anche tu?
Carmen No grazie, io sono calmissima. Ora prepariamoci.
Carmen gira la sedia del mago con le spalle rivolte al tavolo.
Leo (Sorseggiando) Allora io non devo dire neanche una parola.
Carmen (Va dietro il separé e prende il vestito per Leo e un paio di occhiali da
sole) Te l'ho detto. Devi solo sederti di spalle e far finta di parlarmi
nell'orecchio quando io ti farò le domande. Ora vestiti che vado a vedere se la
Corallo è arrivata. (Esce per il centro)
Leo (Poggia la tazza sul tavolo e comincia a vestirsi) Devo solo fingere di
parlarle all'orecchio. E che ci vuole? Michele l'ha fatto un sacco di volte. E
se la cliente si accorge che non sono Thomas? Michele fisicamente gli assomiglia
di più.
Carmen (Entra dal centro) Leo la signora è già arrivata.
Leo (Agitandosi) Ma io non somiglio minimamente a Tommasso. Quella se ne
accorge.
Carmen (Gli porge la camomilla) Calmati, stai tranquillo. Siediti, fammi vedere
come sembri visto da qui.
Leo esegue, ma per la tensione la gamba comincia a tremargli.
Carmen Perfetto, sembri proprio il Grande Thomas.(Silenzio) Ma cos'è questo
rumore?
Leo Sono io, mi trema la gamba, non riesco a tenerla ferma.
Carmen (Si porta le mani nei capelli, disperata. Poi si ravvede) Calmati, beviti
tutta la camomilla e poi vado a prendere la signora Corallo.
Leo (La gamba gli trema sempre) L'ho già bevuta tutta.
Carmen (Si porta le mani nei capelli, disperata. Poi si ravvede) Dammi solo due
minuti per prepararmi e poi ritorno con la Corallo (Esce per il centro)
Leo (Il rumore della gamba che trema aumenta sempre più) Io lo sapevo che prima
o poi andava a finire male. Non dovevo accettare. Questo lavoro non fa per me.
Devo trovarmene uno tranquillo. Non lo so... il guardiano del faro per esempio.
Giornate intere a controllare solo se quella dannata luce funziona oppure no.
Carmen appare dal centro con la Signora Corallo. Si ferma sull'uscio e si toglie
le scarpe.
Carmen Oggi è il giorno dell'invisibilità. Il Grande Thomas non può entrare in
contatto con nessuno. Non può parlare con nessuno. Non può vedere nessuno.
Dobbiamo toglierci le scarpe per non portare in questa stanza terra estranea. La
stanza deve essere incontaminata.
Corallo Le devo togliere anche io?
Carmen Certamente. Non vorrai portare in questa stanza presenze estranee?
Corallo (Togliendosi le scarpe) Ma se Thomas non può parlare con nessuno, come
faccio a consultarmi con lui.
Carmen (Entra seguita dalla Corallo. Intonando una voce diversa) Il Grande
Thomas può parlare solo con me. Io farò da intermediario tra te e la tua verità.
Corallo (Si accomoda al tavolo) Speriamo bene. Ho una grande voglia di sapere
l'esito su Giorgino.
Carmen (Va dietro il separé e prende uno scrigno di legno che poggia sul tavolo.
Apre lo scrigno e tira fuori la foto di Giorgino. La alza al cielo. Intona una
voce diversa) Senti Grande Thomas. Il giorno del Ghus è passato. Dicci se queste
anime sono destinate a vivere insieme. Apri i nostri occhi. Raccontaci la
verità.
Carmen ripone la foto nello scrigno. Poi avvicina l'orecchio alla bocca di Leo.
(Alla Corallo) Il Grande asserisce che la luce della sapienza ha illuminato il
percorso buio dell'incertezza.
Corallo Si, ma che significa?
Carmen (Avvicina l'orecchio alla bocca di Leo. Poi alla Corallo) Che tutto può
succedere nel cammino instabile di un'anima errante.
Corallo Io vorrei sapere se questa è la volta buona. (A Leo) Grande Thomas dimmi
se Giorgino mi sposerà.
Carmen (Urlando) Zitta. Il Grande non può parlare con nessuno. Oggi è il giorno
dell'invisibilità. L'hai dimenticato?
Corallo Allora chiediglelo tu. E' o non è l'uomo della mia vita?
Carmen (Avvicina l'orecchio alla bocca di Leo. Poi alla Corallo) Thomas dice che
tu devi avere pazienza.
Corallo Ma io per questo vengo qua. Perchè non ce la faccio ad aspettare. Thomas
lo sa. Mi ha sempre consigliato su tutto.
Carmen (Avvicina l'orecchio alla bocca di Leo. Poi alla Corallo) Thomas dice che
quando tornerà visibile scioglierà tutti i tuoi dubbi.
Corallo E quando torna visibile? Io lo devo sapere al più presto.
Carmen (Avvicina l'orecchio alla bocca di Leo. Poi alla Corallo) Nella prima
decade del settimo plurimo.
Corallo Quando?
Carmen (Finge di fare dei calcoli in mente) Il prossimo lunedì.
Corallo (Delusa) Peccato, questo week end c'è il raduno dei collezionisti di
corallo a Paestum. Giorgino ha promesso di portarmi. Poteva essere la volta
buona. (Si alza, a Leo) Arrivederci Grande Tho... (Si interrompe, a Carmen) Me
lo saluti lei. Arrivederci. (Esce per il centro).
Leo (Si alza e scruta fuori dalla porta di centro. A Carmen) Non se n'è accorta
di niente?
Carmen Te l'avevo detto che sarebbe stato semplice. Tu sei sempre esagerato (va
al telfono e compone un numero).
Leo (Gira la sedia e si siede al trono immaginando di essere Tommaso) Non sono
esagerato, sono un pochino ansioso.
Carmen (Riappende il telefono) Un pochino? A momenti svenivi. (Indicando il
telefono) Tommaso non è raggiungibile, speriamo che sia ruscito a fermare Maria.
Comunque io ora me ne vado. Non ci sono altri appuntamenti.
Leo Si vai pure. Se viene qualcuno, gli dico di telefonare domani.
Carmen Se qualcuno vuol fissare un appuntamento, c'è l'agenda sul mio tavolo
(esce per il centro).
Leo (Si alza e apre le braccia. Intonando una voce maestosa) Oggi è il giorno
dell'invisibilità. Il Grande Thomas non può entrare in contatto con nessuno. Non
può parlare con nessuno. Non può vedere nessuno. (Si siede, prende i tarocchi e
comincia distribuirli sul tavolo. Come se parlasse ad un cliente leggendogli le
carte) Oggi è un giorno speciale, un giorno molto speciale. Troverai la strada
che ti porterà alla verità. Cosa vuoi sapere amore, salute o lavoro? Tutto?
Bene, cominciamo dall'amore. Nessuno si innamorerà mai di te, passerai la vita
da solo. E sarà una fortuna per te. Non dovrai alzare la tavoletta quando vai in
bagno. Non dovrai fingere di non guardare le altre donne per strada. Potrai
vedere tutte le partite che vuoi. Solo, ma felice (bussano al campanello.
Gridando verso il centro) Carmen apri tu? (Bussano ancora al campanello) Già è
andata via. (esce per il centro mentre il campanello continua a suonare
insistentemente).
Corallo (Entra dal centro seguita da Leo) Come? E' andato via? E non torna più
tardi?
Leo Ve l'ho detto, non torna. Volete fissare un appuntamento?
Corallo (Guardando il vestito di Leo) Ma anche lei è un mago?
Leo (Impaurito) Perchè?
Corallo La vedevo vestito così, pensavo che potesse aiutarmi.
Leo (Illuminato) Diciamo che sono... Ehm...Ehm...il consulente spirituale del
Grande Thomas.
Corallo (Eccitata) Davvero? (Si siede) Allora lei puo aiutarmi sicuramente.
Leo (Si quarda intorno poi decide di sedersi al trono) Dimmi cosa Leon può fare
per te.
Corallo Chi?
Leo (Raccoglie i tarocchi dal tavolo.Con voce maestosa) Leon. Questo è il mio
nome.
Corallo Bene, Leon. Ho bisogno del suo aiuto. Prima sono stata a consulto dal
Grande Thomas solo che lui era invisibile.
Leo (Con voce maestosa) Questo Leon lo sa.
Corallo Dovevo avere una risposta da Lui.
Leo (Con voce maestosa) Leon sa anche questo.
Corallo Sa anche cosa mi ha detto il Grande Thomas?
Leo Che devi avere pazienza. Che quando tornerà visibile scioglierà tutti i tuoi
dubbi su Giorgino.
Corallo (Impressionata) Incredibile, ma lei sa tutto, anche il nome del mio
fidanzato.
Leo Devi avere fiducia del piccolo Leon.
Corallo Ma io mi fido. Come mi fido del Grande Thomas. Solo che ho bisogno di
sapere una cosa. Poco dopo che sono andata via di qua, mi ha chiamato Giorgino,
e già questo mi è sembrato un segno del destino. Mi ha detto che ha prenotato
due posti per la crociera di natale nel golfo.
Leo (Sfogliando i tarocchi) Crociera? A Dicembre? Mare, mare e soltanto mare?
Corallo Si. Quello è l'evento mondano dell'anno. Ci saranno tutti i vip. Ma
perchè c'è qualcosa che non va?
Leo (Con tono lugubre) Navi vecchissime. Scampate alla guerra. Che credono di
trasformare in battelli da crociera con una semplice mano di vernice?
Corallo (Impaurita) Mi stai facendo paura, Leon.
Leo (Con tono lugubre) E non hai paura del mare? Di onde altissima come
montagne?
Corallo (Impaurita) Ma rimaniamo nel golfo. Vuoi dire che non dobbiamo andarci?
Leo Il piccolo Leon se ne starebbe a casa sua.
Corallo (Impaurita) Allora hai letto qualcosa di brutto. Ma di Giorgino cosa mi
dici? Ti prego non farmi stare sulle spine.
Leo Stare da sola non ti piace? Sola e felice?
Corallo Ho capito. Tu vuoi dirmi qualcosa che Thomas non voleva dirmi. Si, ma
come ho fatto a non capirlo. Giorgino non fa per me. (Si alza) Ora è meglio che
vada. Non ho visto la segretaria. Pago a te, Leon?
Leo (Si alza, imposta la voce) Leon non prende soldi. Leon è puro. Tu continua a
consultarti con il Grande Thomas. Lui è la tua luce.
Corallo Grazie Leon. Mi hai aperto gli occhi. Ora vado a telefonare a Giorgio.
(Esce per il centro)
Leo (Al centro della scena, alza le mani al cielo, imposta la voce) Da Leon va
in scena la purezza.
Conte (Entra da centro) Scusi, cerco il Grande Thomas.
Leo (Sorpreso) Thomas non c'è. Come avete fatto ad entrare?
Conte Proprio in quel momento stava uscendo una signora. Ma Thomas dov'è?
Leo Avevate un appuntamento?
Conte No. Cioè si... Ma per domani.
Leo E allora Conte tornate domani.
Conte Lei mi conosce? Forse mi ha già visto qui?
Leo (Imbarazzato) Ehm... Ehm...Io sono un sensitivo.
Conte Un discepolo di Thomas?
Leo Sono la sua guida spirituale.
Conte Io devo parlare con Thomas. Per carità, non si offenda, ma io posso
parlare solo con lui. Ma non torna?
Leo Oggi non c'è. E' in ritiro spirituale.
Conte E non possiamo rintracciarlo?
Leo (Si siede) E' impossibile. Tornate domani. E lui saprà aprire la vostra
mente.
Conte (Deluso) Ci tenevo ad avere l'ultima dose di mondanità , prima dell'eterna
povertà.
Leo (Incuriosito) Eterna povertà? Hai fatto tutto quello che ti chiedeva il
Grande Spirito?
Conte Tutto.
Leo (Intona una voce diversa) Il piccolo Leon..., ehm... cioè io, vedo nei tuoi
occhi la serenità.
Conte Ha proprio ragione. Sono sereno. Da domani sarò un uomo libero, piccolo
Leon. Il Grande Spirito mi ha aperto gli occhi.
Leo (Intona una voce diversa) Il Grande Spirito vede oltre. Ha visto in te
un'anima da salvare. E ti ha scelto. Se veramente ti sei liberato del
(sottolineando) male terreno, sono sicuro che non avrà nulla in contrario a
concederti l'ultimo momento di mondanità.
Conte (Speranzoso) Lei dice? Io ho sempre fatto tutto quello che mi ha detto il
Grande Spirito. Domani tutti i miei soldi saranno trasferiti.
Leo (Intona una voce diversa) Bene. Il Grande Spirito sarà contento. Ora vai
pure e divertiti. Il Grande Thomas è con te. Parola di Leon.
Conte (Contento) Posso andare sulla nave allora?
Leo La crociera di Natale nel golfo?
Conte Ma come avete fatto a capire? Giusto, lei è la guida del Grande Thomas.
Leo (Con tono lugubre) Navi vecchissime. Scampate alla guerra. Che credono di
trasformare in battelli da crociera con una semplice mano di vernice?
Conte Lei pensa che non dovrei andarci?
Leo (Con tono lugubre) Onde altissime come montagne.
Conte (Alzandosi)Vabbe' ho capito, cercherò qualcosa di più sicuro da fare per
l'addio alla mondanità. Grazie mago...
Leo (Con tono maestoso) Leon. Piccolo Leon.
Conte Torno domani per parlare con Thomas (esce per il centro).
Leo (Aspetta che il Conte esce, poi si alza) Benissimo. Il Conte ha fatto il
bonifico. Tommaso sarà contento. (va al telefono e compone un numero) Ma dove
sarà finito? (Terrorizzato) E se la polizia lo ha trattenuto? Se ora stanno
venendo qui a perquisire la casa? (Calmandosi) Vabbè posso sempre dire che ero
passato a fare visita a mia sorella. E che siccome non c'era, la stavo
aspettando qua. (Si siede e accavalla le gambe. Poi nota il vestito che ha
indosso. Si alza di scatto svestendosi velocemente) E io vengo a trovare mia
sorella vestito da mago? No, no questa vita non si può fare. Io non posso
sopportare uno stress simile. Per fortuna che con i soldi del Conte togliamo
tutto di mezzo... (pensa tra se e se). I soldi del Conte? (Terrorizzato) E se
quelli fanno dei controlli incrociati? Oramai il segreto bancario non esiste
più. Io lo sapevo che prima o poi ci scoprivano. A quest'ora staranno torturando
Maria. (Sconsolato) E quella già avrà confessato tutto. Quella è debole. Non
sopporta che le facciano il solletico, figuriamoci una tortura. (Sempre più
terrorizzato) Poi tortureranno Tommaso. Ben gli sta. Glielo avevo detto che
stavamo esagerando. Poi tortureranno anche me.
Michele (Entra dal centro con impermeabile,, parrucca e occhiali da sole ) Ciao
Leo.
Leo (Spaventato dalla voce di Michele, alza le mani e urla) Ahhhh... Non mi
torturate vi prego.
Michele Hai sempre voglia di scherzare.
Leo (Si appoggia al tavolo massagiandosi il petto per riprendersi dallo
spavento) Non puoi presentarti così, all'improvviso senza avvisare. Mi stavi
facendo morire. Ma dove sei stato fino ad ora?
Michele Sono uscito per delle indagini. Ma Tommaso e Maria non sono ancora
tornati?
Leo Macché. Niente. Il telefono è spento. E' venuta anche la Corallo. Ho dovuto
fare il Thomas invisibile.
Michele (Ridendo) Come, come? Ha fatto l'invisibile? Non ci posso credere.
Questa me la sono persa.
Leo Tommaso stava in questura, tu non eri raggiungibile. Ti abbiamo telefonato
cento volte. Ma che ce li avete a fare questi telefoni se non si prendono? E ho
dovuto fare l'invisibile.
Michele (Ridendo sempre più) Oh, come ho fatto a non esserci. Ti avrei proprio
voluto vedere. Già ti immagino. (Non riuscendo a trattenersi dalle risate)
Sicuramente abbiamo perso una cliente.
Leo E invece no. Ma cosa hai da ridere? Ho fatto tutto ciò che mi ha detto
Carmen.
Michele (Quasi in lacrime) Davvero? E cosa le hai detto?
Leo Che neanche questo è l'uomo della sua vita.
Michele (Piangendo dalle risate) Sai che risate? Tu che fai l'invisibile.
Immagina se fosse venuto il Conte al posto della Corallo (ride di gusto)
Leo Ed infatti è venuto anche lui.
Michele (Ridendo sempre di più) Ma che dici? Il Conte? (Terribilmente serio) Ma
tu stai scherzando?
Leo No. Ti ho detto che è venuto anche il Conte.
Michele Tu vuoi dirmi che hai fatto l'invisibile con il Conte? Lo sai che il
Conte è il cliente più importante che abbiamo. Con il Conte non si scherza. Mica
avrai scherzato all'uomo invisibile con il Conte? Ma Carmen lo sa che con il
Conte non si scherza.
Leo Carmen non c'era, era anadata via.
Michele (Iroso) Carmen non c'era? E ti ha lasciato a te solo qua a giocare al
Grande Thomas? Dimmi che non è vero. Non può aver lasciato il Conte nelle mani
di un imbecille.
Leo (Offeso) Io non sono imbecille. Ho recitato la parte a regola d'arte.
Michele (Iroso) La parte? Quale parte? Ma se Carmen non c'era, come diavolo hai
fatto l'invisibile?
Leo Infatti. Non ho fatto l'invisibile. Ho detto che ero la guida spirituale del
grande Thomas.
Michele (Iroso) La guida spirituale? Tu ci hai rovinato. (Piange per la
disperazione). Anni e anni di duro lavoro buttati al vento. Ora che Tommaso lo
saprà ti ucciderà. E se lui non lo farà, ti ucciderò io. (piange disperato).
Leo (Coprendo il lamento di Michele che ripete, disperandos, ile frasi che
pronuncia Leo ) Il Conte aveva fretta di parlare con Tommaso. E siccome lui non
c'era, ha parlato con me. Mi ha detto che è stato in banca ha fare il
versamento. Proprio come volevamo noi.
Michele (Il suo pianto si trasforma in pianto di gioia) Davvero ha detto così?
Ma allora non abbiamo perso tutto, siamo diventati ricchi. Ed io che volevo
ucciderti.
Leo (Orgoglioso) Te l'ho detto che ero stato bravo.
Michele (Il suo pianto di gioia si trasforma in risata) Tu che fai la guida
spirituale di Tommaso. Peccato che me la sono persa.(Suonano al campanello)
Questi saranno Tommaso e Maria. (Esce dal centro ridendo) Devo subito
raccontarlo a loro. (Ride sempre più) Non ce la faccio a trattenermi.
Leo Ridi, ridi. Ride bene chi ride ultimo.
Michele (Entra dal centro dopo un po) Non sono loro. (Risata) E' una cliente
(Non riesce a trattenersi)
Leo E che c'è da ridere?
Michele (Non riesce a trattenersi) Deve parlare urgentemente con il Grande
Thomas.
Leo E gli hai detto che non c'è?
Michele (Non riesce a trattenersi) No. Anzi gli ho detto che c'è qui la…(risata)
sua guida spirituale.
Leo Ma che dici? Prima era un'emergenza. Ora non ce la farei.
Michele (Non riesce a trattenersi) Dai, fammi divertire anche a me. Io mi
nascondo dietro al séparé e mi godo tutta la scena.
Leo Ma sei pazzo? Non so nemmeno chi è?
Michele E' una che deve farsi leggere un amuleto. Tu sei bravo a recita la parte
(si nasconde dietro al séparé).
Teresa (Entra dal centro) Buongiorno. Io veramente dovrei parlare con Thomas ma
il segretario mi ha detto che anche lei è un mago?
Leo Sensitivo, mia cara, sensitivo.
Teresa (Prende l'amuleto dalla borsa e lo porge a Leo) E allora sa anche leggere
questo.
Leo E che cosa è?
Teresa (Incredula) Come, ma lei non è un sensitivo?
Leo (Si siede) Ehm...No dicevo: e che cosa è che io non so.
Teresa (Si siede. Preoccupata) Ho fatto per tre notti quello che mi ha detto
Thomas. Ma non posso aspettare, devo sapere la risposta subito.
Leo (Finge di guardare nell'amuleto. Imposta la voce mentre Michele comincia a
ridere) Senti Grande Spirito. Dopo tre notti questa sorella vuole da noi una
risposta. Fa che io possa dargliela. Rendimi vedente. (Chiude gli occhi) Anghus
etabe script. (Li riapre mentre Michele si tiene la pancia per le risate) Dimmi
sorella, eri venuta qui per avere una risposta dal Grande Thomas?
Teresa Si.
Leo La risposta a quella domanda è sì!
Teresa Lo sapevo, lo sapevo. Mio marito mi ha detto che non tornava per il
pranzo perché doveva lavorare. (Si alza) Vado a fargli visita. Voglio proprio
vedere se lo trovo al suo posto. Grazie. Quanto le devo per questo consulto?
Leo Torni dopodomani e paghi la parcella a Thomas.
Teresa Grazie ancora.(Ed esce per il centro)
Michele (Ricompare ridendo) Questo è troppo per me. L'hai liquidata troppo in
fretta. Potevamo divertirci ancora un po'. (Suonano al campanello, uscendo per
il centro) Speriamo che sia un'altra cliente, è troppo divertente.
Leo si sveste, Michele rientra dopo un poco seguito da Tommaso e Maria
Leo Finalmente siete tornati, stavo con un pensiero.
Tommaso Ma tu lo sai che se vai in questura devi perdere le giornate intere.
Maria Soprattutto se la poliziotta di turno è una tua cliente.
Michele E ti racconta tutti i sogni che ha fatto negli ultimi due anni.
Leo (A Michele) Ma perchè tu stavi con loro?
Michele Tommaso mi ha chiamato e li ho raggiunti in questura.
Tommaso Mi serviva una spalla forte.
Maria Lui era convinto di potermi fermare.
Leo Avete fatto la denuncia?
Tommaso Si, si, l'abbiamo fatta. Gennaro Pisciotta non ci darà più fastidio.
Tutto a posto con la Corallo?
Leo Si ho fatto il Thomas invisibile e lei c'è cascata. Gli ho fatto capire che
anche quest'altro non era l'uomo della sua vita. Ma la cosa più bella non la
sapete. E' venuto anche il Conte. Ha detto che ha fatto tutto quello che gli
avevi detto.
Tommaso (Contentissimo) Veramente? E questa è proprio una grande notizia.
Finalmente si è deciso.
Michele (Contentissimo, abbraccia Tommaso) Finalmente siamo ricchi.
Maria (Contentissima) Finalmente lo studio di Thomas chiuderà.
Leo (Contentissimo, abbraccia Maria) Finalmente questa vita finirà.
Tommaso (A Maria e Leo) Avete visto com'è stato facile? Voi non ci credevate. Il
mio piano è stato perfetto. Ci sono voluti due anni, ma alla fine ho avuto
ragione io. (A Michele) Bisogna festeggiare, scendi subito a comprare due
bottiglie di spumante. (A Leo) Prendi l'agenda di Carmen e disdici tutti gli
appuntamenti. (A Maria) Fammi un favore, (indica gli oggetti che sono nella
stanza) butta tutta questa roba, non la voglio vedere più. il Grande Thomas deve
sparire per sempre.
Michele e Leo escono per il centro.
Maria (Raccoglie la roba che c'è sulla scrivania) Ma tu sei sicuro che il Conte
aveva tutti quei soldi?
Tommaso Dopo che ha venduto le ultime proprietà, sul suo conto c'erano più di
cinquanta miliardi.
Maria Cinquanta miliardi? Ma se ci scoprono?
Tommaso Pure tu con questa storia? Lui ha fatto una donazione spontanea ad un
associazione umanitaria.
Maria Ma se controllano, scopriranno che il presidente di questa azzociazione è
il socio del mago dal quale il Conte andava tutti i giorni.
Tommaso E qui che ti sbagli. Nessuno sa che Michele Terzillo è mio socio. Il
Conte non lo ha mai visto qui. Nessuno lo ha mai visto in mia compagnia. E
nessuno scoprirà mai niente. Michele Terzillo è il presidente di un'associazione
umanitaria con sede a Bruxelles. Domani andremo in banca e tutto sarà finito.
Trasferiremo il cinquanta per cento della somma su un mio conto svizzero e il
dieci percento lo daremo a tuo fratello.
Maria Così tu avrai il cinquanta percento, Michele il quaranta e Leo il dieci?
Tommaso Questi erano i patti. L'idea è stata mia, Michele è il prestanome e tuo
fratello è...tuo fratello. Altrimenti non beccava nemmeno una lira.
Maria Quindi, in questo momento, Michele ha il cento per cento della somma. Sei
sicuro che si accontenti del quaranta?
Tommaso (Comincia ad innevvosirsi) Io mi fido di Michele, non ammetto
insinuazioni su di lui.
Maria Io non sto insinuando niente.
Tommaso (Sempre più nervoso)No, no tu stai insinuando. Domattina io e Michele
andremo in banca e ognuno avrà la sua parte.
Maria Ci mette molto a comprare lo spumante, eh?
Tommaso (Si porta una mano alla testa) Basta con questa storia, mi stai facendo
sudare freddo, vedrai che tra poco sarà qui.
Maria Ma non avevi detto che ti fidavi ciecamente di lui?
Tommaso (Fa un lungo sospiro cercando di calmarsi) Io mi fido di lui.
Maria Io, non tanto. Scendo a controllare...
Tommaso (La blocca) Non te lo permetto, fidati di lui.
Leo (Entra dal centro) Ma Michele, che fine ha fatto? Che ci vuole a comprare
una bottiglia di spumante?
Tommaso (A Maria) Scendi a controllare, corri, fai presto.
Maria esce per il centro.
Leo A controllare cosa?
Tommaso No, niente... A vedere se ho spento i fari dell'auto.
Leo Ho disdetto tutti gli appuntamenti di domani. Poi mi restano quelli di
venerdi e sabato.
Tommaso Hai deciso finalmente, cosa fare dei soldi che ci ha regalato il Conte?
Leo No, non ancora.
Tommaso Ma non penserai veramente di prenderli in contanti?
Leo Io non mi fido delle banche. Non mi fido dei computer e di tutto quello che
è tecnologico. Le fanno passare come macchine infallibili. (Ride) Come può
essere infallibile una cosa costruita dall'uomo? Sai quante persone hanno perso
i loro soldi perchè si fidavano di un computer?
Tommaso E tu sai quante persone subiscono delle rapine, quante case vengono
svaligiate ogni giorno?
Leo Mi affitto una scorta personale con tanto di macchina blindata. Ma i miei
soldi non li regalo ad un adolescente australiano che per divertimento sabota i
sistemi di sicurezza di tutte le banche del mondo.
Tommaso Ecco, ora gli hacker di tutto il mondo stanno aspettando che Leo Maruzza
depositi i suoi soldi su un conto.
Leo Chi?
Tommaso Gli hacker, i pirati informatici. Già, tu di computer non capisci
niente. Sai solo che non ti puoi fidare di loro e basta.
Leo Quelle sono macchine infernali. Ma tu lo sai che appena scatta il nuovo
anno, a mezzanotte del 31 dicembre, i computer di tutto il mondo si
bloccheranno? E fosse niente. Si bloccheranno anche tutte le apparecchiature
elettroniche: ascensori, aerei, forni a microonde, cellulari, tutto. E solo
perché (cercando di ricordare) l'anno, prima era a due cifre, ora, non lo so… è
a quattro. Mah… non è che ho capito molto, ma comunque si bloccheranno.
Tommaso Tu non capisci niente, sai solo che si bloccheranno. Questo è come il
fatto di Nostradamus. Chissà quale Grande Thomas nel mondo, ha fiutato l'affare,
ed ha messo in mezzo questa storia. Tutte le macchine si bloccheranno. Così
tutti i cretini come te, stanno spendendo i soldi per fare aggiustare i
computer.
Leo Comunque anche se non si bloccano, io i miei soldi me li tengo in casa.
Tommaso Bravo. Tieniteli in casa. Pensa solo se un tipo, come Gennaro Pisciotta,
si presenta a casa tua. (Mima con le mani la pistola e intona la voce di
Gennaro) Dammi tutti i soldi.
Leo Ed io ce li do? Lui deve ringraziare il cielo che io sono un uomo calmo.
(Con tono arrabbiato) Perché se io mi arrabbio, non c'è Gennaro Pisciotta che
tenga. Tommà, il pulcino che vedi davanti a te, (mima con le mani) caccia gli
artigli, (mostra i denti) aguzza i denti, diventa un leone (ruggisce).
Proprio in quel momento Gennaro Pisciotta entra dal centro. Leo non lo vede.
Tommaso, impaurito, cerca di far capire a Leo che Gennaro è lì.
Leo (Parla a Tommaso come se stesse parlando a Gennaro) Gennaro Pisciotta, tu
non sei nessuno.
Tommaso (Spaventato, cerca di far capire a Leo che Gennaro è alle sue spalle) Ma
che dici? Quello è un simpaticone.
Leo (Parla a Tommaso come se stesse parlando a Gennaro) Simpaticone? Ed infatti
fai ridere. Fai tanto il duro, ma a me non fai paura.
Tommaso (Spaventato, cerca di far capire a Leo che Gennaro è alle sue spalle) Ma
stai zitto che quello sta qua.
Leo Sta qua? E dove sta? Lo voglio vedere per dirglielo in faccia. Gennaro (si
volta e finalmente vede Gennaro. La lingua gli scende in gola. Pronuncia solo
dei sibili incomprensibili. Poi si butta ai suoi piedi) perdonami.
Tommaso Si perdonalo, quello è un povero demente.
Gennaro Ah...io non sono nessuno?
Tommaso Non sa quel che dice, è mezzo scemo.
Gennaro (Cercando di liberarsi della morsa di Leo che non ha smesso un attimo di
baciargli i piedi) Lasciami, lasciami, ti perdono. (Leo si alza) Figurati se mi
sporco le mani con un fesso come te. (A Tommaso) Ma con te che sei un grande
mago, il Grande, il solo, l'unico, Thomas, me li posso sporcare.
Tommaso (Spaventato, si nasconde dietro Leo) No, sporcatele con lui. Ti ha detto
un sacco di cose cattive e devi vedere quante te ne ha dette quando non c'eri.
Leo (Spaventato, si nasconde dietro Tommaso) Non è vero, non ho detto niente.
Gennaro (Iroso, a Tommaso) Ti avevo avvisato. Te lo avevo detto. Non dire a mia
moglie che la tradisco, altrimenti ti ammazzo.
Tommaso (Spaventato, si nasconde dietro Leo) Ed io non glielo detto. Domani,
quando viene, le dico che tu non la tradisci.
Gennaro (Iroso) Vuoi prendermi in giro? Lei è stata qui, oggi. E tu gli hai
detto che avevo l'amante.
Leo (Spaventato) Le avviso che noi siamo andati alla polizia. (Gennaro estrae
una pistola) Ma non abbiamo trovato nessuno (si nascondendo dietro Tommaso)
Tommaso (Spaventato) Ci deve essere un errore. Sua moglie deve venire domani.
Gennaro (Iroso) Ed invece è stata qui oggi. Appena l'ha saputo è corsa
all'ippodromo e mi ha trovato a pranzo con la mia amante.
Tommaso (Spaventato) Io non glielo detto. Ti prego non fare sciocchezze.
Gennaro (Iroso) Ormai è tardi. Lei mi ha lasciato ed io sono un uomo distrutto.
(Esplode un colpo di pistola, Tommaso cade svenuto) Gennaro Pisciotta ha una
sola parola (Esplode un altro colpo di pistola, Leo cade svenuto)
BUIO
Un mese dopo. Siamo sempre nello studio del Mago Thomas. Dalla stanza sono
spariti tutti gli oggetti che servivano al mago. Il séparé non c'è più. Ora è
una stanza normale. Michele è al tavolo che legge il giornale.
Carmen (Entra dal centro) Maria non è ancora pronta?
Michele Non lo so, chiedilo a lei.
Carmen Come mai ancora non sei partito per la montagna?
Michele Ieri, stavo quasi per partire quando Maria mi ha chiesto di rimanere
ancora un giorno e non me la sono sentita di lasciarvi da sole in questo
momento. Penso che parto domani.
Carmen Ma come puoi leggere in un momento simile?
Michele Stavo leggendo i particolari della sciagura.
Carmen Ti riferisci alla crociera di ieri?
Michele La nave ha avuto un'avaria ed è affondata in pochi minuti.
Carmen Per fortuna stavano nel porto. Ma ci sono dispersi?
Michele Dieci persone, tutte dell'equipaggio.
Carmen Una festa che si trasforma in tragedia.
Maria (Entra dalla destra, è visibilmente sconvolta, reca una corona del
rosario) Carmen, è finita la camomilla. Mi ricordi di comprarla?
Carmen Si, ma tu come stai?
Maria (Si siede) Sto bene, grazie.
Carmen Devi farti forza.
Michele Ora dovresti provare a distrarti un po'. E' da un mese, da quando è
successo il fatto, che non fai altro che andare in chiesa. Casa e chiesa, chiesa
e casa. Ora basta.
Maria (Si alza) Non capisci che non c'è altro da fare che pregare.
Carmen Michele non sa quello che dice. Andiamo.
Maria Oggi Don Carmine ci darà quella risposta che aspettavamo.
Michele Ancora con questa storia?
Carmen Andiamo, se no facciamo tardi. E tu fatti gli affari tuoi.
Maria e Carmen escono per il centro. Squilla il telefono.
Michele Pronto? (Pausa) No, lo studio è chiuso da... (si interrompe). Chi?
(Pausa) Il Piccolo Leon? Non c'è mai stato nessuno con questo nome. Basta con
questo Leon. (mette giu).
Leo (Entra dalla destra) Maria è andata in chiesa?
Michele E dove vuoi che sia andata? Scusa se te lo dico, ma tua sorella ormai ha
perso la testa. Sempre in chiesa a pregare.
Leo E' normale, che nel momento del bisogno, uno trovi un rifugio in chiesa.
Squilla il telefono.
Michele (Alza la cornetta) Qui non c'è nessun Piccolo Leon (mette giù). E' da
stamattina che non fanno altro che chiedere di questo Leon. Non ce la faccio
più.
Leo Di chi?
Michele Ma non lo so. Del Piccolo Leon. Il grande mago che ha previsto la
sciagura della crociera di natale. Sarà qualcuno che per farsi pubblicità ha
dato il nostro numero. Ed anche il nostro indirizzo. Ma lo sai cosa è successo,
l'altro giorno? Stavo tornando dal supermercato ed ho visto una folla sotto al
palazzo. Ho pensato a qualche disgrazia ma poi quando mi sono avvicinato ho
capito che erano tutte persone che cercavano il grande mago. Allora ho avuto una
grande idea. Con uno dei miei famosi travestimenti, mi sono travestito dal
portiere del palazzo.
Leo Portiere? E ti hanno creduto?
Michele Eccome. Figurati che c'era quello che consegnava gli elenchi telefonici.
Appena mi ha sentito, ha detto <<Ah… finalmente in questo palazzo hanno messo il
portiere, allora gli elenchi ve li lascio tutti qua>>.
Leo E tu li hai accettati?
Michele E certo. Ormai ero nella parte, non potevo tirarmi indietro. Dopo mi
sono fatto un mazzo così per consegnarli tutti. Comunque, come ti dicevo, nella
parte del portiere ho detto a tutti << Signori è inutile che aspettate qua. Il
Grande Thomas non abita più qui. Siete pregati di sgomberare l'androne.>> Ma
tutti hanno risposto << Ma noi vogliamo parlare con il Piccolo Leon. Il grande
veggente. Il santone. Fateci parlare con lui.>>
Leo E chiedevano tutti del Piccolo Leon?
Michele Ma perché tu lo conosci?
Leo No, macché, era una curiosità.
Michele Penso che dovremo cambiare numero.
Leo E' inutile, tanto questa casa la vendiamo.
Michele Ma allora è tutto deciso?
Leo Lo sai, da quel giorno niente è più stato uguale.
Michele Ed ora io che cosa farò?
Leo Guarda, non me ne parlare. Non sono riuscito a convincere mi sorella. E'
inutile parlarle, si comporta come una bambina. Lei pensa che questo è il prezzo
da pagare per tutto il male che abbiamo fatto alle persone. (Con tono lugubre)
Di notte ha gli incubi. Di giorno le visioni. Sogna sempre morti, disastri,
pestilenze. Dice che Il giudizio universale si è abbattuto su di noi.
Tommaso (Entra dalla destra. Indossa il pigiama. E' pallido e con le occhiaie.
Stringe tra le mani una bibbia. Urlando) Ed ha ragione.
Michele e Leo, spaventati dall'urlo di Tommaso, gridano di terrore.
Michele (Massaggiandosi il petto) Tommaso, ma che sei pazzo? Ci hai fatto
prendere un colpo. Ma allora stai bene? Finalmente sei di nuovo in piedi.
Leo (Riprendendosi dallo spavento) Ed hai riacquistato anche la parola?
Tommaso (Mostrando la bibbia) Così ha voluto lui.
Michele Finalmente. Non ne potevo più. Ora parlerai con Maria. Vedi, lei sta un
po' stressata. Questa storia deve averla turbata oltremodo. Ma ora che tu ti sei
rimesso, tutto tornerà come prima. Maria ha messo in vendita la casa. Vuole dare
tutti i nostri soldi in beneficenza Tu devi farla ragionare, quella a te ti sta
a sentire.
Tommaso Si lo so. Glielo ho detto io.
Michele Ah lo sai? E giustamente tu eri muto, mica sordo. Ecco allora adesso noi
dobbiamo convincerla…(si interrompe) Che hai detto? Glielo hai detto tu?
Tommaso Si. Glielo ho detto io.
Michele (A Leo) Non ho sentito. Che ha detto?
Leo (Scandendo bene) Glielo ha detto lui.
Michele (Disperato) Ma allora non è Maria che è uscita pazza. Sei tu che hai
perso completamente la testa?
Tommaso Ti dimentichi che io sono stato miracolato. Vedi, Michele, quando
Gennaro Pisciotta ha sparato, era qui a due passi da me. Come siamo ora tu ed
io. Ecco, immaginiamo che tu sia proprio lui. (gli mette la bibbia in mano) e
che questa sia la sua pistola. Io ero qui (prende Leo e lo mette di fronte a
Michele). Immaginiamo che Leo sia io. Quando Gennaro Pisciotta ha sparato. (A
Michele) Spara. (Michele non esegue, ordinando) Spara.
Michele (Scocciato, con voce flebile) Bang.
Tommaso E questo, secondo te, è uno sparo? Michele, ma tu hai mai sentito uno
sparo a due passi da te? E' come un tuono, un petardo di capodanno, un suono
così forte che ti rimbomba nelle orecchie per giorni e giorni.
Michele (Urlando forte) Bang.
Tommaso Ecco cosi va bene. Dicevo, Gennaro Pisciotta ha sparato. (A Michele)
Spara.
Michele (Urlando forte) Bang.
Tommaso (Disegnando il percorso del proiettile con un dito) Il proiettile è
uscito dalla pistola. Ha evitato il mio corpo con una traiettoria inspiegabile,
ha bucato il séparé, che prima era proprio qui, e, riprendendo la sua naturale
traiettoria, si è andato a conficcare nel muro, dove la polizia lo ha poi
rinvenuto. Ora, sappiamo benissimo che un proiettile normale percorre la sua
traiettoria retta, senza evitare ostacoli. Per cui l'unica spiegazione logica è
che il proiettile, (mettendosi di spalle a Michele) dopo che Gennaro Pisciotta
ha sparato…
Michele (Urlando forte) Bang.
Tommaso (Spaventato dall'urlo, si tappa le orecchie) Mamma mia. Ma che urli a
fare? Mi hai stonato.
Michele Stavo facendo lo sparo.
Tommaso (Sturandosi le orecchie) Ora non serve più. Si è visto da dove parte lo
sparo. Dove ero rimasto? Ah… si. (mettendosi di spalle a Michele) dopo che
Gennaro Pisciotta ha sparato…(si volta velocemente verso Michele) senza lo
sparo. Il proiettile, uscito dalla pistola (disegna il percorso del proiettile
con un dito) ha attraversato il mio corpo (così facendo spinge con un dito nella
pancia di Leo che urla) Che è successo?
Leo Mi hai fatto male.
Tommaso (Guardandosi il dito) Ma che è il proiettile? E' un dito. Non può far
male.
Leo Mi sono fatto impressionare dal racconto.
Tommaso Dove ero rimasto? Ah…si. Il proiettile, dicevo, abbia attraversato il
mio corpo senza lasciare una minima traccia, abbia forato il séparé e si sia
conficcato nel muro.
Michele (Restituisce la bibbia a Tommaso) Oppure, semplicemente, Gennaro
Pisciotta è un pessimo tiratore e ti ha mancato.
Tommaso (Porge la bibbia a Leo che la prende a due mani e la guarda impaurito)
Mancato? Ti ho detto che eravamo uno di fronte all'altro. Non poteva mancarmi.
(A Leo) Diglielo tu.
Leo (Restituisce la bibbia a Tommaso tenendola come se fosse la pistola)
Riprenditi la pistola che a me mi fa impressione.
Tommaso (Guardando la bibbia) Non è la pistola. E' una bibbia.
Leo Mi sono lasciato suggestionare dal racconto.
Tommaso (A Michele) Tu non c'eri, per fortuna tua, e non puoi sapere cosa
significa.
Leo (A Michele) Io e Tommaso ci siamo cagati addosso dalla paura. E la polizia
che fino ad oggi non lo ha ancora trovato a quel infame disgraziato.
Michele Ok, io non c'ero. Voi siete dei miracolati. Ma questo che c'entra con i
soldi che abbiamo in banca.
Tommaso Allora non capisci? Questo è stato un segno. Un segno chiarissimo. Noi
siamo stati graziati nonostante non ce lo meritavamo affatto.
Michele Noi abbiamo lavorato tutta la vita, ed ora che siamo ricchi dobbiamo
rinunciare a tuti questi soldi? Cosa faremo per vivere? Come mangeremo?
Tommaso Io non dico di restituire tutti i soldi. Io restituirò la mia parte.
(Guarda Leo che guarda da un'altra parte) Leo la sua…(si interrompe) Almeno che
Leo non abbia cambiato idea.
Leo (Imbarazzato) Non è che ho cambiato idea. Io forse ero l'unico che questi
soldi non li ha mai voluti. Ma… Michele forse… non ha tutti i torti.
Tommaso (Interrompendolo) Che Michele abbia dei dubbi, lo posso anche capire. Ma
tu? Tu che sei stato miracolato per la seconda volta. Come puoi avere dei dubbi?
Non capisci che questo è stato un segno. Noi due siamo stati miracolati. Siamo
stati fortunati. E se anche Michele avesse un segno tangibile come il nostro,
ora non staremo neppure a parlarne. Forse qualcuno voleva metterci alla prova. E
se Michele non si fosse attardato al bar, ci saremo ritrovati tutti e tre di
fronte a quella pistola.
Leo (Imbarazzato) Io volevo solo dire che forse potremo conservarci dei soldi
per fare altre opere di bene.
Tommaso (Interrompendolo) Quei soldi sono maledetti.
Michele (Interrompendolo) Non è vero. Io ci ho comprato una splendida baita di
montagna. Tutta in legno. Vista sulla valle. Caminetto. Mansarda. Pelle d'orso
sul pavimento. E ora dovrei essere già li. Invece di stare a sentire i vostri
pazzi discorsi. Starei seduto su una bella sedia a dondolo. Con il caminetto
accesso e con gli uccellini che cinguettano fuori dalla finestra.
Tommaso (Interrompendolo) Quella casa l'hai comprata con dei soldi sporchi.
Michele (Interrompendolo) Erano i soldi che ci siamo guadagnati duramente e che
io mi goderò nella mia splendida baita di montagna.
Squilla il telefono.
Leo (Risponde) Pronto? (Pausa) Si è qui. Un attimo che glielo passo. (A Michele)
E' per te, è la polizia.
Michele La Polizia? Ma devi aver capito male. Cosa può mai volere la polizia da
me?
Leo Rispondi, così lo saprai.
Michele (Risponde) Pronto? (Pausa) Si, sono io. (Pausa) Incendio? (Pausa) Ma
quando è successo? (Pausa) Oh Madonna Santa. E la casa si è salvata? (Pausa) Si
grazie, prendo il primo treno domani mattina. (Pausa) Grazie (mette giù, è
sconvolto. Si siede affranto) La mia casa in montagna. Un incendio l'ha
distrutta questa notte. La polizia non riusciva a rintracciarmi. Poi hanno
chiesto al vecchio proprietario.
Leo E' andata completamente distrutta?
Michele (Quasi in lacrime) Caminetto. Mansarda. Pelle d'orso. Sedia a dondolo.
Tutto in fumo.
Leo Per fortuna non sei partito più.
Tommaso Già. Se tu fossi stato la, cosa sarebbe successo?
Michele (Quasi in lacrime) Se io fossi stato la, avrei salvato la casa...
Tommaso (Interrompendolo) Oppure saresti bruciato con lei. La tua casetta tutta
in legno e tutta infiammabile. Quanto pensi ci abbia messo ad andare in fumo?
Leo Tommaso smettila, già è abbastanza scosso per la casa. (A Michele) Con tutti
i soldi che hai, ne comprerai un'altra nuova.
Michele Tommaso ha ragione, se stanotte fossi stato la, forse sarei morto.
Tommaso (Contento) Finalmente lo hai capito.
Leo Ma non è vero. Forse ti saresti salvato e avresti salvato anche la casa.
Tommaso Forse…forse….forse.
Maria (Entra dal centro) Tommaso sei in piedi? Stai bene? (Al cielo) Signore ti
ringrazio.
Tommaso Mi sento molto meglio. Don Carmine che ti ha detto?
Maria Ha detto che possiamo partire anche domani. Io le valigie già le ho fatte.
Leo Partire per dove?
Tommaso Tanzania.
Leo Tanzania? Un posto un po' particolare per fare una vacanza.
Tommaso E chi ha parlato di vacanza? Noi andiamo la a fare i missionari.
Leo Missionari? (A Maria) Ma non puoi lasciarmi qui da solo?
Maria E allora vieni pure tu.
Leo Ma lo sai che io non sono portato per queste cose. (A Tommaso) Allora
veramente dicevi? Ha ragione Michele, voi siete impazziti. Questa storia vi ha
dato alla testa. In Tanzania a fare i missionari?
Maria (A Michele porgendo un biglietto) A proposito. Questo è il numero del
conto corrente sul quale versare la nostra parte dei soldi.
Michele (Non prende il biglietto) Io quei soldi non li tocco. Andateci voi in
banca.
Maria (A Tommaso) Ma che gli è preso?
Tommaso Ti ricordi dove doveva stare a quest'ora?
Maria In montagna?
Tommaso Stanotte la casa ha preso fuoco. Lui (scandendo) è vivo per miracolo.
Maria Gesù, Giuseppe, Santa Anna e Maria. Anche lui è stato graziato.
Leo Ma quale grazia? Lo volete capire che sono state solo delle coincidenze? (A
Michele) Hai detto che quei soldi ce li avevamo guadagnati. Ora è giunto il
momento di goderceli. Non dare retta a questi due pazzi.
Tommaso La pallottola ha oltrepassato anche te.
Michele Non capisci che siamo vivi per miracolo.
Maria Qualcuno ha voluto avvisarvi.
Leo (Sconvolto) Parlate proprio come i clienti che abbiamo truffato fino ad un
mese fa. I miracoli non esistono. Gennaro Pisciotta non ha sparato bene. (A
Michele) E la tua casa era tutta di legno. L'hai detto anche tu. Chissà quante
case come quella bruciano ogni anno. I miracoli non esistono. (A Tommaso) Eri
l'uomo più scettico del mondo ed ora improvvisamente credi a queste cose? Solo
perché una pallottola ti ha mancato? (A Maria) Non sei mai andata in chiesa. Hai
sempre criticato i preti. Ed ora ci vai tutti i giorni. Soldi in beneficenza.
Missionari. Forse sperate che dopo morti diverrete anche santi.
Maria Ma perché dici queste cose? Hai sempre detto che questo lavoro non ti
piaceva, era sporco.
Tommaso La pallottola non ci ha mancato, ci ha oltrepassato.
Michele La mia casa doveva incendiarsi proprio stanotte? Sono troppe le
coincidenze. Comunque tu fai quello che vuoi. Hai la delega su quel conto. Vai
in banca e trasferisci i nostri soldi. I tuoi spendili come vuoi.
Leo (Sconvolto) Pazzi, voi siete diventati pazzi.
Maria (Dolce) Leonardo. Proprio tu dici queste cose? Ti sei dimenticato di
Laika? Tu eri il nostro miracolato? Tutta Napoli lo sa che sei vivo per
miracolo. Tu proprio, ai miracoli dovresti crederci.
Tommaso La cagnetta ti salvò.
Michele Sei caduto dal quarto piano e ti sei salvato. Non è un miracolo questo?
Leo (Serissimo) I miracoli non esistono. E' arrivato il momento di dirvi la
verità su questa storia. (A Maria) Maria scusami se non ve lo mai detto. (Come
se ricordasse) Io a Laika la volevo bene. Papà raccontava che quella cagnetta
era venuta dallo spazio ed io, anche se sapevo che non era vero, fingevo di
crederci. Giocavamo tanto insieme. Io, papà e Laika. Quando papà non c'era, io
avevo inventato un gioco nuovo, che facevamo solo io e lei. Giocavamo
all'astronave. Io mettevo Laika nel paniere e lo spingevo oltre il balcone. Lo
tenevo per la corda mentre lei volteggiava nell'aria ululando dalla paura. (Mima
con le mani di tenere una corda) <<Dai Laika, fammi vedere come sei arrivata
nello spazio>> e così dicendo la spingevo sempre più fuori. Quel giorno spinsi
troppo, il paniere si rovesciò e Laika cadde dal quarto piano. Scesi subito a
vedere cosa si era fatta, ma la poveretta giaceva sul ciglio della strada. La
signora Corradini, che abitava sotto a noi, aveva visto qualcosa cadere ma
quando si affacciò io già ero steso sul cane. Cominciò ad urlare <<Leonardo è
caduto dal quarto piano, Leonardo è caduto dal quarto piano>> e tutti scesero
per strada. Quando mi trovarono vivo e senza un graffio tutti gridarono al
miracolo. <<E' caduto sul cane e non si è fatto nienete>>, <<Il cane lo ha
salvato>>.
Maria (Sconvolta) Tu hai ucciso Laika? E papà che pensava che lei veramente ti
avesse salvato.
Tommaso E non hai mai detto la verità?
Leo E come potevo? Quello a papà era così affezionato alla cagnetta. Che gli
dicevo? L'ho fatta cadere perché stavamo giocando all'astronave? Lo so mi sono
comportato male ma questo servirà a farvi capire che i miracoli non esistono. Ce
li inventiamo noi.
Maria Questo invece ci fa capire che allora tu non sei stato miracolato due
volte. Una persona può essere miracolata una volta, ma due sembrava molto
strano. Se non sei stato miracolato da piccolo, allora sei stato miracolato solo
adesso. Questo è un altro segno. Il fatto stesso che tu abbia confessato proprio
ora, ci fa capire che questa volta il miracolo c'è stato davvero. (Al cielo) Oh
signore ti ringrazio. (A Tommaso) Io vado a prendere le valigie, non possiamo
restare qui nemmeno un istante in più (ed esce per la destra).
Leo (A Maria mentre esce) Ma dove vai? Non capisci che non esistono i miracoli.
Tommaso Invece lei ha ragione. Tu hai mentito per tutto questo tempo. Ed hai
continuato a farlo in questo studio. Tu sei stato la molla di tutto. L'elemento
scatenante.
Maria entra dalla destra con due grosse valigie
Leo Ma che dici? Quale elemento scatenante?
Maria Noi ce ne andiamo. Ci terremo in contatto tramite Don Carmine.
Maria e Tommaso fanno per ucire dal centro con una valigia a testa.
Michele (Li ferma) Ma dove andate? E mi volete lasciare solo con l'elemento
scatenante. Quest'uomo è pericoloso. (A Tommaso) Ma non serve qualcun altro in
Tanzania?
Tommaso (Mentre esce seguito da Maria e Michele) E come no? La serve un sacco di
gente. C'è bisogno di braccia forti, tanta volontà e soprattutto fede, tanta
fede.
CALA LA TELA
Epilogo
Un mese dopo. Siamo sempre nello studio del Mago Thomas. Leo e Teresa sono
seduti al tavolo. Sul tavolo ci sono mazzetti di banconote che Leo sta contando.
Leo (Indicando una parte dei soldi) Questa è la vostra parte.
Teresa (Ridendo, raccoglie le mazzette e li mette in una borsa) E' stato più
semplice di quanto pensassi. Devo ammettere che il piano era architettato molto
bene.
Leo Siamo stati fortunati, se Tommaso non fosse svenuto avrebbe sentito anche il
secondo sparo e la polizia avrebbe capito che il primo era a salve.
Teresa (Raccoglie le mazzette e li mette in una borsa) Giusto. Ma tu avevi
previsto anche questo.
Leo Il merito è di Gennaro che ha recitato la parte a meraviglia.
Teresa (Raccoglie le mazzette e li mette in una borsa) Si, hai ragione. Anche
con la casa di Michele ci ha saputo fare.
Leo Un lavoro coi fiocchi. Nessuno ha mai sospettato che l'incendio fosse
doloso.
Teresa (Finite le mazzette, si alza) Ma a loro non li hai più sentiti?
Leo Maria mi ha scritto che stanno tutti bene. E non sospettano niente. Pensano
davvero che io abbia dato tutti i soldi in beneficenza.
Teresa Ora, io me ne vado, ho l'aereo tra due ore.
Leo Raggiungi il piccioncino ai Caraibi. Grazie di tutto e buona fortuna.
Teresa E' stato un piacere (i due si stringono la mano). E tu adesso che farai?
Leo Sistemo le ultime cose qui e poi inizio un giro del mondo.
Teresa Tu? In aereo? E tutte le tue fobie?
Leo Quando ero povero avevo un sacco di paure. Ora che sono ricco mi sono
passate.
CALA LA TELA