STRADE/CORRIDOI
di
Sonia Arienta
PERSONAGGI
ROSA mezza età, grassoccia, (eventualmente parte en travesti maschile), indossa abiti da “signora rispettabile”. Ha un mazzetto di fotografie che continua a sfogliare e un rosario.
MARIA mezza età magrissima (eventualmente parte en travesti maschile), vestita in modo sciatto ma con dettagli eleganti. Ha un anello d’oro
PIERA sui trent’anni, casual un po’ volgare, si mangia le unghie e cioccolatini
ORNELLA tra i quaranta e i cinquant’anni, nuova arricchita. Beve di nascosto whisky. Ha un album di foto
PRIMA PUNTATA – tea time
Una angolo semiabbandonato di un cortile-pollaio in una casa di cura delimitato da rete metallica.
Rosa, Piera, Maria e Ornella sono, come davanti alla telecamere di un talk-show e si comportano come se stessero sorseggiando il tè in un salotto, durante una riunione tra signore-bene. Rosa e Ornella parlano di se stesse come se si presentassero a un pubblico immaginario e entrano in competizione reciproca. Maria ha lo sguardo assente. Piera durante l’azione scarta cioccolatini e caramelle uno dietro l’altro, tra un boccone e l’altro fuma, non vede l’ora di chiacchierare.
ROSA. (possiede una serie di fotografie da cui non si separa mai e che per tutta la durata della pièce continua a guardare e a mostrare) Papà mio faceva o torrone a Benevento. Torrone, cioccolato,
caramelle, liquori, confetti, gelati… tenevamo la pasticceria proprio nella piazza principale…
ORNELLA Mio marito mi ha comprato uno châlet. Abbiamo un negozio di elettrodomestici,
tritacarne, asciugacapelli, spremiagrumi, aspirapolvere…mi ha comprato lo châlet per il
compleanno, una seconda casa per le vacanze. Guida una BMW.
PIERA (smette di scartare i cioccolatini) Mio padre, che è un uomo serio, fa il farmacista. In
famiglia siamo molto uniti. Ci aiutiamo sempre. (si accende una sigaretta)
La guardano con un’aria di sufficienza molto seccate.
ROSA, ….la pasticceria stava proprio davanti alla chiesa, di fianco al municipio, appresso appresso
alla farmacia. Papà mio era ricco assai. La pasticceria teneva i tavolini di fuori, con le tovagliette di
pizzo o ricamate. Venivano sindaco, monsignore vescovo, farmacista, notaio, maresciallo,
assessori…Guardi (estrae una fotografia)
ORNELLA: (cerca un piccolo album nella borsetta)…abbiamo un negozio grande nella via più bella
del paese. Tre luci con magazzino seminterrato. Dove l’ho messa? (cerca) Siamo specializzati in
elettrodomestici. Tostapane, televisori, frullatori, affettatrici, tritacarne. (la trova e la mostra a
Rosa) Eccola qui.Tutti gli ultimi modelli. E un fatturato annuo che…
MARIA (molto seccata, acida) Sono una lady. Le cifre non mi interessano, vivo fra London e
Venezia.
PIERA (a Maria) Vuoi che ti aiuti? (butta la cenere a terra) Ti do una mano. Se hai bisogno di
qualsiasi cosa chiedimi pure tutto quello che vuoi…
MARIA-LADY: young girl mi fai un favore?
PIERA sì certo, come no…
MARIA-LADY: chinati please e raccogli la cenere da terra
ROSA: …veniva pure ‘o medico alla pasticceria e si pigliavano tutti ‘na pasterella con ‘o caffè.
Papà mio era ricco assai. Oltre alla pasticceria tenevamo pure una bella casa, una villa grande. Stava
fuori città la casa, tutta dipinta di bianco. Con le persiane verdi e il rampicante. Tengo la fotografia
(la cerca e la mostra)
PIERA La mia famiglia si compone di due genitori e cinque figli. Viviamo felici in un condominio
residenziale, vicino al casello dell’autostrada. Ci capiamo, se abbiamo un problema siamo sempre
disponibili ad aiutarci. Io aiuto te, tu aiuti lui, lui aiuta lei, io aiuto loro, ci aiutiamo tutti insomma.
(La guardano seccate a causa dell’interruzione)
ROSA E ci stava pure il giardino grande con gli alberi grandi, le rose e il glicine…
MARIA-LADY: my God this is awful, alberi con foglie. Sporcano i prati.
ROSA: che una tazza di caffè la vuole?
MARIA-LADY: oh dear, no grazie, bevo solo tè al latte. Che ore sono?
ROSA: (a Ornella) che una tazza di caffè la vuole?
ORNELLA: no grazie…abbiamo molti soldi, fior di soldi in entrata, lo dice il commercialista…
abbiamo un negozio che, non faccio per dire, è il più grande del paese. Forse della provincia.
ROSA: Il giardino nostro teneva le rose e il glicine. Le rose e il glicine. Dentro ‘o giardino crescevano
le siepi di rose. Sui muri anche si arrampicavano le rose e il glicine. (guarda la foto)
ORNELLA: Mio marito mi ha comprato uno châlet. Un amore. Molto bellino. Un amore. Tutto con
gli interni di legno. Massiccio. Molto bellino. Anche il bagno padronale. Un amore. Miscelatori
cromati, come sul dépliant
MARIA-LADY: This is wonderful. Cammino, rastrello le foglie, taglio l’erba volentieri in mezzo al
parco del castello. E’ il mio hobby preferito. Che ore sono? Devo dare da mangiare ai cigni. Pane
al latte, il pane secco fa troppe briciole.
ROSA: A me mi piace il mare. Papà mio era ricco assai. Però da noi il mare non ci sta. E’ peccato.
Nel giardino ci stava pure un pergolato, ma il mare non ci stava proprio. E’ peccato. Ci stava il
giardino con le rose e il glicine. Tenevamo rose di tutti i colori e glicine rampicante. Però a me mi
piace il mare. L’orizzonte. A me mi piace l’orizzonte.
PIERA: anche a me piace il mare e camminare sulla spiaggia…
MARIA-LADY: oh dear, non sarà per caso una spiaggia con sabbia fine?
PIERA: sì perché? I ciottoli fanno male ai piedi
MARIA: well, well, young girl scuoti bene le scarpe prima di entrare in casa. .
PIERA: A mia madre non piace che le sporchino la casa…siamo una famiglia molto unita.
PAUSA Si interrompono poi fanno finta di non aver sentito. Cala la luce, temporale in arrivo, sale la tensione
ORNELLA: …nello châlet abbiamo messo la sauna con l’idromassaggio. E poi, vedesse, c’è un bel
giardinetto attorno alla casa con il barbecue, l’altalena e i pini. Un amore. Proprio un amore (guarda la foto)
MARIA-LADY: excuse me madam, avete anche voi il grazioso stagno con i cigni?
ORNELLA: C’è la fontana della sirena con attorno le primule rosa, blu, gialle, rosse, arancio... Un
amore, molto bellina e vicino i nanetti con biancaneve. Piacciono tanto alle bambine sa?
ROSA: …a me mi piace l’orizzonte. Mi piace la spiaggia. I monti mi piacciono; a me mi piacciono le
fotografie, la musica. Un poco di televisione…
PIERA: i miei fratelli mi vogliono bene, mia mamma mi vuole molto bene, mio papà mi adora. Mi
adorano, in famiglia ci adoriamo tutti l’uno con l’altro.
MARIA-LADY: nello stagno nuotano cigni, e purtroppo, I am sorry, qualche anatra anche.
PIERA: Porto il pane secco per dargli da mangiare?
MARIA-LADY: non troppo secco, thank you per non lasciare briciole sull’erba o nell’acqua. Non dare
da mangiare alle anatre. Muoiano di fame, bestiacce. Dio salvi i cigni.
ORNELLA: comunque non ci sono anatre in montagna. Mi ha mandata su mio marito nello châlet. In
vacanza. Do da mangiare ai pettirossi.
MARIA-LADY: ai cigni piace molto il patè. My God mangiano tartine fino all’ultima boccone, non
lasciano indietro niente, niente. E il paté non sporca, non fa briciole. Niente
ROSA: Papà mio era ricco assai. Il patè lo mangiavamo pure noi tutte le domeniche a pranzo.
MARIA-LADY: oh dear che ore sono?
PIERA: non lo so, ho l’orologio rotto
MARIA-LADY: che ore sono? devo tornare a casa. Che ore sono?
ROSA: Non lo so. Non devo preparare il pranzo. Non mi sono sposata. Faccio i cruciverba.
ORNELLA: e io do da mangiare ai pettirossi. Mi conoscono tutti in paese, mio marito guida una
BMW.
ROSA: Papà mio era molto conosciuto, frequentava gente di riguardo. Farmacista, medico, sindaco,
maresciallo. Una tazza di caffè la vuole?
ORNELLA: No grazie. Abbiamo un negozio di eletrodomestici a tre luci. In montagna ci vado per fare
le vacanze.
ROSA Io mi distraggo a lavorare all’uncinetto. Ho realizzato una coperta matrimoniale rosa, con
tremila stellette. Una volta mi volevo sposare.
ORNELLA Io non lavoro, mio marito non ha mai voluto…“non vorrai metterti a lavorare!”.
ROSA: Ho scritto una tesi di glottologia classica sul suffisso “sco”. Una tazza di caffè la vuole?
ORNELLA: No grazie.
ROSA: Ho scritto poesie. Sono professoressa. Ho letto, riletto poesie, ho letto gli autori classici. Lo
vuole un caffè?
ORNELLA: (seccata) Ho detto di no. Non sono una che si accomuna. Mio marito ha tre commesse
nel negozio che lo aiutano. Sto a casa. Non lavoro. Alla mattina mi sveglio e preparo la colazione
per le bambine, poi me ne torno a letto. Non lavoro.
MARIA-LADY: young girl, vorrei una tazza di tè, please.
PIERA: quanti cucchaini di zucchero?
MARIA-LADY: niente zucchero, my God, per carità niente zucchero, ne va da tutte le parti.
ORNELLA: Mio marito beve solo caffè amaro. Lavora, le figlie crescono. Forse apro un’agenzia di
viaggi, mi piace viaggiare.
ROSA: Anche a me piace. Mi piace l’orizzonte. Mi piace. A me mi piace l’orizzonte. Mi piace la
spiaggia. A me mi piace la spiaggia. I monti mi piacciono, a me mi piacciono la musica, le
fotografie. Una volta mi volevo sposare.
MARIA: non c’è bisogno di uscire, il parco è grandissimo
PIERA: le piacciono gli alberi?
MARIA-LADY: sì d’inverno, quando non ci sono foglie che cadono. E’ più ordinato, right.
PIERA: Anche a mia madre non piace che le sporchino la casa…
ROSA: io non do fastidio, a me mi piace l’orizzonte. Un po’ di caffè lo vuole?
PIERA: no grazie. A mia madre non piace che le sporchino la casa…non mi fa dare le feste in casa.
Invece le mie amiche danno le feste e mi invitano.
MARIA-LADY: oh dear, sta per piovere. Presto bisogna potare le siepi e tagliare l’erba del prato.
Presto, presto, dar da mangiare ai cigni, sta per venire a piovere, temo. La pioggia è sporca.
PIERA se vuoi ti aiuto. In famiglia ci aiutiamo sempre.
Pausa. Maria riprende ad andare avanti e indietro guardando l’orologio Parlano a volte tutte in sieme, a volte una alla volta seguendo ciascuna il filo del proprio discorso, ma il ritmo è quello di una macchina che gira sempre più rapida.
ORNELLA: Abbiamo un negozio di elettrodomestici con gli ultimi modelli di tostapane…
ROSA: Ho fatto la tesi in glottologia classica sul suffisso “sco”.
MARIA-LADY: oh dear i miei cigni hanno molta fame. Manda via le anatre, sciò brutte bestiacce.
Sporcano non vedi che sporcano? Verrà a piovere. Il prato diventerà un pantano.
ORNELLA: …abbiamo televisori, frullatori, tritacarne, affettatrici…
MARIA-LADY: my God verrà a piovere
ORNELLA: …grattugie, stufe e torce elettriche, pile, radiosveglie multifunzione con le canzoni più
belle…
ROSA: Ho scritto poesie. Poesie. Cento poesie. Cento sonetti su dieci quaderni. Cento sonetti per
quaderno: uno per pagina. Manoscritto. Un sonetto è tanto carino… Tanto bello che…(si fruga nelle tasche e minaccia di leggerli).
ORNELLA: …vendiamo gli ultimi modelli di impianti stereo, spremiagrumi, scaldaletti, mangianastri,
videoproiettori, videolettori…
MARIA-LADY: oh dear la pioggia, arriva la pioggia. Non abbiamo l’ombrello. State attenti, arriva la
pioggia. Ci bagnamo tutti, non abbiamo l’impermeabile. Manda via le anatre, bestiacce. Sporchiamo
le scarpe, c’è fango dappertutto.
ORNELLA: vendiamo asciugagapelli…
ROSA: La pioggia è poetica. Il sonetto era tanto carino…sembrava ispirato al Carducci…
PIERA: finisco di potare le siepi, poi do da mangiare ai cigni, chiamo a casa che non ritorno per
cena…
ROSA: …Poi c’è pure un romanzo, è venuto di getto (lo cerca e minaccia di leggere anche quello). Su
due quaderni. Manoscritti…
MARIA-LADY: …non camminare nel fango, adesso piove, mi raccomando, non camminarci dentro,
manda via le anatre, bestiacce.
ROSA: …Il diario non l’ho mai fatto. Invece il romanzo. Poi il valore… non lo so il valore, se c’è il
valore…il valore letterario...Una tazza di caffè la vuole?
ORNELLA: No grazie. Non sono una che si accomuna.
ROSA: Non dò fastidio a nessuno.
MARIA-LADY: Piove. Il prato è un pantano. Young girl cammini nel fango. Hai i piedi sporchi. It’s
awful..
ORNELLA: Non sono una che si accomuna, o che sono come le altre.
MARIA-LADY: piove, piove, oh dear i cigni si bagnano oh dear, le anatre sporcano l’acqua, il pane
fradicio è disgustoso. Young girl sei piena di fango. L’acqua è nera. Tutta nera (Esplode a piangere)
PIERA: A mia madre non piace che le sporchino la casa. Ero fidanzata. Allora ho detto sai che
facciamo? Ci lasciamo. A mia madre non piace che le sporchino la casa Ero fidanzata, ho detto sai
che facciamo? Ci lasciamo. Così. In mezzo a una strada.
Maria cessa di piangere all’improvviso diventa durissim, cattiva. Sibila.
MARIA-LADY: Pulisci bene i piedi prima di entrare.
PIERA: Ci lasciamo. Ci lasciamo è meglio così. Ci lasciamo. (Piera inizia a piangere)
MARIA-LADY: Puliscili bene.
PIERA: E’ meglio così. E’ meglio. In mezzo a una strada.
MARIA-LADY: Pulisci bene
PIERA: Così è meglio. Che ci lasciamo, ci lasciamo. È meglio.
MARIA-LADY: Non entrare finchè non li hai puliti bene.
PIERA: allora ci lasciamo.
Lieve tenerezza nella voce
MARIA-LADY: oh dear finirai per prenderti un malanno se stai sotto la pioggia. Entra, entra , in fretta, (con voce tagliente) ma prima pulisci bene i piedi
(Si allontanano preoccupate per l’intemperanza di Piera)
ORNELLA: Non sono una che si accomuna
PIERA: ci siamo lasciati. (piange in crescendo)
ROSA: Non do fastidio. Mi piace la pioggia ma ho paura dei fulmini. Non do fastidio. Non do fastidio. Non do fastidio. Che fastidio do? Nessuno. Una tazza di caffè la vuole?
PIERA: non bevo
ROSA: Una tazza di caffè la vuole?
ORNELLA: no. ho detto di no.
ROSA: Non do fastidio a nessuno.
PIERA: mia mamma è una strega
ROSA: Ma una tazza di caffè la vuole?
PIERA: mi ha lasciato in mezzo a una strada.
ORNELLA: Non sono come le altre, io.
PIERA: Mamma sei una strega (piange e tossisce)
MARIA-LADY: oh dear ti sei presa un malanno, rimani chiusa in casa finché non guarisci.
BUIO, rumore assordante di pioggia e tuoni
SECONDA PUNTATA - ammmore
Sono accucciate a terra, Maria è raggomitalata e rammenda un maglione scuro. Rosa si trasforma in arcivescovo, Maria è l’inquisita; Ornella impersona una lady. Piera osserva e interviene. Il tutto mentre bevono il tè.
ORNELLA, ROSA E PIERA (sibilano contro Maria): Stria, stria, strega, YOU ARE A stria, stria,
stria, A VERY BAD WOMAN stria, stria, strega, stria…Strega, stria, stria stria …BAD WOMAN.
Stria stria stria stria striaaaa…you are a very bad woman. stria stria stria strega…
MARIA: (interrompe di colpo il lavoro) La suocera mi dice robe. Di tutto.Una dona mi g’ha dito “stre-
ga”. Stria. Ti xe una stria. Che cossa vol a dir? Mi no lo so.
PIERA: (si alza) allora chiedilo. Se non lo sai, devi chiederlo.
(Maria si alza e inizia a servire il te e la torta a Ornella che è la sua “padrona”. Ornella e Rosa si siedono.)
MARIA: si, ma mi no lo so a chi. Ciamarlo a chi? G’ho mica tempo. Toca de laorar tuto el dì. Toca de
lavar. Plis madam, aim sorri.(Maria sgocciola il tè, pulisce con uno straccio, Ornella solleva i piedi
seccata) Toca de ciamarlo, de ciamarlo a chi?
ORNELLA-LADY: A qualcuno che lo sa. I like my tea. A uno che ha studiato. Tenta tutte le strade. I
like apple pie.
MARIA: alora a un frà.
ORNELLA-LADY: non basta.
MARIA a un vescovo? (gli bacia la mano)
ROSA a monsignor arcivescovo, anima.
ORNELLA-LADY: Bad woman.
ROSA: lei crede di essere in pace? E poi tieni dentro il corpo un’anima dannata! Vieni con me.
MARIA: me varda drento? El me varda negli ogi?
ROSA-ARCIVESCOVO: Anima dannata. In nomine patris, filii, spiritus sancti. Mettiti in ginocchio
davanti a me. Guardami. Tu sei una donna
PIERA: monsinore arcivescovo segna la croce, e alza le braccia in alto, in alto.
ROSA-ARCIVESCOVO: in ginocchio, libera nos domine, libera... Resta lì in ginocchio. Judicandus
judicandus…. Volevi i soldi per andare dalla parrucchiera? (bisbiglia qualcosa nell’orecchio di
Maria, che reagisce con impeto)
ORNELLA-LADY: Be quiet woman. Monsignore è un uomo di mondo.
PIERA: monsignore arcivescovo alza le braccia in alto. Alza le braccia, è in croce, è un crocefisso
MARIA me toca se sputar fora tuto quanto, aim sorri ledi. Non me lasa magnar un bocone in pase.
ORNELLA-LADY: be quiet woman. Sono una donna di mondo. Mio marito guida una BMW
ROSA-ARCIVESCOVO : avvicinati cara. Ti piace vestirti bene, presentarti bene? Ti piace? Dimmi, ti
piace?
ORNELLA-LADY adesso che sei sposata non ti serve più niente
ROSA-ARCIVESCOVO: più vicina cara, più vicina. (Rosa bisbiglia nell’orecchio e Maria si allontana alteratissima e sdegnata)
MARIA: Quante volte con mio marìo??? Come quante volte? (rovescia un po’ di tè sul vestito di
Ornella) Aim sorri Madam. Quante volte con mio marìo? No, no se dise, che domande, quante,
quante volte, quante volte con mio marìo. E poi toca de laorar tuto il dì.
ROSA-ARCIVESCOVO: discenderai all’inferno. Inferno infernale. Una scarica elettrica
MARIA: Un fulmine?
ORNELLA-LADY: the evil is inside you. Silence.
MARIA: plis, plis. No, no. Visca la luce, visca la luce. La crose l’è tuta iluminada, una candela par ti,
una candela par mi. Plis madam, una candela, visca la candela par el monsignore
PIERA prega che non ti veda con quella faccia, che sembri il diavolo. A mia mamma non piace che le
sporchino la casa. Ti chiudono dentro se fai così.
MARIA: No la crose su la testa. No.
ORNELLA-LADY: you are a very bad woman. Ti murano viva
MARIA: Quante volte con mio marìo? L’è fuori tuta la note. Non lo vedo mai.
ROSA-ARCIVESCOVO: le voci dicono robe…
PIERA di tutto.
ROSA-ARCIVESCOVO: in alto, alza le braccia in alto, in alto libera nos domine. Una scarica elettrica.
MARIA: un fulmine?
PIERA: hai dentro il diavolo, prega la Madonna. Ti mettono sottoterra.
ORNELLA-LADY: prega, prega. Svelta. Good God, my God.
MARIA: sono morti, sono tuti morti. E l’arcivescovo l’è in crose, l’è in crose.
ORNELLA-LADY: young girl ho sete, please
MARIA aim sorry madam (corre con la teiera)
ORNELLA-LADY: please, ho fame, young girl
MARIA Aim sorri madam (porge il piattino a Ornella con la torta di mela)
ORNELLA-LADY: I like apple pie. Questa è buona (se ne va in un angolo, butta via la torta e beve di
nascosto da una bottiglieta di whisky che ha in tasca)
ROSA-ARCIVESCOVO: Quante volte… anima dannata. Quante volte?
MARIA: Quante volte? Cossa? mio marìo gira tuta la note per le strae
PIERA: il diavolo, hai dentro il diavolo. Bisogna rinchiuderla nella stanzetta.
ROSA-ARCIVESCOVO: Prega la Madonna, solo ella puote farti la grazia. E falle un’offerta. Ricca.
Può serrare un occhio.
PIERA: Ricca, ricca, mi raccomando. O l’inferno non lo scansi.ti chiudono dentro
MARIA L’inferno? Cossa, cossa? No, no, lassa averta la porta
ROSA-ARCIVESCOVO: Dimmi. quante volte con tuo marito? Ogni quanto tempo? Sei pentita?
MARIA No dico gnente. L’inferno è drento e fora e sopra e soto. Aim sorri Madam, el me marìo gira
tuta la note, l’è un pipistrelo.
ORNELLA-LADY: (si sente spiata e si volta di scatto aggresiva) be quiet o vai all’inferno. Ti murano
viva nella stanzetta in fondo al corridoio.
MARIA: cossa vol a dir? L’inferno. No. No. Madona, Madona Madonina te porto subito una candela e
te la visco, una candela de cera. Novia.
ROSA-ARCIVESCOVO: una candela in cambio del paradiso è poco.
ORNELLA-LADY. You are …Strega. Brucia all’inferno strega…you are a witch. Muratela viva nella
stanzetta.
PIERA: l’inferno non lo scansi stavolta.
ROSA-ARCIVESCOVO: libera nos domine. Una scarica elettrica
MARIA: no, no Madona, Madona, Madonina, manda via el diaol e mi te do… te do… un maz de fiur.
Rose, garofani, gladioli, dalie, margarite. Tute le domenighe a misdì…
ROSA-ARCIVESCOVO: …all’ora di colazione le chiese sono serrate…
ORNELLA-LADY: …le margherite crescono in mezzo a i campi. Troppo comoda. Ti chiudono nella stanzetta
MARIA: No. Madona Madonina, no. Manda via el diaol e mi te do anca… l’anel d’or de la me pora
Nona
ROSA-ARCIVESCOVO: (guarda l’anello con cupidigia) Un anello?
MARIA: de la me pora nona
ROSA-ARCIVESCOVO: Va bene. Sì. In ginocchio. Dammi prima l’anello. Subito adesso. (Rosa indossa l’anello). I gioielli mi piacciono assai. Sì, sì.
MARIA: sono pentita
ROSA-ARCIVESCOVO: sono sulla strada del vizio
MARIA: slandra, putana di manicomio vieni qui con me.
ROSA-ACIVESCOVO: Te quiero. Sposiamoci (si abbracciano)
MARIA: Ci sono delle voci, le malelingue dicono di tutto.
ROSA-ARCIVESCOVO: Il diavolo se n’è andato. Per ora.
MARIA: in zenocio in la cusina, dì e nocc tuta la setimana: Madona, Madonina manda via el diaol. El
frà gh’avea rasone. Sono ritornata in cesa dopo una setimana. In cesa. Madona dame un segno. E la
madonina un segno mel’ho g’ha dao…
ORNELLA e PIERA: le ha fatto lacrimare l’occhio destro e anche quello sinistro. (Rosa e Maria si baciano)
PAUSA tornano alla situaziuone della prima scena.
MARIA-LADY:stop, please
ORNELLA: vanno avanti così tutto il giorno
MARIA-LADY: a lot of noise
ROSA: uno vorrebbe essere, dire, scrivere, leggere, imparare, fare…
MARIA-LADY: madam camminiamo nei corridoi del castello. Tutto il pomeriggio avanti e indietro
per un corridoio. You are welcolme madam.
ORNELLA Sono tocche nel cervello poverine, in fin dei conti.
ROSA io no, io no, sono professoressa. Ho fatto una tesi sul suffisso “sco”.
ORNELLA Non si può andare avanti così, ho uno châlet in montagna.
PIERA: Mi piacerebbe ballare.
MARIA-LADY: ballare…ballare. Il pavimento di legno, si rovina, right.
PIERA: balliamo sulla strada allora, si sente la musica
(iniziano a indossare piccoli dettagli di abbigliamento che le caratterizzino come prostitute)
ROSA: a me mi piace la musica.
MARIA-LADY: sono una lady, vivo solo in grandi città capitali, metropoli, villes lumierès…
ROSA un po’ di caffè lo vuole?
ORNELLA: no grazie.
PIERA: Il mio nome d’arte è Marisia
ROSA: molto lieta, mi chiamo…mi piacerebbe. Un nome bello. Per esempio…non so…Da attrice…
Marlène.
ORNELLA ci chiudono nella stanzetta se lo scoprono
ROSA me ne importa assai della stanzetta!!! Domineddio (si fa il segno della croce)
PIERA io voglio che la gente mi dica… che so io… per esempio ciao Marisia, sei bellissima.
ROSA: ciao Marisia, sei bellissima
MARIA-LADY (a Rosa, molto seccata) My God, le donne di strada turbano la quiete pubblica
PIERA dopo le denunciamo, il commissario è mio amico…
ORNELLA ci chiudono nella stanzetta se lo scoprono
PIERA quella in fondo al corridoio?
ROSA sssssssssssssh.
Buio
TERZA PUNTATA- strade
Rosa e Piera si trasformano in prostitute, Ornella e Maria sono signore-bene. Si comportano come se fossero al bancone di un bar e poi per strada.
PIERA IN ARTE MARISIA. Eravamo appena arrivate sul lavoro
MARIA-LADY: che lavoro?
ORNELLA-SCIURA ma non so…un lavoro…
MARIA-LADY: le voci dicono di tutto. Deve essere una di quelle
ORNELLA-SCIURA: parla piano, abbassa la voce che ti sente
PIERA IN ARTE MARISIA appena arrivate sul lavoro abbiamo l’abitudine di andare a prendere
qualcosa al bar, soprattutto quando è inverno,
ROSA IN ARTE MARLENE una sera paga l’una una sera paga l’altra,
ORNELLA-SCIURA: una cosa tranquilla, insomma…
ROSA IN ARTE MARLENE. Un aperitivo?
ORNELLA-SCIURA: un succo di frutta. Niente alcolici. Sono quasi astemia.
PIERA IN ARTE MARISIA Per me un caffè macchiato, con tre cucchiaini di zucchero.
MARIA-LADY: uso solo zucchero di canna
ROSA IN ARTE MARLENE: io preferisco il miele
PIERA IN ARTE MARISIA: sì sì pure io. Meglio una bustina di dolcificante. Dicevo che eravamo
appena arrivate sul lavoro no? e appena arrivate sul lavoro quando fa freddo…
ROSA IN ARTE MARLENE …a proposito ho comprato un paio di stivali. A me mi piacciono gli
stivali rossi.. Sono bellissimi. Di vernice rossa con i tacchi alti. Belli, belli assai. Stivali rosso
fuoco, rosso ciliegia, rosso cuore innamorato,
PIERA IN ARTE MARISIA: rosso sangue.
ROSA IN ARTE MARLENE rosso di sera, bel tempo si spera…
PIERA IN ARTE MARISA: …appena arrivate sul lavoro…
ROSA INARTE MARLENE un cioccolatino lo volete?
ORNELLA-SCIURA oh che gentile grazie, lo mangio volentieri
PIERA IN ARTE MARLENE: c’è dentro il liquore
ORNELLA-SCIURA no, allora non posso, grazie, non posso proprio, sono quasi astemia, se no poi mi
gira la testa
PIERA IN ARTE MARISIA: sì? pure a mesì sì…dunque appena arrivate sul lavoro abbiamo
l’abitudine di andare a prendere qualcosa al bar…
MARIA-LADY: ma non dovevate andare a lavorare? Siete sulla cattiva strada.
ORNELLA-SIURA: forse erano in anticipo
MARIA-LADY: non timbrate il cartellino?
PIERA IN ARTE MARISIA sono una libera professionista
MARIA-LADY: aim sorri madam non avevo capito, aim sorri
ORNELLA-SCIURA: lo dicevo io che erano signore per bene di buona famiglia
PIERA IN ARTE MARISIA: …arrivate sul lavoro abbiamo l’abitudine di andare a prendere qualcosa
al bar, una sera paga l’una una sera paga l’altra.
MARIA-LADY: signorina mi scusi che lavoro fa?
ORNELLA-SCIURA: una professione…una professione qualunque…è una professionista
MARIA-LADY: in che campo esattamente? Di che campo si occupa, di quale business si tratta?
ORNELLA-SCIURA: un lavoro qualunque.
MARIA-LADY: Well madam, allora sarà una finanziaria…
PIERA IN ARTE MARISIA: comunque dicevo, al bar si è avvicinato un uomo e ha pagato il conto.
MARIA-LADY: Ha offerto lui? really kind.
ORNELLA-SCIURA: che gentile proprio gentile,
ROSA-MAGNACCIA: Sei da sola? Sei senza uomo?
PIERA IN ARTE MARISIA: sì
ROSA-MAGNACCIA: Ti serve un uomo allora. Non puoi andare in giro da sola. Non sta bene.
MARIA-LADY: senz’altro
PIERA IN ARTE MARISIA: e perché?
ROSA-MAGNACCIA: perché ti deve difendere dai nemici, dai pericoli.
PIERA IN ARTE MARISIA: Mi difendo bene da sola.
ROSA-MAGNACCIA: Ti serve un uomo che ti difenda..
MARIA-LADY: hai ragione ma che non sia geloso
ROSA-MAGNACCIA: Non guardare in giro. C’è troppa gente qui che non mi piace. (estrae il
coltello)
PIERA IN ARTE MARISIA: tiri fuori il coltello?
ROSA-MAGNACCIA: Ti difendo. Lo faccio per il tuo bene. Ti proteggo.
MARIA-LADY: oh dear, my God sarà un poliziotto in borghese. Forse una body-guard.
ORNELLA-SCIURA: di sicuro non è un guardiano notturno. Comunque non mi piacciono gli uomini
gelosi.
PIERA IN ARTE MARISIA: Se tiri fuori il coltello tu lo tiro fuori anch’io. (Piera estrae a sua volta un
coltello e combattono accanitamente)
ORNELLA-SCIURA: (Ornella e Maria si allontanano velocemente terrorizzate) Lo sapevo che
andava a finire così.
MARIA-LADY: aiuto, polizia, si ammazzano, aiuto (Rosa cade a terra)
ORNELLA-SCIURA: non gridare. Non guardare. Via, via, scappiamo. Non abbiamo sentito niente.
Non abbiamo visto niente. Stavamo passeggiando per conto nostro.
MARIA-LADY: Sangue, my God. E’ tutto sporco, è tutto sporco di sangue
ORNELLA-SCIURA: di certo è una di quelle…
MARIA-LADY:…l’avevo detto che erano donne di strada…
PIERA IN ARTE MARISIA Gli ho dato quattro coltellate. Legittima difesa.
MARIA-LADY: E’ morto?
PIERA IN ARTE MARISIA: No. L’hanno portato al pronto soccorso. E comunque a me qualche
cliente mi paga per essere picchiato.
PAUSA (tornano nella loro parte originaria)
ROSA hai visto? Hai sentito?
PIERA che ci vuoi fare, stanno sulla strada. (scarta cioccolatini e mangia)
ROSA Vanno avanti così tutto il santo giorno, domineddio.
ORNELLA In montagna non si sente volare un mosca.
ROSA le macchine si fermano sotto le finestre a tutte le ore
MARIA inquinano l’aria, madam.
ROSA l’ha detto anche l’infermiera che così non si può andare avanti.
MARIA Excuse me madam. Ha visto quella donna che cammina nel corridoio?
PIERA E’ una nuova
ROSA ha una faccia da santa.
PIERA E’ una nuova. E’ entrata l’altro ieri
ROSA pare una madonna in croce, tiene l’aureola accesa. Non prende neanche il caffè.
PIERA Sì sì, fa tutta l’elegante. (Piera bisbiglia qualcosa nell’orecchio di Maria)
MARIA E invece le voci dicono robe…well
ROSA cosa ?
MARIA well, di tutto. Beve. Whisky. Un bicchiere dietro l’altro. Whisky tutto il giorno. Poi dorme.
PIERA sposata con due figlie.
ROSA gesummaria! e il marito?
MARIA il marito, well, il marito…
ROSA che disgrazia pover’uomo. Io mi volevo sposare…
PIERA Spende gran soldi con le pu-beep-ttane il marito. Lo so di sicuro.
MARIA young lady non sarai mica una di quelle?
PIERA prostituta abituale. Il commissario ha scritto così.
QUARTA PUNTATA – living room
Maria si agita avanti indietro Ornella è seduta e aspetta di essere servita.
ORNELLA-LADY: Qui è tutto sporco, bisogna fare pulizia ogni momento. C’è odore di urina.
MARIA-CAMERIERA: aim sorri madam. Aim sorri.
ORNELLA-LADY: my little dog. You are my little dog. Is’n it? Lecca tutte le bricioline dal tappeto.
MARIA-CAMERIERA: è già mezzogiorno, un’altra volta mezzogiorno, sono già le cinque, un’altra
volta le cinque.
ORNELLA-LADY: tea time. My little dog. Solo tè al latte. Sono astemia. Non bevo neanche
la birra. Devi lavare le tazzine. Devi lavare i cucchiaini. Little spoons. Devi lavare i vetri e la
tovaglietta. Devi lavare i maglioncini, a mano. Non in lavatrice. A mano. Sono in pura lana
vergine di cachemire.
MARIA-CAMERIERA: che ora è? Adesso che ora è?
ORNELLA-LADY: Morning Breakfast my dear. Devi friggere il bacon, cuocere i fagioli, devi
stufare i funghi e i pomodori. Un’autentica colazione tradizionale britannica. I like apple pie.
MARIA-CAMERIERA: Prima vado a lavare i piatti bisogna cucinare il pollo, bollire il pollo con il
sedano, le carote, la cipolla e l’aglio. Le patate, cuocere nel forno le patate con la loro buccia e
aggiungere il burro a fine cottura con il rosmarino. Cucino anche di notte il minestrone. (toglie il
grembiulino da domestica e guarda Ornella)
ORNELLA-LADY: chicken and jacked potatoes. Abbiamo ospiti a cena questa sera. Pollo e patate.
You are my little dog. Non sopporto l’odore di minetrone. Neanchè quello del caffè. (Maria sferra
un calcio nello stomaco di Ornella)
MARIA IN ARTE MONIQUE Mi piace. Ho scoperto che mi piace.
ROSA-PADRE che cosa?
MARIA IN ARTE MONIQUE Mi piace. picchiare la gente.
ROSA-PADRE: sei sulla cattiva strada. Non si deve picchiare. Non si deve. E’ peccato. Picchiare la
gente.
MARIA IN ARTE MONIQUE: taci stronzo. Il mio nome d’arte è Monique. Se mi pagano, lo faccio.
Ho scoperto che mi piace. Tanto (picchia o frusta Ornella, che rotola soddisfatta. Le piace).
MARIA CAMERIERA: bisogna essere boni molto boni. Lo digo sempre, bisogna ste boni. In cesa
tutte le domeniche a pregare perché bisogna essere boni, tanto boni. Altrimenti te entra drento el
diaol. E pregare di essere boni. Cusì il diaol non entra. Come mi. Mi per esempio. Sono un sempio.
Esemplare. Io ho sempre lavorato. A me piaceva andar vestita bene. E ho sempre lavorato anche
all’estero, in Inglatera per esempio.
MARIA IN ARTE MONIQUE: (picchia Ornella). Però mi piace picchiare la gente
ROSA-PADRE putana da stra’, sera la boca.
MARIA-CAMERIERA Io non ho mai fatto la vita da marciapiede. Io ho sempre lavorato in casa. (la
prende a ceffoni) Aim sorry madam aim sorry. Aim ior lidl dog. Ti sei fatta male? My poor lady.
(accarezza Ornella)
ROSA-PADRE che cosa ti g’ha fato tuto el zorno? no ti ha fato niente tuto el zorno. Vaca putana da
stra’. Pulisci le vacche. Deso che ti sei sposata non ti serve più gnente.
MARIA-CAMERIERA Io ho sempre lavorato. Ma non sono mica una di quelle. (picchia Ornella) Per
esempio se voglio comprare un paio di calze nuove, allora lavoro. (picchia Ornella) Aim
sorry madam.
PIERA-MADRE lavora e sera la boca, vergogna, vaca da stra’. Vai a pulire i maiali (Ornella si alza in
piedi). Ti aspettano nel porcile, povere bestie.
ORNELLA-LADY my little dog pulisci prima tutta l’argenteria.
MARIA-CAMERIERA: Mi ho sempre lavorato. Anca all’estero. Solo che…(prende per i capelli
Ornella e la scaraventa a terra)
MARIA IN ARTE MONIQUE …Mi piace. Mi piace. Picchiare la gente.
ROSA-PADRE: tasa putana da manicomio che ti portano dentro e ti mettono la camicia di forza
MARIA IN ARTE MONIQUE: li prendo a calci nella pancia finché vomitano. (esegue su Ornella)
ORNELLA LADY aaaaaah ghhhhhhh
ROSA PADRE: lazarona non fai gnente in la casa, non laori niente.
ORNELLA LADY: (si rotola in terra) la la la la, mai lidl lidl dog, mai lidl, lidl dog…pota le siepi,
innaffia i fiori, taglia l’erba. Tii taim mai diar, smetti di fumare, cade la cenere sul tappeto.
MARIA IN ARTE MONIQUE: non devo fare niente di speciale…
ROSA PADRE Vai a pulire il pollaio, e i conigli, c’è da pulire il gabbiotto dei conigli.
MARIA IN ARTE MONIQUE …solo devi aspettare che si stendano in terra sotto i tuoi piedi, poi li
prendi a calci.
ROSA- PADRE Va là che sei di manicomio, povare bestie, ti portano drento e ti metono la camisa di
forza.
ORNELLA LADY lidl dog, spegni la sigaretta mai diar. Vorrei una tazza di tè.
MARIA IN ARTE MONIQUE …allora schiacci le sigarette accese sul culo, e poi gli rovesci addosso il
tè bollente dalla teiera d’argento, finché vedi il fumo salire. (esegue quanto dice su Ornella che grida disperata per il male) Aim sorri madam.
BUIO
QUINTA PUNTATA-corridoi
Situazione di partenza
ORNELLA: E’ matta?
PIERA: dicono che non si recupera più.
ROSA una malata cronica incurabile?
PIERA eh sì.
ROSA quanto mi dispiace. Sono sensibile. Poverella
ORNELLA che poverella e poverina…bisogna stare attenti con quella gente lì. Il dottore mi ha detto:
qui signora non è posto per lei. Qualcosa vorrà pur dire…Io non sono così.
ROSA si capisce. si capisce. Ci stanno delle differenze. Per dire io ho fatto una tesi sul suffisso sco,
scrivo sonetti, sono professoressa. Mi guardo pure gli sceneggiati se capita. E invece quelle non
sanno che cosa si fanno, non ragionano, non connettono, non capiscono. Vuole un caffè?
ORNELLA: no grazie.
ROSA: un notturno lo vuole ascoltare?
ORNELLA: no grazie.
ROSA a me mi piace la musica
PIERA dicono che sente le voci.
MARIA-LADY: You are a very bad girl (la accarezza e si trasforma in MONIQUE)
PIERA: Le voci parlano in inglese, spagnolo e dialettto veneto. Dicono di tutto.
ORNELLA parla tre lingue anche mio marito. Abbiamo un negozio grande al confine con la Svizzera
ROSA non la chiudono nella stanzetta?
PIERA qui è tutto chiuso.
ROSA: un caffè lo vuole?
ORNELLA: No grazie. Non è posto per me questo
PIERA Aprite la porta.
ORNELLA ho paura. Non è posto per me questo. Non è posto per me questo. Non è posto per me questo. Non è posto per me questo. Non è posto per me questo. Non è posto per me questo. Non è posto per me questo. Non è posto per me questo. Non è posto per me questo…(si traveste da prostituta Ornella in arte Samantha)
BREVE PAUSA
MARIA IN ARTE MONIQUE: Dicono che là dentro ci sono corridoi lunghi lunghissimi
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA: E tante stanzette chiuse.
MARIA IN ARTE MONIQUE: Sì. E’ lì che tirano in testa i fulmini
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA: In una stanzetta piccola. L’ho sentito dire anch’io. Non è
posto per me
MARIA IN ARTE MONIQUE: e c’è anche il filo spinato
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA: Meno male che le tengono legate
MARIA IN ARTE MONIQUE: Da quella gente lì c’è da aspettarsi di tutto
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA: Sono pericoli pubblici
MARIA IN ARTE MONIQUE: Eh sì, bisogna stare attenti per le strade. Io sto molto
attenta.
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA: anch’io, eppure, Cristo, uno mi ha rifilato un assegno a
vuoto. E non sono mica una stupida che non capisce niente. Io non prendo assegni, qui in strada.
Non sono così stupida, ma ci sono delle eccezioni. A volte si fanno delle eccezioni.
MARIA IN ARTE MONIQUE: sì ma bisogna stare attenti. Comunque gli affari sono affari.
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA: ti mandano in rovina…
MARIA IN ARTE MONIQUE Bisognerebbe leggere la carta di identità…aver delle garanzie, segnare
il numero di targa…come ti chiami caro mio?
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA: comunque c’è gente che paga regolarmente con
assegni buoni.
MARIA IN ARTE MONIQUE poi quando si lavora sulle strade i clienti sono clienti, basta che siano
puliti…, ma sarebbe meglio chiederglielo. Tell me. Dimmi come ti chiami caro mio? Mangi aglio?
Dove abiti? Sei sposato? Sei ricco?
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA: se è per quello, si vede dalla macchina. Lavoro molto con le
BMW.
MARIA IN ARTE MONIQUE Anch’io. Quasi ventiquattr’ore al giorno. Tutti i giorni. Non solo nei
week-end. Voglio farmi i soldi. Devo andare dal parrucchiere, e comprare i vestiti nuovi . E la casa.
Ma non ho mai rubato niente a nessuno eh, mai una volta. E di occasioni ne ho avute tante. Non
tocco neanche un fiammifero.I portafogli ai clienti li rubi?
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA: no
MARIA IN ARTE MONIQUE e l’orologio?
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA ma no
MARIA IN ARTE MONIQUE Accendini preziosi, portasigari, cellulare?
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA no
MARIA IN ARTE MONIQUE e il braccialetto, catenine, robe del genere?
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA No stai fresca, non sono mica una ladra. Sto sempre sullo stesso
marciapiede, davanti alla farmacia che fa il turno di notte. Se succede qualcosa grido.
ROSA la farmacista è una di quelle Se la fa con due o tre alla volta.
PIERA si vede che si diverte.
MARIA IN ARTE MONIQUE: bisogna stare attenti, con i tempi che corrono. I pipistrelli lavorano di
Notte. Escono a mezzanotte.
PIERA CLIENTE: ciao. Sei bellissima. Come ti chiami?
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA: il mio nome d’arte è Samantha
PIERA CLIENTE Ehi, Samantha quanto prendi?
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA il solito
PIERA CLIENTE Mi sta bene andiamo.
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA sei il mio genere di cliente. Il migliore. Non fai troppe domande.
Ti comporti bene…
PIERA CLIENTE …pago in contanti…ho una BMW spaziosa. Dai che andiamo a fare un giro.
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA: concedo solo prestazioni normali, non sono mica matta. Non mi
piacciono gli squilibrati
MARIA IN ARTE MONIQUE: oh, collega non andare mai con il primo che ti capita, a qualsiasi ora.
Bisogna stare attenti. Dopo mezzanotte bisogna stare attenti. Il mondo è pieno di matti.
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA: a quell’ora chiedono di tutto. Dimmi come ti chiami caro mio
PIERA CLIENTE: ma se ci vediamo sempre
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA bisogna stare attenti. Non si sa mai. Dove abiti?
PIERA CLIENTE: lo sai, me lo chiedi tutte le sere
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA Tante volte in buona fede, magari per guadagnare di più si
si è disponibili. Bisogna sempre chiederlo. Hai mangiato aglio?
PIERA CLIENTE: spaghetti aglio, olio, peperoncino. Perché si sente?
MARIA IN ARTE MONIQUE: sì, sì, bisogna proprio stare attenti ai vampiri. Oh, collega stai attenta.
Il mondo è pieno di pazzi e a mezzanotte escono. Ricordalo bene. Pipistrelli e vampiri. Vampiri e
pipistrelli
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA: no perché uno magari si fida, arrivano vestiti bene
giacca cravatta BMW e scarpe inglesi e poi ti dicono vieni con noi, ti voglio, ti amo, ti adoro
MARIA IN ARTE MONIQUE e tu ci vai?
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA: ma che ne so, potrei anche andarci
PIERA CLIENTE Come mai una brava ragazza come te fa questo mestiere?
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA niente sconti e pagamento in contanti
PIERA CLIENTE ti porto a casa mia, vieni a stare con me? mia moglie non mi capisce lo sai?
Samantha, non mi capisce, una noia, non mi capisce, lo sai? che non mi ha mai capito. (Estrae il
libretto assegni)
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA non accetto assegni, magari hai il conto in rosso
PIERA CLIENTE (Piera inizia a legare Ornella lentamente) Vuoi un biscotto, un pasticcino, una
caramella, una tavoletta di cioccolato al latte?
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA sì grazie.
PIERA CLIENTE: un gelato con panna, una pralina al caffè…?
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA: il caffè non mi piace
PIERA CLIENTE: vuoi un biscotto, una coca cola, un pasticcino, vieni con me? vuoi una caramella?
seguimi pure…una tavoletta di cioccolato al latte un biscotto, un pasticcino, una caramella, una
tavoletta di cioccolato al latte un biscotto, un pasticcino, una caramella, seguimi…una tavoletta di
cioccolato al latte…(la ipnotizza e la accarezza e continua a legarla)
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA sì grazie sei gentile.
PIERA CLIENTE. Un bicchiere di chamapagne?
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA: non bevo.
PIERA CLIENTE un orso rosa di pelouche…un paio di scarpe, un cappello, un week-end al mare e
uno in montagna?
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA: sì, sì grazie ma non so sciare, non mi piace la montagna.
PIERA CLIENTE: Un anello di brillanti, una piscina, una vasca idromassaggio, una sauna, uno
châlet… Non sei come le altre. No, sei proprio diversa. Tu mi capisci sempre, mi capisci, oh come
mi capisci, mi capisci, mi capisci, sì, sei l’unica, l’unica che mi capisce, l’unica, l’unica, sì, sì, sì,
sì, sì, sìììììì. Non c’è motivo di avere alcuna paura. Riposati un po’. Lavori troppo. (termina di legarla e le da’ in mano un bicchiere di champagne e le ruba i soldi che le ha dato)
MARIA IN ARTE MONIQUE: ti piace l’aglio?
ROSA CLIENTE: moltissimo. Salciccia, pasta e faseui.
MARIA IN ARTE MONIQUE: meno male. Allora si può fare il business
ROSA CLIENTE Ven chi bela tusa. Come mai che una brava ragazza come te fa questo mestiere qui?
MARIA IN ARTE MONIQUE: dite sempre la stessa cosa. Sermpre la stessa cosa e leccate.
ROSA CLIENTE sei una brava ragazza tu. Brava. Brava.
MARIA IN ARTE MONIQUE lavoro. Così risparmio i soldi per la casa
ROSA CLIENTE non sei mica come le altre tu, sei brava, bravisima, ma che brava che sei, proprio
brava
MARIA IN ARTE MONIQUE devo aprire un mutuo
ROSA CLIENTE che brava. Una brava ragazza, fare questo mestiere, bela tusa, che vita, che vita, non
sei come le altre, tu sei proprio diversa, sei proprio brava, una brava ragazza oh come ti se’ brava,
bravisima, oh, come…ti se’… brava, brava, brava, brava,brava…bravaaa. Se vuoi intanto ti pago
io l’affitto o una pensioncina. La machina l’è scomuda. Ho messo su troppi chili .
MARIA IN ARTE MONIQUE Il cliente ha sempre ragione. Che ore sono?
ROSA CLIENTE: mezzanotte. Quant’è lo sconto?
MARIA IN ARTE MONIQUE: niente sconti perché mi devo fare la casa.
ROSA CLIENTE: Come niente sconti?
MARIA IN ARTE MONIQUE: ti piace l’aglio?
ROSA CLIENTE: Niente sconti? A me?
MARIA IN ARTE MONIQUE ti piace l’aglio sì o no?
ROSA CLIENTE l’aglio puzza. Niente sconti. Vieni qua.
MARIA IN ARTE MONIQUE: non toccarmi
ROSA CLIENTE: tasa bagascia da stra’
MARIA IN ARTE MONIQUE aiuto, vai via
ROSA CLIENTE: bruta putana. Adesso mi faccio i miei comodi. A gratis. (sic)
BUIO
SESTA PUNATATA – chiacchiere e pasticcini
ROSA. Domineddio. Certe facce girano per la strada…
MARIA hai ragione my dear, soprattutto quando piove, è meglio non uscire di casa. (Piera bisbiglia
all’orecchio di Maria) Le voci dicono robe, di tutto.
PIERA: infatti a casa vogliono che rientri massimo massimo alle dieci di sera.
ROSA certe donnacce venivano anche in pasticceria eh. Mio papà faceva ‘o torrone. Il migliore della
città. Entravano in pasticceria le donnacce e si mangiavano i bigné gratis. Masticavano, masticavano.
Pure con la bocca aperta. Svergognate.
ORNELLA: anche in negozio girano brutte facce. Di giorno vendono frullatori e fruste elettriche
per montare le uova. E alla sera camminano avanti e indietro sulla tangenziale.
PIERA: in famiglia siamo molto uniti, guardiamo tutti la televisione sl buio, seduti sul divano.
ORNELLA e a una cert’ora a letto...
PIERA Mi metto sotto le coperte, ho paura a dormire da sola…alla mattina vado a scuola presto.
MARIA sei sulla buona strada, very good,
PIERA A mia mamma non le piace che le sporchino la casa.
MARIA young girl i tuoi genitori, la tua famiglia è gente come si deve
PIERA Appena possiamo ci aiutiamo, vuoi una mano, posso fare qualcosa per te? Mio fratello fa il
poliziotto. Papà è farmacista. Una persona seria.
ROSA (bisbiglia a Maria) domineddio la moglie del farmacista è una di quelle…
MARIA lo sanno tutti. Le voci dicono robe, di tutto.
ROSA. la pasticceria di papà mio era proprio appresso appresso la farmacia.
MARIA good God e si vede tutto?
ROSA e come no? Tutto si vede, sì. I tavolini stavano di fuori, proprio in mezzo alla piazza.
PIERA C’è gente che perde tutto il giorno al bar…
ORNELLA mio marito è sempre fuori casa, lavora molto. Ha un negozio che il più grande del
paese: tre luci con seminterrato e due commesse.
ROSA Alla pasticceria veniva ‘o sindaco e monsignore arcivescovo. Mammà a monsignore
arcivescovo gli serviva di persona il caffè. Glielo preparava lei. Per riguardo. Papà portava certi
vassoi di paste in giro per la città.
MARIA: madam, le voci dicono robe, di tutto. Specie quando piove.
PIERA: alla mattina vado a scuola…
ROSA pure io, sono professoressa. Ho fatto la tesi sul suffisso “sco”.
PIERA Uscendo da scuola, un pomeriggio, ho visto un uomo che si spogliava nudo nudo e faceva gli
atti osceni in luogo pubblico…
ROSA Proprio davanti alla scuola?
PIERA davanti alla scuola e davanti aveva…
ORNELLA: non si dicono certe cose
ROSA Gesummaria! E il preside?
PIERA: se ne stava zitto. Guardava dalla finestra.
MARIA Well, well, si toccava anche lui…
ROSA non è vero, non è vero. Non può essere.
ORNELLA : come fai a saperlo?
ROSA è peccato
MARIA: madam. gli animali fanno così. They do it. I cigni per esempio fanno cose…
ROSA. Non si può è peccato. Lo dice anche monsignore arcivescovo.
PIERA Per lo spavento una macchina mi ha investito, sono rimasta così scossa e mi sono un po’
fratturata la tibia destra.
MARIA: Poor child. Bambina ti fa male?
PIERA dipende dai giorni. Oggi sì.
MARIA Verrà a piovere. Oh dear i cigni, devono mangiare prima della pioggia. I cigni. Devono
mangiare. Young girl rastrellare l’erba, raccogliere le foglie. Le voci dicono di tutto quando piove
ROSA devo ritirare i tavolini, se no le tovagliette si bagnano.
ORNELLA: Le commesse sono due ragazze alte, slanciate, gente che potrebbe lavorare in televisione o al cinema.
PIERA mio papà si alza alle quattro tutte le mattine. Mio fratello pure. Ha studiato in collegio
ROSA pure io ho studiato in collegio, mi ci ha messo mammà. Volevo farmi suora. Ma le suore
qualche volta mi toccavano.
PIERA: Alla sera, con il buio?
ROSA Mi toccavano a qualsiasi ora.
MARIA oh dear, ma si vede a occhi chiusi che sei vergine.
ROSA Lo dicevano anche loro. Però poi mi toccavano.
PIERA: e la superiora?
ROSA: stava con un negoziante. Riforniva il convento.
ORNELLA: e chi era?
MARIA è questione di privacy, dear, non si può dire. Le voci però dicono di tutto.
ROSA: ci sono tante donne di strada, donnacce. La moglie del farmacista per esempio…
MARIA: sarà stata una di quelle…what time is it? Devo andare dal parrucchiere. Ho un invito a cena. Mio marito mi porta al ristorante francese.
ORNELLA mio marito dorme con gli animali di pelouches.
PIERA: per forza, ci sono le commesse.
ORNELLA: per il sesso è negato, a letto dorme con i pelouches.
MARIA silence please, le voci dicono robe…
PIERA quelli del mio paese sono stati capaci di dire a mio padre che facevo lo strip-tease.
ROSA con il vescovo mammà non godeva niente
MARIA una fregatura infinita?
ROSA sì, sì.
ORNELLA però non pagavi la retta del collegio. Un bel risparmio, lo so perché ho due figlie che
vanno a scuola alle private.
MARIA silence please, le voci dicono robe…
ROSA: papà mio portava certi vassoi di paste alla superiora. Alla moglie del farmacista. Mangiavano
sempre. Erano grasse assai.
ORNELLA io non tocco cibo, mi bevo al più un bicchierino, mangio qualche cosetta.
ROSA mammà e monsignore arcivescovo stavano tutta la mattina nel confessionale a pregare. Era
anche il preside del collegio. Lo conosco bene. Professoressa di italiano e storia, amante della
musica, vincitrice di concorso…un bell’uomo robusto. Tengo la fotografia (fa passare una foto)
PIERA sì sì, un bell’uomo.
ROSA: che un po’ di caffè lo vuole?
PIERA: no grazie. Quelli del mio paese sono stati capaci di dire a mio padre che andavo nella pineta
con i ragazzi…
ORNELLA: saranno le solite malelingue di paese
PIERA:non è vero, sono prostituta abituale. Me ne sto in mezzo alla strada.
ROSA: che un po’ di caffè lo vuole?
PIERA: No grazie
ROSA: (sbotta ad alta voce) mo’ mi sono proprio stufata. Ho letto poesie, ho scritto poesie, sonetti, uno come il Carducci Ho fatto una tesi sul suffisso “sco”, sono professoressa e poi? E poi?. Sta tutto lì dentro ‘o cassetto. Non se ne fa niente e allora basta ho detto, ora basta. Siete tutti testimoni. Oggi è arrivata la volta buona, parlo per tutti.
SETTIMA PUNTATA - dance
(Rosa si trasforma in narcotrafficante e magnacccia, Piera in prostituta, Ornella resta a guardare,èpo si trasforma nella madre di Piera, Maria diventa un poliziotto corrotto)
ROSA-GANGSTER buenos dias hermosa señorita vuoi un caramelo? lo queres el chocolato sì? un
chocolatito
PIERA: muchas gracias, usted esta muy amable
ROSA-GANGSTER: soy un artista de talento. Suono la guitarra eléctrica.
PIERA. faccio la cameriera part time qua dentro. Non si guadagna granché
ROSA-GANGSTER: vuoi guadagnar mas dinero? El doppio de dinero?
PIERA sì
ROSA-GANGSTER chica te gusta la musica?
PIERA: molto mucho, mi piace.
ROSA-GANGSTER e te gusta baylar?
PIERA : sì ma non so se ci sono portata. A mia mamma non piace che sporchino la casa. Pulisce
ovunque.
ROSA-GANGSTER: tengo dos red light club in la America. In Mexico, e a Las Vegas. Cica tienes
interese?
PIERA verdad davvero?
ROSA-GANGSTER cica te regalo dos caramelos y todos los chocolatitos que queres. Tengo dos red
light club in Olanda. Te regalo todos.
PIERA: mucho dinero?
ROSA-GANGSTER. Mucho dinero por ti esta noche se andas con migo.
PIERA grazie. servono sempre un po’ di soldi perché servono sempre, noi in famiglia ci aiutiamo, uno
aiuta l’altro, tutti i giorni. Mia mamma mio papà e mio fratello.
ROSA-GANGSTER te gusta la musica? Vamos a baylar. Domani mañana vamos all’aeropuerto.
PIERA: voliamo via
ROSA-GANGSTER seguro cica. Soy un artista de talento.
PIERA ho sempre desiderato fare la ballerina da piccola, a mia mamma non piace che le sporchino la
casa. Restavano le righe sul pavimento e allora si arrabbiava, una noia…allora saltavo sul
divano,
ROSA-GANGSTER Baby baby mastica un caramelo alla fragola, està una sopresa
ORNELLA-MADRE con chi esci a che ora torni? non andare lì, non andare là. Non devi fumare.
PIERA quale sorpresa? Dimmelo. vorrei uscire, ma mia mamma è sempre lì. Guarda dalla finestra, scuote la testa, una noia, una noia. Da diventar matti. Vorrei almeno un fidanzato.
ROSA-GANGSTER la sorpresa chica esta un caramelo, devimasticare. si scioglie e la succhi piano piano. Piano piano.
PIERA: piano, piano
ROSA GANGSTER E adesso chiudi gli occhi, chiudi gli occhi finché dura l’effetto e vedi il mondo
rosa, que lindo, muy bonito.
PIERA muy bonito
ROSA GANGSTER Intanto dammi il passaporto, baby baby, mastica lentamente e chiudi gli occhi. Rilassati relax, relax.
ORNELLA-MADRE …ho finito adesso di scopare il pavimento, lazzarona. Vai a fare la spesa che
cucino io. No. Taglia le cipolle prima. Che torna tuo fratello e non abbiamo fatto niente. Aspetta a
friggere le patate. Torna tuo padre e non abbiamo finito. Bisogna passare l’aspirapolevere.
PIERA A me piace il succo di frutta e la coca cola con il ghiaccio e il limone, poi i pop corn, le patatine
fritte, la marmellata di pesche e di albicocche. Insomma un po’ di cose, e i wafer al cioccolato, i
cioccolatini con le nocccioline a pezzetti e il riso soffiato in tavoletta ricpoerta di cacao. La
cioccolata con panna.
ORNELLA MADRE Lava i piatti. Che aspetti? Asciugali che poi devi pulire i vetri, i fornelli, le maniglie, i lampadari…
PIERA Adoro ballare. Mi viene da piangere.
ORNELLA-MADRE Sono le cipolle.
ROSA-GANGSTER dammi il passaporto che ci penso io. Relax rilassati baby baby. Non pensare.
Dammi il passaporto champagne girl. E impara a ballare.
PIERA adoro ballare.
ORNELLA-MADRE Non capisci proprio niente. Non c’è bisogno di correre, perché corri? cammina piano, ma ti vuoi muovere? Rallenta. Lo fai apposta? Mi fai disperare, ho perso la pazienza, non ne posso più di te.
ROSA-GANGSTER baylerai todos los dias y todas las noches dietro le finestre e ti guarderanno tutti.
Molto, molto buone mance. Amor te quiero, mucho dinero
ORNELLA MADRE: Esci? E con chi esci a che ora torni? devi tornare presto non devi fumare. Dove
vai?
PIERA: A fare marchette in Olanda.
ROSA-GANGSTER : you are welcome.
ORNELLA-MADRE ma ti danno buone mance che quando torni a casa ci compri il televisore al
plasma?
PIERA: amor te quiero.
MARIA POLIZIOTTO Controllo di polizia. Polizia di stato. Documenti prego, prego documenti
signori. (Piera è terrorizzata, nasconde il viso)
ROSA-GANGSTER chica succhia el caramelo a la fragola e sta’ tranquilla. I clienti fanno la fila.
MARIA POLIZIOTTO: passaporto prego signorina, passaporto. Favorire i passaporti
ROSA-GANGSTER Non parlare chica, non dire niente. Hello boy, la miss señorita está con me.
(Rosa allunga una mancia) Por usted
MARIA POLIZIOTTO buenos dias excelencia. Sir, madam. A domani, a presto, a prestissimo.
ROSA-GANGSTER oggi pomeriggio se crede, hombre
PIERA amor te quiero, vamos a baylar
MARIA POLIZIOTTO you are a very bed girl señorita (le fa un carezza, lei cerca di sottrarsi).
ROSA-GANGSTER le luci lampeggiano champagne girl in a window. Todo los hombres si fermano a
guardarti, red light girl red light
PIERA voglio le caramelle alla fragola. Suona la guitara electrica, suonala
ROSA-GANGSTER show your body chica. Dietro la vetrina ti guardano chica, mastica solo quando
non ti guardano. Relax baby baby.
MARIA POLIZIOTTO Buenos dias chicas
ROSA-GANGSTER Champagne girl in a window. Ti pagano per guardarti, baby baby. Balla ragazza
suono la guitara electrica. A me mi piace la musica. Tu stai aqui. Viene a trovarti gente muy
importante. Non ti mando nelle strade, chica.
MARIA POLIZIOTTO Nelle strade per bene non ci puoi andare, you are a very bad girl. Chica sorridi
che ti faccio una foto
PIERA M’hanno già fatto la scheda con la fotografia di fronte e di lato: prostituta abituale
(a Rosa) e tu non vieni?
ORNELLA MADRE: prima devi rifare il letto, passa l’aspirapolvere sotto il letto prima e dopo,
raccogli la polvere dai tappeti.
ROSA-GANGSTER: ahora no. Ahora no chica.
PIERA: (Maria Poliziotto la trascina con sè) ma ci lasciamo?
ORNELLA MADRE: scuoti le coperte, batti i materassi.
ROSA GANGSTER Señorita te quiero, ma prima fuck all the goddammed boys. Il cliente ha sempre
ragione.
PIERA allora ci lasciamo. Così. In mezzo alla strada?
ORNELLA MADRE Hai lavato le lenzuola?
PIERA: allora ci lasciamo così. Sai cosa facciamo, ci lasciamo…(Rosa-gangster trascina per un
braccio Piera e la spinge verso Maria-poliziotto)
ROSA GANGSTER vai a lavorare chica, adios
ORNELLA-MADRE Le lenzuola le hai lavate?
PIERA: ma mi lasci? Non mi lasciare o mi butto. Mi butto?
ROSA GANGSTER Facciamo i saldi. Half price now, all inclusive. Red light girl and french
champagne.
ORNELLA-MADRE: hai lavato le lenzuola?
PIERA: allora ci lasciamo in mezzo a una strada…(piange). ..amor te quiero
ROSA GANGSTER In fila signori prego, da questa parte. Dance, dance, dance, dance, dance (le
chiudono la bocca con un cerotto e le legano le mani)
PIERA: te quiero, amor…
ORNELLA-MADRE: silenzio chiuditi in camera tua. E non dire niente a nessuno. (musica a tutto
volume, lampi strobo, un urlo)
ROSA IN ARTE MARLENE Hai sentito?
PIERA IN ARTE MARISIA No,
MARIA IN ARTE MONIQUE non ho sentito niente
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA neanch’io. Davvero. Niente
PAUSA IMBARAZZATA, rientrano nei ruoli d’origine.
ORNELLA dentro agli ospedali c’è tanta confusione.
ROSA Pure io trovo che ci sia confusione nelle cliniche.
MARIA working-class people…non sanno parlare a bassavoce
ORNELLA non riesco a sopportarla la confusione
ROSA: neppure io, ci capiamo. Siamo fra persone perbene di un certo ambiente.
MARIA madam sono una lady nobile io.
ROSA certo, intendevo dire…
MARIA: sono una lady (Maria è molto offesa, volta le spalle a Rosa)
ROSA (Rosa è mortificata e guarda Ornella) Lo vuole un caffè?
ORNELLA: no grazie. Non mi accomuno. Non sono una che si accomuna. La comunanza mi fa male,
mi fa. Anche a lei vero? (Ornella si rivolge a Maria)
MARIA well, madam, non diamo confidenza agli estranei
ROSA I corridoi sono lunghi
ORNELLA a me sembrano stretti.
MARIA: well, in questo corridoio mancano quadri e tappeti.
PIERA c’è odore di piscia e minestrone
ROSA di minestrone?
PIERA più di piscia.
BUIO
OTTAVA PUNTATA - clienti
(Rosa e Piera sono trasformate in prostitute e chiacchierano tra di loro come e fossero al lavoro in strada; Maria e Ornella fanno i clienti)
PIERA IN ARTE MARISIA: A me più d’una sera m’ha portata a cena il maresciallo di zona. E’ venuto
a prendermi con il tassì: mi ha portata a cena. La moglie era andata al mare.
ROSA IN ARTE MARLENE stavi ancora sulla tangenziale?
PIERA IN ARTE MARISIA no, no, nel centro storico, ci sono i turisti e i VIP
ROSA IN ARTE MARLENE bè pure sulla tangenziale ci sta tutto il traffico che vuoi. Giorno, notte,
giorni pari, giorni dispari. Il sabato sera soprattutto. Ma anche il martedì e la domenica, un traffico
da diventare matta
PIERA IN ARTE MARISIA il commissario è arrivato con questo tassì giallo, da solo, senza scorta.
Pensa, l’ultima volta che l’avevo visto m’aveva portato in questura per le fotografie.
ROSA IN ARTE MARLENE e tu?
PIERA IN ARTE MARISIA ero appena uscita dal parrucchiere e avevo i sandali d’oro
MARIA COMMISSARIO ciao berrezza mo’a te ce penzo io, mo’ ce andiamo a diverti’, offro io
PIERA IN ARTE MARISIA grazie commissario, quasi quasi pensavo che mi volesse portare via
MARIA COMMISSARIO ma che sei matta? Mo’ per prima cossa annammo a magna’, mia moje tanto
sta’ in villeggiatura. Sta’ a fa’ le ferie
PIERA IN ARTE MARISIA me ne vorrei andare anch’io uno di ‘sti giorni, devo guadagnare qualche
soldo e poi vado a Capri per il week-end.
MARIA COMMISSARIO a te ce penzo io bella zingara, tu sta’ pronta che te vengo a ritrova’
PIERA IN ARTE MARISIA allora a presto commissario
MARIA COMMISSARIO mantieniti così. Te vengo a ritrova’
ROSA IN ARTE MARLENE ed è tornato?
PIERA IN ARTE MARISIA no, ma lo aspetto, vedrai che viene, me l’ha detto, vado apposta dal
parrucchiere tutti i giorni.
ROSA IN ARTE MARLENE un cioccolatino lo vuoi?
PIERA IN ARTE MARISIA No grazie, a me i cioccolatini me li portano sempre i clienti. (Scarta un cioccolatino e legge la cartina) In amor vince chi fugge. C’è scritto anche qui.
ROSA IN ARTE MARLENE: … ci sta traffico sulla tangenziale oggi. (Ornella beve un po’ di whisky per farsi coraggio e si accosta alle ragazze) Ciao bell’uomo.
ORNELLA CLIENTE: ci conosciamo già? Sì l’ho già vista. Ma dove non ricordo dove? dove ci
siamo incontrati? Facciamo un prezzo speciale allora, se ci siamo già visti. Ci conosciamo già.
ROSA IN ARTE MARLENE: Ho scritto una tesi sul suffisso “sco”. Prof seguivo il tuo corso. Sono
maggiorenne.
ORNELLA CLIENTE ma, signorina, allora… ma davvero è prostituta?
ROSA IN ARTE MARLENE Faccio la pu-beep-ttana. Allora prof ti interessa o no? Il tempo
passa.deciditi. Dietro di te c’è la fila.
ORNELLA CLIENTE Come mai una brava ragazza come te fa questo mestiere?
ROSA IN ARTE MARLENE per passare il tempo, e tua moglie?
ORNELLA CLIENTE mia moglie? Che c’entra?…mia moglie è a casa…è casalinga.
PIERA IN ARTE MARISIA: anche a me piacerebbe starmene a casa.
ORNELLA PROFESSORE: ma…non so…venite tutte e due? ci possiamo organizzare…non
so…combiniamo, combiniamo, ci organizziamo
ROSA IN ARTE MARLENE sono una pu-beep-ttana., prof, mo’ non fare ‘o mariuolo. Sconti non ne
facciamo
ORNELLA PROFESSORE Si potrebbe progettare allora...si potrebbe fare…Quanto vuoi per un’ora?
ROSA IN ARTE MARLENE una cifra. Mai stata povera io. Mio padre era ricco assai. Mo’ sta’ a
vedere che mi ci devo abituare adesso a essere una morta di fame. A me mi piacciono gli stivali, la
musica, il mare, la montagna. Il venerdì vengono un sacco di macchine. Le BMW mi cercano.
ORNELLA PROFESSORE Io ho una BMW
ROSA IN ARTE MARLENE pagamento anticipato. Mi sono mantenuta da sola agli studi.
PIERA IN ARTE MARISIA e il professore lo vedi ancora?
ROSA IN ARTE MARLENE e come no? Gli ho organizzato anche una festa per scapoli. Una cosa
raffinata. Stavo nascosta in una torta al mandarino, a forma di conchiglia bivalve
PIERA IN ARTE MARISIA e poi?
ROSA IN ARTE MARLENE sono uscita come la Venere del Botticelli, mi hanno fatto ballare sopra
una musica classica. Mi hanno fatto le foto. (estrae qualche foto e gliele mostra)
MARIA COMMISSARIO annamo belle zingare che a voi ce penzo io, annamo in questura che se
divertimo (strattona Piera per un braccio e la accarezza)
PIERA IN ARTE MARISIA e sua moglie?
MARIA COMMISSARIO che c’entra mia moje?
PIERA è tornata, è tornata dalla villeggiatura?
MARIA COMMISSARIO No. Annamo in questura va’.
ROSA IN ARTE MARISIA. L’hanno rinchiusa anche lei con le agitate?
MARIA COMMISSARIO: favoriscano nome, cognome, data di nascita, comune di residenza, luogo di
nascita, nazionalità. Codice fiscale o partita iva?
ROSA IN ARTE MARLENE ho il numero di matricola dell’università…
PIERA IN ARTE MARISIA ma se neanche il parrucchiere mi fa la fattura e ci vado tutti i giorni
MARIA COMMISSARIO. a stronza che te fa’ piglia’ darra porizia, manco se’ capasce de fa’ ‘a
mignotta, ve mando la finanza la prossima volta
ROSA IN ARTE MARLENE: ‘a commissa’ guarda che mio papà faceva ‘o torrone a Benevento, era
amico del sindaco…
PIERA: e mio papà fa il farmacista
MARIA COMMISSARIO: tante scuse signorine, le voci dicono robe, di tutto…
ROSA IN ARTE MARLENE e tu non starle a sentire…tappati le orecchie e la bocca.
Ritornano nel ruolo
ORNELLA cosa dicono le voci oggi?
ROSA parlano come in televisione?
MARIA-LADY: well madam, bisogna fare una vita normale, regolata, andare a dormire presto,
mangiare agli stessi orari, svegliarsi di prima mattina, mettersi il cappotto d’inverno e le maniche
corte d’estate. Rastrellare l’erba e le foglie. Tutto pulito.
ORNELLA non bere, non fumare, non iscriverti al corso di paracadutismo
ROSA e se scoprono qualcosa?
ORNELLA facciamo finta di niente
PIERA lo sanno tutti che sei alcolizzata
ROSA zitta. I panni sporchi è meglio lavarli in famiglia
MARIA-LADY: madam, mastica una pastiglia Good night and sleep well, (Ornella beve dalla bottiglietta di whisky)
ORNELLA va bene, va bene purché non mi chiudano nella stanzetta
NONA PUNTATA - caramelle
(Piera e Ornella sono accucciate in un angolo. Ornella beve di tanto in tano whisky dalla bottiglietta senza farsi vedere. Rosa-Arcivescovo si avvicina con aria galante a Maria, come se fossero in un giardino)
ROSA-ARCIVESCOVO: signorina una caramella alla fragola?
MARIA: no.
ROSA-ARCIVESCOVO: al lampone?
MARIA: no
ROSA–ARCIVESCOVO: alla cannella misto vaniglia e ciliegia?
MARIA: a mi no me piasono le caramele. Roba da siori. Da me un toco de pan.
ROSA-ARCIVESCOVO: tengo qualcosa di meglio señorita: rose candite. Venite con me signorina, sopra sopra, saliamo. Seguitemi. Rose candite, violette candite, gelèes di melagrana.
MARIA: Un paio di calse novie piutosto. La me mama non me da niente. El me papà non me da niente.
Laorano tuto il zorno nei campi.
ROSA-ARCIVESCOVO: Lo stipendio di vostro marito non è sufficiente?
MARIA: a me me piase andar vestida bene, andar dal parrucchiere a far mettere a posto la testa
ROSA-ARCIVESCOVO: la mettiamo a posto la testa. Sono arcivescovo. Monsignore
MARIA: lei l’è un bel omo però arcivescovo. Quasi quasi una caramela…
ROSA-ARCIVESCOVO: signorina volete una caramella?
MARIA: ma sì, ma sì. Grasie. La vogio sì.
ROSA-ARCIVESCOVO: andiamo di sopra che si vede il mare.
MARIA: me paga in anticipo però. (Rosa allunga i soldi a Maria e si appartano amoreggiando)
(Ornella beve di nascosto, si interrompe e nasconde la bottiglia non appena parla Piera; rimane accucciata, Piera si alza. Fanno i fidanzati)
PIERA-FIDANZATO: dormi?
ORNELLA-FIDANZATA: sto quieta
PIERA-FIDANZATO: vuoi un caffè?
ORNELLA-FIDANZATA: No. No, non lo posso soffrire
PIERA-FIDANZATO: vuoi una caramella alla fragola?
ORNELLA-FIDANZATA: non mi piacciono le caramelle
PIERA-FIDANZATO: non mangi mai niente. (scarta e mangia un cioccolatino)
ORNELLA-FIDANZATA: non mangio perché mio padre e mia madre mi hanno messo su questa terra
PIERA-FIDANZATO: sei sveglia?
ORNELLA-FIDANZATA: soffro d’insonnia.
PIERA:FIDANZATO:. Anch’io ho paura di addormentarmi. Dormi, ma non dormi, sogni e invece
sei seduta sui gradini della cantina o dei cessi pubblici
ORNELLA-FIDANZATA: non ho brutti pensieri. Ho sete
PIERA-FIDANZATO: bevi un caffè
ORNELLA-FIDANZATA: No. dammi un bicchiere
PIERA-FIDANZATO: piccolo?
ORNELLA-FIDANZATA: mai un bicchiere piccolo. Sempre uno grande. Lo bevo tutto in un fiato.
Comincio alle undici e mezza.
PIERA-FIDANZATO: allora dobbiamo andare.
ORNELLA-FIDANZATa: che ore sono?
PIERA-FIDANZATA: è l’ora di andare al bar.
ORNELLA-FIDANZATA: di già?
PIERA-FIDANZATO: cosa prendi?
ORNELLA-FIDANZATA: a stomaco vuoto Martini dry
PIERA-FIDANZATO: Gin Fizz
PIERA-FIDANZATO: dammi da accendere.
ORNELLA-FIDANZATA: gin tonic
PIERA-FIDANZATO: gin tonic.
ORNELLA-FIDANZATO: gin tonic
PIERA-FIDANZATO: gin tonic per due. Non guardare il barista è un bell’uomo. (Piera mettte un braccio sulla spalla di Ornella e la abbraccia)
ORNELLA-FIDANZATA: caipirinha con due cannucce
PIERA-FIDANZATO: vodka lemon da dividere io e te
ORNELLA:FIDANZATA vodka liscia
PIERA-FIDANZATO: un vov e due bicchieri
ORNELLA-FIDANZATA: fa caldo
PIERA-FIDANZATO: la tua maglietta è troppo aderente. Un Negroni
ORNELLA-FIDANZATA: un Pinot
PIERA-FIDANZATO: tieni lo sguardo basso. Tequila. Abbassa gli occhi
ORNELLA-FIDANZATA: Tequila. Tequila per due
PIERA-FIDANZATO: hai preso il sole si vede. Dove sei stata?.
ORNELLA-FIDANZATA: Bloody Mary. In montagna. Mi fai accendere?
PIERA-FIDANZATO: Bloody Mary. Guardami negli occhi. Con chi sei stata? Bloody Mary.
ORNELLA-FIDANZATA: Bloody Mary. È san Valentino arriva la primavera e l’amore. (si abbracciano e si baciano)
MARIA che ogi che hai, arcivescovo, varda che ti vardo
ROSA-ARCIVESCOVO: vieni vieni vieni señorita, che ti dico una poesia de amore e… de amore de
amore e… de amore, e te quiero.
MARIA: speta un momento, sto ancora masgando le paste. Non mi lascia magnar un bocone in pase
monsignor arcivescovo.
ROSA-ARCIVESCOVO: Vuoi confessarti? (Ornella non sta molto bene sta per vomitare)
MARIA: no sporcar la camera da leto che te spaco la testa. (grida all’improvviso contro Rosa, Ornella si spaventa pensa che ce l’abbia con lei)
ORNELLA-FIDANZATA: Ma no. Mi metto quieta a letto.
MARIA: (a Rosa) andemo drento al confesionale, arcivescovo, poi vedemo…(l’arcivescovo abbraccia
Maria)
PIERA. (torna bruscamente in parte) Lo sanno tutti che sei un’alcolizzata?
ORNELLA (anche lei nella parte originaria) No, no. Nascondo la bottiglia in salotto, dietro
l’enciclopedia.
PIERA vuoi una mano?.(Piera si acvvicina a Rosa e le sorride)
MARIA: (a Piera) slandra da stra’ come te permeti de…
ROSA-ARCIVESCOVO: signorina se ne vada subito (a Piera)
MARIA: g’ha da esare una de quele….
ORNELLA (a Piera) esci dal mio letto che devo andare a dormire, quieta mi metto lì quieta. Via dal mio letto ho detto.
PIERA (Piera guarda Rosa con aria minacciosa) dammi una caramella. Ciliegia mista vaniglia
ROSA-ARCIVESCOVO: non capisco… di cosa parla signorina?
ORNELLA: non è che faccio scandali o stupidaggini, ti do una bottiglia in testa se non te ne vai dal mio letto. Questa qui è la mia casa. Ci abito io.
ROSA-ARCIVESCOVO: a che gusto la vuole?
PIERA: ciliegia misto vaniglia, per due. E’ l’anniversario di matrimonio e San Valentino della signora (indica timidamente Ornella)
ORNELLA: ma se mi sono sposata in Ottobre… via da questa casa piuttosto
MARIA: che ogi pesti che g’hai ragazza. (a Ornella)
ORNELLA: mi sono sempre comportata bene
PIERA: anch’io
DECIMA PUNTATA - confidenze
MARIA mi so tuto sono una stria. (Piera si accosta a Maria e le bisbiglia all’orecchio) Ci sono voci
che dicono robe. Dicono. Che sei matta.
ROSA mia cara la signorina non la conosco, non l’ho mai vista, sono arcivescovo. Monsignore.
MARIA guarda che te vardo facia de cane e te crola la ca’ in testa e anca la cesa. Sei matta. Stai nel
reparto delle agitate.
ROSA figliola hai dentro il diavolo, esso ti porta all’inferno…
MARIA ci sono le voci che digono. Robe. Dicono. (Piera le bisbiglia ancora all’orecchio) Di tuto
dicono. (a Ornella) Lei crede di essere in pace?
ORNELLA mah, col primo marito non bevevo e sì che vendeva vino e liquori…
MARIA le voci digono cose, maledisioni, case, campanili che croano,
PIERA mi comporto bene. Mangio la pizza con l’acqua brillante e non bevo caffè.
MARIA father arcivescovo? Vardame ne li ogi. Siamo qui. Te crola la cesa in testa. aspettiamo finché
non la vediamo morta.
PIERA. Sono stati capaci di dire che faccio lo strip-tease nei locali notturni. L’amore mio mi ha
lasciata. Mia mamma ha saputo tutto dalle telefonate anonime. Ho fatto lo sbaglio di buttarmi dalla
finestra. A mia mamma non piace che le sporchino la casa.
ROSA: madonna mia, signori’ siete uscita pazza?
ORNELLA no di certo posso uscire quando voglio. Apro un’agenzia di viaggi
ROSA che bella notizia. A me mi piace il mare l’orizzonte, il mare, le foto, la montagna
ORNELLA la montagna, la montagna no. Rinchiusa in uno châlet a mangiare formaggio e latte
ROSA. A me mi piace la musica. Sono professoressa e innamorata. Una volta mi volevo sposare.
Volevo un abito di raso bianco.
PIERA L’amore mio mi ha lasciata, m’ha lasciata l’amore mio. Non ha più voluto saperne di me. Se
vai via mi butto. Mi butto gli ho detto
MARIA: E buttati.
PIERA Mi sono buttata.
ORNELLA mio marito…
MARIA oh dear, ti ha fatto le corna, lo sanno tutti
ORNELLA dormiva con i pelouches verdi. …mi ha mandato su in montagna. E’ successo dopo che
sono nate le bambine. Abbiamo uno châlet in montagna, una seconda casa per le vacanze.
MARIA si dear lo sanno tutti
ORNELLA. Me lo sono venuti a dire quelli del mio paese che un’altra viveva a casa mia.
PIERA quelli del mio paese sono stati capaci di dire a mio padre che facevo lo strip-tease.
MARIA dicono che bevi tanto.
ORNELLA mezzo litro. Bevo grappa alla prugna. E non arrivo mica a finirla in un giorno. Bevo
sempre di nascosto, in camera. Poi nascondo la bottiglia in salotto. Mi siedo mi preparo un bel
bicchiere grande…. E bevo tutto in un fiato.
PIERA e poi?
ORNELLA aspetto. Passa un’ora, passa due. La put-beep-tana faceva la commessa nel negozio.
Abbiamo un negozio di elettrodomestici, lei dormiva nel mio letto e preparava alle mie figlie il
minestrone con il frullatore tutte le sere…
ROSA papà mio portava le paste alla moglie del farmacista tutte le domeniche, quando c’era il turno
festivo.
ORNELLA mio marito mi vuole bene. Parla tre lingue, e guida una BMW
PIERA E col sesso? (Ornella non risponde)
ROSA. A me piaceva un bell’uomo. Gli ho scritto tante poesie. E’ una persona molto distinta. I miei
non vogliono
MARIA fagli una fattura a morte, che crepino
ORNELLA qui c’è troppa confusione…Il dottore me l’ha anche detto. Guardi signora questo non è
posto per lei.
MARIA: oh dear il dottore è un bell’uomo?
ORNELLA molto fine.
PIERA Magari faceva l’attore.
UNDICESIMA PUNTATA – apple-pie
(Maria consegna a tutte un piattino con una fetta di torta di mel, iniziano a mangiarla, poi ognuna posa il piattino e inizia la sua battuta. Poi riprendono a mangiare e si interrompono nel corso della conversazione)
ROSA IN ARTE MARLENE: Stria, guardami la mano sinistra
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA si guardamela anche a me, stria
PIERA IN ARTE MARISIA la mia, la mia, guardala bene. Dimmi quello che vedi
MARIA: che ogi, che bruti, che pesti, che ogi pesti che ti g’hai. Bruti. Vaca da stra’. Sta ‘tenta
PIERA IN ARTE MARISA: attenta a cosa?
MARIA: alle stroleghe, alle strie. Quelle dei marciapiedi. Donnacce. Pu-beep-ttane. Slandre.
cosa ti g’ha fato? La to mama non godeva nienti. Ma nienti. Tuo padre è morto. Tua madre è
morta. I tuoi fratelli sono morti. Tuti morti per la vergogna. Sei una slandra. Ti spogli nuda davanti
agli omeni. Te droghi e ti batti le strae
ORNELLA: e a me?
MARIA Tuo marito e le tue figlie sono morti. L’amante di to marìo l’è morta. Tuti morti. L’hanno
scorso in autunno. Sono tuti morti. Una fregatura infinita. Che bruti ogi. Signur. Che ogi. Bruti. Ti
odiavano. Sei un’alcolisata. Devi anca essere tocca nel cervello. Il marito per farti le corna ti g’ha
mandà in montagna. Zitta e silenzio. Vai a dar da mangiar a le vache piutosto che g’hano fame.
Poare bestie.
ROSA: strega parla. Perché non mi viene a trovare più nessuno.
MARIA: (a Rosa) Ti sei putana da manicomio. Slandra. Te crolarà la ca’ in testa. Giù tuta in testa: il
balcon, la finestra e i vetri. Te crola la ca’ con i vetri. E te metono in crose e con drento l’inferno.
Che te varda e te vardo mi. Mi te vardo. E capita anca un incidente.
ROSA : mammà è andata contro una vetrina
ORNELLA era un negozio di elettrodomestici?
MARIA no una farmacia
ORNELLA: e li ha ammazzati?
MARIA: mazai tuti. Tuti morti. Anca la farmacista che andava con to padre e l’arcivescovo
ROSA meno male. Papà mio era ricco assai.. Ma la dote non me la volle dare. Neppure mammà,
fatemi uscire mammà. Niente non me l’hanno voluta dare. E io mi volevo sposare, volevo l’abito
bianco e l’anello. I gioielli mi piacciono assai.
MARIA: Dame el brazaleto de la me pora nona, ladra. Te crola la ca’. Vien giù un fulmine che te
brusa. L’arcivescovo era l’amante de la tua mama. No te voleva a ti. Sei bruta. E mata.
ROSA domineddio. Non ti conosco.
MARIA putana da manicomio
ORNELLA: quelle lì sì che sono parole offensive.
MARIA: Io ho sempre lavorato non sono una di quelle. Ho fatto la serva in Inghiltera, madam. Ho
conosciuto delle spagnole, erano con me nella fabbrica degli orologi svizzeri. Lo diceva mio papà.
Mio marito ha detto i soldi vai a chiederli a tua madre. Zitta e silenzio. Mio marito l’è un
pipistrelo. No lo vedo mai. Fa il guardiano notturno.
ORNELLA: lei faveva la commessa?
MARIA: contadina. Ho fatto l’operaia in una fabrica di orologi in Svizzera. Ma l’acqua del lago era
nera. Negra. Mio marìo no me parlava mai, sempre fora de ca’. Mi tratavano male tuti. Tuti. L’ava
del lago era proprio negra. E pioveva, fango dapertuto. Non si vedeva gnanca il fondo. Mi sono
lasciata andar drento.
ROSA: hai detto grazie alla Madona?
MARIA: che grasie e grasie. M’hano salvada. Se non faccio i lavori e preparo il mangiar a mezogiorno
mio marito grida. Se piega anca la ca’
ROSA: hai pregato la Madonna?
MARIA Father arcivescovo, la madona l’è ferma immobile senza gnanca una lacrima. Non l’è più
bona. Mi g’ha robao l’anel de la me pora nona.
PIERA. Hai dentro il diavolo
MARIA. Madona, madonina, fa’ andè via el diaol. Via via da la testa e Dio no gridare cussì.. No
Gridar. Dio sera la boca. L’Arcivescovo me g’ha rubato l’anelo de la me pora nona
ROSA: mente sono profesoressa, ho fatto una tesi sul suffisso “sco”
MARIA: You are a very bed woman. We will kill you tomorrow.
(scandisce bene senza gridare, molta rabbia fredda).
ROSA: domineddio aiuto, è matta (Maria la attera e le sale sopra)
MARIA You are a very bad woman, a very bad woman, bad woman. Ladra te porto in prisone
PIERA m’hanno legata e m’hanno portata alla polizia.
MARAI: cossa ti g’avevi rubao?
PIERA: un coltello da piantare dentro
ROSA: domineddio hai ammazzato qualcuno?
PIERA ho dato una coltellata a mio fratello
ORNELLA: l’ho detto io che questo non era posto per me. (tiene stretto il piatto) Me l’ha ripetuto
anche il dottore. (mangia un boccone di torta)
PIERA (guarda minacciosa Ornella e raccoglie le briciole) mia madre non mi ha mai fatto dare feste
in casa mia. Non le piace che le sporchino la casa. E’una patita della pulizia. In casa non andiamo
molto d’accordo. Abbiamo quattro televisioni, a casa non mi vogliono. Sono scappata con quattro
ragazzi in una pineta. Loro mi hanno regalato Coca Cola e cioccolatini.
ORNELLA: a me piace la grappa di prugna
PIERA (guarda Rosa) Papà. Papà. Come sei bello, dammi un bacio, papà
ROSA: (le da uno schiaffo, le fa cadere la torta dal piatto) vattene. Non tengo niente. Vai a lavorare,
svergognata
PIERA: ciao mamma. Mamma. Mamma dammi un bacio
MARIA: (la picchia con la scopa) Vai a pulire la casa, lazarona d’una slandra
ROSA-FRATELLO: vieni qui bella mia (cerca di abbracciarla)
PIERA: vattene maiale
ROSA-FRATELLO: sorella you are a very bad girl, sorella hai bisogno di qualcuno che ti protegga.
PIERA: stai lontano porco
ROSA-FRATELLO: non mi puoi insultare sono un poliziotto, ti chiudo dentro a chiave (la stringe)
PIERA: (gli accoltella una gamba e scappa)
ROSA chiamate la polizia
PIERA mi chiudono nella stanzetta?
MARIA non si può mai sapere.
PIERA: Ho paura di addormentarmi. Mio fratello ha ventotto anni e non ha la ragazza. Fa il poliziotto
ma sono otto mesi che sta a casa. La mattina si veste, fuma, si mette fuori sul balcone e prende il
sole. Quando gli passa qualcosa per la testa entra in camera mia. La porta si apre, la porta sbatte
contro il muro. Mio fratello…è qui? èui! Mio fratello. Ho paura. Ho paura di addormentarmi. Ho
paura di dormire da sola. Ho paura di addormentarmi. Non voglio dormire sola. Ho paura
DODICESIMA PUNTATA - interferenze
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA L’avevo detto io che bisognava stare attenti.
PIERA Ciao Samantha sei bellissima
ROSA: non ci parlare,
PIERA hanno il nome d’arte.
ROSA sono delle poco di buono. Io scrivo sonetti inediti. Ne vuole uno? Un caffè lo vuole?
PIERA: no grazie.
ROSA mi volevo sposare io. Mi facevo fare un abito di raso bianco lungo fino ai piedi. Ma papà mio e
mammà non hanno voluto. Che ci posso fare? Sono signorina. Professoressa casalinga. Volevo
sposarmi. Amore mio, si chiamava Amore mio.
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA sto leggendo, un po’ di silenzio per favore
ROSA mi scusi tanto. Gli ho scritto lettere: Amore mio. Ho scritto poesie. Così. Poesie d’amore.
Volevo sposarmi.
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA vuole stare zitta sì o no?
ROSA scusi, scusi tanto. Un caffè lo vuole?
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA No grazie.
MARIA IN ARTE MONIQUE: Gridano tutto il giorno
PIERA IN ARTE MARISIA non si sta in pace proprio niente. E’ ora di finirla
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA fanno scappare i clienti. Sono matte.
PIERA IN ARTE MARISIA Le automobili rallentano, rallentano. Dai che rallentano. Me-beep-rda.
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA Non si fermano.
PIERA IN ARTA MARISIA Non si ferma più nessuno. Alza il volume dell’autoradio, ballo in mezzo
alla strada
ROSA che bella musica. La sentivo sempre a casa. Mi piace la musica, mi piace il mare. Da noi non c’è
il mare. Ogni pomeriggio monsignore arcivescovo scende in pasticceria .
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA: lo sai perché viene in pasticceria?
ROSA prende la cioccolata con la panna e un vassoio di paste
MARIA IN ARTE MONIQUE no dear, No. Ci viene per incontrare qualcuno
ROSA poverello vive da solo
MARIA IN ARTE MONIQUE incontra la sua amante dear.
ROSA sono io. E’ peccato, lo so
ORNELLA IN ARRTE SAMANTH non sei tu
PIERA IN ARTE MARISIA lo sa tutto il paese.
ROSA la farmacista non lo vuole
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA no, sta con il pasticcere.
ROSA chi? Papà mio?
PIERA IN ARTE MARISIA Tuo padre le porta fior di vassoi pieni zeppi di paste e bignè alla crema,
pistacchio, cioccolato.
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA l’arcivescovo viene per tua madre.
ROSA No, no. Mammà. Mammà è una santa donna. Papà mio è una brava persona. Monsignore lo
voglio sposare. Ti voglio baciare, sei mio, mio, mio mio, mio. Mammà lasciatemi andare da lui,
papà lasciatemi andare da lui, è mio, mio, mio, mio. Datemi la dote.
PIERA IN ARTE MARISIA adesso riprende a gridare. Taci squilibrata che i clienti scappano
ROSA Il preside è sposato. Vieni da mammà, figlia bella, Rosa, Rosellina vieni da mammà. Studia.
Studia. Che diventi professoressa. è peccato figlia mia, lascia stare questo lascia stare quello. ORNELLA IN ARTE SAMANTHA un po’ di silenzio allora lo facciamo sì o no?
ROSA voglio andarmene. Mammà fatemi uscire, mammà. Voglio andare via, mi
piace la musica, voglio il mare, il mare, il mare da noi non c’è il mare. Mammà fatemi uscire, per
piacere, mammà.
ORNELLA IN ARTE SAMANTHA non la sopporto più questa. Pazza, isterica. Ti tiro una bottiglia in
testa
ROSA vaffanculo mammà ti strappo le rose. Ti sradico il glicine. Mammà i mobili, le tovagliette. Ti
rovescio i tavolini del caffè. Vaffanculo tu e tutti i clienti della pasticceria. Crepate di indigestione.
Monsignore arcivescovo è mio marito…
MARIA oh dear è impazzita questa volta
ROSA … me ne vado, me ne vado di qui, corro, corro, corro via, corro via , me ne vado. Non finisce
più questo corridoio, non finisce più. Corro corro, si corre fino in fondo, c’è una porta, si sente la
musica…
ORNELLA Una scarica di corrente sulla fronte
ROSA …un altro corridoio, non si sente più niente, adesso no, adesso no. Adesso sì ora sì. Sento la
musica alla radio, è musica classica. E’ la radio dell’amore mio. La musica che piace a me. La
musica, alza il volume, di più, di più, ancora…
PIERA è tutta sudata e grida come una matta
MARIA le matte qui dentro non le vogliamo. E’ una casa rispettabile
ORNELLA una scarica di corrente sulla fronte
Rosa canta a squarciagola
ROSA … L’amore è mio ci dobbiamo sposare. E poi c’è il mare. L’amore è mio ci dobbiamo sposare
e poi c’è il mare. Sposiamoci, ho fatto all’uncinetto anche il copriletto, l’ho fatto tutto di merletto.
L’amore è mio ci dobbiamo sposare. E poi c’è il mare…
ORNELLA vuole stare zitta o no? è matta davvero
MARIA. I beg your pardon, pazza isterica si dice così vero?
ROSA sono una brava donna non do fastidio. Sto in un corridoio...
ORNELLA una scarica elettrica sulla testa
ROSA …un altro corridoio. Ho scritto poesie che scrivo a fare? Sto in un corridoio tutto il giorno. Non
do fastidio a nessuno. Ci dobbiamo sposare e sto nel corridoio, adesso finisce. Meno male che è
finito là in fondo. Aspettami, amore mio, aspetta che arrivo faccio una corsa, faccio in fretta, aspetta,
non ti muovere. Faccio in fretta più in fretta che posso, sono di corsa, ma arrivo, sono in ritardo ma
arrivo. si sente la musica, la musica arriva la musica… Aspettami, vengo da te (salta nel vuoto)
MARIA le voci dicono robe. Di tutto, che ha passato quattro cliniche. She was lunatic.
ORNELLA non la veniva a trovare più nessuno da tanto tempo.
PIERA Un po’ di esaurimento nervoso?
ORNELLA: isteria delirante con tendenze paranoidi complicate da ipertiroidismo.
MARIA oh dear, era proprio matta.
ORNELLA credo di sì. (cerca il piatto con la torta). Non lo so. Io sono qui per caso.
PIERA: cuor contento non prende pena. Mi nutro di caramelle e cioccolata. Questo è l’anno in cui
siamo fortunati, bisogna essere molto allegri.
ORNELLA I like apple pie. Come vede io sono qui per caso.