sound check

di

Pietro de Silva



Ad apertura di sipario ci troviamo su di un palcoscenico di un locale dove una band sta montando i propri strumenti.
In scena Franco, Giorgio e Alberto ai quali si aggiunge dopo pochi istanti Gunny,il Leader del gruppo.
Il quarto elemento, Mimmo interverrà più tardi.


Gunny:
(Con una bottiglia di Johnny Walker semisvuotata, non particolarmente ubriaco ma decisamente su di giri)
La memoria ...è la memoria quella che manca a questa massa d'imbecilli! Sono sconvolto, nessuno vuole ricordarsi di Gunny Man! E dico Gunny Man, non uno stronzo qualsiasi!
Alberto:
Già stravolto alle sette e tre quarti! Avete Idea questa sera dopo il concerto...?! (A Franco) Te l'incolli tu sulle spalle fino all’albergo!Gunny:
(Continuando nel suo delirio di grandezza) A Broadway fino all’incrocio con la 53ma! Era tutta una luminosa...già da Times Square, ti veniva il torcicollo a buttare lo sguardo in alto...una vertigine di luci...il mio bel faccino da Rocker e tutti gli altri dietro in prospettiva!...Chiamiamoli altri...! Gente con i controcoglioni che mi supportava solo perchè ero al Top...Don Haley degli Eagles alle tastiere! Tanto per dirne uno a caso...poi...poi...chi c’era...?(Fatica a ricordarsi)
Alberto: Tony Jommy dei Black Sabbath... (Con l’aria annoiata di chi lo ha sentito cento volte)


Gunny:
(Sognante) Già...Tommy...con due accordi faceva tremare il Radio City Music Hall...
pensa a Tommy mancavano due falangi della mano destra...per un incidente con il tritacarne della madre...sfiga vuole che fosse pure mancino!
Insomma ovviò all’inconveniente con due ditali di gomma, uno dei quali ,per una svistata troppo energica, schizzò in bocca al batterista che morì soffocato di fronte a diecimila persone!Fu comunque un trionfo senza precedenti!

Alberto:
Senti Sergio...
Gunny:
Gunny...prego...Gunny Man...Sergio non ci sta più da un pezzo...
Franco:
Sì... Co’ la testa...! (A bassa voce)

Alberto:
(Deridendolo)
Ok...Gunny. al Radio City erano tutti Italo americani...una serata in cui c’era anche Reitano e Robertino...Gunny:
(Senza neanche ascoltarlo)
Altro che Clapton...Jommy era un uragano quando attaccava con Jailhouse Rock...



Franco:
(Ad Alberto scoglionato)
Ancora non l’hai capita, cazzo, dovresti conoscerlo...questo quando parte non lo fermi neanche a martellate!
Gunny:
Perché ...Honeyman Scott? Prima che suonasse con i Pretenders stava con me alle tastiere...porca troia che formazione!
Alberto:
(Smadonnando con dei cavi)
Franco ,che cacchio c’hanno questi cavi ?Senti che fruscio...ce ne fosse uno buono...!
Gunny:
Al Madison Square dopo Love me Tender una Standing Ovation da brivido...ma chi glielo racconta alle nuove generazioni...?Come fanno a sapere che razza di bestia ero...devo girare col book...con i ritagli delle più grandi testate...guarda qui...(tira fuori dei ritagli di giornali) Il New Yorker...Variety...Los Angeles Times... fin dalla prima uscita all’Ed Sullivan Show...una sola ospitata...dico una! Il giorno dopo dal Jersey al Bronx,da Queens ad Harlem non c’era uno che non mi fermasse per la via in delirio...e per un italiano! Non so se rendo! (Poi rimuginando in un improvviso impeto di rabbia)Presley quella merda gonfia...
Franco:
(Urlando in quinta) Ma che c’hanno stì jack...uno più fasullo dell’altro?
Gunny:
(Continuando con i suoi pensieri)
Già nell’agosto del ‘74 nel suo concerto live a Memphis...già allora era un rotolo di lardo sudato!Mi fotti “My Way”? Dico: mi fotti “My Way”?Allora se permetti godo come una jena quando schiatti...!
E’ inutile testa di cazzo unta di grasso di balena che mi vai a raccontare in giro che te l’ha scritta Paul Anka!Non dire stronzate cara la mia anca pelvica ondeggiante di questi coglioni...rinfrescati la memoria salma grassa sepolta a Memphis!
...14 gennaio 73...io ragazzino imberbe...ma già in vertiginosa ascesa ...prima del tuo special in TV ti lascio lo spartitino perchè tu possa interpretarlo ed appena due mesi dopo senza neanche uno straccio di telefonata mi vedo il listino della RCA con il mio pezzo già bello e che inciso...diventato in pochi anni un brano di culto!
Allora dimmi adesso che non sbagliai...no...dimmelo che non sbagliai...quando nei miei concerti a Las
Vegas informavo fra un pezzo e l’altro i presenti che una bella botta di overdose di farmaci e alcool t’avrebbe fatto assai bene portandoti diritto diritto a fare i concerti direttamente per il creatore!Giorgio:
Che palle con questa storia di Elvis
è la quarantunesima volta che ce la
racconta!!!
Alberto:
Che cazzo ti frega...è innocuo...anche di notte...parla col soffitto!
Giorgio:
Non mi dire che mi hai messo in doppia con lui!!!
Alberto:
Ma che le faccio io le prenotazioni.?...Ci avrà pensato il road manager...


Giorgio:
Eh...no...perchè io avevo sentito da qualche parte che questo stava in doppia con qualcuno...!Non facciamo scherzi che stasera neanche attacco a suonare !
Gunny:
(Continuando fra sè)
Graceland di questa minchia! Ogni 14 Agosto hai il tuo bravo pellegrinaggio di mitomani vestiti e impomatati come pupazzi...io il pellegrinaggio e gli ingressi transennati ce li avevo da vivo...per un solo concerto a Minneapolis ventimila prenotazioni in cinque giorni...t’è arrivata notizia di questo bel fenomeno d’oltre oceano...vero!? E hai rosicato! Ma io vi spacco il culo a te e a Paul Anka!Franco:
(A bassa voce ad Alberto)
Ma quanti cazzi d’anni ci ha!?Alberto:
E’ del ‘50...dell’altro secolo...Giorgio:
Eh...già...perchè te sei di questo...!
Franco:
Ma ci sta pigliando per il culo...51 anni! Non ci credo manco se me lo giuri su tua madre...
Alberto:
Che cazzo mi frega di mia madre...guarda qua... (Rovista nelle tasche del cappotto di Gunny e prende la sua patente)
che dice? Avanti leggi...allora?!
Franco:
Sergio Mannelli ...S.Vito Lo Capo...26 luglio ‘50!...Porca Troia! Ma come cacchio fà a mantenersi così!?

Alberto:
Rifatto...completamente...solo il buco del culo gli è rimasto intatto...e forse manco quello!
Franco:
Ma dai! Ma dove...? Quando...? Non ci ha una lira manco pè piagne...
Alberto:
Che ne sai te!? E’ tornato impaccato dagli States...tutto quello che aveva investito in Fast Food e Jeanserie s’è l’è rivenduto a due lire per farsi l’appartamento ad Acilia e l’operazione a Lugano...Franco:
Un bel lavoretto...sembra un ragazzino...
Alberto:
Non sai che cesso era nel ‘94...una specie di palla gelatinosa senza capelli...quando faceva le serate in dei locali di merda...tipo lo Star and Stripes di Oriolo Romano...stentavano a farlo entrare..hai presente la faccia lattiginosa e flaccida di quegli assicuratori cacacazzi che ti vogliono appioppare una polizza sulla vita?...Ecco una cosa del genere! Come facevano a credergli quando diceva di aver suonato come supporter dei Deep Purple a S. Monica in California...?!Franco:
A me sembrava un pallonaro...
Alberto:
Vorrei crederlo pure io...purtroppo è tutto vero...ci ha un passato da paura e qua in Italia lo pigliano per pazzo...ha una memoria spaventosa ...tutti gli anni ‘70 e i primi ‘80...prova a dire un nome qualsiasi...dell’epoca...Franco:
...che ne sò...Neil Young...

Alberto:
Siamo rovinati...
Franco:
Perchè?
Alberto:
Ora attacca per una mesata...
Franco:
Ma che ne so io....!


Gunny:
(Come catturato da un ricordo inarrestabile)
Vecchio amico...Neil...ricordi quando con Frankie Pancho Sampedro ,Talbot e Molina e quella bestia di Bruce Palmer che aveva lasciato da poco i Buffalo Springfield ci riunimmo a casa tua a Sonora in Messico strafatti di funghi allucinogeni...?
Alberto:
Che palle...
Franco:
(Cambia repentinamente nome)
Hendrix...

Alberto:
Meglio me sento...
Gunny:
(Parlando improvvisamente con Jimi Hendrix) Perchè prendesti Billy Cox al posto mio...?Sai che al basso ero il numero uno allora...ma tu testardo...e quella cazzo di chiacchierata sulla inutilità della guerra in Vietnam...mentre mandavi in corpo una cofana di porcherie...chi ti ha suggerito i primi quattro accordi di Machine gun...? Eppure Buddy Miles te lo disse...”prendilo quel ragazzo italiano...prendi Gunny...” ma tu eri già navigavi verso il mito insieme a Guevara e alla Monroe...tu saresti finito sulle T shirt di mezzo mondo e non io...e forse lo sapevi...per questo non ti volevi cagare un povero talentatissimo rocker d’oltreoceano...Allora non mi telefonare il 18 settembre dell’80...in piena notte perchè venga a soccorrerti!Allora ti sta bene ragazzo mio...Franco:
Che merda!...Ha fatto schiattare pure Hendrix...!

Mimmo:
(Irrompe zuppo di pioggia e trafelato dall’esterno con una massa di lattine di CocaCola e buste del Mac Donald piene di hamburgher , nelle mani)
Oh, piove che Dio la manda! La prossima volta ognuno va per conto suo a comprarsi gli alimenti! E che cacchio...che m’avete preso per il ragazzo del bar!?Giorgio:
Qualcuno ci doveva pure andare stavolta è toccato a te...
Mimmo:
Stavolta...! Va bè è meglio che non m'incazzo perchè già mi gira male... (Incominciano a scartare gli hamburgher e a scolarsi le lattine di birra e coca) Ma secondo voi cò sto diluvio chi ce viè stasera qua allo sprofondo...?
(Gli altri neanche rispondono accanendosi sui panini) Tosta la fame arretrata...! Poi accorgendosi di Gunny che smanetta sulla chitarra acustica in disparte parlottando fra sè) gli ha preso brutto pure oggi...?
Alberto:
Mamma mia...una cosa da panico...anche se cerchi di non farci caso pesa in una maniera...!


Mimmo:
I tappi...quando vi decidete?...I tappi...schiaffatevi un paio di tappi nelle orecchie e passa la paura!
Alberto:
Quali tappi? Come lo fai il Sound Check coi tappi?


Mimmo:
Ma quale Sound Check?! Come va va! Per quello che ci danno stai ancora a controllare la qualità del suono...
Gunny:
(Improvvisamente prende in mano la situazione rivendicando il ruolo di Leader)
La scaletta...Sant’Iddio sono le otto e mezza...fra poco più di mezzora fanno sala...vogliamo dare un senso...?(Tutti premurosamente e molto servilmente poggiano i panini e le lattine e si ributtano ad accordare gli strumenti)
Alberto:
Sergio...


Gunny:
Porca puttana...Gunny...come te lo devo dire...Gunny...!
Alberto:
Gunny...tu eri indeciso su apertura e chiusura di serata e ti volevi riservare qualcosa per eventuali bis...in più non ti sta bene attingere a troppo repertorio degli altri per fare più brani originali...per me va bene tutto...ma non possiamo ridurci alle otto e mezza a stabilire quanti e quali pezzi vuoi fare...poi certi che vedo qua... (Guardando un foglietto) non li abbiamo neanche provati...
Gunny:
C’eri tu il 6 Aprile del ‘74 all’Ontario Speedway per il raduno California Jam a suonare con i Deep Purple dopo che si erano esibiti gli Eagles e i Black Sabbath...c’eri?Alberto:
Ci avrò avuto neanche tredici anni allora e stavo ancora a Vetralla cò i miei...
Gunny:
Allora bambino...fatti servire da qualcuno che ha qualche annetto più di te....
Mentre tu stavi a Vetralla a pestare l’uva...questo signore che ti trovi di fronte s'era già macinato più di ventimila chilometri su e giù per gli States e aveva conosciuto il meglio del meglio di quello che poteva esserci in circolazione allora...Alberto:
Va bene...ma cosa c’entra con la scaletta!
Gunny:
Vorrei finire! ...Allora s'andava su non solo senza scaletta...ma alle volte senza strumenti...quella sera Ozzy Osborne, Jan Gillan e io suonammo di fronte a seimila persone “Smoke on the water” con una foglia di fico!Alberto:
Nudi!!!
Gunny:
idiota...soffiando su una foglia di fico...guardandoci negli occhi senza una parola abbiamo attaccato il riff senza metterci
d’accordo preventivamente...e adesso voi non avete il coraggio di cominciare un concerto se non avete tutto bello scritto su un papiro...In ogni modo visto che non sapete muovervi senza una mia imbeccata...non a caso, sono stato un leader incontrastato negli anni ‘70...visto che senza di me qui non si va avanti di un metro...fammi vedere questo cacchio di foglio... (Glielo strappa dalle mani) cosa c’è che non va?...Qual è il problema...?Alberto:
(S'imbestialisce) Il problema è tuo...questo foglietto è pieno di sbreghi...non ci si capisce niente...per me tu puoi cantare anche “Gente di Fiumara”...a me sta bene tutto...sarò all’antica...ma a me quelle frikkettonate della foglia di fico...e dello sguardo d’intesa fra te e Neil Young mi fanno cagare!Io ho bisogno dei titoli...anche una sigletta...basta che si sappia dove cominciare...
Gunny:
(Applaudendo con scherno) Bravo...bravo...sei stato molto esplicito...diretto...complimenti per la grinta! L’importante nella vita è sapere con chi hai a che fare...Ti racconto un aneddoto:Sai cosa dissi ad Elton John dopo che suonò al piano ai funerali di Lady Diana “Candle in the wind”?....Sai cosa gli dissi?...”Non credere di averci commosso con la tua canzoncina strappalacrime, qui tutti possiamo fare a meno di te!” Poi mi rivolsi a quelli della security dicendo di allontanare Elton dalla cattedrale...dicendo loro di togliergli i tacchi di rinforzo che lo rendevano più alto di pochi centimetri...mi misi al piano e suonai “Imagine“ ...e li fu il tripudio...persino Tony Blair si avvicinò a me in lacrime dicendomi “grazie di esistere”...il tutto non andò in onda per un disguido col satellite...ma è storia...Alberto:
Ammesso che sia vero...e con questo?
Gunny:
Ecco già questo commento ti mette in cattiva luce e peggiora la situazione...
Alberto:
Okay...è vero....e con questo?
Gunny:
Con questo...tu immagina... se basta un mio cenno per far allontanare dalla cattedrale di Westminster Elton John.... pensa quanti scrupoli posso avere a farti uscire e sparire da questo locale e dal gruppo in questo esatto istante!
Alberto:
Sergio...

Gunny:
Gunny!
Alberto:
Sergio...tu non fai sparire proprio nessuno...
Gunny:
Io se fossi in te non ne sarei tanto sicuro...(Fa un cenno agli altri che trascinano Alberto fuori dal locale)
Alberto:
Me la paghi! Ti spacco il culo...a te e a quegli altri tre stronzi! Vigliacchi!Giuda!
(La voce si fa sempre più lontana)
Gunny:
Forza ragazzi...si comincia con I NA GADDA DA VIDA degli Iron Butterfly...a seguire metterei...
Franco:
I NA GADDA DA VIDA?! Ci ha duecento anni...!
Gunny:
Vuoi fare il bis? (Indicando l’uscita dalla quale è stato scaraventato Alberto)
Franco:
Ok...poi?
Gunny:
WALK ON THE WILD SIDE di Lou Reed...
Che poi è un pezzo mio...
Giorgio:
Pure quello!
Gunny:
Pure!? Mezzo repertorio Country Rock degli anni ‘70 è stato saccheggiato dai miei bootleg!All’epoca bastava andarsi a fare una birra insieme ...che ne so...ad Eric Clapton....tanto per dirne uno...tirare fino a tardi strimpellando sull’acustica, ed ecco che un paio di pezzi me li rifacevano pari pari....io un talento compositivo fenomenale, forse uno dei migliori dello scorso millennio...secondo solo a Mozart....loro...Lou Reed, Clapton, lo stesso Lennon....una memoria fenomenale, per attingere in trenta secondi al repertorio altrui...e non c’è tutela ragazzi! Non c’è tutela che tenga! Ti ritrovi tutto inciso dalla Polygram, dalla RCA, dall’Atlantic nel giro di un paio di settimane...Giorgio:
Lennon! Non ci posso credere!
Gunny:
(Mentre gli altri gli si fanno intorno a capannello interessatissimi)
So che è affascinante ascoltare i racconti dei grandi del passato...ma non abusate della mia pazienza...Allora... (S'accinge a raccontare come se dovesse insegnare il verbo ai propri allievi) Era il...’69...quindi io diciannovenne...mi trovo casualmente a Toronto e vedo che John con la Plastic Ono Band è in concerto nei paraggi...Giorgio:
Aspetta...aspetta...devo andare al bagno...non andare avanti...
Gunny:
Dai! Fra un po' fanno sala...sbrigati...
Giorgio:
Ok...non andare avanti...aspettami... (Esce)
Gunny:
(Continuando a raccontare)
Dobbiamo prepararci...ve la faccio breve...
Franco:
Ma se ti ha detto d'aspettarlo!
Gunny:
Ragazzi è già tanto che vi dedico il mio tempo prezioso! Vi state allargando un po' troppo...io vado avanti! I fortunati che possono cogliere e imparare prestino orecchio...dove ero rimasto?...

Franco:
‘79 a Toronto!Gunny:
Ma che ‘79! Vedi che non segui? ‘69!Nel ‘79 ero già una star consacrata in tutto il continente!Giorgio:
(Rientra e si tira su la cerniera dei pantaloni)
Fatto! Allora? Continua!
Franco:
(Riferendosi a Giorgio per la velocità con cui è ritornato dal bagno)
Ammazza...una scheggia!
Giorgio:
Ragazzi quando c’è un mito, l’occasione è troppo ghiotta!Gunny:
stai prendendo per il culo?
Giorgio:
Non mi permetterei mai...! Dai...continua!
Gunny:
‘69 a Toronto...m'accosto ai lati del palco, nonostante quelli della security avevano sistemato un cordone impenetrabile...due ore prima del concerto, faccio un cenno a Yoko...come per dirle “Fammi parlare con Lennon” lei però intimorita mi fa avvicinare da due bodyguards che molto sbrigativamente m'allontanano dal sottopalco.Io intenzionato più che mai a dargli un mio spartito, con l’intenzione di farglielo interpretare, metto dentro una bottiglia vuota di whisky un foglietto con tutti gli accordi e parte dei testi e lo lancio sul palco. Mi dileguo per evitare reazione violente degli addetti alla sicurezza e a sera tarda assisto a parte del concerto ben nascosto fra la folla.Giorgio:
Allora...?
Gunny:
Buono...ci arrivo! Nel foglietto avevo lasciato il mio recapito telefonico del Jersey dove abitavo allora con degli amici. Ma ovviamente non m'arriva alcuna risposta o commento da parte sua...un paio d'anni dopo...e siamo ad ottobre dell’71 entro in una rivendita di dischi a Soho e vedo sugli scaffali e in vetrina decine e decine di copie dell’album IMAGINE.In un primo tempo penso che lui abbia preso spunto solo per il titolo...poi una volta a casa, dopo aver schiaffato il 33 sul piatto...m'accorgo che tutte le parole e la musica sono state prese pare pare dallo spartito che gli lanciai sul palco a Toronto...Giorgio:
Che testa di cazzo!
Franco:
Ma pure tu! Coglione... (Gunny lo guarda malissimo e lui ripiega) no...voglio dire...sprovveduto!
Gunny:
Ovviamente faccio causa all Apple...con un nulla di fatto...non avevo prove sufficienti...anche perchè il brano non era stato depositato!
Diventa un successo di proporzioni mondiali e quattro anni dopo il 9 ottobre del ‘75 mi presento sotto la clinica dove Yoko dà alla luce Sean per incontrare nell’atrio Lennon. Come lo vedo apparire sulla soglia, ...mi faccio spazio fra la folla urlando: ”Imagine” è mia...voglio i diritti!Inutile dire che nessuno mi crede.
Una settimana più tardi incontro casualmente in un pub un tipo strano all’angolo della 14ma...mi fà...: ”Sai io ti conosco ti ho visto giovedì scorso di fronte al Memorial Hospital...se ti posso essere utile...” Poi fa un discorso delirante sul fatto che i miti vanno stroncati prima che raggiungano proporzioni inarrestabili.Io che già m'ero scolato sei lattine di Budweiser per la rabbia....un po' su di giri gli faccio: ”Vedi quello che puoi fare...mi sta troppo sui coglioni”, lui di rimando mi dice che è ancora troppo presto e che aspettava un momento propizio per avvicinarlo...poi in tutta fretta...s'allontana dicendomi:”dammi il cinque fratello...ah mi sono dimenticato di presentarmi...Mark....Mark Chapman”Uscii dal pub senza dare troppo peso alle parole di quel ragazzo...cinque anni più tardi...l’otto dicembre dell’80, mentre suonavo in un concerto ad Austin in Texas vengo a sapere che quel giovane che avevo incontrato in quel pub aveva tenuto fede alla sua parola e aveva spedito nell’olimpo dei miti l’incauto esecutore del mio brano...il mitico John...con quattro colpi di pistola di fronte all’Hotel Dakota di New York!
Mimmo:
Pazzesco!
Gunny:
Non posso dirvi il mio stato d’animo...la mia rabbia con gli anni s'era stemperata...ma l’amarezza di un brano rubato m'era rimasta nell’animo come una ferita che non si rimargina...per cui nel concerto che si tenne a Central Park in memoria di Lennon in mezzo alla folla commossa...mentre trecentomila persone intonavano in coro IMAGINE...mi sentii come gratificato perchè il pezzo era stato consacrato alla gloria imperitura...comunque dopo pochi istanti fui sopraffatto dal dolore e mi allontanai dal parco singhiozzando e gridando al cielo: “E’ mia...è mia”!(Si mette la testa fra le mani e si lascia andare ad un pianto liberatorio)
E non è il solo!Molti anni prima...Brian Jones...
Mimmo:
Dei Rolling?

Gunny:
Proprio lui ...fu trovato nel fondo della sua piscina al Pooh Corner Home il 3 Luglio del ‘69 dopo essersi impasticcato d’anfetamine che gli avevo procurato la sera precedente.L’anno successivo a Hollywood feci lo stesso con Janis Joplin...era il 4 ottobre del ‘70, e l’anno dopo ancora la sequenza non si concluse con Jim Morrison dei Doors...3 Luglio del ‘71!Faceva un caldo bestia Jim mi telefona balbettando e dicendo frasi incomprensibili, mi precipito da lui, lo trovo con la camicia zuppa di sudore sopraffatto dal panico....ma invece di chiamare l’ambulanza gli dò da bere una camomilla con sessanta gocce di roipnol e mezza boccetta di seles beta, poggiati su una mensola del suo bagno, convinto d'attenuare il suo senso di panico...tempo dieci minuti e Morrison mi va in blocco cardiaco...io lascio l’appartamento in tutta fretta...Giorgio:
Cazzo! Un massacro!

Gunny:
(S'asciuga le lacrime, tossisce e riprende il racconto)
Il giorno dopo...il 4 Luglio durante il festeggiamento del Tanksgiving day...prendo la mia Aston Martin e m'allontano da New York in festa. Un paio di giorni dopo, vagando fra un motel e l’altro vado a consolarmi dai Mamas and Papas a Baltimora nel Maryland...Franco:
(Sottovoce a Giorgio) Ci stesse niente niente a prendere per il culo? Ci mancano i Passengers e li ha detti tutti!
Gunny:
Mi precipito nelle ampie braccia della grassissima Cass Elliot e in un mare di lacrime le confesso tutto...lei mi consola dicendomi che in fondo era tutta una serie di circostanze casuali nelle quali la mia responsabilità era assolutamente indiretta!

Mimmo:
Indiretta un par de palle...l'hai imbottito di psicofarmaci!
Gunny:
Ma in buona fede...credendo di fargli del bene..
Mimmo:
Ma vacca troia!Chiama un ambulanza...non dare le cose a caso!
Gunny:
Dopo un paio d’anni di sconforto assoluto e depressione riprendo i concerti in giro per gli States...ovviamente metto in scaletta il meglio del mio repertorio e apro le serate con il mio pezzo d’esordio SITTING IN THE DOCK OF THE BAY...ve la ricordate? Quella che fà... (Canticchia il brano e suona con la chitarra) brano che portò al successo Otis Redding, un pezzo purtroppo premonitore...già il titolo “Giacendo nella baia”...pochi mesi dopo averlo inciso Redding si schiantò col suo aereo e scomparve proprio nel fondo di una baia, il Lake Monona nel Madison insieme con quattro membri della sua Band...(Franco, Giorgio e Mimmo all’unisono si voltano stringendo le gambe e dandosi all’unisono una grattata di coglioni fenomenale)Gunny:
(Non comprendendo il gesto)
Che c’è...?Franco:
Niente, niente...
Giorgio:
Allora...?
Gunny:
Nel’74 comincia la mia irrefrenabile ascesa...economicamente le cose si mettono meglio, tanto che posso andare a vivere tranquillamente in una tenuta a Hicksville a Long Island assediata giorno e notte da fans in delirio...ricordo che una sera mi viene a trovare Peete Seeger insieme con Dylan e Joan Baetz che implorandomi di partecipare ad un megaraduno Live a S.Monica in California ma io gentilmente declino l’invito e li metto alla porta senza tanti complimenti!Franco:
Che vita! Sei una miniera di ricordi...come possono averti dimenticato così in fretta?
Gunny:
Intanto nessuno mi ha dimenticato negli States...le cose si sono semplicemente messe male negli ultimi anni. Ho fatto causa alla Polygram, alla EMI, alla BMG e alla Sony per dei clamorosi plagi di brani inediti e da lì è cominciato un periodo allucinante che non auguro a nessuno... (si distrae) Franco hai messo già montato le diapositive per la serata?
Giorgio:
No...dai...continua...dicevi?
Gunny:
E’ lunga la storia...lascia perdere...!Allora queste diapositive?
Franco:
Sì ci sono...certo che ci sono...avanti continua era interessante!
Gunny:
Ne parliamo a cena dopo...abbiamo tutta la nottata se volete... (Imbraccia una chitarra e incomincia a svisare come un pazzo a velocità vertiginosa il brano di Clapton “sunshine of your love” sotto gli sguardi stupefatti degli altri)Allora?...Increduli!? Questa è farina del mio sacco...
Mimmo:
Che cazzo stai a dì! Questo è dei Cream!
Gunny:
(risentito e offeso) Io a quest’ora della notte dovrei essere a cena con Sinatra...The voice s'alzerebbe dalla tomba per avere il privilegio d'ascoltare le mie memorie...uscirebbe dalla cappelletta votiva sporco di terra e di vermi per venire a cena con me...e invece perdo tempo con degli increduli mezzetacche di periferia...Giorgio:
No...io ci credo...Mimmo deve sempre rompere i coglioni...
Mimmo:
(A bassa voce a Giorgio)
Leccaculo!
Gunny:
Se dico una cosa, quella è !Nel ‘66 quando avevo sedici anni e tu non eri ancora nel culo di tua madre, mi trovavo in Arizona a fare una session con Muddy Waters e Nick mano lenta...Mimmo:
Chi...?!
Giorgio:
(A Mimmo) Clapton...ignorante! (Poi a Gunny) Vai avanti...non ci fare caso!
Gunny:
Avanti...!Avanti un paio di palle !Sapete come mi definivano al Top della carriera? Il Messia del Rock! Io ho fatto più proseliti di Dylan e Woody Guthrie...persino più di Cristo in Galilea!
Ogni mio elemento del gruppo era definito l’apostolo del Rock, chi aveva l’onore di suonare con me negli anni ‘70 prima di cominciare il concerto mi toccava le mani perchè sapeva che da queste (guardandosele) defluiva non semplice musica ma nettare divino...Mimmo:
(A Franco a bassa voce) Ma è pazzo?!
Gunny:
(Urlando come una jena)
Pazzo il cazzo di tua madre! (Afferra una bottiglia di J&B e gliela spacca i n testa tramortendolo)
Giorgio:
Porca puttana!| L’hai ammazzato!Franco:
(Soccorrendolo) Vacca troia! Ma sei impazzito!?
Gunny:
Negli States ho fatto di peggio con chi non mi seguiva con attenzione, durante un concerto in Oklahoma ho lanciato una Fender Stratocaster su un ragazzo che fischiava in prima fila...
Franco:
Eh...no cazzo...lasciamelo dire! Sei un violento di merda...non puoi ammazzare un collega sul palco...
Gunny:
Intanto è giovane e si riprende e poi quando racconto la mia epopea detesto essere interrotto...ci dovrebbe essere del ghiaccio nella coppa dello spumante dietro il Bar, poi stendilo su quel divano e digli di riprendersi al più presto, che non posso suonare da solo questa sera!
Franco:
(Trascinando Mimmo ancora stordito in quinta, mugugna a bassa voce)
Fanculo...!
Gunny:
(Rimasto solo con Giorgio)
Allora...seguimi...attentamente almeno tu... (Brandendo un asta del microfono per minacciarlo) dai idiota scherzavo! Allora dove ero rimasto? Ah, già mentre facevamo questa session e si suonava il pezzo di Muddy Waters per l’appunto “Rollin & Tumblin”, m'avvicino a Clapton e gli faccio :”Che ne dici di questo pezzo?!” e attacco improvvisando sulle note di “Sunshine of Your Love”...lui mi fà:”niente male!”Inutile dirlo...nel novembre del ‘67 l'incide con i Cream nell’ album Disraeli Gears ...e non è finita! nel ‘70 m'incula anche questa... (Attacca sulle note di Layla)Giorgio:
(Incredulo) Tua!?
Gunny:
eh, no?! (Con un sorriso di soddisfazione)
Giorgio:
Madonna!...Mi ha accompagnato per tutta l’infanzia! Ma chi cacchio sei?! Un drago! Fatti toccare...sei un mito!Gunny:
Eh allora perchè secondo te divento una belva quando mi si contraddice?!... (Urlando in quinta verso gli altri, riferendosi a Mimmo) Sta meglio!?
Franco:
Sì...si è ripreso...ma è incazzatissimo!
Gunny:
Meglio così...darà il meglio di sè stasera!
(Poi di nuovo a Giorgio) Senti che formazione: 13 gennaio ‘73 al Rainbow...Io voce solista Pete Townshend degli Who, Eric Clapton, Ron Wood dei Rolling tutti alle chitarre, Steve Winwood alle tastiere e Jim Capaldi alle percussioni...praticamente il meglio che si poteva trovare in circolazione allora...te la faccio breve...fine del concerto, standing ovation...Clapton e gli altri in lacrime commossi per il successo spaventoso si mettono in ginocchio e mi applaudono insieme con il pubblico...Giorgio:
Ma dai! (Come a dire “Che cazzo stai a dì”)Gunny:
Ma il top fu quando dalla platea venne sul palcoscenico James Brown che afferrò il microfono e disse...sai fare le iniezioni?
Giorgio:
Cosa!?
Gunny:
No...veramente... (accusando dolori al ventre) sai fare le iniezioni?


Giorgio:
Non capisco...James Brown...si voleva far fare una pera da te...?!
Gunny:
Cazzo c’entra James Brown! Ti sei rincoglionito!? Sono io che ti chiedo se sai fare le iniezioni...Giorgio:
Ahaaaa sì...certo...perchè...che hai?
Gunny:
Ho una paura fottuta...spero di no...ma potrei avere un avvisaglia di colica renale...nel furgone dovrebbe esserci il mio borsone con le fiale di buscopan e nella tasca davanti ci sono le siringhe...vai!
Giorgio:
(Uscendo) Ok...ma che disse James Brown?!
Gunny:
Merda sbrigati! te lo racconto un altra volta!
(Dopo che Giorgio è uscito Gunny maneggia il videoproiettore per le diapositive) Come cacchio funziona questo coso... (L'accende) ah ecco finalmente! (Poi fra sè, come a continuare il discorso interrotto cita le parole che gli disse James Brown) Che vuoi che abbia detto! “Ho sbagliato tutto nella vita!” e indicandomi di fronte ai quindici mila spettatori disse “questa è una voce! La mia vita non ha più senso, a te lo scettro della grande musica a me restano i capelli cotonati!” Poi mi chiese un autografo e mi lasciò come testimone della sua vita artistica i suoi pantaloni di pelle sudati! ...Ritornò in platea con gli slip pieni di borchie e bulloni!E quando mi ricapiterà più un emozione del genere....(A questo discorso delirante ha assistito Franco che guarda stupito Gunny armeggiare con le diapositive)
Franco:
Mimmo stà meglio... (Gunny ha un piccolo soprassalto non aspettandosi l’amico alle spalle) però vorrebbe che tu gli chiedessi scusa!Gunny:
Al tempo! Dì pure al ragazzo che il sottoscritto non ha chiesto scusa neanche a Leonard Bernstein, dopo che gli avevo sputato in faccia quando m'aveva chiesto di fare il protagonista di West Side Story! Quindi si desse una regolata...
Franco:
dai...Gunny...ragiona...è una Caporetto! Già senza Alberto non sò dove andiamo a parare...levaci pure Mimmo, facciamo una figura di merda!
Gunny:
Figura di merda!? Io ho messo alla porta Aretha Franklin e Tina Turner che volevano fare le coriste con me, solo perchè avevano il fiato pessimo dieci minuti prima d'andare in scena...io rinuncio ad un esecuzione memorabile di Proud Mary perchè quelle due avevano un alito da cane malate e questo cretino di...come si chiama...?
Franco:
Mimmo...
Gunny:
Mimmo...di Grottaferrata...si permette di pretendere le scuse da un monumento del secolo scorso...ma oggi siamo proprio fuori di testa! (Finalmente proietta la prima diapositiva) Oh...ecco finalmente...questo sono io in cima all’Empire State Building nella diretta in mondovisione per la raccolta di fondi per il Bangladesh...Franco:
(Avvicinandosi allo schermo incredulo) Quello sei tu!?
Gunny:
Certo! Ero assicurato con dei cavi alla cima dell’Empire e feci due pezzi in diretta, poi un elicottero mi prelevò e mi poggiò per un altro brano a Staten Island in cima alla statua della Libertà...ebbi più ascolto dei Beatles quando fecero All You Need is Love, loro 600 milioni...io un miliardo e mezzo...Franco:
Io non mi ricordo un cazzo di questo concerto!
Gunny:
Perchè sei giovane...che cazzo vuoi ricordare!
Franco:
Ma ne avrei sentito parlare!
Gunny:
(Glissando)
Hai mai sentito parlare di fuso orario? Se un concerto mi va in diretta alle 21 a New York...secondo te a che ora qui in Italia puoi vederlo in televisione...?
Franco:
Alle 21 hai detto...?!

Gunny:
Sì...allora...?
Franco:
Momento...fammi fare i conti... (contando sulle dita) 21,22,23,24,25,26...no!Aspetta...21,22,23,24, una due...tre di notte!...Sì...alle tre di notte!
Gunny:
Tu che nel ‘75 eri un bambino...alle tre di notte, dormivi...non ti puoi ricordare di quest'evento mediatico...Franco:
Ma ne avrei sentito parlare...!
Gunny:
Basta! Mi stai irritando...! (S'accorge che Giorgio è rientrato con le iniezioni) Ah bene bravo...presto...fammela da questa parte (S'abbassa i calzoni)
Giorgio:
Porca troia... (S'accorge d'alcuni fori sulla schiena) Cosa sono sti buchi...!?
Gunny:
Dai...sbrigati...non t'interessa! Fatto...?

Giorgio:
Sì...fatto! Ammazza ci hai certi fori!
Franco:
(Curioso) Che ha?
Gunny:
(Indispettito) Vogliamo dirlo a tutto il mondo? Vogliamo fare una conferenza stampa!?
Giorgio:
No...era una curiosità!Uno si preoccupa per un amico!
Gunny:
Quale amico! Ci conosciamo da due settimane e già pretendete di sapere tutto di me!
Giorgio:
Veramente sei tu che ci stai raccontando tutta la tua vita...!
Gunny:
Va bene se sei davvero così curioso...sono fori...
Giorgio:
Un operazione ai reni?
Gunny:
No... (riluttante e poco convinto nello sbilanciarsi) Fori...fori... (Abbassandosi i calzoni) Dai cacchio! Fammi quest’iniezione...Giorgio:
Momento...! Da questa parte?
Gunny:
Dove ti pare...!Sbrigati ho una colica renale spaventosa...!
Giorgio:
(Guardando le fiale preoccupato)
Non è che t'addormenta stà roba qua...?
Gunny:
Che palle! Le ho fatte tremila volte...dai!


Giorgio:
(Facendo l’iniezione)Ecco fatto.
Gunny:
Bravo! Hai un bel tocco...dove hai imparato?
Giorgio:
Sul culo di mia madre, è pieno di calli per quanto l’ho bucata...allora...che sono questi fori?
Franco:
No, dai se non ha intenzione di sbilanciarsi, lascia perdere...
Gunny:
Fori...di proiettili!
Giorgio:
Porca puttana!
Gunny:
Anche qua...se è per questo! (Mostra due fori sulle caviglie)
Franco:
Dio santo! Che ti è successo!?
Gunny:
Roba di un sacco d'anni fà...ricordate di quando feci causa a queste multinazionali della discografia per plagio?
Giorgio:
Bè?!...
Gunny:
Bè...da allora...le cose come vi ho già detto non andarono per il verso giusto...ancora avevo molti ingaggi per concerti...ma dopo queste mie denunce...le serate cadevano una dopo l’altra in continuazione...ma potete chiedere ad Alberto...lui sa tutto di me...Giorgio:
Sì...ma che c’entrano i colpi ai reni...(Suona il telefonino di Gunny che prima di rispondere, si rivolge a Giorgio)
Gunny:
Preferirei non parlarne!... (Poi al telefono) Sì...Ettore...dimmi!....no, non ho nulla in contrario...purtroppo io prima di mercoledì non posso dirti d'incassarlo...abbi pazienza...e dai...mancano solo cinque giorni....tu sai che mi pagano a tre mesi...aspetto quel rientro e ti posso saldare...e va bè, ma non ci hai mica un pezzo di carta in mano...ho capito che la data è per domani, ma se mi fanno storie con la banca c’è rischio che non puoi incassarlo!....Ok...grazie...mi raccomando non prima di mercoledì...ciao...grazie...ciao!(Dopo aver riattaccato spiega ai due della band)
Niente...un postdatato...che palle! Ti stanno tutti col fiato sul collo!
(vedendoli ancora curiosi per il fatto dei proiettili, vuota il sacco)
Ok...quanto rompete i coglioni, curiosi come scimmie! (Poi fra sè) Che cazzo me ne frega di sputtanarmi fino in fondo... già mi hanno massacrato un immagine negli States!
Insomma, a forza di fare cause a destra e sinistra, mi hanno messo i bastoni fra le ruote e capitava spessissimo che le grandi lobbie discografiche incaricassero piccoli sicari di colpirmi per impedire d'esibirmi...
Franco:
Come?
Gunny:
Come!?... (S'indica le caviglie e i reni) Così! Senza passare dalle minacce...direttamente ai fatti...non sò...per esempio andavo al Velvet Sugar un megalocale in Pensylvanya, il mio nome era annunciato sui cartelloni...come arrivavo sul posto trovavo...metti..non sò un gruppo country al posto mio...e come scendevo dalla mia chevrolet ero falciato da una raffica di colpi ...colpi d’avvertimento...diretti generalmente alle gomme della macchina!Franco:
Porca eva!
Gunny:
In un paio di casi...visto che non avevano una gran mira...ecco che m'acchiappavano in pieno...me la sono vista brutta a Palo Alto in California...per dissuadermi a fare concerti negli States già mi avevano sparato almeno sei volte...ma in quell’occasione vollero punirmi di brutto....era un'arena affollatissima...avevano eliminato il mio nome negli striscioni e appariva quello dei Creedence Clearwater Revival...divento una bestia...infuriato....mi piazzo sul palco e incomincio a fare il Sound Check...arriva l’impresario dei Creedence spalleggiato da due boss messicani con due Kalasnikov a tracolla e incominciano a spararmi una raffica di colpi alle gambe...io ferito mi faccio accompagnare all’ospedale...vogliono ricoverarmi per accertamenti ma io mi faccio dimettere e tre ore dopo in pieno concerto dei Creedence ,mi presento sul palco afferro il microfono e incomincio a cantare a squarciagola BE BOP ALULA...non l’avessi mai fatto!Una tragedia...piovono sul palco una raffica di colpi...vedo distintamente il datore luci e il fonico che mi sparano con due fucili a canne mozze...ma quello che più sconvolge è che il cantante dei Creedence .John Fogerty estrae una 44 magnum e mi colpisce ai reni...! Il pubblico nel panico fugge da ogni parte io in un lago di sangue non mi dò per vinto, afferro il microfono e canto LOVE ME TENDER!Ovviamente perdo i sensi e quando mi risveglio al pronto soccorso i medici increduli
mi chiedono come possa essere stato crivellato di colpi due volte nella stessa giornata!
Io mezzo stordito, convinto di stare ancora sul palco, canto ai dottori stupefatti BLUE MOON...!
Ho perso un rene...e l’anno successivo ho deciso di rientrare in Italia perchè con me la mafia dei discografici era stata molto esplicita...forse troppo!Nei due anni successivi ho pensato ad una rivincita...poi un po' i soldi scarseggiavano...un po' m'ero ricreato un giro qui nel basso Lazio...insomma che volete...a malincuore ci ho rinunciato!
Ancora alcuni anni di fermo...sette...otto.non ricordo neanche quanti...e negli anni ‘90 ho ripreso le Tournee!Dapprima con un gruppo creato a Campo di Carne SERGIO E I SEMPLICI, poi purtroppo il chitarrista e i fiati sono morti mentre cambiavano una gomma sulla Napoli Salerno...e il gruppo si è sciolto!
(Fra sè) Cacchio già sto meglio...!Giorgio, se avessi una nuova crisi, magari durante il concerto, io ti faccio un cenno con lo sguardo e mi abbasso i calzoni con una certa nonchalance...e tu me ne fai un'altra...
Giorgio:
Ma il pubblico se ne accorge...
Gunny:
Il pubblico non s'accorge mai di niente...m'allento la cintura e tu mi buchi...facendo finta di sistemare i volumi delle spie...
Giorgio:
Bè...allucinante!
Gunny:
(Continuando a smaneggiare il video proiettore)
Ecco...qui sono io con i Bee Gees...la mettiamo durante SATURDAY NIGHT LIVE...
Franco:
Gunny...ma sono pezzi datatissimi...che stamo a ffà i cugini di campagna...?
Sembra il repertorio per un matrimonio!
E poi questa storia delle diapositive...non te la pigliare...ma è un po' squallida!
Gunny:
(Senza neanche starlo a sentire)
Ah...qui sono con Bowie...cos’era? Ah...sì...il ‘72 ZIGGY STURDUST!Franco:
(Scoglionato, come a prenderlo per il culo)
Tua...ovviamente!
Gunny:
bè...neanche a dirlo...! (Cambia diapositiva)
Qui ero al Cavern...Settembre ‘62...quindi avevo dodici anni...Giorgio:
(S'avvicina sconvolto all schermo con Franco)
Questo bambino brufoloso alla batteria sei tu!?
Gunny:
(Come cadendo dalle nuvole, guarda basito i colleghi)
Sì...perchè? Non lo sapevate!?
Franco:
Cazzo ci fai con i Beatles!!!?

Gunny:
Non lo vedi!?...Suono...
Franco:
(Facendosi i conti) Aspetta...aspetta...Settembre ‘62 hai detto?Gunny:
Sì...perchè?
Franco:
C’era ancora Pete Best alla batteria!Gunny:
No! Epstein l'allontanò nell’estate del ‘62 e suggerì il mio nome a Lennon...disse che c’era un ragazzino italiano strepitoso a Glasgow...mi provinarono e feci una sola serata al Cavern...anzi io alzai i tacchi dopo il primo pezzo...LOVE ME DO...dissi chiaro e tondo che quel posto era troppo umido e che il gruppo mi faceva tristezza...l’idea di suonare in una cantina mi deprimeva...poi cominciammo a suonare alle 11 di sera e ci avevo sonno...capirai a dodici anni...!Alla fine del pezzo dissi a mamma che mi riportasse a casa...non ci fu verso di farmi tornare indietro!Paul la inseguì dicendole che io ero prezioso per il gruppo....ma lei giustamente non ne volle sapere e mi trascinò via...dopo un mese sopravvenne Ringo Starr...il resto lo sapete... (Cambia diapositiva)
Qui sono con Rosalino Cellamare prima che lo lanciasse Dalla...ad Ansedonia....
Franco:
(Sconvolto ancora per la storia dei Beatles)
Giustamente! Hai detto “Giustamente”!!!Ma tu sei fuori di testa! Per un po' d’umidità ti sei perso un posto nella leggenda!Giorgio:
Roba da non dormirci per vent’anni consecutivi!Gunny:
Cosa vuoi che importi a me!Ho avuto comunque il mio posto nella storia, oltreoceano ho venduto milioni di dischi e ci sono almeno trentaseimila siti internet dedicati alla mia storia...
Franco:
Sì...ma adesso stai con le pezze al culo a fare le serate per la festa de noantri!




Gunny:
(Cambiando diapositiva si vede un suo primo piano nel quale è visibilmente ingrassato, invecchiato e grasso)
No...questa chi l’ha messa!!!?Giorgio:
Io non sapevo neanche di queste diapositive...
Gunny:
(Cerca di cambiarla, ma l’immagine resta fissa)Come cazzo si cambia!? Questa non la volevo....porca mignotta!Come si stacca la corrente a stò coso qui...!?
Franco:
E’ attaccato a quella presa laggiù...Gunny:
Dove...dov’è attaccata questa presa!?(Esce come un energumeno)
Franco:
(Guardando la diapositiva) Cazzo...quant’era invecchiato!

Giorgio:
Mi sa che era ridotto così al suo rientro in Italia...
Franco:
(Ripensando ai Beatles)
Non ci si può credere...torna a casa dopo LOVE ME DO! Se fossi stato la madre l’avrei preso calci per trent’anni di seguito! Ma come cazzo si fà dico io...?(IMPROVVISAMENTE FRANCO E GIORGIO SENTONO DEI LAMENTI PROVENIRE DALL’ESTERNO, COME DI UN PIANTO ROTTO DA SINGHIOZZI IRREFRENABILI)
Franco:
Bè...che succede!?
Giorgio:
(Guardando dalla vetrata s'accorge che Alberto sotto una pioggia battente e accovacciato sul muro in lacrime)
Porca troia!...E’ Alberto!Franco:
Alberto!Ma come? Ancora la fuori?! piove che Dio la manda! Che aspetti a farlo entrare!!!


Giorgio:
(Esce in quinta e rientra con Alberto completamente zuppo di pioggia in preda ad una crisi di pianto irrefrenabile)
Alberto:
Cazzo!...Non uno....non uno...
Giorgio:
Stai calmo...stai calmo...non uno...cosa?
Alberto:
Non uno...Trent’ anni di Tournee.Prima con i “Quelli”...Giorgio:
(A Franco)
“I Quelli”!!! Chi cazzo sò?!Franco:
Preistoria...lascia perdere!
Alberto:
Poi con la prima formazione della PFM...senza contare gli Alunni del sole e i Daniel Santacruz Ensemble...mettici i cinque anni come supporter dei New Trolls!
Domandate...domandate pure a Riky Maiocchi chi era Alberto Lardo...domandatelo!
Mauro Lusini, Cino Tortorella, Febo Conti... non ce né uno che non possa testimoniare di quanto sia stato un evento dalla fine degli anni ‘70 fino ad oggi!
Giorgio:
Che palle! Mò attacca pure lui col curriculum!
Alberto:
(In un impeto di rabbia)
E questo stronzo si permette di mettermi alla porta come se fossi un ragazzino di dodici anni in cerca d'audizione!
Gunny:
(Da fuori inveendo)
Dove cacchio stà la presa di quella merda di proiettore!!!
Giorgio:
Lo devi capire...ha un passato da paura...e insomma...come dire...rosica un po' d'essere tornato a fare le serate qua in Italia!
Alberto:
Sì...ma che cazzo vuole da me!Sbattesse la testa contro il muro se è un fallito!

Gunny:
(Che nel frattempo ha disattivato il video ed è sopraggiunto alle spalle di Alberto, ed ha ascoltato le ultime parole)
Gunny:
(Urlando come una belva)
Fallito...chi!? Fallito chi! ? (Gli s'avventa contro e lo strattona per un braccio, gli altri due cercano di dividerli)
Franco:
Vacca troia che figura di merda! Sta entrando il pubblico! (Va al microfono per scusarsi del contrattempo)
Vogliate scusare questo piccolo contrattempo...abbiamo avuto qualche problemino con l’amplificazione!(Fuori campo si sentono urla belluine, rumore di vetri in frantumi,bestemmie e quant’altro!)Franco.
(Sempre al microfono)
Perdonate...un piccolo alterco...niente di che...abbiate un po' di pazienza...Gunny man sarà qui fra qualche istante in tutto il suo fulgore!
(Le urla si stemperano fino a svanire, appare sul palco Gunny con del sangue sulle tempie e la camicia strappata, lividi ovunque, afferra il microfono e con il fiatone parla al pubblico)

Gunny:
Siamo arrivati...siete arrivati...questo è il capolinea...non c’è speranza...ma non è detto che non ci sia un ultima possibilità nella vita...siete stanchi di dover rendere sempre conto a qualcuno?Questa è l’ultima spiaggia...io mi sono fermato a troppe stazioni ed ogni volta ho ricominciato daccapo...non so perchè ma ho ancora forza nelle gambe.Non prendete esempio da me...si può fare tutto nella vita nella metà del tempo che ho impiegato io!
Giorgio:
Ma che cazzo stà dicendo!!!?


Gunny:
(In pieno delirio)
La musica è finita!
Franco:
(Ironicamente scoglionato a bassa voce)
Gli amici se ne vanno...magnifica serata...
Gunny:
Non c’è più storia! Non affannatevi a scrivere musica...i giochi sono chiusi dal ‘92!WE ARE THE CHAMPIONS! (Imbraccia la chitarra e ne esegue un pezzo con un virtuosismo da brivido)
Gunny man l’unico nell’universo della musica ad aver scoperto l’ottava nota Do Re Mi Fa Sol La Si...Li!Tutte le combinazioni si sono chiuse nel ‘92 con questo pezzo che ho scritto per i Queen! L’ultima combinazione di accordi l’ho siglata io!Da allora il nulla assoluto!
(Incomincia a delirare)
Ho cambiato l’esistenza a centinaia di persone! Gene Simmons ancora mi ringrazia! Nei primi anni ‘70 c’erano ancora Alice Cooper o i New York Dolls...questo signore (Si indica) li ha fatti sparire con i Kiss...nel ‘71 discutevo ad Haifa in Israele come spartirmi la Palestina insieme ad Arafat su una vecchia Buick del ‘56 quando d’improvviso la macchina s’arresta di colpo....Yasser teme per la sua incolumità e mi chiede di fargli scudo fino al suo quartier generale...ma io incurante del pericolo m'appresto a tentare di riparare il danno...si era semplicemente staccata la calotta dello spinterogeno!In quell’istante passa Gene Simmons dei Kiss, lui è di Haifa era lì in visita alla madre, mi vede tutto sporco di grasso sul viso e mi fà: “Gunny sai che non sarebbe male che mi conciassi come te per suonare in una band!?”Io di rimando gli dico: ”Ok, give me a kiss bad boy”...Ok...dammi un bacio fio de na mignotta!Un paio d’anni più tardi esplodono in tutto il continente i Kiss...Alberto:
(Spunta pieno di lividi come una belva trattenuto a stento dagli altri)
Fanculo!Fanculo te e i Kiss! Ladro, delinquente, mitomane, fallito, malato di mente....fatti curare...se ti rincontro ti spacco le ossa...non mi ci faccio più trascinare più in questi posti di merda....con me hai chiuso...e hai chiuso anche con quelle quattro stracci di serate che ti restano...senza di me non ti prende nessuno fuori da Cisterna di Latina!Sei finito....fottuto...per sempre!Non glie ne frega un cazzo a nessuno del tuo passato...sei stato sempre nell’ombra e morirai nell’ombra...sei l’ombra della tua ombra...non sei più niente...non sei mai stato niente...(Giorgio e Franco trascinano Alberto e lo scaraventano fuori dal locale, si sentono le sue imprecazioni allontanarsi e la messa in moto del furgone che s'allontana sgommando)

Giorgio:
Gunny...Gunny...se ne è andato con tutto il furgone! adesso come facciamo a rientrare!!!?
Gunny:
(Completamente fuori di sè continua a parlare con il pubblico)
Molte per me hanno pianto ...troppe ne ho fatto soffrire...non tutte meritavano il dolore per la lacerazione del distacco...ma io non ho mai staccato i piedi da terra...persino quando Aretha Franklyn m'implorò di ritornare insieme a lei cantandomi in ginocchio I SAY A LITTLE PRAYER!
(Incominciano a levarsi dei fischi di disapprovazione dalla platea)
Il cuore si leva alto e palpita incurante dei mali del mondo! La mia presenza su questa terra è stata motivo di giubilo per più di una generazione...in trentanni di storia della musica ho siglato i più grandi successi di tutti i tempi...tutto ciò che viene dopo di me non è altri che un rimescolamento disordinato dei miei trionfi...fino alla mia venuta su questa terra tutto era preventivato, Mozart scrisse il REQUIEM sapendo bene in cuor suo che dopo quattro secoli sarebbe ritornato al mondo sotto altre spoglie...le mie!
Mimmo:
(Ritorna piangendo)
Scusa Gunny...scusa Gunny...mi riprendi con te?
Gunny:
(Cingendogli un braccio intorno al collo)
Chiunque ritorna al padre suo avrà un posto nel regno dei cieli...
Mimmo:
(Gonfio di lacrime)
Scusa Gunny...scusa non lasciarmi come hai fatto con Alberto.io ho bisogno di questo lavoro...ne ho bisogno...

Gunny:
(A bassa voce) Su non fare così...c’è gente... (Poi al pubblico) Bene siamo di nuovo tutti insieme...per una gran serata! La malinconia non è stata mai di buon auspicio...un fratello ci ha lasciato gonfio di rabbia...ma le altre pecore della mandria sono ancora tutte raccolte intorno al loro padre...(Giorgio e Franco mugugnano con aria visibilmente insoddisfatta)
Sono troppo felice d'essere di nuovo fra voi qui a Marano Equo per questa serata che raccoglie il meglio del meglio di trentanni di storia del Rock internazionale, prima di cominciare è d’obbligo presentarvi i componenti della Band...Giorgio Mazzata alle tastiere già vocalist di Nico e i Vassalli, Franco Pantalone all'acustica per dieci anni supporter dei Cicisbei e infine ai fiati Mimmo Colpevolezza leader dei Baronetti fantastici un gruppo che ha dettato legge a Viterbo per almeno undici anni fino alla morte cruenta del fonico...gli cadde l’amplificazione addosso durante uno scarico a Marina di S. Nicola...Mimmo:
(A Gunny) Lascia perdere...
Gunny:
(S'inalbera di colpo) No porca puttana, le cose vanno dette come sono! E’ un lutto che ci ha colpito tutti quanti e ancora ci dobbiamo riprendere...era l’unico che non faceva fischiare le casse!Comunque abbiamo presentato la band e sarà il caso di cominciare per davvero con quattro brani in sequenza che ho scritto per i Pink Floyd: ATOM HEART MOTHER,THE DARK SIDE OF THE MOON, THE WALL e I WISH YOU WERE HERE...il primo mi fu commissionato da David Gilmour nel settembre del ‘70 per venti dollari...un duecentomila lire dei giorni nostri...l’album vendette cinque milioni di copie...e il mio nome non compare nella storiografia del gruppo in nessuna delle loro memorie...ma io ho memoria lunga e tutti i nodi vengono al pettine...bene è giunta l’ora di deliziare l’udito con queste straordinarie note struggenti e immortali...giusto il tempo d'imbracciare l’unica che non m'abbia mai tradito in vita mia....la mia fedele, sinuosa, sontuosa e sensuale Stratocaster...(S'accosta alle casse dove è poggiata una magnifica Fender quando d’improvviso si sente un rumore di boccia di vetro che s'infrange, dal risvoltodei pantaloni di Gunny fuoriesce una litrata di liquido giallo)

Gunny:
Cazzo! Il catetere!
Franco:
Che schifo...!
Giorgio:
Che figura di merda!
Mimmo:
Che è successo?!
Gunny:
(Al pubblico cercando una scusa plausibile)
Scusate...una bottiglia di limoncello che avevo nei calzoni...è un fatto scaramantico...porta bene... (A Mimmo) Prendi una pezza in quinta! Prendi una pezza in quintaaaa! (Si sente uno squarcio, come un lenzuolo strappato) Ahaaaaaa!
(Si mette una mano dietro la nuca
e s'accorge che per l’esagitazione hanno ceduto i punti di sutura del lifting e incomincia a perdere sangue a fiotti dal collo)Gunny:
Dio santo! I punti!!!
Mimmo:
Vacca Troia s’è scucito!!!Giorgio:
(A Mimmo) Vedi se c’è anche dell’ovatta, questo perde sangue a litri!Mimmo:
(Dalla quinta)
Non c’è niente...non c’è niente qua...
Franco:
(Con una mano sul collo gli regge i lembi di pelle slabbrati) Presto qualcosa...!Si sta sfaldando...
Gunny:
Una coperta...una pezza pulita...
Giorgio:
Idea! Prendiamo la gommapiuma della cassa... (Sfonda a calci una cassa e tira fuori il materiale isolante ovattato e glielo schiaffa sul collo)
Come va?...Meglio...?
Gunny:
Insomma...!Chiama il 118...
(Fischi del pubblico)
Giorgio:
Gunny...sono esasperati...vogliono te!
Gunny:
S’è staccato il catetere...tu tienimi una mano sull’inguine mentre canto... (Poi a Franco) E tu sul collo...facciamo due pezzi e poi via di corsa al pronto soccorso!Giorgio:
Ma non puoi cantare in queste condizioni...
Gunny:
Non posso andarmene...mi farebbero pagare una penale spaventosa...
Giorgio:
Ma porca troia, sei a pezzi! Non sei tenuto ad esibirti...!

Gunny:
Su dai annunciami...non li ho mai delusi in vita mia...non potrò certo farlo oggi...un professionista non si tira indietro neanche di fronte al terremoto...come quella volta a S.Francisco, ci fu una scossa del settimo grado mentre suonavo SEX MACHINE il pezzo che scrissi per James Brown...cazzo ballavano tutti...fu una delle mie migliori interpretazioni...
Franco:
Che palle...
Mimmo:
Questo non si ferma manco di fronte alla morte...
Gunny:
Dai Giorgio, annunciami come sai fare tu...gli spariamo due pezzi duri e poi di corsa all’ospedale...Giorgio:
Ok...come vuoi tu...ma io non sono d’accordo...tu rischi di brutto...il furgone l'ha preso Alberto e l’ambulanza prima che viene qua allo sprofondo ci mette almeno tre quarti d’ora...rischi di morire dissanguato!Gunny:
Ci sarà una povera anima in platea disposta a portarmi in macchina...
Giorgio:
Tu sei pazzo...non sai che sbrego hai dietro al collo..io non perderei tutto questo tempo...
(Fischi dalla platea)
Gunny:
Sono troppo infuriati...mi reclamano, non posso deluderli...dai non perdere tempo...
Giorgio:
Come vuoi tu...sei un incosciente...la vita è tua fai come ti pare! (Va sul palco)
Signori...scusate per gli innumerevoli ritardi e disagi di questa serata ma Gunny Man è finalmente pronto in tutta la sua magnificenza per farvi passare una serata indimenticabile!
Gunny:
( S'alza per andare sul palco e urla per un dolore bestiale) Ahaaaaaaa!
Giorgio:
(Si precipita preoccupato) Dio santo che c’è ancora!!!Gunny:
L’ernia...Mimmo:
(Incredulo) Cosa!?
Gunny:
Ha ceduto il cinto erniario e l’ernia mi è calata nello scroto...se volete che canti qualcuno mi deve tenere le mani là...Mimmo:
Ma porca puttana non te le puoi tenere da solo!
Gunny:
Devo reggere il microfono, non posso reggere anche l’ernia...Franco:
(Scoglionato) Ma che cazzo! ma è un rottame!
Gunny:
Non posso tenermi le mani là mentre canto è volgarissimo...si nota troppo ...Dai Giorgio sei l’unico...quello ci ha le mani impegnate sul sax...l’altro sulla chitarra...tu puoi suonare le tastiere con una sola mano...io m’ accosto e non si nota, siamo coperti dallo strumento, non si vede che mi reggi l’ernia...è un dolore cane...

Giorgio:
(Esasperato) Come cazzo si fà a reggere l’ernia....?Gunny:
Prova a spingere qua sotto l’inguine...Giorgio:
(Schifato) Ma guarda te che mi doveva capitare!
(Urla del pubblico imbestialito)
Gunny:
Vai annunciami!
Giorgio:
(Torna al microfono)
Ladies and Gentleman dopo più di vent’anni di trionfi negli States ecco fra noi, per voi, per tutti noi, l’unico, indescrivibile, intramontabile...Gunny man!!!(Franco, Giorgio e Mimmo attaccano un pezzo hard rock spettacolare...si oscura il palco...s'aprono mille luci, un seguipersona perlustra il palcoscenico e improvvisamente inquadra un rottame umano con gli occhi pieni di panico, piegato in due, pallidissimo.
Finito il pezzo d’introduzione Gunny sta per cantare quando si mette le mani sulle orecchie e la musica smette di colpo...Giorgio, Franco e Mimmo continuano a suonare alle sue spalle in penombra ma non esce alcuna nota dai loro strumenti...Gunny si guarda smarrito intorno, negli occhi si legge un mancamento e un senso di panico.Si leva le mani dalle orecchie e la musica riprende impetuosa stà per accennare le prime parole del brano e come apre bocca cala il buio improvviso e il silenzio assoluto.Sipario)

A riapertura sipario per i ringraziamenti salgono le note di WALK ON THE WILD SIDE di Lou Reed

FINE