E SE COLOMBO …
Commedia musicale in cinque parti di
Paolo Vasselli
Personaggi cantanti: Cori
1) Cristoforo Colombo Ciurma della nave
2) Re Ferdinando Gente del porto
3) Regina Isabella
4) Capo tribù indiano
5) Il Narratore m/f
6) Uno Spettatore m/f
7) Un valletto m/f
8) Un contestatore m/f
9) Un sostenitore m/f
Prima parte - Spagna, corte del Re, porto
Seconda parte – nave all’andata
Terza parte - Isola di Hispaniola
Quarta parte – nave al ritorno
Quinta parte - Spagna corte del Re
Brani
1. Se Cristoforo Colombo (tema 1)
2. Signori nobili e forti (tema 2)
3. Se guardando l’orizzonte (tema 3)
4. Messere questa teoria (tema 2)
5. C’è grande festa (tema 1)
6. Oh oh (tema 4 - muto)
7. Chi vuole continuare (tema 5)
8. Solo tra la mia gente (tema 6)
9. Terra terra (tema 7)
10. Terra il mio destino (tema 8)
11. Prendo possesso pieno (tema 9)
12. Prendete tutto quello che vi piace (tema 5)
13. Terra quale destino (tema 8)
14. Oh Oh (tema 4 – muto)
15. Narratore narratore (Tema 10)
16. C’è grande confusione (Tema 1)
17. Ho viaggiato per tre mesi (tema 3)
18. Messere questo racconto (tema 2)
19. Sola io ti credo (tema 6)
20. Spettatore spettatore (tema 10)
PRIMA PARTE
La scena si svolge a Madrid nel palazzo del re di Spagna. La sala è composta da un trono dove siede il Re, un altro con accanto la regina poi le guardie e i cortigiani e della folla ammessa a corte dato l’eccezionale evento.
C’è un clima di euforia con un vistoso passaparola tra il popolo e i cortigiani, e espressioni di meraviglia. Poi inizia la musica e tutti cominciano a ballare e a commentare l’evento.
1) SE CRISTOFORO COLOMBO (Tema 1)
FOLLA
Strum.
Se Cristoforo Colombo un giorno non avesse chiesto al re
di partire per un nuovo mondo che nessuno sa dov’è
(strum.)
E Isabella e re Ferdinando approvarono l’idea
Perché vollero cercare terre oltrepassando la marea
UN CONTESTATORE
Quest’uomo è impazzito la terra rotonda che grande sciocchezza non è così
FOLLA
Se Cristoforo Colombo a Corte non avesse detto che
La sua rotta aprirà le porte per la terra del caffè
Strum
Se per far nuovi cristiani altrove Isabella, Sua Maestà
Non mandasse tutti in ogni dove lui non sarebbe andato là
UN SOSTENITORE
Quest’uomo ha coraggio con tre caravelle affronta quel viaggio che uomo che è
Il navigatore genovese è alla corte di Madrid
Tutti aspettavano da oltre un mese, ora finalmente è qui.
RE
Orbene mia cara regina. Pare che il nostro italiano sia arrivato fin qui per chiederci aiuto. Com’è che si chiama? Ah già: Cristoforo Palombo! No, no, si chiama Telesforo Colombo! No no accidentaccio….. come si chiama costui? Ecco! Cristoforo Colombo! E questo, con un nome così, pensa di diventare famoso? Ah ah ah. Non credo proprio. Solo perché ha pensato che il mondo potrebbe essere tondo invece che piatto? Tutto rotondo come un melone invece che schiacciato come una frittata? Un omelette come dicono i francesi… Puah i francesi, marinai d’acqua dolce. Cosa possono scoprire i francesi? Le nuove indie? La Cina? Nooo! Non è roba per loro. Gli italiani! Quello sì che un popolo di navigatori, oltre che di santi e di poeti: Vespucci! Magellano! E ora questo Colombo che, poverino, nella sua Genova nessuno gli crede ed ora viene qua a chiedere aiuto. Sentiamo cosa viene a raccontarci.
REGINA
Ma caro, come sei severo! Gli italiani sono un grande popolo, pieno di intuito e di ardimento. Vedrai che questo Colombo è uno che sa il fatto suo.
RE
E allora perché in patria non è stato ascoltato? Possibile che non capiscano la portata del suo progetto?
REGINA
Ma li conosci gli italiani! Non hanno stima dei propri ingegni! I migliori di loro sono costretti ad andare a lavorare all’estero. Se non impareranno a considerare le idee innovative e coloro che le portano come una ricchezza piuttosto che una bizzarria, vedranno sempre i loro migliori cervelli varcare i confini verso paesi più illuminati. Vedrai, questa cosa accadrà anche in futuro. Ma noi piuttosto, cerchiamo di guardare lontano, oltre il nostro naso, e ascoltiamolo attentamente. Non lasciamoci sfuggire questa occasione.
RE
Si cara, hai ragione. Ecco, il valletto sta entrando con un annuncio da fare. Senz’altro sarà lui. Come sto? Sono abbastanza regale? Voglio fare una buona impressione…
2) SIGNORI NOBILI E FORTI (Tema 2)
VALLETTO
Signori nobili e forti madonne di grazia piene
Dottori della Chiesa vostre maestà serene
E’ giunto da assai lontano quel giovane navigatore
Quel celebre italiano, tutto cervello e cuore
(strum)
RE
Orsù fatelo passare che abbia la mia attenzione
se vuole oltrepassare l’oceano della ragione
presenta la tua richiesta mostraci il tuo progetto
valuteremo presto, altro non lo prometto.
(strum)
RE
Bene giovanotto, avete chiesto udienza ed ecco, tutta la corte di Spagna, Re e Regina, scienziati, dotti e letterati, notabili e capitani, perfino un monsignore sono qui per ascoltarvi. Si dice in città che abbiate un progetto molto interessante. Bene, io apprezzo gli uomini d’avventura e intraprendenti. Ma apprezzo soprattutto gli uomini concreti. Voi siete italiano, popolo di grandi navigatori. Sono curioso della vostra iniziativa, e desidero saperne di più. E, soprattutto, desidero sapere quanto ci guadagno!! Cioè quanto la Spagna, il mio nobile regno ci guadagna!
REGINA
Ma caro non essere avido. Io credo che il progetto di messer Colombo non può esser visto solo dal punto di vista economico. Certo anche quello è importante, ma io voglio sapere se potremo espandere il nostro impero anche oltre gli attuali confini, se potremo portare l’insegnamento cattolico e la buona Novella su nuove terre, a migliaia di uomini che ancora non la conoscono.
RE
Si, si, d’accordo, faremo anche quello. Ma non perdiamo altro tempo. Voglio sentire cosa ha da dire il nostro ospite. Coraggio Colombo, a te la parola…
COLOMBO
Sire, mia Regina, signori di questa corte. Io Cristoforo Colombo sono profondamente grato alle loro Maestà per essere stato ricevuto. Ho viaggiato per tutta l’Europa alla ricerca di un sovrano illuminato che ascoltasse il mio progetto. Molte porte mi sono state chiuse ma io ho continuato a insistere perché credo in questo viaggio più che nella mia stessa vita.
Io voglio tracciare una nuova rotta per le Indie. Una rotta che tagli fuori tutti gli altri paesi, la Francia, l’Inghilterra, costretti a navigare lungo le coste dell’Africa su mari infestati dai pirati, che attraversano in mesi e mesi di lunga navigazione.
RE
E quale sarebbe questa nuova rotta? Raggiungere le Indie via Terra? O volare forse?….
UN CONTESTATORE
Non esistono altre rotte. Solo navi più veloci e cannoni più potenti. Solo così spazzeremo via la concorrenza nemica!
REGINA
Avanti Colombo: quale sarebbe questa nuova rotta?
COLOMBO
Attraversare il mare Oceano!
UN CONTESTATORE
(urlando)
Pazzo! Attraversare il mare oceano! E per andare dove? All’inferno! Il mare oceano è il confine del mondo! Non c’è nulla al di là. La terra è piatta e il sole le gira intorno. Questa è la verità, Messer Colombo siete un ciarlatano. Se io da qui (centro del palco) devo andare lì (lato del palco) non vado di la (altro lato del palco). Chi afferma il contrario è un pazzo. Maestà cacciatelo via.
RE
(tranquillo)
Prego Colombo, continuate pure
COLOMBO
(Colombo riprende la spiegazione con in mano una grossa zucca e illustrandola anche con i gesti)
Grazie Maestà. Ecco la mia teoria parte dalla mia esperienza di navigatore. Giungendo dal mare verso la terra si vedono prima le cime delle montagne, ancora grigie e indefinite. Poi mano mano che la terra si avvicina si scorgono le pendici dei monti e, da ultimo, il porto. E dal porto, guardando il mare, similmente si vedono prima le vele più alte e poi, quando la nave è più vicina, lo scafo. La terra signori non è piatta, essa è rotonda e facendo vela dalla parte opposta a quella tradizionalmente seguita per raggiungere le Indie compiremo un giro completo e ci troveremo sul continente dal versante orientale.
Lo stesso Marco Polo, che ha raggiunto le Indie via terra, ha detto che per quanto abbia camminato a lungo, non ha trovato mare alla fine della terra. Questo mare ci deve essere e noi lo raggiungeremo dalla parte più breve.
Certo, non ho prove per affermare con certezza che quanto affermo corrisponde a verità. Ma io ne sono sicuro. E se avrò ragione i vantaggi per la Spagna saranno enormi: avrà una rotta esclusiva per le Indie, avrà nuove terre, nuovi sudditi, oro, ricchezze immense. Su tutto questo dominerà la vostra corona maestà. Certo avrò bisogno del vostro aiuto, delle vostre navi, dei vostri uomini, di armi, acqua, cibo…. Ma soprattutto avrò bisogno della vostra fiducia…. E dell’aiuto di Dio.
E comunque, maestà, io sono personalmente responsabile di questa missione. Mi imbarcherò a capo di questa flotta ardimentosa e se necessario darò la vita per il suo successo e per non tradire la parola data a voi.
RE
Bene Colombo, credo di aver capito. Voi volete che io finanzi la vostra spedizione marittima con navi, uomini e quant’altro, per attraversare il Mare Oceano e raggiungere le Indie da dietro. E forse, se riuscirete nell’impresa e non colerete a picco con tutta la mia roba, ci scapperebbe un po’ di terra, qualche schiavo, un monile d’oro e, se va bene, anche una noce di cocco. Giusto?
COLOMBO
Si maestà, giusto. Ma ora ascoltate, ascoltate ancora.
3) SE GUARDANDO L’ORIZZONTE (Tema 3)
COLOMBO
Se guardando l’orizzonte voi vedete comparire prima il fiocco e poi il maestro
Poi la prua e tutta la nave che si arrampica sul mare
Ciò vuol dire che oltre il mare si può andar.
Se la rotta verso oriente che ha portato Marco Polo
A scoprire nuove terre a conoscere le Indie
Percorrendola all’inverso sono certo porterebbe ancora là
Se le mie supposizioni troveranno una conferma
Vi prometto nuove terre tanto oro e immenso argento
Nuovi popoli e domini. Su di essi il vostro stemma regnerà
(Giro Strumentale)
Ma per fare tutto questo ho bisogno di un aiuto
Di tre navi e tre equipaggi, cento uomini e provviste
Tanti scudi e masserizie. La mia vita lascio in pegno a Sua Maestà.
RE
(perplesso)
Beh, caro il mio Colombo, la fantasia e l’ardire sono due qualità che non ti difettano! Ma lo sai quanto costa al giorno d’oggi, una caravella? E quanto prende a giornata un capitano, un nostromo, un marinaio, finanche un mozzo? E i contributi, dove li metti? L’Iva, l’Inps, l’Irpef e poi l’Enpals. Se tu sapessi come ci incide l’Enpals…. L’Enpals non incide…. Uccide.
Ma tu che ne puoi sapere, buon Colombo. Tu navighi, e questi problemi non ce l’hai. Comunque se di caravelle ne mettessimo tre, invece che cinque come chiedi tu, magari usate, gli ufficiali li prendessimo dalla reale scuola di marina e i mozzi e i marinai dalle patrie galere forse riusciamo a contenere un po’ le spese. Isabella, mia cara cosa ne pensi tu? La saggezza non ti manca. Vogliamo sentire anche la tua opinione.
REGINA
Partire, o non partire, questo è il problema. Sto leggendo un autore inglese che mi piace moltissimo. E’ certamente una grande impresa, un grande rischio ma un grande risultato se avrà successo. Nuove terre, nuovi popoli, nuove città, nuove culture. Saremo in grado di rispettarli o riusciremo solo a dominarli con la forza? È meglio un indiano libero ma pagano, o un indiano, schiavo ma cristiano? Ma forse è presto per porsi queste domande… Verrà, verrà un tempo nuovo… in cui sapremo…. Tutti sapremo…
Ferdinando caro, io vedo in quest’uomo l’ardore dell’avventura e della scoperta, nei suoi occhi non c’è cupidigia ma solo determinazione e coraggio. Certo, questa storia della terra, che non sarebbe piatta ma rotonda, lascia perplessa anche me, eppure… sento che devo fidarmi… che attraverso quest’uomo passerà la storia, e che grazie a lui il mondo dei posteri si ricorderà anche di me.
RE
(risoluto)
Sta bene allora. La corte ti aiuterà. Ma ricorda:
4) MESSERE QUESTA TEORIA (Tema 2)
RE
Messere questa teoria del mondo come una sfera
Non trova analogia nella dottrina vera
Ma se tu ritornerai dimostrando la tua ragione
Oltre quel giorno mai si scorderà il tuo nome.
COLOMBO
Grazie Maestà, grazie di cuore. Sapevo che la corte di Madrid non mi avrebbe deluso. Neanch’io vi deluderò. Grazie Regina, so che la vostra opinione è molto ascoltata dal Re. Senza il vostro appoggio non avrei avuto il suo benestare. Partirò da Palos entro un mese, appena il tempo di organizzare gli equipaggi. Maestà, che Dio vi benedica.
RE
Vai vai figliolo, sarà meglio che Dio si occupi più di benedire te piuttosto che noi. Vai a organizzare le tue caravelle, la Pinta, la Nina e la Santa Maria. Facciamo festa, brindiamo. Oggi nasce una grande impresa, per chi parte e per chi resta. Bandite un editto: chi vuole imbarcarsi nelle caravelle del genovese uscirà di galera… (così, comunque vada, risolvo un problema!). Allegria, allegria, Viva Colombo, viva la sua impresa.
UN CONTESTATORE
Vai Vai Colombo… Dove credi di andare? Vuoi sovvertire l’ordine delle cose? Vuoi cambiare il corso della storia? Non andrai da nessuna parte messer Colombo, e io verrò con te, fino all’inferno!
5) C’E’ GRANDE FESTA (Tema 1)
FOLLA
C’è grande festa alla corte di Spagna tutti ballano perché
Di Cristoforo Colombo il sogno vuole realizzare il Re
Gli darà tre caravelle nuove, centomila scudi d’or
Cento fucili e novantanove uomini di gran valor
CONTESTATORE
Che impresa pazzesca, che sfida incosciente, che immensa bestemmia non deve partir SOSTENITORE
Che uomo che genio che grande scienziato che viaggio avvincente lui deve partir.
SIPARIO
SECONDA PARTE
La scena si svolge in navigazione verso occidente, su una delle navi dove viaggia Colombo.
Coro muto vocalizzato dell’equipaggio della nave che accompagna le varie fasi della giornata: manovrare le vele studiare le carte, mangiare, guardare l’orizzonte, dormire, ecc. Nel frattempo si ode Colombo scrivere il suo diario di bordo. La nave appare (facoltativo) come l’ombra di una sagoma dietro un lenzuolo bianco.
6) OH OH (Tema 4)
COLOMBO
(Testo del Diario. Prima la voce è in spagnolo, poi è sovrapposta quella in italiano e l’altra resta in sottofondo)
21 luglio 1492. Primo giorno di navigazione. La terra è un baffo nero all’orizzonte dietro la poppa e la prua punta decisa ad inseguire il sole. Gli uomini sono entusiasti, ho dovuto fare una selezione tra tutti coloro che erano disposti a partire perché le mie navi non potevano accogliere tutti. Non ho scelto navigatori più esperti, quelli più entusiasti, coloro che credessero veramente in questo viaggio. Perché io lo so che potrebbe essere senza ritorno.
2 agosto 1492. Dodicesimo giorno. Il viaggio procede bene. Le stelle cominciano a cambiare posizione e appaiono nuove costellazioni mentre altre non sono più visibili. Da questo verifico la nostra posizione sull’asse terrestre. Le carte che ho preparato a terra ora non servono più. Ne sto disegnando di nuove che tracciano questa rotta. Il vero tesoro di questa spedizione sono queste carte.
20 agosto 1492. Trentesimo giorno. E’ ormai un mese che siamo salpati da Palos con tre le caravelle donate da sua Altezza il Re di Spagna. Abbiamo viveri per altri due mesi, anche se penso che ormai ci restino meno di trenta giorni di navigazione. L’equipaggio comincia a mostrare segni di inquietudine. Ogni tanto scoppia un rissa tra gli uomini che mi sono rimasti fedeli e i traditori, che vorrebbero tornare indietro. Ma tornare indietro tra poco sarà impossibile. Le riserve d’acqua dolce sono già razionate e i venti che finora ci hanno spinto verso Ovest continueranno a farlo, ostacolando un nostro eventuale ritorno a casa. Il sole si alza sempre più in alto a mezzogiorno. E la notte appare in pochi minuti, subito dopo che è il sole è sceso sotto il mare. Siamo vicini all’equatore.
9 settembre 1492. Quarantanovesimo giorno. Le tempeste degli ultimi giorni ci stanno fiaccando. Abbiamo riportato alcuni danni alle vele e abbiamo perso due uomini. Dopo l’ultima tempesta ci sono stati due giorni di bonaccia. Mi sento abbandonato, sperduto. Ma i miei uomini guardano a me, non posso mollare. Sento i loro sguardi taglienti quando passo, di tutti: di quelli che ancora mi amano e che cercano un motivo per credere ancora, e quelli delusi, che vorrebbero tradire, ma non lo fanno perché sanno che da soli sarebbero perduti comunque. Mi rispettano, ma solo quello. Spero accada qualcosa perché altrimenti parte dell’equipaggio insorgerà. I traditori stanno cercando di montare contro di me tutti gli altri. Eppure so che la meta è vicina. Sono apparsi in cielo alcuni uccelli d’altura, e ieri è stato avvistato un tronco fradicio. Ma è ancora troppo poco per infondere nuovo coraggio nei loro cuori.
UN RIBELLE
Ehi Colombo, siamo stanchi sai? Dove ci hai portato? I tuoi calcoli erano errati! Sono mesi che non vediamo che mare, cielo e mare. Abbiamo già perso due uomini, il cibo e l’acqua scarseggiano. Ammettilo anche tu che ti sei perso, che era tutto un imbroglio. Ma cosa ci guadagni tu, se morirai con noi?. Vogliamo tornare indietro! Hai capito ammiraglio? Vogliamo tornare indietro. Tutti vogliamo tornare indietro. Non mi interessa se la terra è piatta, come dicono loro, o è rotonda,come dici tu. Qui c’è solo mare. L’equipaggio è con noi! Lo capisci? Questo è un ammutinamento!
COLOMBO
Pazzi! Ma cosa dite? Non si può tornare indietro! La terra è vicina! Avete visto anche voi gli uccelli, i tronchi nell’acqua, e poi il vento tira forte verso ovest, non riusciremo mai a tornare indietro con queste provviste. Rimanete ai vostri posti. Uomini, coraggio, dimostrate il vostro valore. Che senso ha tornare indietro adesso? Per morire in una tempesta? Per morire di fame? Per arrivare stanchi e malati in Spagna e ammettere il fallimento della missione per la paura di non navigare una settimana in più, un giorno in più. Sapevate il rischio del viaggio, attraversare il mare oceano, un’impresa inimmaginabile. E adesso? Dov’è finito il vostro ardore? La vostra fede? Il vostro coraggio? La vostra forza?
Vi chiedo qualche altro giorno di navigazione… altrimenti accetterò la vostra richiesta e lascerò libero chi vorrà di tornare con una delle tre navi.
UN RIBELLE
Avete sentito? Dovremmo continuare secondo l’ammiraglio. E sta bene. Ma solo altri sette giorni. Passati i quali tu passerai la mano e decideremo noi della nostra vita.
Al termine del coro la stessa ciurma si rivolta contro l’ammiraglio
7) CHI VUOLE CONTINUARE (Tema 5)
CORO NAVE
Chi vuole continuare a seguire l’ammiraglio?
Certo nei suoi calcoli ha commesso qualche sbaglio
Nelle carte, nelle rotte in tutti gli altri fogli
Ritorniamo a casa a riabbracciar le nostre mogli!
COLOMBO
Uomini non siate pusillanimi e infingardi
Non si può tornare indietro ormai è troppo tardi
Tutti ai posti di manovra e fatevi coraggio
Dimostrate d’essere un valevole equipaggio!
CORO NAVE
Sono già due mesi che salpammo dalla spiaggia
L’acqua e il cibo per tornare indietro già scarseggia
Se Colombo vuole continuare questo viaggio
Ci ribelleremo non abbiamo il suo coraggio
COLOMBO
Uomini rischiate insieme a me la vostra vita
Io vi dico abbiate fede che non è finita
Io lo so che tutti voi ormai siete allo stremo
Pochi giorni ancora altrimenti torneremo…
Nel buio della nave Colombo riflette a voce alta sulla sua impresa
COLOMBO
Ecco, la ciurma si ribella. Sono stanchi e non posso dargli torto. Sono due mesi che viaggiamo e intorno a noi solo mare, mare e cielo infiniti. Comincio ad essere stanco anch’io. E se veramente avessi sbagliato qualcosa? Non sulla rotondità della terra, ma sulla distanza da percorrere in mare per raggiungere le Indie. Se fossero più distanti di quanto ho calcolato? Se la rotta fosse giusta ma mancassero ancora più di sessanta giorni nave? Ho il diritto di portarli a morire in un progetto al quale ormai credo solo io, e neanche più tanto? La volta celeste è molto diversa da quella spagnola, ci sono nuove stelle, l’aria è diversa. Solo l’oceano è sempre lo stesso, l’oceano e la stella Polare, la stella che ci ha guidato in questi due mesi.
No, non posso farlo. E’ meglio un marinaio vivo che un eroe morto. Navigherò ancora tutto domani. Spero che le nuvole, gli uccelli e tutti i presagi della terraferma che finora sono apparsi all’orizzonte domani si trasformino nella sagoma grigia di una terra adagiata sul mare…. Altrimenti torneremo. Si, altrimenti faremo vela verso oriente, verso casa…
Nel buio della nave, guardando il mare e le stelle in una notte silenziosa, Colombo comincia a cantare.
8) SOLO (Tema 6)
COLOMBO
Solo, fra la mia gente. Uomo diretto al niente
Capo senza paura di un’avventura soltanto mia
Mare da sempre uguale. Mare senza confine
Mare da attraversare per ritornare a casa mia.
Guardo da cannocchiale, in piedi sul ponte della nave
Gli uccelli all’orizzonte annunciano la terra
Basse le nuvole sono montagne di speranza
Lontane irraggiungibili annunciano la terra
Annunciano la terra
Terra, sognata terra, ancora un giorno e poi…
Mare il mio compagno dove annega un sogno
Oggi ultimo giorno e poi ritorno a casa mia oh oh oh
Oggi amaro giorno, e poi ritorno comunque sia…
Scorgo dalla cabina la stella che sempre fu vicina
La luna spunta a tribordo ma è già solo un ricordo
È già solo un ricordo
Terra irraggiungibile domani andremo via domani andremo via
Domani andiamo via ….
BUIO….
Alle prime luci dell’alba la sagoma della terra appare all’orizzonte. C’è subito un gran fermento e tutti corrono sulla nave di qua e di la a passarsi la notizia.
9) TERRA TERRA (Tema 7)
CORO
Terra! Terra! Terra! Terra!
VARI MARINAI A TURNO
Terra stamattina è comparsa all’orizzonte (Terra!)
Terra s’avvicina ci si infrangono le onde (Terra!)
Terra ferma bella già si vedono le fronde (Terra!)
Terra benedetta raggiungiamone le sponde! (Terra!)
(Strum)
Terra! Terra! Terra! Terra!
Terra capitano prepariamo le scialuppe (Terra!)
Terra finalmente dormiremo questa notte (Terra!)
Terra misteriosa carichiamo lo spingardo (Terra!)
Terra tutta nostra prepariamo lo stendardo.(Terra!)
SIPARIO
TERZA PARTE
La scena si svolge sulle coste del nuovo continente dove è approdata la scialuppa di Colombo. Intorno ci sono gli indiani con il loro capo
COLOMBO
Ecco. La terra è finalmente giunta. Proprio nel momento in cui anch’io cominciavo a dubitare, siamo arrivati. E’ proprio come la immaginavo io, foreste, acqua, frutti, uomini. La terra promessa e benedetta da Dio. Questa terra appartiene a me e alla Spagna. Come primo gesto di clemenza e di ringraziamento dimenticherò la rivolta sulla nave e ci sarà un’amnistia per tutti. Non posso dimenticare che è grazie a voi che siamo arrivati sin qui. Ma attenti, da oggi non tollererò più insubordinazioni che saranno severamente punite.
Questo giorno rappresenta il momento più importante della mia vita. Il mio destino si è compiuto e questa terra è per me una figlia tanto attesa, che mi dà gioia infinita e della quale mi sento responsabile.
10) TERRA IL MIO DESTINO (Tema 8)
COLOMBO
Terra il mio destino ora che si è compiuto
Sono libero e prigioniero (libero e prigioniero)
Terra inafferrabile ora che sei ai miei piedi
Mi fai libero e prigioniero (libero e prigioniero)
Tornerò da te tornerò e sarò Viceré di Spagna
Ti governerò e avrò cura di te che sei figlia mia
Tornerò perché il posto è qua in questo nuovo mondo
Se ritornerò e sarai ancora qui ad aspettare me, ad aspettare me
UN MARINAIO FEDELE
Ammiraglio. Questa terra è incantevole, è ricca, è generosa e piena di vita. A nome dell’equipaggio vi ringraziamo di averci condotto fino qui, in questa avventura straordinaria. Il cuore ha dubitato ma ora siamo più che mai con voi.
UN MARINAIO CONTESTATORE
Ammiraglio… così ce l’avete fatta. Ma i problemi cominciano adesso. Dobbiamo domare questo branco di selvaggi, fargli capire chi comanda. Ho già dato ordine di rispondere agli attacchi e abbiamo montato il campo sulla spiaggia, vicino al loro villaggio. Hanno monili d’oro, bracciali, collane, corone, Hanno pietre preziose, acqua, pelli, animali. Questo paese deve essere pieno d’oro, e quell’oro è nostro. Ammiraglio attendiamo solo il vostro ordine per impadronirci delle loro ricchezze, per avere la nostra giusta ricompensa. Confidiamo nella vostra saggezza e generosità. E se necessario sapremo farci valere anche qui sulla terra.
COLOMBO
Silenzio! Per favore silenzio. Non diciamo sciocchezze. Non siamo qui per distruggere questo popolo ma per conoscerlo e per iniziare rapporti commerciali con la nostra madrepatria. Non voglio uccisioni non necessarie. Ecco che si avvicina il capo del villaggio. Lasciatemi solo con lui. Voglio cercare di intendermi, avanti lasciatemi solo.
(solenne)
Salve Indiano, noi veniamo in pace, abbiamo percorso più di novanta giorni di navigazione ed ora siamo sbarcati su questa terra. Non vediamo altri uomini bianchi oltre noi. Quindi deduco che siamo i primi a conquistare questa terra. Beh, nel nome del Re Ferdinando e della Regina Isabella io dichiaro che questa terra appartiene alla Corona di Spagna, con tutti gli uomini e gli oggetti che essa contiene. Con l’autorità conferitami al momento della partenza mi nomino Viceré ed assumo ogni potere militare e politico, Ordino a te e al tuo popolo di consegnare le armi e di sottomettervi ai miei uomini. Se farete questo neanche un uomo morirà per mano nostra.
(più cordiale)
Coraggio Indiano. Sono certo che tu e io ci intenderemo alla perfezione. Adesso accompagnami al tuo villaggio e mostrami le ricchezze di questa terra.
11) PRENDO POSSESSO PIENO (Tema 9)
COLOMBO
Prendo possesso pieno di questa terra
Delle sue piante delle montagne dei suoi colori della sua vita
Appartiene al Re tutto l’oro che c’è.
Tutti gli alberi e gli animali
Le foreste, i laghi, i fiumi e tutto questo ben di Dio
Ora è tutto mio (ora è tutto mio)
Prendo possesso pieno della tua gente delle tue donne dei tuoi villaggi
del tuo potere della tua vita
Appartiene al Re ogni uomo che c’è. Le capanne e le tue armi
In cambio avrai la fede ed una nuova civiltà, così sarà (così sarà)
CAPO INDIGENO
Prendi pure possesso di questa gente di questa terra, dei nostri cuori
Dei nostri dei, di tutti noi.
Non appartiene a me e neanche al tuo Re, tutto quello che vedi
È del mondo e dei suoi figli e che la tua nuova civiltà
Conquisterà, cancellerà, ucciderà, seppellirà…
COLOMBO
Io rispetterò la tua gente. Ma io porto la civiltà, la fede, la conoscenza. Ti chiedo di consegnare le tue armi, i tuoi averi, il tuo cibo per i miei marinai e di collaborare con loro. Io e te siamo i capi dei nostri popoli. Se ci intenderemo noi anche le nostre genti potranno convivere in pace.
CAPO INDIANO
Uomo bianco, tu sei in errore. Il mondo non appartiene agli uomini. Essi comandano oggi, ma domani saranno altri a comandare e altri uomini non continueranno ciò che tu vuoi iniziare. Tu conquisterai la mia terra grazie ai tuoi bastoni sputafuoco, che nessun ascia, o freccia, o cerbottana è in grado di contrastare. Ma la saggezza è dono che gli dei raramente concedono agli uomini, soprattutto ai guerrieri, ai tuoi come ai miei. Ecco un giorno tu sarai cacciato dalla tua stessa gente perché le iene vigliacche sono più numerose dei leoni coraggiosi, e appena possono gli rubano la preda ormai morta. Presto perderai il controllo dei tuoi uomini e quel giorno dovrai sapere che sarà per sempre.
Va in pace uomo bianco… e ricorda sempre queste mie parole.
UN MARINAIO – CONTESTATORE
(Rivolto alla ciurma dei rivoltosi)
Uomini! L’ammiraglio ci ha condotto qui dopo un viaggio lungo e faticoso e ora non vuole che ci prendiamo la nostra parte di bottino. Questa terra trabocca d’oro e di ricchezze di ogni genere. Avete visto come sono adornati gli indiani? Quella roba ci appartiene. Organizziamoci! Dividiamoci in squadre e scendiamo giù al villaggio, prendiamo una nave per caricarci l’oro, raccogliamo tutte le armi perché dovremo combattere e, se necessario, anche uccidere.
12) PRENDETE TUTTO QUELLO CHE VI PIACE (Tema 5)
CORO DELL’EQUIPAGGIO
Prendete tutto quello che vi piace date retta
Finalmente ci godiamo quello che ci spetta
Oro, donne, frutta, schiavi, pietre, argento e whisky
Setacciate la foresta e non correte rischi
COLOMBO
Uomini non siate voi di animo selvaggio
Ma testimoniate il cattolico messaggio
Insegnate loro a parlare Castigliano
Che Re Ferdinando ora è loro sovrano
CORO DELL’EQUIPAGGIO
Taci capitano qui non siamo in mezzo al mare
Non ci dare ordini non puoi più comandare
Ora siamo liberi in questo paradiso
Vattene Cristoforo abbiamo già deciso
COLOMBO
Uomini vi comportate come dei pirati
Come ladri ed assassini siete degli ingrati
Io ritornerò in Spagna e vi processerò
Uomini migliori di voi qui riporterò!
COLOMBO
Ah canaglie! E’ questo il vostro ringraziamento? È questo lo spirito con cui avete affrontato questo viaggio?. Delinquenti! Avanzi di galera! Ma non finisce qui. Eh no, non finisce qui. Io sono l’ammiraglio Colombo e voi niente altro che uomini avidi e meschini. Nel mio progetto c’era sì la conquista di un nuovo continente ma anche l’integrazione col nuovo popolo, la possibilità che la nostra cultura e le loro ricchezze potessero far progredire entrambe le nostre civiltà. Sì, io sognavo un grande impero spagnolo d’oltremare, il dominio esteso a immense popolazioni e terre sconfinate. Sognavo oro e ricchezza per la Spagna; città, strade, porti, navi e benessere anche per gli indiani. Ma forse ha ragione il capo indiano. Non tutti la pensano come me. Ecco, i ribelli si sono asserragliati dietro la collina e continuano le loro scorrerie nei villaggi degli indiani. Il nostro accampamento invece è montato vicino al loro villaggio. A capo vi è mio fratello Bartolomeo con tutti quelli che mi sono rimasti fedeli.
È ormai passato un mese da quando siamo approdati qui, a San Salvador. Abbiamo ripristinato le riserve di cibo e d’acqua dolce. Abbiamo ucciso e macellato molti animali, abbiamo riparato le vele e tappato le falle agli scafi delle caravelle. È tutto pronto per il nostro rientro. Il nostro accampamento è vicino al villaggio degli indiani e talvolta ci dobbiamo difendere contro i nostri stessi uomini.
Ma non voglio essere triste. Domani partiremo con due caravelle per tornare in Spagna e vivere il mio trionfo. Il viaggio sarà duro e i pericoli verranno dalle tempeste che potranno sorprenderci. Ma arrivati in Spagna il re ci darà altre navi e altri uomini e potrò tornare qui. Ora è tardi, devo andare a dormire, questa avventura non è finita, è solo arrivata a metà. Se non tornassi nessuno saprebbe mai che sono riuscito nella mia impresa, che esiste una nuova rotta per le indie, che la Terra è rotonda. Domani tornerò e tutti sapranno…. Tutti dovranno sapere… tutti…
(e si addormenta oppure se ne va…. Poi dopo un po’ comincia a ripensare e a ragionare, e sognando comincia a cantare)
13) TERRA QUALE DESTINO
Terra quale destino, terra quale futuro sarai libera o prigioniera… O prigioniera
Terra quale dominio dopo la mia scoperta, sarai libera o prigioniera … O prigioniera
Sarai schiava della mia gente o sarai un popolo indipendente
Sarai un regno di argento e di pane o sarai soltanto
La nostra miniera di fame… la nostra riserva di sale
Vedo per questa gente morte e malattie, vedo il sangue dei prigionieri.. dei prigionieri
Vedo solo ingiustizia guerre e carestie, terra schiava da oggi in poi… da oggi in poi
Io non tornerò, io non sarò viceré di nulla, io non verserò il sangue di chi si difenderà
Ma conserverò il ricordo di questo folle viaggio
E ritornerò al mio mondo non saprà mai di te …non saprà mai di te.
BUIO
L’indomani Colombo fa ritorno verso la Spagna (dalla parte opposta a quella dell’andata) scrivendo il suo diario di bordo. Al termine del canto (sceneggiato sempre con ombre cinesi) si chiude il sipario.
14) OH OH (Tema 4)
13 novembre 1492: primo giorno di navigazione verso oriente. Si torna a casa. Nella stiva oltre a acqua e cibo sto portando le prove della mia scoperta: uomini, animali, oro, frutta, piante sconosciute, pietre e tutto ciò che dimostri la ricchezza della terra che ho scoperto. Lì ho lasciato i miei fidi compagni e i ribelli. Spero che i miei compagni rimangano fedeli fino al mio ritorno e che non si lascino sopraffare dagli altri.
28 novembre 1492: quindicesimo giorno. Finora tutto bene. Non abbiamo incontrato ancora le tempeste del viaggio di andata. Ne ho approfittato per correggere le rotte tracciate nel primo viaggio e per arricchirle con dati sulla direzione e forza del vento e delle correnti. Il mio pensiero va sempre a Hispaniola, spero che laggiù vada tutto bene.
12 dicembre 1492: trentunesimo giorno: Ieri ci siamo imbattuti in una tremenda tempesta che ci ha squassato le navi e la più piccola è colata a picco. Abbiamo salvato molti uomini ma molti sono andati perduti. Anche il carico di uomini, piante e animali che avevamo sull’altra nave è andato perduto. Sono molto triste. Tornare senza niente sarebbe come non poter dimostrare di esserci riuscito.
25 dicembre 1492: quarantaquattresimo giorno. Il sole non è più molto alto sull’orizzonte. Questo vuol dire che la terra è vicina. Sono molto stanco. Siamo tutti molto stanchi e provati. Oggi è Natale e abbiamo fatto festa. Ma il pensiero va ai compagni perduti nel naufragio e a quelli rimasti a San Salvador. Del resto era un viaggio lungo e pericoloso e tutti ne erano consapevoli. Ora tutti hanno solo voglia di tornare, e anch’io ne ho…
12 gennaio 1493. Terra! Dopo sei lunghi mesi di navigazione finalmente torniamo a casa. E sarà un ritorno da eroi. Ci faranno una grande festa. Siamo rimasti solo in venticinque, gli animali e gli uomini sono tutti morti, molte piante si sono seccate. Solo il baule con l’oro e le pietre preziose è rimasto intatto. Ma basterà a mostrare le ricchezze del nuovo continente? In realtà le ricchezze sono ben altre, ma solo chi le ha conosciute può apprezzarle. Troppe volte chi non vede non crede o, comunque, non capisce. Un altro capitolo si chiude. Domani con l’incontro col re se ne scriverà un altro. E poi un altro e un altro ancora…
(A questo punto il coro si interrompe)
Presto questo viaggio e questa nuova terra saranno conosciuti da tutti e cambieranno il corso della storia. Perché “la Storia siamo noi nessuno si senta escluso!”
BUIO
SIPARIO
A sipario chiuso uno spettatore del pubblico si rivolge verso il palcoscenico al menestrello che racconta la storia, il quale alla fine risponde.
SPETTATORE
(entusiasta)
Bravo! Bravo! Bravo il nostro narratore. La storia di Cristoforo Colombo e della scoperta dell’America. Le caravelle, la tempesta, gli indiani. La storia è bellissima…. Certo, comunque era già conosciuta da tutti. Eh già, chi non la conosce la storia di Colombo? Si impara alle elementari, poi alle medie, poi alle superiori, e qualche volta anche all’università. Peccato, perché la storia è sempre la stessa, ma non potrebbe essere diversamente, perché è una storia vera.
(sognante)
Invece il teatro è proprio il contrario: a teatro non sai mai se la storia è vera, o è finta, o è metà e metà. Il teatro è fantasia, è immaginazione, è finzione, è sentimento. Sì l’unica cosa che conta a teatro non è se la storia è vera ma se sono veri i sentimenti, se noi ci immedesimiamo nei personaggi, se ci sono simpatici, o antipatici. Questo è il teatro.
NARRATORE
Grazie caro spettatore, sono contento che ti piaccia. Si è vero, il teatro è questo, si ride, si piange e ci si commuove insieme ai personaggi. Ma si va sempre avanti. Lo spettacolo va sempre avanti. Come tutti i viaggi, anche lo spettacolo, che è un viaggio della fantasia, ha un inizio e una fine.
SPETTATORE
Senti narratore, ma allora non potremmo cambiare il finale? Se il teatro è finzione e immaginazione, cambiaci il finale! La storia, come è andata veramente, la conosciamo tutti. Se tu sei il narratore prendi una gomma e una matita, cancella il finale come lo conosciamo noi e scrivine un altro, che nella realtà non è accaduto ma che a teatro sia per noi spettatori nuovo e inaspettato. Si può fare narratore?
NARRATORE
Certo che si può. A teatro chi comanda è lo spettatore. Il narratore è solo l’anima dello spettatore e mette in scena i suoi desideri, i suoi sogni. Lo spettacolo è dello spettatore che, alla fine, ne decreterà il successo o l’insuccesso. Volete un finale diverso? Sta bene… Dimenticate quello che sapete e seguite il mio racconto…
15) NARRATORE NARRATORE (Tema 10)
SPETTATORE
Narratore narratore già sappiamo che finì
Con un vinto e un vincitore che per mare ripartì
Narratore narratore e se invece pensa un po’
Questo illustre viaggiatore poi indietro non tornò!
Narratore narratore se Colombo poi restò
Mai nessun conquistatore per l’America salpò
Narratore narratore se la storia scrivi tu
Dacci adesso per favore un finale un po’ più blu
NARRATORE
Per salvare la morale se sapete come andò
Io vi cambierò il finale, più di questo non si può
E va bene se volete voi che non finisca qui
Ascoltate e capirete vi dirò come finì.
QUARTA PARTE
La nave di Colombo è ritornata al porto. La folla si è radunata in attesa del suo arrivo. Anche il re e la regina attendono l’arrivo di Colombo.
16) C’E’ GRANDE CONFUSIONE (Tema 1)
FOLLA
C’è grande confusione al porto di Palos tutti accorrono perché
Hanno avvistato un caravella che del genovese è
Tutta la folla si riversa al porto, tutti vogliono saper
Se la nuova rotta per le indie lui ha scoperto, e qual è.
Anche Isabella e Re Ferdinando sono sul molo ad aspettare
Il ritorno del navigatore e di poterlo interrogar.
RE
Bene, bene, bene. Così il nostro Colombo è tornato. Bene, bene, bene. Certo gli avevo dato tre navi, e mi ritorna con una, gli avevo dato 100 uomini e mi ritorna con 25. Mah, intanto è tornato. Ora vediamo cosa ci racconta. Se veramente ha trovato questa nuova rotta, queste nuove terre, se ha portato qualcosa… Sono molto curioso.
REGINA
Si anch’io. Chissà se Colombo ha trovato questi nuovi popoli, se ancora credono negli dei come i popoli antichi o se hanno già conosciuto la Buona Novella, O forse invece non ha trovato nulla e ha solo riportato a casa la pelle. In ogni caso ha avuto un grande coraggio a sfidare il mare oceano. E’ stato fuori più di sei mesi e ha perso molti compagni di viaggio. Deve essere accolto comunque come un eroe.
UN CONTESTATORE
Maestà, perché insistete? Se non ha trovato nulla ha solo portato alla morte decine di suoi compagni, e solo per dimostrare una teoria assurda e priva di fondamento. Quel Colombo è un esaltato, Maestà. Attenti a quello che dirà, perché inventerà ogni sorta di menzogna per coprire il proprio insuccesso.
RE
Calma, calma per favore! Ancora non è arrivato e abbiamo già deciso se è riuscito o non è riuscito? Sarà lui a spiegarci come è andata…. Eccolo. Non vedo l’ora di interrogarlo…
(Rivolto a Colombo, che nel frattempo è entrato)
Ammiraglio Colombo, che piacere rivederti! Allora com’è andata? Sei lacero, con pochi compagni, con una sola nave… Dov’è il mio oro, i miei schiavi, la mia nuova rotta per le Indie? Si dice che dalla tua nave non sia sceso nulla di prezioso, solo un baule del quale non hai voluto rivelare il contenuto. Siamo qui, tutti, come nel giorno del nostro primo incontro e in quello della tua partenza. Ora tocca a te, hai avuto tutto quello che mi hai chiesto e ora aspetto il risultato.
Ripresa tema musicale
RE
Allora Colombo che cosa hai scoperto? Che cosa riporti a Isabella e al tuo Re?
Coraggio Colombo racconta l’impresa, le grandi avventure vissute laggiù!
Insomma Colombo non farti pregare vogliamo sapere
se tutto è davvero come hai detto tu!
COLOMBO
(Serio e solenne)
Maestà, mia Regina, signori della corte. Eccomi, sono tornato, sono tornato a casa. E’ stato un viaggio lungo e difficile, all’andata abbiamo avuto giorni di tempesta, poi l’equipaggio si è scoraggiato e rivoltato contro di me e sono stato sul punto di abbandonare. Poi, quando tutto sembrava perduto, la terra promessa è apparsa all’orizzonte. Siamo approdati su un’isola che abbiamo chiamato Hispaniola e abbiamo vissuto là un mese. Alcuni uomini si sono ribellati e sono fuggiti nella foresta, altri sono voluti rimanere laggiù per vivere con gli indiani. Nel viaggio di ritorno abbiamo perso una nave durante una tempesta con dentro buona parte del carico. Ma questo non è tutto.
17) HO VIAGGIATO PER TRE MESI (Tema 3)
COLOMBO
Ho viaggiato per tre mesi sulle rotte non tracciate
Con le carte disegnate verso terre sconosciute
sotto stelle mai vedute solamente per provare una teoria
che la terra veramente non è piatta ma rotonda
che si può girare attorno traversando il Mare Oceano
si può giungere alle Indie ora questo non è solo fantasia.
Ho scoperto un nuovo mondo al di la del grande mare
Una terra affascinante colma d’oro e di ricchezze
Di foreste sconfinate popolata dagli indigeni del sud
Quando ho visto che gli uomini al mio seguito iniziarono
A predare quelle terre ad uccidere gli indigeni, a violentar le donne
Ho capito che dovevo andare via
Sono quindi ritornato coi più fidi miei compagni
Ma non posso rivelare quelle rotte che ho tracciato
Rimarranno il mio segreto per proteggere quei popoli laggiù
COLOMBO
Si maestà, io non consegnerò le carte con la rotta per le Indie, non rivelerò il mio segreto, perché un’altra spedizione laggiù significherebbe la fine della loro civiltà e la distruzione di quei popoli. Ho visto come la parte peggiore di noi, quei marinai senza scrupoli che si erano imbarcati, hanno ritenuto di poter saccheggiare e depredare impunemente le loro ricchezze, senza nessun riguardo neanche per le loro vite. Chi siamo noi per imporre con la spada la nostra civiltà, la nostra lingua, le nostre leggi, il nostro dio? Forse che ci hanno chiesto loro di essere aiutati? Io ho visto tra quella gente il rispetto per gli altri popoli, l’amore verso i propri simili, il coraggio nella battaglia, la devozione ai propri dei. Siamo certi di essere migliori di loro? Maestà questo viaggio è stato molto duro, ho perso molti compagni. Ma ho dimostrato la validità della mia teoria. Chiedo salva la vita e di poter tornare in Italia.
RE
Ma insomma Colombo, questo è tutto quello che hai da dire? “Scusate maestà, ci ho ripensato, non vi dico niente, anzi, tolgo il disturbo e me ne vado…” E io? Cosa ci guadagno? Cosa ci avrei guadagnato a mandarti nelle indie? Di aver perso delle navi, dei denari e degli uomini, per sentirti dire al tuo ritorno “scusi tanto, me ne vado”. E se fosse vero che tu sei arrivato lì e vendessi il tuo segreto a qualcun altro, ai francesi per esempio. Ma no! Agli italiani, alla tua cara Genova. Sì questo potrebbe essere il tuo piano: io ti ho dato i mezzi e tu i frutti li porti a Genova. Lì ti organizzi e riparti prima che io capisca cosa è successo. Oppure sei impazzito, il sole e l’oceano ti hanno fatto perdere il lume della ragione, tanto da non farti capire che ciò che mi chiedi è impossibile. Che figura farei di fronte alla nazione e di fronte agli altri sovrani? Un mollacchione che da i soldi al primo che gli li chiede e quando questo torna, dicendo di essere riuscito nell’impresa ma di avere scrupoli di coscienza per quei poveri bifolchi, lo lascia partire senza neanche impiccarlo sulla pubblica piazza?
18) MESSERE QUESTO RACCONTO (Tema 2)
RE
Messere questo racconto che peraltro non hai provato
Non ci può dimostrare che in India tu si arrivato.
E se se pure tu sai la rotta ma non la vuoi divulgare
Forse sei solo pazzo, altro non so pensare
CONTESTATORE
Signori di questa corte costui è solo un ciarlatano
Non ha scoperto niente, ha navigato invano
Signori questa teoria del mondo come una sfera
Come dicevo io non è affatto vera!
RE
Caro Messer Colombo allontanati da questa corte
Ritorna al tuo paese o ti darò la morte!
Mentre tutti sono andati via, rimangono solo Colombo che prepara i suoi bagagli e la Regina Isabella che lo interroga nuovamente.
REGINA
(dolcemente)
Cristoforo, cosa è successo veramente, perché vuoi abbandonare tutto? Questo è il prezzo più alto che potevi pagare. Ne vale veramente la pena? Qual è la verità, Veramente sei arrivato in India e hai paura che i nostri popoli non possano convivere? Che li sottometteremo alle nostre usanze e alle nostre leggi? Che stermineremo chi si ribella soffocando ogni protesta nel sangue? Tu, Colombo, credi davvero che il nostro popolo sia così malvagio? Non so cosa pensare, perché se veramente tu avessi trovato la rotta e quei tesori avresti potuto tradire e tornare a Genova a vendere le tue scoperte. Invece no, sei tornato da noi, anche i tuoi compagni raccontano di una terra favolosa, calda e generosa, di uomini scuri adornati da sontuosi gioielli, che vivono in villaggi organizzate, che adorano i loro dei con riti primitivi ma sinceri. Colombo tu sei veramente arrivato lì, me lo sento, e adesso hai paura di distruggere tutto. Ma questo era il tuo destino, quella terra è il tuo futuro, e il futuro di tutti noi. Con questa scoperta tu cambierai il corso della storia, sarai ricordato per sempre come il più grande navigatore, diventerai ricchissimo… e rinunceresti a tutto questo per loro?
COLOMBO
Mia sovrana. Tu sola credi al mio racconto, tu sola credi ai dubbi che mi attraversano l’animo in questo momento. Ebbene si. Io Cristoforo Colombo, il grande navigatore genovese rinuncio a gloria e ricchezza infinite per il rispetto della vita e della civiltà degli indiani. Rinuncio e rimando la scoperta a tempi migliori, a uomini più giusti, a civiltà più progredite. Forse tra 500 anni, quando il secondo millennio si affaccerà su questo mondo, quando le tutte le genti vivranno in pace tra loro e ricchezza e prosperità saranno equamente divise tra tutti gli uomini, allora saremo maturi per scoprire nuovi mondi e nuovi popoli. Ma fino a quando la bramosia di potere sarà l’unico motore delle azioni degli uomini, non ci sarà modo per due popoli di coabitare la stessa terra.
Me ne vado, e porto il mio segreto con me. Ecco, in questo forziere ci sono alcuni oggetti che ho preso laggiù. Ve li lascio come testimonianza del successo della mia spedizione, ma solo per questo. Le carte con la rotta le brucerò stanotte…. E domani all’alba partirò per l’Italia. Addio Regina, unica voce amica in questo paese improvvisamente ostile e ingrato. Partirò senza fama e senza ricchezza, ma anche senza il peso dello stermino di un popolo sul cuore. Addio regina.
19) SOLA IO TI CREDO (Tema 6)
ISABELLA
Sola io ti credo, sola ma io non cedo, solo voglio sapere perché tacere la verità
Uomo se sei sbarcato, uomo se se sei riuscito, dimmi cos’hai veduto che vuoi salvare pagando te?
COLOMBO
Sola, o mia regina, tu sola credi al mio racconto
Dentro questo forziere c’è quello che ho trovato
Pietre monili d’oro, doni d’un'altra civiltà
Lontana inesplicabile, che ama la sua terra
Difende la sua terra
ISABELLA
Terra meravigliosa, un giorno io verrò…
COLOMBO
Ecco, stanotte parto, lascio la mia avventura. Oggi ultimo viaggio
Il mio messaggio io lascio a voi oh oh oh
Oggi il mio coraggio non mi accompagna. Lo lascio a voi.
ISABELLA
Uomo dal tuo parlare vedo che non sai cosa fare
Ascolta solo il tuo cuore e troverai la via, la decisione tua
INSIEME
Terra da conquistare o coabitare? Ma mai più libera
SIPARIO
SPETTATORE
Bravo, bravo, bravo! Che bello spettacolo, emozionante. Che storia avvincente. E così Colombo sarebbe tornato in Italia, non avrebbe scoperto l’America, e la storia sarebbe rimasta al mille e cinquecento. Non ci sarebbero le patatine fritte, gli hamburger e i pop corn. Forse neanche gli aeroplani, il basket e la coppa America. Si, però neanche il generale Custer, le riserve indiane e i conquistadores…E poi non saremmo andati sulla Luna. Che problema! Chi può dire se sia stato meglio così oppure no? Ehi tu narratore, ma come ti sei permesso di cambiare il finale di una storia che ormai conoscevano tutti? E adesso? Come facciamo a sapere se ha fatto bene o se ha fatto male. Eh narratore? Ora come continua la tua storia?
NARRATORE
Ma come la vuoi far continuare tu, caro spettatore! Non sono io che ho voluto cambiare il finale, sei stato tu che lo hai voluto, perché quell’altro già lo conoscevi, ricordi? (canticchia “dacci adesso per favore un finale un po’ più blu...”) E ogni volta che si mette mano alla storia passata si rischia sempre di fare qualche pasticcio! Io non ho detto che il mondo sarebbe rimasto al medioevo, ho detto solo che Colombo non ha divulgato la propria scoperta. Ma l’america, o le Indie come le chiamava lui, esisteva già e prima o poi,sicuramente qualche altro cuore coraggioso avrebbe ripercorso quella rotta avventurosa fino alla scoperta del nuovo continente. Il mondo è fatto dagli uomini e dai grandi uomini, ma tutti gli uomini sono figli del loro tempo. Per un Colombo che rinuncia, altri 100 sono pronti a partire. L’america era lì, a portata di mano, solo a tre mesi di nave. Per un re di Spagna che non si fida più, c’è un re di Portogallo che darebbe dieci navi invece di tre. La storia forse sarebbe andata in modo diverso, ma non troppo. La scoperta dell’america poteva essere scritta in un altro modo, ma non poteva non essere stata scritta.
Piuttosto caro spettatore, visto che siamo tu ed io a chiacchierare, e che non sempre il narratore si sofferma dopo lo spettacolo a parlare con te, dimmi: Colombo sentì troppo pesante quella responsabilità e si tirò indietro. E tu? Cosa avresti fatto? Avresti voluto il posto di primo attore, raccolto fama, ricchezze e onori sulla pelle di un popolo o saresti rimasto una comparsa della storia, proteggendo quella gente e perdendo ogni tuo vantaggio? Già, cosa avresti fatto tu, al suo posto, visto che il cambio del finale ti ha tanto turbato?
Pensaci, pensaci con calma. Tanto questo, come già sai è teatro, dove non conta la realtà ma ciò che noi vogliamo credere vero. E i sentimenti sono sempre veri, perché ce li portiamo sempre dentro. Sono i sentimenti che danno senso alla vita. Stasera pensa alla storia che hai sentito e rispondi a questa domanda: cosa avrei fatto io al posto di Colombo?
Comunque caro il mio spettatore, ascolta: in ogni commedia puoi cambiare i personaggi, le scene e il finale ma la commedia resterà commedia. E a questo punto anche il vostro narratore, fa l’inchino, saluta…. E se ne va!
20) SPETTATORE SPETTATORE (Tema 10)
NARRATORE
Spettatore spettatore la mia storia è tutta qua
Che Cristoforo nascose sempre quella verità
Spettatore spettatore dimmi che faresti tu
La comparsa o il primo attore al palcoscenico che fu
Spettatore spettatore è più facile per me
darti questo o quel finale d’una storia che non c’è.
Ma spettatore spettatore se l’America sta là
Certo un altro esploratore prima o poi la troverà
Spettatore spettatore la morale è questa qua
Puoi cambiare i personaggi ma commedia resterà
Spettatore spettatore la gran giostra girerà
Anche il vostro narratore vi saluta e se ne va….
SIPARIO - FINE
Durante la presentazione finale degli attori
Solo strumentale
Se Cristoforo Colombo (Tema 1)