SCIENZE DELL'ALIMENTAZIONE
Atto unico di:
Rocco Chinnici
(Scena: un'aula con dei ragazzi che
svolgono una regolare giornata di scuola, con la differenza che alcuni di loro
faranno gli insegnanti, cercandone di imitarne i loro atteggiamenti).
PRIMA SCENA
(Un'aula con dei ragazzi che, in attesa del maestro, fanno un po’ di baldoria)
GABRIELE
(Attento a vedere se arriva il maestro) Oh, oh ragazzi!!! Il maestro, il
maestro! (e corre a sedersi)
ALESSIO (maestro)
(All'entrata del maestro subito è silenzio. Si siede ed inizia a chiamare
l'appello; tra Casamento e Ciaccio chiamerà Bisconti, non risponderà nessuno,
solo Carmelo che spiegherà dell'assenza del compagno). Bisconti, Bisconti!
CARMELO
Maestro, questo non viene mai.
ALESSIO
Uhm! Sempre al solito con questo! E allora, visto che ci siamo tutti… meno il
Bisconti, parleremo dell'alimentazione. Una macchina per funzionare ha bisogno
di carburante. Allo stesso modo il nostro corpo per crescere ha bisogno di
diverse sostanze. Da dove prendiamo queste sostanze? Qualcuno sa rispondermi?
(attimo di silenzio) Ve lo dico io: tutte le sostanze che servono al nostro
corpo le assumiamo dal cibo. Il cibo è il carburante del nostro corpo. Ci da,
cioè l'energia per svolgere tutte le nostre attività fisiche e mentali. Tu,
Antonio, sai rispondermi di cosa ha bisogno il nostro corpo per funzionare bene?
ANTONIO
Ha bisogno di diverse sostanze, per esempio: il latte, i carboidrati, gli
zuccheri…
ALESSIO
Bravo! Qualcun altro sa dirmi da dove assumiamo queste sostanze?
FABIO - EMANUELE - GIUSEPPE
Dal cibo!
ALESSIO
Giusto! (Riprende a spiegare) Cosa molto importante è che l'alimentazione sia
sana e corretta. Che cosa significa alimentazione sana e corretta? Chi di voi lo
sa?
ROBERTA
Io, io lo so! Significa che bisogna variare i cibi che noi mangiamo… (al
compagno accanto che non aveva capito) No, avariare! Variare! Cioè cambiare
diverse qualità di cibi che noi mangiamo. (Sempre al compagno, ironica)
Avariare!
ALESSIO
Uhm! Brava! Veramente brava! Ma, la cosa molto importante è che l'alimentazione
sia sana e corretta per migliorare la nostra salute. Cosa significa
alimentazione sana e corretta? Significa che dobbiamo mangiare alimenti
energetici, alimenti costruttivi e alimenti protettivi. Gli alimenti energetici
sono quelli che forniscono calorie ed energia al nostro corpo per muoversi e
lavorare; essi sono: il pane, la pasta, lo zucchero, dolci, marmellata, miele,
riso, gelato, e tanti altri alimenti che contengono zuccheri. Gli alimenti
costruttivi servono a fare crescere sano il nostro corpo, essi sono: la carne,
il latte, i formaggi, salumi. Mentre gli alimenti protettivi, si chiamano così
perché ci proteggono dalle malattie e ci aiutano a crescere. Contengono vitamine
e sali minerali; essi sono: le carote, patate, peperoni, pomodori, melanzane,
frutta e verdura. Volevo ancora dire un'ultima cosa, e cioè che l'uomo è
onnivoro…
ANTONIO CHINNICI
Onni…che?
ALESSIO
O - nni - vo - ro! Cioè mangia di tutto: carne, uova, formaggi, frutta, e
verdura. (Invita i ragazzi a mettersi in piedi per il canto).
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SECONDA SCENA
(Lucia, la maestra, entrerà con un ragazzo che le porta la borsa)
LUCIA
Sempre rumore in questo corridoio! Come se bidelli non ce ne fossero! Buon
giorno ragazzi!
GIUSEPPE
(Con la borsa in mano) Maestra, dove la poso?
LUCIA
Qui, guarda, mettila qui! Grazie. Ora vai a sedere e segui la lezione. Oggi vi
parlerò delle proteine; sapete quali alimenti fanno parte del gruppo delle
proteine?
TUTTI
Boh!!!
LUCIA
Ah, incominciamo bene! Ve lo dico io. Gli alimenti che fanno parte di questo
gruppo sono: le uova, la carne, il latte, il formaggio… Nessuno può fare almeno
di questi alimenti, perché forniscono le proteine necessarie per far crescere e
rinnovare le cellule. Tra questi alimenti studieremo in particolare il latte e i
suoi derivati, cioé: i formaggi, la panna, lo yogurt, la ricotta… Avete capito
ragazzi? (Invita i ragazzi ad alzarsi per il canto n.13)
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IIIa SCENA
(Consuelo, la maestra, entrerà con Salvo D'Amico che le porta la borsa)
CONSUELO
(Entra accaldata, si ventila col registro che tiene in mano) Buon giorno! Aprite
la finestra bambini; c'è un caldo!
SALVO
Maestra, dove la metto?
CONSUELO
Li, mettila li sopra, grazie! Allora, oggi vi parlerò del latte… anche se con
questo caldo preferirei un bel tè freddo. Dunque, dicevo, vi parlerò del latte e
dei suoi derivati. Il latte è un alimento importantissimo per i bambini che per
gli adulti. Il suo colore è bianco; il suo sapore è gradevole. Il latte è un
alimento completo perché ricco di: proteine, grassi, vitamine, zuccheri e sali
minerali. Esistono diversi tipi di latte: il latte intero, cioè così com'è; il
latte parzialmente scremato, cioè con meno parti di grassi; il latte condensato,
cioè denso e zuccherato; il latte in polvere che poi si diluisce con l'acqua, è
quello dei neonati quando non si alimentano con il latte materno. Il latte
materno, è il più importante e rappresenta l'unico alimento per i piccoli nati.
Il latte è importante perché contiene anche il calcio… Tu (a Salvo Barrale) lo
sai dov'è il calcio?
SALVO BARRALE
Allo stadio, maestra!
M. CONSUELO
Allo stadio? Bravo, bravo! (cammina un po’, si gira e… ) Bravo! Il calcio si
trova qua! (indicando le ossa delle braccia) rafforza le ossa ed i denti. Vi
ricordate il giorno 14 di Marzo, quando siamo andati insieme alle vostre mamme,
rappresentanti di classe, e il bidello signor Chinnici, a visitare il caseificio
"La primula" di Palermo per vedere da vicino la trasformazione del latte in
formaggio e ricotta? (Sente ancora caldo) Per favore bambini, aprite un'altra
finestra! (Qualcuno farà finta di aprire la finestra) Al caseificio siamo stati
accolti dal signor Giancarlo che ci ha fatto vedere dei grandi "silos" dove
viene scaricato il latte di mucca e di pecora, e trasportato nelle cisterne
riempite al mattino, facendo il giro delle stalle dei vari paesi vicini.
SALVO BARRALE
Anche dal nostro paese?
M. CONSUELO
C'è qualcuno che glielo porta. Vi ricordate del pastorizzatore? Attraverso dei
tubi, il latte arriva al pastorizzatore, per essere sterilizzato e pastorizzato.
(Interroga ancora Salvo Barrale) E dimmi… te lo ricordi il pastorizzatore?
SALVO BARRALE
Bho!!!
M. CONSUELO
(Gli prende l'orecchio e lo tira ogni qualvolta dirà; "bravo") Ma Bravo, bravo!
(Cammina un po’, si gira e dirà ancora…) Bravo! Perché non te ne stai a casa la
prossima volta, cosa venite a fare le visite se poi non ricordate niente! Ma che
bravo! Il latte viene scaldato a 63° gradi per circa 30 minuti, in questo modo
vengono distrutti i microbi pericolosi per la salute dell'uomo. Dopo la
sterilizzazione, il latte viene raffreddato ed imbottigliato in bottiglie a
recipiente sterile. Il latte si trasforma, va a finire in macchine "polivalenti"
per essere cagliato. Lo sapete che il latte combatte il rachitismo?
GIOVANNI
Rati…ché?
CONSUELO
No, che! Chismo, chismo! Rachitismo! Cioè aiuta ognuno di noi a crescere meglio.
Il latte, dicevamo, va a finire nelle macchine polivalenti per essere cagliato.
Cosa significa? Che si aggiunge al latte il "caglio" che è una sostanza acida di
origine animale. Il latte con l'aggiunta del caglio, diventa una massa bianca e
densa, e viene separata con le taglierine. La parte acquosa, cioè il siero,
verrà utilizzato per fare la ricotta. Dopo la maturazione, la cagliata viene
lavorata nelle filatrici per fare la pasta filata. Nella filatrice, la pasta
filata viene impastata ad alta temperatura per ottenere le mozzarelle.
Attraverso un rullo si fanno mozzarelle piccole o grandi che vanno a finire in
vasche con acqua fredda. Le mozzarelle ora sono pronte per essere confezionate
nella macchina confezionatrice.
GIOVANNI
Maestra, e… la ricotta, la ricotta come si fa?
CONSUELO
Stavo appunto arrivandoci. La ricotta, vederla fare, credetemi… sembra di
assistere ad una dimostrazione magica. Il siero, tolto dalla cagliata, va a
finire in grandi vasche dove viene aggiunto del latte; il vapore alza la
temperatura, e con il caldo e i mestoli che girano continuamente nelle vasche,
come d'incanto, comincia a salire o meglio ad affiorare la ricotta. Dopo di ciò
è pronta per essere messa nei fustelli e trasportata nei supermercati.
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Va SCENA
FRANCESCA (maestra)
(Entra tenendo un cagnolino al guinzaglio) Buongiorno bambini! Dunque iniziamo
la lezione. Di cosa vi hanno parlato le altre maestre?
CLAUDIA
Dei verbi!!!
FRANCESCA
Bene. Io, invece, vi spiegherò dei carboidrati. (Cerca di legare al piede del
tavolino il cagnolino ma capisce che deve fare un bisognino, e chiama il
bidello) Valentino! Valentino!
VALENTINO
Eccomi, maestra!
FRANCESCA
Mi porta per favore Zara a fare… lei mi capisce; povera bestiola… sa!
VALENTINO
Lei sa che con me non vuol venire la… bestiola, come faccio?
FRANCESCA
Non vuol venire perché lei… gliela dia al signor Chinnici, egli sa come
trattarla.
VALENTINO
(Ironico) Zara, su, vieni con lo zio! (Ed esce)
FRANCESCA
Sempre che brontolano questi bidelli! Le bestiole bisogna amarle! Beh, andiamo
avanti. Allora, cosa avete studiato con le altre maestre?
TUTTI
(Col dito sulla guancia) Gli zuccheri!!!
FRANCESCA
Bene, allora io vi parlerò dei carboidrati. I carboidrati… (ad Emanuele) Tu, sai
dirmi cosa contengono i carboidrati?
EMANUELE
Contengono zuccheri, e fra questi il più importante è il miele.
FRANCESCA
Bravo! I carboidrati ci forniscono l'energia che serve per tutte le attività
fisiche e mentali. Gli alimenti che fanno parte di questo gruppo, sono: il
latte, il pane, le patate, i cereali e il miele. Sono alimenti che contengono
zuccheri e fra questi il migliore è il miele. Ragazzi, per oggi abbiamo finito
con la lezione. State buoni che io vado a vedere per la bestiola, chissà il
bidello dove l'ha condotta quell'amore di creatura. (Canto 12°)
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VIa SCENA
(Ilenia, maestra molto esausta)
ILENIA
(I ragazzi sono in silenzio assoluto) Silenzio, per favore! (I ragazzi si
guardano meravigliati) E allora!? In questa classe non si può avere per niente
silenzio! Beh, incominciamo… e…
TUTTI
(Faranno, in silenzio…) Ssss!!!!!
ILENIA
Oggi, parleremo del miele, e quindi della visita alla "Florape miele". L'undici
di Maggio, e con i genitori che erano disponibili, vi ricordate che siamo andati
a visitare questa bellissima azienda "Florape"?
TUTTI
(Sempre sottovoce) Siiii!!!
ILENIA
E ci ha accolto il Dottor Peppino Ciancimino che ci ha dato tante informazioni
sulle api e sulla produzione del miele. Nell'apiario ci sono tanti favi… e
allora? Dico, volete fare un po’ di silenzio? (I ragazzi si guardano
meravigliati) Dicevamo tanti favi, cioè tanti telaini fatti di cera delle api.
Le cellette di cera sono chiusi dagli opercoli…
GIUSEPPE RIBAUDO
O…ché?!
ILENIA
Ma quale oche e galline, somaro! O-per-co-li! Capito? Per aprire gli opercoli
delle cellette si usa una apposita macchina: la discoperchiatrice. I telaini
adesso sono aperti e pieni di miele e passano in un'altra macchina: la
smielatrice, che attraverso la centrifuga fa cadere il miele… Tu, Silvia, dove
fa cadere il miele?
SILVIA
Nel fondo dello smielatore.
ILENIA
Brava Silvia! Fa cadere il miele nel fondo dello smielatore. Avete sentito?
Silvia è brava perché sa fare silenzio! Dunque, dallo smielatore, attraverso i
tubi, il miele va a finire in alcuni silos dove riposa per 10 - 12 giorni. Ai
silos, dopo, si collega una macchina: l'invasettatrice che invasetta il miele
nei vasetti di vetro. L'etichettatrice attacca le etichette, e ora i barattoli
di miele sono messi nelle scatole che vengono caricate nei furgoni e portate nei
vari supermercati per la vendita. Avete capito? Mi pare di essere stata chiara!
E adesso, mi raccomando! Mentre aspettate l'altra maestra, cercate di non fare
rumore. (canto).
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VIIa SCENA
(I cibi grassi. Maestro, Giovanni Martini. Avrà una grossa pancia)
GIOVANNI M.
Buon Gioooorno! E allora, bambini, avete finito con la ricreazione?
IN CORO
Si!!!
GIOVANNI M.
Non è che… (Facendo segni di mangiare) mi raccomando… grassi (indicandosi la
pancia) niente! E visto che siamo nel tema giusto, vi parlerò proprio di loro,
dei grassi. Sapete cosa ci vuole per stare bene? Tu, (ad Emanuele Santoro) dillo
tu!
EMANULE S.
Mastro, ci vogliono… (fa il segno dei soldi) cinquemila euri al mese, un motore
scappottato, una bella piscina, e… (guarda la bambina accanto e fa segno col
muso d'innamorato)una bella signorinella!
GIOVANNI M.
Ma bravo! Non vuoi più niente? Te lo dico io invece cosa ci vuole. Per stare
bene, veramente, è necessario introdurre con l'alimentazione una adeguata
quantità di grassi o lipidi che, oltre a fornirci energia, apportano vitamine A
- D - ed E. I grassi che non vengono subito bruciati servono da materiale di
riserva. Si accumulano nel corpo per essere poi utilizzati quando ce n'è
bisogno. Quali… (ad Emanuele Santoro) Emanuele, tu, poco fa hai detto un motore
scappottato, ma scusa il motore che ci ha cappotta?
EMANUELE SANTORO
Maestro, è un linguaggio nostro di strada.
GIOVANNI M.
Ah, già! Dimenticavo del vostro linguaggio. Dunque, stavamo dicendo dei cibi
grassi; quali sono? Tu, dillo tu Rachele (indicandone uno qualsiasi).
RACHELE
Sono: il burro, la margarina, gli oli di oliva, di semi…
GIOVANNI M.
Brava, veramente brava! I grassi si trovano anche in alcuni cibi, per esempio:
il formaggio, il pesce, l'uovo, le noci, le mandorle, il salame, il prosciutto…
una buona alimentazione ha bisogno di giuste quantità di grassi per impedire
l'aumento del colesterolo…
EMANUELE SANTORO
Coli… che? Polistirolo?!
GIOVANNI M.
Che c'entra il polistirolo! Colesterolo; asino! (Ironico) Polistirolo! Allora,
dicevamo che la quantità di grassi ingeriti deve giusta per impedire l'aumento
del colesterolo nel sangue che può portare l'arteriosclerosi e malattie al
cuore. Dovete sapere che se l'arteriosclerosi colpisce il cervello toglie la
capacità di ragionare e ricordare, nei casi più gravi può anche paralizzare una
parte del corpo. (Entra un altro Maestro, Salvo Barrale).
SALVO BARRALE
Buon giorno bambini! Ciao collega, vedi che nella quarta D non c'è nessuno.
GIOVANNI M.
Vado, vado! Arrivederci ragazzi.
TUTTI IN CORO
Arrivederci Maestro!
SALVO BARRALE
Allora, di cosa avete parlato col mio collega?
IN CORO
Dei grassi!
SALVO BARRALE
Io, invece, vi parlerò dell'olio. E dell'oleificio Giada. Le olive, raccolte
negli uliveti, vengono messe nelle casse e portate al frantoio… Tu, (a Giovanni
Bottino) Giovanni, dove vengono messe le olive, arrivate al frantoio?
GIOVANNI BOTTINO
In una grande vasca per essere lavate.
SALVO BARRALE
Bravo, vedo che ricordi! Le olive lavate… (Francesca Benigno, fa una smorfia e
il maestro se ne accorge) E beh! Fallo di nuovo! Allora dicevamo che le olive
lavate nella grande vasca di nome" tramoggia di carico", vengono trasportate
automaticamente in una macchina con le lame per essere molite, cioè macinate. La
pasta di olive, così ottenuta, va a finire… (a Gabriele) dillo tu, Gabriele,
dove va a finire?
GABRIELE
Boh!
SALVO BARRALE
Bene, andiamo bene! La sansa, o meglio la pasta delle olive, va a finire nella
macchina centrifuga che separa la parte solida da quella liquida, cioè acqua e
olio. Le parti liquide, scorrono in altre macchine centrifughe dove l'acqua e
l'olio vengono separate. L'olio, così ottenuto, cade in un grande contenitore
che viene pesato per calcolarne la resa. La resa dell'olio viene calcolata
pesando le olive e pesando l'olio ottenuto. Solitamente per ogni 100 Kg. Di
olive si ottengono dai 15 ai 20 Kg. Di olio. La parte solida rimasta, cioè la
sansa, viene trasportata con dei camion nei santifici, dove ne estraggono l'olio
residuo. La sansa viene bollita insieme ad un solvente chimico: l'esano. L'esano
evapora…
GIUSEPPE BOTTINO
Maestro, allora esami non ne facciamo più?
SALVO BARRALE
Ma che c'entra ora l'esame!
GIUSEPPE BOTTINO
Lei dici che evapora!
SALVO BARRALE
Io dicevo l'e-sa-no! Non l'esame, asino! (Ironico) L'esame! Allora, l'esano
evaporando lascia cadere nei contenitori l'olio di sansa. L'olio ottenuto è
ancora impuro, cioè sporco, per cui viene raffinato. L'olio di sansa è un olio
meno pregiato di quello extravergine d'oliva, però è più economico. Un olio meno
pregiato e anche quello di semi, che si ottiene dalla spremitura dei semi
seccati e poi macinati; poi viene fatto bollire l'impasto, anche qui, con dei
solventi chimici che, evaporando, lasciano l'olio nei contenitori. Vi sono tanti
tipi di oli di semi: di soia, di girasole, di mais, di arachidi… esso,
solitamente viene utilizzato per la frittura. Dopo questa lavorazione, l'olio,
messo nei grandi Silos, è pronto per l'imbottigliamento… Tu (ad Angela), ti
ricordi come si chiama la macchina che fabbrica le bottiglie di plastica?
ANGELA
(Pensierosa, non riesce a ricordare; il maestro, di nascosto agli alunni, le fa
il verso di soffiare) Ah, si! La soffiatrice!
SALVO BARRALE
(Stanco di soffiare) Era ora! Brava! Un grande contenitore pieno di provette di
plastica le distribuisce, in fila, nella macchina soffiatrice, dove all'interno
di questa macchina c'è un forno ad alta temperatura. Le provette, riscaldate,
diventano morbide e, soffiate, vanno in uno stampo che dà la forma delle
bottiglie. Le bottiglie ottenute, attraverso un rullo trasportatore vanno in una
macchina che le riempie d'olio e gli mette i tappi, e vanno a finire nell'ultima
macchina che le appiccica le etichette e così sono pronte per il confezionamento
e la distribuzione nei vari supermercati per essere acquistate.
(Canto 15)
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VIIIa SCENA
(Maestra Clelia)
CLELIA
Salve, bambini!
TUTTI IN CORO
Buon giorno, maestra!
CLELIA
A dir la verità, tanto buono questo giorno non sembra!
LUIGI
Maestra, sta piovendo?
CLELIA
Sembra proprio di no, anzi!
LUIGI
E allora, perché lei dice non è tanto buono quest'oggi?
CLELIA
Ma no! Mi riferivo al mio stomaco che oggi non va proprio bene… un bruciore, ma
un bruciore che non vi dico! Anzi, a proposito di bruciore, oggi parleremo della
digestione, e di cosa succede dentro di ognuno di noi quando mangiamo.
ALDO
Maestra, a me sa che mi succede quando mangio molto? Che va passandomi la u
fame, peccato! Perché sarebbe stato bello continuare a mangiare!
CLELIA
Ah, quindi tu… mangeresti sempre?
GIULIO
Maestra, lui ha il buco di sotto! E' come voler riempire un contenitore d'acqua
bucato.
CLELIA
(Ad Aldo) Lo sai che il cibo così com'è non serve a nulla? Per poterlo
utilizzare lo devi prima rompere? Deve prima diventare piccolissimo; in poche
parole deve essere digerito. La digestione del cibo ha inizio nella bocca,
continua nello stomaco e nell'intestino tenue. Occorre un gran lavoro per
digerire tutto quello che mangi ogni giorno. Ma se noi mastichiamo bene,
impastando allungo il cibo con la saliva, tutto sarà più facile. Nella bocca
avviene una digestione meccanica perché gli alimenti vengono triturati in
piccoli pezzi e meccanicamente… Uhm! (mimica) un dolore, ma un dolore che non vi
dico!
DELFINA
Vado a vedere se hanno qualcosa in segreteria?
GIULIANA
Non sarebbe bello, maestra, che dentro la scuola vi fosse una… che so… una
infermeria? Sa quante volte anch'io mi son sentita male? A che serve che
telefonano a mia madre per venirmi a prendere? Sarebbe più giusto che qualche
medico sul posto mi consigliasse il da fare. Eh!
CLELIA
Chissà, forse un giorno sarà possibile che questo si avveri… beh, andiamo
avanti. Il cibo triturato, attraverso l'esofago va a finire nello stomaco dove
viene attaccato dai succhi gastrici. Quando il cibo viene digerito passa nei
vasi sanguigni dove scorre il sangue. Viaggiando col sangue, il cibo arriva in
tutte le parti del corpo dove viene usato, trasformato, immagazzinato… (suona la
campana) Mi dispiace ragazzi dover lasciare la spiegazione; è stato bello quanto
è successo, sarà invece noioso quanto a momenti inizierà con i veri insegnanti.
Fine