La rapina di Pino e Tino

Commedia brillante di

Giuliano Angeletti
 


Atto Unico


Personaggi:

TINO (ladro)
PINO (ladro)
ARSENIO (palo)
ORTENSIA (cassiera)
MARISA (cassiera)
DIRETTORE (solo voce)
NERINA (utente)
ERASMO (utente)
ANSELMO (utente)
ORESTE (utente)*
DIABOLIK *

Nota: I quattro ruoli maschili possono essere interpretati anche da un solo attore.


Scena:

Interno di ufficio postale, reparto raccomandate. Al centro, sacchi di corrispondenza; di fronte un pannello divisorio. A sinistra, due armadietti guardaroba. Lo sportello di accettazione delle raccomandate è di fianco, vicino al proscenio.

ATTO UNICO

SCENA 1
TINO – PINO

PINO:
(eccitato)

Hai preso i soldi

TINO:
(si fruga nelle tasche)

Ecco …

(e li tira fuori)

PINO:
(li prende e li conta)

Ma quali sono!

TINO:
(ha tirato fuori tutte le banconote che aveva in tasca, le guarda perplesso)

Devono essere….

PINO:
(alterato)

Quali sono, le banconote false!

TINO:
(le gira e le rigira, ad una ad una … poi perplesso)

Forse sono queste!

(le controlla di nuovo)

No queste!

PINO:
(strappando letteralmente le banconote di mano a Tino)

Fammele vedere a me!

(le esamina mettendole in controluce)

Devono essere queste!

(le ripassa a Tino)

Sono queste! Prendi!

TINO:
(prende le banconote e se le mette in tasca)

PINO:
Adesso vai a fartele cambiare

TINO:
Si… allora vado!

PINO:
(mette fretta)

Cosa aspetti … mi raccomando

TINO:
E dove vado!

PINO:
Dove vuoi! Da Manuela in gelateria o dove ti pare

TINO
Io vado….

(Tino esce di scena)

PINO:
(perplesso)

Speriamo che vada tutto bene
E se va tutto bene, ne stampiamo a migliaia e tutta Follo sarà invasa da Euri falsi …

Quanto ci mette!
Eppure …

(Tino rientra in scena)

TINO:
(soddisfatto)

Tutto bene, sono riuscito a cambiare i soldi

(compiacendosi)

Io sono …
Un gran falsario …
Io sono
Più bravo di Vidoque
Io sono
Il più grande di tutti

PINO:
Bravo Tino
Li hai cambiati tutti e due i bigliettoni

TINO:
Si … sono stato bravissimo

PINO:
E cosa hai comprato

TINO:
Un Ciupa ciupa da Manuela e l’Occasione all’edicola

PINO:
Perché l’occasione

TINO:
(ad alta voce)

Perché l’occasione fa l’uomo ladro

PINO:
Tira fuori i resti che controlliamo

TINO:
(tira fuori i resti dalle tasche)

Ecco!

PINO:
(prende i resti)

Fammi vedere! Tira fuori anche le banconote vere

TINO:
(si svuota completamente le tasche)

(entrambi si siedono sulla panchina)

PINO:
(leggendo il primo scontrino fiscale)

dunque il ciupa ciupa costa un Euro
Dovresti avere di resto 499

(conta)

498 ti hanno fregato

E per l’Occasione 2 Euro

Dovresti avere di resto 496
Eccoli, ci sono

TINO:
(frugandosi in tasca)

Ecco l’Euro … è rimasto nella piega della tasca
Pino: ecco i soldi veri …

PINO:
(prende i soldi e li controlla)
(inferocito)

Ma sono quei falsi!

TINO:
(scusandosi e giustificandosi)

Pino io ho provato a dare a Manuela i 500 falsi ma lei non li ha voluti

PINO:
(inferocito)

Come non li ha voluti !

TINO:
E mi ha detto!

PINO:
Ti ha detto!

TINO:
Dove vai con i soldi del monopoli

PINO:
(infuriato)

È vero! Sono i soldi del monopoli …

(sconsolato)

sei matto Tino, sei matto, e sto diventando matto anch’io

TINO:
(sorridendo)

Non ti preoccupare! E non arrabbiarti, altrimenti ti si alza la pressione

PINO:
Basta ! smetto di fare il ladro e me ne vado a lavorare

TINO:
(passando l’occasione all’amico)

Tieni guarda, magari trovi qualche annuncio che ti interessa!

PINO:
(alterato)

Tino finiscila !

TINO:
Ma io lo dicevo per te!

PINO:
(seduto sulla panchina)

Va bene … dammi il giornale

(lo sfoglia)

Tino ….

TINO:
Si

PINO:
(euforico)

Faremo un colpo eccezionale

(si alza dalla panchina)

Ne parleranno a Follo per anni

TINO:
Diventeremo ricchi

PINO:
Ricchissimi …

TINO:
E cosa facciamo!

PINO:
avvicinati

(silenzio e che non ci senta nessuno)

(Tino si avvicina)

Tino … rapineremo le poste di Follo

TINO:
(soddisfatto)

Meno male, così se mi prendono per un po’ di tempo ritorno in galera

PINO:
Stavolta non ci prendono, ho studiato tutto nei minimi particolari

TINO:
ma io voglio farmi prendere

PINO:
(con la cantilena)

Ma io voglio farmi scendere

(feroce)

Stai zitto scemo

TINO:
va bene …Dimmi

PINO:
Prima di tutto ci serve un’auto

TINO:
Io non ho un’auto e neppure la patente

PINO:
Neppure io!
Bisogna trovare sia auto che patente

TINO:
la troviamo sull’occasione

PINO:
Ma chi la guida!

TINO:
Io no!

PINO:
(alterato)

Allora scemo troveremo sia l’auto che l’autista sull’Occasione
Facciamo un bello annuncio
Hai un foglio e una penna …

TINO
(si fruga nelle tasche)

Si!

(e passa a Pino foglio e penna)

PINO:
Ma non scrive!

TINO:
(ne passa un’ altra)

Tieni questa

PINO:
Ma non scrive! Cosa tieni a fare in tasca penne che non scrivono!

TINO:
Mi dispiaceva buttarle via … comunque ne ho un’altra …

PINO:
(prova la penna)

Questa scrive!

(e scrive su un notes)

CERCASI AUTISTA AUTOMUNITO PER RAPINA ALLE POSTE

Va bene!

TINO:
No manca qualcosa

PINO:
Il tipo di patente, è vero

TINO:
E poi perché c’è scritto in ogni annuncio lavoro fisso o interinale, intestinale e cosa vuol dire Pino

PINO:
(perplesso)

Fesso si sa …. intestinale è uno che ha una massa di corpo:
comunque

(scrive di nuovo)

Mettiamo tutte e due per non sbagliare

RICHIESTA DI LAVORO: CERCASI AUTISTA CON PATENTE B AUTOMUNITO PER RAPINA ALLE POSTE DI FOLLO FESSO e INTESTINALE



Adesso andiamo a fare l’annuncio

(Tino e Pino escono di scena)


SCENA 2
ORTENSIA – MARISA

(Entra Marisa con passo stanco e si siede su uno sgabello al centro. Entra Ortensia sbadigliando, posa la borsa)

ORTENSIA:
(voltandosi e accorgendosi di Ortensia)

Buon giorno

MARISA:
(sbadiglia)

Giorno! Pronti per la gara ?

ORTENSIA:
(stancamente)

Attacca le macchine

MARISA:
( continua il suo discorso)

Ho un dolore è qui…

(si tocca la bocca dello stomaco)

poi gira ancora per così …

(si tocca la pancia e poi il collo )

ORTENSIA:
(ad alta voce)

Direttore due minuti di sospensione fate entrare i medici e i massaggiatori

(il Direttore, fuori scena, voce imperiosa)

IL DIRETTORE:
Reparto sanitario al proprio posto

(entrano i massaggiatori e massaggiano le due operatrici)

(un utente gridando da fuori scena)

È ora aprite !

ORTENSIA:
(ignora la voce dell’utente, parla al Direttore che è sempre fuori scena)

Direttore Time Aut …

(il Direttore fuori scena , risponde)

IL DIRETTORE:
(perplesso)

Time Aut! cosa c’è di nuovo!

MARISA:
(con frenesia)

Comunico all’antidoping che prendo un’Aspirina per un piccolo problema

IL DIRETTORE
(da fuori scena)

Che problema!

MARISA:
(risoluta)

C’è la privaty

IL DIRETTORE:
(risoluto)

Ma io lo devo sapere

MARISA:
ma io non lo dico!

IL DIRETTORE:
ed io non la faccio partecipare!

MARISA:
(perplessa)

Ma io voglio fare la gara

IL DIRETTORE:
(sottovoce)

Metta un foglietto sotto la porta del mio ufficio… le assicuro che rimane tutto tra di noi

(Marisa cercando di non farsi notare mette un foglietto sotto la porta dell’ufficio del direttore, poi si rimette a sedere)

IL DIRETTORE:
(ad alta voce)

Un’emicrania, concesso ….

Io Scrivo Marisa Botti prende per la gara odierna un aspirina ma

MARISA
(prende l’aspirina fosforescente con calma la beve)

ORTENSIA:
(alterata)

Non mi sembra giusto!

IL DIRETTORE:
(da fuori scena)

Quello che è giusto o non giusto … lo decido io

(breve pausa)

Mancano due minuti, due minuti alla partenza! I corridori comincino a scaldarsi

(un utente gridando da fuori scena)

È ora! aprite ! siamo pronti
Altrimenti faccio un esposto al direttore

(da fuori scena , risponde)

IL DIRETTORE:
(altezzoso)

Potete fare un esposto anche al ministro, mancano sempre due minuti alla partenza

ORTENSIA:
(svogliata)

Tutti i giorni la solita corsa
Da noi non succede mai niente

(entrano due massaggiatori a massaggiare Marisa e Ortensia)

MARISA:
Sono pronta

ORTENSIA:
Pronta!

MARISA:
Alla macchina

ORTENSIA:
tra un minuto apriamo

MARISA:
Sai qualcosa del nuovo contratto

ORTENSIA:
Non so niente, se ne occuperà l’organo competente e il membro della commissione
Avanti…

MARISA:
Computer , cominciamo!

ORTENSIA:
Che barba, non succede mai niente in quest’ufficio!

MARISA:
Direttore possiamo aprire!

(Erasmo, voce fuori campo)

ERASMO:
(alterato)

Aprite … è l’ora sono le 8 precise, se non aprite io chiedo di poter protestare con il direttore. Io sono in sovrallenamento

(Voce fuori campo)

IL DIRETTORE:
(alterato)

Sono io il direttore

(il direttore legge il regolamento)

RICORDANDOVI TUTTI I PRINCIPIO DI SPORTIVITA’ L’ENTE VI BUONA CORSA IN BOCCA AL LUPO

(fuori scena)

ANSELMO:
Crepi

IL DIRETTORE
(fuori scena )

Pronti
Attenti
(attenzione allo sparo)

Bang

(Voce fuori campo)

NERINA:
( rivolto ad un altro utente)

Piano con le gomitate, lei è da squalifica

(entrano e si gettano sul numero e se lo mettono al collo, uno di loro non prende il numero, ma si mette in fila lo stesso)


SCENA 3
ORTENSIA – MARISA – NERINA – ERASMO - ANSELMO

(tutti immobili come statue)


ANSELMO:
(legge un comunicato)

Gli utenti chiedono la squalifica del Signor Erasmo per comportamento scorretto

ERASMO:
(alterato)

Ma scherziamo …

IL DIRETTORE:
(voce fuori campo)

Consegnate il vostro esposto, i casi saranno presi in considerazione alla fine del prossimo mese

NERINA:
(alterata)

Io scrivo al ministro e vi faccio licenziare

(Voce fuori campo)

IL DIRETTORE:

Il ministro è mio cugino, stia attento lei a non alzare troppo la voce altrimenti sono io che la faccio licenziare dall’arsenale

(breve pausa)

e adesso per la prova ricompensa apriamo

Tutti gli utenti :
(in coro )

Apriamo!

MARISA e ORTENSIA
( in piedi si sfregano le mani)

(Voce fuori campo)

IL DIRETTORE:
(scocciato)

Va bene apriamo …

IL DIRETTORE:
allo sportello 1 il numero 41

NERINA:
(euforica)

Sono io !
Io!

ORTENSIA:
(delusa)

Io… apro io

(mette il cartello)

Open

MARISA:
(soddisfatta)

E io mi prendo un recupero pscicofisico


(chiude lo sportello)

SCENA 4
ERASMO – ANSELMO – NERINA - ORTENSIA

NERINA:
Tocca me
Io ho il numero 41

ERASMO:
No tocca me, io sono entrato per primo ma mi sono dimenticato di prendere il numero

NERINA:
Questo non mi interessa, io ho il numero 41 e voi … niente

ERASMO:
Io sono entrato prima di voi, per cui adesso vado io

NERINA:
Tocca a me … tocca me

ERASMO:
(perplesso)

NERINA:
Tocca me! Tocca me!

ERASMO:
Ma ! io ….

NERINA:
Tocca me …

ERASMO:
(perplesso)

Va bene … ho capito

ERASMO:
(abbraccia focoso Nerina)

Vieni qua brioscona!

NERINA:
(divincolandosi)
Ma lei è matto!
Cosa fa!
È inutile che spinge
Tocca me!

ERASMO:
(perplesso)
Io non capisco!

(Anselmo che aspetta furioso)

ANSELMO:
Ma cosa ci va il notaio per fare una raccomandata

NERINA:
dopo tocca me!

ANSELMO:
(entra prepotente)

Tocca me io ho il numero 42
Vado io che ho fretta

NERINA:
Tocca me!

ANSELMO:
Io ho il numero 42
Quindi tocca me

ERASMO:
Io veramente

ANSELMO:
Tocca me! E bassta . e poi non mi guardare con quella faccia, altrimenti te la rompo a forza di pugni
E adesso tocca me!

ERASMO:
(rivolto a Nerina)

Che cosa vuole!

NERINA:
(a bassa voce)

Vuole che lo tocchi!

ERASMO:
Ma lei è sicura!

ANSELMO:
Cosa ha da guardare! Toccalo !

ERASMO:
(perplesso)

Io non me la sento

NERINA:
(fa il gesto di allungare la mano)

Allunghi la mano

ERASMO:
Ma … è un uomo e non l’ho mai fatto

NERINA:
(mostrando la mano)

Ma basta allungare la mano

ERASMO:

(allunga la mano poi la rittrae)
Non me la sento! E poi ad un uomo

ANSELMO:
(si sente osservato si volta di scatto)

Cosa ha da guardare ! Tocca me

(Anselmo si volta di nuovo verso la cassa)

ERASMO:
(allunga la mano)

(Nerina spinge la mano di Erasmo verso il sedere di Anselmo che si gira di scatto)

ANSELMO:
(minaccioso)

Non solo lei è un prepotente, ma anche un depravato

ERASMO:
Io non volevo ma lei … insisteva con
Tocca me … tocca me …
… ed io ho dovuto…

ANSELMO:
Ho dovuto! Ma per chi mi ha preso!

ORTENSIA:
Allora vi sbrigate io non ho tempo da perdere

(entra Anselmo allo sportello)

ANSELMO:
Ho una bolletta
E poi ho questo!

ORTENSIA:
(ignora l’utente e rivolta a Marisa parla del sindacato)

Marisa, riusciranno gli organi competenti a risolvere la situazione

MARISA:
(fuori scena)

Se si muovono gli organi competenti vedrai che qualcosa succede

ANSELMO:
(alterato)

Allora ci sbrighiamo

ORTENSIA:
(alterata)

Un po’ di pazienza …

(Anselmo in silenzio consegna le carte allo sportello)

(in fila Erasmo e Nerina)

ERASMO:
Signorina!

NERINA:
Si!

ERASMO:
Si ricorda ….poco tempo fa io l’ho abbracciata

NERINA:
Si, e allora!

ERASMO:
Il mio organo competente

NERINA:
Come sarebbe a dire

ERASMO:
Sì è mosso!

NERINA:
Ma cosa dice!

ERASMO:
Ho sentito che si devono muovere gli organi competenti

NERINA:
(ad alta voce)

Ma per chi mi ha presa: Io chiamo le guardie

ERASMO:
Si ! chiamate le guardie io voglio le guardie

NERINA:
Sono io che chiamo le guardie

ERASMO
Sono io che chiamo le guardie

NERINA:
Perché lei chiama le guardie

ERASMO:
Lei chiama le guardie ed io chiamo le guardie

(interviene Ortensia Anselmo è sempre silenzioso davanti allo sportello)

ORTENSIA:
(ad alta voce e verso i due utenti in coda)

Smettetela altrimenti io vi butto fuori

(Erasmo e Nerina in unisono)
Colpa sua!

ORTENSIA:
Non mi interessa di chi è la colpa
Adesso tenete la fila

( Erasmo abbraccia Nerina)

NERINA:
Ma cosa fa!

ERASMO:
Tengo la fila con l’organo interno

(Erasmo smette di abbracciare Nerina)

ORTENSIA:
(risoluta)

Smettete e venite avanti

Lei Anselmo entri in quell’ ufficio …

(Nerina e Oreste in unisono )

Noi!

(si avvicinano allo sportello contemporaneamente)

ORTENSIA:
Ecco l’espresso!

ERASMO
(calmo)

No io l’espresso lo ho preso prima della signorina. L’ho preso a casa alle cinque prima del canto del gallo … e poi troppi caffè mi fanno male. Io soffro di pressione

ORTENSIA:
(risoluta)

Ma cosa capisce. Io volevo dire: la posta … la lettera. La posta prioritaria

ERASMO:
( meravigliato)

Quella del prete?

NERINA:
(scocciata)

La posta del prete la prenderà la perpetua … io non la prendo per ragioni di principio

(si sente scoccare l’ora)

ORTENSIA:
(chiude lo sportello)

Finalmente … Pausa psicofisica

NERINA:
(alterata)

Ma come! Ha aperto adesso

ORTENSIA:
(alterata)

E allora …
Ho il diritto di andare in bagno si o no!


IL DIRETTORE:
(voce fuori campo)

Il numero 2 e il numero 3 nella stanza 1

ERASMO:
Siamo noi

NERINA:
(eccitata)

Noi …. noi
Chissà cosa vorranno

(i due escono di scena)

ORTENSIA
(abbassa lo sportello e mette il cartello CLOSE)

SCENA 5
PINO – TINO

(panchina al parco: Pino trascina Tino)

PINO:
Andiamo dai !

TINO:
Ma non ne ho voglia, io voglio andare a vedere Rambo

PINO:
Ma che Rambo! Vieni che ti faccio Ricco

TINO:
Ricco ma chi è questo ricco io non lo conosco

PINO:
Ma quello dell’annuncio

TINO:
(perplesso)

Verrà questo ricco!

PINO:
(convinto)

Verrà! Verrà!
Ha risposto all’annuncio!

TINO:
Ma sei sicuro

PINO:
Ora lo leggo

(tira fuori il giornale)

DISPONIBILE PER RAPINA UOMO PRESTANTE AUTOMUNITO CON LEGGERO MOVIMENTO DI CORPO

TINO:
(alterato)

Se non viene … vado a rivedermi Rambo

PINO:
(cerca di prendere tempo)

Viene … viene, vedrai che viene

(Tino è seduto sulla panchina mentre Pino gira nervosamente per il palco, Pino si posiziona a lato della scena)


SCENA 6
ARSENIO – PINO – TINO

(entra Arsenio)

ARSENIO:
(tra se e se)

Questo è il luogo dell’appuntamento

(guarda fisso Tino)

E guarda questo qua che faccia, che razza di delinquente che deve essere, sembra un ergastolano. E poi che ghigna devo stare attento al portafoglio

(perplesso)

Ma se fosse proprio lui … il committente

( gli fa l’occhiolino e ammicca con le labbra)

TINO:
(sempre seduto sulla panchina lo guarda perplesso, e tra se e se)

Che vuole questo da me?

(Arsenio continua ad ammiccare)

TINO:
(si alza e se ne và)

(lo ferma Pino)

PINO:
(blocca Tino)

Dove vai!

TINO:
Vado via! Hai visto quello là mi fa l’occhiolino e mi manda i bacini
Non sono mica gay io! E ora me ne vado a vedere Rambo !

PINO:
Aspetta e se per caso questo è il nostro uomo!

TINO:
No, il mio no! Se è il tuo… non so e poi sono fatti tuo, non mi interessa se tu aspetti un uomo adesso vado a vedere Rambo

PINO:
Tamburo fermati! Torna a sederti! Ora ci penso io.

(Tino torna a sedersi)

(Pino si avvicina ad Arsenio)

ARSENIO:
(schiaccia l’occhio e manda i bacini)

PINO:
(schiaccia l’occhio e a sua volta manda i bacini)

PINO:
(Canticchia)

Tiri tiri tiri tera

ARSENIO:
(canticchia)

Brutta faccia da galera

PINO e ARSENIO
(canticchiano)

In galera ci vai tu

ARSENIO e PINO:
(alzano le mani le battono )

alza le braccia e batti le mani su e giù …

TINO:

Ci vado io in galera, se non altro si sta al caldo e si vedono tanti film

ARSENIO e PINO
(si abbracciano)

Sei Tu!

ARSENIO:
(guardando Tino)

E lui chi è!

PINO:
È il mio socio

ARSENIO:
(lo guarda)

Non mi sembra tanto a posto

PINO:
Non ti lasciare ingannare dalle apparenze, è un uomo fidato e con tanta esperienza

(circoscritto parla nelle orecchie ad Arsenio)

E un uomo spietato!

ARSENIO:
Il suo ultimo furto

TINO:
Il gallo del prete

ARSENIO:
Un furto di prestigio!

PINO:
La carne era buona

ARSENIO:
(si sfrega le mani)

Bene … bene …
Io sono venuto per l’annuncio

PINO:
Vediamo hai la patente

ARSENIO:
(la mostra e la passa a Pino che la esamina)

PINO:
La foto è un po’ vecchia

ARSENIO:
Sai! avevo 18 anni

PINO:
(lo ammonisce)

Scade tra due anni, ricordati che devi fare il rinnovo

ARSENIO:
L’auto è …

PINO:
Che modello!

TINO:
Io voglio sapere il modello!

PINO:
Una Fiat Panda !

TINO:
(alterato)

Una Panda ! No non si può fare una rapina con una Panda

PINO:
Hai sentito! Che socio scemo che ho

TINO:
(alterato e piuttosto infantile)

Scemo sarai te … Io voglio fare la rapina con una Jaguar

(ad alta voce)

come Diabolik

PINO:
(cercando di calmarlo)

No Tino! Non si può …

(rivolto ad Arsenio)

Tino è specializzato in furto di Diabolik

ARSENIO:
(interessato)

Raccontami i tuoi prestigiosi colpi

TINO:
( breve pausa, si gratta la testa mostrando imbarazzo poi racconta)

Il mio ultimo colpo è stato un’azione strepitosa e di un’audacia incredibile. Quatto … quatto, mi sono introdotto in una casa, sono entrato nel giardino e subito un cane che sembrava un leone
Mi si è avvicinato

ARSENIO:
(interessato)

Allora lo hai narcotizzato …

TINO:
( sempre mostrando imbarazzo)

No … mi ha dato due morsi e poi se ne è andato … allora sono entrato in casa e ho aperto la cassaforte

ARSENIO:
( eccitato)

E dentro cosa c’era
un mare di gioielli

TINO:
(eccitato)

Pieno, pieno c’erano collane braccialetti, oro e diamanti

ARSENIO:
hai fatto un bel colpo

TINO:
No!

ARSENIO:
(perplesso)

Perché!

TINO:
Ho visto sei diabolik, erano i numeri che mi mancavano e ho preso quelli, lasciando li i gioielli

ARSENIO:
(perplesso)

Come! Non capisco

TINO:
(pieno di se)

Io sono un vero ladro, un ladro che sa rubare

(breve pausa)

(in modo infantile)

io non la faccio la rapina con la Fiat Panda

ARSENIO:
Ma è nuova e devo ancora finire di pagarla

TINO:
(infantile)

Io non la voglio la Panda per la rapina, se poi mi prendono che figura ci faccio in Galera

PINO:
(che ascoltava tutto in silenzio)

Va bene la Panda


ARSENIO:
(interessato)

Ma il contratto è fesso o intestinale

PINO:
(prende un notes dalla tasca)

Lei è intestinale, sì o no!

(prende appunti)

ARSENIO:
Ho un po’ di colite … ma non più di tanto

PINO:
Ma lei è fesso!

ARSENIO:
Un pochino, ma anche lei è fesso

PINO:
Un pochino

ARSENIO:
Ma anche Tino è fesso

TINO:
Si lo sono anch’io

PINO :
Allora siamo tre fessi e possiamo cominciare …

(confabulano)

PINO:
(zittisce tutti)

ARSENIO:
(preoccupato)

Cosa c’è!

PINO:
(chiama tutti a se fanno un crocchio)

Nel pubblico ho visto il Comandante dei Vigili, Massimo Battolla, non vorrei che ,…. siamo sorvegliati, facciamo gli indifferenti!

(girano per il palco fischiando)

PINO:
(indicandolo)

E’ laggiù …Ignoriamolo

ARSENIO:
Si! Ignoriamolo!

TINO:
(a voce alta)
Ciao Massimo come va!

(dal pubblico risponde una voce)
Bene!

TINO:
Noi oggi rapiniamo le poste di Follo, ma facciamo presto, ci vediamo al Bar della Jole … aspettatemi per l’aperitivo

PINO:
(rivolto a Tino)
Ma sei scemo

ARSENIO:
(rivolto a Tino)
Suonato vai a vedere Rambo che è meglio

TINO:
(alterato)

Suonati sarete voi … figuriamoci se non si può neppure salutare gli amici …

PINO:
Fate silenzio! Discrezione …

(rivolto a Tino)

Noi facciamo i conti dopo …

PINO:
( chiama i complici)

Venite qua!

(si avvicinano)

(confabulano tra loro formando un crocchio)

Ho studiato il piano nei minimi particolari!
Tino porta la pianta

( e Tino porta una pianta ornamentale )

Non la pianta ma la piantina

(Tino porta la pianta fuori scena e torna con una piantina ornamentale)

TINO:
Questa è l’ultima che mi è rimasta in negozio

ARSENIO:
L’hai svaligiato

TINO:
No!

ARSENIO:
Perché!

TINO:
(alterato)

Non sono così scema da andare a rubare a casa mia

PINO:
(alterato e a voce alta)

Non voglio la piantina! Io voglio la mappa!

TINO:
(alterato)

Basta dirlo, e senza urlare … per favore

(Tino porta la mappa)

PINO:
(la apre la stende per terra e tutti formano un crocchio)

Ecco io e Tino entriamo dalla porta e diciamo
Questa è una rapina!

ARSENIO:
E loro!

PINO:
E loro vedendo due tipi loschi entrare armati si prendono paura

ARSENIO:
(ride)

Io non mi prendo paura!

TINO:
Tu devi prenderti paura

PINO:
Allora riprendiamo il discorso…io entro dentro e dico!

ARSENIO:
Cosa dici!

PINO:
O la borsa o la vita

ARSENIO
Ma questa frase la diceva il Passatore

PINO
Allora cosa dico!

TINO:
(mimando)

Riempite questa borsa
Altrimenti sparo

(e tira fuori due pistole che sparano silicone)

ARSENIO:
(interessato)

Mi serviva proprio un po’ di silicone a casa per un vetro

PINO:
No! Dove hai trovato le pistole al silicone

TINO:
Da Galasso… ho fatto una affare erano in offerta 7 Euro con il silicone

PINO:
Si io entro in posta a fare una rapina con il silicone

TINO:
Puoi incollare le mani alle cassiere

ARSENIO:
Mandalo via questo cretino, mandalo a vedere Rambo

TINO:
(soddisfatto)

Allora io vado … a vedere

(a voce alta)

Rambo … e poi … mi aspettano al bar …

PINO:
(lo ferma)

Dove Vai! Tu sei un uomo determinante, ricordati di portare il sacco

TINO:
Non preoccuparti! Adesso vado a prendere le maschere

ARSENIO:
Ed io che compito ho!

PINO:
Tu fai il palo e tieni la macchina con il motore acceso

ARSENIO:
io non la tengo La macchina con il motore acceso consumo la benzina e in più inquina

PINO:
(tra se e se)

Consuma la benzina, io questo lo faccio ricco e lui mi viene a dire che consuma la benzina

TINO:
(sentendo)

Ma Ricco viene o no!

PINO:
Tino finiscila! Ma la macchina

ARSENIO:
Io la macchina la tengo spenta

PINO:
Fai come vuoi
Devi fare anche il palo!

ARSENIO:
Il palo! Spiegati!

PINO:
Devi rimanere fermo, zitto ed immobile, e se vedi qualcuno ci devi avvertire, devi essere un palo.

ARSENIO:
Io non voglio fare il palo!

PINO:
Perché!

ARSENIO:
Perché nei pali ci fanno la pipì i cani

PINO:
Se arriva un cane gli dai un calcio

ARSENIO:
(ironico)

Come fa un palo a dare i calci

PINO:
Va bene allora giri intorno alla tua macchina e se vedi i carabinieri ci avverti

ARSENIO:
quanti giri devo fare…

PINO:
(alterato)

Ma cosa ne so! Vedi tu! Basta che quando vedi i carabinieri ci fai un segnale

ARSENIO:
(perplesso)

E cosa vi dico

PINO:
Qualche cosa!

ARSENIO:
Ma cosa!

PINO:
Grida , avvertici, prova ……

ARSENIO:
Aiuto Pino e Tino svaligiano l’ufficio postale

PINO:
(alterato)

No! Tu non devi avvertire i Carabinieri ma noi …

ARSENIO:

allora così!
Pino , Tino arrivano i Carabinieri

PINO:
No … dobbiamo saperlo solo noi

ARSENIO:
Ho trovato, se vedo i Carabinieri metto in moto la macchina e scappo

PINO:
(rimane perplesso ed ammutolito)

(entra Tino)

TINO:
Ho portato le maschere

(e tira fuori le maschere e le trombette di carnevale)

PINO:
(alterato)

No … dove hai preso queste maschere …. noi abbiamo bisogno di calze da donna, vai a prendere i collant quelli che abbiamo comprato da …

TINO:
Le ho regalate a mia sorella

PINO:
(feroce)

Tinooo!

TINO:
(cerchiamo di non essere nervosi)

Va bene passo a comprarle di nuovo!

(Tino esce di scena)

ARSENIO:
(risoluto )

Pino se Tino se non si pulisce le scarpe non entra nella mia macchina. mi rovina i tappetini

PINO:
Non preoccuparti avrà le scarpe pulite

(arriva Tino di corsa )

TINO:
Ecco le calze

(porta le calze a Pino)

PINO:
(passa un paio di calze a Tino )

Ecco! Indossale

(Tino e Pino seduti sulla panchina cercano di indossarle Pino in testa e Tino sopra le scarpe)

PINO:
(infuriato blocca Tino)
Ma cosa fai!

TINO:
come cosa faccio! Indosso le calze …

PINO:
(infuriato)

Non si mettono così le calze!

TINO:
(alterato)

Non sono scemo! Lo saprò come si mettono le calze

PINO:
(furioso)

Guarda! Come

( interrotto da Arsenio)

ARSENIO:

Le voglio anch’io le calze

PINO:
No! Tu Arsenio no!

ARSENIO:
E perché!

PINO:
Perché no!

ARSENIO:
ma io le voglio

PINO:
Tu devi rimanere in incognito

ARSENIO:
Le voglio lo stesso, me le porto da casa!

PINO;
( alterato)

Fai come ti pare …

(Pino rivolto a Tino)

Avanti Tino fai come faccio io …

(indossa la calza in testa)

Che schifo!
Ma sono sporche

TINO:
Ho preso quelle che ho trovato!

PINO:
E dove le hai trovate

TINO:
Nel cesto della biancheria sporca ….

PINO:
(furioso)
Qualche giorno ti ammazzo!

(tra se e se)

Manca solo la pistola
Ma quella la trovo io
in ogni caso siamo pronti e adesso venite qua, ci vediamo tra 10 minuti
sapete a memoria il piano….

TINO E ARSENIO:
(in unisono)

Siii

PINO:
(filastrocca)

Tiri tiri tiri tera

ARSENIO:
(filastrocca)

Brutta faccia da galera

PINO e ARSENIO:
(filastrocca)

In galera ci vai tu

ARSENIO e PINO:
(filastrocca)

Alza le braccia e batti le mani su

(alzano le mani le battono )


SCENA 7
ORESTE – MARISA

(Marisa apre )

MARISA:
(legge Novella 2000)

Ma guarda qua!
Roba da matti
Hanno tutte il culo rifatto
E queste labbra a ventosa
Tutte gonfie di silicone
E poi …

(entra Oreste)

ORESTE:
(euforico si gurada intorno e non vede nessuno)

Sono Solo!
Sono Solo!

(va dritto allo sportello)

IL DIRETTORE:
(voce fuori campo)

I raccomandati si mettano in fila

ORESTE:
(si guarda attorno)
Ma non c’è nessuno

(si avvicina ad MARISA)

ORESTE:
(rivolto a Marisa)

Mi scusi
Mi è arrivato un avviso

MARISA:
(non risponde)

ORESTE:
(rivolto a Marisa)

Mi scusi mi è arrivato questo cartoncino giallo

MARISA:
(non risponde ad Oreste ma parla tra se)

Dovrebbero proibire tutte queste cose

ORESTE:
Mi è arrivato questo avviso

MARISA:
(in silenzio e coperta dalla rivista)

ORESTE:
(tra se e se e parlando di Marisa)

È una statua … sembra un pupazzo…
Forse non è neppure viva
E se fosse morta

È morta!

Ohh! Mio dio sembra morta

IL DIRETTORE
(da fuori scena)

La linea gialla, lei non deve superare la linea gialla

ORESTE:
(ha un sobbalzo all’indietro)

No … non volevo mi perdoni, ma

Lei chi è

IL DIRETTORE
(io sono l’altissimo)

(silenzio)

ORESTE:
Mio dio l’altissimo!

MARISA:
(rivolta a Oreste)

La linea gialla, lei deve rimanere dietro la linea gialla

ORESTE:
(mostra l’avviso)

Mi scusi, mi è arrivato questo cartoncino giallo

MARISA:
(noncurante)

E allora!

ORESTE:
(mostra l’avviso)

Qui ce scritto poste

MARISA:
E allora!

ORESTE:
(titubante)

Io vorrei sapere

MARISA:
(alterata)

Cosa vuole sapere!

ORESTE:
(titubante)

Il perché!

MARISA:
a me non interessano i perché della gente

(perfida)

Il numero …

ANSELMO:
(compiaciuto)

Ecco il numero

(si posiziona davanti allo sportello)

MARISA:
(lo respinge)

Dove vuole andare lei

ORESTE:
(alterato)

Io vorrei sapere il perché
Di questo avviso

MARISA:
(prende il numero di prenotazione)

Questo numero non va bene

ORESTE:
(indica il punto dove ha preso il numero)

Guardi io il numero l’ho preso lassù

MARISA:
(con perfidia)

Ha sbagliato colore lei deve prendere il numero di colore rosso

ORESTE:
Vado vado

(va di corsa a prendere il numero)

E torna

Io vorrei …

MARISA:
(fredda)

Si metta in coda ed attenda il suo turno

ORESTE:
( si volta e non vede nessuno)
Posso!

MARISA:
(coperta dalle pagine della rivista)

Avanti il prossimo
12 …

ORESTE:
(esterrefatto e pur non vedendo nessuno mima)

Ecco signore … tocca a lei

MARISA:
(coperta dalle pagine della rivista)

13

ORESTE:
Sono io!

MARISA:
(smette di leggere la rivista, e guardando il cliente con fare minaccioso)
(mostra la rivista al cliente)

Secondo lei …

ORESTE:
Si

MARISA:
Secondo lei!

ORESTE:
Si!

MARISA:
Questo culo, è vero o rifatto!

ORESTE:
Per me!

MARISA:
badate a cosa dite! È vero o rifatto!

ORESTE:
Insomma! Io …

MARISA:
avanti! Dimostrate di avere i coglioni!

ORESTE:
Io … insomma!

MARISA:
Questo culo è vero o rifatto
Riii… rrriii

ORESTE:
(a voce alta)

Rifatto

NERINA:
No è vero il culo della Canalis è vero mentre quello della Marini è rifatto
13

MARISA:
(controllando la cartella della tombola)

È uscito il 12

ANSELMO:
Sono io che ho il 12

ORTENSIA:
Il 12 … 12 ….

MARISA:
Cinquina

ORTENSIA:
Che sfiga

MARISA:
Ho vinto 29 Euro

ORESTE:
La posta è grossa

IL DIRETTORE:
(voce fuori campo)

No è piccola, io potevo aspirare di più
Ma l’assoluto … mi ha detto
Novelli vai a fare il tirocinio a Follo
Solo sei mesi … poi farai strada

ORESTE:
E allora! …

IL DIRETTORE:
(voce fuori campo)

I sei mesi sono passati
E sono diventati
Sei anni … e ne ho fatta di strada

ORESTE:
Sono contento

IL DIRETTORE:
(voce fuori campo)

E fa anche del sarcasmo …

ORESTE:
Non volevo

IL DIRETTORE:
(voce fuori campo)

Fuori dalla linea gialla … fuori

ORESTE:
Ora è il mio turno, ora è il mio turno
E nessuno me lo può impedire

IL DIRETTORE:
(voce fuori campo)

Signorina Marisa Sparo
Provveda

MARISA:
(alterata)

Direttore, sempre me … è tutta la mattina che lavoro,
non ho un attimo di pausa …

(rivolto all’utente)

Desidera …

ORESTE:
Io ho ricevuto questa cartolina gialla

MARISA:
Tanti problemi per una cartolina gialla
E per una cosa così banale ha scomodato anche il Mega Direttore

ORESTE:
(da la cartolina)

Ecco la cartolina

MARISA:
(prende la cartolina)

Ma deve ritirare un pacco!

ORESTE:
Si!

MARISA:
È in giacenza da ieri, mi tocca andare nell’altro ufficio a prenderlo

ORESTE:
È distante!

MARISA:
No è quell’ufficio! Adesso vado

(si alza)
(legge la cartolina)

Ma deve ritiralo domani!
Direttore, il signore è venuto con un giorno in anticipo

IL DIRETTORE
(voce fuori campo alterato)

E’ venuto a ritirare il pacco con un giorno in anticipo, vada via non facciamo favoritismi … vada via altrimenti la denuncio

( Oreste va via di corsa)

(Rientrano Nerina ed Erasmo)



SCENA 8
TINO – PINO – NERINA – ERASMO – MARISA – ORTENSIA – DIABOLIK

(Ortensia e Marisa si truccano e si danno lo smalto alle unghie )

(Erasmo e Nerina escono dalla porta interna e si mettono di nuovo in coda )

(quando parlano Pino e Tino gli altri attori rimangono immobili come statue)

ERASMO:
(parlando con Nerina)

Sempre in coda … sempre in coda

NERINA:
La mia vita è una coda

ERASMO:
Io voglio fare una protesta per iscritto

NERINA:
E io la firmo

ORTENSIA:
(sente tutto)

Signori protestare è un vostro diritto, ecco il modulo firmate

(passa il modulo ad Erasmo, Nerina lo prende e firma senza leggere)

ERASMO:
Voglio vedere prima di firmare

(legge a voce alta)

Io sottoscritto dichiaro di essere soddisfatto per la gentilezza e … la laboriosità di questo Ufficio …

(alterato)
Come …

Io non firmo…

MARISA E ORTENSIA
(in unisono)

Firmi!

NERINA:
(rivolto ad Oreste)

Firma, non fare polemiche !

ERASMO:
(imperioso)

Io non firmo!

(entrano Pino e Tino mascherati e minacciosi, Pino con la pistola e Tino con il sacco)

PINO:
(puntando l’arma)

Questa è una rapina

TINO:
Questa è una rapina

(nessuno li considera)

ERASMO:
(con il foglio in mano)

Io non firmo …

MARISA:
(ammiccando)

Orestino, firma se vuoi il pacchino …

ERASMO:
ma questo è un ricatto

ORTENSIA:
Allora metti una firmina

ORESTE:
(botta ma firma)

ERASMO:
(minacciosa rivolta ad Erasmo)

E adesso si metta in coda!

ERASMO:
Ma io ho firmato!

MARISA:
E allora! Noi non facciamo favoritismi

(Erasmo alterato si mette in coda)

PINO:
(sempre puntando la pistola si avvicina a Marisa)

Questa è una rapina

MARISA:
(chiudendo lo sportello, riapre lo sportello e mostra in cartello a Pino )

Cosa c’è scritto qua

TINO:
Close

MARISA:
(alterata)

Close vuol dire chiuso! Chiuso!
Vada nell’altro sportello!

(chiude lo sportello)

PINO:
Andiamo Tino

(Tino e Pino vanno all’altro sportello)

ORTENSIA:
(si trucca )

PINO:
(puntando l’arma)

Questa è una rapina!

ORTENSIA:
(alterata)

Si tolga di torno non vede che sono impegnata

TINO:
Mettete tutti i soldi nel sacco!

(nessuno gli da ascolto)

ERASMO:
Ne ho ancora per molto!

ORTENSIA:
(alterata)

Un attimo!

ORTENSIA:
Bisogna avere rispetto per quelli che lavorano!

PINO:
(puntando l’arma)

Questa è una rapina!

TINO:
(rivolto a Pino)

Forse stai sbagliando frase

PINO:
E cosa devo dire!

TINO:
Prova a dire: O la borsa o la vita!

PINO:
O la borsa o la vita!

ORTENSIA:
( agitata )

La borsa … si la borsa

(e tira fuori la borsa)

TINO:
Visto!

PINO:
Bravo Tino, l’abbiamo spaventata

ORTENSIA:
( apre la borsa e tira fuori il portafogli)

PINO:
(brandendo la pistola)

(fa per prendere il portafogli di Ortensia , ma lei prende un agenda e lo rimette dentro e si mette a telefonare)

O la borsa o la vita!

ORTENSIA:
( alterata)

Buffone la smetta! Ma chi si crede di essere il Passatore …

(feroce)

Silenzio …
Io devo telefonare

PINO e TINO:
(sconsolati ripetono)

O la borsa o la vita!

(brandeggiano la pistola e se la passano tra loro)

O la borsa o la Vita

(lo ripetono in continuazione)

(tutti ignorano e rimangono immobili come statue)

ERASMO:

(rivolto a Tino e Pino)

Signori cosa fate?

PINO:
Noi volevamo fare una rapina!

TINO:
Si una bella rapina , abbiamo portato anche il sacco

NERINA:
Fatemi vedere la pistola

PINO:
(da la pistola a Nerina)

(in quel momento tutti alzano le mani)

NERINA:
Come funziona questo coso

PINO:
(mostra il funzionamento)

Basta puntarla e tutti alzano le mani
Adesso ti faccio vedere

(punta la pistola, e tutti abbassano le mani)

Non funziona

TINO:
Fai provare a me

(Tino prende la pistola)

Questa è una rapina

(e tutti lo guardano e ridono)

PINO:
(riprende la pistola)

(tutti lo ignorano)

ERASMO:
Fammi vedere a me!

(prende l’arma, la punta e tutti alzano le mani)

Funziona! Funziona!

PINO :
(riprende l’arma e la punta)

Tutti rimangono immobili

TINO:
(prende l’arma e la punta )

Tutti lo guardano e ridono

(prende l’arma Ortensia)

(La punta)

E tutti alzano le mani spaventati

ORTENSIA:
(soddisfatta)

Funziona, si funziona!

MARISA:
(eccitata)
Fammi provare a me!

(prende l’arma )

(E tutti alzano le mani)

PINO:
( alterato)

Ridatemi l’arma sono io che devo fare la rapina

(riprende l’arma e tutti rimangono immobili)

PINO:
(sconsolato)

Andiamo via oggi non è giornata!

TINO:
(sconsolato)

Lo dicevo! Era meglio che

(musica)

(Entra DiaboliK)

DIABOLIK:
(con calzamaglia nera)

Alzate bene le mani questa è una rapina

MARISA:
(rivolta a DiaboliK)

Ehi tu! Dammi tre numeri e una ruota per giocare al lotto

DIABOLIK:
(breve pausa)

terno secco su Bari 20 – 30- 48

MARISA:
Asino cotto! Il 48 su Bari è uscito la settimana scorsa , un altro numero

DIABOLIK:
(breve pausa)

25

MARISA:
Allora scrivo 25

ORTENSIA:
Allora appena esco gioco

DIABOLIK:
Mani in alto io sono il terribile Diabolik e sono venuto per rapinarvi

MARISA:
(rivolta ad Ortensia)

Io cambierei il 20

ORTENSIA:
No! Rimane il 20

DIABOLIK:
Ma mettete il 50

MARISA:
Cosa le interessa a lei, non si intrometta

DIABOLIK:
(minaccioso)

Mani in alto io sono il terribile Diabolik e sono venuto per rapinarvi

MARISA
(alterata)
Si metta il coda

ORTENSIA:
La linea gialla e prenda il numero

IL DIRETTORE:
(da fuori campo)

Cercate di collaborare non avete ancora capito che questa è una rapina

MARISA E ORTENSIA
(contemporaneamente )

Una rapina!

IL DIRETTORE:
(voce fuori campo)

Una rapina fatta dal grande DiaboliK.

(euforico)

Finalmente una rapina fatta da un grande
quando lo sapranno i miei amici, schianteranno d’invidia

MARISA E ORTENSIA:
Una rapina !
Aiuto una Rapina!

DIABOLIK:
(con voce fioca)

Mani in alto io sono il terribile Diabolik e sono venuto per rapinarvi

IL DIRETTORE:
(voce fuori campo)

le posso assicurare tutta la collaborazione possibile, però posso permettermi di chiedervi un autografo. Sa! Per mio figlio … il suo nome è Manlio.

(rivolto a Marisa e Ortensia)

Cosa state a dormire … collaborate passate un foglio e una penna a DiaboliK

(Ortensia e Marisa fanno gara a chi porta foglio e penna)

DIABOLIK:
Grazie g..razie …

(prende un foglio e una penna e scrive )

A Manlio con stima …. Diabolik

(e mette il foglietto sulla scrivania)

IL DIRETTORE:
(voce fuori campo)

Grazie infinite Signor Diabolik … adesso mettete tutti i soldi nel sacco

DIABOLIK:
(ripete)
Mani in alto io sono il terribile Diabolik e sono venuto per rapinarvi

ERASMO:
che palle … sempre il solito disco

NERINA:
(fino ad ora sempre in silenzio)

Signor Diabolik che fine ha fatto Eva Kant

DIABOLIK:
È dall’Antonella a farsi i capelli (mima) si vuole mesciate e fare i capelli con i boccoli che scendono fino alle spalle.

NERINA:
(innamorata)

Diabolicone, lascia Eva dalla parrucchiera e scappiamo con il malloppo in un’isola tropicale

DIABOLIK:
(stupefatto)

Scappare in un’isola tropicale
Ma scherziamo…
Ho da pagare il mutuo! Devo finire di pagare la Jaguar!
Anzi … bisogna fare presto
… ho la macchina in seconda fila, non vorrei pagare una multa. Facciamo presto!

ORTENSIA E MARISA:
(si avvicinano a DiaboliK)

Portaci via uomo nero! Rapiscici… noi veniamo con te!

DIABOLIK:
(alterato)

Portarvi via, ma scherziamo! Vengo dal supermercato … ho la macchina piena e poca benzina! Consuma la Jaguar: se consuma!
E poi a Eva non ci va mai bene niente, urla come una sirena.

TINO:
(ammirato)

Io sono un tuo fan! Ho tutti i tuoi fumetti … conosco a memoria tutte le tue avventure.

DIABOLIK:
Ormai di avventure, non ne faccio più … sono pieno di dolori.

IL DIRETTORE:
(voce fuori campo)

Dai dai … ragazzi contribuite … date i vostri risparmi al signor Diabolik che ha fretta ed ha la Jaguar in seconda fila.
Non vorrete per caso fargli prendere una multa.

E TUTTI:
Noooo!

(tutti vuotano le proprie tasche e mettono i soldi nel sacco di Diabolik )

TINO:
Tenga e mi saluti Eva

DIABOLIK:
Presenterò! Ma adesso
Mani in alto io sono il terribile ed imprendibile Diabolik e sono venuto per rapinarvi

(guarda dentro il sacco)

grazie direttore!

IL DIRETTORE:
(voce fuori campo)

Grazie a lei, e mi raccomando torni a trovarci, ma avvisi prima così le faccio trovare più gente

DIABOLIK:
Grazie di nuovo direttore!

(Diabolik esce di scena)

ERASMO:
Direttore! Chiamiamo l’ispettore GinKo …. Chiamiamo Ginko!

IL DIRETTORE:
(voce fuori campo)

Ma lei è pazzo!

(alterato)

Che nessuno di voi si permetta di chiamare le guardie!
Altrimenti Diabolik non viene più!
E adesso basta
Poste chiuse … tutti a casa … tutti fuori…

ERASMO:
Io ho un pacco da ritirare

NERINA:
Io ho una raccomandata

PINO:
Io devo fare una rapina

TINO:
(ammirato)
Che uomo DiaboliK!

IL DIRETTORE:
(voce fuori campo)

Fuori tutti … ufficio chiuso

MARISA E ORTENSIA:
Fuori … fuori …

(escono tutti meno Ortensia e Marisa)

SCENA 9
MARISA – ORTENSIA

(Ortensia e Marisa prendono i soprabiti e le borse e si preparano ad uscire)

ORTENSIA:
Che giornata noiosa!

MARISA:
Tutti i giorni le solite cose

(e tutte dicono )

CHE BARBA … CHE BARBA …

(ed escono di scena )

SCENA 10
PINO – TINO

(seduti sulla panchina)

PINO:
È andata male

TINO:
È andata bene

PINO:
Male!

TINO:
Bene

PINO:
Male

TINO:
Bene … ho conosciuto Diabolik

PINO:
Ma non abbiamo più un centesimo
E non possiamo neppure andare a lavorare

TINO:
Perché!

PINO:
Perchè ci radiano dalla categoria

TINO:
E allora

PINO:
Perché non proviamo con le vecchiette della CROCE ROSSA

TINO:
(euforico)

Siiiiiiiiiiiiiiiiii

PINO:
andiamo a preparare il colpo

TINO:
Io mi vesto alla Diabolik

PINO:
ssssssssssssssiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

(escono di scena)

SIPARIO