Il quadrato che non quadra
di
Gianluca Papadia
Personaggi:
Bibo single, 35 anni
Max amico di Bibo, 35 anni
Alice fidanzata di Max, 30 anni
Bea vicina di casa, 20 anni
Atto I
(Musiche: IL QUADRATO E IL CERCHIO di Paolo Conte. Tutto L’INTRO +” Ho visto il
cielo grigio e frecce gialle e nere attraversare spazi lunghi e larghi in un
quadrato ingordo mentre io ...... pensavo al cerchio che nessuno vede, ma si
sente fremere e vibrare comeun lago indiano d'aria, ecco io ...”. La musica
sfuma)
Siamo nella casa di Bibo. Al centro della parete di fondo la porta d’ingresso.
Sulla destra una porta da sulla stanza di Bibo. Sulla sinistra una porta da
sulla cucina. Sulla parte di fondo si nota un grosso calendario che segna il 1°
del mese. Al centro della scena un divano e di fronte una tv vista da dietro.
Sulla parete di destra una scrivania con un computer e un telefono cordless.
Sulla parete di sinistra un tavolino per 2 persone ancora apparecchiato.
All’aprirsi del sipario è tutto buio. Si sente un telefono che squilla ma
nessuno risponde. Parte la segreteria telefonica di Bibo.
Quadro I
Bibo (Voce) Risponde la segreteria telefonica di Bibo. Non sono in casa. Prego
specificare il sesso. Uomo o donna?
Max (Voce) Uomo.
Bibo (Voce) Mi dispiace, sono in vacanza alle Bahamas. Torno tra un mese. Bye
bye.
Il telefono squilla di nuovo. Parte la segreteria telefonica.
Bibo (Voce) Risponde la segreteria telefonica di Bibo. Non sono in casa. Prego
specificare il sesso. Uomo o donna?
Max (Voce in falsetto) Donna.
Bibo (Voce) Se hai tanto bisogno di me (pausa) ti capisco. Lascia un messaggio
ti chiamerò al più presto.
Si sente il beep della segreteria.
Max (Voce sconvolta) Ciao Bibo. Alice mi ha cacciato di casa. Sto venendo a casa
tua.
Si accende una luce dalla destra. Dopo la scena si illumina. Bibo entra dalla
destra di corsa. E’ assonnato ed indossa il pigiama. Afferra di corsa il
telefono.
Bibo (Urlando al telefono) Max. Max. Pronto?
Bibo sbatte la cornetta sul telefono imprecando. Sbadiglia. Si stende sul divano
e si addormenta. Suonano alla porta. Si sveglia. Si guarda intorno spaesato.
Sbadiglia. Si stende sul divano e si addormenta. Suonano alla porta. Si sveglia.
Bibo ancora assonnato apre la porta. Max entra sconvolto con 2 valigie ed una
gabbia di gatti vuota.
Max (Posando le valigie ma stringendo sempre la gabbia) Grazie di tutto quello
che stai facendo per me. Non sapevo proprio dove andare.
Bibo (Guarda nella gabbia per capire se c’è un gatto) Come hai fatto ad arrivare
così presto?
Max Stavo chiamando da sotto al palazzo. Volevo avvisarti prima di arrivare.
Bibo Ma cosa è successo? Vuoi spiegarmi?
Max Lei dice che ha bisogno di tempo per capire... Sono a pezzi. Non posso
vivere senza di lei (si siede affranto sul divano e posa la gabbia a terra).
Bibo Vedrai che tutto s’aggiusta. E’ impossibile che all’improvviso, senza un
motivo, Alice ti caccia di casa.
Max Pensi che abbia un altro?
Bibo Alice? Ma scherzi? Ma da quanto state insieme? Io non ricordo te con una
ragazza diversa.
Max Da dieci anni. Conviviamo da due. Ma ora è finita.
Bibo No. Io non posso crederci. Ora vedrai che lei ti chiama e vi chiarite.
Chissà quante altre volte avrete litigato…
Max Mai. E’ la prima volta.
Bibo Vedi? Ho ragione io. Voi andate d’amore e d’accordo. Vuoi fare colazione
con me?
Max (Guarda l’orologio) Ma sono le sei del pomeriggio?
Bibo Si, ma io sono andato a letto alle sette (esce per la sinistra).
Max (Alza la voce) Già… dimenticavo che oggi è sabato e per te il venerdì è
dedicato alla discoteca. (Con tono normale) Alice ed io non andiamo a ballare
da… (pensa tra sé e sé)
Bibo (Entra dalla sinistra) Lo sai che non posso fare a meno di andarci. Quello
è il mio habitat naturale (comincia a sparecchiare il tavolo).
Max (Si alza e lo aiuta) Musica assordante, aria asfissiante…
Bibo (Uscendo dalla sinistra con alcuni piatti sporchi) Carne abbondante.
Max Ieri sera hai avuto una cenetta?
Bibo (Dalla cucina) No, perché?
Max La tavola è apparecchiata.
Bibo (Dalla cucina) No, quella roba è lì da una settimana.
Max lascia cadere tutto sul tavolo e si pulisce le mani sulla tovaglia
disgustato.
Bibo (Entra da sinistra) Non ho avuto modo di sparecchiare. Sai… Cena romantica
a lume di candela…(prende Max per una mano e inizia a ballare con lui), musica
di sottofondo …(Bibo fa fare una giravolta a Max), vino, atmosfera…(Bibo fa fare
il casquè a Max, poi raccoglie i bicchieri ed esce per la sinistra)
Max (Si siede sul divano) Cena a lume di candela, musica, atmosfera. (Pausa) Da
quando io ed Alice non facciamo una cena così… (pensa tra sé e sé poi si accorge
che sotto al culo ha un rasoio elettrico e lo prende) .
Bibo (Entra da sinistra con un tazza con il latte e biscotti. Si siede al tavolo
e prende un cucchiaino sporco dal tavolo. Lo analizza e lo pulisce con la
tovaglia. Poi comincia a intingere i biscotti nel latte) Perché non la chiami?
Vedrai che a quest’ora si sarà calmata. Si starà chiedendo tu dove sei finito.
Max Ma allora non vuoi capire? E’ finita! Hai un’aspirina? Ho un terribile mal
di testa.
Bibo Aspirina? Ma lo sai che non prendo medicinali. Ti preparo un impacco da
applicare alla testa.
Max (Si alza tenendosi la testa col rasoio ancora in mano) Dimenticavo che sei
un salutista. Non credo che l’impacco faccia effetto...
Bibo Vedrai che funziona. (Indica il rasoio) Dove lo hai trovato?
Max Era sul divano.
Bibo L’altra mattina l’ho cercato dappertutto. Ho dovuto farmi la barba dal
barbiere. Guarda qui ho tutta la pelle irritata… (Pensa) Ah… già che stupido…
l’ho usato l’altra sera con Giovanna.
Max lo lascia cadere a terra disgustato e si pulisce le mani addosso.
Max Io sono veramente confuso. Non me l’aspettavo. Così su due piedi. Senza una
spiegazione.
Bibo (Si alza con la tazza e i biscotti e esce per la sinistra) Se fosse
un’altra donna saprei cosa dirti ma con Alice No. Alice è diversa. Non ho
esperienza con quel genere di donna.
Max (Tono triste tra se e se) Alice è diversa. Alice non è come tutte le altre.
Bibo (Dalla cucina) Max puoi farmi un favore? Mi porti tutto quello che è
rimasto sulla tavola.
Max si avvicina al tavolo. Gli fa schifo toccare quello che c’è sul tavolo. Dopo
vari tentativi, prende la tovaglia e la solleva come un sacco con tutta la roba
dentro. Esce per la sinistra e dopo un po’ rientra pulendosi le mani addosso
disgustato.
Bibo (Dalla cucina) Vedrai che chiamerà.
Max (Si siede sul divano) Alice non chiamerà. (Tono basso) Lei ormai ha deciso
(Trova sotto al culo un calzino e lo butta via disgustato. Si alza e si va a
sedere su una sedia).
Bibo (Entra dalla sinistra recando una benda e una sciarpa) Dopo dieci anni
prende una decisione così importante in pochi minuti? (porge la benda e la
sciarpa).
Max E chi ti dice che non l’ha presa da molto tempo? Magari non aveva il
coraggio di dirmelo. (Indicando la benda e la sciarpa) Cos’è ?
Bibo Argilla verde. Metti la benda sul punto della testa che ti fa male. E poi
coprilo con la sciarpa. Deve stare al caldo.(Notando che dal tavolo manca la
tovaglia) Hai portato di là anche la tovaglia?
Max E tu dici che funziona? (Squilla il telefono. Si alza di scatto. Prende il
telefono e mette una mano sulla cornetta) Non dirgli che sono qua. Tu non mi hai
visto. (Bibo tenta di prendere il telefono) Non sai dove sono. (Bibo tenta di
prendere il telefono) Non ci sentiamo da molti giorni.
Bibo (Strappa il telefono dalle mani di Max e risponde) Pronto? Ciao. (Fa cenno
di no a Max che torna al divano e mette la garza sulla testa) Certo che mi
ricordo di te. Non ti ho più chiamata perché… (pausa) sono stato fuori per
lavoro. Sono appena tornato. Stasera? Non credo. Vado a…(pausa) trovare mia
nonna che sta poco bene. Senz’altro. No, no, ti chiamo io. Ciao (posa il
telefono)
Max Sempre la stessa scusa?
Bibo (Prende la sciarpa e la lega in testa a Max) Sto pensando seriamente di
cambiare numero di telefono. Come avrà fatto ad averlo. (Uscendo per la destra)
Ora faccio una doccia così usciamo un po’.
Max (Si siede sul divano. Con tono alto) Usciamo? E dove andiamo? (Tono normale)
Da quando non esco più di sabato?
Bibo (Riappare dalla destra) Scusa Max mi prendi lo shampoo. E’ in cucina sotto
al lavello. (Max guarda la porta,Bibo,la porta,Bibo) Vedi che sei più vicino?
Max (Si alza. Uscendo per la sinistra) Perché tieni lo shampoo in cucina? Bibo
(Con tono alto) Avevo finito il detersivo per i piatti.
Max (Entra dalla sinistra con lo shampoo) Hai lavato i piatti con questo?
Max da lo shampoo a Bibo che esce dalla destra.
Bibo (Uscendo) E’ per capelli grassi. I piatti vengono pulitissimi.
Max (Con tono alto) Questo è uno dai vantaggi di essere single. Alice usa un
detersivo più sgrassante per le pentole, uno più delicato per i piatti e lo
scintillante per i bicchieri. (Con tono normale) Ma quando lei non c’è io lavo
tutto con lo stesso sapone. (Si avvicina al computer. Con tono alto) Ma questo
coso deve stare sempre acceso? Il monitor secca l’aria, l’alimentatore produce
un campo magnetico…(si interrompe. Con tono normale ) Sto parlando come lei. (Si
siede alla scrivania. Con tono alto) Ci sono i giochetti su questo pc? Ad Alice
non piacciono. Dice che fa male alla vista.
Max da lo shampoo a Bibo che esce dalla destra.
Bibo (Dalla destra) C’è Doom. Puoi giocare in rete con qualcuno. Oppure vai sul
sito di Harry Potter. E’ divertente. Puoi sfidare gli altri utenti.
Max (Con tono alto) Hai il gioco del serpente?
Bibo (Entra dalla destra in accappatoio) Qual è sto gioco? Non lo conosco. E’
nuovo?
Max Quello dove c’è il serpente che deve mangiare tutte le lineette e diventa
sempre più lungo.
Bibo Snake? Quel gioco odioso e senza grafica 3D? Sei stato sulla terra negli
ultimi venti anni? Oggi c’è Tomb Raider con Lara Croft (Mima il seno), Final
Fantasy con la dottoressa Ary.
Max Troppo complicati per me. Tu non fai nulla fanno tutto loro. Ti illudi di
giocare ma è come guardare un film.
Bibo (Si avvicina a Max e gli scruta le pupille come se fosse un dottore) Domani
ti porto in una sala giochi. Non dovresti essere tanto grave. Mi prendi
l’asciugamani che è in bagno? Tu sei più vicino (indica la porta di destra e poi
Max e viceversa).
Max (Max guarda la porta,Bibo,la porta,Bibo. Uscendo per la destra) Tu lavori da
casa con il computer?
Bibo (Con tono alto) Bravo. Solo che anche stando a casa controllo l’andamento
delle borse di tutto il mondo. E poi puoi acquistare di tutto in un solo
secondo.
Max (Entra dalla destra con l’asciugamani che da a Bibo) Ti fidi ad usare la
carta di credito? Alice dice che…
Bibo (Interrompendolo) Ci sono! Sei stato rapito dagli ufo. A te è sembrato un
secondo ma in realtà sulla terra sono passati dieci anni. Ed ora sbrigati a
cambiarti che andiamo di fretta.
Max Per andare dove?
Bibo Oggi è sabato, Max. Non vorrai rimanere tutta la sera a casa?
Max Veramente non me la sento… Esci pure. Io ti aspetto qua.
Bibo (Fa cenno di far silenzio) Shhhh, zitto. (Si guarda intorno. Poi scruta Max
dalla testa a piedi. Si mette dietro le spalle di Max ) Pronto? Mi senti? Sei
l’alieno che si è impossessato di Max?
Max Smettila.
Bibo Ma cosa ti è successo? Ti ricordi dieci anni fa? Bibo e Max alla conquista
del mondo femmina. Andavamo forte. Quante donne abbiamo rimorchiato con la mia
tecnica infallibile?
Max Tamponare ragazze nel traffico per poi scambiarsi i numeri di telefono non
mi sembra una tecnica infallibile.
Bibo Si, ma ha sempre funzionato.
Max Fino a quando nessuna assicurazione ha voluto più assicurarmi l’auto.
Bibo Però abbiamo conosciuto un sacco di ragazze.
Max Ho dovuto vendere l’auto.
Bibo (Si mette dietro Max) Mi prendi le pantofole? Sei più vicino. Dai chiamo
Marta e le chiedo di portare un’amica.
Max (Max guarda la porta,Bibo,la porta,Bibo. Uscendo per la destra) Marta? Non
dirmi che ti vedi ancora con lei?
Bibo (Con tono alto) Si perché? Te la ricordi? Era la mia psicologa.
Max (Entra dalla destra con le pantofole che da a Bibo) Non uscivi anche con la
sorella?
Bibo E’ successo solo un paio di volte.
Max Dopo quante volte è considerato tradimento?
Bibo Padre Max non è a lei che devo spiegare cos’è il perdono. (Prende il
telefono e compone un numero. Con voce da maniaco) Paziente affetto da psicosi
maniacale da astinenza di sesso. Urge cura intensiva entro poche ore. (Si
schiarisce la voce. Con tono normale) Marta? (Pausa) Ah…Zia Marta è sotto la
doccia. (A Max coprendo la cornetta) E’ la figlia del fratello. No, niente di
importante. La richiamo io. (Pausa) Bibo? No io sono un collega. Dottor De
Marinis. Grazie e scusi il disturbo. (Posa il telefono).
Max Ma non hai sentito che era una bambina?
Bibo Credevo che era Marta. Sai, lei fa di questi scherzi.
Max Comunque io davvero non me la sento. Esci da solo. Io mi metto a letto. Tu
poi hai bisogno di cure urgenti.
Bibo Se non te la senti, usciamo da soli. Io e te come ai vecchi tempi. E poi
Marta comincerebbe ad analizzarti, a farti mille domande. (Squilla il telefono.
Bibo risponde) Pronto? (Pausa) Ciao Marta. Ti stavo chia…(pausa) No io non ho
telefo…(pausa) Tua nipote? (pausa, poi finge che il telefono non ha campo)
Pronto? Non ti sento! GR… PLAC… TAC.. …ITOOOO. Non c’è campo! GR… PLAC… TAC…
primaaa? (pausa) Ahhhh… Giusto mi hai chiamato sul fisso (guarda la cornetta) Ho
fastweb! Ora ti sento benissimo. Ti dicevo che non ti ho telefonato io (pausa)
Ahhh… hai il “Chi è?” (pausa) Ma cara questi aggeggi infernali possono sbaglia…
(pausa) Si hai ragione ti lascio parla…(pausa) Ecco volevo dirti che per stasera
è sorto un imprevisto. Ti ricordi di Max? (Max fa cenno di no) Si il mio amico
del liceo (pausa) Morto? (pausa) No, no ti ricordi male. Io ti dissi che si era
salvato per miracolo. (Max chiede spiegazioni ma Bibo fa segno di non
preoccuparsi) Si, si, c’ha messo un po’ di tempo per rimettersi dopo l’incidente
(Max chiede spiegazioni ma Bibo fa segno di non preoccuparsi) Ora sta bene. O
meglio stava bene. (Max chiede spiegazioni ma Bibo fa segno di non
preoccuparsi). Perché mi ha chiamato poco fa e mi ha detto che è caduto dalle
scale e si è rotto una gamba. (Max chiede spiegazioni ma Bibo fa segno di non
preoccuparsi). Devo andare a trova…(pausa) Perché dovrei inventarmi una… (pausa)
Ma lo sai che…(pausa) Marta? (guarda la cornetta e poi la posa)
Max Ma come fai a raccontare tutte ste bugie? Quante volte mi hai fatto morire
per salvarti il culo?
Bibo (Ridendo) Sai che parlare di morte porta bene? E’ tutta salute. E poi io
non devo salvarmi il culo. Sono single e se una sera voglio uscire con il mio
migliore amico non devo dare spiegazioni a nessuno. Mento solo per rendere la
vita più affascinante. La verità è una sola, le menzogne posso essere tante.
Puoi inventare storie molto interessanti. Con le bugie puoi essere quello che
vuoi.
Max Ma non vedi come sei patetico quando ti arrampichi sugli specchi?
Bibo Tu mi conosci da sempre. Tu conosci la mia verità, gli altri no. Gli altri
sanno solo le mie bugie. Sanno solo quello che voglio dirgli. Nemmeno Marta è
mai riuscita ad analizzarmi. Per questo è cotta di me.
Max Sei da ricovero.
Bibo Sono il tuo migliore amico. E se non vuoi uscire allora rimaniamo qua.
(Prende le valigie di Max ed esce per la destra) Parliamo un po’. (Rientra e
prende la gabbia del gatto) Ma questa perché te la sei portata appresso?
Max Perché lei voleva buttarla.
Bibo Aveva ragione. Il gatto è scappato più di un mese fa.
Max Greta tornerà. E poi non è scappata. Se ne è andata perché Alice la
detestava.
Bibo Ma smettila.
Max Litigavamo sempre per colpa di Greta.
Bibo Litigavate spesso negli ultimi periodi? Se vuoi parlarne io ti ascolto.
Forse ti farebbe bene. Dai raccontami tutto.
Parte la musica Parole parole di Mina che copre tutte le voci.
Max inizia a raccontare mentre Bibo ascolta. Buio.
Max parla in piedi e Bibo è seduto sul divano. Buio.
Max parla seduto sul divano e Bibo è in piedi. Buio.
Max parla seduto sul divano e Bibo è seduto alla scrivania. Buio.
Max parla steso sul divano con la testa sulle gambe di Bibo. Buio.
Max parla mentre Bibo è steso sul divano con la testa sulle sue gambe. Buio.
Max e Bibo sono in piedi. Max parla ma Bibo lo interrompe. Dice qualcosa
indicando la porta della cucina e indicando che Max è più vicino. Max guarda la
porta,Bibo,la porta,Bibo. Max esce per la sinistra. Buio.
La musica in dissolvenza.
BUIO
Quadro II
Siamo nella casa di Bibo. Buio. Si accendono le luci e Bibo entra dalla destra
ancora assonnato. Strappa il foglio dal calendario che ora segna il due del mese
ed esce per la sinistra. Bea è la vicina di casa di Bibo. E’ austriaca ed ha un
accento tedesco. Bea entra dal centro. Si chiude la porta alle spalle ed esce
per la destra. Dopo un po’ Bea urla e rientra dalla destra correndo. Bibo entra
da sinistra.
Bea (Si nasconde dietro Bibo) Essere un uomo nel tuo letto.
Max (Dalla destra in preda ad un attacco cardiaco si accascia sul divano) Ma chi
è questa pazza?
Bibo Lei è Bea, la mia nuova vicina di casa. Bea questo è Max quell’amico di cui
ti ho parlato. Bea ha le chiavi dell’appartamento.
Bea (Mortificata) Tu scusare io non volere pauroso. Volere vedere solo se Bibo
dorme.
Max (Ripresosi) Tu non sei italiana?
Bibo (A Bea) Ti avevo detto che era una persona intelligente.
Bea (Porgendo la mano a Max) Io sono Beatrice di Vienna. Si sente da mio
accento?
Max (Stringe la mano a Bea) Io sono Max e sto avendo un infarto. Si sente dalla
mia voce?
Bibo (A Bea) Ti avevo detto che era anche simpatico. E il mio miglior amico.
Max Sono anche il suo amico più sfigato. Incidenti stradali, cadute, ferimenti.
Bea Malato al cuore…
Bibo (Uscendo per la sinistra) Attento Max. Lei è austriaca e potrebbe non
capire il tuo sottile umorismo.
Bea Tu scusa per prima? Io avere le chiavi e Bibo a quest’ora dormire dormire
dormire. Ma io faccio la… come dire voi? Puttane? Si?
Max (Imbarazzato guarda la porta della cucina, Bea,la porta,Bea) Ah… si, si,
capisco.
Bea Avere finito quei cosi rotondi… come dire voi?
Max (Imbarazzato guarda la porta della cucina, Bea,la porta,Bea) Ehm… (con un
filo di voce) preservativi?
Bea Ecco bravo. Anche se Bibo chiama…
Max Si va bene. Lascia stare.
Bea Io non bravo con italiano. Studiato a scuola quando io piccola. Sono
arrivato due mesi. Perché io lavora qui. A Vienna molto difficile.
Max Capisco.
Bea Bibo ha detto che tu molto intelligente. Tu come dire voi? Dante, Manzoni.
Max Scrittore.
Bea Cosa scrivere tu?
Max Mah… Un po’ di tutto. Dai romanzi, alle sceneggiature. Dalle poesie alle
frasi sconce nei bagni…(Bea e Max ridono divertiti)
Bibo (Dalla sinistra con due tazze di caffè. Una la da a Max. A Bea) Vuoi del
caffè?
Bea No grazie. Sono venuta perché finire i pre…ve…(A Max) Come chiama?
Max (Imbarazzato) Porto la tazza in cucina (Guarda la porta della cucina,
Bibo,la porta,Bibo) Sono più vicino (Esce per la sinistra).
Bea Ricorda tu dato la ricetta coi spaghetti?
Bibo La puttanesca. Servono olive e capperi.
Bea Ecco. Io finito capperi. Tu hai? Erika viene a mangiare da me.
Bibo Forse in frigo, non lo so.
Bea (Uscendo da sinistra) Vado a vedere io.
Bibo si siede alla scrivania e inizia a lavorare al computer
Max (Entra da sinistra) Ma tu li tieni in frigo?
Bibo (Distratto) Si mantengono più freschi.
Bea (Entra da sinistra) Tu non ha aver. Fa niente. (A Bibo) Secondo te posso
fare senza?
Bibo (Distratto) Si.
Max (Interrompendolo) Ma che dici? Perché non scendi a comprarli?
Bea Non ho tempo. Adesso arriva Erika. Dobbiamo lavorare molto. (Uscendo per il
centro) Ciao.
Max Ma lei lavora a casa?
Bibo Nooo, per carità. In due mesi sarà successo solo un paio di volte. Per
fortuna, fanno un casino, dalla parete si sente tutto. Sai che ora è? Devo aver
lasciato l’orologio in cucina(Max si allontana dalla cucina) me lo…(vede Max che
si muove verso la porta di destra. Lentamente) puoi prendere tu? Eri più vicino
ma…(Max è arrivato alla porta di destra) sei sempre più vicino tu.
Max Non credo proprio.
Bibo si alza e conta i passi dalla posto di Max fino alla porta della cucina a
sinistra. Torna alla scrivania e conta i passi fino alla porta di sinistra
scansando il divano. Il suo tragitto è più lungo.
Max Non vale. Hai scansato il divano.
Bibo ritorna alla scrivania e conta i passi fino alla porta di sinistra passando
sopra il divano. Il suo tragitto è sempre più lungo.
Max (Uscendo per la sinistra) Hai fatto passi più piccoli.
Bibo (Tono alto) Devo andare a prendere Barbara alle 13.30. Ti dispiace se non
pranziamo insieme?
Max (Entra da sinistra recando l’orologio che porge a Bibo) No, figurati. Oggi
pomeriggio devo lavorare.
Bibo (Uscendo dalla destra) In frigo ci sono molte cose.
Max (Ridendo) Oh, ci tieni anche il cibo?
Bibo (Dalla destra) Cosa?
Max (Tono alto) Niente. Qualcosa mangerò.
Bibo (Entra da destra) Mi dispiace lasciarti solo. Tu come stai?
Max Bene. Secondo te devo chiamarla?
Bibo Ne abbiamo parlato tutta la notte. E’ la prima volta che mi hai chiesto un
consiglio sulle donne. Dammi questa soddisfazione. Fai come dico io.
Max Ok. Non la chiamo. Non la chiamo. Non la chiamo. (Squilla il telefonino di
Bibo. Max pensa che sia il telefono di casa e risponde frettolosamente) Pronto?
Alice? Pronto? Sei tu?
Bibo (Gli toglie il telefono dalle mani e gli mostra il telefonino che squilla
ancora) E’ il mio. Stai calmo. Calmo. (Gli indica il divano come se fosse un
cane) Qui, vieni qui. (Max si siede al divano ubbidiente, poi ha un sussulto.
Bibo lo accarezza) Buono. Stai buono. (Risponde al telefono) Pronto? (pausa)
ciao tesoro (pausa) sono in macchina (si siede al tavolo e mima come se stesse
guidando) , sto arrivando (pausa) c’è un traffico pazzesco, forse un incidente,
scusa un secondo (mima di scendere dall’auto, a Max) Scusi c’è un incidente?
(Max a gesti lo manda a quel paese) Cara comunque sto arrivando. A dopo.
Max Chi è questa Barbara?
Bibo (Uscendo dalla destra) E’ il nostro primo appuntamento.
Max (Tono alto) E farai almeno un’ora di ritardo.
Bibo (Dalla destra) Sono nella media.
Max (Tono alto) Come l’hai conosciuta?
Bibo (Entra da destra) E’ una collega di Bea (indicando l’appartamento accanto)
In due mesi mi ha presentato un sacco di donne. (Abbraccia Max) Ci vediamo
stasera e mi raccomando segui il mio consiglio. Devi ammettere che con le donne
ho più esperienza di te (Esce per il centro)
Max (Prende un piccolo registratore e si siede sul divano. Lo accende e ci parla
dentro) Beatrice era la vicina di Bibo. Era una donna bellissima. Affascinante,
molto sexy. Non era italiana e faceva un lavoro molto interessante. Bibo poteva
ascoltarla mentre lei lavorava nell’appartamento accanto. Gli piaceva sentirla
ansimare, fingere di provare piacere, dare tutta se stessa.
Max pensieroso spegne il registratore. Esce per la sinistra e rientra dopo poco
con un bicchiere. Lo poggia alla parete di sinistra e poggia sopra un orecchio.
Sposta il bicchiere in più punti. Dopo un po’ entra Bea dal centro e fissa la
scena.
Bea Che fai?
Max (Resta immobile per un po’) Ssst. Si sente Radio Vaticana. (Appoggia il
bicchiere a terra, sulle altre pareti, sugli oggetti)
Bea Una radio dal muro?
Max Tu non puoi capire perché sei austriaca. In Italia abbiamo un grave
problema. L’inquinamento elettromagnetico.
Bea Bibo non c’è?
Max E’ andata a pranzo con quella tua amica.
Bea Giusto. Oggi è Domenica. Tu piace spaghetti?
Max Si, molto.
Bea Mia amica Erika non venire più. Io cucino spaghetti. Tu vuoi mangiare con
me?
Max Ah… no, no, grazie.
Bea Dai, io non vuole mangiare sola Domenica.
Max E poi tu devi lavorare.
Bea Non lavoro. Erika sta male. Non viene. Ha come dire voi? Virus?
Max Ti prego dimmi che ha l’influenza.
Bea Si, bravo. Febbre, pancia male. Dai vieni da me.
Max Non posso devo lavorare.
Bea Domenica niente lavoro (Lo spinge verso l’uscita di centro).
Max Ma, veramente... Sono ancora in pigiama.
Bea Allora tu cambia e poi andiamo (Lo spinge verso destra).
Bea esce dalla destra trascinando letteralmente Max con lei.
BUIO
(Musiche: LA PARTITA DI PALLONE di Caterina Caselli.)
Quadro III
Siamo nella casa di Bibo. Buio. Si sente suonare il campanello insistentemente.
Si accendono le luci e Bibo entra dalla destra ancora assonnato ed apre la porta
dal centro. Alice entra dal centro. E’ un tipo molto calmo. Passeggia
allegramente per la stanza. Comincia a mettere tutto in ordine. Strappa il
foglio dal calendario che ora segna il tre del mese.
Bibo (Segue Alice e mette tutte le cose come stavano) Buongiorno.
Alice (Rimette tutte le cose a posto) Lui dov’è?
Bibo (Segue Alice e mette tutte le cose come stavano) Io sto bene grazie. E tu?
Alice (Rimette tutte le cose a posto) Ti ho fatto una domanda.
Bibo (Segue Alice e mette tutte le cose come stavano) Anche a me fa piacere
rivederti.
Alice (Si siede sul divano) Allora?
Bibo (Rimette tutte le cose come stavano) Perché pensi che stia qui?
Alice Sei il suo migliore amico.
Bibo Avete litigato?
Alice Non fingere. Con me non attacca.
Bibo Io non sento Max dalla settimana scorsa.
Alice Dai, lo so che è di là. (Tono alto) E che non vuole uscire.
Bibo Perché non mi credi?
Alice (Indica la gabbia del gatto) Perché quella è la gabbia di (Tono alto) quel
gatto di merda.
Bibo E’ stato qui sabato sera. Mi ha detto di tenergli le valigie e (Tono alto)
quella gabbia di merda. Ma si può sapere cosa è successo?
Alice Lui non ti ha detto niente?
Bibo Solo che lo avevi cacciato di casa.
Alice E’ arrivato il momento di fare un discorso a tre. Se quel (Tono alto)
pezzo di merda ha le palle per farlo.
Bibo (Preoccupato) Ehi... ma cosa dici? Stai scherzando? E poi te l’ho detto è
inutile che urli, lui qui non c’è.
Alice Allora trovalo. Fallo venire qui. Questa storia mi ha rotto. Voglio
chiarire tutto adesso.
Bibo (Iroso) Tu sei pazza. Cosa ti è successo? Lo odi a tal punto? Perché vuoi
rovinare tutto? Perché vuoi rovinare la sua vita? Perché vuoi rovinare la mia
vita?
Alice E la mia? Alla mia vita non pensi? La vostra è più importante? Io non ce
la faccio ad andare avanti così.
Bibo (Calmandosi) Ne abbiamo parlato tante volte. Avevamo preso una decisione.
Perché tornare ancora sull’argomento?
Alice Per te è facile. Passi la vita a fingere. (Si alza e fa per andare via)
Non sarei dovuta venire qui.
Bibo (La blocca) Io non mento alle persone a cui voglio bene.
Squilla il telefonino di Bibo. Alice si siede al divano.
Bibo (Risponde) Pronto? Ciao, mamma. No… (guarda Alice) non sono a casa. Sono…(
guarda Alice) in giro per lavoro. (pausa) No, non torno a casa più tardi.
(pausa) No (pausa) No (pausa) No (pausa) Ora devo andare. Ciao Mamma.
Alice (Si alza e fa per andare via) Che stupida che sono stata.
Bibo (La blocca) Dai. Lo sai com’è petulante mia madre.
Alice (Fa per andare via) Lasciami. Devo andare.
Bibo (La blocca ma Alice cerca di liberarsi) Tu non hai mai mentito a tua madre?
Tutti lo fanno. Ti ricordi la prima volta che siamo andati in campeggio? Cosa le
raccontasti, che andavamo a casa mia al mare? E la tua prima vacanza da sola con
Max?
Alice finalmente si libera ed esce per il centro.
Bibo Lui pensa che tu abbia un altro.
Alice (Rientra dal centro) E’ questo che ti fa paura? Sei il solito egoista, non
ti frega niente di Max.
Bibo (Iroso) Avevamo deciso, per il bene di Max, di metterci una pietra sopra.
Lui non se lo merita. Su questo eravamo d’accordo. Tutti e due gli vogliamo
troppo bene per fargli questo. O meglio io gli voglio bene. Tu, forse, non lo
ami più. In questi due giorni non ha fatto altro che parlare di te. E’ in uno
stato allucinante. E sta male per colpa tua. Perché lo hai lasciato. Non mangia,
non parla, non dorme, non ride più.
Max e Bea entrano dal centro ridendo come pazzi. Max, alla vista di Alice resta
impietrito.
Bea (Imitando la voce di un uomo) In Italia il casco è… (guarda Max perché non
ricorda)
Max (Come in trance si siede alla scrivania) Obbligatorio.
Bea (Imitando la voce di un uomo) Obbligatorio. (Ride, poi come prima scandendo)
Casco. Se non avete documenti, vi portiamo in… (guarda Max perché non ricorda)
Max (Come in trance) Questura.
Bea (Imitando la voce di un uomo) Questura. (Ride, poi come prima scandendo)
Questura. (Ride poi smette notando che i tre sono immobili. Ad Alice ) Piacere,
io sono Beatrice di Vienna. (Alice non si muove. A Bibo che annuisce fingendosi
divertito) Siamo andati con moto in giro per Roma. Max mi ha fatto visto tutte
belle cose. E’ stata giorno stupenda. Poi polizia ha preso e noi dire che essere
tedeschi. Tante risate. Gli italiani sono troppo buono. Non fare multa se tu
straniero. Polizia ha detto (Imitando la voce di un uomo) Io ora girare e non
vedere voi che passare. (Ride) Devo subito raccontare mio papà. (Bacia Max sulla
guancia) Grazie per giornata da emozioni forti. Ciao italiani buoni (Esce per il
centro)
Bibo (Dopo un po’ di silenzio cerca di rompere il ghiaccio) Bella figura di
merda che abbiamo fatto. La polizia italiana non fa le multe agli stranieri.
(Imitando l’accento di Bea) Io ora girare e non vedere voi che passare.
Max (Come in trance) Il collega gli ha detto che se ci avessero portato in
questura senza documenti, avrebbero passato tutta la giornata lì.
Bibo E ti sembra giusto? No, dico, gli stranieri cosa penseranno della nostra
polizia?
Max (Come in trance) Erano vigili urbani.
Bibo Tu sapresti distinguere un vigile urbano da un poliziotto austriaco? Io mi
ricordo che una volta in Svizzera presi una multa perché mi ero accostato ad un
vigile per chiedere un’informazione. Lui mi disse qui non si può sostare e non
volle sapere ra… (nota che i due non lo seguono per niente. Imbarazzato) ehm…
quella si che una polizia seria. ehm… oppure era un vigile urbano? Mah… chi lo
sa… Ora mi serve una cosa in cucina (guarda i due che lo ignorano) e sono più
vicino io. (Uscendo per la sinistra) Comunque la multa me l’ha fatta.
Alice (Dopo un po’ di silenzio) Vedo che stai bene.
Max Non ero mai stato in giro col motorino. Vedi la città con un altro occhio.
Non ti accorgi del traffico.
Alice (Imitando l’accento di Bea) Giornata da emozioni forti.
Max Parcheggi dappertutto.
Alice Non avevi paura ad andare in moto?
Max Si ma questo è un motorino piccolo piccolo. Sembra una bicicletta.
Alice Non dicevi che puzzano da morire?
Max Si ma quando ci stai sopra. Con tutta l’aria che ti arriva in faccia. Non
senti lo smog. Perché sei venuta? (Alice tace) Di cosa avete parlato?
Alice (Ironica) Di te.
Max Avevi promesso che non ne parlavi con lui. (Disperato) Non dirmi che glielo
hai detto?
Suonano al campanello. Bibo esce dalla sinistra e guarda nello spioncino della
porta di centro. Si gira verso Alice e Max e gli fa segno di stare zitti. Il
campanello suona ripetutamente. Bibo fa segno ai due di stare zitti ed
aspettare. Dopo un po’ il campanello smette di suonare e Bibo guarda nello
spioncino.
Bibo (Si volta verso i due con un sospiro di sollievo) Se n’è andato.
Max Chi era?
Bibo Un mio vecchio amico.
Alice Perché non gli hai aperto?
Bibo E’ un rompi palle. (Guarda ancora nello spioncino) Sto cercando di
evitarlo.
Alice Dicci la verità. Chi era?
Bibo (Uscendo per la sinistra) Nessuno. Te l’ho detto sto cercando di rompere i
rapporti. Continuate pure, non vi preoccupate.
Bea (Da fuori) Io avere chiave. Ora aprire io.
Bibo (Si butta sulla porta e la tiene per non farla aprire. Sottovoce) E’ il
marito di Marta.
Max (Sottovoce) La psicologa è sposata?
Bea (Da fuori. Non riuscendo ad aprire) Strano. Lui in casa poco fa. Mia chiave
non funziona.
Max (Sottovoce) Cosa vuole da te?
Bibo (Sottovoce) Uccidermi.
Bea (Da fuori. Riprova ad aprire) Io usa sempre questa chiave.
Max e Bibo tengono la porta per non farla aprire.
Bea (Da fuori) Forse loro uscire. Tu amico di Bibo? Tu non essere parolaio. Io
Beatrice di Vienna. Vuoi aspettare da me?
Bibo (Guardando nello spioncino. Sottovoce) Non puoi farmi questo, Bea. Lascialo
andare. Ecco bravo. Torna a casa da tua moglie. Vai bello, vai. (Pausa. Con un
sospiro di sollievo ) Pericolo scampato. Se n’è andato.
Alice Tu non sei normale. Come fai a vivere così? Con uno fuori dalla porta che
vuole ucciderti perché gli hai rubato la donna.
Bibo Non vuole uccidermi per quello. Loro sono separati. Gli ho consigliato un
investimento ed è andato male. E’ sotto di 50.000 euro.
Max Ma allora cosa vuole da te? Tu che c’entri?
Bibo Da quando ha scoperto che io uscivo con Marta, è convinto che io l’abbia
fatto apposta.
Alice Su cosa l’hai fatto investire?
Bibo Ehm… non ricordo… titoli tecnologici…
Max Cavolo! Sono quelli più forti.
Bibo …dei paesi in via di sviluppo…
Alice Sei un bastardo.
Bibo Lo sapete che mi innamoro facilmente…
Bea entra dal centro e Bibo si butta a terra per nascondersi dietro al divano.
Bea urla spaventata vedendo Alice e Max.
Bea (Ancora spaventata) Voi sei qui?
Bibo (Esce dal nascondiglio e Bea urla spaventata) Si siamo appena tornati.
Bea (Ancora spaventata) Tu sei pazzo. Essere venuto tuo amico. Io provo con
chiave e non aprire. Chiave non funziona.
Bibo La tua non funziona se io chiudo a chiave.
Bea Tuo amico molto strano. No parolaio come Bibo e Max.
Max Parolaio?
Bea Si bla bla bla bla, parlare, parlare, parlare. Molto parlare.
Bibo Ma ti ha detto quando torna? Se torna?
Bea No. Lui molto triste. Poverino. Perché lui triste?
Alice Ha perso tutto. I soldi e la donna.
Bea (Come un lamento) Uhhh… Poverino… E’ morita?
Bibo Nooo. L’ha solo lasciato.
Bea (Come un lamento) Uhhh… Poverino… perché tu non chiama. Io fare spaghetti e
invitare Erika.
Max Si, dai, chiamalo. Fate una cenetta in quattro.
Bibo Sei molto gentile. Ma lui non è triste per la moglie, è triste perché ha
perso i soldi.
Bea (Come un lamento) Uhhh… Poverino… giocare?
Alice Nooo. Glieli hanno rubati.
Bibo Si ma adesso io glieli faccio ritrovare.
Bea Tu conosce il ladro?
Max Si, molto bene.
Bibo (Interrompendolo) Sto collaborando con la polizia.
Bea Tu molto bravo. Lui fortunato perché avere amico molto buono. Io non avere
amico così. Ora io andare a lavoro.(Esce per il centro) Ciao amici italiani
molto buoni.
Bibo (Esce per la sinistra) Il buono maschio italiano torna alle faccende
domestiche.
Alice Che lavoro fa?
Max (Finge di non capire) Chi?
Alice Hai visto quella ragazza che è uscita poco fa? Ha detto ora io andare a
lavoro.
Max (Finge di non capire) Ma chi? Bea?
Alice Hai bevuto?
Max (Finge di non ricordare) Mah… Me lo ha detto, ma non ricordo…
Alice (Imita Bea) Uhhh… Poverino… rincoglionire?
Max Comunque non siamo qui per parlare di Bea.
Alice (Ironica) Vogliamo parlare di Bibo?
Max Non ce la faccio. Non capisci? Non ce la faccio.
Alice Io ti ho dato due giorni di tempo .
Max Altri due. Ti chiedo solo altri due giorni.
Alice (Esce per il centro) Ci vediamo tra due giorni.
Max si siede disperato al divano con le mani nei capelli. Dalla sinistra entra
Bibo. Si guarda in torno. Poi per sicurezza guarda nello spioncino. Poi si siede
vicino a Max che ha lo sguardo perso nel vuoto ed è pensieroso.
Bibo Hai visto? Avevo ragione io.
Max Gia….
Bibo Tu non l’hai chiamata e lei è venuta a cercarti.
Max Gia….
Bibo Avete chiarito?
Max Gia….
Bibo (Si alza e prende una bottiglia e due bicchieri dal carrello dei liquori)
Bisogna festeggiare.
Max Gia….
Bibo versa due bicchieri. Uno lo porge a Max che non lo prende perché ancora
assorto. Bibo, allora glielo mette in mano come se fosse un morto. Poi si siede
accanto a lui.
Bibo (Alzando il bicchiere) Cin cin.
Max non reagisce. Bibo gli alza il braccio con il bicchiere e brinda da solo.
Poi beve. Max non beve. Bibo gli prende la mano e gli avvicina la mano alla
bocca costringendolo a bere.
Max (Risvegliandosi) Ma è limoncello.
Bibo E’ l’unica bevanda alcolica che ho.
Max (Si versa un altro bicchiere e lo beve) E’ buono però.
Bibo (Si versa un altro bicchiere e lo beve) E’ fatto in casa.
Max (Si versa un altro bicchiere e lo beve) Somiglia a quello che fa mia nonna.
Bibo (Si versa un altro bicchiere e lo beve) E’ quello di tua nonna.
Max (Si versa un altro bicchiere e lo beve) Pensa che ce l’ho a casa e non lo
bevo mai. Anzi, a pensarci bene, ne devo avere parecchie bottiglie conservate.
Anche se non ricordo più dove le ho messe. Alice deve averle nasco…
Bibo (Versa un altro bicchiere a Max e lo aiuta a bere) Alice voleva buttarle.
Ho dovuto salvarle.
BUIO
(Musiche: IL TIMIDO UBRIACO di Max Gazzè :“Chino su un lungo e familiar bicchier
di vino partito per un viaggio amico e arzillo già brillo certo perché io non
gioco mai a viso aperto tremendo il mio rapporto con il sesso che fesso piango
paludi di parole fatte fango mi muovo come anguilla nella sabbia che rabbia rido
facendo del mio riso vile nido cercandomi parole dentro al cuore d'amore
potranno mai le mie parole esserti da rosa sposa potranno mai le mie parole
esserti da rosa sposa”. La musica sfuma)
Quadro IV
Siamo nella casa di Bibo. Bea entra dal centro con una torta che poggia sul
tavolo. Canticchia sottovoce “Tanti auguri a te” in austriaco. Strappa il foglio
dal calendario che ora segna il quattro del mese. Alza il tono della voce
sperando che i due si sveglino. Si avvicina alla porta di destra e canta ad alta
voce la filastrocca. Dopo un po’ entrano Bibo e Max dalla destra svegliati dalla
canzone di Bea. Hanno passato una notte a smaltire la sbornia ed hanno entrambi
la testa fasciata secondo la cura omeopatica di Bibo. Come due zombie si vanno a
sedere sul divano.
Max (A Bea) Ti prego dimmi che hai un’aspirina, una novalgina, un’antalgil, un
moment, una tachipirina, un aulin, un farmaco qualsiasi.
Bea (Come un lamento) Uhhh… Poverino… Male testa?
Bibo (A Max) L’argilla presto farà effetto. Questo è un mal di testa da sbornia
non puoi prendere nessun farmac…(conato di vomito, esce correndo per la destra).
Bea (Come un lamento) Uhhh… Poverino… Male pancia?
Max Ieri sera abbiamo bevuto troppo.
Bea Festa di Halloween? Io indovino. Tu e Bibo (alza le braccia e cammina come
una mummia lamentandosi) …come dire voi? (in inglese) Mummy…
Max Ieri sera abbiamo bevuto troppo.
Bea Italiani bere solo quando triste. Tu e Bibo mummie tristi?
Bibo entra dalla destra e si siede al divano
Max No, anzi, eravamo allegri.
Bea Scusa ma io non avere aspirina. Cosa bere? Vodka, Gin, birra?
Max No, avevamo solo il…(conato di vomito, esce correndo per la destra).
Bea Italiani no bere. Italiani mangiare mangiare mangiare. Oggi è giorno
speciale. Oggi…come dire voi? (in inglese) Birthday…
Bibo Compleanno. E’ il tuo compleanno?
Bea Si compleanno. Noi facciamo grande festa?
Bibo Auguri. Perché non me lo hai detto prima?
Bea Oggi compleanno, oggi dire.
Bibo E oggi niente regalo! (Max entra dalla destra) Hai capito, Max? Oggi è il
compleanno di Bea.
Max Auguri. Quanti anni compi?
Bea Non si chiede anni a signora. Facciamo grande festa? Io faccio sandwich,
pollo fritto, wurstel alla bavarese. E poi faccio torta. (Prende la torta dal
tavolo e la mostra ai due) piace? Essere torta al limone.
Max e Bibo alla vista della torta hanno un conato di vomito ed escono correndo
per la destra
Bea (Con tono alto) No piace torta? La festa è alle otto. Voi fare presto. Tra
poco venire amici. Bibo io fatto sorpresa. Ho invitato anche tuo amico. Amico
tuo triste dell’altro giorno. Appena io dice a lui. Lui chiede: “Viene anche
Bibo?”. Max io fatto sorpresa pure a te. Invitato anche Alice. Ora io tornare a
casa. Fai presto. Ciao.
Bea esce dal centro con la torta. Max e Bibo entrano dalla destra. Bibo guarda
dallo spioncino mentre Max si siede affranto sul divano.
Bibo (Guardando nello spioncino) Amico mio triste? Ma ha invitato il marito di
Marta? E come diavolo avrà fatto? Dove l’ha trovato il numero?
Max Rilassati, tanto sa chi sei, sa pure dove abiti, prima o poi lo devi
affrontare. Piuttosto perché ha invitato Alice?
Bibo (Guardando nello spioncino) Carine le amiche di Bea. Sai, ha delle colleghe
molto molto molto sexy.
Max Tu le hai conosciute tutte?
Bibo No, solo qualcuna.
Max Ma… tu… ehm… quando esci con loro… ehm… diciamo… hai capito, no?
Bibo Che vuoi dire? Se ci vado a letto?
Max Ecco si.
Bibo Se ci piacciamo… Se cedono al mio fascino… Non ti ricordi come vanno queste
cose?
Max Voglio dire. Esci con loro. Fai il tipo romantico. La cenetta, le candele e
poi… come ragazze normali.
Bibo Ma che hai? Sei ancora ubriaco?
Max Cenetta, candele e poi…
Bibo Sei ancora ubriaco. La testa come va? Sai che gli impacchi si devono rifare
ogni due ore. Ho lasciato l’argilla in cucina.
Max si alza e comincia a camminare verso destra. Poi guarda
Bibo,cucina,Bibo,cucina.
Bibo Puoi prenderla, Max? Sei più vicino!(Max non si muove) Devo contare i
passi?
Max (Spazientito) Basta con questa storia. Io non ti prendo proprio niente. Era
un gioco che facevamo da bambini. Ora siamo adulti. (Si siede sul divano e si
toglie la benda dalla testa) E poi questa medicina naturale è una stronzata. Io
ho la testa che mi scoppia.
Bibo La medicina naturale funziona solo se tu ci credi. (Si toglie la benda
dalla testa) A me il mal di testa è passato. Tu sei il solito
farmaco-dipendente. Se vuoi l’aspirina, è in cucina nella cassetta dei
medicinali.
Max (Uscendo di corsa per la sinistra) Sei uno stronzo. (Dalla sinistra) Avevi
un’aspirina e non me lo hai detto. Bastardo. Ma non la trovo, dov’è?
Bibo (Con tono alto) Hai aperto la cassetta?
Max (Dalla sinistra) Si.
Bibo (Con tono alto) Vedi il vasetto di argilla?
Max (Dalla sinistra) Si.
Bibo (Con tono alto) Me la porti? Sei più vicino!
FINE I ATTO
(Musiche: IL QUADRATO E IL CERCHIO di Paolo Conte. Tutto L’INTRO +” Ho visto il
cielo grigio e frecce gialle e nere attraversare spazi lunghi e larghi in un
quadrato ingordo mentre io ...... pensavo al cerchio che nessuno vede, ma si
sente fremere e vibrare comeun lago indiano d'aria, ecco io ...”. La musica
sfuma)
Atto II
Siamo sempre nella casa di Bibo. Sulla parte di fondo il calendario segna sempre
il quattro del mese. Dalla casa di Bea arriva il suono assordante della musica
da discoteca “I’ve got the power” di Snap. Bibo è al computer che lavora. Dopo
un po’ Max entra dalla sinistra tenendosi la testa con un bicchiere e si siede
al tavolo e prende una pillola.
Bibo Quella roba ti ucciderà.
Max Ma devono fare tutto sto casino?
Bibo E’ una festa, Max. Si stanno divertendo, loro! Ed io non posso andarci
perché Bea ha invitato Antonio. Potresti farmi un favore?
Max Non ricominciare. Non mi muovo di qua. Non ti prendo niente. Ho la testa che
mi scoppia.
Bibo Voglio solo che vai alla festa a vedere se c’è il marito di Marta. Se non
c’è possiamo andare di la a divertirci anche noi.
Max Vorresti che io entrassi in quella bolgia?
Bibo Dai! Solo per un giro di ricognizione.
Max Ma se nemmeno lo conosco.
Bibo Sarà l’unico incazzato che non balla. E poi puoi chiedere a Bea.
Max Di la non vado.
Beatrice entra dal centro con un cappellino e una trombetta.
Bea Non siete ancora pronti?
Max Bea, ti ringrazio dell’invito, ma ho un mal di testa allucinante.
Bea Se tu balla. Male a testa finisce.
Bibo E’ già arrivato il mio amico?
Bea Oh si. Lui prima serio. No balla. Poi Erika fa ballo del… come dite voi?
Pancetta? Danza Arabia.
Max La danza del ventre.
Bea Si. Lei molto brava. Appena lui vede, lui cambia. Ballare, bere, giocare.
Bibo E’ riuscita a farlo ridere?
Bea Si. Ridere, ballare, lui fa… (imita il treno) ciuf, ciuf , trenino.
Bibo Si sta divertendo.
Bea Dai! Tu venire.
Bibo Non posso, mi dispiace. Non voglio lasciare Max da solo.
Max Ma che scherzi? Io me ne trono a letto. Tu vai pure. (Ironico) Vai a fare
il… (imita il treno) ciuf, ciuf , trenino col marito di Marta.
Bea No adesso lui non c’è. Lui ed Erika uscire. Andare via. (Sospirando) Oh
amore.
Bibo Davvero? (Mima un esultanza dopo un gol, a Max) Resta qui da solo! (A Bea)
Allora vengo subito (Uscendo per la destra) sono pronto in un attimo.
Bea Dai Max viene anche tu. Cosa fai tu solo? Ora inizia gioco del wurstel
bavarese. Molto ridere. Molto bello.
Max Che gioco è?
Bea Facciamo grande cerchio. Tutti ballare. Poi uno prendere wurstel con bocca e
passare a quello a destra. Quello vicino prende con bocca e passa a quello a
destra.
Max Che schifo…
Bea Perché? Wurstel è pulito. Tu male a pancia ecco perché tu schifo. Poi quando
musica finisce se tu ha wurstel in bocca tu devi bere birra e spogliare.
Max E alla fine tutti nudi e ubriachi…
Bea Birra no ubriacare.
Bibo (Entra dalla destra) Sono pronto.
Bea (Uscendo per il centro) Andare a fare gioco del wurstel bavarese.
Bibo (Uscendo per il centro) Cosa?
Max E’ come il nostro gioco della spazzola.
Max si alza tenendosi la testa. Si siede sul divano e prende un’altra pillola.
Max (Prende un piccolo registratore e si siede sul divano. Lo accende e ci parla
dentro) Finalmente arrivò il giorno tanto atteso. Beatrice aveva organizzato una
festa molto particolare. Donne bellissime, vestite solo con un perizoma,
servivano fiumi di champagne. Bibo decise che quella sera, Beatrice di Vienna,
sarebbe stata sua. Chiese consiglio al suo amico Max. La musica era assordante,
troppo assordante.
La musica aumenta. Max spegne il registratore e si stende. Si mette un cuscino
sulla faccia. Poi si siede. Poi si stende.
Max (Urlando) Basta!
Max si alza prende il telefono e compone un numero.
Max (Con voce camuffata) Senta io abito in via Cavour 18. L’inquilino
dell’interno 5 sta dando una festa. Fanno un chiasso tremendo. Musica a tutto
volume, urla, schiamazzi.(Pausa) Si, grazie. Via Cavour 18, interno 5. (Pausa)
Vi prego fate presto.
BUIO
(Musiche: I’VE GOT THE POWER di Snap. A tutto volume!)
Quadro V
Siamo nella casa di Bibo. Max,Bibo,Alice e Bea entrano dal centro. Bea indossa
solo una camicia da uomo. Alice indossa solo una coperta. Bibo è in mutande e
giubbotto. I tre sono stravolti per aver passato la nottata in commissariato.
Sono tutti infreddoliti. Max strappa il foglio dal calendario che ora segna il
cinque del mese.
Bea (A Max) Grazie per essere venuto a prendere.
Bibo (A Max) Ma tu non hai proprio sentito niente?
Max Te l’ho detto. Mi ero messo dell’ovatta nelle orecchie per non sentire la
musica.
Bea Polizia italiana stronzi come Austria. Io prepara the.
Bibo Lo stronzo è stato quello che ha avvertito la polizia. Ma io lo so chi è.
Max (Impaurito) Chi?
Bibo Vicidomini. Il vecchio del terzo piano. (Apre la porta del centro per farsi
sentire) Non ha nemmeno avuto il coraggio di lasciare le generalità. Ha fatto
una chiamata anonima.
Max (Chiude la porta) shhh.
Alice Da quando la polizia risponde a chiamate anonime?
Bibo (Apre la porta del centro per farsi sentire) Il bastardo ha chiamato venti
volte. Venti!
Max (Chiude la porta) shhh. Ti sentono tutti.
Bibo Se arrivano venti chiamate anonime, la polizia è costretta ad intervenire.
Bea La festa era così bella. Tutti felici. Ballare, ridere, bere. (Apre la porta
del centro per farsi sentire) Vicidonino stronzo!
Max (Chiude la porta) Ma, insomma, smettetela. Non potete essere sicuri che sia
stato lui.
Bibo E chi altri? Quel vecchio è antipatico, è maleducato, è sempre polemico. Ha
da ridire su tutto.
Alice Max ha ragione non possiamo esserne sicuri.
Bibo Cosa darei per sapere chi è stato?
Max Ma cosa te ne importa? Ormai il peggio è passato.
Alice Mentre tu te ne stavi nel mondo dei sogni sai noi cosa abbiamo passato?
Bea Loro portare in (in inglese) police station e domandare, domandare,
domandare. Noi nudi e fare freddo. Io non trovare più miei vestiti.
Bibo Capirai. Ci hanno trovato tutti ubriachi e nudi a ballare come matti.
Avranno pensato ad un orgia.
Max (Ad Alice) Potevano pure essere meno clementi e denunciarvi tutti.
Bea Io dire a …come dire voi? (in inglese) chef ?
Max Commissario.
Bea (Supplicando) Commissario. Tu fai buono. Mia festa di… (in inglese)
birthday. Io, Beatrice di Vienna. Lavorare Italia.
Max (Preoccupato) Hai detto al commissario che lavori in Italia?
Bea E lui ha detto: Si vede che tu brava ragazza di Vienna. Ma tu fare festa
troppo rumore.
Alice E finalmente, dopo una lunga notte, ci hanno fatto andare via.
Bea Meno che Antonio?
Max Chi è Antonio?
Bibo L’ex marito di Marta.
Max E’ tornato alla festa?
Alice Era talmente ubriaco che l’ha pure perdonato.
Bibo E’ scoppiato in lacrime e mi ha fatto le sue scuse.
Max Ma perché è rimasto in commissariato?
Bea Commissario non buono con lui.
Max Ma perché proprio lui?
Bea Quando lui tornare a festa con Erika. Noi, ricorda? Giocare a wurstel
bavarese. Lui molto bere, tanto bere. Stava al centro del cerchio e quando
musica fermare lui spogliare chi avere wurstel. Quando venuta polizia, un
poliziotto ha raccolto wurstel mentre tutti scappare. Poi hanno tolto musica e
lui pensare che poliziotto avere perso.
Max (Divertito) Nooo. E voleva spogliarlo?
Alice Sono dovuti intervenire quattro agenti per fermarlo.
Max (Ridendo) Ed è ancora in cella per questo? Poverino. Questa sbornia non la
dimenticherà più. Povero Antonio. (A Bibo) Però almeno la sbornia è servita a
farti perdonare.
Bibo Mica tanto.
Alice Quando l’effetto dell’alcool è finito, ed ha realizzato cosa era successo,
era ancora più incazzato di prima.
Bea Lui urla: è colpa tua se sono qui. Perché così arrabbiato con te?
Bibo Non lo so. Effetto dell’alcool.
Alice Però ragazzi, come ci siamo divertiti. (A Bea) Grazie per l’invito. Non mi
divertivo così da una vita.
Bibo Si è vero. E’ stata una festa stupenda. Dobbiamo organizzarne un’altra.
Bea Miei amici non vogliono venire ancora.
Max (Ad Alice) Era un compleanno. Musica, alcool, tanto fumo…
Alice E’ lo spirito che era diverso. La predisposizione.
Bibo (A Bea) Mettiamo a fare il the?
Bea Si! Una bella tazza di the caldo. (Apre la porta del centro per farsi
sentire) Vicidonino stronzo!
Bibo e Bea escono per la sinistra.
Max Allora ti sei divertita veramente tanto? (Alice non risponde) Tutti nudi a
ballare… A giocare al gioco del wurstel bavarese… A bere…
Alice Se Vicidomini si fosse fatto i cazzi suoi…
Max Non ti faceva schifo prendere un wurstel dalla bocca di un altro.
Alice L’alcool fa cadere molte barriere. Dovresti provare.
Max Non ti divertivi così da una vita.
Alice Non ero a quella festa per te. Volevo solo distrarmi.
Max Hai dato spettacolo ieri sera. Bel modo di distrarti.
Alice Senti Max, non ne voglio parlare. Ho sonno. Ho freddo. Ho un peso sullo
stomaco. Devo vomitare.
Max Vestiti, piuttosto. Non posso vederti conciata così.
Alice E che vuoi che mi metta? Chissà dove sono andati a finire i miei vestiti.
Max Ti ricordi almeno quando te li sei tolti?
Alice All’inizio si. Li mettevo a terra vicino a miei piedi. Poi è arrivato
quell’Antonio e non ho capito niente più. I vestiti te li strappava di dosso.
Max L’alcool fa cadere molte barriere.
Alice (Ridendo) Dovevi vedere come si è avvinghiato a quell’agente. Gli ha tolto
il berretto e gli ha strappato la giacca con una furia animalesca. L’hanno
fermato quando gli aveva quasi tolto la camicia.
Max Quell’uomo mi fa pena. Ora è rimasto da solo in gattabuia.
Alice (Ridendo) Per fortuna l’agente ha avuto sangue freddo. Io gli avrei
sparato.
Max Chissà cosa gli faranno.
Alice Non credo che lo tratterranno molto.
Max Ha aggredito un agente di polizia.
Alice Si, ma era ubriaco.
Max E’ un’aggravante.
Alice Se lo condannano, la colpa è di Vicidomini.
Max Non è stato lui!
Alice Tu che ne sai? Bibo è sicurissimo.
Max Ma ti pare che un vecchio in piena notte si mette a fare venti telefonate?
Alice Ma c’era poi tanto casino?
Max Vuoi scherzare? Musica a tutto volume, urla, schiamazzi. E poi quel continuo
suono di campana.
Alice Era il dj. Quando uno di noi bevevo, lui suonava quella grossa campana.
(Ride) Che festa! (Pausa) Ma tu non avevi i tappi alle orecchie?
Max Si, ma sentivo lo stesso.
Bibo e Bea entrano dalla sinistra. Recano due tazze di the a testa. Bibo da una
tazza ad Alice e Bea da una tazza a Max.
Alice (Sorseggiando) Buono. Ci voleva qualcosa di caldo.
Bibo (A Max) Per fortuna che tu non c’eri alla festa. Come avremmo fatto
stamattina a tornare tutti e quattro nudi?
Bea (Ridendo) Tutti e quattro in autobus.
Alice Ci arrestavano un’altra volta.
Bibo Io a mio padre non lo chiamavo di certo.
Alice Sei pazzo? (Finge di parlare al telefono) Pronto? Mamma? Mi vieni a
prendere al commissariato? Sai, sono completamente nuda.
Tutti ridono
Bea (Irosa) Io chiamare a Vicidonino. Tu chiamato polizia e tu viene a prendere
noi.
Tutti ridono. Squilla il telefono. Bibo va a rispondere.
Bibo Pronto? (Pausa) Si. (Pausa) Si. (Copre la cornetta) E’ la polizia. (Pausa)
No, guardi… come ha detto che si chiama? (Pausa) Brigadiere Marinelli? (Pausa)
Farinelli. Ecco ci deve essere un equivoco. (Pausa) Io non ho… (Pausa) Io ero
alla festa. (Pausa) Si. (Pausa) Ecco, bravo. (Pausa) Avete il mio numero perché
ho lasciato le mie generalità. (Pausa) Si. Ero tra i fermati. (Pausa) Non ho mai
telefonato. (Pausa) Sono sicuro. Ero alla festa come potevo…(Pausa) Coosaa? Da
questo numero? Ma è sicuro? (Pausa) Guardi che sono io il proprietario di casa!
BUIO
(Musiche: IL PARADISO DEI CALZINI di Vinicio Capossela “Dove vanno a finire i
calzini quando perdono i loro vicini dove vanno a finire beati i perduti con
quelli spaiati quelli a righe mischiati con quelli a pois dove vanno nessuno lo
sa Dove va chi rimane smarrito in un’alba d’albergo scordato chi è restato
impigliato in un letto chi ha trovato richiuso il cassetto chi si butta alla
cieca nel mucchio della biancheria dove va chi ha smarrito la via”. La musica
sfuma)
Quadro VI
Siamo nella casa di Bibo. Max è al tavolo con il suo registratore.
Max (Parlando nel registratore) Era stata una notte di fuoco. La festa durava
già da qualche ora quando una soffiata aveva mandato tutto a monte. Dopo la
retata, la solita trafila al commissariato, Bea e Bibo si erano trovati
finalmente soli. Ora i loro corpi esausti giacevano sul letto. I profumi della
notte erano ancora nell’aria. Ma la mente di Bibo non riusciva a distrarsi.
Aveva in mente solo una cosa. Scoprire chi aveva fatto la spia. Nella sua mente
rimbombava soltanto un nome: Vicidomini.
Squilla il telefono. Max spegne il registratore. Parte la segreteria telefonica
di Bibo.
Bibo (Voce) Risponde la segreteria telefonica di Bibo. Non sono in casa. Prego
specificare il sesso. Uomo o donna?
Marta (Voce) Alza quel cazzo di telefono. Lo so che sei in casa.
Bibo (Entra dalla destra ancora assonnato e prende il telefono) Pronto? Marta?
(Pausa) No non mi... (Pausa) Davvero? (Pausa) E come è successo? (Pausa) E’
stato arrestato? (Pausa) Nudo? (Pausa) Ma guarda un po’… (Pausa) Per amore?
(Pausa) Ah capisco (Pausa) Certo se ha fatto tutto questo per…(pausa) No
figurati (Pausa) Addio.
Max Marta ti ha lasciato?
Bibo posa la cornetta ed esce per la sinistra.
Max (Accende il registratore, parlandoci dentro) Bibo si svegliò nervoso. Non
aveva tanta voglia di parlare.
Bibo entra dalla sinistra. Strappa il foglio dal calendario, che ora segna il
sei del mese. Si siede alla scrivania.
Max Ho fatto il caffè. (Bibo non risponde, al registratore) Non aveva voglia di
fare colazione quella mattina. (A Bibo) Lavori da casa? (Bibo non risponde, al
registratore) Decise di rimanere a casa. Si sedette alla scrivania e cominciò
subito a lavorare. (A Bibo) Stamattina sono uscito presto. Sai chi ho incontrato
fuori la tua porta? (Bibo non risponde, al registratore) Non gli importava
niente. Nemmeno che Max aveva visto Vicidomini origliare fuori la porta di
Beatrice. (Bibo si gira di scatto ma poi continua a lavorare al computer. Max si
avvicina a Bibo) Perché non mi credi? E’ vero ho chiamato la polizia. Ma l’ho
chiamata solo una volta… al massimo due… ok tre… ho chiamato tre volte e basta.
Le altre diciassette volte ha chiamato qualcun altro. E quel Vicidomini
stamattina era fuori la porta di Bea. Secondo me è stato lui. La polizia non
sarebbe mai venuta per due telefonate anonime. (Scuotendo Bibo) Dai Bibo,
parlami. Non puoi tenermi il muso per una stronzata del genere.
Bibo si alza prende il registratore dalle mani di Max che non lo molla. I due
stringono forte il registratore.
Bibo (Parla al registratore) Bibo aveva deciso di non parlare più con quella
merda di Max.
Max (Parla al registratore) Max, che non era affatto una merda, non capiva il
perché.
Bibo (Parla al registratore) Quella merda di Max aveva fatto passare una notte
in cella al suo amico Bibo, alla sua ex ragazza ed ad altre cinquanta persone,
solo perché era un paranoico del cazzo che odiava le feste, il caos, la musica,
il fumo.
Max (Parla al registratore) Max non aveva colpe. Quel bastardo di Vicidomini
aveva chiamato la polizia.
Bibo (Parla al registratore) Le telefonate provenivano tutte dall’appartamento
di Bibo.
Max (Parla al registratore) Solo quattro provenivano da qui.
Bibo (Parla al registratore) Max non aveva giurato che erano solo tre? Comunque
al centralino della polizia risultava che tutte e venti provenivano da qui.
Bea (Entra dal centro. Bibo e Max non la stanno a sentire) Ciao, Italia.
Bibo (Parla al registratore) In ogni caso, anche per una sola telefonata, io non
parlo più con te. Potevi pure venire di la e chiederci di abbassare la musica.
Sei un bugiardo.
Bea Io uscire presto stamattina.
Max (Parla al registratore) Senti, senti, chi è che ha il coraggio di darmi del
bugiardo.
Bea Sai chi vedere fuori la tua porta?
Bibo (Parla al registratore) Io le bugie agli amici no le dico.
Max (Parla al registratore) Potrei farti un elenco lunghissimo.
Bea Vicidonino.
Bibo (Parla al registratore) Sono proprio contento di avertele dette. Anzi, te
ne ho dette troppo poche.
Bea (Strappa il registratore dalle mani di Bibo e Max) Vicidonino era fuori la
tua porta.
Bibo (A Bea) Quando?
Bea Stamattina presto.
Max (A Bibo) Vedi, che avevo ragione.
Bea (A Bibo) Era fuori questa porta con orecchio vicino.
Bibo Ma cosa vuole quel vecchio da noi?
Max (A Bea) Stamattina l’ho visto fuori alla tua porta ad origliare.
Bea (A Bibo) Puoi dire a Max merda che non parlare con lui.
Max (A Bea) Anche tu? Volete capire che io non ho fatto tutte le telefonate.
Bibo (A Bea) Quando ti ha visto cosa ha detto?
Bea (A Bibo) Niente! Lui volere parlare mai io subito detto (in austriaco) das
Sie sterben alter Mann Dirnesohn.
Bibo (A Bea) Brava! (A Max) Le ha detto (storpiando la frase) das Sie sterben
alter Mann Dirnesohn.
Max E che significa?
Bibo Boh… (A Bea) E che significa?
Bea (A Bibo) Muori vecchio figlio di puttana.
Max Vabbè ma si tratta sempre di un vecchio.
Bea (A Bibo) Tu chiama polizia.
Bibo (A Bea) E che gli dico? Io invece gli vado a parlare. Busso alla sua porta
e gli chiedo che voleva fuori la mia porta.
Bea (A Bibo) Tu non va da solo, vai con… (guarda Max) va da solo.
Bibo (A Bea) Ma che vuoi che mi faccia? (Uscendo per il centro) Vado
semplicemente a chiedergli una cosa.
Bea (A Bibo) Lui cattivo e molto grande. Attento lui pericoloso.
Bibo (Riappare dal centro) Lascio la porta aperta, così potete sentire…(Esce dal
centro)
Bea (A Bibo) Tu urlare forte e io correre (Bea va alla porta del centro e guarda
fuori).
Max (Si siede sul divano) Secondo me stiamo esagerando.
Bea (Guardando fuori) Vicidonino ha aperto porta.
Max Vedrai che ora chiariscono tutto.
Bea (Guardando fuori) Penso che ora Bibo entrato. (Preoccupata) Non sentire più
voce. (Guarda in alto) Non sentire nemmeno passi. (Guarda fuori e urla forte)
Ahhh…
Max si alza di scatto. Bea si allontana dalla porta e compare Alice interdetta.
Alice (Entra dal centro) Scusami Bea, ti ho spaventata?
Bea (Riprendendosi) No, figura. Io guardavo fuori e non ho visto arrivare.
Alice Che stavi facendo?
Max Bibo è andato su da Vicidomini per capire perché stamattina era fuori dalla
porta ad origliare.
Alice (A Bea) Vicidomini stava qua fuori?
Bea (Guardando fuori) Io non sento più rumori.
Alice (A Bea) Vicidomini abita proprio qui sopra?
Max Si. E’ l’appartamento sopra a questo.
Bea (Guardando fuori) Cosa fare Bibo? Perché non scendere?
Max Staranno parlando civilmente. (Ad Alice) Come mai da queste parti?
Alice (A Bea) Gli puoi dire che con lui non ci parlo.
Bea (Guardando fuori) Non posso. Anche io non parla con lui.
Max Va bene, va bene, ho capito. Voi siete convinte che è colpa mia. Ok. Ma
intanto il buon (imita Bea) Vicidonino, stamattina alle otto, era qui fuori che
origliava nell’appartamento di Bea e in questo.
Alice (A Bea) Origliava pure fuori dalla tua porta? Ma che cavolo vuole quel
vecchio? Bibo da quanto tempo è salito?
Max Dieci minuti. Ma è inutile preoccuparsi. E’ il solito vecchio che non ha
niente da fare e ficca il naso negli affari altrui.
Bea (Guardando fuori) Shhh. Sento qualcosa.
Alice (Sottovoce) Cosa senti?
Bea Porta che apre.
Alice (Sottovoce) Io non sento niente.
Bea (Sottovoce chiama) Bibo.
Alice (Sottovoce chiama) Bibo.
Max (Si avvicina alle due. Urlando) Bibo.
Bea e Alice urlano spaventate.
Alice Ma sei matto?
Max Mi avete stufato ora vado sopra a bussare.
Bea (Ad Alice) Chiama polizia.
Alice Bea ha ragione, chiamiamo la polizia.
Max Ma quale polizia? Mica è il mostro di Firenze (Esce per il centro).
Alice e Bea guardano fuori dalla porta. Dopo un po’ si sente un urlo di
Vicidomini. Alice e Bea urlano terrorizzate. Alice si precipita al telefono e
compone il numero della polizia.
Alice Pronto Polizia? Vi prego correte! C’è un pazzo al piano di sopra che sta
ammazzando un mio amico.
BUIO
(Musiche. PROFONDO ROSSO dei Goblin)
Quadro VII
Siamo nella casa di Bibo. Alice e Bea sono sedute sul divano. Dopo un po’ Max e
Bibo entrano dal centro. Appena li vedono, Alice e Bea si alzano di scatto. Max
è visibilmente dolorante.
Alice Allora? Com’è andata?
Bibo Questo commissario è davvero un santo.
Max Il commissario? Guarda che casomai, Vicidomini è stato un santo. Se avesse
sporto denuncia, ora io sarei nei guai.
Bibo Si lo so. Ma era la seconda volta che mi portavano in commissariato in
poche ore.
Max (Ad Alice) Ma come ti è saltato in mente di chiamare la polizia?
Bea Abbiamo sentire urlare.
Alice Non potevamo sapere cosa stava succedendo realmente?
Bea Non vedere che tu… come dite voi? Picchiare Vicidonino (Come un lamento)
Uhhh… Povero Vicidonino.
Max Picchiare poi… L’ho solo spinto.
Bibo Gli hai dato una spinta che a momenti lo facevi rotolare per tutte le
scale.
Alice Ad un vecchio di settanta anni.
Max Ecco! Ora tutti a dire (imita il lamento di Bea) povero vecchio. Ora sono io
lo stronzo che picchia i vecchi. Vi siete messi li a fomentarmi. E’ un mostro.
Sta ammazzando Bibo. Quando sono salito, ho visto che aveva un coltello in mano,
mi sono un attimo spaventato.
Bibo E l’hai placcato!
Bea Pracato?
Bibo Si, come si fa a rugby (mima un placcaggio su Bea spingendola sul divano)
Bea (Come un lamento) Uhhh… Povero Vicidonino.
Alice Per fortuna, ha retto bene all’urto.
Bea Mica tanto bene, sono andati a ospedale.
Bibo Veramente, siamo andati in ospedale per Max.
Max (Toccandosi la spalla indolenzita) Mi ha detto che ha fatto quindici anni di
lotta libera. Quell’uomo è una roccia.
Bea Ma perché lui… come dire voi? origlia…?
Bibo Non origliava. (Prende una busta dalla tasca) E’ venuto giù a portarmi
questa raccomandata. Non si ricordava se io abitavo in questa casa o nella tua.
Cercava di sentire la mia voce.
Alice L’abbiamo trattato come un mostro. Invece voleva solo consegnarti una
raccomandata.
Max Poteva pure bussare e chiedere ad uno dei due.
Bibo Bea, appena l’ha visto, l’ha mandato a fare in culo in austriaco. (Ride)
Ragazze dovevate esserci. Mi stava portando il tagliacarte quando ho visto
spuntare qualcosa dalla porta. (Ride sempre di più) Li per li non avevo capito
che era Max.
Alice (Ride) Immaginati che strizza che s’è preso il vecchio.
Bea (Ride) Complimenti Max, Vicidonino stava facendo (in inglese) touch down.
Max Non c’è nulla da ridere. Potevo anche ammazzarlo.
Alice Poteva anche ammazzarti lui con il… (non riesce a trattenere le risate)
tagliacarte.
Max Sembrava un coltello.
Bibo Per fortuna tutto si è risolto bene. Mi sono scusato con lui anche per
l’altra sera. E sapete cosa mi ha detto? (Guarda Max. Pausa) Non ha proprio
sentito che c’era una festa qui sotto. A quell’ora già dormiva.
Max Io ho telefonato solo sei volte.
Bea (A Bibo) Vogliamo andare a vedere Vicidonino come sta?
Bibo Si, dai! Ha detto che ti voleva conoscere.
Bea e Bibo escono per il centro.
Max Stamattina lo odiavano. Ora vedrai che diventano anche buoni amici.
Alice Bea lo odiava perché credeva che fosse stato lui a rovinargli la festa.
Max Avevo mal di testa. Li conosci i miei attacchi di emicrania. Stavo
impazzendo.
Alice Va bene, non mi interessa. Hai parlato con Bibo?
Max Sono già scaduti i due giorni?
Alice Lo sapevo. E’ passata una settimana e non gli hai ancora detto niente. Ok,
allora lo faccio io.
Max No. Qualcosa gli ho accennato.
Alice Davvero? E cosa ne pensa?
Max Non è che glielo spiegato bene. Ho fatto un discorso generale. Più alla
larga.
Alice Ho capito. Non gli hai detto niente!
Max Non è vero. E’ solo che non potevo dirgli tutto. Avevo bisogno di più tempo.
Alice Max, ti prego, non farmi arrabbiare. Avevamo detto solo pochi giorni. E’
passata una settimana.
Max Sei giorni.
Alice Ok sono passati sei giorni. Quanti altri vorresti che passassero? Ora che
scende Bibo, gli facciamo un bel discorsetto. Anzi gli fai un discorsetto. Se
vuoi vi lascio soli. Me ne vado a casa di Bea.
Max Ma non so che dirgli, come dirglielo.
Alice Gli dici semplicemente: “Sai perché Alice mi ha lasciato? Perché…” e poi
continui tu.
Max Grazie, sei veramente di aiuto.
Bea e Bibo entrano dal centro.
Bea Quello uomo è troppo bravo.
Bibo (A Max) Sai cosa c’ha detto? Pensate piuttosto al vostro amico. Sono
preoccupato per la sua spalla.
Max (Imita Bea) Quello uomo è troppo bravo.
Alice (A Bea) Andiamo a casa tua? Bibo e Max devono parlare.
Bibo (A Max) Di cosa?
Bea Ora venire mia collega Erika. Noi dobbiamo lavorare. Se tu non scoccia tu
venire.
Max Se dovete lavorare, allora Alice può rimanere qui.
Bibo (A Bea) Alice è brava, può darvi una mano.
Max Spiritoso! Alice resta pure.
Bea No Alice viene. Così aiutare con Erika. Lei è triste perché uomo ha
lasciato.
Bibo Ma non era single?
Bea No lei fidanzata con Antonio. Lui stronzo. E’ tornato con moglie.
Bibo Antonio, il marito di Marta?
Bea Si amico tuo triste triste. (Ad Alice) Andiamo che ora Erika arrivare.
Alice e Bea escono dal centro.
Max (Urlando) Alice, resta!
Bibo Ma perché non vuoi che vada di là?
Max Alice non può restare di là mentre Bea e Erika… ehm… lavorano.
Bibo Non le darà alcun fastidio.
Max Riesci ad essere serio almeno una volta? (Facendo il verso a Bibo) Alice è
brava, può darvi una mano.
Bibo Cavolo Max, ma che hai? Sei nervoso? Alice non le disturberà. Bea ed Erika
fanno solo delle traduzioni.
Max (Interrompendolo) Ecco! Bravo! Alice deve guardare loro che fanno quelle
dannate tradu... Traduzioni?
Bibo Si Bea ed Erika fanno traduzioni dal tedesco all’italiano e viceversa. Ma
tu cosa credevi?
Max (Ridendo) Traducono testi tedeschi. (Ridendo come un pazzo) Io sono proprio
un coglione.
Bibo (Uscendo per la sinistra) Prendo un po’ di whisky. E’ stata una settimana
dura per te.
Max (Ridendo) Per questo tu hai detto che Alice è brava. (Ridendo come un pazzo)
E’ laureata in lettere.
Bibo (Entra dalla sinistra con una bottiglia e due bicchieri e si siede sul
divano) Ma di cosa dobbiamo parlare io e te?
Max (Smette di ridere) Nulla.
Bibo (Porge un bicchiere) Alice ha detto che io e te dovevamo parlare.
Max (Rifiuta il bicchiere) No, Bibo, per me no grazie. Devo ancora smaltire
quella sbornia al limoncello.
Bibo (Riempie il suo bicchiere) Come vuoi. Ma, ripeto, ti farebbe bene.
(comincia a sorseggiare) Allora non dobbiamo parlare?
Max Forse si.
Bibo (Sorseggiando) E di cosa?
Max (Si siede sul divano. Prende la bottiglia e il bicchiere. Riempie il suo
bicchiere e lo beve in un colpo solo) Di molte cose.
Bibo (Sorseggiando) Per esempio?
Max (Riempie il suo bicchiere e lo beve come prima) Bibo, sai perché Alice mi ha
lasciato?
Bibo (Ridendo) Mica centro io? (Max non risponde. Serio) Centro io in qualche
modo? (Max non risponde. Si alza) Senti, Max, io non so cosa Alice ti possa aver
detto, ma, credimi, non è come pensi tu.
Max Bibo, che cazzo stai dicendo?
Bibo Ti capisco, tu ora sei arrabbiato, ma posso spiegare tutto.
Max (Alzando il tono) Bibo, cosa cazzo vuoi spiegare?
Bibo Tra di noi non c’è mai stato niente.
Max (Alzando il tono) Tra di noi, chi?
Bibo Tra me e… ehm... cosa… come dite voi? Alice.
Max (Si alza infuriato) Brutto bastardo, ci hai provato anche con Alice?
Bibo Ma cosa dici? Non hai capito proprio niente.
Max si scaglia contro Bibo che riesce a scansarsi. I due cominciano a girare
attorno al divano. Ad ogni frase si fermano e poi ricominciano a girare.
Max Io ho capito tutto. Se ti prendo ti gonfio. Alice mi avrebbe dovuto lasciare
per questo?
Bibo Ma perché non era questo che volevi dirmi?
Max Se sei un uomo fermati che devo romperti il culo.
Bibo Ma calmati… Non è come pensi tu…
Max (Urlando) Calmarmi? Io ti ammazzo!
Bibo Ti dico che non c’è stato niente. E’ un equivoco. E’ successo tanto tempo
fa.
Max (Urlando) Pure? Era da tanto tempo che scopavate, tu e quella troia?
Bibo Ma quale scopare. Sei proprio fuori strada. E poi è una cosa mia. Alice non
centra niente.
Max (Urlando) Ammazzo prima a te e poi a lei.
Alice (Entra dal centro. A Bibo) Smettila di urlare come un pazzo. Ti sentono
tutti.
Max (Urlando) Sono io che sto urlando. Indovina perché?
Alice (A Max) Tu?
Max Ti meraviglia tanto? Bibo mi ha detto tutto!
Alice (A Bibo) Cosa gli hai detto? (A Max) Non glielo hai detto ancora? (A Bibo)
Non dirmi che tu gli hai detto… (A Max) Tu dovevi parlare con lui! (Si sente
male, si accascia sul divano svenuta) Oh Dio non mi sento bene.
Max Ora la troia sta male!
Bibo (Soccorre Alice) Alice che hai? Stai male?
Max Non la toccare!
Bibo Smettila, non vedi che è svenuta. (Schiaffeggiando Alice) Alice, su non
fare così, Alice, Alice.
Max Toglile le mani da dosso, verme! (Scuotendo Alice) Alice, svegliati!
Bibo (Uscendo per la sinistra) Guarda che mica ti sente.
Max (Dolce) Alice, mi stai facendo paura, svegliati!
Bibo (Entra da sinistra con una bottiglia di aceto che mette sotto il naso di
Alice) Ecco, si riprende.
Alice (Rinvenendo) Cosa è successo?
Max Sei svenuta.
Bibo Ora chiamo il dottore.
Alice No grazie, ora sto bene. Non ho retto alla forte emozione.
Max Non pensavi che (con disprezzo) questo disgraziato avesse il coraggio di
confessare quello che c’è stato tra voi (si siede al tavolo con la testa fra le
mani).
Bibo Non ho niente da confessare (si siede alla scrivania).
Alice Non ricominciate, vi prego. Ognuno di voi ha qualcosa da confessare
all’altro.
Max Lui già ha confessato la vostra tresca. Traditori.
Alice Ed invece tu non hai capito un cavolo! (A Bibo) Gli dici le cose come
stanno?
Max Non voglio sentire una sola parola in più (si tappa le orecchie).
Alice (Si alza ma un capogiro la fa risedere) Tu ora stai a sentire Bibo cosa ha
da dire.
Bibo Max, tu sei il mio migliore amico…
Alice (Interrompendolo) Taglia corto!
Bibo Io sono da sempre inn…
Alice (Interrompendolo) Troppo corto!
Max E lascialo parlare.
Bibo Io sono da sempre, insomma da un bel po’, innamorato di Alice.
Max (Si alza incredulo) Coosa? Ma da quando? Hai 35 anni. Sei un single da
sempre. Cosa può sapere dell’amore uno che si fa chiamare Bibo? (Ad Alice)
E tu lo sapevi e non mi hai detto mai niente? (si siede al tavolo con la testa
fra le mani).
Bibo Io ho sbagliato anche a confessarlo a lei. Ma ti ripeto, tra noi non c’è
mai stato niente.
Alice E poi io sono innamorata di te.
Bibo E tu sei il mio migliore amico. Hai ragione sono un verme. Dovevo dirtelo.
Almeno ora lei non ti avrebbe lasciato per colpa mia.
Alice Non l’ho lasciato per quello. Hai sentito cosa ho detto poco fa? Io sono
ancora follemente innamorata di lui. (A Max) Ora tocca a te confessare.
Max (Si alza) Bibo ho da darti due notizie. Forse avrei dovuto dirtelo prima ma
non ho trovato mai il cor…
Bibo (Interrompendolo) Taglia corto!
Max Ho una notizia cattiva e una buona. Ho scoperto di essere gay.
Bibo (Si alza incredulo) Coosa? Ma da quando? Ti prego dimmi che questa è quella
cattiva!
Max No questa è quella buona.
Bibo (Ridendo) Cazzo, Max, ci avevo quasi creduto. (Ad Alice) Mi avete fatto un
bello scherzo.
Alice E’ tutto vero.
Bibo (Prende la bottiglia di aceto e se la annusa) Ma come è possibile? Tu non
puoi essere un… ehm…
Max Finocchio? Culattone? Frocio? Ricchione? Puoi chiamarmi come vuoi, ormai non
mi fa alcun effetto. Forse lo sono stato da sempre ma lo scoperto solo poco
tempo fa.
Bibo (Ad Alice) E tu l’hai lasciato per questo?
Alice No.
Max Ho ancora la cattiva notizia da darti.
Bibo Se ora mi dici che hai l’aids, giuro che non ti credo.
Max No, stai tranquillo. Non sono mai stato con un uomo. Vedi Bibo, non so
proprio come dirtelo, io penso di essere innamorato di te.
Bibo (Fa una sniffata di aceto) In che senso?
Max Ma non lo so. Il dottore dice che forse incarni il mio uomo ideale.
Bibo (Fa una sniffata di aceto ancora più forte) Sei stato da un medico?
Alice Siamo in cura da uno psicologo da tre mesi.
Bibo No, io non ci posso credere. Il mio migliore amico…
Max E’ frocio! Perché ti fa tanto schifo? Può succedere a tutti…
Bibo (Interrompendolo) Non credo proprio.
Alice Lo psicologo ha consigliato a Max di dirtelo. Di vivere serenamente questo
cambiamento. Lui non si decideva e allora io l’ho lasciato.
Bibo Ma ci deve essere una cura. Non può succedere così, da un momento
all’altro. (Si ferma a pensare. Spaventato) Ti ho fatto dormire anche nel mio
letto.
Max Ma che credi che voglio violentarti?
Alice Il problema è un altro. Ed è molto più grave.
Bibo Ah… c’è un problema più grave di questo? (Fa una sniffata di aceto ancora
più forte)
Max Ognuno di noi è innamorato della persona sbagliata.
Bibo Ma smettila. Io posso essere innamorato di Alice. Alice può essere
innamorato di te. Ma tu… tu non puoi… essere innamorato di me. Per innamorarsi
c’è bisogno di tempo. Bisogna conoscersi. Sentirsi più volte al giorno. Vedersi
quasi tutti i giorni. (Si ferma a pensare. Spaventato) Oh… mio Dio, Oh… mio Dio.
Alice (Si alza) Ma ognuno di noi sa che non può rinunciare a quella persona.
Alice tende la mano a Max che la afferra. Tende la mano a Bibo che la afferra
Max tende la mano a Bibo che si ritrae schifato. Bibo lascia la mano di Alice.
Bibo Per voi è tutto così facile? Mi dispiace, io non ci riesco… sono confuso…
sconvolto… ma cosa vi aspettavate? Bibo ama Alice che ama Max che ama Bibo. Ma
che cazzate sono? Mi sembra un brutto sogno. E quando mi sveglio non voglio
trovarvi qui.
Bibo esce per la destra. Alice si siede sul divano. Max si siede al tavolo.
BUIO
(Musiche: GIUDIZIO UNIVERSALE di Samuele Bersani. La musica sfuma)
Quadro VIII
Siamo nella casa di Bibo. Bibo sta apparecchiando la tavola. Bea entra dalla
sinistra con altre vettovaglie. Si ferma a guardare il calendario che è ancora
fermo sul sei del mese. Poi da una mano a Bibo ad apparecchiare.
Bea Perché tuo calendario è fermato?
Bibo Non lo tocco da un paio di mesi.
Bea Quello è giorno che Alice e Max andare via tristi tristi?
Bibo Si, forse è per quello che non l’ho più cambiato. Il pollo è pronto?
Bea Ancora cinque minuti. Dai però storia è bella. Tre amici da tantissimo
tempo. Che amano tutti una persona. Triangolo scaleno.
Bibo Devo tagliare il pane.
Bea Tagliato io. Io voglio innamorare. Innamorata è bello. Io non trovo mai uomo
che mi fa perdere la testa. Tu non pensi che innamorato è bello?
Bibo Certo, è bellissimo. Ma se ti innamori della persona sbagliata? Se quella
persona è innamorata del tuo migliore amico?
Bea Meglio del tuo migliore amico che di un estraneo.
Bibo E se il tuo migliore amico è innamorato di te?
Bea Non è male! Anche tu sei innamorato di Alice che è la tua migliore amica.
Importante è sapere tu cosa vuoi veramente. Fare scelta giusta. Trovare
equilibrio. Come dire voi? Fare quadrato un cerchio?
Bibo Far quadrare il cerchio.
Bea E’ un modo di dire che fa molto ridere.
Max (Dalla sinistra con un pentola che poggia sul tavolo) A tavola. La pasta è
pronta.
Bea (Sedendosi a tavola) Oh… finalmente assaggiare puttanesca di Max.
Bibo (Sedendosi a tavola) E’ da quando ti sei trasferito qui che parli di questa
famosa ricetta. Dall’odore sembra uguale alla mia.
Max (Comincia a fare i piatti) Assaggiali prima e poi parli.
Bea Non mi sembra vero che voi due felici. Viva amici italiani. Ora facciamo
brindisi. Ci siamo scordati vino in frigo.
Bibo Max lo vai a prendere? Sei più vicino.
Max Non vedi che sto facendo i piatti?
Bea Vado io.
Bibo No, ferma, dove vai? In questa casa vige questa regola e bisogna
rispettarla.
Bea Volete litigare ancora per questa storia?
Max Ok, Ok non voglio litigare ancora per questa storia. Le regole sono regole e
vanno rispettate. Tocca a me, sono più vicino. (Alzando la voce) Tesoro, dai,
siamo a tavola. Porti il vino che è in frigo?
Alice (Dalla sinistra con una bottiglia di vino) Eccomi. (Versa da bere per
tutti) Stavo togliendo il pollo dal forno. A cosa brindiamo? Ai due mesi di
convivenza in tre? (Alza il bicchiere)
Bibo (Alza il bicchiere) A noi tre.
Bea Aspettate. Manca Vicidonino.
Max (Alzando il bicchiere) Vicidonino venga, stiamo aspettando lei.
Tutti e quattro si girano verso la porta di sinistra.
FINE II ATTO
(Musiche: IL QUADRATO E IL CERCHIO di Paolo Conte. Tutto L’INTRO +” Ho visto il
cielo grigio e frecce gialle e nere attraversare spazi lunghi e larghi in un
quadrato ingordo mentre io ...... pensavo al cerchio che nessuno vede, ma si
sente fremere e vibrare comeun lago indiano d'aria, ecco io ...”. La musica
sfuma)