Nel Bluff dipinto di Bluff

di

Gianluca Papadia




Personaggi:

Riccardo, 40 anni
Carla sua moglie, 35 anni
Amanda vicina di casa, 40 anni
Silvano fratello di Carla , 30 anni
Tullio capo di Riccardo, 50 anni
Debora collega di Riccardo, 25 anni
Paola moglie di Tullio, 40 anni
Giorgio amico di Riccardo, 40 anni
Avvocato Giordano vicino di casa, 40 anni



Atto I

Il salone della casa di Riccardo e Carla. Sulla destra della parete di fondo c’è un angolo cottura con uno snack e due sgabelli alti. Sulla sinistra una porta dà sul corridoio e quindi sulle altre stanze. Al centro della parete di fondo c’è un balcone che dà sul giardino di casa. Al centro della scena un divano e di fronte una tv vista da dietro. Sulla parete di sinistra un tavolo per 4 persone. All’aprirsi del sipario è tutto buio. Si sente il pianto insistente di un neonato.

Carla (Da dentro con voce assonnata) Tocca a te. (Pausa) Riccardo sveglia, tocca a te!
Riccardo (Da dentro con voce assonnata) Si, ho capito.
Si sente il neonato che strilla ancora di più.
Carla (Da dentro con voce assonnata) Ti sei riaddormentato?
Riccardo (Da dentro con voce assonnata) No, ora, mi alzo.
Si accendono le luci. Riccardo entra dalla sinistra indossando un pigiama. Va alla cucina e prepara il biberon. Il neonato urla ancora di più.
Riccardo (Alludendo al figlio) Per questo bimbo non ci vuole il biberon, ci vuole l’esorcista! (Il neonato piange disperato) Un momento… Papà ti sta preparando il biberon. Arrivo…
Mentre il neonato piange sempre di più, Riccardo finisce di preparare il biberon ed esce per la sinistra, facendo cadere il biberon più volte. Finalmente dopo un po’ il pianto cessa. Riccardo rientra da sinistra in punta di piedi. Il bambino riprende a piangere. Lui esce velocemente per la sinistra.
Carla (Da dentro , urlando) Riccardo! Ti sei addormentato!
Riccardo (Da dentro con voce assonnata) No, tranquilla sono sveglio.
Finalmente dopo un po’ il pianto cessa. Riccardo rientra da sinistra in punta di piedi. Il bambino riprende a piangere sempre più forte. .Riccardo cerca qualcosa nei cassetti e poi esce per la sinistra. Finalmente dopo un po’ il pianto cessa.
Carla (Dopo un po’. Da dentro) Riccardo, già hai finito?
Riccardo (Da dentro) Te l’avevo detto che prima o poi imparava a tenere il biberon da solo.
Carla (Da dentro) Riccardo, ma ha solo due mesi, non riesce ancora a reggerlo…
Riccardo (Da dentro) Certo che ci riesce.
Carla (Da dentro) Gli cade dopo due secondi. (Dopo una pausa) Riccardo, mi dici come mai ora riesce a tenerlo?
Riccardo (Da dentro) Carla, dormi non ti preoccupare… (Dopo una pausa) Gli ho attaccato le mani con lo scotch…
Carla (Da dentro, urlando) Nicooooo!
BUIO


Amanda è seduta su uno sgabello dello snack. Accanto a lei un passeggino con dentro Niccolò. Sullo snack c'è una scatola di fazzolettini. Amanda sta leggendo un fotoromanzo. Amanda indossa un abito elegante, è truccata e ha i capelli come se fosse appena uscita dal parrucchiere.

Amanda (Leggendo, con voce da uomo) Jennifer, ti lascio perché ti amo troppo. (Leggendo, quasi in lacrime con voce normale) Oh... Bob... sei eccezionale... questa frase non me l'aveva mai detta nessuno prima d'ora (prende un fazzolettino e si soffia il naso, a Niccolò) Scusami Nico ma non riesco a trattenermi... (riprende a leggere con voce da uomo) Sei tu che sei unica... Ricordi quando ti dissi che dovevo partire per l'Africa? (con voce normale) Si, Bob (con voce da uomo) Non era vero, Jenny. Avevo bisogno solo di tempo per capire... (con voce normale) ma sei stato via un anno (con voce da uomo) Si, Jenny... ma non ti ho detto la verità, per proteggerti (con voce normale) Grazie, Bob (con voce da uomo) Figurati, Jenny. (con voce normale) avrai sofferto tanto, Bob (con voce da uomo) Si, Jenny (con voce normale) per questo sei andato a letto con mia sorella...(con voce da uomo) l'ho fatto per noi due, Jenny (con voce normale) Oh... Bob quanto mi sono sentita amata in qui momenti (con voce da uomo) ora non serve più parlare... dobbiamo sbrigarci, tra un'ora ho la partita di golf... (scoppia in lacrime, prende un fazzolettino e si soffia il naso, poi mostrando il giornale a Niccolò) Guarda come sono belli mentre si baciano.
Carla (Entra velocemente dalla sinistra, indossa un tailleur, reca 2 buste della spesa) Grazie Amanda, non so proprio come avrei fatto senza di te.
Amanda Non ringraziarmi. Lo sai che puoi contare sempre su di me.
Carla (Mettendo a posto le cose che stanno nella busta) Purtroppo la riunione si è prolungata. Ho provato a contattare Riccardo, ma non era raggiungibile...
Amanda E quando mai no?
Carla Mi hai salvata ancora una volta.
Amanda Te l'ho detto, mi fa piacere occuparmi dei tuoi figli. Aida è pronta per la notte, ora è nella sua stanza a giocare (guarda nel passeggino) e il signorino qui, ha appena finito di fare la pappa.
Carla Mamma mia, sono le otto? Tra mezz'ora arriva Riccardo e non ho ancora preparato la cena. E’ tutto pronto, stamattina ho cucinato alle sei. Oggi è stata proprio una giornataccia.
Amanda Oggi? A me pare che tutti i tuoi giorni siano così! Guardati, sei uno straccio... Da quanto tempo non vai dal parrucchiere?
Carla Ci sono andata la settimana scorsa.
Amanda (Aggiustando i capelli di Carla) E si vede! Dovresti curarli di più, altrimenti si sfibrano...
Carla Non ho proprio il tempo di andarci.
Amanda Tu non hai il tempo di fare niente! Perché non provi a rilassarti un po'?
Carla (Inizia a preparare la cena) Mi piacerebbe molto, ma come faccio? Col lavoro, i figli, la casa...
Amanda (Aiutando Carla) tuo marito...
Carla (Preparando la cena) Già...anche lui! E tra un po’ arriva!
Amanda (Aiutando Carla) lui potrebbe aiutarti un po'...
Carla (Preparando la cena) Riccardo? No, lui è... lui è...
Amanda (Aiutando Carla) un uomo! (Carla e Amanda ridono divertite) Ferma con quella bocca! Vuoi farti venire già le rughe?
Carla (Parlando con la bocca semi chiusa) Non riesco a ridere con la bocca chiusa come fai tu! (Carla e Amanda scoppiano a ridere)
Amanda (Parlando con la bocca ancora più chiusa)Quando avrai la mia età ci riuscirai sicuramente!
Carla La tua età? Ma ti sei vista? Sembri mia sorella minore! Fai invidia alle ragazze di vent'anni! Sempre curata, sempre in ordine. Sembri appena uscita dal parrucchiere!
Amanda Sono appena uscita dal parrucchiere!
Carla Ma non ci eri andata ieri?
Amanda Ieri, l’altro ieri, e il giorno prima! Tutti i giorni insomma.
Carla Già...che stupida... Piero ha una cotta per te!!!
Amanda Jeanpier non sarà un granché come uomo, ma con la spazzola e il fon, è un genio! Ed il Lunedì apre solo per me!
Carla e Amanda scoppiano a ridere. Carla cerca di ridere con la bocca chiusa ma non ci riesce e ride ancora di più.
Carla E con i bimbi come hai fatto?
Amanda Li ho portati con me! (Con accento francese) Siamo andati tutti da Jeanpier lo chauffeur.
Carla Potevi dirmelo, chiedevo a qualcun altro... Ti avranno fatto impazzire.
Amanda Sono stati buonissimi (Parlando al passeggino) E' vero che vi è piaciuto venire con me dal parrucchiere?
Carla Aida avrà fatto i soliti capricci.
Amanda Solo quando Jeanpier le ha tolto i bigodini...
Carla Si è messa a giocare con i bigodini?
Amanda Non stava giocando... Jeanpier glieli ha messi e dopo lei non voleva farseli togliere più.
Carla (Preoccupata) Perché Piero avrebbe dovuto mettergli i bigodini? No! Non dirmelo! (Uscendo per la sinistra, urla) Aida...
Amanda (Urlando) E' un look alla Shirley Temple, ma se non ti piace, va via con uno shampoo...
Carla (Entra da sinistra, ridendo) Che scema che sei... Ci sono cascata come una cretina!
Amanda Pensi davvero che farei fare una messa in piega ad una bambina di 5 anni? Jeanpier mi ha detto che fino a 10 anni è illegale!
Carla Come se non lo sapessi che quando non ci sono la trucchi e le metti gli orecchini...
Amanda Una donna deve essere sempre presentabile... Non come te che non ti trucchi mai...
Carla Non ho...
Amanda (Interrompendola) si lo so, non hai tempo!
Carla Ed anche se l'avessi...
Amanda (Interrompendola) si lo so, non ti truccheresti mai! Come devo fare con te?
Carla (Cambia discorso, prende una lettera da un mobile e la cede ad Amanda) Ieri il postino l’ha consegnata a me.
Amanda Si, cambia discorso che ti conviene…(Apre la busta, dopo aver letto il contenuto, con enfasi) Ecco cosa unisce gli operai da molte generazioni. Quello che ha provato mio padre e, prima ancora, mio nonno : la cassa integrazione.
Riccardo (Entra da sinistra con una borsa da palestra che lascia cadere al centro della scena. Indossa jeans e felpa) Papà è a casa! (Bacia Carla) Mmm che odorino... ho una fame! Ciao Amanda (Al passeggino) Come sta l'ometto di casa? Hai comandato le donne in mia assenza?
Amanda (A Riccardo) Lui non sarà mai uno sporco maschilista come te! (Al passeggino) Lui sarà dolce e gentile e tratterà le donne come un vero gentleman.
Riccardo (Al passeggino) Non stare a sentire zia Amanda. Lei è una sognatrice. I gentiluomini non esistono. Lei è una vita che ne aspetta uno. (Al passeggino a bassa voce) Ed è per questo che rimarrà zitella…
Amanda (Fiera) Io sono single per scelta, mio caro.
Carla Adesso non iniziate a litigare come al solito.
Amanda (Cattiva) Non farò mai la serva tutta la vita!
Riccardo Carla ha ragione, non mi va di litigare con te. (Va a buttarsi sul divano ed accende la tv) Oggi sono troppo stanco!
Amanda (Ironica) E sentiamo? Cosa hai fatto per stancarti tanto?
Riccardo (Dannandosi col telecomando che non funziona) E' stata una partita all'ultimo sangue, ma alla fine abbiamo vinto noi. (A Carla) Amore, mi lavi subito le cose? Tra due giorni ho un'altra partita.
Carla (Cambia canale alla tv. Prende la borsa ed esce per la sinistra) Devo ancora stendere l'altra lavatrice.
Amanda (Alludendo a Carla) Lei piuttosto è molto stanca...
Riccardo Carla? Carla non è mai stanca! A lei non piace stare ferma. E' un donna molto attiva!
Amanda Si, ma a tutto c'è un limite. Io credo che lei l’abbia oltrepassato...
Riccardo (Guardando la tv) L'avevo detto io!
Amanda Che non doveva stancarsi tanto?
Riccardo (Guardando la tv) Ma no... che dovevamo giocarci il pareggio del Barcellona! Abbiamo perso una scommessa...
Amanda (Ironica) Mamma mia come mi dispiace... (Si mette davanti alla tv) Hai sentito cosa ho detto? Carla è stressata!
Riccardo Ma no, che dici? Forse è solo un po' stanca. Ed ora spostati fammi guardare i goal!
Amanda (Senza spostarsi) Ma è possibile che a voi uomini interessa solo il calcio? Riccardo sto parlando di tua moglie.
Riccardo Ma cosa posso farci io, se non vuole nessun aiuto?
Amanda Perché tu hai provato a darglielo?
Riccardo Io parlo di una donna delle pulizie...
Amanda Ma lei non ha bisogno di nessuna cameriera!
Riccardo E di cosa, allora?
Amanda Hai bisogno del tuo aiuto!
Riccardo Ma se io già l'aiuto tantissimo!
Amanda Davvero? E come? Siete i miei vicini da 6 anni, ormai, ed io non ti ho mai visto alzare un dito!
Riccardo Io... butto la spazzatura e sparecchio (pausa) qualche volta! E non devo darne conto a te!
Amanda Sono sei anni che devi mettere a posto il giardino. E nemmeno di quello ti occupi. La siepe è alta tre metri.
Riccardo Prenderò un giardiniere…(pausa) prima o poi. Tu occupati della tua parte di giardino , che alla mi parte ci penso io! E se ora ha finito di farmi la morale…
Amanda Lo so che non dovrei intromettermi, ma io ti dico che è arrivato il momento che pensi un po' di più a tua moglie...
Riccardo Forse hai ragione... Anche io l'ho vista un po' stanca'. (Carla entra dalla sinistra) Amore, ti serve una mano?
Carla No.
Riccardo (Guarda Amanda come per dirle :”hai visto?” , poi a Carla indicando il passeggino) Puoi portarlo in camera da letto così posso alzare il volume della tv?
Carla (Guarda nel passeggino) Si, il piccoletto dorme, ora lo metto di là così non ti disturba più, amore mio.
Amanda (Infastidita, Prende il passeggino dalle mani di Carla) Lascia, faccio io! (Uscendo per la sinistra con il passeggino, Imita Carla dolcissima) Non ti disturba più, amore mio, pucci pucci bau bau, tesorino, zuccherino, patatino, batuffolino, orsacchiottino, ino ino ino (Da Fuori) Stronzettino.
Carla (Apparecchiando la tavola) Ce l'ha con te!
Riccardo L'ultima femminista della storia proprio vicino a me doveva abitare. Come mai è da noi, stasera?
Carla Ho fatto tardi al lavoro...
Riccardo Ancora? Il tuo capo non vuol capire che tu hai anche una famiglia!
Carla No, ti prego, non ricominciamo con questo discorso...
Riccardo Si, tanto è fiato sprecato.
Carla Vieni a tavola che è pronto...
Amanda (Entra dalla sinistra, verso Riccardo) Aida vuole la favoletta.
Carla Dopo vado a leggergliela io, mangi con noi?
Amanda No, grazie, sono a dieta ferrea! Vi faccio solo compagnia (si siede al tavolo)
Carla Riccardo vieni a tavola, per favore? (Ad Amanda) Quello è il posto di Riccardo.
Amanda (Alzandosi) Oh scusa, non avevo visto il trono... e il tuo posto qual è?
Riccardo si alza dal divano e va al tavolo senza togliere lo sguardo dalla tv.
Carla Siedi pure dove vuoi. Io non ho un posto mio.
Amanda (Si siede al tavolo) Dovevo immaginarlo...
Carla (Serve un piatto a Riccardo e si siede al tavolo con un altro piatto. A Riccardo). Com'è andata oggi?
Riccardo (Senza togliere lo sguardo dalla tv) Bene.
Amanda (Vedendo che Riccardo pensa solo alla tv. Si alza e si mette dietro Riccardo. Suggerisce sottovoce nell’orecchio di Riccardo) E a te com’è andata? (Sottovoce nell’orecchio di Riccardo che mangia ipnotizzato dalla tv) E a te com’è andata? (Sottovoce nell’orecchio di Riccardo che mangia ipnotizzato dalla tv) E a te com’è andata? (Vedendo che Riccardo pensa solo alla tv. Urla) E a te com'è andata?
Riccardo (Senza togliere lo sguardo dalla tv, ad Amanda) Ma se devi parlare con lei, perché non ti siedi?
Carla Guarda, ci mancava pure il trasloco nel nuovo ufficio. Abbiamo pacchi dappertutto. Non riesco più a trovare le pratiche vecchie e le nuove non sappiamo dove metterle. Siamo al tracollo.
Mentre Carla parla, Amanda cerca di distogliere lo sguardo di Riccardo dalla tv. Fingendo di prendere prima una cosa e poi un'altra, si frappone tra lui e la tv, ma Riccardo si sposta per vedere la tv senza batter ciglio.
Amanda (Ripetendo la scena di prima) Proprio ora dovevate trasferirvi?
Carla Prima o poi dovevamo farlo. Il vecchio ufficio era diventato troppo piccolo.
Amanda (Ripetendo la scena di prima) Per fortuna ne avete trovato uno proprio di fronte.
Riccardo (Senza togliere lo sguardo dalla tv, a Carla) Tra un po’ vengono gli amici.
Amanda (Fingendosi sorpresa, indica Riccardo) Ma allora è vivo?
Carla Anche stasera? Ma non facevate a turno?
Riccardo (Senza togliere lo sguardo dalla tv, a Carla) Si, infatti dovevamo andare da tuo fratello…
Amanda (Fingendosi sempre più sorpresa, indica Riccardo) Risponde anche alle domande!
Riccardo (Senza togliere lo sguardo dalla tv, a Carla) Ma a casa di tuo fratello Tullio perde sempre…
Amanda E visto che Tullio è il tuo capo…
Riccardo (Senza togliere lo sguardo dalla tv, ad Amanda) Che c’entra? Abbiamo tirato a sorte.
Amanda Come no? (Parla con la lingua fuori) Facciamo a casa mia, capo. Non c’è problema, capo! Da me vinci sempre, capo! (Parla normalmente) Sono proprio curiosa di conoscerlo… Perché non ti fai trovare fuori al pianerottolo?… Zerbino!
Riccardo (Si alza e va sedersi davanti alla tv) Almeno io ce l’ho ancora il lavoro…
Amanda Preferisco chiedere l’elemosina (parla con la lingua fuori) piuttosto che leccare il c…
Carla (Interrompendola) Mi dai una mano a sparecchiare? (Lei e Amanda iniziano a sparecchiare. Sottovoce) Lo sai che hanno iniziato anche da lui?
Amanda (Sottovoce) Ma non stavano assumendo?
Carla (Sottovoce) Stanno assumendo giovani laureati e licenziando i vecchi dipendenti. Hanno assunto una ragazza nuova nel suo settore!
Amanda (Sottovoce) Da quanto tempo?
Carla (Sottovoce) Una settimana. Per questo Riccardo è un po’ nervoso.
Suona il campanello in modo da comporre una musichetta.
Amanda (Uscendo a sinistra, a Carla) Questo è tuo fratello!
Silvano (Da dentro) Aida, ma che brava… Hai già imparato ad aprire la porta!
(Entra dalla sinistra seguito da Amanda. Indossa una divisa da guardia giurata.) Credimi, Amanda, non ti avevo riconosciuto. (La osserva, le fa fare una piroetta) Hai cambiato pettinatura? Hai un nuovo profumo? Sembri una ragazzina.
Amanda (Compiaciuta) Sono una ragazzina!
Silvano (La fa volteggiare ancora) Si ,scusami la gaffe. Sono stato poco galante.
Amanda (Lo fa volteggiare) Ancora non ti avevo visto in questa nuova veste. Stai benissimo!
Silvano E’ il fascino della divisa…
Amanda Ti sei stancato presto del vecchio lavoro.
Silvano Con una laurea in economia e un master a Boston…il dog sitter non era proprio il massimo.
Riccardo Si perché stare fuori ad una banca, invece?
Carla Almeno una banca è comunque più attinente alla sua laurea.
Silvano (Dà un bacio a Carla) Ciao Chicca. Cos’hai cucinato di buono?
Carla Hai fame? E’ rimasto un po’ di risotto.
Silvano Ho già cenato ma se proprio lo devi buttare…
Carla Te lo riscaldo… (Ad Amanda) E poi cosa dovrebbe dire Giorgio che con due lauree , è costretto a guidare gli autobus?
Riccardo Giorgio cercava un posto fisso. Avrà fatto trecento concorsi e l’unico che ha vinto è quello ai trasporti pubblici.
Silvano E con questo lavoro, ha un sacco di tempo libero e sta studiando per la terza laurea.
Amanda Cavolo! La prossima volta che gli chiedo di fermarmi qui fuori, lo farò in Latino.
Silvano (A Riccardo) Anche stasera c’è una partita?
Amanda Anticipo, posticipo, Coppa Italia, coppe europee, nazionali, amichevoli… una partita ogni sera (Affascinata) com’è che a te il virus del calcio non ti ha contagiato?
Silvano Io sono immune. Ho altri vizi, altri interessi. (La osserva, le fa fare una piroetta) Io penso sempre…
Riccardo (Si alza e spegne la tv) al cibo!
Silvano Io mi nutro di musica, poesia, cinema, teatro…
Carla (A Silvano) Il risotto è pronto.
Silvano si siede a tavola e inizia a mangiare.
Riccardo (Guarda nel piatto di Silvano. A Carla, ironico) Glielo hai fatto con la musica? Oppure con la poesia? (Dolce) Amore scusa, se non ti ho avvertito che venivano gli amici.
I due si abbracciano mentre Amanda fa una faccia schifata.
Carla (Dolce) Io veramente avrei dovuto stirare.
Amanda, sempre più contrariata, a gesti fa capire di non essere d’accordo.
Riccardo (Dolcissimo) Allora puoi andare da Amanda. (Si libera dell’abbraccio di Carla e spinge lei ed Amanda verso sinistra. Con tono nomale) Così ci lasciate casa libera.(A Silvano) Quel’è il motto del Venerdì texano?
Silvano (Sempre mangiando) Poker, alcol, fumo e rutto libero , rigorosamente vietato alle donne.
Carla (Dolce) Hai proprio ragione… Posso andare a stirare da Amanda, così non ti do fastidio, amore mio. (Esce per la sinistra)
Amanda (Uscendo per la sinistra, imita Carla dolcissima) Non ti diamo fastidio, amore mio, pucci pucci bau bau, tesorino, zuccherino, patatino, batuffolino, orsacchiottino, ino ino ino (Da Fuori) Bastardino.
Silvano (Ha finito il piatto e passa alla pentola. Ridendo) E’ una forza della natura!
Riccardo (Irritato) E’ irritante.
Silvano (Mangiando dalla pentola) A me piace molto. E’ sexy!
Riccardo Si Amanda è una donna molto affascinante…
Silvano (Sparecchiando, malizioso) E la nuova collega? Anche lei è molto affascinante?
Riccardo Ma chi? Si… è carina… ma niente di che… e poi è una ragazzina.
Silvano (Cerca qualcosa da mangiare) Ragazzina? Ma se hai detto che ha 25 anni.
Riccardo E poi, ti prego, non parliamo di Debora qui! E con Tullio, poi. Non una sola parola!
Silvano (Cerca qualcosa da mangiare) Si Tullio. Quello l’avrà già castigata.
Riccardo Tullio? Ma sei pazzo? Si vede che la moglie non la conosci proprio…
Silvano La moglie è gelosa? Lui fa tanto il macho!
Riccardo Quello è un classico! Quando la moglie non c’è fa il gallo, poi quando torna a casa, diventa un coniglio. (Suonano al campanello. Esce per la sinistra) Silvano (Cerca qualcosa da mangiare) Ma in questa casa non c’è niente di dolce?
Giorgio entra dalla sinistra seguito da Riccardo. Indossa una divisa da autista di autobus. Reca un pacco di pasticcini ed un borsello di pelle nera anni 70.
Giorgio Aspettavate solo me?
Riccardo No. Tullio non è ancora arrivato.
Silvano Si aspettiamo solo il grande capo. (Prende il pacchetto dalle mani di Giorgio) Questo cos’è?
Giorgio Non lo so. Una signora l’ha lasciato sull’autobus.
Silvano apre il pacchetto e comincia a mangiare i dolci.
Riccardo Non puoi appropriarti di tutto quello che lasciano sul tuo autobus! (A Silvano) E questi dolci, potrebbero essere avvelenati.
Silvano (Si ferma un attimo, poi) No. Non sono avvelenati. Sono buonissimi. (ricomincia a mangiare)
Giorgio Non posso portare un vassoio di dolci all’ufficio oggetti smarriti.
Riccardo Certo…Domani non sarebbero più buoni.
Giorgio (Prende un telecomando dal borsello e gli mette le pile del telecomando di casa) Non arriverebbero a domani! Li porterebbe a casa il collega degli oggetti smarriti. (Prova il telecomando) Tu non hai idea di quante cose vengono lasciate sugli autobus. Ieri ho trovato un telecomando uguale al tuo. (Porge il telecomando a Riccardo)
Riccardo (Provando il telecomando) Ma se qualcuno dovesse venire a reclamarlo?
Giorgio Abbiamo un deposito pieno di oggetti smarriti che nessuno reclamerà mai. E questo telecomando avrebbe fatto la stessa fine. Almeno tu lo userai. (Prende il telecomando vecchio e lo mette in borsa). E poi nessuno si ricorda dove ha perso una cosa… Come fai a reclamare una cosa se non ti ricordi dove la hai persa?
Riccardo (Indicando il borsello) Se vuoi lo butto io?
Silvano (Sempre mangiando) Si vede che Giorgio non lo conosci proprio… Lui non butta niente.
Giorgio Lo conservo. Magari la prossima volta ti si romperà un tastino…
Silvano (Sempre mangiando) Questa si che è riciclaggio di materie prime!
Riccardo (Indicando il telecomando) Comunque grazie. Stavo impazzendo col telecomando rotto. (Guarda l’ora) Certo che è strano che Tullio non è venuto ancora… Di solito è puntuale.
Giorgio Ma tu non mi devi dire niente? (Guarda Silvano)
Riccardo (Guarda Silvano e poi Giorgio interdetto) Io? No. Niente!
Giorgio (Guarda Silvano) La maiala…
Riccardo Debora? Pure tu con questa storia? (Guarda Silvano) E’ carina, ma…
Silvano (Interrompendolo) Si… Carina… ma niente di che… e poi è una ragazzina. (Suonano al campanello. Esce per la sinistra)
Riccardo Non mi sembra il caso di parlarne di Debora con Tullio presente.
Giorgio Certo! Lo so che Tullio è il tuo capo. Ci mancherebbe.
Riccardo E poi, credimi, questa nuova collega non è nulla di che. Una ragazza come tante altre.
Debora entra per la sinistra. E’ una bella ragazza. Indossa un vestitino molto appariscente e molto corto. Silvano la segue sbavandole dietro. Debora saluta Riccardo con due baci sonanti.
Silvano (A Giorgio) è carina… ma niente di che… e poi è una ragazzina.
Giorgio Una ragazza come tante altre.
Riccardo (Sorpreso) Debora e tu che ci fai qui?
Debora (Sorpresa) Ma perché Tullio non ti ha avvisato? Mi ha dato appuntamento qui. Non è ancora venuto? (A Giorgio stringendogli la mano) Ciao io sono Debora, la nuova collega di Ricky, ma tutti mi chiamano Debby.
Giorgio (Estasiato) Io sono George, un amico di Ricky.
Silvano (Prende la mano di Debora e la stringe in estasi) Io sono Silvan e sono il cognato di Ricky…
Debora (Indicando la sinistra) Ma ci siamo appena presentati di là!
Silvano Giusto! Che sciocco, l’avevo dimenticato…
Debora (Guarda prima Giorgio e poi Silvano) Ma è una festa in maschera? No, perché io mi sono messa la prima cosa che ho trovato. Forse sono fuori luogo…
Silvano (Ammirandola in estasi) Ma che dici? Tu stai benissimo! (A Giorgio) E’ vero?
Giorgio (Ammirandola in estasi) Stai una favola.
Riccardo (A Silvano, pulendogli il mento) Hai un po’ di bava qui. (A Giorgio) E tu metti dentro la lingua.(Tira via Debora dallo sguardo dei due) Tranquilla, non è una festa in maschera. Loro due sono venuti qui direttamente dal lavoro. Ma sei proprio sicura che dovevate vedervi qui?
Debora (Guardandosi intorno) Si! Mi ha scritto l’indirizzo su un post-it. Carino il tuo appartamento Ricky.
Riccardo E’ strano… Perché il Venerdì texano è… come dire... Ecco… abbiamo un motto… …(A Silvano) Non è vero?
Silvano (Sempre in estasi) Motto? Non lo ricordo!
Riccardo (A Giorgio) Tu, nemmeno?
Giorgio (Sempre in estasi) Mai saputo!
Riccardo Va bene. Ci sarà un motivo per cui Tullio ti ha fatta venire qui. Ora provo a chiamarlo sul cellulare…
Debora E’ inutile! Ha il telefono spento. (Prende il cellulare dalla borsa) Ho consumato la batteria a forza di provare e non ho nemmeno il caricabatterie con me.
Giorgio (Guarda il cellulare) E’ un Nokia giusto?
Debora Perché hai il caricabatterie?
Giorgio Dovrei averlo… (Rovista nella suo borsello) Questo no. Quest’altro no. Ecco questo dovrebbe andar bene (prende un caricabatterie dal borsello e lo porge a Debora)
Debora Grande! (A Riccardo porgendogli il telefono) Me lo metti in carica? (Riccardo Prende il telefono e il caricabatterie da Giorgio e va a metterlo sotto carica A Giorgio) Anche io a casa ne ho tanti, perché li perdo sempre.
Silvano (Ridendo) Anche io. Se invece di ricomprarlo, ogni volta, andassimo all’ufficio oggetti smarriti…
Debora Si , ma dovrei pure ricordarmi dove l’ho perso…
Riccardo (Prende il vassoio coi dolci e lo porge a Debora) Posso offrirti un dolce? (Si accorge che il pacchetto è vuoto. A Silvano) Li hai mangiati tutti?
Silvano Dovevo controllare se erano avvelenati!
Riccardo (Imbarazzato a Debora) Come non detto…
Debora Grazie , ma non li avrei presi lo stesso. Sono a dieta.
Giorgio Un caffè? Lo metto subito a fare (va alla cucina a prepararlo)
Debora No, grazie, non voglio niente.
Giorgio Devo comunque farlo per tutti.
Suonano al campanello.
Riccardo (Uscendo per la sinistra) Questo sarà Tullio.
Silvano (Guardando l’ora) Così finalmente cominciamo.
Giorgio (Con la guarnizione della caffettiera in mano) Questa guarnizione è consumata. (Rovista nella suo borsello, estrae una guarnizione) Questa non va bene. (Estrae un’altra guarnizione) Quest’altra nemmeno. (Estrae un’altra guarnizione) Ecco! Questa è quella giusta (mette la vecchia guarnizione nel borsello e torna ai fornelli. Piega la carta dei dolci e la mette nel borsello con il vassoio)
Debora La vecchia non la butti?
Silvano No. A casa ha una scatola con la scritta “Guarnizioni troppo consumate per essere utilizzate”
Amanda (Entra da sinistra seguita da Riccardo) Ti dico che faccio prima a prenderlo io che a spiegarti dov’è. Non voglio interferire con il vostro Venerdì texano. Poker, alcol, fumo e rutto libero , rigorosamente vietato alle donne. (Nota Debora. La scruta ben bene. Guarda Riccardo, poi Silvano, poi Giorgio, poi di nuovo Debora) Tullio! Vestito così non ti avevo riconosciuto!
Debora Tu devi essere Carla. (Porge la mano ad Amanda) Io sono Debora, una collega di Ricky. Sei uguale alla foto che è sulla sua scrivania.
Amanda (Stringe la mano a Debora. A Riccardo) Ricky, ma che foto hai? Una dal satellite?
Riccardo No, Debora, questa non è mia moglie. E’ la mia vicina. Si chiama Amanda.
Debora (Imbarazzata, stringe ancora la mano) Che figura! Scusa…Piacere Amanda.
Amanda (Stringe la mano a Debora) No, ma figurati. Piacere tutto mio. Ora non voglio disturbarvi. Devo prendere solo “stira e ammira” e torno da Carla. (Apre un mobile della cucina e prende una bomboletta).
Riccardo Mia moglie sta stirando a casa di Amanda.
Amanda Si! E devo tornare subito da lei! Piacere di averti conosciuto Debby. (Uscendo per la sinistra) Ciao a tutti e buon pokerino ino ino ino
Debora Non capisco proprio perché Tullio ci metta tanto.
Silvano Forse ha fatto tardi in ufficio.
Debora Ma no, siamo usciti insieme… Ma voi dovevate giocare a Poker?
Riccardo Si. Come cercavo di spiegarti prima… Il Venerdì texano…
Giorgio Si. Poker, alcol, un buon sigaro.
Debora (Delusa) Io avevo capito che era una cena texana…
Riccardo No, no. Solo sporco e lurido poker!
Debora Io pensavo fagioli, nachos, tacos, pina colada…
Silvano Possiamo pure cambiare programma…
Giorgio Si. E’ vero! (A Riccardo) Abbiamo in dispensa tortillas, alette di pollo, fagioli messicani, chili, canditi?
Riccardo (Lo fissa interdetto, poi ironico) Si. Come no? In questa casa non mancano mai! E ho pure la tequila, la salsa piccante, l’avocado e la papaia.
Silvano e Giorgio (In coro) Perfetto!
Silvano e Giorgio vanno ai fornelli e cominciano a rovistare la cucina.
Giorgio Io ho lavorato in un ristorante messicano per sei lunghissimi mesi.
Silvano Ed io ci ho mangiato per sei lunghissimi mesi!
Riccardo (A Debora, con sconforto) Ignorali, ti prego.
Debora Se tra dieci minuti, Tullio non è ancora arrivato, chiamo un taxi e me ne torno a casa. Posso usare un attimo il bagno?
Riccardo Certo. Vieni. Ti accompagno. (Esce per la sinistra seguito da Debora)
Silvano e Giorgio continuano a rovistare la cucina.
Silvano (Mostrando una piadina) Ho trovato una tortillas!
Giorgio Ma non vedi che è una piadina romagnola?
Silvano (Mangia la piadina) Per me sono uguali. Non noto la differenza.
Riccardo rientra dalla sinistra.
Giorgio (A Riccardo) Qui non c’è nulla di messicano! (Riccardo lo fissa interdetto. Smette di cercare) Stavi scherzando, vero?
Silvano (Mostrando una scatola di fagioli) Ecco i fagioli!
Giorgio Quelli sono fagioli cannellini, non vanno bene. E poi non hai sentito cosa ho detto? Riccardo stava scherzando.
Riccardo (Cerca di prendere la scatola di fagioli dalle mani di Silvano che non molla la presa) E’ chiaro che stavo scherzando! (Vedendo che Riccardo non molla i fagioli) Vuoi mangiarti anche questi? Sono crudi, Silvano, (sillabando) crudi! (Prende la scatola e la rimette a posto) Ma cosa vi è successo? E’ il nostro Venerdì texano!
Giorgio Riccardo ha ragione. Eravamo disposti a sacrificare il nostro poker per… per… per… (di nuovo in estasi) quell’angelo caduto dal cielo?
Silvano (Estasiato) Hai visto che corpo?
Giorgio (Estasiato) E cosa credi che ho fatto fino ad ora?
Silvano (Estasiato) Beato Tullio…
Riccardo Ma perché , tu dici che?
Silvano Sicuro! Quell’uomo è un donnaiolo. E poi, scusa, escono insieme dall’ufficio, si danno appuntamento qui, più chiaro di così?
Riccardo Noooo. Ci deve essere un altro motivo…(Prende il cellulare) Ora lo chiamo e vedrai che ho ragione… (Guarda il cellulare) Mi è arrivato un messaggio. (Speranzoso) E’ di Tullio. Cosa vi dicevo? Tullio non è quel tipo di…(Lo legge) Stasera non vengo. Poi ti spiego. A mia moglie ho detto che sono da te. Coprimi. (Resta senza parole)
Giorgio E meno male che non era quel tipo di uomo…
Silvano Che bastardo! E ti ha pure chiesto di coprirlo!
Giorgio Così lui se la spassa con Debby e la moglie sa che sta giocando a poker con noi!
Riccardo (Ancora confuso) Ma c’è qualcosa che non quadra…
Silvano E’ un piano perfetto, invece! Il Venerdì texano è una copertura infallibile!
Giorgio Ha avuto un’idea diabolica! (A Riccardo) Cosa c’è che non va in questo (enfatizzando) omicidio perfetto?
Riccardo (Sconcertato) Voi due geni avete dimenticato un piccolo particolare…(indica più volte la sinistra ma i due non capiscono e si guardano interdetti) Debora, è nel mio bagno!
Silvano (Dandosi uno schiaffo sulla fronte) Cazzo, è vero! (A Giorgio facendogli il verso, enfatizzando) Omicidio perfetto!
Riccardo Ora bisogna capire, cos’è che è andato storto.
Giorgio Riflettiamo…Tullio dice alla moglie che viene qui a giocare a poker. Giusto? (Silvano e Riccardo annuiscono) Ma allo stesso modo, dice alla sua amante di venire qui! Giusto? (Silvano e Riccardo annuiscono) La sua amante si chiude nel bagno! Giusto? (Solo Silvano annuisce. Dopo aver pensato un po’) Ci sono! Tullio vuole incontrarla nel bagno!
Riccardo (Va alla finestra, ironico) Hai ragione! Ecco Tullio che si arrampica per il tubo dell’acqua ed entra dalla finestra del bagno. (Silvano e Giorgio si precipitano a guardare fuori dalla finestra. Riccardo li fissa sconcertato) Ma cosa avete stasera?
Silvano (Deluso) Peccato, non ho fatto in tempo a vederlo…
Giorgio Cretino, Riccardo stava scherzando.
Riccardo E poi stiamo correndo troppo. Chi ci dice che Tullio e Debora hanno una storia insieme?
Arriva un sms sul telefonino di Debora .I tre si guardano interdetti.
Silvano (Corre a leggere sul display) E’ un sms da parte di Tullio!
Riccardo Ecco. Vedrete che adesso tutto si chiarirà. Quando Debora leggerà il messaggio…(I tre si guardano interdetti. Giorgio fa uno scatto verso il telefono ma Riccardo è più lesto di lui ed afferra il telefono) Noi non leggeremo questo messaggio.
Giorgio Perché?
Silvano Abbiamo la soluzione di tutto, lì a portata di mano.
I tre si guardano in cagnesco. Giorgio e Silvano si scambiano un cenno di intesa. Silvano blocca Riccardo da dietro e Giorgio cerca di togliergli il telefono. Riccardo non molla la presa e Giorgio è costretto a dargli un morso. Riccardo dà un urlo pazzesco proprio mentre Debora entra dalla sinistra. Alla vista di Debora, Silvano molla Riccardo e va al tavolo fingendo di leggere una rivista. Riccardo si tiene la mano che gli fa male. Giorgio finge di parlare al telefono)
Giorgio (Parlando al telefono) Mamma? Mi senti? Mamma? Non mi senti bene?
Debora (Indicando il telefono) Quello è il mio telefono?
Giorgio (Guarda stupito il telefono, poi Debora, poi il telefono. Poi porge il telefono a Debora) Per questo mia madre non mi sentiva…
Debora (Leggendo sul telefono) Tullio mi ha appena mandato un sms. (Legge) Batteria ko. Dove sei? Ti sto aspettando fuori. (Giorgio e Silvano escono di corsa per la sinistra. A Riccardo) Dove corrono?
Riccardo Fuori, immagino. Solo che Tullio non è qui fuori! Debby, Tullio ha mandato un sms anche a me. Mi ha detto che non sarebbe venuto!
Debora (Sorpresa) Davvero? Allora non capisco… Dove mi sta aspettando?
Riccardo Ma non lo so. Questa storia è incredibile. Voi che dovevate incontrare qui, lui che non viene…
Debora Quando ho visto il tuo nome sul post-it, ho pensato che tu ne fossi al corrente…
Riccardo (Con la testa fra le nuvole) Al corrente?
Debora Invece tu non sai un tubo! Mi chiami un taxi, per favore? (Siede al divano)
Riccardo (Con la testa fra le nuvole) Taxi?
Debora Si, taxi. (Mima di guidare) Autista, tassametro, la scritta taxi sulla macchina, hai presente?
Riccardo (Si riprende) Si scusa, ti chiamo subito un Taxi… Stavo pensando a tutta questa storia… Tullio mi ha scritto questo messaggio molto strano…(Prende il suo telefono e legge l’sms) Stasera non vengo. Poi ti spiego. A mia moglie ho detto che sono da te. Coprimi.(Dà il telefono a Debora)
Debora (Rileggendo l’sms, sorpresa) Tullio ha scritto queste cose? E perché?
Riccardo Forse perché la moglie è gelosissima, o forse, non lo so… guarda tu stessa… (prende il telefono di casa e chiama il servizio taxi) Salve avrei bisogno di un taxi (pausa) Corso Italia 103 (pausa) Marchini (pausa) si attendo in linea. Debora porge il telefonino a Riccardo ma lo fa cadere a terra. Debora si alza e raccoglie il telefono da terra. Riccardo è alle sue spalle. Parlando al telefono) Si. (pausa) Si. (pausa) Si. (Amanda e Carla entrano dalla sinistra recando biancheria appena stirata. Dopo un attimo di pausa. Debora si alza col cellulare che cede a Riccardo) Carla! Hai già finito?
Amanda (Allusiva) Perché? Avevi ancora da fare?
Riccardo (Imbarazzato) Debora, questa è mia moglie, Carla. Carla questa è la mia collega Debora.
Carla Piacere di conoscerti Debora. (stringe la mano di Debora)
Debora Piacere tutto mio. Ricky mi ha parlato molto di te.
Amanda (Allusiva) Prima, durante o dopo? (Debora la guarda con aria interrogativa) l’orario di lavoro!
Riccardo Debora, il tuo taxi sarà qui tra cinque minuti. (A Carla) Debora stava andando via. Aveva un appuntamento con Tullio , ma lui non è potuto venire…
Carla E gli altri dove sono?
Amanda (Allusiva) Già, gli altri?
Riccardo Sono scesi un secondo a vedere se Tullio era fuori al portone.
Amanda Ma non hai detto che Tullio non veniva?
Riccardo Si ma loro pensavano che Tullio stesse qui fuori… E’ difficile da spiegare ma…
Amanda Ma?
Debora C’è stato un equivoco…Io aspettavo Tullio qui, invece lui mi aspetta da un’altra parte…(si siede al tavolo a rifarsi il trucco)
Carla (Ad Amanda, giustificandosi) Hai capito? C’è stato un equivoco!
Amanda Guarda, che non devi convincere me! Se per te la giustificazione di tuo marito va bene …
Riccardo (Interrompendola) Io non mi sto giustificando…
Silvano e Giorgio rientrano dalla sinistra e si accasciano sul divano. Hanno entrambi il fiatone.
Giorgio (Col fiatone) Nessuna traccia di Tullio!
Riccardo (Ironico) Ma davvero? Perché diavolo ci avete messo tanto?
Silvano (Col fiatone) Abbiamo dovuto seminare la polizia…
Carla (Preoccupata) Cosa è successo?
Giorgio (Indicando Silvano) Questo imbecille si è infilato in una macchina parcheggiata qui giù …
Silvano Che vuoi da me? Quel tipo somigliava a Tullio…
Giorgio (Ride) A quel poveretto, l’ha fatto prendere un colpo!
Amanda Che c’entra la polizia?
Silvano Il tipo è uscito dalla macchina gridando “Aiuto, Aiuto mi stanno rapinando”
Giorgio Fortuna ha voluto che, proprio in quel momento, passava un auto della polizia…
Riccardo Bastava spiegare che c’era stato un equivoco…
Giorgio E Silva…(si interrompe, A Silvano) E’ vero! Perché invece sei scappato via?
Silvano Non lo so! Mi sono spaventato, la sirena, le luci, la voce metallica che diceva (intonando una voce da megadono) “Uscite dalla macchina con le mani in alto”…
Carla (A Silvano) Ma sei pazzo? La polizia poteva pure spararti!
Amanda (A Giorgio) E Tu? Non potevi parlarci tu con la polizia?
Giorgio Quando ho visto che Silvano ha aperto la porta ed è fuggito via, sono anche io uscito dalla macchina e l’ho seguito!
Riccardo Ma perché eri salito pure tu in macchia?
Giorgio (Indicando Silvano) Mi sono fidato di lui. Pensavo che Tullio era veramente alla guida di quell’auto!
Silvano Ti ho detto che gli somigliava.
Giorgio Ma se aveva un occhio bendato…
Silvano La benda non l’ho vista.
Riccardo La benda? Ma la macchina era una Mercedes grigia?
Silvano Si, credo di si.
Riccardo (A Carla) Si sono infilati nella macchina di Giordano, l’avvocato del terzo piano!
Carla (A Silvano) Ma come ti è saltato in mente, dico io? (A Riccardo) Stasera cosa vi è successo? Siete tutti strani!
Riccardo (A Silvano) Sei sicuro che Giordano non ti ha riconosciuto?
Amanda Se li avesse riconosciuti, a quest’ora la polizia già sarebbe venuta a bussare qui!
Suona il campanello. Dopo un attimo di silenzio.
Giorgio (A Silvano) Ma come ho fatto a fidarmi di te? Tullio non ha una Mercedes e non è orbo da un occhio!
Silvano (Piagnucolando) La benda non l’ho vista!
Riccardo Ora è inutile piangere sul latte versato. Spiegheremo cosa è successo alla polizia. Questo è un paese civile, parleremo con calma e tranquillità.
Il campanello inizia a suonare con insistenza. Si sente un neonato piangere.
Carla Si è svegliato Niccolò (Esce per la sinistra)
Silvano (Guarda fuori dal balcone. Ad Amanda) Hai qualche finestra aperta? Se passiamo dal giardino possiamo fuggire passando da casa tua!
Giorgio (A Silvano) Questa volta non ti seguo! Spiego tutto io alla polizia. (Il campanello suona ancora con insistenza. Si sente battere anche alla porta con le mani. A Silvano) Usciamo dal balcone! Se non c’è nessuna finestra aperta, rompiamo un vetro ed entriamo in casa di Amanda.
Giorgio e Silvano escono per il centro.
Amanda Ma dove vanno quei due cretini? Questi mi rompono davvero un vetro!(Uscendo per il centro) La finestra del bagno è aperta!
Riccardo Io vado ad aprire! (Esce per la sinistra, rientra subito dopo seguito da Paola molto agitata. Paola indossa un tailleur molto casto e reca una borsa.) Ti dico che Tullio non c’è. Ha avuto un contrattempo all’ultimo minuto…
Paola (Non si accorge di Debora) E come si chiama questo contrattempo? Nuova assunta venticinquenne? Riccardo, è inutile che difendi il tuo capo. E’ da una settimana che pranzano insieme, che escono dall’ufficio insieme e stasera avrebbero dovuto incontrarsi. Lui mi ha detto che veniva qui a giocare a poker ed invece qui non c’è. Ha il cellulare spento ed in ufficio non risponde. Sarà da qualche parte a spassarsela con quella… come si chiama? Debora! Ma come fa una a chiamarsi…(Si accorge di Debora, con un filo di voce) Debora… (guarda Riccardo, poi Debora, poi Riccardo, poi Debora)
Debora (Si alza e fa per andarsene) E’ il nome di mia nonna. E non le permetto di parlare così. Io e suo marito stiamo lavorando ad una ristrutturazione societaria molto importante. Ma non devo dare certo spiegazioni a lei. Ora me ne vado che il mio taxi mi sta aspettando da un po’.
Paola E stasera? Perché mio marito avrebbe dovuto raccontarmi una bugia? E poi Tullio non si perderebbe mai un Venerdì texano…(si guarda intorno) ma qui non c’è nessun Venerdì texano! (A Riccardo, cattiva) Cosa ti ha offerto mio marito? Di salvare il tuo posto di lavoro? (Guarda dappertutto) Dov’è? Dove lo avete nascosto?
Riccardo Paola, calmati , per favore… Tullio qui non c’è!
Paola Riccardo, non dirmi di stare calma, che mi fai imbestialire! Tullio mi ha detto che sarebbe venuto qui a giocare a poker , ed io ti trovo, qui, da solo, (indicando Debora con disprezzo) con questa donna! Cosa dovrei pensare? Che tu sei il suo ruffiano?
Debora (Furiosa) Signora, ma come si permette?
Paola Dov’è? (Guarda verso sinistra) Si è nascosto in un’altra stanza, il porco!
Riccardo Ma di là c’è mia moglie con i miei figli…
Paola (Ride)Ah Ah Ah, mi fai ridere. Vuoi farmi credere che di là c’è anche tua moglie? (Esce dalla sinistra seguita da Riccardo urlando da fuori) Tullio, Tullio, lo so che sei qua dentro! (Si sente l’urlo di Carla ed un neonato che inizia a piangere)
Riccardo (Entra da sinistra con Niccolò sulla spalla che dorme cantando una ninna nanna. Passeggia avanti e indietro e parla intonando la ninna nanna) Mia moglie è svenuta. Devo prendere un po’ di aceto. (Va alla dispensa sempre cantando la ninna nanna. Visto che non riesce a prendere l’aceto, torna da Debora e gli cede Niccolò. Sempre cantando) Tienilo sulla spalla e passeggia avanti e indietro. (Va alla dispensa e prende una bottiglia di aceto)
Debora (Con Niccolò sulla spalla, canta la ninna nanna. Passeggia avanti e indietro e parla intonando la ninna nanna) Ma cosa è successo?
Riccardo (Sempre cantando) Quella pazza di Paola… mannaggia a lei, mannaggia Riccardo Esce per la sinistra con l’aceto. Debora continua a cantare. Amanda entra dal centro.
Amanda Si è svegliato? Ma la polizia se n’è andata?
Debora (Sempre cantando) Non era la polizia. Era la moglie di Tullio…
Amanda (Prendendo il bambino) Dallo a me che ora dorme. Lo rimetto nella culla.
Debora Vedi che Carla è svenuta…
Amanda (Uscendo per la sinistra) Ma dove? Perché è svenuta?
Silvano si affaccia timoroso dalla porta del centro.
Silvano (Cerca di attirare l’attenzione di Debora che non li ha notati) Psss, Psss
Debora (Dopo un po’ nota Silvano) Cosa c’è?
Silvano (Sottovoce) La polizia dov’è?
Debora Non era la polizia!
Silvano (Entra. Ha tolto la giacca ed indossa un improbabile maglione di Amanda dai colori sgargianti. Debora lo guarda incuriosita. Mangia un panino) E chi era?
Debora La moglie di Tullio.
Silvano (Va alla porta del centro parla verso l’esterno) Via libera.
Giorgio (Entra dal centro. Ha tolto la giacca ed indossa una giacca di paillette di Amanda) La polizia è andata via?
Debora Ma come vi siete conciati?
Silvano La polizia cerca una guardia giurata ed un’autista di autobus!
Giorgio Non potevamo uscire di qua vestiti in quel modo!
Debora (Scruta Giorgio dalla testa ai piedi) E vestiti così, invece?
Silvano Cosa voleva la moglie di Tullio?
Debora (Nervosa) Lasciamo perdere…
Giorgio Gli altri dove sono?
Debora (Nervosa) Sono tutti di là. Io ora me ne vado. Salutatemi tutti. (Esce per la sinistra)
Giorgio Cosa ci siamo persi?
Silvano Perché tu pensi che la moglie di Tullio? (Va verso la porta di sinistra e guarda fuori)
Riccardo (Entra dalla sinistra e va a riporre l’aceto in dispensa) Ah…voi state qui? (Poi ritorna sui suoi passi e guarda incuriosito prima Silvano e poi Giorgio) Ma come vi siete vestiti?
Giorgio La polizia cerca una guardia giurata ed un autista.
Silvano Vestiti così non ci riconosceranno.
Riccardo Ah, certo! Vestiti così, vi arresteranno direttamente! Mi sembrate due trans…
Amanda e Carla entrano dalla sinistra. Amanda nota il maglione di Silvano.
Amanda Ma quel maglione è mio!
Silvano Si lo so, l’ho preso a casa tua!
Amanda E perché?
Riccardo I due geni pensano che uscendo così la polizia non li arresti.
Amanda (Notando la giacca di Giorgio) No! Togliti subito quella giacca. Me la rovini! Ma che avete tutti stasera? Siete impazziti? Voi due , Debora e la moglie di Tullio!
Silvano Volete dirci cosa è successo?
Amanda (Indicando Riccardo) Chiedilo a lui.
Riccardo Ed io che c’entro? La moglie di Tullio è venuta qui a cercarlo. Quella donna è pazza. Pensava che Tullio avesse un appuntamento galante con (si guarda intorno) ma Debora dov’è?
Giorgio E’ andata via! E la moglie di Tullio ora dov’è?
Riccardo E’ scappata via dopo che Carla è svenuta.
Silvano (A Carla) Sei svenuta?
Carla Quella pazza è entrata in camera dei bambini urlando! Per fortuna avevo messo Niccolò nella culla…(Si siede al divano)
Amanda (Va ai fornelli) Ora ti faccio una bella camomilla. Qualcun altro vuole una camomilla?
Silvano Mah… forse…
Amanda (A Silvano) A te l’avrei fatta comunque!
Silvano (Va da Amanda) Magari con un biscottino dentro…
Amanda Secondo me tu hai il verme solitario! E mica soltanto uno! Saranno un ventina. Se tu li facessi incontrare, non sarebbero più solitari!
Silvano Che vuoi da me? Quando sono nervoso ho bisogno di mettere qualcosa sotto i denti?
Amanda Qualcosa? Tu mi hai svuotato il frigo!
Riccardo (A Carla) Come ti senti? Mi dispiace ma non sono riuscita a fermare Paola.
Carla Non è colpa tua…(Amanda fa le facce strane) E’ stato un bello spavento. Ma ora è passato. (Si guarda l’orologio) Cadendo mi si è anche rotto l’orologio.
Riccardo Quella donna è accecata dalla gelosia.
Giorgio (Prende l’orologio di Carla e fruga nel suo borsello. Ne estrae dei pezzi e si mette ad aggiustare l’orologio) Ma forse non ha tutti i torti. Tullio e Debora…
Amanda Ma perché Tullio e Debora?
Silvano mangiando dei Plasmon direttamente dalla scatola. Fa ampi gesti come per dire “Cose turche”. Riccardo imita il suo gesto.
Riccardo Non lo sappiamo! E tu è inutile che fai questi gesti… (Prende la scatola dei biscotti dalle mani di Silvano e la mette a posto. Ad Amanda) Tullio mi ha mandato un sms per dirmi che non veniva.
Silvano (Riprende la scatola dei biscotti) Ma, allo stesso tempo ha dato appuntamento, qui a Debora.
Riccardo (Prende con forza la scatola dei biscotti dalle mani di Silvano) Questi sono di Niccolò. Se te li finisci, domani che gli diamo? (Rimette a posto i biscotti) Se Tullio voleva stare da solo con Debora, secondo te, la faceva venire qui?
Amanda Effettivamente questa storia è un po’ assurda.
Riccardo Anche in ufficio, è una settimana che Tullio si comporta stranamente…E’ nervoso, distratto…
Giorgio Da quando c’è Debora, forse?
Silvano Si, si, ha sempre la testa da un’altra parte! Non si può lavorare con… (si mette alle spalle di Riccardo e gli si strofina addosso fingendo di essere una donna) Jessica Rabbit che ti gira intorno!!!
Riccardo Smettila, che c’è poco da scherzare. Da noi c’è una ristrutturazione del personale in atto…
Silvano Tolgono i vecchi bacucchi come te… (si mette alle spalle di Riccardo e gli si strofina addosso fingendo di essere una donna) e prendono carne fresca come Debora!!! (prende una tazza di camomilla , i biscotti e si siede allo snack)
Giorgio Chiamali fessi. (Rimette l’orologio al poso di Carla)
Carla Ma il mio Ricky non è un vecchio bacucco.
Amanda (Pronta) Nooo. E’ ancora giovane e forte!
Suonano al campanello.
Riccardo Ed ora chi è? Mamma mia che serata… Altro che Venerdì texano (Esce per la sinistra)
Carla Potrebbe essere Tullio.
Amanda (Ironica) O la polizia! (Sentendo quella parola Silvano e Giorgio si immobilizzano. Cede una tazza a Carla) Tieni cara , bevi una bella camomilla. (Notando Silvano e Giorgio) Stavo scherzando…
Riccardo (Entra dalla sinistra seguito dall’Avvocato Giordano. Indossa giacca e cravatta e porta una benda ) Ma quale disturbo? Si accomodi pure.
Alla vista dell’avvocato. Silvano si va a sedere al tavolo coprendosi dietro il pacco di biscotti. Giorgio si siede al divano e si nasconde dietro un cuscino. Silvano man mano che l’Avvocato spiega l’accaduto , mangia sempre più voracemente i biscotti.
Avvocato Buonasera a tutti. (A Carla) Scusi l’ora signora Carla, ma ho visto le luci accese e mi sono permesso di bussare.
Carla Nessun disturbo. E’ successo qualcosa?
Avvocato Ho subito un tentativo di rapina...
Riccardo (Fingendosi sorpreso) Ma davvero? E dove?
Avvocato Proprio sotto al palazzo! Ero fermo in macchina perché al mio posto era parcheggiato un autobus. (Giorgio si colpisce la fronte con una mano)
Amanda (Ironica) Cosa le hanno rubato?
Avvocato Niente. (Fiero) Ho reagito e loro sono fuggiti!
Amanda (Ironica) L’ho sempre detto che lei è un uomo coraggioso.
Riccardo In quanti erano?
Avvocato Due energumeni grossi e pericolosi. (A Riccardo) Ma non voglio tediarvi con questi discorsi. Vedo che avete ospiti.
Riccardo (Indicando Silvano) Non so se conosce mio cognato.
Avvocato (Tende la mano a Silvano che si nasconde ancora di più e non gliela stringe) Non ho il piacere.
Riccardo (Per uscire dall’empasse, indica Giorgio) Ed il mio amico Giorgio Belli.
Avvocato (Tende la mano a Giorgio che si nasconde ancora di più e non gliela stringe) Nemmeno il suo amico conosco.
Carla (Per uscire dall’empasse) Possiamo aiutarla, in qualche modo?
Avvocato Avevo solo bisogno di un po’ di camomilla. L’ho finita.
Carla Allora è fortunato. Amanda l’ha appena fatta.
Carla e l’Avvocato vanno verso l’angolo cottura. Silvano si alza e va a sedersi al divano vicino a Giorgio. I due si coprono sempre la faccia.
Amanda Ne prenda una tazza ora che è bollente. (Si accorge che la camomilla è finita. A Silvano) Silvano, ma l’hai bevuta tutta. (All’Avvocato) Vabbè gliela rifaccio.
Avvocato Troppo gentile, signorina Amanda, ma basta solo una bustina. Me la faccio a casa.
Carla Ma ha chiamato la polizia?
Avvocato Sono stato fortunato. Perché proprio in quel momento passava un’auto della polizia.
Riccardo E li hanno presi?
Avvocato Quei due farabutti sono riusciti a scappare.
Amanda (Ironica) Li ha visti in faccia?
Avvocato No purtroppo era buio. (Giorgio e Silvano abbassano contemporaneamente il pacco di biscotti ed il cuscino con cui si coprivano il volto) Ma ricordo benissimo le scarpe. (Giorgio e Silvano si coprono contemporaneamente i piedi con il pacco di biscotti ed il cuscino)
Carla Ma ha visto come erano vestiti?
Avvocato Quando sono usciti dalla mia auto, ho visto che portavano una divisa. Sa, questi delinquenti , spesso si fingono agenti di polizia. (Fiero) Ma con me sono capitati male. Sono uscito dalla macchina e li ho affrontati a viso aperto. Se non fosse arrivata la polizia, gli avrei dato una lezione.
Amanda (Ironica) L’ho sempre detto che lei è un uomo forte. (Gli porge la camomilla) Questa allora a cosa serve?
Avvocato (Prende la bustina) Questa mi serve per l’occhio. Devo fare degli impacchi. Purtroppo ho finito anche le bende.
Carla Quelle, mi dispiace, non ce l’ho. (Giorgio si alza, prende un pacco di bende dal borsello, li cede a Carla e torna a sedersi) A proposito, l’occhio, come sta?
Avvocato Ormai il peggio è passato. Ma ora vado. Grazie per la camomilla.
Carla (Cede il pacco di bende) Prenda pure queste! (L’Avvocato guarda stupito le bende)
Riccardo Le prenda. (L’Avvocato prende le bende) A Giorgio non servono. Venga. L’accompagno alla porta.
Avvocato Allora, grazie di tutto e buonanotte.
Giorgio e (Si alzano contemporaneamente, felici, salutano con enfasi) Buonanotte.
Silvano
L’Avvocato nota il loro abbigliamento. Guarda prima Silvano e poi Giorgio. Dopo un po’ si sposta la benda per guardare meglio.
Riccardo (Per uscire dall’empasse) Stanno preparando uno spettacolo di beneficenza. Si ricorda il film “The Full Monty”?
Silvano e Giorgio improvvisano uno spogliarello intonando la colonna sonora del celebre film inglese: “You Sexy Thing”. I due si tolgono i capi di Amanda e glieli lanciano. Anche Carla e Amanda cantano con loro. L’Avvocato li guarda divertito. Riccardo lo spinge fuori per la sinistra.
Amanda (A Carla) Cavolo! Li vedo bene come strip man!
Carla Avete un futuro assicurato!
Riccardo (Rientra dalla sinistra) Spero che questa lunga serata sia finita.
Giorgio (Deluso) E non abbiamo nemmeno giocato a poker.
Silvano E’ ancora presto! Perché non ci facciamo un solo giro?
Riccardo E’ quello che ci vorrebbe per rilassarmi un po’, ma ci manca il quarto.
Amanda Se volete posso giocare io…
Giorgio e (Contemporaneamente) Una donna?
Silvano
Riccardo (Entusiasta) Si dai! Solo un paio di giri. E poi Amanda non è… voglio
Amanda (Pronta) Cosa vuoi dire? Che non sono donna?
Riccardo No ma che dici? Voglio dire che possiamo fare uno strappo alla regola… Riccardo prende le carte, le fiches ed una bottiglia di whisky e li poggia sul tavolo. Silvano, Giorgio raccoglie la scatola di Plasmon vuota e la mette nel borsello e poi si siede al tavolo con Amanda.
Carla Io allora me ne vado a letto. Buonanotte a tutti.
Riccardo (Sedendosi al tavolo) Sogni d’oro amore.
Anche gli altri dicono “Buonanotte” Carla esce per la sinistra.
Amanda Ah… vi avviso. Io so giocare a poker classico. Il texano non lo conosco. (Entusiasta) E’ tanto che non gioco. Ci vorrebbe solo un bel sigaro.
Giorgio si alza e prende un mezzo sigaro dal borsello.
Silvano Fumi il sigaro?
Amanda Ogni tanto…
Riccardo Sei una donna piena di sorprese.
Giorgio porge un mezzo sigaro ad Amanda.
Amanda (Guarda il sigaro con sospetto) Ma è usato?
Giorgio (Scrutando il sigaro) Non lo so. L’ho trovato nell’autobus.
Riccardo Che schifo! Butta quel coso e iniziamo.
Giorgio (Si mette il sigaro in bocca e si siede) Lo fumo io dopo.
Riccardo (Sospirando) Ah… finalmente un po’ di tranquillità. (Suonano al campanello. Furioso) Nessuno vada ad aprire!
Carla (Da fuori) Apro io!
Riccardo (Disperato, Piagnucola battendo i pugni sul tavolo) No. No. No.
Tullio (Entra dalla sinistra seguito da Carla. Indossa giacca e cravatta e reca una ventiquattrore, urlando) All in! (Amanda, Silvano e Giorgio in coro gridano “Tullio!”. Riccardo smette di piangere. I quattro rimangono immobili senza parole) Lo sapevo, lo sapevo, che vi avrei trovato ancora qua! (A Riccardo) Poi ti spiego cosa è successo! (Ad Amanda) Signorina Amanda, che piacere vederla al tavolo verde (le bacia la mano. Prende dalla borsa una merendina e la infila nella bocca di Silvano senza togliergli la carta) Caro Silvano. Mandibole sempre in movimento mi raccomando (Prende dalla borsa uno spazzolino da denti, un rotolo di carta igienica vuoto ed un sonaglio per bimbi rotto e li poggia sul tavolo vicino a Giorgio. Silvano mangia la merendina) Ho portato delle cose anche per il nostro collezionista. (Muove il sonaglio facendolo suonare) Questo lo puoi usare anche in bici al posto del campanello. Pensa che mia moglie voleva buttarlo! Che pazza che è quella donna!
Riccardo (Si alza, furioso) Ce ne siamo accorti! Se fossi venuto un attimo prima l’avresti trovata qua!
Tullio (Fruga nella borsa. A Carla) E vediamo se abbiamo qualcosa anche per la nostra Carla…(Impallidisce. A Riccardo) Chi ? Mia moglie? Dove? Quando? (Trascina Riccardo dall’altra parte della stanza. Sottovoce) Paola è stata qui? E tu cosa le hai detto?
Amanda (Si alza. A Giorgio e Silvano) Si è fatto tardi… forse è meglio che andiamo!
Silvano Nooo. Proprio sul più bello. (Gira la sedia verso Tullio)
Giorgio Shhh. Facci sentire come va a finire. (Gira la sedia verso Tullio)
Amanda (Ironica) Volete pure popcorn e coca cola?
Riccardo Amanda ha ragione. Ormai il venerdì texano è andato a puttane! Se ne parla la prossima settimana.
Amanda Passiamo dal giardino, così vi prendete anche le giacche.
Amanda tira Silvano dalla sedia per farlo alzare. Lo stesso fa Carla con Giorgio
Silvano. (A Carla sottovoce) Ti chiamo più tardi per sapere…
Amanda. (Spinge Silvano fuori dal centro) E smettila. (A Carla sottovoce) Ti chiamo più tardi…(prende le sue cose ed esce per il centro) Buonanotte.
Silvano. (Uscendo) Ma i popcorn ce l’hai davvero?
Giorgio prende il borsello e sta uscendo per il centro. Poi si ricorda delle cose che gli ha portato Tullio che sono rimaste sul tavolo e va a prenderle. Prende anche la carta della merendina. Infila tutto nel borsello ed esce velocemente per il centro.
Carla. (Uscendo per la sinistra) Io vado a letto…
Riccardo. Sai perché a tua moglie non ho detto nulla? Perché lei già sapeva tutto! Ha detto che tu dovevi uscire con Debora! (Tullio ha un sussulto) Si. Debora! (Cattivo) Cosa c’è? Volevi spassartela con la giovane collega e farla franca? Le bugie hanno le gambe corte, mio caro!
Tullio (Si siede affranto sul divano) Ho sbagliato tutto.
Riccardo. E poi come ti è saltato in mente di darle appuntamento qui? Volevi usare il mio appartamento come garconniere? Mentre noi giocavamo a poker, tu ti intrattenevi con lei nella stanza degli ospiti, con mia moglie e i miei figli che dormivano nelle stanze accanto! (Con un espressione da pazzo) Tu devi essere pazzo?
Tullio Debora è stata qui? Ho capito bene?
Riccardo (Iroso) Si, hai capito benissimo!
Tullio (Quasi in lacrime) Prima o dopo che è venuta Paola?
Riccardo (Iroso) Prima, durante e dopo. Tua moglie l’ha trovata qui. Ed è successo il finimondo. Mi ha anche accusato di essere il tuo ruffiano.
Tullio (Quasi in lacrime) Ma perché?
Riccardo Perché ha pensato che ti stavo tenendo il gioco con Debora!
Tullio (Quasi in lacrime) No. Dico…Perché Debora è venuta qui?
Riccardo Perché? Allora soffri di disturbi mentali! Sei tu che le hai dato appuntamento qui!
Tullio (Quasi in lacrime) Io. Ma come è possibile?
Riccardo Le hai scritto il mio indirizzo su quel dannato post-it!
Tullio (Illuminato) Post-it? (Prende la sua borsa e ci fruga dentro. Ne estrae una lettera con un post-it attaccato sopra. Si mette le mani nei capelli) Ma io sono uno stupido. Un maledetto, emerito, rincoglionito, illustre stronzo!
Riccardo Ecco bravo! Ora cominciamo a capirci.
Tullio (Sconfortato) L’ufficio in questa ultima settimana è stato un inferno! Ho dovuto fare tutto di nascosto.
Riccardo (Comprensivo) Ti capisco… Non è facile gestire una tresca con una collega. Tua moglie, poi , è gelosissima. Ti controlla sempre. Ti spia. E infatti ti ha sgamato! Ma bastava che lo dicevi a me! Io ti avrei aiutato!
Tullio Ma non capisci? Ancora non hai capito? (Gli cede la lettera)
Riccardo (Leggendo il post-it sulla lettera) Ristorante Luna Rossa. Via Roma 7.
Tullio Ho invertito i post-it. (Vedendo Riccardo ancora interdetto) Domani mattina questa lettera l’avrei data al corriere espresso. Hai capito adesso?
Riccardo (Guarda la lettera) Se vuoi gliela porto io, è qui vicino!
Tullio Non dovevo spedire questa lettera al ristorante! (Prende il post-it) Questo è il post-it che avrei dovuto dare a Debora! Chiaro? Anche se sono sicuro di averle dato quello giusto! Per cui se Debora doveva andare al ristorante, la lettera a chi doveva andare?
Riccardo (Guarda la lettera) Al risto…
Tullio (Spazientito) Noooo
Riccardo Al ristorante no!
Tullio Questa lettera è tua, Riccardo. E domani mattina te l’avrei spedita a mezzo corriere.
Riccardo E non potevi darmela oggi in ufficio?
Tullio No. Non potevo. Anzi, non volevo. Mi mancava il coraggio. E siccome sono un codardo, ho combinato tutto questo casino. Con gli altri è stato più facile, ma io e te siamo amici. Io non ho una storia con Debora. Lei è la nuova responsabile del marketing. E questa è la tua lettera di licenziamento. Perdonami, avrei dovuto dirtelo prima. (esce per la sinistra)
Riccardo si siede affranto sul divano. Fissa il vuoto e tiene la lettera tra le mani come se tenesse un vassoio.

FINE PRIMO ATTO


Atto II

Il salone della casa di Riccardo e Carla. Tre mesi dopo. Riccardo siede affranto sul divano. Indossa un pigiama. Fissa il vuoto e tiene la stessa lettera tra le mani come se tenesse un vassoio.

Amanda (Entra dal centro. Vestita in modo impeccabile. Reca una cesta di panni che posa sul tavolo) I panni sono asciutti. (Va ai fornelli)Niccolò sta dormendo? Hai già lavato i piatti! Tra un po’ inizia la puntata… (si accorge dello stato in cui si trova Riccardo. Va da lui e gli toglie la lettera dalle mani) No. No. No. Ci sei cascato di nuovo! (Riccardo si riprende) Ti ho detto che questa lettera la devi buttare.
Riccardo Ogni volta che me la trovo davanti…
Amanda Ma ormai sono passati tre mesi. Ora basta! Ma lo sai che avevi ragione? Con lo sbiancante , i panni sono scintillanti.
Riccardo L’ho letto sul sito “SOS Casalinghe”
Amanda Il pupo si è addormentato prima? Come hai fatto?
Riccardo L’ho messo con la faccia al sole ed è crollato subito! Sul sito “Qui Mamma” si trovano un sacco di suggerimenti utili.
Amanda (Indicando il giardino) Perché non consulti anche un sito di giardinaggio? La siepe è arrivata al primo piano. (Accende la tv) Oggi finalmente si saprà chi è il padre di Paulito.
Si sente la voce di uno speaker alla tv che dice :”Riassunto delle puntate precedenti. Paulito scopre che il perfido e malvagio don Diego non è suo padre e parte alla ricerca delle sue origini. Dopo aver girato il mondo per 35 lunghissimi anni, torna finalmente a casa e scopre che il suo vero padre lo stava aspettando proprio lì. Ecco a voi la 1 milione, 780 mila, 235 esima puntata di Amore Amaro.”. Suona il campanello in modo da comporre una musichetta.
Riccardo (Si dà uno schiaffo sulla fronte) Silvano! (Esce per la sinistra)
Amanda (A voce alta) Perché non gli date le chiavi? (A voce normale) Sta sempre qua.
Riccardo rientra velocemente da sinistra e si siede al divano a guardare la tv. Silvano entra dalla sinistra. Indossa una tuta da operatore ecologico.
Silvano Ciao Amy. (Si siede allo snack e mangia una banana dal cesto della frutta)
Amanda Shhhh (A Riccardo) Ma il lavoro al multisala?
Riccardo E’ durato solo un mese.
Amanda Contratto a termine?
Riccardo No, dopo un mese alle pulizie, l’hanno passato ai pop corn.
Amanda (Interrogativa) E?
Riccardo (Indica Riccardo che mangia) E…
Amanda (Ridendo) Se li è mangiati tutti? (Riccardo e Amanda ridono)
Silvano (Fiero) Cretino. Non sono stato licenziato per quello!
Amanda (Smette di ridere) Ah, no?
Riccardo No. Ma solo perché è stato ricoverato una settimana in ospedale con un attacco di appendicite! (Riccardo e Amanda ridono)
Silvano (Cattivo) Io, intanto, un altro lavoro l’ho subito trovato. (Amanda e Riccardo smettono di ridere. Si guardano. Poi guardano com’è vestito Silvano e scoppiano a ridere di nuovo) Ma vi siete visti? Sembrate due casalinghe disperate che passano il loro tempo a guardare soap-opera brasiliane. Desperate Housewives.
Amanda (Smette di ridere) Io sono in cassa integrazione, caro il mio Desperate e basta! (A Riccardo) Silvano però ha ragione. Lui è abituato ormai a questa vita precaria. Noi, invece, cerchiamo un altro lavoro stabile. E non lo troveremo mai!
Riccardo (Spegne la tv e si alza) Io mi sono dato un anno di tempo. (A Silvano, togliendogli il cesto di frutta dalle mani e lo poggia sul tavolo. Prende la cesta coi panni dal tavolo) Se non trovo nulla di buono, chiedo consiglio a te per un lavoro di merda! (Esce per la sinistra)
Silvano (Cerca qualcosa da mangiare) A quanto pare ho colto nel segno.
Amanda (Si alza) Riccardo è ancora sotto choc. Sono tre mesi che esce di casa solo per fare la spesa. (Si guarda intorno) Non fa altro che pulire e rassettare. Accudisce i bambini. Lava, stira, lucida… Non si aspettava proprio di perdere il lavoro.
Silvano Essere sostituito da una (sottolinea) donna senza esperienza, poi.
Amanda Donna o uomo che differenza fa?
Silvano (Abbassa il tono della voce) Lui è un po’ maschilista da questo punto di vista…
Amanda Che c’entra? Anche io sono femminista e non..
Silvano (Interrompendola) Tu? Ma tu sei… tu sei…
Amanda Sono?
Silvano Tu sei troppo femmina per essere femminista. Ecco!
Amanda Lo prendo come un complimento?
Silvano (Trova una busta di patatine aperta e inizia a mangiare) Si perché vedendoti, nessuno pensa alla parità dei sessi, alla discriminazione, all’emancipazione. Tu sei la dimostrazione che la donna è superiore!
Amanda (Ridendo) Cretino… pensavo che stessi facendo un discorso serio.
Silvano (Mangiando) Sono serissimo.
Amanda (Indicando le patatine) Ma quella sta lì da un secolo…
Silvano (Mangiando) Si infatti sono un po’ stantie…
Amanda (Gli toglie la busta dalle mani) Che schifo! Non puoi stare un secondo senza mangiare?
Silvano Sono nervoso. Oggi è stato il mio primo giorno di lavoro.
Amanda (Entusiasta) Wow! (Guardando la tuta di Silvano) Di cosa si tratta?
Silvano Hai presente l’isola ecologica che hanno aperto dietro il campo sportivo?
Amanda Si. Ci ho portato il mio televisore rotto.
Silvano Ecco. Io lavoro lì. Aiuto le persone a scaricare la roba. Divido la plastica dall’alluminio, il vetro dall’acciaio, e cose del genere. Siamo più di cento volontari.
Amanda Non sembra poi tanto male. Come l’hai trovato?
Silvano Grazie a Giorgio. Ci è andato tante di quelle volte , che poi è diventato amico del proprietario.
Amanda (Ridendo) Con tutte le cose che trova negli autobus, sarà il miglior cliente.
Silvano Veramente aiuta nello smaltimento…
Amanda (Seria) Che fa?
Silvano Tutte le cose che non possono essere riciclate, di notte, vengono trasportate nelle discariche. Lui aiuta a caricare i camion.
Amanda Prende anche lui il rimborso da volontario, allora! (Silvano la guarda e fa segno di no) No. Non me lo dire! Non ci credo!
Silvano Li c’è di tutto. Vecchi divani, elettrodomestici usati… L’altra notte ha trovato un casco per parrucchiere. Gli ha messo una lampadina dentro e lo ha trasformato in una lampada. Casa sua è piena di oggetti del genere. Vecchie lavatrici, frigoriferi usati, pezzi di automobili. Nelle sue mani tutto si trasforma.
Amanda Questo si che è riciclaggio! Giorgio è un vero ambientalista.
Suonano al campanello.
Silvano (Uscendo per la sinistra) Eccolo il nostro inventore pazzo! Ci siamo dati appuntamento qua.
Riccardo (Entra dalla sinistra) Si, lui e Giorgio ormai si danno appuntamento qui. Hanno scambiato la mia casa per un circolo ricreativo!
Amanda E tu esci e non farti trovare.
Riccardo Non ho tempo di uscire. Devo… ehm… devo… stirare, devo… far vedere i compiti ad Aida, devo… fare la pappa a Niccolò…
Silvano e Giorgio entrano dalla sinistra. Giorgio indossa sempre la divisa da autista e l’inseparabile borsello di pelle. Giorgio prende la busta di patatine dalle mani di Silvano, la piega e la ripone nel borsello.
Giorgio Ciao.
Amanda Ciao Giorgio. Cosa hai trovato oggi nel tuo autobus?
Giorgio Niente di buono.
Silvano Ma non trovi mai cose da mangiare?
Giorgio Si ma non le tocco. A quello ci pensano quelli delle pulizie.
Riccardo (A Silvano, ironico) Potresti farti un giro prima che Giorgio torna al deposito. E magari entrare in tutti gli autobus parcheggiati. Che ne pensi? (A Giorgio) Dagli il nome dell’impresa di pulizia che gli manda subito il curriculum. (Vede Silvano pensieroso) Ci stai pensando seriamente? Merendine morsicate, gomme masticate, gelati sciolti… Guarda che se vai nel cassonetto di fronte, è lo stesso! (Silvano prende del pane dalla dispensa e inizia a mangiare)
Giorgio In effetti nella spazzatura si trovano un sacco di cose.
Riccardo (Ad Amanda,sconfortato) Io ho due amici barboni. Non lo so, dimmi tu se è normale…
Amanda Giorgio voleva dire che la nostra è la società dello spreco.
Giorgio Sai che percentuale del cibo, che compri , va a finire nella spazzatura?
Riccardo guarda Silvano che mangia. Indica Silvano con un gesto. Anche Amanda e Giorgio guardano Silvano.
Silvano (Vistosi osservato) Tutti questi discorsi mi hanno fatto venire fame!
Riccardo Io ho questo inceneritore umano! In questa casa non si butta niente! E lo stesso vale per casa dei miei suoceri
Carla (Da fuori) Siamo a casa!
Riccardo (Uscendo per la sinistra) Ecco le donne di casa!
Carla (Entra dalla sinistra. Indossa un vestito elegante ) Ciao ragazzi.
Silvano Ciao sorellina.
Amanda (Ammirando Carla) Vediamo, vediamo, vediamo. La signora qui è stata dal parrucchiere.
Carla (Divertita mostra il viso e le mani) Ed ho fatto anche la pulizia del viso e il manicure.
Amanda Wow! (Tocca il sedere di Carla) E questi glutei?
Carla Sto andando in palestra. (A bassa voce ad Amanda) Con Riccardo che si occupa della casa e dei bambini, ho un sacco di tempo libero. (Trascina Amanda lontano dagli altri due. A bassa voce) Lo so che non dovrei dirlo ma, quasi quasi, sono contenta che Riccardo abbia perso il lavoro. (Carla e Amanda ridono)
Amanda (A bassa voce) Non farti sentire da lui.
Silvano (Mangiando) Nessuno vi ha insegnato che parlare a bassa voce è cattiva educazione?
Amanda (Acida) Anche parlare a bocca piena!
Giorgio Allora lui dovrebbe essere muto! (Prende un giocattolo dal borsello. A Carla mostrando il giocattolo) Aida è di là? Le ho riparato questo.
Carla Ma dai? Sarà felicissima. (Giorgio esce per la sinistra)
Silvano (A Carla) Non sei preoccupata per Riccardo?
Carla No, perché? (Si siede al divano,felice) Per il momento mi godo tutto questo relax.
Silvano Io non scherzerei tanto su questa storia! Riccardo è sempre nervoso, intrattabile, scorbutico.
Amanda Te l’ho detto è normale!
Silvano Io non l’ho mai visto così!
Carla (Stiracchiandosi, ridendo) Ah se per questo nemmeno io. La casa è scintillante. Non c’è nemmeno un calzino da stirare. La cena è già sotto al forno.
Amanda (Ridendo) Non ti ci abituare però!
Silvano Non esce da tre mesi.
Carla Ma se tutte le mattine va al mercato! (Estasiata) Esce con in bambini. Accompagna Aida a scuola e poi va a fare la spesa con Niccolò. Ed io dormo fino alle otto!
Silvano Io intendo uscire di sera. Andare a giocare a calcetto. Il venerdì texano, poi. Per lui era sacro. Secondo me non ci sta più con la testa…
Amanda Adesso non esagerare…Non sta poi così male…
Silvano Sono tre mesi che non vede una partita di calcio!
Amanda (A Carla) Ti do il numero del mio analista!
Carla Riccardo è solo un po’ stressato. E per combattere la depressione si dedica alla casa. Ha bisogno di sentirsi impegnato. Di avere un compito preciso nella sua vita.
Silvano Parli proprio come uno strizzacervelli.
Carla Infatti! E lui che me l’ha detto. (A bassa voce) Riccardo non sa che ho parlato di lui col mio analista. Il dottore dice che è tutto ok. Non c’è nulla di strano…
Silvano Io dico che uno psicologo potrebbe aiutarlo.
Amanda Magari potresti convincere Riccardo ad accompagnarti, la prossima volta che ci vai.
Carla Purtroppo o per fortuna non devo tornarci più. (Stiracchiandosi sul divano) Ora non ho più bisogno di uno strizzacervelli.
Giorgio entra dalla sinistra con un giocattolo rotto. Va a frugare nel suo borsello. E si mette ad aggiustare il giocattolo.
Amanda (Si avvicina a Giorgio) Silvano mi ha detto che sei un genio incompreso.
Giorgio Non sapevo che avesse quest’alta considerazione di me. Di solito mi chiama taccagno, spilorcio, tirchio, pidocchioso.
Amanda Invece lui ti loda per questa tua vena, come dire, ecologista.
Giorgio Io non lo faccio per una nobile causa. E’ che proprio non ce la faccio a buttare via le cose (mostra il giocattolo rotto).
Silvano (Si porta le mani alle spalle come se non avesse le braccia) E’ difficile buttare via le cose se non si hanno le braccia.
Amanda (A Silvano, ironica) Anche tu non riesci a buttare via niente!
Carla Silvano si occupa dell’umido e Giorgio di tutte le altre materie.
Amanda (A Giorgio) Perché non apriamo un negozio e vendiamo le tue invenzioni?
Silvano E’ vero! Che grande idea! (Trova qualcosa ed inizia a mangiare)
Giorgio Ma non sono invenzioni… Sono rottami… spazzatura…
Amanda (Trionfante) E’ giunto il momento di riciclarsi! Silvano recupera la merce, (indica Giorgio) il genio la trasforma ed io la vendo! Sono la regina delle vendite!
Giorgio E Riccardo ci cura il marketing! Lui è un mago in quel campo.
Silvano (Smette di mangiare) Non ho capito, uno è il mago, l’altro è il genio, lei è la regina, ed io sono l’unico che lavora?
Carla (Fa no con la testa continuamente) No, no, Riccardo no.
Silvano Che hai sorellina? Non dirmi che sei contenta che Ricky abbia perso il lavoro? (Carla fa si con la testa continuamente)
Amanda (Blocca la testa di Carla) No. Ma che dici? Lei non è contenta affatto. (A Carla) E’ vero che non sei contenta? (Muove la testa di Carla per farle rispondere no)
Silvano Tu sei contenta! Ti piace avere una casalinga per marito?
Giorgio Adesso non esagerare. Io non ho visto poi questo cambiamento in Riccardo.
Silvano e Amanda (In coro) No?
Giorgio No! Stando sempre a casa, è normale che si dedichi più ai figli, ma di qui a dire che è diventato una casalinga ce ne passa… Io lo conosco da bambino, lui in casa non ha mai fatto niente. Non ci crederei nemmeno se lo vedessi…
Riccardo (Entra dalla sinistra) Aida è quasi pronta per la notte e Niccolò dorme beato. (A Carla) La cena è nel forno. (A Silvano che mangia) Guarda qua terra cosa hai combinato! Avevo appena spazzato. (Prende una scopa e una paletta ed inizia a spazzare. A Silvano) Perché non mangi sul tavolo? Questo pavimento lo odio. Si vede anche la più piccola mollica!
Giorgio (A Riccardo, preoccupato) Riccardo, ti senti bene?
Riccardo (Riponendo scopa e paletta) Si, perché? Voi due cenate qui? A Silvano non glielo chiedo nemmeno. Ho fatto una lasagna bianca. La besciamella è venuta buonissima.
Giorgio (A Riccardo, preoccupato) Tu hai fatto la besciamella?
Riccardo Si ed anche la pasta fresca!
Silvano (Prende Giorgio sotto braccio e lo allontana) Hai visto? Cosa ti dicevo? E’ impazzito!
Amanda (A Riccardo) Io purtroppo ho già cenato. L’avrei assaggiata volentieri.
Carla (A Riccardo) Hai fatto pure la sfoglia? Sei diventato una cuoca. Cuoco! Volevo dire cuoco bravissimo… (Si siede al tavolo mentre Riccardo apparecchia)
Riccardo Dai Amanda, solo un piccolo pezzettino…
Amanda (Siede al tavolo) Se proprio insisti… Ma un pezzettino piccolo piccolo.
Giorgio (A Silvano sottovoce) Dobbiamo fare qualcosa…
Riccardo (A Giorgio) Giorgio tu che fai?
Giorgio Come posso rifiutare un piatto fatto con le tue mani…
Silvano (Sottovoce) Forse la storia del negozio può aiutarci. Dobbiamo assolutamente coinvolgere Riccardo in questo progetto.
Giorgio e Silvano si siedono al tavolo. Silvano mangia tutto il pane che c’è. Riccardo indossa un grembiule da cucina con un uomo muscoloso disegnato sopra. Prende una bottiglia.
Riccardo (Versando nei bicchieri) Prima un bel prosecco…
Amanda (Alludendo al grembiule) E questo dove lo hai preso?
Riccardo Al mercatino. Non sai quante cose sfiziose si trovano in quel posto.
Carla Hai visto com’è sexy?
Giorgio (Nauseato) Quando iniziamo a mangiare te lo togli, però…
Riccardo Ma perché non ti piace?
Silvano Ha comprato pure i guanti da forno e il set di strofinacci uguali!
Giorgio Riccardo, noi volevamo parlarti di un’idea che c’è venuta. Anzi, a dire il vero, è venuta ad Amanda. Vogliamo mettere in piedi un’attività…
Carla Ne parlate dopo cena… Ora mangiamo prima…
Riccardo Di cosa si tratta?
Amanda Un negozio che vende le opere d’arte di Giorgio.
Carla Opere d’arte? Spazzatura piuttosto (Silvano le dà un calcio sotto al tavolo) Ahi! Lo ha detto lui che è solo spazzatura.
Riccardo Quindi si tratta di roba riciclata? Recentemente ho fatto un indagine di mercato per un cliente ed effettivamente ci sono dei margini in quel settore. Potrebbe funzionare…
Amanda Noi pensavamo di ritirare le cose direttamente a domicilio.
Carla Ma Silvano non è tanto d’accordo… (Silvano le dà un calcio sotto al tavolo) Ahi! Lo hai detto tu prima, che vuoi?
Riccardo Mi sembra un’ottima idea. Parecchia gente non sa che per smaltire i rottami ingombranti basta una telefonata in comune e si tiene in casa una sacco di cose inutili.
Amanda Cose che il nostro genio incompreso può aggiustare o addirittura trasformare in qualcosa di nuovo. Pensi di poterci dare una mano?
Carla Riccardo non ha tanto tempo… (Silvano le da un calcio sotto al tavolo) Ahi! E’ impegnato con la causa…
Silvano Hai fatto causa alla tua azienda?
Riccardo Si! Ma è una cosa che non mi porta via tanto tempo… E poi questo progetto mi piace. Dobbiamo studiare bene come pubblicizzare la cosa, cercare i finanziamenti giusti, trovare i locali, un nome, uno slogan…
Carla Riccardo la lasagna è pronta? Io ho fame! (Dà un calcio a Silvano sotto al tavolo che grida di dolore. A Silvano) Tu non hai fame ?(Si alza e va alla cucina a preparare i piatti. Riccardo siede al suo posto)
Giorgio Allora sei dei nostri!
Amanda Che bello! Lo sapevo che ti sarebbe piaciuta! (Alza il bicchiere) Allora brindiamo al “Paradiso dei rifiuti” (Vedendo che gli altri hanno sguardi interrogativi) E’ un nome provvisorio in attesa che Riccardo ne trovi uno più adeguato. (Tutti brindano tranne Carla che serve i piatti e poi si siede in disparte con il suo piatto. Tutti iniziano a mangiare)
Riccardo (Si accorge di Carla) Amore! Porti il pane in tavola? (Entusiasta) Non vedo l’ora di tuffarmi in questa avventura. Sono tre mesi che non lavoro e comincio ad accusare un po’ di stress. Non so se ve ne siete accorti. (Guarda tutti ad uno ad uno)
Tutti (Dopo un attimo di silenzio, in coro) Noooo.
Giorgio (A Riccardo) Pensi davvero che riusciremo a vendere quegli oggetti?
Riccardo Ci vorrà un bel lavoro di marketing, ma credo di si. Amanda poi è un esperta venditrice.
Giorgio Dovremmo trovare un locale con un deposito bello grande.
Amanda Procurarci un furgone.
Riccardo Studiare un po’ le leggi in materia di smaltimento, raccolta differenziata e cose del genere.
Silvano Ci servirà un prestito.
Riccardo Ci sono un sacco di fondi europei che nessuno sfrutta. Chiederemo un finanziamento agevolato. Dobbiamo creare una società oppure una cooperativa. Tranne Giorgio, siamo tutti disoccupati.
Amanda Io veramente sarei in cassa integrazione.
Riccardo Scusami, è vero! Sei da così tanto tempo in questa situazione che a volte me lo dimentico…
Giorgio Allora siamo due disoccupati, un cassa integrato e un lavoratore dipendente!
Carla (Fingendo entusiasmo) Che bel gruppo eterogeneo. (Cambiando discorso) Questa lasagna è ottima!
Silvano Ne è rimasta dell’altra?
Riccardo (A Carla) Amore, porti un altro po’ di pasta a tuo fratello. E prendi pure altro vino. Stasera dobbiamo festeggiare…
Carla (Con un sorriso amaro) Il ritorno alla normalità! (Porge tutta la lasagna a Silvano) Se vuoi c’è pure la mia.
Silvano Se non la mangi…
Giorgio Era da tanto tempo che non stavamo qui tutti insieme.
Carla (Con un sorriso amaro) Tre mesi!
Silvano Ed oggi è pure venerdì! (Tutti tacciono) M’è scappato…
Riccardo (Dopo un attimo di silenzio) Hai ragione! Vi và di fare una partita a poker?
Giorgio Magari!
Silvano Sono tre mesi che aspetto questo momento,
Riccardo (Ad Amanda) Ovviamente tu prendi il posto di Tullio. (A Carla) Amore, sparecchi tu? Io prendo l’occorrente. (Si alza e prende carte e fiches)
Carla e Amanda iniziano a sparecchiare.
Amanda Sarà un poker tra futuri soci…
Giorgio Riprendiamo le buone vecchie abitudini…
Riccardo Il Venerdì texano del “Paradiso dei rifiuti”. (Ad Amanda) Lo sai che suona bene? (A Silvano) Se la smetti di mangiare, io preparo il tavolo…
Silvano (Si alza e poggia il piatto da qualche parte) Questo lo conservo per dopo. La notte sarà lunga.
Giorgio Si, dobbiamo recuperare il tempo perso.
Riccardo, Amanda, Giorgio e Silvano si siedono al tavolo.
Riccardo (A Carla) Amore, prendi tu l’alcol? (Suonano al campanello) Chi sarà a quest’ora?
Carla (Uscendo per la sinistra) Non lo so.
Amanda Aspettavate qualcuno?
Riccardo No.
Avvocato (Entra da sinistra seguito da Carla. Indossa giacca e cravatta e reca una valigetta. Non porta più la benda) Buonasera a tutti e scusate l’ora. (A Riccardo che lo ha raggiunto, prendendo un foglio dalla valigetta) Volevo darle quel documento.
Riccardo Nessun disturbo. Si figuri.
Avvocato Come le ho detto al telefono. La sua azienda le offre un concordato economico. So che lei non è intenzionato ad accettare e vuole portare avanti la causa ma per correttezza volevo farglielo avere.
Riccardo (Prende il foglio) Grazie. Gli darò un’occhiata.
Carla Le preparo un caffè?
Giorgio (Si alza e va a preparare il caffè) La macchinetta è già pronta devo solo accenderla.
Avvocato No grazie. Tolgo subito il disturbo. (A Riccardo) Volevo anche parlarle di un’altra cosa ma (guarda gli altri) ora non è il momento. Appena ha un po’ di tempo venga su da me.
Amanda (Si alza) Noi stavamo andando via…
Giorgio (Mostrando la macchinetta del caffè) Si. Qui non c’è gas. Dobbiamo andare a casa di Amanda…
Silvano E il nostro pokerino?
Amanda Dopo. Prima facciamo il caffè da me e poi…
Silvano Io vi aspetto qui.
Amanda Dai… Voglio farti assaggiare dei biscotti nuovi che ho comprato…
Silvano (Si alza ed esce per il centro seguito da Amanda e Giorgio) In che senso nuovi?
Riccardo Avvocato, di che si tratta? Spero niente di grave…
Avvocato No, non si preoccupi. E’ una sciocchezza. Una mia cliente vorrebbe farle delle scuse. A lei ed anche a sua moglie… E ora che ci penso anche ai suoi amici…
Carla Una sua cliente?
Avvocato Si la signora Valle, coniugata Settembrini.
Riccardo Paola? La moglie di Tullio?
Avvocato Si. Vorrebbe scusarsi per il comportamento incivile che ebbe quella sera di tre mesi fa.
Carla Avvocato, Paola è una sua cliente?
Avvocato Veramente è una lunga storia. Vi ricordate che quella sera io fui aggredito? Ebbene la signora era una testimone oculare dell’aggressione. Ci siamo conosciuti e lei mi confessò che aveva bisogno di un divorzista…
Carla (Preoccupata) Avvocato, ma perché quella brutta storia non è ancora chiusa?
Avvocato Teoricamente no. La Signora Valle fornì un identikit preciso di quei due delinquenti ed io ho sporto denuncia verso ignoti.
Riccardo Quindi le ci sta dicendo che Paola e Tullio…
Avvocato Lei ha chiesto il divorzio, ma non mi fate dire altro… Ora si è pentita di tutto quello che fece. (A Riccardo) Le parole offensive. (A Carla) Lo spavento che le ha fatto prendere. Era accecata dalla gelosia e si comportò davvero male.
Carla Ormai è una cosa passata. Dica pure a Paola che accettiamo le sue scuse.
Riccardo Si, senza rancore. Gli abbiamo messo una pietra sopra.
Avvocato Sapevo che eravate persone perbene. Ma lei vorrebbe farvi le scuse di persona…
Carla Quando vuole. Magari la prossima volta che ha appuntamento con lei, si ferma un attimo qui per un caffè…
Avvocato (Guarda l’orologio) Dovrebbe venire da me a momenti. Allora le dico che può passare qui da voi. Grazie. (Uscendo per la sinistra) Arrivederci. Legga quella lettera e mi faccia sapere se è ancora intenzionato a rifiutare l’offerta.
Carla Aspetti l’accompagno (Esce per la sinistra. Riccardo si siede al divano a leggere la lettera. Dopo un po’ rientra dalla sinistra) Io avevo detto così per dire… quello mi ha preso proprio alla lettera!
Amanda (Entra dal centro seguita da Giorgio che reca ancora la macchinetta del caffè e Silvano che mangia dei biscotti) Abbiamo sentito la porta che si chiudeva…
Carla Paola ha chiesto il divorzio a Tullio.
Amanda Davvero? E Giordano è il suo avvocato?
Carla Si. Ha detto che Paola vuole farci le sue scuse per quella famosa sera.
Amanda Non credevo che Paola e l’avvocato si conoscessero.
Carla Si sono conosciuti quella sera che l’avvocato fu aggredito qua sotto. (Silvano e Giorgio si guardano preoccupati) Lei è una testimone oculare dell’aggressione.
Silvano (Terrorizzato) Testimone?
Giorgio (Terrorizzato) Oculare?
Riccardo (Ha finito di leggere la lettera) Abbiamo i soldi per il “Paradiso dei rifiuti”
Carla Non volevi fargli causa?
Riccardo Si ma quel sentimento di odio è andato scemando ed ora questi soldi ci servono… Io potrei finanziare il progetto e poi recuperare questo capitale un poco alla volta.
Suonano al campanello. Tutti si guardano interdetti.
Silvano (Terrorizzato) Carla non aprire! Questa è Paola che è tornata con la polizia.
Giorgio (Terrorizzato) Tu dici che ci ha riconosciuto?
Silvano (Ad Amanda) Io torno a casa tua…(Lascia cadere il pacco di biscotti ed esce per il centro)
Amanda (Raccoglie i biscotti) Dove vai? Hai dimenticato i biscotti. Tu se non mangi diventi pericoloso…(Esce per il centro)
Giorgio Dite alla polizia che non ci avete visti…(Esce per il centro)
Carla (Guarda Riccardo sconcertata. I due si guardano per un po’) Sarà sto venerdì texano che porta sfortuna? (Esce per la sinistra)
Riccardo Forse hai ragione. Mannaggia a me che stasera ho deciso di giocare. Venerdì texano del…(Tullio entra dalla sinistra seguito da Carla. E’ un uomo completamente diverso. Veste trasandato ed ha un brutto aspetto. Molto sorpreso) Tullio!
Tullio Scusami Riccardo se piombo a casa tua a quest’ora, ma devo parlarti di una cosa importante.
Riccardo (Cattivo) Noi due non abbiamo niente da dirci.
Tullio Lo so che sei arrabbiato con me, ma ti prego di ascoltarmi. Ti chiedo solo pochi minuti. Io sono disperato…
Riccardo (Cattivo) Tu sei disperato? (Carla con dei gesti cerca di fargli capire che Tullio è in un brutto stato) Io non ho nessuna intenzione di ascoltarti..
Carla (Comprensiva) Ricky, Tullio ti ha chiesto solo pochi minuti…(Riccardo con dei gesti cerca di fargli capire che di Tullio non gliene frega niente)
Tullio Io ho sbagliato con te. E sono qui per chiederti un favore.
Riccardo Un favore? No, ma dico sei impazzito?(A Carla) E tu è inutile che insisti. (A Tullio) Devo chiederti di andartene.
Tullio Potrai chiedermi qualsiasi cosa in cambio. Ti faccio tornare al lavoro. Da lunedì stesso.
Riccardo E Debora?
Tullio Debora? Quella donna è pericolosa. Dopo aver preso il tuo posto, sta puntando in alto. Dovresti vedere come scodinzola dietro al mio socio. Lei non ha la stoffa che hai tu. Tu sei di un altro pianeta. Ho fatto un grosso errore. Ma se mi fai questo favore, non solo ti riassumo, ma ti raddoppio lo stipendio.
Carla (Sorpresa) Raddoppi? (Con dei gesti cerca di far capire a Riccardo di accettare)
Riccardo (A Carla) Se non ti spiace io e Tullio dobbiamo parlare un attimo da soli.
Carla Ah…certo, certo… (Con dei gesti cerca di far capire a Riccardo di accettare. Riccardo la spinge fuori per la sinistra)
Riccardo (Prende un foglio dal tavolo) Come ben saprai. Ho data mandato al mio avvocato di farvi causa. Oggi stesso lui mi ha comunicato che l’azienda mi ha fatto una proposta economica. (Avvicina il foglio alla faccia di Tullio che cerca di afferrarlo ma Riccardo si ritrae) All’inizio pensavo di farvela pagare, di arrivare fino in fondo (Tullio cerca di afferrare il foglio ma Riccardo si ritrae) Ma poi quest’offerta mi ha fatto cambiare idea (Tullio cerca di afferrare il foglio ma Riccardo si ritrae). E sai perché? Perché non voglio più sentire parlare di te e della tua azienda di merda! Ora se non ti dispiace, ho altro da fare. Oggi è venerdì. Stavamo per metterci al tavolo verde…
Tullio (Piagnucolando) Il venerdì texano. Ho rovinato tutto! Sono un disgraziato. Ho perso gli amici. Un grande collaboratore e quello che più conta, ho perso mia moglie. Ma come ho potuto? Come ho potuto? Per cosa poi? Per le donne! (Disperato) La mia vita è stata rovinata dalle donne. Riccardo, io non me ne vado di qua se prima non mi ascolti.
Riccardo (Rassegnato) Va bene. Dimmi questa cosa e poi sparisci!
Tullio Paola ha chiesto il divorzio. Tu dovresti parlarle… Io non posso vivere senza di lei.
Riccardo Forse dovevi pensarci prima…
Tullio Si lo so! Solo ora mi rendo conto di quanto ho sbagliato. Ma se tu mi aiuti…
Riccardo (Interrompendolo) Io ho deciso di accettare l’offerta (mostra il foglio a Tullio)
Tullio (Prende il foglio e lo mangia) Tu non puoi accettare quest’offerta! Quel lavoro te lo sei guadagnato, non puoi buttarlo via così. Sei all’apice di una carriera fantastica. L’azienda e Debora non possono averla vinta! (Tossisce e ingoia a fatica il foglio) Devi solo dire a mia moglie che io, quella sera maledetta, l’ho passata qui!
Riccardo (Confuso) Qui? E dopo che tu mi avevi licenziato, ti facevo dormire, qui?
Tullio Certo che no! Chi ha parlato di dormire? Le devi dire che abbiamo chiacchierato tutta la notte! Fammi questo favore e poi chiedimi quello che vuoi!. Io non posso perderla. Sono stato un bastardo, è vero, ma giuro che d’ora in poi …(Va alla cucina e prende un coltello)… non guardo più una donna. (Va al centro della scena e si abbassa i pantaloni) Anzi, me lo taglio! Quanto è vero dio me lo taglio! (Fa per abbassarsi le mutande)
Riccardo (Si avventa su Tullio e lo disarma) Ma che fai? Sei impazzito? Vuoi evirarti nella mia cucina?
Tullio (Da dietro si avvinghia a Tullio e cerca di prendergli il coltello) Dammi quel coltello!
Riccardo (Non molla la presa) No (pausa). No (pausa) . No (Amanda entra dal centro e guarda stranita la scena. Tullio la vede, molla Riccardo e si alza i pantaloni.) Ecco bravo! Se ti vede Carla con questo coso in mano, le fai prendere un colpo! (Finalmente nota Amanda. Imbarazzato) Amanda! Tullio stava… Ehm… E’ venuto per…
Amanda (A Tullio ignorando Riccardo) Sei venuto per…?
Tullio Chiedere una cosa a Riccardo. Una cosa di lavoro…
Amanda Pensavo che non lavoraste più insieme. E’ tanto che non ti fai vedere… Sei stato molto impegnato?
Tullio Già…
Riccardo (Rimette a posto il coltello) Tullio stava andando via. (Ad Amanda) Se tornate tutti di qua, iniziamo a giocare…
Amanda Mah… Veramente si è fatto tardi…
Riccardo No, ma che dici. (Chiamando verso il centro) Silvano. Giorgio. Figurati se quei due sentono. (Uscendo per il centro) Vado a chiamarli io.
Tullio Credimi non ho avuto un attimo di tempo per…
Amanda (Interrompendolo. Ironica) In tre mesi, non hai trovato nemmeno un minuto? Risparmiami questa scena, sei patetico!
Tullio Mia moglie…
Amanda (Interrompendolo. Ironica) Avevi detto che con lei era finita!
Tullio Senti…
Amanda (Interrompendolo) Ma non ti preoccupare, io non ci ho mai creduto. Tullio Quella sera…
Amanda (Interrompendolo) Stai tranquillo, sarà un segreto tra te e me.
Giorgio (Entra frettolosamente dal centro. Preoccupato) Mi serve subito del ghiaccio. (Va al frigorifero e prende il ghiaccio) Glielo avevo detto a Silvano che quella mi sembrava la voce di Riccardo. (Fruga nel suo borsello e ne tira fuori una borsa per il ghiaccio. La apre e ci mette il ghiaccio dentro) E poi la polizia non ci avrebbe mai chiamato per nome.
Amanda Vuoi spiegarci cosa è successo?
Giorgio (Uscendo frettolosamente per il centro) Silvano ha rotto un vaso in testa a Riccardo.
Amanda Quale vaso? (A Tullio) Forse è meglio se andiamo a vedere…(Esce per il centro seguita da Tullio. Suona il campanello)
Carla (Da fuori) Veramente Riccardo è impegnato in questo momento… (Paola entra dalla sinistra seguita da Carla. Paola è una donna completamente diversa. Indossa un vestito scollato dai colori sgargianti.)…sta parlando con… (nota che la stanza è vuota) …un suo amico. Forse sono usciti e non li ho sentiti. Comunque non dovevi venire qua. Non ce n’era bisogno.
Paola Volevo farvi le mie scuse di persona. Non so proprio come ho potuto comportarmi in quel modo. Ero sconvolta…
Carla Posso offrirti un caffè?
Paola No, grazie. Devo tornare da Mario… ehm.. dall’Avvocato. Mi sta aspettando…
Paola Volevo anche chiedere una cosa a Riccardo. So che è l’ultima persona alla quale dovrei chiederlo, ma… mi serviva il numero di Debora.
Carla Debora?
Paola Volevo scusarmi anche con lei. L’ho trattata male. E lei non c’entrava nulla… (Con un filo di voce) Lei non aveva una storia con mio marito. Tullio quella notte non è tornato a casa, ma non ha dormito da Debora!
Carla E tu che ne sai?
Paola Lei ha dormito da sola! Le avevo messo un investigatore privato alle calcagna. Tullio avrà dormito da qualche parte. (Cattiva). Devo fargli pagare tutto quello che mi ha fatto in tutti questi anni. Finalmente il bastardo avrà quel che si merita. Lo caccerò anche dalla mia azienda. E quando lo farò, riassumerò anche Riccardo. A proposito, il bastardo non si è fatto più vivo con tuo marito?
Carla (Imbarazzata) Ehm… no… (Tullio e Riccardo entrano dal centro. Tullio sostiene Riccardo che ha la borsa del ghiaccio in testa. Sorpresa parla contemporaneamente a Paola e Tullio) Riccardo!
Paola (Sorpresa) Tullio!
Tullio (Sorpreso) Paola! (Dolce) Stavamo parlando proprio di te. Riccardo vuole dirti una cosa.
Carla (Accompagnando Riccardo al divano) Cosa hai combinato?
Riccardo (Si stende sul divano. Dolorante) Quel cretino di tuo fratello… mi ha rotto un vaso in testa!
Carla (Sconvolta) Silvano! E perché? Forse dovresti andare all’ospedale.
Riccardo (Dolorante) No non è nulla di grave. Per fortuna Giorgio ha cercato di fermarlo e così mi ha preso solo di striscio. Altrimenti mi rompeva la testa. L’ho sempre detto che tuo fratello è un deficiente!
Carla (Sconvolta) Ma ti fa male? Vuoi un aspirina?
Tullio (A Carla) Non ti preoccupare, Riccardo sta bene. E deve dire una cosa a Paola. (Si avvicina a Riccardo. Sottovoce) Allora siamo d’accordo. Stipendio triplicato più tutti i benefit da dirigente. Devi solo dirle che quella sera ho dormito qui. (Prende Carla sottobraccio e la trascina verso la porta di sinistra) Io e Carla abbiamo una cosa da sbrigare di là…
Carla (Confusa) Cosa?
Paola (Prende Carla sottobraccio e la trascina verso il centro della scena. A Riccardo) Io sono venuta per scusami per l’altra sera. Come ho detto a Carla, ero fuori di me, e mi sono comportata veramente male. (A Tullio, furiosa) Evidentemente avevo solo sbagliato donna, visto che mio marito non ha dormito con Debora quella notte! Anzi, dovrei fare le mie scuse anche a lei. (A Tullio, furiosa) Lei non c’entrava nulla!
Tullio (A Paola) Lo vuoi capire che quella notte non ho dormito con nessuna donna? (Prende Paola sottobraccio e la avvicina a Riccardo. Fa tre con la mano a Riccardo esortandolo a parlare)
Carla (A Tullio) Prima, se non ti dispiace, vorrei sapere perché Silvano ti ha rotto un vaso in testa.
Tullio (Prende Carla sottobraccio e la trascina verso la porta di sinistra) Dopo, dopo. Prima Riccardo parla con Paola e poi ti spiega cosa è successo alla sua testa. (Carla si libera della morsa di Tullio e si avvicina a Riccardo)
Riccardo (A Paola, contro voglia) Quella notte, Tullio, è stato tutto il tempo qui con me! (A Carla, sottovoce) Poi ti spiego. Quel cretino di tuo fratello pensava che io ero un poliziotto!
Tullio (Dolce a Paola) Hai visto che avevo ragione? Ho passato la notte qui a chiacchierare con Riccardo… Sono tre mesi che te lo sto dicendo. Non c’è nessuna altra donna…
Paola Ok! Ok! Hai passato la notte qua! Riccardo che motivo avrebbe di mentire? (A Tullio, cattiva) Visto che tu lo hai cacciato via senza nemmeno una spiegazione. (A Riccardo e Paola) Torno dall’Avvocato per quel discorso della rapina…
Tullio Rapina?
Paola Si, due loschi individui, tentarono di rubare l’auto dell’avvocato Giordano che abita in questo palazzo… Ed io, per colpa tua, sono l’unica testimone. Ho ancora impresso nella mente la faccia di quei due delinquenti… (Amanda entra dal centro.
Amanda (In imbarazzo) Paola! Ma che piacere! (A Riccardo e Carla) Se volete torno dopo…
Carla Tullio e Paola stavano andando via.
Tullio (A Paola) E tu vorresti testimoniare contro due malviventi? Io non ti permetterò di immischiarti in questa brutta storia…
Paola Tu cosa?
Tullio (Dolce) Non vorrei che tu… Potrebbe essere pericoloso, ecco!
Paola Il tuo senso civico è davvero notevole… Ed io non mi lascio impressionare da due ladri di polli.
Tullio Ma che c’entra il senso civico? Dico semplicemente che potresti evitarti un sacco di noie.
Tullio E poi per cosa? Per una persona che non conosci affatto?
Paola Mario… Ehm.. L’avvocato Giordano non è uno sconosciuto. (A Tullio) E’ il mio avvocato, caro!
Tullio (Dolce) Ma ora non serve più…
Amanda (Pronta) Perché non serve più? (Tullio e Paola la guardano contemporaneamente. Giustificandosi) Ehm… Volevo dire… Ehm… Io so che è bravo.
Paola (A Tullio) Il miglior divorzista della città. (A Carla) Ed ora devo tornare da lui. Scusate ancora il disturbo e buona serata a tutti.
Tullio (Cercando di fermarla) Ma perché devi tornare da lui? (Paola esce per la sinistra. Uscendo per la sinistra) Paola. Paola.
Carla Aspettate vi accompa… Già sono andati.
Silvano e Giorgio entrano dal centro.
Carla (A Silvano) Ma cosa ti è saltato in mente? (Indicando Riccardo) Potevi rompergli la testa!
Giorgio Io gliel’ho detto che mi sembrava la voce di Riccardo!
Silvano Ma se è stata tua l’idea del vaso?
Giorgio Non è vero! Io ti avevo suggerito l’attizzatoio!
Carla Siete due pazzi.
Amanda (A Riccardo) Adesso, ti senti un po’ meglio? (Senza aspettare la risposta) Perché l’avvocato non serve più?
Carla Perché Riccardo ha detto a Paola…
Riccardo (Interrompendola) Carla, ti prego!
Carla Dai.. a loro possiamo dirlo… Tullio ha offerto a Riccardo di tornare al lavoro!
Giorgio (Felice. A Riccardo) Davvero? E allora bisogna festeggiare! C’è dello spumante in casa…(Va alla cucina e prende una bottiglia. Silvano si avventa su qualcosa da mangiare)
Carla In cambio però Riccardo…
Riccardo (Interrompendola) Carla, dai!
Carla In cambio però Riccardo ha detto a Paola che Tullio, quella notte, l’ha passata qui a chiacchierare. E ovviamente non è vero!
Giorgio (Deluso. A Riccardo) Hai detto una bugia, solo per riavere il posto di lavoro? (Va a posare la bottiglia)
Silvano (Deluso) Sei proprio un bastardo! (Mangia lo stesso ciò che aveva preso)
Amanda (Disgustata) Riccardo, da te questo comportamento non me lo sarei aspettato. Hai coperto il tuo ex capo per riavere il tuo posto di lavoro?
Riccardo Con stipendio triplicato e tutti i benefit possibili!
Giorgio (Felice. Riprende la bottiglia) Ma in questo caso hai fatto bene!
Silvano (Felice) Sei proprio un furbacchione!
Amanda (Disgustata) Ragazzi e voi volete festeggiare? Io non ho parole. (A Riccardo) Avevi deciso di accettare la loro offerta, se non sbaglio?
Riccardo Tullio l’ha mangiata!
Amanda Si è rimangiato l’offerta?
Riccardo No! Si è letteralmente mangiato la lettera che mi aveva dato l’avvocato.
Silvano (Nauseato) Che schifo!
Carla (Stupita) Cosa? Questo non me lo avevi detto.(Divertita) Ma è impazzito?
Riccardo Tullio comunque è un donnaiolo. Ci prova con tutte. E Paola lo sa bene. E lo tollera! Se volesse veramente divorziare, già lo avrebbe fatto. Secondo me, lei gode a sentire le bugie del marito!
Carla Quindi tornerai in ufficio? (Fingendosi delusa) Ed io dovrò tornare ad occuparmi della casa. (Sospirando) Quasi, quasi mi ero abituata a non fare nulla…
Riccardo (Entusiasta) Con il mio nuovo stipendio potremmo permetterci una governante a tempo pieno!
Amanda Il vostro cinismo è disarmante. E il “paradiso dei rifiuti”?
Riccardo (Entusiasta) Io potrei seguirvi lo stesso. Magari non a tempo pieno ma solo come consulente.
Giorgio E Debora?
Riccardo Sembra che non sia adatta al ruolo.
Silvano (Triste) Poverina… La licenzieranno?
Riccardo (Si mette a sedere e guarda Silvano interdetto) Mi sembra che non sei stato tanto preoccupato per me quando lei mi ha rubato il posto! (Si stende) Dimenticavo che io con te non parlo!
Silvano Non l’ho fatto apposta, vuoi capirlo? Pensavo che fosse la polizia che veniva ad arrestarmi!
Riccardo Se Giorgio non ti fermava in tempo, avresti anche potuto uccidermi!
Amanda Scusa, Silvano, ma tu volevi uccidere un poliziotto per sfuggire all’arresto?
Silvano Non so cosa mi ha preso… Ero terrorizzato!
Giorgio Paola è una testimone oculare!
Carla (Ironica) Allora è lei che dovete eliminare! (Silvano e Giorgio si guardano, dopo un po’) Io sto scherzando!
Amanda Non mettergli strane idee in testa a questi due (A Riccardo) Non è meglio se andiamo in ospedale a farti dare un’occhiata?
Riccardo No! Sto già meglio, il dolore è quasi passato.
Carla (Ad Amanda) Ha paura degli ospedali.
Riccardo (Si alza) Ma quale paura? Sto benissimo! E poi noi non dovevamo giocare a poker? E’ o non è il nostro venerdì texano? (Suona il campanello. Tutti si guardano interdetti. Dopo un po’, meravigliato) Veramente è questa la parola magica! Venerdì texano! (Suonano al campanello. Sorride)
Silvano Venerdì texano! (Suonano al campanello)
Giorgio Venerdì texano! (Suonano al campanello) E’ vero, è magica! Quando la pronunci magicamente suona il campanello
Carla (Uscendo per la sinistra) E se non apro, magicamente non suona più!
Riccardo (Si stende sul divano) Vabbè come non detto. Stasera qualcuno ha deciso di non farci giocare.
Amanda Proprio come tre mesi fa! Manca solo Debora ed è tutto uguale ad allora.
Debora e Carla entrano dalla sinistra. Riccardo non le vede. Debora indossa sempre abiti succinti. Amanda, Giorgio e Silvano si guardano interdetti.
Riccardo Debora? Magari avesse il coraggio di venire qua! Le direi…(Si mette a sedere e la vede. Guarda gli altri) La vedete anche voi o la botta alla testa mi sta facendo avere delle allucinazioni?
Carla Nessuna allucinazione. Debora vuole parlarti. Le ho detto che stavi male, ma lei ha insistito tanto.
Debora Si scusa se arrivo qua senza avvisare. E’ Venerdì. E speravo di trovarvi qui a giocare a poker. Del resto è il vostro Venerdì Te…
Silvano (Interrompendola) No. Non dirlo. (Si guarda intorno come se fosse spiato) Se pronunci quelle due parole, suona subito il campanello.
Giorgio (Si guarda intorno come se fosse spiato, sottovoce) E’ una frase magica!
Amanda Non gli dar retta. Sono due poveri psicopatici.
Carla (Sforzandosi di ridere) E’ che stasera, ogni volta che pronunciamo quella parola, suona il campanello!
Riccardo Ed io sto veramente male... Ho preso una botta alla testa. Ma , giuro, che quando starò meglio, ti chiamo e parliamo di tutto quello che vuoi. Buona serata Debora. Carla ti dispiace accompagnarla alla porta?
Debora Riccardo devo parlarti di una cosa molto importante. E non è una cosa di cui possiamo parlare al telefono. Capisco che tu ce l’hai con me, ma ti prego di ascoltarmi. Ti chiedo solo cinque minuti.
Amanda (A Giorgio e Silvano) Dai, forza, ritorniamo da me.(Giorgio ed Amanda escono per il centro)
Carla (Uscendo per il centro) Vengo anche io, se non ti dispiace… (si ferma e vede che Silvano non la segue. Va alla dispensa e prende una merendina. A Silvano mostrandogli la merendina come si fa con un cane) Vieni, bello, dai, andiamo, forza! (Esce per il centro seguita da Silvano che alla vista della merendina la segue come un cagnolino)
Riccardo (Si alza) Io non ce l’ho con te. Credo, semplicemente, che noi non abbiamo nulla da dirci. Ho anche un tremendo mal di testa e, se non ti dispiace, vorrei andare a letto…(si stende sul divano)
Debora Riccardo, ti prego, ascoltami. Ho un offerta da parte del Dottor Sangiorgi.
Riccardo (Si alza) Il socio di Tullio?
Debora Tecnicamente è il socio della moglie di Tullio. Il 50% delle azioni appartiene a lei, l’altro 50% a Sangiorgi. Così come è, l’azienda non è gestibile. Non c’è un socio di maggioranza e le decisioni devono essere prese sempre di comune accordo. Sangiorgi punta a diventare il socio di maggioranza.
Riccardo (Confuso) Ed io che c’entro?
Debora L’azienda ti ha fatto un’offerta economica.
Riccardo Si… Dovrebbe essere qui da qualche parte…
Debora Ecco bravo. Tu dovresti fare una controproposta. Dovresti rinunciare a tutto: soldi, reintegro e vari indennizzi, in cambio del 5% del pacchetto azionario.
Riccardo (Confuso) Non so se è il mal di testa, ma credo di non aver capito bene. Io rinuncio a tutto quello che mi offre l’azienda in cambio del 5% di azioni?
Debora Si. Come puoi immaginare il 5% di quelle azioni vale più di tutto quello che ti offrono. Sangiorgi però convincerebbe Tullio ad accettare la tua proposta. L’azienda non ha liquidità e non si può permettere di sborsare un soldo. L’offerta economica che hai ricevuto fa parte del piano di Sangiorgi.
Riccardo (Confuso) Ancora non mi è chiaro…qual è il suo piano?
Debora Una volta che tu entri in possesso del 5%, lo cedi a lui e lui diventa il socio di maggioranza! In cambio lui ti offre il posto di Tullio! E’ tutto chiaro?
Riccardo Il posto di Tullio?(Si stende) Mamma mia che mal di testa!
Debora E’ inutile dire che Tullio e sua moglie non devono sapere nulla di questo accordo. Ed ora ti lascio al vostro Venerdì Texano. (Suona il campanello. Divertita) Allora è vero!
Riccardo (Uscendo per la sinistra) Certo che è vero…quella parola la odio!
Debora (Prende il telefonino e telefona) Ciao. Secondo me accetta. L’offerta lo stuzzica…ora ti lascio.(Chiude il telefono)
Paola, l’Avvocato e Riccardo entrano dalla sinistra.
Riccardo (Mostrando la borsa di ghiaccio che tiene ancora in testa) …niente di grave. Un piccolo incidente domestico.
Avvocato Lo sa che ci sono delle polizze assicurative contro questi tipi di infortuni?
Paola (Notando Debora) Signorina Debora, che piacere. Non sa che gioia incontrarla qua. Volevo farle le mie scuse per quella sera. Sa, mi vergognavo di passare in ufficio ed avevo intenzione di chiedere il suo numero privato a Riccardo…Non sapevo che invece, voi due, continuate a vedervi…
Riccardo (In imbarazzo) Non ci vediamo da allora… Debora è passata per…
Debora (Interrompendola) Sapere come sta… mi sento ancora in colpa… ma ora si è fatto tardi… me ne torno a casa. (A Paola) Accetto le sue scuse. (A Riccardo) Non c’è bisogno che mi accompagni, conosco la strada. Ci sentiamo. Buonasera. (Esce per la sinistra)
Riccardo Avvocato, si ricorda l’offerta economica della mia azienda?
Avvocato Certo. E’ per quello che siamo qui!
Riccardo (Confuso) Siete venuti per quello?
Avvocato Certo. Lei, se non sbaglio, non vuole accettarla.
Riccardo Si. Ma vorrei sapere se posso fare una contro-offerta.
Avvocato Certo che può farla, ma in questo caso, è meglio che ascolti cosa le offre la signora Valle…
Riccardo (Sorpreso) Pure tu?
Paola Ma perché chi altro?
Riccardo L’azienda, no? L’offerta economica che tutti conosciamo.
Paola Quella è stata un’idea di Sangiorgi. Io non capisco che senso ha licenziarti e poi farti un’offerta economica. Sangiorgi ha idee strane. Vuole snellire l’azienda e poi rivenderla al miglior offerente. Ma per farlo, ha bisogno del mio consenso. Ed io non glielo darò mai! Anzi, io credo che l’azienda possa riprendersi senza bisogno di altri tagli. Ma per farlo ho bisogno di te.
Riccardo (Confuso) Di me?
Avvocato (Prende un foglio dalla valigetta) Lei deve fare una contro offerta. Rinuncia a tutto quello che l’azienda le offre in cambio del 5% delle azioni.
Riccardo (Si stende) Mamma mia che mal di testa!
Paola Io convincerò Sangiorgi ad accettare la tua offerta.
Avvocato E quando lei sarà in possesso del 5%...
Riccardo (Si alza) Lo cedo a Paola che così ottiene la maggioranza. (Si stende)
Paola (Felice all’avvocato) Ti avevo detto che era un tipo sveglio! Ovviamente in cambio io ti offro…
Riccardo (Si alza) Il posto di Tullio! (Si stende)
Paola (Perplessa all’avvocato) Troppo sveglio! Ha già capito tutto? (Esce per la sinistra)
Avvocato (Cede il foglio a Riccardo) Questa è la sua contro-offerta. Deve solo restituirmela firmata…
Riccardo (Si alza e prende il foglio) Ma dove è andata?
Avvocato (A bassa voce) Ha ancora da chiederle una cosa…
Riccardo (A bassa voce) Chi?
Avvocato (A bassa voce) Paola… (A voce normale) Ehm… la signora Valle, volevo dire. (A bassa voce, guardandosi intorno continuamente) Lei per togliergli l’azienda, ha bisogno di una prova, ha capito? Lei inchioda lui grazie a lei e lei ha il suo bel accordo per prendere il posto di lui… Chiaro?
Riccardo (A bassa voce) Ma lui chi? Lei chi?
Paola (Entra dalla sinistra) Ora che abbiamo chiarito tutto (Indica il foglio che Riccardo ha in mano e gli mima di stare zitto), devo chiederti un’ultima cosa. Mio marito ha davvero passato quella notte qui? (Vedendo che Riccardo non risponde) Guarda Riccardo, che io ormai ho deciso di chiedergli il divorzio e non mi interessa più di tanto questa cosa…(Prende il foglio dalle mani di Riccardo e finge di strapparlo) Allora? Tullio, quella notte, è stato qui con te?
Riccardo (Prende il foglio dalle mani di Paola) Ehm… Veramente… No…
Tullio (Entra dalla sinistra come un pazzo e si avventa su Riccardo che, spaventato, si nasconde dietro l’avvocato) Sei un bastardo. Ho fatto bene a licenziarti. Non lavorerai mai più. Né nella mia azienda né in nessun altra. (Cercando di prendere il foglio dalle mani di Riccardo) Cosa hai lì? Cosa ti hanno offerto per distruggermi?
Avvocato (Cercando di placarlo) Si calmi, la prego, si calmi.
Tullio (A Paola) Ma non capisci che ce l’ha con me perché l’ho cacciato? Direbbe qualsiasi cosa pur di danneggiarmi.
Paola Eppure mi sembra che aveva detto il falso pur di salvarti.
Riccardo (A Tullio riponendo il foglio in tasca) Già! Ed ho sbagliato! Così la smetti di fare il dongiovanni…
Tullio (Si avventa su Riccardo che, spaventato, si nasconde dietro l’avvocato) Dongiovanni? Ma io ti ammazzo. Dammi subito quel foglio, fammi vedere cosa ti hanno offerto! (Si libera dell’avvocato e prende Riccardo per la gola)
Silvano,Giorgio, Amanda e Carla entrano dal centro. Alla vista di Silvano e Giorgio Paola rimane a fissarli terrorizzata. Silvano e Giorgio, liberano Riccardo dalla presa di Tullio e trascinano Tullio lontano. Riccardo, rimasto senza fiato, respira faticosamente, aiutato da Carla ed Amanda.
Silvano (A Tullio) Ma sei impazzito? Lo stavi ammazzando.
Giorgio Per fortuna siamo venuti a vedere cosa stava succedendo.
Carla (A Riccardo preoccupato) Amore stai bene? (Agli altri) Mi dite che diavolo sta succedendo?
Avvocato Suo marito ha confessato.
Carla (Confusa) Confessato cosa?
Avvocato Che quella notte, il signor Tullio Settembrini, qui presente, non la passò qui da voi. (A Paola che è ancora sotto choc) Andiamo?
Carla (Furiosa) Ancora quella notte? (A Paola e Tullio urlando) Uscite subito da questa casa! Non voglio più sentir parlare di voi due e di quella maledetta notte. (Si sente un neonato che piange. Amanda esce per la sinistra) Ed avete pure fatto svegliare il bimbo. Quando torno non voglio trovare più nessuno in questo salotto. (Esce per la sinistra)
Giorgio (Dopo un po’ di silenzio a Silvano) Vale anche per noi?
Silvano Forse vale per te, io sono suo fratello!
Avvocato (A Paola che è ancora sotto choc) E’ meglio che andiamo… (Vedendo lo stato di Paola) Che hai? Sembra che hai visto un fantasma…
Paola (Balbetta indicando Silvano e Giorgio. Sembra che intoni “DE DO DO DO DE DA DA DA” dei Police) du… du… du… la…la… la…
Giorgio e
Silvano (Dopo un attimo di paura. Cantano la stessa canzone) Is all I want to say to you… DE DO DO DO DE DA DA DA…
Paola (Balbettando) Poli…li… li…
Avvocato (Uscendo per la sinistra e tirandosi dietro Paola) Si è una canzone dei Police, la conosco bene.
Paola Sono quei due che hanno cercato di rubarti l’auto!
Avvocato (Si blocca e guarda prima i due e poi Paola, poi i due e poi Paola) Ma cosa dici? Questi sono Silvano e Giorgio…
Paola Ti dico che sono loro!
Avvocato Ma li avrei riconosciuti anche io. Secondo me ti sbagli. (Prende due fogli dalla borsa e li guarda) Guarda gli identikit che hai fornito alla polizia sono… (guarda le foto e poi i visi, poi) identici!
Silvano (Prende un foglio dalle mani dell’avvocato e lo guarda) Ma cosa dice? Questo non mi somiglia proprio. (Guarda meglio la foto) Questo è uguale a Giorgio!
Avvocato (Mostrando l’altro foglio) E questo è uguale a te!
L’Avvocato e Paola si dirigono verso l’uscita di sinistra con lo sguardo fisso su Giorgio e Silvano. Amanda entra dalla sinistra ed arriva alle loro spalle facendoli saltare dalla paura. I due lanciano un urlo di terrore. Amanda guarda Tullio con aria interrogativa.
Tullio Paola ha riconosciuto (indica Giorgio e Silvano) i due ladri d’auto!
Amanda Avvocato, è giunto il momento di spiegarle cosa avvenne quella sera. Tullio quella sera tardava ad arrivare. Poi mandò un sms a Debora. “Ti sto aspettando qui fuori” c’era scritto. Questi due dementi, credendo che Tullio fosse sotto al palazzo, scesero di corsa e si fiondarono nella sua macchina pensando di trovarci Tullio.
Avvocato E perché diavolo, non l’avete detto prima?
Giorgio Successe tutto così in fretta…
Silvano Lei scese dalla macchina e cominciò a urlare. Abbiamo avuto paura e siamo scappati.
Paola Siete due pazzi! Sono tre mesi che ho il terrore di girare in macchina da sola! (Ad Amanda) E voi lo sapevate?
Amanda Scusaci Paola, non sapevamo che tu eri una testimone. L’abbiamo scoperto solo oggi. (All’avvocato) Cerchiamo di chiudere questa questione oggi?
Avvocato (A Silvano e Giorgio incredulo) Avete rischiato di essere incriminati per furto… (Ad Amanda) vedrò cosa si può fare.
Amanda Grazie.
Giorgio Grazie
Silvano Grazie
Silvano e Giorgio abbracciano l’avvocato che si libera infastidito. Allora Giorgio e Silvano si abbracciano da soli.
Paola (All’avvocato) Andiamo via?
Avvocato Buonasera a tutti. (Sta per uscire per la sinistra seguito da Paola)
Tullio (Si aggrappa ai piedi di Paola) No. Dove vai? Non lasciarmi. Quella notte non sono stato con nessuna donna. Ti prego credimi.
Paola (Si libera della presa) Cosa fai, Tullio? Sei… patetico. Comportati da uomo.
Amanda (A Tullio) Paola ha ragione. Mi fai pena. (A Paola) E’ arrivato il momento di chiarire anche questa storia. Quella notte…
Tullio (Si aggrappa ai piedi di Amanda) No! Che fai? Ti prego, non dire un’altra parola.
Amanda (Si libera della presa) Mi fai pena... (A Paola) Quella notte Tullio ha dormito da me!
Riccardo, Silvano, Giorgio e Avvocato (In coro) Da te?
Paola esce velocemente per la sinistra. Tullio, steso a terra, scoppia a piangere battendo i pugni sul pavimento.

BUIO

Il salone della casa di Riccardo e Carla. Un mese dopo. Riccardo, Giorgio, Silvano e Amanda sono seduti al tavolo a giocare a poker. Riccardo sta dando carte. Giorgio è alla sua sinistra. Silvano è alla sinistra di Giorgio.

Giorgio (Mettendo delle fiches nel piatto) Buio.
Silvano (Mettendo delle fiches nel piatto) Contro buio.
Amanda (Guardando le sue carte) Piatto ricco mi ci ficco!
Squilla il telefonino di Riccardo che controlla di chi è la chiamata e non risponde.
Silvano (Contrariato) E spegni sto coso! Almeno quando giochiamo a poker.
Riccardo Ma se è un mese che giochiamo tutti i giorni? Che faccio? Lo tengo sempre spento?
Giorgio Sei il socio di minoranza, no? Che se la sbrighino da soli…
Amanda (Ridendo) Il socio più importante, però.
Silvano (Ridendo) L’ago della bilancia!
Squilla il telefonino di Riccardo che si alza e risponde.
Riccardo Pronto. Ciao Paola. (Pausa) Si siamo ancora in riunione. (Pausa) Si, ne parlo col direttore del marketing e ti faccio sapere. (Pausa) Ho capito che è urgente, Paola. (Pausa) Ok. Aspetta un secondo in linea. (Mette la mano sul microfono. Ad Amanda) Quale spot hai scelto?
Amanda Quello coi bambini. Le ho anche mandato un’email. Non è colpa mia se è negata coi computer.
Riccardo (Al telefono) Il direttore marketing mi ha detto che ha scelto quello coi bambini. Te l’ha anche comunicato via email. (Pausa) Ok. Ciao. (Si siede) Allora? Continuiamo? (Squilla il suo telefonino, si alza)
Silvano Ma perché non lo spegni?
Riccardo (Al telefono) Pronto? (Pausa) Dottor Sangiorgi, buongiorno. (Pausa) No, non disturba affatto, siamo in pausa… (Pausa) Di questo deve parlare col direttore Finanziario. (Pausa) Ah… ha il telefonino spento? (Guarda Silvano) Guardi è qui davanti a me. Adesso gli dico di accenderlo! Prego.
Riccardo si siede. Silvano accende il telefonino che subito squilla. Lui risponde.
Silvano (Al telefono) Caro Sangiorgi. (Pausa) Sa come sono questi meeting, lunghi e noiosi. Io aspetto solo il buffet! (Pausa) Si certo. L’ho mandata alla mia segretaria. Può chiederlo a lei. (Pausa) Ma si figuri… arrivederci.
Riccardo Ti dispiace tenerlo acceso? Non è che sto qui a farvi da segretario. Ci manca solo che mi chiama qualche fornitore per il Direttore Acquisti. (Squilla il suo telefonino, risponde) Pronto? (Guarda Giorgio) Si il Direttore dell’ufficio acquisti è qui con me! Glielo passo subito. (Porge il telefono a Giorgio, acido) E’ un fornitore!
Giorgio (Al telefono) Si pronto. (Pausa) Salve. (Pausa) Guardi, pensavo di essere stato chiaro. Non mi interessa della garanzia. Una pressa non può rompersi dopo solo 10 anni. (Pausa) Lei mi aveva detto che i pezzi di ricambio non si trovano più! (Pausa) E non vengo certo a dirle dove li ho trovati! Ora se non le dispiace sono impegnato. Arrivederci! (Restituisce il telefono a Riccardo) Secondo loro dopo 10 anni una pressa va buttata.
Amanda (A Riccardo) Ti avevo detto che era meglio se lo mettevi alla Ricerca e Sviluppo.
Riccardo Ed invece il buon Giorgio ci sta facendo risparmiare un sacco di soldi. Da quando sono Presidente io, grazie a lui, le uscite sono state dimezzate.
Carla (Da fuori) Amore, sono a casa.
Silvano, Giorgio ed Amanda si affrettano a nascondere le carte e le fiches. Riccardo si alza e prende dei plichi da un tavolino che distribuisce agli altri.
Silvano E’ tornata prima?
Amanda Ma non doveva andare in palestra?
Riccardo (Si siede) Forse non c’è andata.
Carla (Entra dalla sinistra) Ah… Siete ancora qua? Dovrò chiedere alla vostra azienda il fitto per questa sala riunioni.
Riccardo (Sforzandosi di ridere) Si. Hai ragione cara. Potrebbe essere un’idea. La nostra sala riunioni è sempre… come dire…
Amanda Affollata?
Silvano Si, tanto affollata…
Giorgio Ci toccherà sfollarla prima o poi…
Carla Io stavo scherzando… Potete stare qui quanto volete.
Riccardo Comunque abbiamo finito. Riprendiamo domani dallo stesso punto?
Silvano Il mio contro buio!
Riccardo (In imbarazzo) Ehm… si dobbiamo risolvere quel problema di illuminazione nel tuo ufficio.
Carla Ho una fame! Non sono andata nemmeno in palestra per tornare prima. A pranzo ho mangiato solo un panino.
Silvano A chi lo dici.
Amanda Si ma tu a pranzo ti sei mangiato l’impossibile.
Riccardo (Si alza, a Carla) E’ ancora presto per la cena. Se vuoi ti preparo un bell’aperitivo. (Va alla cucina a preparare)
Silvano (Si alza e segue Riccardo. Inizia a mangiare delle olive) Si. Mi ci vuole proprio.
Carla (Ad Amanda) Allora come vi trovate a lavorare tutti insieme? Il nostro Ricky è stato bravo a bluffare.
Amanda Un giocatore di poker come lui…
Carla A proposito di poker… Non avete più giocato?
Riccardo (Fingendo) No.
Giorgio (Cambiando discorso) In effetti il nostro Ricky con quel suo 5% tiene in pugno gli altri due soci. E’ stata una mossa geniale!
Riccardo (Modesto) E’ stata un’idea loro. (A Silvano) Se la smetti di mangiarti le olive, io magari posso preparare l’aperitivo!
Amanda (A Carla) Tuo marito è un buono. Ha offerto un lavoro a tutti noi.
Debora (Entra dalla sinistra. Veste da educanda. , a Carla) Il piccolo dorme e Aida è pronta per la notte. Ci vediamo domani. Ciao a tutti.
Giorgio e Silvano parlano contemporaneamente.
Giorgio Sei a piedi?
Silvano Ti serve un passaggio?
Debora No grazie. Mi da un passaggio un amico. (Esce per la sinistra)
Giorgio (Uscendo per la sinistra) Aspetta, dove vai?
Silvano (Cerca di ostacolare Giorgio. I due si ostacolano a vicenda. Cadono e poi si rialzano. Uscendo con la busta delle olive) Ti accompagno io.
Riccardo Le olive! (Urlando verso l’uscita di sinistra) Silvano! Silvano. Si è portato vie le olive. Forse ho sbagliato a dare un lavoro anche a Debora…
Carla Hai sentito cosa ha detto Amanda? Sei troppo buono. Per questo hai dato un lavoro a tutti.
Tullio (Entra dal centro vestito da giardiniere) Ho finito di tagliare la siepe. Ora si è fatto buio. Vado a casa. Ci vediamo domani.
Carla Vuoi restare a cena da noi?
Tullio No grazie cara. Devo correre al circolo del poker.
Carla (Meravigliata) Hai ripreso a giocare?
Tullio No! Servo ai tavoli. Buonasera. (Esce per la sinistra)
Riccardo Grazie Tullio. Ci vediamo domani.
Carla (Triste) Triste sta storia di Tullio, vero?
Amanda (Cattiva) Se l’è cercata lui… (A Riccardo) E non guardarmi con quella faccia. Ne abbiamo già parlato… Sono affari miei chi mi porto a letto, chiaro?
Riccardo Calmati, non ti scaldare tanto…
Carla (Triste) Comunque Tullio ha pagato più di tutti. Anche se, grazie a Riccardo, pure sua moglie e il suo socio hanno avuto quel che si meritano.
Amanda Diciamo che anche Riccardo ha giocato sporco…
Carla Ognuno dei due soci voleva fregare l’altro e (baciando Riccardo) lui ha fatto proprio bene a dargli una lezione. Ora con quel 5% li tiene in pugno!
Silvano e Giorgio entrano velocemente da sinistra e si siedono al divano. Silvano reca ancora la busta di olive.
Silvano Ti dico che è bianca.
Giorgio No. E’ grigia.
Silvano (A Riccardo) Che colore è la Mercedes di Giordano?
Riccardo Chi l’avvocato? E’ grigia, perché?
Giorgio (Da un colpo a Silvano) Hai visto? Cosa ti avevo detto?
Silvano Si ma grigio chiaro chiaro chiaro.
Giorgio La devi smettere di entrare nelle auto parcheggiate qui sotto.
Silvano Pensavo che era quella dell’avvocato!
Amanda Ragazzi, cosa avete combinato?
Giorgio Niente…
Carla (A Silvano) In quale auto sei entrato?
Giorgio Nell’auto dell’amico di Debora.
Silvano Ero convinto che fosse l’avvocato Giordano… Ma questa volta, non siamo scappati via.
Riccardo Ah… no?
Silvano Abbiamo bluffato. Io appena mi sono accorto dello sbaglio. Ho detto: “Favorisca patente e libretto”. All’inizio lui era titubante. Guardava sempre sta busta di olive. Poi gli ho mostrato il badge aziendale dicendo. “Polizia” e alla fine ci è cascato.
Carla E Debora? Non ha detto niente?
Giorgio Ci ha retto il gioco. Ha detto :”Fate bene a fare controlli. Questo quartiere sta diventando molto pericoloso”
Carla Soprattutto se ci siete voi due in giro. E poi miei cari, bluffare è un’arte. Si devono conoscere bene gli avversari (scambia uno sguardo con Riccardo e poi con Amanda). Non devi tradire nessuna emozione. Devi essere freddo, calcolatore, spietato. E se hai qualcuno che ti da una mano… Che mette le carte al posto giusto. Anzi, per meglio dire, i post-it al posto sbagliato…(Guarda Riccardo che guarda da un’altra parte) E che sacrifica una notte per una giusta causa… (Guarda Amanda che guarda da un’altra parte. A Riccardo ed Amanda) Pensavate davvero che non me ne fossi accorta? Vi conosco da un po’ di tempo… Potevate pure dirmelo però…
Riccardo Hai ragione, scusa, ma meno persone lo sapevano…
Carla (Offesa) Ma sono tua moglie…
Amanda Sono stata io a chiederglielo.
Carla (Sorpresa) Tu?
Amanda Si, l’idea del bluff è stata mia. Ma… mi vergognavo di questa cosa… ho dovuto corteggiare Tullio… l’ho convinto a passare una notte da me… scusami… ma non ce l’ho fatta a dirti questa cosa…
Carla Ed è proprio per questo che ho capito tutto. Era troppo strano che tu non mi avessi raccontato nulla di quella notte.
Amanda (Dolce) Amiche come prima?


FINE SECONDO ATTO