IL LADRO DI STELLE
di
Annalisa Rossi
Personaggi
narratrice
cittadini
guardie del Mago
i tre amici- Federico, Roberto e Silvia
Fata dell’Alba
Mago Sonsoloio
Regina del Bello
Re dell’Utile
Fata del Tramonto
PRIMA SCENA
NARRATRICE: C’era una volta…uno strano posto dove le persone invece di aiutarsi
quando una di loro aveva problemi, pensavano tutti a sé e la frase più usata
era…
TUTTI I BAMBINI- non me ne importa!
NARRATRICE: Era un luogo stranissimo…pensate che tutto quello che esisteva non
si poteva nemmeno guardare se non si indossavano degli occhiali speciali che
facevano vedere la strada, le automobili, le case, i negozi , insomma tutto
quello che era la realtà conosciuta…ma solo se pagavi l’abbonamento, e se questo
era scaduto…
UNO DEI BAMBINI- aiuto! Aiuto! Non vedo più niente!
GLI ALTRI: (scandalizzati) che vergogna! Non ha pagato! Non stategli vicino!
NARRATRICE: E guai a cercare di togliersi gli occhiali….
SIRENA D’ALLARME
NARRATRICE: Chi ci provava veniva subito arrestato e spariva per
sempre….(entrano 2 guardie e portano via il malcapitato)
NARRATRICE: Ma un giorno….in una casa fuori città….successe qualcosa che ha
dell’incredibile…
SECONDA SCENA
Si vedono 3 bambini, Federico, Roberto e Silvia, che giocano insieme….
FEDERICO: allora, Silvia…ora ti disegno una macchina…e tu prova a dire che
macchina è
ROBERTO : lascia stare Federico, sai che Silvia non parla da quando sono spariti
i suoi genitori
FEDERICO: (continuando a disegnare) io non mi arrendo
ROBERTO : ma qui non si vede niente! Bisogna andare sotto quella luce del
lampione là in fondo!
I due bambini si alzano, Silvia no
FEDERICO: allora, Silvia?
Tornano a sedersi. Silvia è triste.
ROBERTO : che succede Silvia?
FEDERICO: (a Roberto) che succede? Le hai ricordato i suoi genitori!
ROBERTO : e allora?
FEDERICO: allora? Allora ora è triste!
ROBERTO : e allora?
FEDERICO: uffa! È colpa tua!
ROBERTO : bé…esiste la regola.
FEDERICO : quale regola?
ROBERTO : la regola del “non me ne importa”…non te ne hanno parlato a casa e a
scuola?
FEDERICO : sì, ma…
ROBERTO : ma?
FEDERICO : detta tra noi…non credo che sia una regola sempre giusta…
ROBERTO : non farti sentire a dire queste cose, sai…altrimenti…
FEDERICO : bé…io questa cosa l’ho sentita dire anche dal mio papà…e dal tuo.
L’altro ieri. Pensavano che io non c’ero e parlavano piano piano…ma io ero
dietro la porta e li ho sentiti bene.
ROBERTO : no! Che paura! E se poi li fanno sparire come i genitori di Silvia?
FEDERICO : loro la fecero grossa…uscirono senza gli occhiali.
ROBERTO : non si fa!
FEDERICO : sì…ma ora andiamo sotto il lampione, è veramente buio
I due fanno per alzarsi, ma Silvia li ferma trattenendoli per gli abiti
I DUE BIMBI: ehi! Cosa vuoi fare?
Silvia prende una matita e disegna una strana cosa…una stella…e la mostra ai
bimbi.
FEDERICO : cos’è questa strana cosa?
ROBERTO : mai vista, né per strada né in tv.
Improvvisamente Silvia si toglie gli occhiali, guarda all’insù ed indica
qualcosa in alto
ROBERTO : sei matta! Rimettiti gli occhiali!
FEDERICO : però…quasi quasi…io ci proverei…
E si toglie gli occhiali anche lui, guardando in aria
ROBERTO : (urla) no!
FEDERICO : ohhhhhh!
Federico è incantato
FEDERICO : quante…quante…lampade accese! Sono tutte appese per aria!
ROBERTO : davvero? Lampade?
Roberto fa per togliersi gli occhiali anche lui ma…SIRENA
ROBERTO : lo sapevo! Lo sapevo! Ora ci arresteranno tutti!
FEDERICO : scappiamo!
ROBERTO : e dove?
Silvia indica una direzione e poi li prende per mano
ROBERTO : (che ha ancora gli occhiali) ma lì c’è il nulla!
FEDERICO : ma sì! Ci sono tante cose alte con della roba verde sopra!
ROBERTO : ma io non vedo nulla!
Silvia gli strappa gli occhiali dal naso e li butta via
ROBERTO : no!
FEDERICO : ormai la frittata è fatta!
Da fuori scena delle voci concitate: ECCOLI ECCOLI PRENDETELI!
FEDERICO : viaaaaaa!
Ed i tre bambini scappano via.
Entrano in scena due guardie, urlando: VI PRENDEREMO! NON AVETE SCAMPO!
TERZA SCENA
INSEGUIMENTO A SUON DI MUSICA (Guardie e Bambini)
QUARTA SCENA
I tre bambini stanno dormendo, stanchi per la corsa fatta.
Accanto a loro, seduta immobile, una strana creatura vestita di arancione…è la
Fata dell’Alba
La Fata dell’Alba si alza e comincia a danzare su una dolce musica
FEDERICO : aaaaahhhhhhhhh……….che sonno……
Anche Roberto si stiracchia sbadigliando, così come Silvia
I tre guardano stupiti e incantati la Fata che danza…e quando smette…
FATA DELL’ALBA: buongiorno! Sono la Fata dell’Alba! Gli uccelli cinguettano le
lepri saltellano ed il cielo si sta facendo azzurro come il mare! Buongiorno!
Benvenuti nel solo bosco rimasto….purtroppo
ROBERTO : ehi…non ho capito una sola parola di quel che hai detto!
FEDERICO : ma sì! Gli uccelli sono quelle strane cose impagliate che abbiamo in
classe…e le lepri…che saltano…non lo so…
Silvia si mette le mani in testa a far finta di avere un paio di orecchie
lunghe…
ROBERTO : (ridendo) che buffa…sembra quel coso che si vede in tv…il coniglio
pallino! Quello viola coi pallini gialli!
FATA DELL’ALBA: i conigli somigliano alle lepri, ma non sono viola a pallini!
Credo che voi facciate un po’ di confusione tra finzione e realtà…come quasi
tutti ormai…purtroppo!
FEDERICO : finzione? Realtà? Uffa! Perché dici cose difficili?
FATA DELL’ALBA: difficili? Non c’è nulla di più semplice e bello della realtà,
anche quando è….TERRIBILEEEE!
FEDERICO E ROBERTO : che paura! Allora è meglio la finzione!
FATA DELL’ALBA: anche la finzione è terribile…e non è mai bella! Volete mettere
me…l’Alba imponente del mattino…vista da una montagna o dalla spiaggia o…vista
in TV?
Riprende a danzare ed i tre bambini danzano con lei, felici….fino a quando….un
forte BOATO. I tre bambini si nascondono sotto i mantelli dell’Alba.
VOCE DEL MAGO SONSOLOIO: ciao Alba! (risata sardonica)…che fai…danzi?
FATA DELL’ALBA: perché…non dovrei?
VOCE DEL MAGO: o sì….danza danza pure sui tuoi ultimi giorni nell’ultimo bosco
del mondo…divertiti…(ride)…tra poco conquisterò anche questa terra di ribelli….e
non ci sarà altra realtà che quella che deciderò iooooooo! (lunga terribile
risata)
BOATO
I bambini escono impauriti dal mantello
FATA DELL’ALBA: non abbiate paura…
FEDERICO : dici di no?
FATA DELL’ALBA: bé…forse è vero che fa paura…ne hanno paura tutti o quasi…ed è
qui il punto!
ROBERTO: cioè?
FATA DELL’ALBA: fin quando ci sarà qualcuno che riuscirà a vincere la paura ed a
voler vedere le cose coi propri occhi…il Mago Sonsoloio dovrà faticare
parecchio!
FEDERICO : ci vuoi spiegare un po’ le cose? Non ci capiamo niente!
FATA DELL’ALBA: certo. Ma venite con me…vi porto in un posto bellissimo. E lì
saprete tutto!
I tre bambini e la Fata escono di scena
QUINTA SCENA
Una scrivania e dietro una poltrona…o meglio…un trono. Il Mago Sonsoloio sta
consultando delle carte e commenta ad alta voce.
MAGO: la foresta dell’amazzonia è scomparsa…e non se ne è acccorto nessuno…il
deserto del Gobi anche….uhmmmm….vedo che qualche oasi nel deserto del Sahara
resiste…maledetti Tuareg…non si è mai riusciti a far mettere a tutti gli
occhiali di mia speciale produzione! Ma cederanno! So essere molto
persuasivo…io…
Bussano
MAGO: chi è che disturba il mio lavoro?
Entrano le due guardie
PRIMA GUARDIA : mio eccelso immenso potente…
MAGO: (con la testa fra le carte) fatela corta!
SECONDA GUARDIA : (velocemente)mio eccelso immenso potente!
MAGO: stringete insomma!
GUARDIE insieme: mio eccelsoimmmensopotente!
MAGO: ahhhhhh! Mi state prendendo in giro?
PRIMA GUARDIA : ma no eccelso!
SECONDA GUARDIA : per niente immenso!
GUARDIE insieme: mai o potente!
MAGO: e invece sì! E sarò IMPLACABILE!
GUARDIE (Insieme): no perdono!
Le due guardie si nascondono sotto la scrivania tremando
MAGO: uscite da lì! E poi vi siete dimenticati di chiamarmi con l’appellativo
che preferisco!
Le guardie escono, si mettono sull’attenti e gridano insieme:
GUARDIE: perdono, tu che sei l’Unico!
MAGO: certo che si sappia e si ripeta! Laddove c’erano i mari solo il colore dei
miei occhi…dov’erano le nubi, solo io arrabbiato e laddove c’era il suono degli
uccellini…fastidiosissimi uccellini…solo il suono della mia stupenda voce…si
l’Unico….Sonsoloio!
GUARDIE: sì eccelso immenso potente unico Mago Sonsoloio!
Marciano tutti con il Mago in testa
GUARDIE: eccelso eccelso!
MAGO: Sonsoloio!
GUARDIE: immenso immenso!
MAGO: Sonsoloio!
GUARDIE: potente potente!
MAGO: Sonsoloio!
GUARDIE: UNICO UNICO!
MAGO: SONSOLOIO!
I tre, sempre marciando, escono di scena
SESTA SCENA
REGINA: (danzando e cantando)
Sono bella tra le belle
tutto è bello intorno a me
sono stella tra le stelle
il cielo è triste senza te
Son Regina, son Regina,
son Regina e tu il mio Re
(si interrompe a singhiozzo la musica)
Uffa!
Son Regina, son Regina,
son Regina e tu il mio Re
(la musica cessa)
Uffa uffa e uffa…così non va, così proprio non va! Marito! Marito mio!
RE: (entra con una ruota di bicicletta in mano e tutto sporco) uffa uffa e uffa!
REGINA: anche tu tesoro?
RE: sì, purtroppo. Ho scordato come si fa a cambiare la ruota della bicicletta!
REGINA: ed io non ricordo più la mia canzone preferita né i più semplici passi
di danza!
RE: il potere del Mago sta per arrivare fin qua…dobbiamo fare subito qualcosa!
Si sente bussare. I due si mettono in posa impettiti sottobraccio, il Re ancora
con la ruota in mano
RE: avanti!
SETTIMA SCENA
Entra la Fata dell’Alba
FATA DELL’ALBA: buongiorno Regina del Bello! Buongiorno Re dell’Utile! Ho degli
ospiti per voi, posso farli entrare?
REGINA: ma certo mia cara!
Entrano Federico, Roberto e Silvia
FATA DELL’ALBA: questi sono…Roberto, Federico e….SILVIA!
RE: Silvia?
REGINA: la figlia di…
RE: quella che disegna…
REGINA: quella che può…
RE, REGINA e FATA DELL’ALBA insieme: SALVARCI!
FEDERICO: come sarebbe che può salvarvi?
REGINA: abbiamo detto “salvarci”, piccolo caro…
RE: riguarda tutti, anche te
FATA DELL’ALBA: è così bambini. Silvia sa far capire con i suoi disegni quello
che molti non riescono a capire, a far vedere ciò che tanti non vedono più
ROBERTO: e cosa?
REGINA: il mondo com’era.
RE: quello che il Mago Sonsoloio vi ruba per averlo solo per sé
REGINA: voi con quei perfidi occhiali di sua invenzione potete vedere un mondo
fatto solo di cose finte…invece…venite qui…guardate dalla nostra finestra…
I TRE BAMBINI: ohhhhhhhh….che bel….bel….
ROBERTO: com’è che si dice?
FATA DELL’ALBA: panorama, si dice
RE: sì…nel frattempo che voi guardate cose finte, lui, indisturbato, vi ruba gli
alberi, i prati dove giocare
REGINA: fa sparire il mare con tutti i pesci dentro e gli animali delle savane e
delle foreste
ROBERTO: ma non è vero…io queste cose le ho sempre viste!
REGINA: e dove?
ROBERTO: in televisione
FEDERICO: anche io! Ma…erano un po’ diverse, in effetti
RE: certo…non erano vere…
FATA DELL’ALBA: ed il piano del Mago è ancora più perfido….quando quelle cose
che voi vedete solo in tv non esisteranno più…piano piano spariranno anche dalla
televisione…e così…(si mette a piangere)…e così…
REGINA: (piangendo)…e così non ne resterà più…
RE, REGINA e FATA DELL’ALBA insieme: NEMMENO IL RICORDO!
ROBERTO e FEDERICO: ma è terribile!
ROBERTO: bisogna far qualcosa!
FEDERICO: agire subito!
FATA DELL’ALBA: subito no…sta per arrivare un’altra nostra amica…guardate!
OTTAVA SCENA
Infatti sta arrivando un’altra fata, vestita di rosa….danzando si avvicina
FATA DEL TRAMONTO: buonasera a voi tutti, cari amici! Per chi non mi
conosce…sono la Fata del tramonto, e sono qui per portarvi il riposo sereno ed i
sogni che volete…o…ma…abbiamo anche Silvia con noi!
FEDERICO: ehi, Silvia! Mica ce lo avevi mai detto che eri così famosa! Zitta
zitta…
ROBERTO: e smettila Federico!
FATA DEL TRAMONTO: sono qui anche per un vertice importante…domattina, insieme a
voi tutti studieremo il da farsi…purtroppo brutte notizie dal deserto…i Tuareg…
REGINA: no!
FATA DEL TRAMONTO: non tutti per fortuna, ma molti si sono arresi agli occhiali
del Mago. In cambio hanno ricevuto schermi giganti e l’abbonamento a vita della
tv satellitare…che tristezza
RE: e quelli che non si sono arresi?
FATA DEL TRAMONTO: sono fuggiti sui cammelli…ma se non li aiutiamo verranno
catturati
FATA DELL’ALBA: non si può fare niente?
REGINA: parlo col nostro amico Principe del Vento…gli dirò di creare una bella
tempesta di sabbia alle spalle dei nostri amici, così riusciranno a mettersi in
salvo ed unirsi a noi
RE: veramente dovrei essere io a parlargli…le cose utili sono mio compito, no?
REGINA: ma questa dovrà essere una BELLA tempesta di sabbia…e le cose
belle…spettano a me…tesoro..
FATA DEL TRAMONTO: l’importante è che si ottenga un risultato…e tra poco
parleremo anche di come farci aiutare da Silvia
FATA DELL’ALBA: io però…(sbadiglia)…vorrei andare a nanna…altrimenti domani…e
chi si alza?
FATA DEL TRAMONTO: io son qui per questo….tutti a dormire, cari amici!
La Fata del Tramonto si mette a danzare su una dolce musica e pian pianino tutti
si addormentano…tutti tranne Silvia, che resta a guardare il cielo col naso
all’insù
FATA DEL TRAMONTO: sei preoccupata, Silvia?
Silvia annuisce
FATA DEL TRAMONTO: non temere per i tuoi genitori, sappiamo che stanno bene, e
prima o poi saranno liberi
Silvia sorride ma subito dopo indica di nuovo il cielo
FATA DEL TRAMONTO: di cosa sei preoccupata? Dai, parla, dillo solo a me se
vuoi…basta che tu mi guardi negli occhi e capirò il tuo pensiero…
Silvia allora guarda negli occhi la Fata e lei salta all’indietro impaurita
FATA DEL TRAMONTO: vuole arrivare a tanto dunque? Rubare le stelle del cielo per
usarle come lampade nel suo palazzo? Questo è veramente troppo! Sì…da domani
bisognerà fare qualcosa. Qualcosa di veramente eccezionale!
La Fata si accomoda a terra e si addormenta abbracciata a Silvia
NONA SCENA
Palazzo del Mago. Il mago sta girando per il salone con appresso le Guardie…una
porta un block-notes e penna l’altra un metro
MAGO: allora….in cucina quattro lampade al centro ed una sopra la macchina del
gas….bastano, credo, due stelle nane due stelline e….Sirio…sì…direi che Sirio
sopra le pentole che fumano ci stia proprio bene! Tu…(rivolto alla Guardia col
metro)…hai preso bene le misure?
SECONDA GUARDIA : sì signore eccelso…ma…
MAGO: ma…cosa?
SECONDA GUARDIA : mi è difficile arrivare al soffitto senza la scala…signore
unico e immenso!
MAGO: e che fine ha fatto la scala? Ne abbiamo comprata una nuova l’altra
settimana!
PRIMA GUARDIA : l’abbiamo usata per i prigionieri!
MAGO: COSA HAI DETTO?
PRIMA GUARDIA(con voce flebile e impaurita): l’abbiamo usata per i prigionieri…
MAGO: PERCHE’ TI DIMENTICHI SEMPRE UN PEZZO?
Seconda Guardia bisbiglia a Prima Guardia qualcosa in un orecchio
PRIMA GUARDIA : l’abbiamo usata per i prigionieri…SIGNORE UNICO E IMMENSO!
MAGO: ohhh…bene! Cioè…male! A cosa poteva servirvi la scala per i prigionieri?
SECONDA GUARDIA : ad appenderli al soffitto…unico e illustrissimo!
PRIMA GUARDIA : per farli parlare…o grande signore!
MAGO: ed hanno parlato? Hanno detto quali sono i piani dei ribelli?
GUARDIE (insieme, rammaricate): no…o potente!
MAGO: ed allora ritornate nelle segrete del palazzo e tirateli giù…troveremo un
modo diverso per avere le informazioni che ci servono…e prendete la scala!
SECONDA GUARDIA : andiamo celeri, signore!
PRIMA GUARDIA : e ritorniamo veloci, immenso!
MAGO: sì…sbrigatevi…che avrò un altro compito da darvi…molto molto delicato…
Le due Guardie escono di corsa
MAGO: sono venuto a sapere da fidati informatori…che una bambina ribelle fuggita
alla cattura giorni fa…potrebbe darmi dei guai. Pare sappia come convincere le
persone a togliersi gli occhiali per vedere la realtà…devo farla catturare il
prima possibile….il prima possibile….tolta di mezzo lei nessuno potrà più
ostacolarmi…la gente mi ama, perché dò loro tutte le cose che pensano siano
quelle veramente belle e utili….eppoi…sono così simpatico! Il mio sorriso
è…disarmante….le mie parole persuasive….così convincenti che posso dire tutto e
poi il contrario di tutto e chi mi ascolta…crede sia al tutto che al suo
contrario! che bello che bello che bello prenderli tutti in giro!
Esce di scena
DECIMA SCENA
Castello del Re e della Regina. I due regnanti sono riuniti con le due Fate. I
bimbi (Roberto e Federico)seguono i discorsi a leggera distanza.
REGINA: sarà…ahimé….una cosa brutta da fare…
RE: sì…ma molto molto utile!
FATA DELL’ALBA: non c’è altra soluzione!
FATA DEL TRAMONTO: si metteranno paura ma…pazienza!
ROBERTO (a Federico): ma che stanno dicendo?
FEDERICO (a Roberto): non ci capisco nulla…
FATA DELL’ALBA: io arriverò al solito da est…alla solita ora…
REGINA: e fin qui tutto normale
FATA DEL TRAMONTO: però poi…arriverò io…appena arrivata l’Alba
RE: penseranno ad una eclissi
FATA DELL’ALBA: finché non tornerò io
REGINA: poverini…sai che paura!
RE: così capiranno, finalmente!
ROBERTO (avvicinandosi) : insomma…ci dite che accade?
FEDERICO: scusate…se siete così gentili da spiegarci…
REGINA: è il caos dei cieli
FEDERICO: il caos…cosa?
RE: il giorno e la notte verranno e andranno via senza più ordine
REGINA: è l’unica arma che ci è rimasta…prima che il Mago Sonsoloio rubi le
stelle del cielo
FATA DELL’ALBA: arriverò io…
FATA DEL TRAMONTO: e poi io…
FATA DELL’ALBA: e poi ancora io…
FATA DEL TRAMONTO: e di nuovo io…
REGINA: nel cielo splendide albe giocheranno con magnifici tramonti…colori
colori colori senza limiti di bellezza!
RE: tutti dovranno capire che chi comanda non è un mago qualunque…che l’ordine
delle cose non può dipendere dalla volontà di un uomo…
FATA DELL’ALBA:…e che nessuno…
FATA DEL TRAMONTO: nessuno…
FATE: NESSUNO!
RE: nessuno può rubare ciò che appartiene a tutti…quello che è veramente utile
REGINA: quello che è veramente bello
RE E REGINA: appartiene a tutti! Donne e uomini…bambini e vecchi…animali e
piante!
ROBERTO: non vorrei frenare il vostro entusiasmo…ma…siete sicuri che il Mago poi
non possa fare più niente?
RE: certo che sì…ci proverà a fare qualche cosa ma…
REGINA: la natura è buona e moooolto paziente…ma…
FEDERICO: MA…COSA?
FATE: quel che è troppo è troppo!
REGINA: speravamo che gli umani potessero capire e cambiare le cose…bastava così
poco!
ROBERTO: in che senso?
RE: bastava ridere!
FEDERICO: ridere? Mi sembra ci sia poco da ridere.
FATA DELL’ALBA: quando parla qualcuno…specialmente se questo qualcuno è
potente…bisognerebbe sempre ascoltarlo e guardarlo come se fosse un cartone
animato..
FATA DEL TRAMONTO: i potenti o quelli che vogliono dominare gli altri parlano in
realtà in maniera molto buffa
FATA DELL’ALBA: se lo osservate bene…spesso si muovono come dei comici
ROBERTO: però non fanno ridere
REGINA: non vi fanno ridere perché li guardate con gli occhiali che cambiano la
realtà…senza gli occhiali…guardando coi vostri occhi…vi faranno piegare in due
dalle risate!
RE: e nessun potente può sopravvivere al ridicolo
REGINA: e già…(sospira)…quante cose brutte si potevano evitare con tante belle
salutari risate!
ROBERTO: ma…ora mi accorgo che…dov’è Silvia?
FATA DEL TRAMONTO: Silvia l’abbiamo nascosta noi Fate…era troppo pericoloso
farla andare in giro
FATA DELL’ALBA: e poi…sta preparando una sorpresa…
FEDERICO: sorpresa?
FATA DELL’ALBA: serve un umano che possa e sappia spiegare le cose…la paura non
spiega e quindi non basterà del tutto a liberarvi dal potere del Mago
FEDERICO: ma lei non parla!
REGINA: non vi preoccupate….lei sa come fare…e lo farà!
UNDICESIMA SCENA
Il Mago in mutande. I due fidati guardiani nonché assistenti lo stanno aiutando
a vestirsi. Indosserà una giacca scintillante.
MAGO: allora ascoltatemi…(barcolla mentre cercano di infilargli i pantaloni) e
non mi fate cadere!
PRIMA GUARDIA : ci scusi Signore!
MAGO: dicevo…gli informatori mi hanno detto dove trovarla…
SECONDA GUARDIA : trovare chi Immenso?
MAGO: come chi? (Prima Guardia sta cercando di tirargli su la chiusura lampo ma
gli fa male) Ahiaaaaaaa! Stupido che non sei altro! Cosa pensi di fare, eh?
PRIMA GUARDIA : mi scusi…O potente!
MAGO: scusi scusi…sapete solo far danni e poi scusarvi! Ma che roba!
Io…l’Unico…costretto a circondarmi di senza cervello…ma chi vi ha mandati qui da
me?
SECONDA GUARDIA : Lei…Illustrissimo. Ci ha scelti lei!
MAGO: io? Non è possibile. Forse ero distratto da chissà quali problemi e
qualcuno vi ha raccomandato dicendomi che eravate intelligenti e fidati.
PRIMA GUARDIA : veramente…Esimio….
MAGO: veramente cosa?
PRIMA GUARDIA : veramente….(allontanandosi e coprendosi la testa impaurito)…ci
ha scelti personalmente lei…
SECONDA GUARDIA : sì sì…ha detto queste precise parole: (scandendo quasi
sillabando) meglio che sono un po’ stupidi perché così li comando senza
problemi!
MAGO: ho detto così? HO DETTO VERAMENTE COSI’?
le due Guardie cercano di nascondersi
MAGO: bé…(sorride compiaciuto) se ho veramente detto così allora vuol dire che è
stata una buona idea. Ma non vi avvicinate! Mi vesto da solo. Ho il pubblico che
mi aspetta e scusate vado di fretta…ahhhh…ricordi di una vecchia canzone…
Riprende a vestirsi.
MAGO: allora…dicevo…so dove si trova la bambina da catturare. Ora, mentre il
mondo intero sarà distratto dai commenti sul mio prossimo discorso, voi vi
recherete nel luogo che troverete scritto in una busta chiusa che ho lasciato a
Titti…
PRIMA GUARDIA : Titti…o Unico?
MAGO: sì…Titti Titti. La mia nuova segretaria. Sapete bene che ne cambio una al
giorno. Diventano subito vecchie e acide come zitelle. Ma non cambiate discorso!
Allora…nel luogo indicato la mia spia vi dirà dove trovare la nostra aspirante
guastafeste…E LA CATTURERETE! La voglio qui per ora di cena.
GUARDIE: agli ordini Immenso e Grande signore!
MAGO: e per ora di cena intendo le 20 in punto! Non mi piace mangiare la zuppa
di tartufi fredda! Andate!
GUARDIE: sì Signore! Agli ordini Immenso! Di corsa andiamo e celermente
torniamo!
Le guardie escono impettite.
MAGO: (verso il pubblico) ed ora…pubblico…a me!
DODICESIMA SCENA
MAGO: vallette e valletti…ops…scusate…veline e calciatori…ops…lapsus….cittadine
e cittadini! Sono qui umilmente davanti a voi in abiti dimessi ed in
mondovisione via satellite ed a reti unificate per smentire con sguardo fiero
tutte le cattiverie (piange e singhiozza) che dicono su di me e che fanno
piangere tutti i miei parenti e amici che ho lasciato vivi ed in primis me e poi
(si volta) sono rimasto solo io…cioè io…cioè Sonsoloio…padrone di tutto sotto
sopra e di lato…
Queste cattiverie che non ripeto altrimenti faccio la propaganda a quei…luridi
farabutti che come li prendo li accoppo con le mie mani….queste cattiverie,
dicevo, tali sono e da sole si commentano. Non torniamo quindi su questo triste
argomento. Io smentisco ogni cosa e tutto si sistema. Quindi, la domanda sorge
spontanea: che ci sto a fare qui a parlarvi? Forse a perdere il mio prezioso
tempo tutto dedicato a voi, gentili e sottomesse pecorelle mie? No. E’ che era
molto, troppo tempo che, perduto nei miei affari…ops, scusate…preso ad arraffare
tutto…ops, lapsus…cioè ad occuparmi del vostro bene, miei tesorucci, era troppo
tempo che, dicevo, non venivo a voi, così, semplicemente, a mostrarmi nella mia
infinita bellezza con l’unico intento di allietare le vostre giornate spargendo
ottimismo e buonumore.
Vi confesso: non ci ho dormito la notte. Che dirò loro? Come potrò per
l’ennesima volta prenderli in giro…ops, scusate…prendergli tutto…ops,
lapsus…prendere la loro eventuale tristezza e trasformarla in gioia? Con leggi
più giuste? Vecchi e superati metodi. Distribuendo la ricchezza a tutti? Ma non
di solo pane vive l’uomo e poi…non vi voglio offendere! Ed è stato quasi
all’alba….ebbene sì…che ho avuto l’illuminazione: barzellette!
Allora: un giorno Pierino…
(la voce viene sovrastata dalle urla di approvazione, risate e applausi)
TREDICESIMA SCENA
SILVIA DORME – LE GUARDIE LA CATTURANO (scena musicale)
QUATTORDICESIMA ED ULTIMA SCENA
NARRATRICE: il buio quella notte fu più buio del solito, sembrava che le stelle
fossero fuggite via…il Mago Sonsoloio aveva iniziato la sua ultima rapina. Ma
nessuno se ne accorgeva, tutti intenti a vedere il Festival su un canale tv, il
Controfestival su un altro canale tv ed il Superfestival sul canale digitale
extraterrestre…le stelle della canzone oscuravano quelle in cielo…poi
però…giunse l’Alba…
Musica delicata, entra la Fata dell’Alba, passi di danza poi si allontana
NARRATRICE: tutti si alzarono per andare alle proprie faccende quotidiane,
(entrano i cittadini) ma proprio mentre erano al loro primo semaforo…
Altra musica, entra la Fata del Tramonto e comincia a danzare
NARRATRICE: si creò scompiglio (si odono urla, imprecazioni, clacson)…perché
alle 8 in punto del mattino…stava calando il sole…e non finì lì…
Mentre la Fata del Tramonto sta danzando entra anche la Fata dell’Alba, la
musica diventa più intensa, si odono urla di terrore, i cittadini corrono senza
posa in preda al panico e poi scappano via dalla scena. Le due Fate si fermano.
Silenzio. Boato. Entra in scena il Mago. Va verso le due Fate. Applaude con aria
divertita.
MAGO: brave…molto brave direi. Bello spettacolo di luci e suoni…(risatina)…avete
creato più panico di quanto sia mai stato capace io…eppure la paura è sempre
stata la mia migliore alleata…brave. Ma…avete fallito! I cittadini son tutti lì
impauriti ma…con gli occhiali sul naso! Come farete a spiegar loro la verità,
eh? Forse forse…grazie all’aiuto di una bimba? Una bimba che sa convincere le
persone a vedere la realtà? O sì…ma il caso vuole che quella bimba…sia nelle mie
mani! Guardie! Entrate con la prigioniera!
Entrano le due Guardie con passo marziale. In mezzo a loro, Silvia. La bimba
però non sembra impaurita. Anzi. Ha in mano dei fogli. Ed uno ad uno li mostra
al pubblico...le Fate dicono quel che lei ha disegnato…si sentono bisbigli dei
cittadini.
Rientrano anche la Regina ed il Re.
FATA DELL’ALBA: gli alberi del bosco! Se vi togliete gli occhiali ne vedrete
ancora qualcuno là dietro a voi!
FATA DEL TRAMONTO: gli uccellini che cinguettano la mattina!…sono su quei
cornicioni lassù…se spegnete radio tv e cellulari…li sentirete anche voi…
FATA DELL’ALBA: le nuvole che passano in cielo!…se si fermano i vostri aerei per
un po’…se fermate le vostre corse e vi sdraiate per terra col naso
all’insù…eccole! Portate dal vento…sembrano…
Nel frattempo sono entrati Roberto e Federico
ROBERTO: sembra un cavallo!
Silvia mostra il disegno di un cavallo
FEDERICO: e quella…quella sembra una tartaruga!
Silvia mostra il disegno di una tartaruga
FATA DEL TRAMONTO: ed ora guardate il cielo che vi porto io…dai Silvia…
Silvia mostra il disegno di un cielo stellato e guarda su…ed anche i bambini
guardano su…poi entrano dei cittadini e guardano su…tutti facendo…”ohhhhhhh”….e
poi anche le guardie si tolgono gli occhiali e guardano su…..
MAGO: ma cosa fate! Rimettetevi gli occhiali! Subito! Fate sempre come vi
pare...vi avevo detto di sorvegliare la prigioniera, e le avete invece permesso
di disegnare!
PRIMA GUARDIA : ci aveva promesso il ritratto!
SECONDA GUARDIA : proprio come quello che lei ha nel salone!
MAGO: ritratto? Un ritratto a voi, brutti che non siete altro?
PRIMA GUARDIA : brutto ci sarai tu!
SECONDA GUARDIA : e gli occhiali non li mettiamo più!
REGINA: che bello...hanno fatto pure la rima!
FEDERICO: su, fateci vedere questi ritratti.
ROBERTO: siamo proprio curiosi!
Le due Guardie tirano fuori dalle tasche i loro ritratti
REGINA: ma sono bellissimi!
RE: ed utili a coprire i buchi delle pareti.
PRIMA GUARDIA: ed ora guardiamo anche noi le stelle!
MAGO: vi punirò per questo!
SECONDA GUARDIA : non ci fai più paura Mago...non sei più nessuno!
GUARDIE (guardando su): ohhhhhhhhhh! Sono bellissime!
MAGO: certo che sono bellissime. Ecco perché le volevo mettere come lampadari a
casa mia. Ho buon gusto, io!
FEDERICO: ora invece non le toccherai mai più!
ROBERTO: non sono tue le stelle!
FEDERICO: restituisci subito quello che ci hai rubato!
ROBERTO: rivogliamo i prati per giocare e gli alberi per salirci sopra
FEDERICO: ed un mare pulito per nuotare in mezzo ai pesci
ROBERTO: tanti pesci!
MAGO: non ci penso nemmeno un po’. Tutte queste cose sono ormai mie. Le ho
regolarmente comprate con i soldi delle mie banche e con contratti dei miei
notai…
ROBERTO E FEDERICO: ….grazie alle leggi fatte da te! NON VALE!
MAGO: ci vedremo in tribunale!
Il Mago fa per andarsene, ma…
FATE: guardie! Fermatelo!
Le due guardie lo prendono e lo riportano in mezzo alla scena
MAGO: come osate! Vi ho assunti io! Ed anche voi laggiù…(si rivolge al
pubblico)Vi ho trattati come figli! E giuro sulla vostra testa che vi
ho….(piange) sempre amato!
REGINA: smettila caro di piangere, non ti crede più nessuno. Si sono tutti tolti
gli occhiali! E poi….non è bello piangere…
RE: già. E poi ormai…a che ti servirebbe? Hai perso tutto e quel tutto ora…è di
tutti!
REGINA: se prometti di fare il buono…ti facciamo pure scegliere un nuovo lavoro
che sia bello ed utile
RE: dai…dicci cosa vuoi fare…che non faccia più danni.
MAGO(intimidito): ecco…se potessi…cioè…vorrei….fare l’attore!
TUTTI: comico?
MAGO: sì!...allora….una volta Pierino…
Si alza una musica…il Mago continua a raccontare barzellette, mentre gli altri
intorno a lui ridono a crepapelle, poi però, mentre la musica continua,
guardando incantati il cielo, tutti scendono in silenzio dal proscenio lasciando
solo il Mago in scena che continua a parlare parlare parlare….. si ferma la
musica, silenzio del Mago
TUTTI I BAMBINI COMPRESA SILVIA (al pubblico): USCITE A RIMIRAR LE
STELLE...SIETE LIBERI!
FINE
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