Gobbo il re, storta la regina

di

Aquilino


Otto attori, più sudditi e mercenari



Re con la gobba davanti, re con la gobba di dietro, strega, contadino, regina storta, regina curva, principe, principessa, sudditi, soldati mercenari.


Scena prima
SUDDITI Una volta c’era un re.
Ma chi è perché cos’è?
Quasi come un presidente,
che non è meglio di niente.
Ma di re ce n’era un paio,
sempre pronti a fare un guaio.
Con la gobba avanti e dietro,
tutti e due lo sguardo tetro.
Le regine, ahi che dolore,
sempre prese da un malore.
L’una curva e l’altra storta,
mezza viva e quasi morta.
C’era pure un contadino,
ma era un pavido tapino.
Non faceva mai una piega,
sempre in fuga dalla strega.
I soldati mercenari,
senza cuore e sanguinari.
Tutto quanto hanno bruciato,
la regina hanno ammazzato.
E quei principi, che brutti!
Ma l’amore dà i suoi frutti.
Con la pace arcobaleno
tutto il mondo è ancor sereno.
Scena seconda
RE DAVANTI Sono il re con la gobba sul davanti.
Spingo indietro e vi guardo tutti quanti
con la testa sempre eretta e sprezzante
perché dei re sono io il più importante.
SUDDITI Viva il re!
Tre per tre fa sempre nove
anche quando fuori piove.
SUDDITO Viva il re!
Perepè perepè perepè.
RE DIDIETRO Io sono il re con la gobba didietro,
gigantesca e profonda più di un metro.
Rappresenta il potere mio di me
Di tutti il più autorevole dei re.
SUDDITI Viva il re!
Tre per tre fa ancora nove.
Senti il tuono? Adesso piove.
SUDDITO Viva il re? Ahimé. Che male.
Mi spaventa il temporale.
STREGA Ah ah ah!
Tuoni, fulmini e saette,
cinque, nove e ventisette.
Re davanti e re didietro,
via da me, andate retro!
Siete perfidi e bugiardi,
ora vado perché è tardi!
Ah ah ah!
RE DAVANTI Sono io il più importante.
SUDDITI Lui dei re è il più importante.
RE DAVANTI Sono io il più potente.
SUDDITI Lui dei re è il più potente.
RE DAVANTI Sono io il più sfarzoso.
SUDDITI Lui dei re è il più sfarzoso.
RE DAVANTI Sono io il più gagliardo.
SUDDITI Lui dei re è il più gagliardo.
RE DAVANTI Sono io il più intelligente.
SUDDITI Lui dei re è il più intelligente.
RE DAVANTI Sono io il più piacente.
SUDDITI Lui dei re è il più piacente.
RE DIDIETRO Sono io il più famoso.
SUDDITI Lui dei re è il più famoso.
RE DIDIETRO Sono io il più influente.
SUDDITI Lui dei re è il più influente.
RE DIDIETRO Sono io il più sontuoso.
SUDDITI Lui dei re è il più sontuoso.
RE DIDIETRO Sono io il più prestante.
SUDDITI Lui dei re è il più prestante.
RE DIDIETRO Sono io il più sagace.
SUDDITI Lui dei re è il più sagace.
RE DIDIETRO Sono io il più attraente.
SUDDITI Lui dei re è il più attraente.
RE DAVANTI Specchio specchio delle mie brame,
qual è il più splendido reame?
SPECCHIO Non certo il tuo, brutto salame,
dove la gente muore di fame,
lavora per niente e puzza di letame.
RE DAVANTI Questo specchio è menzognero,
Io avrò il più vasto impero!
Contadino! Contadino!
Scena terza
CONTADINO Chi mi chiama, chi mi vuole?
Ho le scarpe senza suole,
sono un povero tapino,
sono solo un contadino.
Sto nei campi a riposare,
ma mi tocca lavorare.
Il lavoro mi rovina.
Deh, lasciatemi in panchina!
RE DAVANTI Contadino! Contadino!
CONTADINO Ecco, arrivo, mio signore,
sono il vostro servitore.
Dove vado? Per di qua?
Corro svelto per di là?
Ma che folle confusione!
Ma che gran complicazione!
RE DAVANTI Maledetto servitore,
corri qua dal tuo signore!
SUDDITI Corri, corri, contadino.
Lascia stare il sonnellino.
Tre più venti ventitré.
Corri corri dal tuo re.
CONTADINO Corro qua, poi corro là,
sono come un baccalà,
sono secco e bastonato,
sono sempre senza fiato.
Comandate, mio signore,
sono il vostro servitore.
Sempre pronto a obbedire
al mio re, sovrano e sire.
RE DAVANTI Dammi retta attentamente,
disgraziato di un pezzente.
Se ci tieni alla tua testa,
corri giù nella foresta.
Taglia l’albero più bello.
No, non basta. Fa’ un macello!
Voglio un trono monumento,
con un grande basamento.
CONTADINO Obbedisco e riverisco,
garantisco ed eseguisco.
Se non taglio la foresta,
quello a me taglia la testa.
E lavora più di un’ora,
poi lavora ancora e ancora.
E lavora più e tuttora,
poi finora ancora e ancora.
Alla malora!
Scena quarta
STREGA Aaahhh! Che ti passa per la testa
di tagliare la foresta?
Scappa subito lontano
o ti muto in un tafano!
Son passati gli uragani
contro pini, faggi e ontani?
No, è bastato un uomo solo
a buttarli tutti al suolo.
CONTADINO Questo gesto folle e insano
l’ha voluto il mio sovrano!
Tocca sempre a noi innocenti
passare guai per i potenti?
STREGA Distruttore e anche vigliacco.
Ma la testa ora ti stacco.
Non ti posso perdonare.
Ma se vuoi mi puoi pregare.
CONTADINO Ho una moglie e trenta figli,
ma la morte qui mi pigli
se racconto le bugie.
Ho perfino trenta zie!
STREGA Questa volta mi commuovo,
ma se capita di nuovo
giuro che di quel reame
lascerò solo un rottame.
Scena quinta
RE DIDIETRO Contadino! Contadino!
Sto facendo un riposino.
Che cos’è questo baccano?
Su, rispondi al tuo sovrano.
CONTADINO Ecco, questa è la morale,
che a finire sempre male
sono io che non so niente,
sempre io, l’innocente.
SUDDITI Contadino stupidotto,
sei per otto quarantotto,
ma non senti che il sovrano
ha l’umore di un vulcano?
RE DIDIETRO Già ho la luna di traverso,
sono sadico e perverso.
Se non dici quel che accade,
ti trafiggo con tre spade.
CONTADINO Mio signore, servo vostro!
L'accaduto ora vi mostro.
L’altro re di quel castello
vuole un trono, ma il più bello.
Mi ha ordinato di tagliare
le sue piante, le più rare.
Ma la strega si è arrabbiata,
e con me se l’è pigliata!
RE DIDIETRO Va' nel bosco e taglia tutto,
che sia bello o che sia brutto.
Il mio trono costruirai
o per te saranno guai.
Voglio il trono più tronato
che sia mai stato inventato.
Voglio un trono imperatore,
rilucente di splendore.
CONTADINO E alla strega chi provvede?
Quella là quando mi vede
mentre taglio la foresta,
poi a me taglia la testa!
RE DIDIETRO Quella vecchia brutta strega
dovrà chiudere bottega.
Se protesta o se si arrabbia
la rinchiudo in una gabbia.
CONTADINO Corri qua, poi corri là,
sono come un baccalà,
sono secco e bastonato,
sono proprio un disgraziato.
Se la strega ora mi vede,
chissà poi che mi succede.
Finirò nel pentolone,
le farò da colazione.
Scena sesta
STREGA Aaahhh! Che ti passa per la testa
di tagliare la foresta?
Scappa subito lontano
o ti muto in un tafano.
CONTADINO Servo vostro, riverisco,
lui comanda, io obbedisco.
Sono i re che fanno il danno,
poi a me resta il malanno.
STREGA Servo stolto del castello,
che non usi il tuo cervello,
sempre schiavo tu sarai,
fin che ai re obbedirai.
Sono triste e amareggiata,
la foresta è devastata.
Non più ombra, non uccelli,
non lamponi né ruscelli.
Presto, presto, in tutta fretta
si prepari la vendetta.
Lutti, affanni e mille mali
ai colpevoli reali!
SUDDITI Trentaquattro ventisette,
se la strega ci si mette
sortilegio più fattura
viene fuori la paura.
Ventisette e trentanove,
se c’è il sole più non piove,
con il sole una fanciulla
del sovrano si trastulla.
Scena settima
STREGA Re con la gobba davantiiiii!
RE DAVANTI Ma che bella damigella!
STREGA Ooohhh, che fisico prestante!
RE DAVANTI Sono un re, ma il più importante.
STREGA Che espressione intelligente!
RE DAVANTI Sono un re, ma il più potente.
STREGA Lo sai che il re con la gobba didietro
ha reso la foresta un luogo tetro
tagliando gli alberi, ma tutti quanti,
per farsi un trono con mille brillanti?
RE DAVANTI Deh, damigella, mi fai infuriare.
Il fellone che vuole dimostrare?
STREGA Che ce l’ha più grosso del tuo, il trono.
RE DAVANTI Ma io quello lo tenzono,
lo bastono e lo scorono.
Sono bello più di lui
e prevedo tempi bui.
SUDDITO Cinquantuno ventitré,
furibondo è questo re.
Ma la strega, sta’ a guardare,
l’altro re va a stuzzicare.
STREGA Re con la gobba didietrooooo!
RE DIDIETRO Ma che fresca damigella!
STREGA Ooohhh, che fisico forzuto!
RE DIDIETRO Sono un re, ma il più gobbuto.
STREGA Che espressione penetrante!
RE DIDIETRO Sono un re, ma il più elegante.
STREGA Lo sai che il re con la gobba davanti
ha tagliato gli alberi tutti quanti,
per un super trono fuori misura
facendoti fare brutta figura?
RE DIDIETRO Deh, damigella, mi fai arrabbiare.
Il pulcioso lo voglio strapazzare.
STREGA Sì! Sì! Sì! Sì! La guerra corri a fare!
RE DI DIETRO Guerra! Guerra! Guerra! Guerra!
Guerra ovunque sulla terra.
Guerra in terra, in cielo e in mare.
Tutti quanti a guerreggiare!
SUDDITI Testa vuota senza sale,
scoppia ancora il temporale.
Ma son tuoni o sono bombe?
Sono bombe per le tombe.
La follia colpisce i re,
la speranza più non c’è.
Su, marciamo a petto in fuori.
Eri vivo e adesso muori.
RE DAVANTI Io la guerra qui dichiaro
contro il regno del somaro.
Bastonate sul groppone
quel re gobbo fanfarone.
RE DIDIETRO Il mio popolo mi segua.
Si combatta senza tregua.
Morte ovunque e distruzione
con la spada e col cannone.
I DUE RE Guerra! Guerra! Guerra! Guerra!
Tutti quanti sottoterra.
Stragi, eccidi, che macello.
Far la guerra è proprio bello.
STREGA Ah ah ah! Ah ah ah! Ah ah ah!
Scena ottava
RE DAVANTI Contadino! Contadino!
RE DIDIETRO Contadino! Contadino!
CONTADINO Corri qua, poi corri là,
ma stavolta non mi va.
Questa volta il contadino
qui si schiaccia un pisolino.
Far la guerra non mi piace,
preferisco far la pace.
Far la pace vuole dire
che mi metto qui a dormire.
RE DAVANTI Vado avanti e non arretro.
Sei sconfitto, re Didietro.
Già ti vedo impallidire.
Vuoi arrenderti al tuo sire?
RE DIDIETRO Sarò io a far la storia.
Saldo fino alla vittoria.
Più nemici, molto onore.
Sarò io il vincitore.
SUDDITI Ci arrendiamo, su le mani,
risparmiate i popolani!
Siamo inermi e disarmati,
eppur siamo trucidati!
REGINA CURVA Ooohhh, mio reale marito!
Che brutta cosa ho sentito!
Hai dichiarato la guerra
per comandare la terra.
Ma perché questa follia?
Ah, mio dio, che nevralgia…
Brutta cosa è la violenza,
cosa senza intelligenza.
RE DAVANTI Taci, donna, non parlare.
Devi solo cucinare.
Non sei in grado di capire.
Torna a casa, va’ a cucire!
REGINA STORTA Ooohhh, mio reale marito!
Che orrenda cosa ho sentito!
Hai dichiarato la guerra
per comandare la terra.
Ma se a combattere vai,
saranno dolori e guai.
La guerra mi ucciderà
e la colpa tua sarà.
RE DIDIETRO Tu sei donna e non capisci.
Va', scompari, via, svanisci!
Solo un uomo può affrontare
la fatica di regnare.
REGINE Dolori, per noi, e affanni,
saranno i nostri tiranni.
Dolori e affanni nei cuori,
anni di affanni e dolori.
Scena nona
PRINCIPESSA Sono brutta, disgustosa,
la più orribile morosa,
principessa delle racchie,
la mia pelle è tutta macchie,
ma il mio cuore è solo amore,
fa il rumore di un motore,
quando batte innamorato
per il principe adorato.
PRINCIPE Sono brutto, proprio brutto,
sono brutto come un rutto,
sono brutto dappertutto,
sono brutto soprattutto,
ma il mio cuore è solo amore,
fa il rumore di un trattore,
quando batte conquistato
dall’amore mio adorato.
PRINCIPESSA Oh, mio principe amoroso,
mio guerriero valoroso,
mio ardito coccolone,
sei più dolce di un melone.
PRINCIPE Oh, mia amata principessa,
io ti faccio una promessa:
ora e dopo sempre ammiro
i tuoi denti da vampiro.
PRINCIPESSA Amo le tue orecchie a sventola,
più sgraziate di una pentola.
PRINCIPE Il tuo naso a peperone
mi dà sempre un’emozione.
PRINCIPESSA Le tue gambe fatte a botte,
le tue guance di caciotte.
PRINCIPE Il labbrone babbuino
e il tuo grugno da suino.
PRINCIPESSA Mio amato pidocchioso,
sei il mio unico moroso!
PRINCIPE Mia pulciosa principessa,
sola sposa a me promessa!
PRINCIPESSA Ma noi siamo i più infelici,
perché i padri son nemici.
PRINCIPE Principessa mia diletta,
io Romeo e tu Giulietta.
PRINCIPESSA Che infelice il mio destino!
Non potrò fare un bambino!
PRINCIPE Troppo grande è il pandemonio!
C’impedisce il matrimonio!
PRINCIPESSA Questa guerra di rapina
dell’amore è la rovina.
Scena decima
MERCENARI I soldati mercenari
vanno in guerra per denari.
Non pietà né compassione,
solo morte e distruzione.
Violentare e saccheggiare,
più nessun si può salvare.
Massacrare ed ammazzare,
più nessuno può scappare.
I soldati mercenari
vanno in guerra per denari.
Non risparmiano nessuno,
c’è la morte per ognuno.
Incendiare e bombardare,
tutto il mondo far crollare.
Catturare e imprigionare,
tutto il mondo torturare.
SUDDITI Centomila deportati,
un milione di ammazzati,
due miliardi imprigionati,
siamo tutti disperati.
Scena undicesima
REGINA CURVA Ci distruggono il paese,
castelli, palazzi e chiese!
Contadino! Contadino!
REGINA STORTA Non rispetto né paura…
sciagura!… anche la tortura!
Contadino! Contadino!
CONTADINO Chi mi chiama? Chi non tace?
Non si può restare in pace?
REGINA CURVA Sta bruciando il tuo villaggio!
Va' a difenderlo, coraggio!
REGINA STORTA Va’ a salvare i familiari!
Va’ a fermare i mercenari!
Scena dodicesima
CONTADINO Corri qua, poi corri là,
ero come un baccalà.
Qui disteso sto benone.
Non rompetemi il torrone!
REGINE Ah, vigliacco, senzacuore!
Tu riposi e c’è chi muore.
Siamo donne, ma regine,
basta con carneficine!
Mercenari, vi chiediamo,
vi preghiamo, vi imploriamo
che la guerra sia bandita
che la pace sia sancita.
SOLDATI Uh uh uh!
Così ingenue e sprovvedute
non ne abbiamo mai vedute.
Con i buoni sentimenti
non si fermano i potenti.
SOLDATO Voglion fare le eroine?
Moriranno da regine.
SOLDATO Dar la morte a noi ci piace
a chi vuole far la pace.
SUDDITI No, fermatevi, pietà!
Ma pietà più non ce l’ha
chi nel cuore ha solo morte,
chi non piange l’altrui sorte.
REGINE Noi moriamo per la pace,
ma giustizia mai non tace.
Resta vivo l’ideale
della lotta contro il male.
Scena tredicesima
PRINCIPESSA La madre mia adorata
è morta assassinata!
Un pianto di tristezza,
il cuore mi si spezza.
SOLDATO La legge è questa qua,
in guerra mai pietà.
Il sire l’ha voluta,
la colpa a lui è dovuta.
PRINCIPESSA La colpa non m’importa,
la madre mia è morta.
Follia dell’ambizione,
che orrenda conclusione!
SOLDATO Ammazza anche codesta,
che poi facciamo festa.
Mi voglio divertire
vedendola soffrire.
PRINCIPESSA Ma niente vi commuove,
né mai, né qui, né altrove?
Non avete pentimenti?
Non provate sentimenti?
SOLDATO Marciamo da soldati,
facciamo gli spietati.
È questa la tua sorte,
trovare qui la morte.
Scena quattordicesima
PRINCIPESSA Bruttissimo principe, aiuto!
Salvatemi da questo bruto!
Salvate la donna che amate!
Per lei accorrete e lottate!
PRINCIPE Ho udito un richiamo d’amore.
Sarò il vostro vendicatore.
Voilà, principessa, son qua…
e voi, soldati, fermi là!
SOLDATO Cosa vuole questo nano?
Perché fa tanto baccano?
Lo faremo noi tacere
con un calcio nel sedere.
SUDDITI Bruttissimo ed eroico guerriero
dagli un pugno e poi fagli un occhio nero.
Combatti per la nostra libertà.
Ribellati al re, se la guerra fa.
Scena quindicesima
PRINCIPE La vittoria ho conquistato,
il nemico ho sbaragliato.
I soldati son scappati,
tanto il re li ha già pagati.
PRINCIPESSA Mio amato coraggioso!
Fidanzato valoroso!
Mio impavido guerriero!
Mio amore grande e vero!
PRINCIPE Sono il principe più brutto,
ma divento spaccatutto
e so io che cosa fare
se mi fanno inalberare.
PRINCIPESSA Fidanzato coraggioso!
Mio amato valoroso!
Mio impavido amoroso!
Mio guerriero voluttuoso!
PRINCIPE Accostati, mia amata,
guarda la scena efferata,
della guerra il frutto nero
che ha sconvolto il mondo intero.
SUDDITI Le regine sono morte,
per la gente triste sorte.
Dappertutto distruzioni,
sofferenze e privazioni.
PRINCIPESSA Basta, basta con la guerra!
Torni pace sulla terra.
Da concordia e da giustizia
sbocci ancora l’amicizia.
PRINCIPE Chi ha colpa dei tormenti?
Sono stati i re potenti?
O la colpa è della gente?
E la strega? Fu inclemente?
PRINCIPESSA Le colpe sono lunghe e sono corte,
ma le nostre regine sono morte.
PRINCIPE La violenza non porta che violenza,
distrugge l’armonia e l’innocenza.
PRINCIPESSA Facciamo che uno solo sia il castello,
pitturiamo il futuro ad acquerello.
PRINCIPE Educhiamo i nostri figli alla vita,
la violenza per sempre sia bandita.
INSIEME Siamo i principi più brutti,
ma daremo nuovi frutti.
Leggi giuste emaneremo,
che per primi osserveremo.
SUDDITI E con questo arcobaleno
tutto il mondo sia sereno.
Dentro i cuori solo amore,
solo amore nel tuo cuore.