Follia d'Ufficio

di

Alessandro Martorelli

Personaggi:
Andrea Lucente                Responsabile Ufficio  Marketing
Fabiana Sorrenti         Responsabile Ufficio Relazioni Estere
Betty Amaro            Responsabile Ufficio Risorse Umane
Ginevra De Bernardi        Responsabile Ufficio Amministrativo
Lory Donati            Responsabile Ufficio Commerciale
Cosima Santi            Responsabile Ufficio Contabile


Interno di una sala riunione-sala relax di un ufficio di una azienda multinazionale.  Un tavolo centrale ad uso riunione, a dx e sx ci sono le uscite. Sulla sx una armadietto porta documenti  e un paio di poltroncine/divanetto, sulla destra un piccolo mobiletto e un distributore di acqua. Sulla parete centrale uno schermo per videoconferenze.
All’apertura del sipario tutti i personaggi sono in scena.
All’accensione delle luci, avviano le loro azioni e recitano le loro battute contemporaneamente. Sul proscenio c'è Andrea che con sguardo allucinato accarezza il pavimento. Sulla sinistra vicino la libreria, sopra una sedia c’è Fabiana con un nodo scorsoio attorno al collo, cerca un punto dove attaccare la corda. Sulla sx c’è Betty appoggiata all'armadietto, fuma e fissa tutti con aria truce. Lory si trova sotto il tavolo che piange terrorizzata, mentre Ginevra, sul tavolo, declama al pubblico, completamente fuori di sé. Cosima è seduta su un divanetto intenta a sfogliare una rivista

Andrea:
- Come sei liiiiscio! E sei cosi luuuucidoooo. E che colooooreee...intensoooo!

Lory:
- Sono qui! Sono arrivati!Andate via! Lasciatemi stare! Andate via!

Ginevra:
- Voi tutti vi prostrerete ai miei piedi! Mi adorerete! Perché io solo sono la vostra Verità! La vostra luce! IL vostro fuoco! Io sono la vostra Imperatrice!

La scena va avanti a soggetto fino ad un segnale convenuto in cui tutti restano bloccati nelle loro posizioni e parte la voce fuori campo

Voce:
Questa scena sarebbe un ottimo inizio per una storia. Peccato che sia quasi la fine. Ci credereste se vi dicessi che queste persone tra circa dieci minuti dovranno sostenere il colloquio di lavoro più importante della loro vita? Già… tra poco infatti in quello schermo apparirà “lui”, il “Grande Capo” che dovrà selezionare la nuova Vice-Direttrice della Sca.Mar., una delle più grandi Aziende di Servizi Energetici. E la scelta cadrà inevitabilmente su una di queste candidate.
(si spengono le luci e resta solo un occhio di bue a seguire le presentazioni dei personaggi)
Lei è Fabiana Sorrenti, Responsabile Relazioni Estere, una persona solare e positiva, ottima impiegata e madre di famiglia dai sani principi.
Lei è Ginevra De Bernardi, Responsabile Amministrativa, donna integerrima e virtuosa, che ha fatto della precisione la sua religione
Lei è Lory Donati, Responsabile Commerciale, spavalda quanto determinata, asso delle vendite e delle pubbliche relazioni.
Poi c’è la schiva, riservata ma efficiente Betty Amaro Responsabile Risorse Umane, e questa è Andrea Lucente, Responsabile Marketing dal carattere fuori le righe, la sua serietà nel lavoro è inversamente proporzionale a quella con i suoi uomini, che cambia di continuo. Ed infine c’è Cosima Santi, Responsabile Contabilità, una donna riservata e scrupolosa, di altri tempi, che è a suo agio solo tra i numeri

Buio. durante le battute finali della Voce si chiude il sipario, tutti gli attori escono

So cosa state pensando
A questo punto vi starete chiedendo cosa può essere successo per ridurre queste professioniste in quello stato, soprattutto a pochi minuti dal colloquio che può cambiare la loro vita.
Beh, per saperlo dobbiamo fare un passo indietro, non troppo indietro però, solo di qualche ora, e cominciare la storia dall’inizio.

Musica
All’apertura del sipario la scena è vuota, da dx entrano Fabiana, Andrea. La prima sui 45 anni, la secondo sui 40. Ridono e scherzano tra di loro

Andrea:
… ti giuro che non voleva lasciarmi andare! Addirittura si è messo davanti alla porta! Tipo quelle scene madri nei film anni 50.

Fabiana:
Ma dai?

Andrea:
Giuro! Poi si è messo a piagnucolare come un moccioso, poi ha cominciato a sbraitare! Diceva “Io e te insieme per sempre, siamo fatti per vivere e morire assieme!”

Fabiana:
Morire?

Andrea:
Morire, morire! Ha detto proprio così e non sai che faccia da pazzo mentre lo diceva! Aveva gli occhi rossi di sangue,  la bava alla bocca, le vene gonfie…

Fabiana:
E che schifo! E c’hai pure passato la notte.

Andrea:
E che ne sapevo io che si trasformava in un lupo mannaro.

Fabiana:
E tu che gli hai detto?

Andrea:
E che dicevo? Che vuoi dire ad uno così? Ho cercato di farlo ragionare di calmarlo, dicendo che non era il caso di fare tutta quella sceneggiata.

Fabiana:
Vabbé, poverino, lo stavi lasciando, ognuno ha una reazione diversa in queste cose.

Andrea:
Sono d’accordo, ma mi sembra un tantino esagerata farla ad una donna che conosci da due giorni!

Fabiana:
Due giorni??? Cioè l’hai conosciuto l’altro ieri? (Andrea annuisce solennemente) E  allora è proprio matto! E come sei riuscito ad uscire da casa sua?

Andrea:
Beh, nell’unico modo possibile. Mi sono avvicinato a lui con fare dolce, sensuale... Gli ho dato un leggero bacio sulla guancia... e poi una ginocchiata alle palle, un cazzotto in bocca e l'ho steso. (Fabiana lo guarda a bocca spalancata) E che dovevo fare?

Fabiana :
E non hai paura che ti venga a cercare?

Andrea:
Tranquilla, fino al terzo appuntamento non dico mai il mio vero cognome. Ed uso sempre una scheda con un numero fittizio. E mai a casa mia! E’ sempre in ristrutturazione. (ride) Dopo il linciaggio di qualche anno fa adotto sempre delle precauzioni.

Fabiana:
(Sempre più sbalordito) Sei stata picchiata da un uomo?

Andrea:
No, dalla madre e dalle sorelle, ma a me aveva detto che era maggiorenne… vabbè una lunga storia magari te la racconto prima o poi…

Fabiana:
Grazie a te, non rimpiango mai la mia monogamia.

Andrea:
Non so come fai, sai che palle sempre lo stesso uomo per tutti questi anni, e poi con dei marmocchi per casa… La vita è bella perché varia, ed io vario. E non sai cosa ti perdi cara mia...

Entrano Betty e Ginevra, la prima è sui 35 anni, la seconda sui 40. Ginevra, in tailleur scuro ha i capelli raccolti e gli occhiali, Betty in tailleur beige invece ha i capelli sciolti sulle spalle. Ginevra è leggermente più avanti e procede con passo spedito, Betty le sta dietro a fatica. Si capisce che quella autoritaria è Ginevra.

Ginevra:
Osserva bene Betty, anni di emancipazione e lotte per i diritti delle donne, e poi, anche in una giornata così importante, l'unico interesse è un frenetico accoppiamento animalesco. Ma non è così che si fa carriera nel nostro mondo.(riferendosi ad Andrea) E la cosa più bella è che queste persone, avendo solo due neuroni, ancora non l’hanno capito (Betty ride timidamente).

Andrea:
Ed ecco a voi direttamente da Zitellandia, la Matrigna e Cenerentola.

Ginevra:
E tu chi saresti? La Strega Cattiva ?

Andrea:
      -     Ovviamente.

Betty:
Magari più la Principessa sul Pisello.

Andrea
(sarcastica) Ah ah ah… vedo che anche miss “divento rossa se mi parli” sta imparando l’idiozia dalla sua maestra.

 Ginevra:
Con i tipi come te non ci vuole molto ad imparare.

Andrea:
Cerca di non aprire troppo la bocca, che si vede la tua lingua biforcuta.

Ginevra:
(maliziosa)Io almeno la uso per parlare.

Andrea:
Ma non mi sembra di udire frasi che abbiano senso.

Betty:
 (guardando Fabiana) Ci risiamo, possibile che fanno sempre così?

Fabiana:
Io credo si tratti di una forma di amore... perverso.

Betty:
Falle smettere per cortesia.

Fabiana:
- (Si avvicina e si mette in mezzo ai due) Su…bambine, su, fatela finita e mettetevi composte altrimenti non vi faccio vedere i Simpson. (Andrea e Ginevra continuano a guardarsi in cagnesco restando ferme nelle loro posizioni). E dai ragazze, fatela finita, ogni volta pronte a beccarvi, neanche foste sorelle. E poi Andrea, ha ragione Ginevra, oggi per una di noi può essere un giorno fondamentale per la propria carriera, perciò cerchiamo di stare serene.

Entra Lory, in abito elegante. Sui 40-45 anni. Bella presenza e ghigno sardonico sempre stampato in faccia.

Lory:
Buongiorno mie care sottoposte! Pronti ad omaggiare la nuova Vice-Direttrice?

Ginevra:
- E saresti tu?

Lory:
-  E chi altri? Ma perché, davvero voi pensate di avere una chance? (ride) Illuse!

Andrea:
- E tu? Pensi di averla?

Lory:
- Piccola, io non ho una chance, io SONO la chance... capito la differenza?

Fabiana:
- No.

Lory:
- Allora te lo spiego meglio... Io sono la vostra chance di restare a lavorare qui. Adesso è più chiaro?

Betty:
- Non capisco... che significa?

Lory:
- (scimmiottando Betty) Non capisco che significa? Significa che ci saranno grossi cambiamenti qui dentro, e se io sarò… o meglio, QUANDO sarò nominata Vice Direttrice, rappresenterò la vostra unica possibilità di restare a lavorare qui dentro. Certo... molto dipenderà da voi, da come vi comporterete con me...

Fabiana:
- E in questo modo saremmo tutte prostrate ai tuoi piedi, ringraziandoti giornalmente per la tua indulgenza.

Ginevra:
- Ma sentila la buffona. Sei solo una povera cantastorie.  Mamma mia quanto mi fai tristezza!

Lory:
- Senti mia cara Miss Rottermayer, essendo la Responsabile Commerciale della baracca, sono io che porto i soldi qui dentro, quindi il tuo stipendio lo devi a me. E questo è già un buon motivo per essere nominata Vice Direttrice, e poi io non racconto balle (tutte ridono)... Si si ridete pure finché potete. Vi dico solo una cosa: io parlo perché so come stanno le cose, e lo so da fonte sicura!

Andrea:
- E chi sarebbe questa "Gola Profonda"?

Ginevra:
-La Fata Turchina?

Betty
- L'Arcangelo Gabriele?

Lory:
- (guarda in alto e punta il dito verso il cielo)

Fabiana:
- Si vabbè... ma te l'ha detto prima o dopo che hai visto la luce in fondo al tunnel?

Lory:
- Idiota, non LUI, ma il nostro LUI. Il Direttore in persona

(Pausa. Risata)

Ginevra:
- E da quando hai tutta questa confidenza?

Lory:
- Da quando venerdì sera mi ha invitata a cena.

(Silenzio)

Lory:
- Questo non vi fa ridere? Come mai? Ebbene si bimbe, sono stata invitata ad una cena di beneficenza a casa sua, e tra una chiacchiera e l'altra è uscito fuori qualcosa sul futuro dell'azienda...(fissa gli altri che sono ammutoliti).

Fabiana:
- Nahhhh, non mi freghi. Figurati se invitava te. A malapena conosce i nostri nomi.

Andrea:
- Infatti, il massimo contatto che ha con noi è durante il brindisi di Natale. Se non fosse per le riunioni in videoconferenza settimanali non riuscirei nemmeno a ricordare la sua faccia.

Lory:
- Ok fate come vi pare, io vi sto avvisando. Abbiamo parlato ed è venuto fuori che dai colloqui che ci farà oggi stabilirà chi sarà il nuovo Vice, anche se ha già un'idea.

Betty:
- E allora perché vuole colloquiarci singolarmente se sa già chi occuperà il posto?

Lory
- Perché è la prassi e perché vuole avere delle conferme sulla sua candidata preferita.

Fabiana:
- Che saresti tu, ovviamente.

Lory:
- Ovviamente.

Andrea:
- Quindi te l'ha detto direttamente, cioè, ha fatto il tuo nome?

Lory:
- Non l'ha detto direttamente, ma secondo voi perché ha invitato me alla cena di beneficenza e non voi? E poi parlando con Claudio...

Betty:
- E chi è Claudio?

Lory
- Ma quanto sei ingenua, non sai neanche che il suo nome di battesimo è Claudio?

Ginevra:
- Addirittura gli dai del "tu"?

Lory:
- (Annuisce solennemente) Vi dicevo, parlando con Claudio, mi ha detto che i requisiti fondamentali per avere il posto sono:  esperienza, conoscenza dell'azienda e una mente con forti capacità organizzative. E solo una di noi ha queste caratteristiche.

Andrea:
- Perfetto, allora di certo non sei tu. Non ne hai neanche uno di questi requisiti.

Ginevra:
- Già, al massimo ci potevo credere se avesse parlato di "predisposizione alle stronzate ". E comunque, piuttosto che stare sotto di te mi licenzio.

Betty:
- Io ti seguo.

Fabiana:
- Io già sto fuori.

Lory:
- Beh, fate come vi pare. La descrizione che ha fatto è la mia. Solo io ho tutte queste caratteristiche. Vorrà dire che il mio prossimo impegno sarà trovare i vostri sostituti. Poco male. E adesso lasciatemi andare che devo chiudere un contratto prima che inizi la riunione (Esce)

Fabiana:
- Che ne pensate?

Andrea:
- Ma va, è la solita bugiarda. Come se non la conoscessimo.

Betty:
- Già, però il fatto che sia andata a quella cena...

Andrea:
- Ma perché ci credi veramente?

Fabiana:
- Mah, a me lì è sembrata sincera. Mi sembra strano che sia stata invitata, ma può anche darsi. Di certo però se veramente ha menzionato quei requisiti, lei è la prima ad essere esclusa.

Ginevra:
- Naturale. Stava descrivendo me.

Andrea:
- Quindi tu avresti esperienza, conoscenza del luogo e mente organizzativa? Ti hanno donato un cervello nuovo stanotte?

Ginevra:
- Io almeno ce l'ho un cervello.

Andrea:
- Mi divertirò tantissimo ad essere il tuo capo.

Ginevra:
- Tu?!? (ride) Forse in un mondo parallelo dove l'idiozia è un dono...

Andrea:
- (perfido avvicinandosi a Ginevra) Sarai la mia schiava!

Ginevra:
-  (perfida avvicinandosi a Andrea) Mi pregherai di buttarti fuori a calci.

Andrea:
- Iena!

Ginevra:
- Scimmia!

Andrea:
- Vipera!

Ginevra:
- Vacca!

Fabiana:
- (mettendosi in mezzo) Bene bambine, lo zoo è chiuso adesso, perciò tornate tutti ai vostri posti. (Ginevra e Andrea si allontanano) E poi, ragazze, forse se fate un po' mente locale, credo che la nuova Vice- Direttrice la possiate avere già sotto i vostri occhi. Esperienza, Conoscenza e Mente Organizzativa. E' tutto qui (si indica la testa) E di certo non potete lamentarvi, sappiamo tutti che il mio è un cervello...

Cosima:
- (Entra da sx. Sui 50 anni, occhiali, abito grigio, ha un'aria smorta, banale. Legge una rivista.) Pazzesco!!!

Fabiana:
- Esatto, Pazzesco! Grazie Cosima.

Cosima:
- Impressionante!

Fabiana
- Giusto, anche impressionante!

Cosima:
- Spaventoso!

Fabiana:
- Grazie... come spaventoso?

Cosima:
- (alzando gli occhi) Ce l'hai con me Fabiana?

Ginevra:
- No, non ti preoccupare Cosima, stava solo delirando...

Cosima:
- (esagerato) Allora è vero!!! E' tutto vero!  

Andrea:
- Cosa Cosima Cosa Cosima Cosa Cosima Cosa? (è divertita dal gioco di parole)

Cosima:
- La Sindrome da Stress da Ufficio!!!

Betty:
- La sindrome di cosa?

Cosima:
- La sindrome da stress da ufficio! Ho appena letto questo articolo e sono corsa subito da voi per dirvelo. Leggete leggete!

Ginevra:
- (prendendo il giornale) "Nell'Università di Berkley negli Usa è stato analizzato un campione di persone che in tempi e posti diversi hanno presentato tutti i medesimi sintomi:Palpitazioni, Sudore freddo e Brividi improvvisi, Senso di Dejà vu prolungato, Allucinazioni visive ed uditive. Questi sintomi si manifestano in successione, con una durata che tende man mano ad aumentare. La cosa che però ha sorpreso i ricercatori, è che i soggetti colpiti avevano in comune il tipo di lavoro svolto. Si tratta infatti di impiegati in varie aziende con mansioni di Responsabilità. A quanto pare chi ne è affetto parla di disturbi che si palesano solo in ufficio e che a poco a poco diventano talmente duraturi da compromettere definitivamente il naturale svolgimento delle proprie attività. Nell'ambito scientifico già si parla di Sindrome da Stress da Ufficio". Bah, che stupidaggine...

Andrea:
- Ma che giornale è? La Medicina di Nonna Papera?

Cosima:
- No signori, è Medical Focus, la rivista di scienza medica più famosa al mondo!

Fabiana:
- Adesso leggi anche le riviste di medicina? Vuoi tenerti aggiornata?

Cosima:
- Ah, beh, ovvio! Sono sempre stata un po’ cagionevole di salute quindi mi informo e prevengo tutto! Guarda qua, (man mano che parla tira fuori scatoline e blister medicinali dalle tasche) Mal di testa, mal di stomaco, vertigini, ansia, attacchi di panico, pressione alta, dolori articolari, otiti, raffreddore, sangue nelle feci...

Betty:
- Sangue... dove?

Cosima:
- Nelle fe...

Fabiana:
- Basta così Cosima, abbiamo capito. Non sarai un tantino esagerata?

Cosima:
- Ve l'ho detto sono sempre stata cagionevole, sin da bambino. Mia madre, santa donna, si è sempre presa cura di me, è per questo che sono cresciuto così bella e sana (reazione delle altre di imbarazzo). Il mondo è pieno di malattie!

Andrea:
- Compresa questa sindrome da stress da azienda...

Cosima:
- D'ufficio Andrea, d'ufficio. E' incredibile! E a quanto si dice qui siamo noi i soggetti a rischio. Speriamo trovino una cura subito. (pausa, poi improvvisamente agitato) O mio dio, cosa sono questi brividi? O mio dio, mi sento debole... sto sudando freddo...

Ginevra:
- Falla finita Cosima, stai solo somatizzando. Non hai nulla, chi parla è la tua ipocondria cronica. (rivolgendosi a tutti)Piuttosto, che ore sono? Tra poco c'è il collegamento.

Betty:
-  Manca poco ormai, credo sia meglio cominciare a prendere i posti.

Cominciano a sedersi tutti intorno a tavolo davanti al telo per le proiezioni

Cosima
- Manca Lory.

Andrea:
-Lasciala stare quella, magari sparisse dalla faccia della terra!

Ginevra:
- Invidiosa perché è amico del capo?

Andrea:
- Solo una mente semplice come la tua può credere ad una stronzata simile!

Cosima:
- Ma che è successo?

Betty:
- Ad Andrea non va giù il fatto che Lory sia andata a cena dal capo venerdì scorso. (sottovoce) E' invidiosa.

Cosima:
- Ah si! La cena di venerdì scorso, peccato che non ci sono potuta andare (tutte la fissano incredule). Che c'è? Ho qualcosa di strano in faccia? Bolle? Gonfiori?

Fabiana:
- Tu sapevi della cena di venerdì?

Cosima:
- Si perché?

Ginevra:
- E perché lo sapevi?

Cosima:
- Come perché? Sono stata invitata... ma perché a voi non è arrivato l'invito?

Andrea:
- A me no!

Betty:
- Neanche a me

Ginevra:
- Idem come sopra

Cosima:
-  (con naturalezza) Mah, forse è colpa delle Poste? Sono sempre in ritardo, pensate che una volta ho letto sul giornale che una lettera spedita nel 1937 è arrivata al destinatario nel 2003. Pare si trattasse di una dichiarazione d'amore di un ragazzo. Ma la destinataria ormai era sposata da 60 anni con fratello di lui, e allora...

Fabiana:
- Si si certo Cosima. Ma perché non sei andata alla cena?

Si abbassano luci. Atmosfera cupa con musica da thriller

Cosima:
- Oh, non mi ci far pensare...(misterioso) Ero vestita di tutto punto, ho preso la macchina, pulita per l'occasione. Sono arrivata davanti alla porta con un grosso mazzo di fiori da regalare alla signora e una bottiglia di Montepulciano Gran Riserva. Ho avvicinato il dito al campanello, ma proprio in quel momento ho sentito un suono che mi ha fatto fuggire a gambe levate! (mentre parla tutti sono catturati dalla storia)

Betty:
- Che tipo di suono?

Cosima:
- MIIIIAAAAAOOOOOOOO!!!!

Luci alzate

Andrea:
- Cioè? Un gatto?

Cosima:
- Non un gatto normale! Un gatto enorme! Con degli artigli nelle zampe e due canini lunghi come zanne. Nero come la notte, con gli occhi verdi come smeraldi! Pericolosissimo!

Ginevra:
- Mi stai dicendo che non sei entrata perché hai avuto paura di un ... gatto?

Cosima:
- Io sono allergica ai gatti! Solo a guardarli ho problemi di orticaria, respirazione e di mobilità!

Andrea:
- Addirittura! Mamma mia Cosima stai messa proprio male...

Betty:
- Ma quanto sei insensibile! Poverina, chissà che paura...

 Fabiana:
-Ad ogni modo, questo non spiega perché tu e Lory siete stati invitati e noi no.

Lory:
- (Entrando) Ancora con questa storia? Fa male eh? Ma devi fartene una ragione. Tutte ve ne dovete fare una ragione. Voi non siete le prescelte. (mette un braccio attorno a Cosima) E siccome noi sappiamo chi è che ha il cervello tra noi due, non serve una sfera magica per capire da chi sarà occupato il posto da Vice Direttrice.

Cosima
-(non afferrando il senso) Eh già, non serve proprio...

Ginevra:
- (a Cosima) Guarda che sta dicendo che sei un idiota!

Cosima:
- Come? Perchè?

Fabiana:
- Lory falla finita e siediti. Che ora è?

Betty:
- Le 9 e 30 precise, dovrebbe avviarsi da solo questo coso no?(indica il telo per la proiezione)

Si abbassano le luci, parte il filmato preregistrato. Sul telo si vede un primo piano di una camicia e cravatta. Sono del Direttore, l'immagine non è centrata perciò inizialmente tutti istintivamente si abbasseranno per cercare di vedere in faccia il Direttore. Quando si centrerà l'inquadratura apparirà un uomo sulla quarantina, prestante,ben vestito e curato. Appare brillante e sicuro di sé.

Direttore
- (con enfasi)Buongiorno carissime!

Tutte:
- Buongiorno!

Lory:
- Ciao Claudio.

Direttore
- Bene, vedo che ci siamo tutti. Allora, eccoci alla consueta riunione del lunedì. Oggi però sarà molto breve, perché come sapete, nel pomeriggio faremo una sessione di colloqui personali per decidere chi tra voi ricoprirà il ruolo di Vice Direttrice.(pausa) Ma perché siete tutti inchinati? (qualcuno borbotta qualcosa sull'inquadratura) Oh... certo(armeggia con la web cam e l'inquadratura si centra). Bene, allora come dicevo oggi verrà definito chi di voi sarà la nuova Vice-Direttrice. E' inutile sottolineare che per me siete tutti allo stesso livello, che ho molta stima nei vostri confronti e apprezzo il vostro lavoro. E non vi nego che in questi mesi da parte nostra sono state fatte alcune valutazioni sul vostro operato, quindi abbiamo un'idea precisa su cosa cerchiamo e su chi potrà fornircela. A noi serve una persona di grande esperienza, che abbia una conoscenza profonda della Azienda in cui lavora e una forte predisposizione all'organizzazione (Tutte guardano Lory che ha un'espressione tipo "ve l'ho detto"). Con i colloqui di oggi diciamo che cercheremo una conferma definitiva sulla nostra idea.  E spero che le attese non saranno deluse. Detto ciò, visto che nel pomeriggio saremo piuttosto impegnati, direi che per questa possiamo terminare qui il nostro abituale incontro. Ok?

Tutte:
- Ok!

Direttore:
- Quindi, se non ci sono domande... (tutti si alzano) Oh, un momento… Scusate! (si risiedono) Volevo solo soddisfare una mia curiosità. Venerdì a casa c'è stata una cena di beneficienza organizzata dalla proprietà, erano presenti tutti i nostri fornitori ed investitori.

Lory:
- (guardando tronfiamente le altre). Si Claudio, lo sappiamo!

Direttore:
- Chi ha parlato? Oh è lei Donati. (freddo) A proposito, grazie di esser venuta. (Lory annuisce solennemente) Purtroppo il catering mi ha dato buca all'ultimo e sa cosa significa cercare delle cameriere a quell'ora (Lory si sgonfia mentre le altre trattengono a stento le risate). Anche se le suggerisco di essere un po’ meno invadente, soprattutto nei colloqui riservati tra me e la proprietà. Comunque stavo dicendo, qualcuno, proprio all'inizio della serata, ha suonato il campanello, ma quando siamo andati ad aprire abbiamo trovato solo un bel mazzo di rose rosse ed un'ottima bottiglia di vino. Volevo sapere se è stata opera vostra (Tutte guardano Cosima, che cerca di nascondersi il viso) No? Peccato, è stato un regalo molto gradito. Cosima, è stata lei? (Cosima nega violentemente). Beh, dato che non l'abbiamo vista arrivare pensavamo... Comunque, perdonatemi se vi ho fatto perdere tempo. Era solo una curiosità. Allora ci vediamo più tardi. Buon Lavoro! (Si spegne la proiezione)

Tutte fissano Lory che si fa livida di rabbia

Andrea:
- (scimmiottandola) Ciao Claudio... Come va Claudio, Io e Claudio... ma per favore!

Ginevra:
- La cameriere. Hai fatto la cameriere?

Fabiana:
- Dai ragazze lasciatela perdere. Ci vogliono delle qualità, che magari... ti fanno salire di grado!

Andrea:
- Come no, magari oggi verrai nominata Governante (ridono)

Lory esce furioso mentre le altre continuano a ridere

Betty:
- Beh, però almeno non ha detto una bugia. Alla cena c'è stata davvero. Così come sono vere le caratteristiche che cercano nella nuova Vice Direttrice.

Ginevra:
-Già, Esperienza, Conoscenza e Capacità Organizzativa. E a quanto pare già sappiamo chi è la nostra Vice Direttrice. Vero Cosima?

Cosima?
- Eh? Perché guardi me?

Man mano che Ginevra aumenta l'enfasi del suo monologo, la scena si fa cupa con rosso dominante, musica in crescendo

Ginevra:
- (imitando il Direttore) Qualcuno ha lasciato delle rose e del vino, Cosima sei stata tu? Perché non sei venuta? (A Cosima) Perché sei stata invitata solo tu? (sempre più incalzante) Perché noi no? C'è sotto qualcosa vero? Tu sai qualcosa vero? Ma certo, tu sei sempre stato la "cocca del Direttorino " è ovvio. E' vero Cosima? Qual è l'accordo? (Fuori di sé, mentre Cosima si schiaccia sempre più alla parete) Che cosa gli dai cambio? Sei la sua amichetta? Sei la sua amante? Le rose erano per lui vero? Avete una relazione? Da quanto tempo va avanti? Parla maledetta! Parlaaaaaa!

Fabiana e Andrea afferrano Ginevra e con difficoltà la mettono a sedere. Le battute seguenti sono dette in maniera concitata e di seguito.

Fabiana
- Calmati Ginevra, smettila!

Andrea:
- Ma è assatanata! Esci da questo corpo! Esci!

Betty:
- O mio Dio, Ginevra stai calma!

Fabiana:
- Sta schiumando, prendete dell'acqua!

Andrea:
- Dell'acqua santa vorrai dire!Betty chiama un esorcista! (Betty fa per uscire poi realizza e torna indietro)

Fabiana
- Falla finita, serve un tranquillante!

Andrea:
- Betty chiama un veterinario! (Betty fa come sopra)

Fabiana:
- Ma mica è un animale!

Andrea:
-  Ah no? E allora perché ruggisce e ha la bava alla bocca?

Cosima:
- Via, portatela via! Stai lontana!

Betty:
- Fatela sedere, portatela qui!

Appena seduta Ginevra si accascia svenuta. Ogni tanto nelle battute che seguono, borbotterà della mezze frasi in stato di incoscienza. Tutto ritorna calmo.

Andrea:
- Mamma mia ma che le è preso?

Betty:
- Non lo so, non l'ho mai vista così.

Fabiana:
- Deve tenerci molto a quel posto.

Cosima:
-(stramazzato al suolo) Oddio il cuore! Oddio il cuore! Sto per avere un infarto! Le mie pasticche! Dove sono le mie pasticche? (In maniera concitata si ficca le mani in tasca e prende un flacone di pasticche. Tremando se ne mette in bocca alcune)Ma perché ce l'ha con me, che le ho fatto?

Andrea:
- Ma come, ancora non l'hai capito?

Cosima:
- N-no...

Ginevra:
- (biascicando) C'è sotto qualcosa eh? Parla bastarda...

Betty:
- E' furiosa con te perché sarai la nuova Vice-Direttrice. E lei ci teneva molto a quel posto. E adesso sta delirando.

Cosima:
- Io? Vice-Direttrice? Ma che state dicendo?

Fabiana:
- Cosima svegliati! Sei stata l'unica ad essere stato invitata alla cena, e quanto pare la tua assenza è stata notata. E tra l'altro era una cena in cui c'erano tutti i maggiori clienti, fornitori ed anche la proprietà! Secondo te perché sei stata invitata tu e noi no?

Ginevra:
- (c.s.) La sua amichetta...si danno i bacini sotto al tavolo...

Cosima:
-N- Non lo so. Secondo te?

Andrea:
- Ma ci prendi per il culo? Ma io ti sguinzaglio contro Ginevra!

Cosima:
- Ti giuro Andrea che non so di cosa parlate!

Andrea
- (spazientito si avvicina a Ginevra che ancora non si riprende) Attacca Ginevra! Attacca!

Betty:
- Falla finita stupida, non lo vedi che è ancora sotto shock? (a Cosima) Cosima, quello che vogliono dire è che il Direttore ha dimostrato un occhio di riguardo nei tuoi confronti. Si è capito. E crediamo che ti abbia invitata per presentarti a tutti quelli che contano.

Cosima:
- Ma che dici? Ancora dobbiamo fare i colloqui!

Fabiana:
- Io non so se lo fai apposta o ci sei veramente! E' già tutto stabilito, lo capisci o no? Che tu voglia o meno hanno scelto te. E i colloqui di oggi sono solo una formalità!  

Ginevra:
-(c.s.) Nudi davanti al camino a bere il vino...Vice-Direttrice dei miei stivali!

Cosima:
- (rialzandosi) Non sono convinta. Non è come pensate. Io non lo so perché sono stato invitata, ma di certo non per ciò che pensi tu.

Andrea:
- Ah si? E allora secondo te perché?

Cosima:
- Forse perché volevano una nostra rappresentante a cui presentare il vero Vice-Direttore, magari perché lavoro per loro da più anni. O forse avevano bisogno di un'altra cameriera!

Betty:
- Beh, vista da questa prospettiva, potrebbe anche darsi.

Andrea:
- Ma per piacere! Prima gli presentano il nuovo Vice e poi fanno i colloqui per sceglierne una? Ti sembra una cosa coerente?

Betty:
- Già...

Cosima:
- (sempre più agitato)Comunque non è come pensate voi. (tra sé) Oddio, sto sudando freddo. Oddio la mia pressione. E poi chi l'ha detto che mi piacerebbe quel posto? (tra sé) Dove ho messo il misuratore? Ah si, nel cassetto della scrivania. Siete voi che lo volete. Guarda Ginevra come si è ridotta, per poco non mi sbrana. E Lory? E voi? Perché anche voi lo volete quel posto, non è vero? Oddio (si tasta il polso) la minima è a 130, lo sento. Oddio mi devo calmare. Devo misurare la pressione! 180,183 la massima... si si, oddio...(esce)

Fabiana:
- Non ha tutti i torti. A me non dispiacerebbe occupare quel posto.

Andrea:
- Neanche a me.

Betty:
- Io mi ci vedrei proprio bene.

Ginevra:
- Io...che schifo...

Fabiana:
-(indicando Ginevra)La lasciamo così?

Andrea:
- (prende un bicchiere d'acqua e glielo tira addosso) Svegliati demone!

Ginevra:
- Che è successo? Che è successo?

Andrea:
- Sei stata posseduta dal diavolo, ma gli hai fatto così schifo che se ne andato subito.

Betty:
- Ti senti bene?

Ginevra:
- Si... ho avuto come un black out. Mi ricordo il Direttore che ci salutava e poi... più nulla. Cosima dov'è?

Andrea:
- A comprarsi un crocifisso per tenerti lontana. L'hai spaventata a morte sai?

Fabiana:
-Ma ti capitano spesso queste trasformazioni?

Ginevra:
- O mio Dio...

Andrea:
- Eh no, o parteggi per l'uno o per l'altro. Mica puoi mettere due piedi nella stessa scarpa!

Betty:
- Vattene idiota, non lo vedi che ancora confusa. Ginevra cara, hai avuto un attacco d'ira molto violento, e te la sei presa con Cosima perché pensi sia la nuova Vice...

Ginevra:
- (al nome di Cosima, ha un nuovo attacco d'ira, luci c.s.) Quel piccolo inutile insetto che mi sta fregando il posto? Dov'è che voglio ucciderla con le mie mani! Dov'è? Portatemela qui che gli stacco la testa a morsi!

Andrea:
- Ancora? Ma è incazzata davvero!

Segue una colluttazione. Con Ginevra che cerca di alzarsi e le altre che invece tentano di bloccarla. Alla fine esasperata Andrea le tira due cazzotti allo stomaco, mentre Fabiana la tiene da dietro. Ginevra sviene di nuovo. Luci alte

Andrea:
- Scusatemi, ma non sapevo come fermarla.

Betty:
- E' spaventoso!

Fabiana
- Ma questa non è normale! Ha forti problemi mentali

Si siedono esauste. Entra Lory che fissa incuriosito Ginevra sdraiata per terra.

Andrea:
- Madame possiamo ordinare? Tre whisky doppi per noi e un secchio di valeriana per la bestia lì a terra.

Lory:
- Vuoi che ti spacco la faccia imbecille?

Andrea:
- Ma non rientra nelle tue nuove mansioni?

Lory
- Ok, l'hai voluto tu.

Fabiana:
- Fermati Lory, già abbiamo avuto grossi problemi con una specie di vampiro! (indica Ginevra) Adesso non ce la facciamo ad un nuovo scontro.

Lory:
- E allora non provocate. Sono già furiosa di mio.

Betty:
- Ma non devi sentirti a disagio solo perché hai fatto la cameriera...

Lory:
- Ma non è per quello!

Fabiana:
- Ah si? E allora per cosa è?

Lory:
- Non posso sopportare l'idea che Cosima sarà il mio prossimo capo. E' un' idiota!

Andrea:
- Beh, su questo non posso darti torto.

Lory:
- Ma come si fa, dico io, come si fa ad affidare un ruolo così delicato ad una che per andare al bagno chiede il permesso? C'è da andare fuori di testa!

Fabiana:
-(indicando Ginevra) Qualcuna già c'è andata. Però hai ragione. Anche io la trovo una scelta insensata. Cosima è brava con i numeri, e basta. Come può supervisionare i nostri lavori? Te la immagini ad una riunione del marketing? O ad un incontro con un nuovo fornitore? Non saprebbe gestire le sue emozioni.

Andrea:
- Come no? Avrà un pillola pure per quello.

Betty:
- Certo, non è che trasmetta proprio sicurezza. Anzi direi piuttosto il contrario.

Lory:
- Dovremmo parlare con il Direttore, dobbiamo spiegare che lei non è adatta a quella posizione!

Andrea:
- Come mai non lo chiami più Claudio? E' finita la vostra ventennale amicizia?

Lory:
- E adesso ti uccido!

Fabiana:
- (lo blocca) Ferme, non sprechiamo energie. Dobbiamo trovare una soluzione a quello che può rivelarsi un dramma. Con lei al comando questa azienda avrà vita breve. E noi con lei.

Lory:
- Ve l'ho detto, parliamo con il Direttore. E' una persona ragionevole, comprenderà.

Betty:
- Non penso sia una buona idea, in questo modo sembra che vogliamo gettare fango su di lei solo perché siamo invidiose.

Fabiana:
- (sta sfogliando distrattamente il giornale che aveva portato Cosima) Vero. Non avremmo nessun risultato se non peggiorare la nostra situazione.

Andrea:
- Il problema è che lei non sa come è fatta veramente Cosima. Voglio dire, non conosce la sua insicurezza e la sua incapacità nel gestire le criticità, per non parlare della sua ipocondria esasperata.

Lory:
- Infatti. Loro vedono i numeri, e vedono che tutto torna. Che non c'è mai un problema. Ammetto che Cosima sia un asso nel suo lavoro. Ma per il resto... lasciamo perdere.

Betty:
- Dovremmo fare in modo che il Direttore conosca la sua vera identità. Che si renda veramente conto a chi sta affidando l'azienda, e il rischio che si corre.

Andrea:
- Già, ma come fai? Se non possiamo dirglielo noi chi glielo dice?

Lory
- Potremmo portare un medico che accerti la sua incapacità di stare in mezzo al mondo e la sua ipocondria!

Betty
- Non mi sembra una buona idea, il medico lo portiamo noi... rientra sempre nel fatto dell'invidia.

Fabiana:
-(nel frattempo si era sempre più concentrata sul giornale. Si illumina) Non glielo faremo dire da un medico. Ma a parlare sarà la sua stessa ipocondria!

Lory:
- Cioè?

Fabiana:
- "Sindrome da stress da ufficio". Noi la porteremo qui dentro!

Andrea:
- Ma non sappiamo neanche se esiste davvero. E poi anche se fosse noi non ne sappiamo nulla.

Fabiana:
- E neanche lei. E poi anche se non esiste, la possiamo sempre creare.

Lory:
- Non credo di seguirti.

Betty:
- Io invece credo di aver capito. E ti dico subito che non ci voglio entrare.

Fabiana:
- (tetra) O con te o senza di te, noi lo faremo e tu non potrai fermarci.

Andrea:
- (guarda Fabiana e poi Ginevra) Ma che è un virus?

Fabiana:
- Forza, non abbiamo molto tempo. Betty, sveglia Satana e falla riprendere per bene. Mi serve pimpante. E non pronunciare mai la parola Vice-Direttrice. Non voglio altre ricadute.

Betty:
- Sei proprio sicuro che Ginevra accetterà?

Fabiana:
- (tetro) Lei ha già accettato. (Apre il giornale e lo mette sul tavolino) Adesso leggete qui e poi statemi bene a sentire.


Buio. Sipario

Voce:
Bene, a questo punto avrete capito che la storia sta prendendo una piega piuttosto... balorda. Non so se a voi fa lo stesso effetto, ma per me è sempre affascinante vedere il lato oscuro delle persone, soprattutto se si tratta di persone come queste. Brillanti, integerrime, carismatiche. Eppure così demoniache.
Comunque... mentre le sue colleghe stanno tramando alle sue spalle, Cosima è alle prese con un problema ben più grave.


Sipario. Luci

Cosima è da sola nella stanza. Si sta misurando la pressione per l'ennesima volta. E' molto agitato

Cosima:
- Ecco qua, niente non scende neanche con 3 pasticche di Xanadol. Mi servirebbe il valium, ma l'ho lasciato a casa...Lo sapevo...ne devo avere sempre una scorta...ma chi se lo immaginava che anche in ufficio... mamma mia, sudo freddo. (si passa la mano sulla fronte) E si, è proprio sudore. Ed è gelato...Brrr... brividi. Non va bene, proprio non va bene... (guardando il misuratore)e non scende...e io chiamo il Dottor Agliardi...si si, lo chiamo proprio. (Estrae il cellulare) Allora numero memorizzato al tasto 1. Pronto? Dottore Agliardi?... si sono proprio io Cosima... come ha fatto a...ah dice che se lo aspettava? Cosa? Telepatia? Non scherzi Dottore per favore che qui la cosa è seria. La pressione è troppo alta e non scende, sudo freddo e ho i brividi. Come?... no  dottore non è influenza...è molto più grave stavolta... Ma non posso calmarmi! Io sto male capito? STO MALE! Stavo pensando... sicuro che non sia l'inizio di una pielofrenite? Si pi-e-lo-fre-ni-te! Ma dato l'improvviso manifestarsi dei sintomi può essere anche una colangite. No non avverto la triade di Charcot...ho solo un sintomo dei tre. Però potrebbe essere una variante ad un sintomo solo no? Dice di no... E che mi dice di una sepsi prostatica? ah si... non ho la prostata. Allora non mi resta che considerare la febbre maculosa delle Montagne Rocciose. No, non sono andata negli USA e non ho macchie. O meglio, ancora non le ho... Quindi se mi permette io comincerei una terapia a base di Tetraciclina, alternata a 250 mg giornalieri di Doxiciclina...direttamente in vena ovviamente, e poi integrare tutto con 500 mg a giorni alterni di Cloramfenicolo...Dico bene dottore?
Dottore? Dottore? E' caduta la linea...

Entra Fabiana. Il suo tono è fintamente amichevole.

Fabiana:
- Ti senti bene Cosima?

Cosima:
- Per niente. C'è qualcosa che non va. La pressione non vuole scendere...e poi ho brividi per tutto il corpo.

Fabiana:
- E si vede. Hai proprio una brutta cera. Hai mangiato qualcosa che ti ha fatto male?

Cosima:
- Solo un paio di uova con pancetta e due toast al prosciutto crudo e mozzarella. Adoro la colazione all'inglese. Ma non mi ha mai fatto male.

Fabiana:
- (Si siede e comincia a leggere distrattamente il giornale che ha portato Cosima) Forse è stata la reazione violenta di Ginevra.

Cosima:
- Non credo...cioè mi sono spaventata a morte...ma non è per quello. Credo sia stato in realtà il fattore che ha scatenato la mia malattia. Qualunque essa sia.

Fabiana:
- Posso fare qualcosa per te?

Cosima:
- (sconsolato) Non credo ci sia più nulla da fare ormai...

Fabiana:
- Magari resto con te fino a quando non ti senti meglio... o fin a quando non… (fa il gesto della benedizione)

Cosima:
- Sei molto gentile!

Fabiana comincia a sfogliare il giornale in maniera vistosa, mentre Cosima prova a misurare continuamente la pressione e a piagnucolare. Poi Fabiana si blocca su una pagina e fa finta di leggere con stupore. Poi alterna lo sguardo sul giornale e su Cosima.

Cosima:
- Che c'è? Perché mi guardi così, ho qualche rush cutaneo?

Fabiana:
- E se fosse...

Cosima:
- Se fosse cosa?

Fabiana:
- Nooo...altrimenti tu...

Cosima:
- Io cosa?

Fabiana:
- Eppure sembrerebbe proprio

Cosima:
- Sembrerebbe proprio cosa? Per favore Fabiana non prenderti gioco di me, non lo vedi come sto?

Fabiana:
- Scusa scusa, è che sto leggendo questo articolo... che poi questo giornale l'hai portato tu stamattina.

Cosima:
- (realizzando) O MIO DIO! LA SINDROME DA STRESS DA UFFICIO! Come ho fatto a non pensarci! (Prende il giornale dalle mani di Fabiana e lo apre sul tavolo) Dov'era? Dov'era? Ecco qui... Palpitazioni... ce l'ho! Sudore freddo... ce l'ho! Brividi...

Fabiana:
- (si è alzata e sta dietro di lei) Ce l'hai...

Cosima:
- E si, ce l'ho...

Fabiana:
- Ma non ti mortificare così Cosima, qui si parla anche di “senso di dejà vu prolungato” e tu non ce l'hai!

Cosima:
- E anche di Allucinazioni Visive e Uditive...e già (si rasserena) non ce l'ho...possiamo escluderla

Note di regia:
Da questo momento in poi, gli altri personaggi mettono in scena dei "deja vu" continui ripetendo all'inizio frasi o spezzoni di esse, fino ad arrivare a vere e proprie scene ripetute. Ogni volta che si ripete una battuta è fondamentale che si ripetano sempre gli stessi movimenti.

Fabiana:
- Ma non ti mortificare così Cosima, qui si parla anche di “senso di dejà vu prolungato” e tu non ce l'hai!

Cosima:
- (Terrorizzata) Perché l'hai fatto?

Fabiana:
- Che?

Cosima:
- Hai ripetuto la stessa frase di prima. Non mi piace questo scherzo Fabiana.

Fabiana:
- Guarda che io non ho ripetuto nulla!

Cosima:
- Hai detto due volte "non ti mortificare così Cosima, qui si parla anche di senso di dejà vu prolungato e tu non ce l'hai"

Fabiana:
- Ti sbagli. L' ho detto solo una volta.

Cosima:
- O mio Dio... Non mi piace... non mi piace!

Fabiana:
- Dai Cosima, non fare così (le mette una mano sulla spalla) Stai tranquilla, stai solo somatizzando.

Cosima:
- Già...

Fabiana:
- (stessa azione di prima) Stai tranquilla stai solo somatizzando.

Cosima:
- (incredula) L'hai rifatto!!! L'Hai rifatto!!!

Fabiana:
- Cosa?

Cosima
- Hai ripetuto due volte la stessa frase!!!

Fabiana:
- Basta così Cosima. Stai esagerando. Non ho detto nulla. E' la tua testa che lo vuole sentire, io non ripeto le frasi!

Cosima:
- Fabiana ti prego non fare così (quasi piangendo) Sai come sono fatta, perché vuoi prenderti gioco di me? Lasciami perdere...

Fabiana:
- (finto) Ma cosa ti salta in mente? Perché dovrei prendermi gioco di te? Senti facciamo una cosa, per un po’ resta qui dentro e cerca di calmarti. Siediti. (Si avvicina alla porta di dx) Io ho del lavoro da sbrigare, vado un attimo in stanza e poi torno a vedere come stai.

Cosima
- (Sconsolato) Va bene...

Fabiana:
- E tirati su! Tu le malattie le hai solo qui! (si indica la testa  e esce. Rientra pochi attimi dopo e ripete la stessa scena) E tirati su! Tu le malattie le hai solo qui! (Esce)

Cosima:
- (sempre più terrorizzata) Per favore no! Per favore! (Piagnucola) Non mi fare così... Perché mi prende in giro? Si si... mi sta prendendo in giro... io non ho la Sindrome da Stress da Ufficio...

Entra Ginevra. Appena la vede Cosima balza in piedi e si rifugia dietro il divano.

Ginevra:
- Cosima! Ti stavo cercando dappertutto.

Cosima:
- (Da dietro il divano) Lasciami perdere Ginevra adesso non è il momento, non mi sento bene.

Ginevra:
- E invece è il momento. (Si siede sul divano) Vedi il mio comportamento di prima è stato a dir poco riprovevole.  

Cosima:
- Te la sei presa con me e non so nemmeno perché!

Ginevra:
- Hai ragione, è che questa storia della Vice-Direttrice mi ha messo un tantino sotto pressione. E alla fine sono sbottata...

Cosima:
- (affacciandosi dal divano) Ho notato. Ma forse io direi più che sei esplosa.

Ginevra:
- Esagerata. Diciamo che ho perso per un po’ il controllo di me stessa. Via... mi sono lasciata andare... a te non capita mai?

Cosima:
- Si, ma di solito mi basta una camomilla per calmarmi. Non un esorcista!

Ginevra:
- Vabbé, comunque sono venuta qui e quindi: puoi perdonarmi Cosima?

Cosima:
- (Esce da dietro il divano) Va bene Ginevra non preoccuparti, ti perdono.

Ginevra:
- Puoi perdonarmi Cosima?

Cosima:
- (seccato) Ho capito Ginevra, va bene!

Ginevra:
- Cafona!

Cosima:
- Che c'è? Che ho fatto?

Ginevra:
- Io sono venuta qui per chiederti scusa, praticamente mi cospargo il capo di cenere, e tu mi liquidi con un freddo "Va bene" e sembra anche che ti dia fastidio!

Cosima:
- Ma non è vero Ginevra, ti ho perdonata la prima volta che me lo hai chiesto. Non serve ripeterlo (comincia a realizzare e si spaventa)

Ginevra:
- Io te l'ho chiesto solo una volta. Questa. E tu mi hai praticamente trattata come una mendicante. (Offesa si alza) E allora sai che ti dico? Crepa!

Cosima:
- No no no, Ginevra, tu me lo hai ripetuto due volte! Sono sicura!

Ginevra:
- Già è stato difficile per me chiederlo una volta, figurati se lo ripeto anche. (Fa per uscire ma Cosima la trattiene)

Cosima
- (terrorizzata) No Ginevra ti supplico! Dimmi che lo hai ripetuto, ti prego...

Ginevra:
- (liberandosi a fatica) E lasciami! Tu sei matta cara mia. Ed io che sono anche venuta a cercarti!  (Fa pochi passi e poi ritorna nella stessa posizione di prima, liberandosi da una presa che non c'è) E lasciami! Tu sei matta cara mia. Ed io che sono anche venuta a cercarti!  (Esce)

Cosima:
- Oh povera me, povera me! Allora non è una presa in giro. Ho davvero la sindrome. E già...palpitazioni, brividi, ed ora i déjà vu...Oddioddioddio, mi sento mancare... devo sedermi (si siede vicino al tavolo) Non ci credo...ci mancava la Sindrome da Stress da Ufficio...

Entra Betty.

Betty:
- Cosima, cosa ti succede? Ti senti male?

Cosima:
- Betty mia cara Betty, non puoi capire, non puoi capire...

Betty:
- Sei bianca come un cadavere! Cos'hai?

Cosima:
- La sindrome da stress da ufficio, non ci crederai. Proprio a me doveva capitare! E proprio oggi!

Betty:
- Ma dai Cosima, stai tranquilla, magari è solo un po’ di stanchezza. Oggi siamo tutte sotto pressione.

Cosima:
- Magari Betty, magari...ma i sintomi ci sono tutti, compreso il déjà vu...

Entra Andrea da sx.

Andrea:
- Ehilà Cosimuccio! Che hai? Stai male? Però vedo che hai già l' infermiera che ti cura (esce a dx)

Esce a dx mentre si affaccia Lory le due si mettono in posa come pugili degli anni ‘30. Poi Andrea insulta con il medio Lory ed esce.

Lory
- Cosima ho lasciato da te la mia valigetta?!

Cosima:
-  No... non mi sembra.

Lory:
- Mah, dove l'avrò messa? (Esce da Dx)

Betty:
- Quelle due sono incredibili! Sono peggio delle bambine delle medie. Non cresceranno mai.

Andrea rientra da sx , stessa scena di prima. Tutti tranne Cosima ripetono gli stessi movimenti

Andrea:
- Ehilà Cosimuccio! Che hai? Stai male? Però vedo che hai già l'infermiera che ti cura (esce a dx)

Come prima Andrea esce a sx mentre si affaccia Lory le due si mettono in posa come pugili degli anni ‘30. Poi Andrea insulta con il medio Lory ed esce.

Lory
- Cosima ho lasciato da te la mia valigetta?!

Cosima:
- (lo guarda terrorizzata)...

Lory:
- Mah, dove l'avrò messa? (Esce da dx)

Betty:
- Quelle due sono incredibili! Sono peggio delle bambine delle medie. Non cresceranno mai... Ma che hai visto un fantasma?

Cosima:
- Hai visto? Hai visto anche tu?

Betty:
- Chi, quelle due sceme? E come fai a non notarle?

Cosima:
- NO NO NO! Sono venute per ben due volte! Sono entrate due volte di seguito!

Betty:
- Ma che dici Cosima, per favore! Ero qui con te e ti assicuro che sono entrate solo una volta!

Cosima:
- Eppure... Dio mio... la sindrome...

Betty:
- E smettila con queste stupidaggini! Dai Cosima calmati. Sono sicura che ti stai sbagliando. Sai cosa ci vuole in questi casi? Un bel bicchiere d'acqua! (si avvicina al distributore riempie un bicchiere e lo porge a Cosima)

Cosima:
- Grazie. (beve)

Betty:
- (Riprende il bicchiere e ripete la stessa azione di prima) Dai Cosima calmati. Sono sicura che ti stai sbagliando. Sai cosa ci vuole in questi casi? Un bel bicchiere d'acqua! (porge di nuovo il bicchiere a Cosima)

Cosima:
-(incredula) Ma...ma... ho appena bevuto.

Betty:
- Quando?

Cosima:
- Ora! Me lo hai appena dato e l'ho bevuto!

Betty:
- Ma se ce l'ho ancora in mano io. Dai poche storie bevi!

Cosima:
- (piangucolando beve) Grazie...

Betty:
- (ripete di nuovo la stessa scena) Dai Cosima calmati. Sono sicura che ti stai sbagliando. Sai cosa ci vuole in questi casi? Un bel bicchiere d'acqua (c.s.)

Cosima
- (esasperata)NOOOOOOO!!! HO BEVUTO TI DICO E PER BEN DUE VOLTE!!! Sento ancora l'acqua nello stomaco!

Betty:
- (Offesa) E ti sembra un buon motivo per urlarmi contro! Ti volevo solo aiutare, ma a quanto pare non serve più (gli getta l'acqua addosso)

Andrea rientra da sx (stessa scena di prima. Movimenti c.s.)

Andrea:
- Ehilà Cosimuccio! Che hai? Stai male? Però vedo che hai già l'infermiera che ti cura (esce a sx)

Come prima Andrea esce a dx mentre si affaccia Lory le due si mettono in posa come pugili degli anni 30. Poi Andrea insulta con il medio Lory ed esce

Lory
- Cosima ho lasciato da te la mia valigetta?!

Cosima:
-(Fuori di se) NOOOOOOOOOOO! Non lo so dove hai messo la tua CAZZO di valigetta!

Si alza e si mette di fronte a Lory. a pochi cm, in segno di sfida, come se si aspettasse una sua reazione diversa. Restano così per qualche secondo poi:

Lory:
- (c.s.)Mah, dove l'avrò messa? (Esce da dx)

Betty:
- Quelle due sono incredibili! Sono peggio delle bamb...

Cosima:
- (Ripete all'unisono)Peggio delle bambine delle medie. (Arrabbiato) E anche adesso mi dici che non l'hai visto?

Betty:
-(Sorpresa) Ma che cosa? (Riprende il bicchiere e ripete la stessa azione di prima) Dai Cosima calmati. Sono sicura che ti stai sbagliando. Sai cosa ci vuole in questi casi?

Cosima:
- NON TI AZZARDARE A DARMI DELL'ACQUA ALTRIMENTI TI AFFOGO DENTRO AL BIDONE!!!

Betty getta un'altra volta l'acqua in faccia a Cosima ed esce furiosa. Cosima si affloscia disperata sul divano

Buio
Fine Primo Atto


Secondo Atto

Il sipario si riapre.
Cosima è addormentato, sdraiato sul divano. Le luci sono soffuse. Seduto sulla sedia del tavolo riunioni, davanti al telo e con la schiena al pubblico si intravede un personaggio che armeggia su un pc portatile.
Cosima si sveglia lentamente.

Cosima:
- Mi sono addormentata... Mi sento uno straccio... Avrò la febbre? I brividi ci sono... non sudo freddo però...Mamma mia che brutta sensazione! I déjà vu... E chi l'avrebbe mai detto! Oggi vengo a sapere dell’esistenza di una nuova malattia e oggi scopro di averla io! Se non è sfortuna questa! Devo chiamare subito il dottore (cerca il telefono) Lui saprà dirmi se c'è una cura a questo strazio (nota la persona seduta e si irrigidisce) Oh... Direttore. Non l'avevo vista. Mi scusi. Mi sono addormentata, ma sto vivendo un incubo. Sapesse cosa mi è successo. Sono praticamente svenuta (Si avvicina) Ma non è colpa mia. (Poggia una mano sulla spalla del Direttore) E' una maledetta Sindrom...(Si blocca)

Si alzano le luci.
"Il Direttore" si gira, in realtà è Andrea. Ha una parrucca come i capelli del direttore ed è vestito da uomo (Ancora meglio se vestito esattamente come il Direttore). L'attore si comporterà come se fosse Andrea. Ogni tanto avrà qualche atteggiamento da uomo.

Andrea:
- Cosima come stai? Ho visto che dormivi e ho cercato di non disturbarti. Ti ho svegliata?

Cosima la guarda ad occhi spalancati senza dire una parola.

Andrea:
- Che c'è Cosima? Problemi?

Cosima:
- A...ndrea?

Andrea:
- Si Cosima che c'è? Ti senti male?

Cosima:
- N-no. P-perché sei v-vestito da uomo?

Andrea:
- Che cosa? Ma ti sei drogato?

Cosima:
- H-hai i capelli c-corti e-e i p-pantaloni. Perché?

Andrea:
- I capelli corti. E di che gonna parli?

Cosima:
- Sei vestito da uomo (Opp. Sei vestito come il direttore)... (prova a tirare i capelli per togliere via la parrucca)

Andrea:
- AHIO! Ma ti sta dando di volta il cervello? Cosima! Ehi Cosima! Sveglia! Sono io, Andrea!

Cosima:
- Eccole... sono arrivate!

Andrea:
- Che cosa? Ma hai le palpitazioni?

Cosima:
- No...peggio!

Andrea:
- Senti Cosima. Facciamo una cosa. Vai a casa e riposati. Al Direttore parlerò io e gli spiegherò che oggi non stai bene. Ma poi si vede dalla faccia... Non stai bene.

Cosima:
- C-credo sia m-meglio.

Andrea:
- Vai vai. Tranquilla. (schiocca un bacio e fa l'occhiolino)

Cosima si avvicina alla porta di sx, in quel momento entra Lory. E' vestita da Wonder Woman ed ha una valigetta in mano.

Lory:
- Ehilà Cosima. Alla fine l'ho ritrovata la valigetta. Era sotto la mia scrivania.

Cosima
- Tu...tu…

Lory:
- Che c'è? Mi sono sporcato? Ho una macchia sulla camicetta?

Cosima:
- Il tuo vestito...Sei v-vestito...

Lory:
- E brava la mia Cosimuccia, l'hai notato eh? Questa è gran classe. Un Rosa Clarà su misura. Mi è costato un occhio della testa, ma ne vale la pena. Non ti facevo così intenditrice.

Cosima:
- P-perchè sei v-vestita c-così?

Lory:
- Così bene dici? Più tardi ho un appuntamento con un grosso cliente e voglio fare un'ottima impressione. Devono sapere con chi hanno a che fare. (Ad Andrea) Ma che ha fatto? E' da prima che si comporta in modo strano.

Andrea:
- Ma che ne so, dice che ha preso la Sindrome da Stress da Ufficio perché mi vede vestito da uomo.

Lory:
- (ride)Tu? Ok che il tuo vestito fa schifo, ma definirlo da uomo mi sembra esagerato. (A Cosima) Anche io sono vestito da uomo?

Cosima scuote la testa violentemente

Lory:
- Meno male. Ma sicura che non hai mangiato qualcosa che ti ha fatto male?

Cosima (c.s.)

Lory:
- Comunque dalla faccia si vede che stai male.

Andrea:
- E' quello che le sto dicendo io (si avvicina a Cosima e la accarezza lentamente, provocante)  Gliel'ho detto di tornare a casa, di infilarsi nel suo bel lettone... magari si fa coccolare da qualcuno... Il colloquio lo rimanderai (Cosima si allontana)

Lory
- Certo, parleremo noi al Direttore. (Si abbassano le luci in fondo a sx si illumina un occhio di bue con lo stemma di Wonder Woman nel centro. Parte la musica di Wonder Woman. Lory si blocca, guarda il segnale e poi) Devo andare! (Afferra Andrea, lo bacia, ed esce a sx)

Le luci si rialzano. Andrea si comporta come se non fosse successo nulla

Cosima:
-(agitatissimo)  Ma... ma... Hai Visto? Hai visto?

Andrea:
- Già, è sempre la solita presuntuosa.

Cosima:
- No, dico, il suo vestito!

Andrea:
- Mmm...si, sarà anche Rosa Clarà, ma a lei casca proprio male!

Cosima:
- Ma no! Ma che Rosa Clarà! Oddio sto impazzendo! Non hai visto? Il mantello, il corpetto...Poi si è acceso il faro ti ha baciato ed uscito via.

Andrea:
- Calmati Cosima! Mantello, maschera...Mi ha baciato? Ma che cosa dici?

Entra Fabiana è vestita normalmente

Cosima:
- (si aggrappa a Fabiana) O mio Dio Fabiana, aiuto... Mi sento morire!

Fabiana:
- Cosima, mi fai male! Lasciami, ma che succede? (ad Andrea) Che gli hai fatto?

Andrea:
- Io? Niente! E' lei che farfuglia cose senza senso. L'ho trovata addormentata sul divano. Si è svegliata, si è avvicinata e ha cominciato a dare di matto.(a Cosima, con tono sexy) Forse ha bisogno di un po’ di relax...

Cosima:
- (si mette dietro le spalle di Fabiana) Stai indietro! Non ti avvicinare! (Si allontana verso sx trascinando Fabiana e bisbiglia) La vedi? (indicando Andrea che è seduto e traffica al pc, indifferente).

Fabiana:
- Chi? Andrea? Certo che la vedo.

Cosima:
- Shhhhh! No, dico, lo vedi bene?

Fabiana:
- (seccata) Si Cosima, la vedo bene! La fai finita adesso?

Cosima:
- Com'è vestita?

 Fabiana:
- Ma che significa com'è vestita? Ma è un gioco nuovo? Avanti Cosima, facciamola fini...

Cosima:
- Per favore Fabiana! Ti supplico! Dimmi com'è vestita Andrea

Fabiana:
- Mah...non capisco. E' vestita normale...Giacchina scura, camicia celeste...

Cosima:
- (in tono supplichevole) Ha i capelli corti?

Fabiana:
- (sorpresa) I capelli corti? (alza il tono) Adesso basta con queste idiozie Cosima!

Cosima:
- (piangendo)  Lo sapevo! Lo sapevo... non è possibile...anche le allucinazioni. E adesso cosa succederà?

Fabiana:
- Le allucinazioni? Ma che dici?

Andrea:
- Mi vede vestito da uomo.

Fabiana:
- Che cosa? Cosima, veramente tu vedi Andrea vestito da uomo?

Cosima annuisce sconsolata. Fabiana ride

Andrea:
- Non solo! Prima è entrata Lory e quando è uscita blaterava qualcosa su una simbolo e un mantello.

Fabiana:
- (ride ancora di più) E com'era vestita? Da Zorro?

Cosima
- No.(pausa) Da Wonder Woman

Fabiana e Andrea si guardano e scoppiano in una fragorosa risata

Andrea:
- Non ci posso credere... da Wonder Woman!

Cosima:
- (stizzita) Si, poi ad un certo punto lei è uscita, ma prima vi siete date un lungo bacio appassionato!

Fabiana ride, mentre Andrea smette di colpo

Andrea:
- (minacciosa) Questo non è divertente per niente. Mi sa che è meglio se vado a prendere un po’ d’aria.  (esce da dx)

Fabiana:
- O mio Dio, non ce la faccio più! Dai dai, calmiamoci tutte (si ricompone a fatica). E a me come mi vedi? Come sono vestito? Da Cleopatra? Da Rossella O'Hara? No...da Cat Woman?

Cosima:
- (la scruta con calma) No. Tu sei normale

Fabiana:
- (quasi delusa) Ah...beh...è strano...veramente strano.

Cosima:
- Lo so io cos'è! E' la sindrome da stress da ufficio! Te l'ho detto! Prima le palpitazioni, poi i déjà vu ed adesso le allucinazioni!

Fabiana:
- Per favore Cosima, finiscila con questa storia!

Cosima:
- No! Finitela voi! Io sono malata! Capisci che sono malata!! (afferra il giornale che era rimasto sul mobile e legge ad alta voce) "Palpitazioni, Sudore freddo e Brividi improvvisi, Senso di Déjà vu prolungato, Allucinazioni visive ed uditive... Nell'ambito scientifico già si parla di Sindrome da Stress da Ufficio" (getta il giornale sul tavolo) E tutto scritto là.

Fabiana legge in silenzio

Fabiana:
- Senti Cosima, è vero che sei un po' strana ultimamente. Ma non saltare a conclusioni affrettate. Forse ti stai solamente auto-convincendo! In fondo a me mi vedi normale. Se fossi stata malata avresti dovuto avere anche un'allucinazione su di me no?

Cosima:
-  Già (rasserenato) Forse è stato qualcosa di passeggero

Entra Ginevra da sx. Cammina all'indietro. Cosima segue tutta la scena inorridito. Ginevra si ferma a centro scena.

Ginevra:
-? av emoc amisoC oiac? (Ciao Cosima come va?)

Cosima:
- Eh?

Ginevra:
-? Anilletrac aim al otsiv eteva? (Avete visto la mia cartellina)

Cosima:
Eh?

Fabiana:
- E quella lì, sopra l'armadietto?

Ginevra:
-Eizarg is ho. (Oh si grazie)

Fabiana:
- Di niente.

Ginevra si incammina sempre al contrario verso l'armadietto. Afferra la cartellina.

Ginevra:
-(A Cosima che la guarda terrorizzato)?Amelborp ehclauq iah amisoC? (Cosima hai qualche problema)

Cosima:
- Eh?    

Ginevra
- Ham! (Mah). Esce a sx sempre camminando al contrario.

Fabiana
-(Fissa Cosima preoccupata) Che c'è? Cosa hai visto adesso?

Cosima:
- Ginevra!

Fabiana:
- A beh, l'ho vista anche io.

Cosima:
- E hai capito quello che ha detto?

Fabiana:
- Certo, cercava la sua cartellina. Ma perché non hai sentito anche tu?

Cosima:
- Io ho sentito solo una serie di parole in una lingua che non conosco! E poi camminava al contrario!

Fabiana:
- Che cosa?

Cosima:
- (agitatissima) No. No. Devo andare via da qui. Vado a casa...no...vado in ospedale. Sì sì, un bel ricovero è proprio quello che ci vuole! Altro che pasticche. Qui ci vogliono flebo a profusione! Ciao Fabiana Ciao!

Fa per uscire ma Fabiana la blocca

Fabiana
- Ma dove vai? Non puoi andare da nessuna parte!

Cosima:
- E perché? Chi me lo impedisce?

Fabiana:
- Tra qualche ora abbiamo il colloquio con il Direttore. L'hai dimenticato?

Cosima:
- Ah già...Vabbé io sto troppo male! Sono malata lo capisci? Il colloquio lo facciamo un'altra volta. Tu dì al Direttore che mi sono sentita male...un'urgenza...insomma digli quello che ti pare. Io vado all'ospedale!

Fabiana:
- Vai vai...Spero che poi non ti pentirai di aver bruciato la tua occasione.

Cosima:
- Cioè?

Fabiana
- Beh... non è che fai una bella figura a non presentarti... due buche nel giro di pochi giorni non depongono a tuo favore.

Cosima:
- In che senso?

Fabiana:
- Alla festa sei fuggita... Ora non ti presenti al colloquio. Non dimostri affidabilità.

Cosima:
- Si ma tanto a me non importa di avere quel posto. Già l'ho detto!

Fabiana:
- Ne sei sicuro? Dopo anni passati qui dentro, non ti piacerebbe avere una gratifica per il tuo lavoro?

Cosima:
- Certo che mi piacerebbe, ma...

Fabiana:
- Ma? Stipendio raddoppiato, benefits come se piovesse... lo scettro del potere in mano! Senza contare il fatto che ormai a tutti è palese che la prescelta sei tu. E vorresti veramente rischiare tutto questo per non fare venti minuti di colloquio?

Cosima:
- (scuote la testa) No...non voglio rischiare! Fabiana è vero! Io desidero questo posto da anni, me lo merito! E non voglio rischiare di perderlo!

Fabiana:
- Bene. Allora converrai con me nel ritenere una tua assenza al colloquio un atto di superficialità che potresti pagare caro.

Cosima:
- Hai ragione... ma come faccio? La Sindrome...io sto male! E poi l'hai letto anche tu. Quelli che ne sono affetti alla fine sono costretti a lasciare il proprio lavoro! (sconsolata) Quindi, sono senza speranza.

Fabiana:
- Ascoltami bene Cosima! Primo non è detto che tu sia veramente malata! Secondo, se fossi in te, intanto mi prenderei il posto, e poi in caso mi ammalerei. Capito il senso?

Cosima:
- Si...ma con le allucinazioni e tutto il resto come faccio?

Fabiana:
-(decisa) Tu non hai nessuna allucinazione capito? E se ti dovesse capitare fai finta di nulla e ti comporti normalmente. E' fondamentale che le altre ti vedano tranquilla. Altrimenti sai come succede no? Le voci girano, tu passi per pazza... e addio lavoro!

Cosima:
- Grazie Fabiana! Tu si che sei un'amica!

Fabiana:
- Certo che lo sono!

Fabiana si siede al tavolo. Cosima passeggia nervosamente avanti e dietro

Cosima:
- Nessuna allucinazione, nessuna allucinazione.

Entra Betty da sx. E' vestita da Marilyn Monroe. Parte la musica di "I want to be loved by you"  e lei comincia a ballare e cantare in playback. Cosima la guarda poi guarda Fabiana.

Cosima:
- (A Fabiana) Non ho nessuna allucinazione vero? Quindi qui non c'è Betty che si è truccata da Marilyn Monroe no?

Fabiana scuote la testa e fa segno di stare tranquilla. Cosima si avvicina a Betty.

Cosima:
- C-ciao Betty. C-che fai di bello?

Betty:
- (Risponde facendo moine in stile Marilyn) Oh Ciao Cosima, nulla di che. Sto rivedendo un po' di curricula. Sai abbiamo dei posti vacanti in amministrazione e devo organizzare dei colloqui di selezione. Ma tu piuttosto, come ti senti?

Cosima:
- (Guarda sempre Fabiana) Ah...bene. Sto bene io, giusto? (Fabiana annuisce) E hai trovato qualcosa di interessante?

Betty:
-(c.s) Mah per adesso niente di che, ma continuo a cercare.

Cosima:
- Bene...bene...

Fabiana gli fa segno dell'OK con le dita. Entra Ginevra da dx che attraversa la stanza camminando all'indietro. Apre un'anta.

Cosima:
- Ed ecco pure Ginevra...

Ginevra:
- amisoC oaic! (Ciao Cosima)

Cosima:
- Eh?

Ginevra:
- amisoC oaic otted oH! (Ho detto, Ciao Cosima)

Cosima:
- (scandendo) Io - non - capire! I no understand! Je ne compris pas!

Ginevra:
- (Alle altre)?amecs è aM? (Ma è scemo?)

Fabiana:
- Sinceramente non capisco! Cosima, Ginevra ti sta solo salutando.

Cosima:
- E in che lingua? Io non la capisco. (A Ginevra) Cosa-tu-dire?

Ginevra:
- (scandendo le parole) a-mi-soC o-a-ic.? aro otipaC? (Ciao Cosima. Capito ora?)

Cosima:
- (che sillabava insieme a Ginevra) a-mi-soc... oaic... (ci pensa su e poi esclama trionfante) Ciao Cosima! Ho capito! Parli al contrario! (Ride) Ho capito, ho capito...aspetta (pausa) arveniG oiac! Ciao Ginevra! (A tutte) Capito? Eh? Capito?

Ginevra:
- Tu sei matta!

Cosima resta interdetta dalla frase giusta di Ginevra che, camminando al contrario, si siede su una sedia vicino a Fabiana e comincia a leggere dei carteggi. Cosima cerca con lo sguardo Fabiana per tranquillizzarsi. Fabiana fa un gesto per dire "è tutto ok". Betty si siede sul divanetto intenta a leggere delle carte, fa sempre alcuni mine alla Marilyn. Si abbassano le luci ritorna l'occhio di bue con lo stemma di Wonder Woman, parte la musica ed entra Lory da sx correndo. Si ferma in mezzo al proscenio, fa una piroetta ed esce a dx. Subito entra Andrea che lo insegue.

Andrea:
- Fermati amore mio!

Si riaccendono le luci Andrea è vicino a Cosima che ha fissato tutta la scena.

Andrea:
- Salve svalvolata. (Ironico) Ti piace il mio nuovo abito da sposo? (guarda Fabiana e ride)

Cosima:
- (cercando di sorridere) Già...divertente...eh eh eh! Sono proprio stato un po' "svalvolata" come dici tu.

Andrea:
- Ah quindi adesso è tutto ok.

Cosima:
- Tutto a posto grazie! Sto molto meglio...prima non so cosa mi abbia preso.

Andrea:
- Bene, allora se stai bene puoi dirmi come sono vestita adesso.

Cosima:
- (In difficoltà) Come? Non capisco...

Andrea:
-(in tono di sfida) Ma è ovvio. Se stai bene adesso dovresti vedermi vestita normalmente e non più da uomo. Quindi, Cosima, sono ancora vestito da uomo?

Tutte interrompono le loro attività incuriositi.

Cosima:
- (a fatica) No...ma prima stavo...scherzando! Si fa per ridere...

Andrea:
- Ok. Si fa per ridere...Ma devi dirmi lo stesso come sono vestita!

Cosima:
- (in difficoltà con lo sguardo cerca Fabiana) E come sei vestita... Normale... Da donna di sicuro! Hai hai una...una (Fabiana indica i propri vestiti) Giacca e... una gonna... ed una camicetta.

Andrea:
- Di che colore?

Cosima:
- (guardando Fabiana che cerca di aiutarlo) Di che colore? La giacca è (Fabiana indica qualcosa di colore blu) blu! E pure la gonna. E la camicia è (Fabiana c.s.) celeste!

Andrea si siede con gli altri poco convinta. Entra Lory.

Lory:
- Salve sottoposte. Vedo che siete tutte oberate di lavoro eh?

Fabiana:
- Eh già. Ma d'altronde si sa che in Italia lavora solo uno su sei.

Andrea:
- (indicando Lory) E lei è l'uno? Ma per piacere.

Lory:
- Vi devo ripetere che sono io che creo i vostri stipendi?

Ginevra:
-! Itarugif!(Figurati)

Betty:
-(sarcastica) Grazie, mia eroina!

Lory si mette a centro palco con impostazione fiera,luci basse, occhio di bue, musica epica.

Lory:
- Sì sì, continuate pure con il vostro sarcasmo. Ma ricordate: ovunque ci saranno ingiustizie, ovunque ci saranno deboli vittime di soprusi, ovunque ci saranno persone che hanno bisogno di aiuto, ovunque il male cercherà di scalfire il bene, io ci sarò!  Affinché il mondo diventi un posto migliore in cui vivere!
 
Cosima:
- (Applaude) Brava!

Le luci si rialzano.

Lory:
- Perché applaudi?

Tutti guardano Cosima con aria interrogativa.

Cosima:
- (in imbarazzo) Il tuo discorso... molto bello...

Lory:
- Quale discorso? Io non ho detto niente.

Cosima:
- Si...in effetti...perdonami, ero sovrappensiero...lascia perdere (guarda Fabiana supplichevole) E' tutto ok, giusto? Mica siamo in un film di supereroi no?

Lory:
- Supereroi? Cosima non ti seguo...

Fabiana:
- (interrompendo) Ehi ma qui si sta facendo tardi! Manca un'ora al colloquio ed ancora ho del lavoro da fare in ufficio. Come tutte no? (Esce)

Nota di regia
Betty è a sx seduta sui divanetti. Ginevra è seduta a dx del tavolo intenta a leggere delle carte. Andrea è seduto dall'altro lato, ma ostenta il suo far niente. Lory e Cosima sono in centro scena.

Le battute seguenti  devono essere recitate come se i personaggi  vivessero una normale giornata d'ufficio. Si va avanti a soggetto, ma ogni tanto ogni personaggio deve compiere un gesto attinente al suo costume. Cosima cercherà in ogni modo di comportarsi normalmente.  

Andrea:
- A quanto pare no. Visto che siamo tutte qui dentro e non nelle nostre rispettive stanze...

Ginevra:
-!Iuq ies ut echna! (Anche tu sei qui)

Andrea:
- Per tua norma e regola sono qui perché mi serviva un modulo C24, che è nell'armadio. (A Cosima) Per favore vedi se ce ne sono ancora?

Cosima:
- (Apre l'armadio) Finiti.

Betty:
- La finite di ciarlare? Non riesco a pensare, sto esaminando lo stesso curriculum per la quarta volta. (A Cosima porgendo un bicchiere) Cosima puoi prendermi un po' d'acqua? (Cosima esegue il movimento durante la battuta successiva)

Lory:
- (armeggia con le carte della valigetta) Siete patetici. La verità è che state qui tutte insieme perché ve la state facendo sotto per il colloquio. Mal comune...

Fabiana:
- (rientra Fabiana) Ho lasciato qui il computer? Sono proprio una sbadata. (Si avvia verso il tavolo, si siede e si rialza immediatamente) Ehi ma qui si sta facendo tardi! Manca un'ora al colloquio ed ancora ho del lavoro da fare in ufficio. Come tutti no? (Esce di nuovo)

Cosima assiste terrorizzata.

Andrea:
- A quanto pare no. Visto che siamo tutte qui dentro e non nelle nostre rispettive stanze.

Ginevra:
-!Iuq ies ut echna! (Anche tu sei qui)

Andrea:
- Per tua norma e regola sono qui perché mi serviva un modulo C24, che è nell'armadio. (A Cosima) Per favore vedi se ci sono ancora?

Cosima:
- (Tremando apre l'armadio) Finiti.

Betty:
- La finite di ciarlare? Non riesco a pensare, sto esaminando lo stesso curriculum per la quarta volta. (A Cosima che la guarda spaurito) Cosima puoi prendermi un po' d'acqua? (Cosima c.s., ma è spaventato)

Lory:
- (c.s.) Siete patetici. La verità è che state qui tutte insieme perché ve la state facendo sotto per il colloquio. Mal comune...

Fabiana:
- (rientra) Ho lasciato qui il computer? Sono proprio una sbadata. (Si avvia verso il tavolo, si siede e si rialza immediatamente) Ehi ma qui si sta facendo tardi! Manca un'ora al colloquio ed ancora ho del lavoro da fare in ufficio. Come tutti no? (Esce di nuovo)


Note di regia:
La scena può ripetersi altre volte in un crescendo di velocità di azione e battute, in cui tutti i personaggi ripetono gli stessi movimenti con finta naturalezza, tranne Cosima che va in evidente stato di difficoltà. L'ultimo "déjà vu" prevede solo la recitazione da parte di personaggi delle parole chiave delle loro frasi.
Alla fine dell'ultima ripetizione Cosima, immobilizzata dalla paura, fugge urlando.

Buio. Sipario.


Voce:
La nostra storia sta volgendo quasi al termine. Manca ormai poco tempo all'inizio dei colloqui. E di certo la situazione in azienda non è delle più tranquille. Tra poco torneremo al punto in cui abbiamo iniziato, ricordate la scena iniziale? Bene. Oh... mi sembra quasi di vedere i sorrisi sardonici di chi ha già compreso tutto. Buon per voi! Ma badate... certe volte, al palazzo costruito con le nostre certezze, può bastare una piccola crepa per farlo crollare... Andiamo avanti allora, perché c'è ancora qualcosa da raccontare...
 

Sipario. Luci.
La scena è vuota. Entra Fabiana.

Fabiana:
-(gira per la sala agitata) Cosima! Cosima dove sei? Accidenti, ma dove diavolo si è cacciata? Eppure la sua auto è ancora al parcheggio. A meno che non sia uscita a piedi... Proviamo a richiamare (estrae il cellulare) Niente. Spento. Proviamo a casa sua. (pausa) Squilla a vuoto. Certo spaventata era spaventata... Però! Cosima! Mah...

Entra Ginevra. E'molto tranquilla

Ginevra:
- L'hai trovata?

Fabiana:
- No. E' sparita. Speriamo non sia andata via.
 
Ginevra:
-  Ma perché ti agiti tanto? Anche prima, durante quel carnevale che abbiamo fatto, l'hai addirittura convinta a restare. Stavamo facendo una fatica immane per togliercela dai piedi, e tu l'hai trattenuta.

Fabiana:
- Eppure mi sembra di essere stata chiara! Lei il colloquio lo deve fare. Dobbiamo ritrovarla prima che si faccia tardi.

Ginevra:
-  Ma io non capisco. Che problema c'è se non si presenta al colloquio. Meglio no? Farà una pessima figura e "ciao Cosima". Ce la giochiamo tra di noi.

Fabiana:
- Adesso te lo spiego con calma. Se lei adesso non si presenta al colloquio noi dovremo trovare una giustificazione. Dovremo dire che è malata e che è andata via. O che è sparita senza motivo.

Ginevra:
- E allora?

Fabiana:
- E allora la cercheranno per parlarle e di sicuro il suo colloquio verrà spostato. Ma noi mica possiamo continuare questa messinscena fino al prossimo colloquio. Trasformiamo l'azienda in un villaggio turistico? Perciò oggi deve fare questo colloquio. E soprattutto adesso è in pieno panico, perché la conosci com'è fatta no? E' una debole, ipocondriaca,  non è in grado di gestire le sue emozioni. Solo lei poteva cascarci a questa pagliacciata che abbiamo messo su. Sono convinta che durante l'incontro con il Direttore comincerà a piangere e a parlare della sua sindrome da stress da azienda o come cavolo si chiama quella stronzata. Dirà che si deve curare e che sarà costretta ad abbandonare il lavoro.

Ginevra:
- Ma il Direttore non ci crederà mai a questa idiozia! Mica è Cosima, lui.

Fabiana:
- Ed è proprio questo il punto! Io non so per quale motivo abbiano messo lei in corsia preferenziale. Loro non sanno come è fatta realmente. E noi gliela mettiamo sotto gli occhi. Il Direttore non crederà ad una sola parola di ciò che dirà, ma si renderà conto che non è la persona che credeva. Vedrà la sua fragilità e la sua insicurezza e dovrà rivedere la sua posizione. Solo allora potremo giocarcela tra noi. Capito adesso?

Ginevra:
- (affascinata) E' un piano astuto! Fabiana, non ti facevo così diabolica. Povera Cosima, mi fa quasi pena. Non avremo esagerato?

Fabiana:
- Oh, questa è nuova! Adesso spunta fuori il fatto che anche tu hai un cuore. Beh, ci dovevi pensare prima, e poi lo sai anche tu che era inevitabile. Era l'unica cosa da fare e il mio piano è stato perfetto in tutti i suoi punti.

Ginevra:
-Il fatto del déjà vu è stato geniale...

Fabiana:
- Oh sì. Fantastica interpretazione da parte di tutte. Anche tu, poi, parlare così facilmente al contrario. Sicura di avere a che fare con le forze del Male?

Ginevra:
- Stupida. Mi viene naturale sin da quando ero bambina. Invece i costumi da dove li hai tirati fuori?

Fabiana:
- Ah, quelli sono di Andrea. Li ha in uno scatolone dentro l'armadio del suo ufficio.

Ginevra:
- E perché?

Fabiana:
- (maliziosa) Ama giocare al "facciamo finta che sei" con gli stagisti carini e disponibili dopo la chiusura.

Ginevra:
- Quindi vuoi dire che quei costumi sono stati usati... mentre... cioè...

Fabiana:
- Credo proprio di si. E non sono neanche tanto sicuro che li lavi poi.

Ginevra:
- Che schifo!

Fabiana:
- Già...secondo te perché io non l'ho indossato? (sorride soddisfatta)

Ginevra:
- Ti stai rivelando sempre più bastarda! Ed io che pensavo fossi tutto lavoro, famiglia e sani principi.

Fabiana:
-(diabolico) E siamo solo all'inizio. Vedrai quando avrò avuto quel posto... Però tutto questo lavoro sarà stato inutile se non troviamo Cosima. Dai, tu raduna le altre e falle cercare dappertutto. Io esco e vado a vedere se è al bar qui di fronte. Ci vediamo tra poco.

Fabiana esce a sx e Ginevra dx
Dopo qualche secondo si apre l'anta dell'armadietto. C'è Cosima dentro. Ed è furiosa.

Buio. Musica thrilling. Sipario.

All'apertura del sipario si vede Cosima da solo, con una bottiglia in mano e dei bicchieri poggiati sul tavolo.
Entra Andrea vestito normalmente.

Andrea:
- Cosima! Finalmente! Ma dove ti eri cacciata? Ti stiamo cercando da un'ora!

Cosima:
- (molto calma) Ah si? Non so, stavo in archivio forse. Ma perché mi stavate cercando?

Andrea:
- (in difficoltà) Beh... sei sparita all'improvviso. Eravamo qui tutte tranquille e ad un certo punto sei fuggita via senza motivo

Cosima:
-(c.s.) Davvero... proprio senza motivo. Chissà cosa mi è passato per la testa.

Andrea:
- Fabiana mi ha detto qualcosa circa quella sindrome di cui parlavi... stress da ufficio mi sembra. Ma adesso ti senti bene?

Cosima:
- Benone! Era solo un po' di stanchezza e ansia, ma tra poco faremo questo benedetto colloquio e tutto tornerà come prima. (sottolineando) Esattamente come prima.

Andrea:
- Bene, sono contento. (nota la bottiglia e i bicchieri) Cosa festeggiamo?

Cosima:
- Oh. Già. Avevo questa bottiglia per le grandi occasioni in stanza da me, ed ho pensato di fare insieme a voi un brindisi di buona fortuna per il posto da Vice-Direttrice.

Andrea:
- Ottima idea. Vado a chiamare le altre, che stanno ancora girando tutta l'azienda per trovarti. Avevano paura che tu perdessi il colloquio.

Cosima:
- (fredda) Immagino. Che care.

Andrea:
- (alla bottiglia) Sembra una cosa seria, deve essere ottimo.

Cosima:
- Vuoi assaggiarlo? Tanto già l'ho aperto.

Andrea:
- Magari aspettiamo le altre... Ma si, va. Fammi assaggiare, magari al colloquio vado più sciolta.

Cosima:
- Poco ma sicuro (versa da bere)

Andrea
- (ne assaggia un po' ) Veramente delizioso, ma che vino è? (manda tutto giù d'un fiato)

Cosima:
- E' un Barolo Conterno del 1995. Circa 300 euro a bottiglia

Andrea:
- Caspita! E lo apri per noi?

Cosima:
- Beh, ve lo siete meritato no? Siete le migliori colleghe che si possano desiderare. (fredda) Direi, quasi amiche.

Andrea:
- Veramente ottimo.

Cosima:
- Vuoi un altro sorso?

Andrea:
- Magari aspetto le altre (ci ripensa) Va bene, ma solo un goccio. (Cosima lo versa, Andrea lo manda giù d'un fiato) Ottimo.

Entra Lory. Indossa abiti normali.

Lory:
- Cosima! Ma dove ti eri cacciata? Ti stiamo cercando tutti!

Cosima:
- In archivio.

Lory:
- (vede Andrea con il bicchiere in mano) Che beve la mentecatta?

Andrea:
- Niente che tu possa apprezzare. Roba troppo raffinata per le tue villiche papille gustative.

Lory:
- Ma sentila... ma se a malapena distingui un whisky da un thé freddo. La cosa più raffinata che avranno mai sentito le tue papille gustative sarà stata la colla dietro i francobolli. (nota la bottiglia) Un Barolo Conterno? Cavolo, ci trattiamo bene.

Cosima:
- Sono contenta che lo conosci, è del 95. L'ho stappato per fare un brindisi di buona fortuna con voi. Ma visto che l'ho aperto... Lo vuoi assaggiare?

Lory:
- E me lo domandi? Dai qua, non poteva capitarti una persona migliore per apprezzare il tuo vino. (afferra il bicchiere e si comporta come un sommelier) Ottimo. Veramente ottimo.

Cosima:
- Se arrivano le altre facciamo un brindisi tutte assieme prima che inizino i colloqui.

Andrea:
- Già, ma sarà meglio che ci sbrighiamo, si sta facendo tardi. Vado a cercarle. (esce)

Lory:
- Caro la mia Cosimuccia. Sei in tensione per il colloquio? Prima non ti ho vista molto in forma…

Cosima:
-(molto calma) Effettivamente non mi sentivo molto bene. Sarà stato qualcosa che mi ha fatto male, magari qualcosa a colazione. Ma adesso va molto meglio.

Lory:
- Sicuro? Non hai palpitazioni, sudore eccetera?

Cosima:
- Beh, per ora no. (provocatoria) Ma chissà, magari tra poco succederà qualcosa che me le farà tornare.

Lory:
- (gira per la stanza in cerca di qualcosa) Ma non dire così! Sempre il solito pessimista. Sai qual è il tuo problema? L’ipocondria. Ti sta uccidendo. A forza di pensare di essere malata ben presto ti ammalerai sul serio. (Tra sé) Dove l’ho messo?

Cosima:
- Soprattutto se qualcuno vuole… contagiarti per forza!

Lory:
- (non afferrando il senso) E il male maggiore lo fanno tutte quelle pillole che prendi. Anzi, sono sicura che il tuo malessere di stamattina sia dovuto proprio a quello. (Tra sé) Eppure stava qui!

Cosima:
- Credo tu abbia ragione. Stamattina mi hanno fatto male proprio quelle pillole. Ma stai cercando qualcosa?

Lory:
- Si il faldone dei contratti, non ricordo dove l’ho messo. Faccio una corsa in stanza a vedere se l’ho lasciato lì. (Fa per uscire) E Cosima, butta tutte quelle pillole nel cesso. Dai retta ad un amica. (Esce)

Cosima:
- Farò come mi dici… Amica!

Entrano Betty e Ginevra. Cosima è in piedi

Betty:
- Cosima! Finalmente! Eravamo in ansia per te!

Cosima:
- (sarcastica) Immagino. Oggi tutte sono in ansia per me. Chissà come mai.

Ginevra:
- Non capisco, perché sei così acido?

Cosima:
- (dolce) Avete ragione, scusate. Ma stamattina ho passato dei brutti quarti d’ora. Ma adesso sembra tutto passato.

Ginevra:
- (nascondendo l’allarmismo) Tutto tutto? Non hai più alcun sintomo?

Cosima:
- (realizzando che si sta facendo scoprire, finge malesseri) Beh, non proprio. C’è ancora qualcosa che non mi convince tanto. Ogni tanto ho le palpitazioni… e poi i sudori. E… (A Betty) Hai detto qualcosa?

Betty:
- Io? No, non ho detto nulla.

Cosima:
- Vedi?  Mi è sembrato che… (Betty e Ginevra si scambiano un occhiata complice) Mah, meglio che non ci faccia caso. Spero solo che durante il colloquio con il Direttore non mi venga qualche attacco d’ansia (pausa, si siede) Anche se ormai c'è poco da fare...

Betty e Ginevra si siedono al lato di Cosima

Betty:
- Che vuoi dire Cosima?

Cosima:
- Mah... non so... il fatto è che (sottovoce) non sto bene. Per niente.

Ginevra:
- Per un po’ di palpitazioni e sudore? Ma dai sarà la stanche...

Cosima:
- (interrompendo) Ma non per quello! O forse si. (solenne) Comunque è molto più grave.

Betty:
- In che senso? Prima hai detto che stavi meglio.

Cosima:
- Si, è così. Adesso sto meglio... domani... chissà!

Ginevra:
- Non riesco a seguirti.

Cosima:
- Beh, è inutile fingere ormai. E poi a voi posso dirlo. Tra poco sarò costretto ad abbandonare il mio lavoro. Le mie condizioni di salute non me lo permettono.

Betty:
- Ma perché? Che cos'hai?

Cosima:
- (grave)Questa mattina, avete notato tutte il mio comportamento strano. Ebbene, voi non potete immaginare cosa mi passava per la testa in quei momenti. Ho vissuto proprio delle situazioni orribili.

Betty:
- Tipo?

Cosima:
- Tipo...tipo... déjà vu lunghissimi, (fintamente disperata) voi che mi ripetevate due, tre volte le stesse cose, che facevate le stesse azioni due, tre volte! E ovviamente per voi non succedeva nulla. Ma nella mia mente io vivevo quelle scene più di una volta.

Ginevra:
- Che cosa? Ma stai dicendo sul serio?

Cosima:
- (annuisce disperata) E poi sono iniziate le allucinazioni!

Betty:
- Che genere di allucinazioni?

Cosima:
- Stranissime, ecco, per esempio vedevo te vestita da Marilyn Monroe, e te che parlavi e ti muovevi al contrario!

Ginevra:
- Ma stai scherzando vero? (Cosima scuote la testa) Aspetta un attimo... déjà vu, allucinazioni? Ma non mi starai parlando di quella diavolo di Sindrome da Stress da Ufficio o come cavolo si chiama?

Cosima annuisce gravemente. Si alza e si avvicina al mobile dove c’è la bottiglia.

Betty:
- Ma dai, quante volte ti dobbiamo dire che pensi troppo alle malattie? Ti stai fissando.

Cosima:
- Questa volta no. Le altre volte magari... Ma adesso no. Prima, in azienda non mi avete trovato perché sono fuggito via. Sono andato da uno specialista, gli ho detto quello che mi stava succedendo e lui si è subito allarmato. (rassegnato) Mi devono fare altri accertamenti, ma lui conferma la diagnosi al 98,5%!

Betty:
- Ma sei sicuro?

Cosima:
- Al 98,5%

Ginevra:
- (finta, si alza e raggiunge Cosima) Ma no, stai tranquilla! Sono sicura che andrà tutto bene. Devi solo stare calma. Ti sei fissato con questa storia ed ecco il risultato.

Betty:
- (Si alza anche lei e raggiunge Cosima) Certo Cosima. Anche io sono sicura che andrà tutto bene. Vedrai che anche il dottore si sarà sbagliato.

Cosima:
- (fintamente sconsolato) Vorrei tanto fosse così. Mi dispiacerebbe perdere il mio lavoro, e soprattutto le mie colleghe. (Afferra la bottiglia, facendo finta di leggere l’etichetta)

Betty e Ginevra si guardano imbarazzate.

Betty:
- Dai Cosima non fare così. (Nota la bottiglia) Ma ti sei dato all’alcol?

Cosima:
- Cosa? Oh no... Avevo intenzione di fare un brindisi con tutte voi prima dei colloqui. Una specie di "in bocca al lupo" per tutti.  Però Lory e Andrea hanno voluto assaggiare per forza...

Ginevra:
- Le solite scostumate, neanche mi stupisco.

Cosima:
- Già... a questo punto però visto che ci siamo, e visto che tra poco inizierà il collegamento, direi di fare un brindisi ristretto. Che ne dite?

Betty:
- Che mi sembra un'ottima idea!

Ginevra:
- Sono d'accordo.

Cosima versa da bere

Cosima:
- Ebbene, un brindisi alla colleghe migliori che possa mai aver avuto!

Betty:
- Come sei dolce!

Ginevra:
- Sei una brava donna Cosima lo sai?

Betty e Ginevra bevono mentre Cosima fa solo finta.

Cosima:
- No, non sono così brava... E' giusto dire le cose come stanno. Voi mi avete sempre trattato bene, anche se qualche volta vi ho stressato con i miei comportamenti diciamo da..."matta". (sottolineando) Sapete cosa vi dico? Voi siete buone. Si, siete veramente delle persone buone.

Betty e Ginevra sono in evidente stato di imbarazzo

Ginevra:
- Beh...Cosima...anche noi abbiamo i nostri difetti.

Betty:
- Forse non siamo così buone come tu pensi.

Cosima:
- Oh no, a me non me la fate! Io le riconosco le persone buone, e vi assicuro che voi siete migliori di quanto pensate di essere. Altro vino?

Ginevra e Betty annuiscono in fretta per togliersi dall'imbarazzo.

Cosima si volta per mettere a posto i bicchieri. Durante questo breve momento Ginevra e Betty si scambiano delle occhiate esplicative. Betty vorrebbe dire la verità a Cosima, ma Ginevra glielo impedisce

Ginevra:
- Betty scusa posso chiederti una cosa?

Ginevra trascina Betty dalla parte opposta di Cosima

Betty:
- Non possiamo fargli questo!

Ginevra:
- Ma sei matta? E' proprio quello che volevamo!

Betty:
- Non ce la faccio! Mi sento veramente una persona spregevole! Stiamo rovinando una donna lo sai?

Ginevra:
- Ma chi rovini? Quella già è rovinata da tempo! E poi ormai ci sei dentro come tutti. Se non volevi sentirti “spregevole” dovevi pensarci prima.

Betty:
- Mi ci sono trovata dentro, l'ho fatto con la morte nel cuore!

Ginevra:
- Non mi sembravi tanto morta quando facevi le faccine sexy e cantavi.

Betty:
- Sei una carogna insensibile. Ed io non voglio essere come te! Adesso glielo dico.

Ginevra:
- Dove vai maledetta? Fermati!

Ginevra afferra Betty per un braccio, ma lei si divincola e si dirige verso Cosima decisa.

Betty:
- Cosima, devo dirti una cosa...

Entra Fabiana da dx. Vede una strana situazione e fissa Betty

Cosima:
- Finalmente, ecco pure la nostra cara Fabiana. (A Betty) Cosa volevi dirmi Betty?

Betty:
- (fissando Fabiana che la guarda seria) No... niente... che adesso che c'è Fabiana possiamo brindare.

Fabiana:
- E cosa c'è da festeggiare?

Cosima:
-(mettendosi sottobraccio a Fabiana) Noi, vecchia amica mio! Noi!

Ginevra:
- Vedi Fabiana, Cosima voleva brindare con tutti noi prima del colloquio. Come buon augurio per chiunque di noi sarà la prossima Vice-Direttrice.

Fabiana:
- (a Cosima)Ottima idea Cosima cara!

Cosima:
- Già, volevo fare un brindisi tutti insieme, ma per un motivo o per un altro gli altri hanno già bevuto. Ma mancavi tu! La mia amica Fabiana! (a Betty) Oh, perdonatemi, ma sapete con Fabiana abbiamo un legame molto forte. Non posso definirla solo una semplice "collega", (a Fabiana, con decisione) amica è il termine giusto per quelle come te. Un' amica non ti tradisce mai, vero?

Fabiana:
- (reggendo lo sguardo) Vero. Ed io non ti ho mai tradito. Amica.

Betty inizia a piangere e si siede al divano

Cosima:
- Cos'hai Betty?

Ginevra:
- Niente, lo sai com'è fatta. Si commuove sempre davanti alle scene smielate, e voi ne avete fatta una proprio adesso e non ha retto all'emozione.

Cosima:
- Ok. Visto che non possiamo fare un brindisi tutti insieme, facciamolo solo noi qui presenti.

Fabiana:
- (notando la bottiglia) La bottiglia Conterno che riservavi per le grandi occasioni.

Cosima:
- Già, e questa è una grande occasione! (riempie il bicchiere e lo porge a Fabiana)

Fabiana fa per bere, ma entra Andrea

Andrea:
- Ed io che vi cercavo dappertutto ed invece siete qui! Cosima cara, questo vino è una bomba! Mi sento veramente bene. Leggera. (comincia a sentirsi stordito) Wow… quanta luce c’è qui dentro…

Fabiana:
- Ma ti senti bene?

Andrea:
- Mai sentito meglio vecchia mio! Allora questo brindisi?

Cosima:
- Dai, dai, tra poco inizia il collegamento. Betty, smetti di piangere e vieni qui, anche tu Ginevra. Lory non c’è, peccato… faremo noi. Allora Fabiana, alla salute!

Fabiana fa per bere, ma si blocca perché Andrea la sta fissando da molto vicino

Fabiana:
- Si può sapere che vuoi?

Andrea:
- (allucinata) Hai una pelle così… così… pellosa! Posso toccarla?

Fabiana:
- Ma ti sei rincoglionita?

Andrea:
- No… per favore… fammela toccare, solo un secondo. (Mette la mano sul viso di Fabiana e chiude gli occhi) Woooow… come è morbida. Setosa, soffice… e poi è così… rosa… Quanto vorrei una pelle così.

Fabiana:
- (la allontana violentemente) Ma falla finita! Ma ti ha dato di volta il cervello?

Andrea:
- Scusa… scusa… non so cosa mi sia preso (poi mette una mano sull’avambraccio di Fabiana e comincia ad accarezzarla) Che tessuto fantastico… che cos’è… cotone? Lino? Com’è liscio liscio…

Fabiana:
- Ancora! (a tutti) Ma questa sta fuori! Ti allontani per favore?

Ginevra afferra Andrea per un braccio e la porta a sé. Andrea comincia a fissare Ginevra (lo farà in continuazione spostandosi su varie persone e toccando vari oggetti).

Cosima:
- Va bene dai, allora alla salute di tutti i noi, e speriamo che la nuova Vice-Direttrice sia…

Entra Lory. E’ terrorizzata. Corre per tutta la stanza aprendo porte, armadi e cassetti. Si gira in continuazione verso la porta da dove è entrata.

Lory:
-  Devo nascondermi! Stanno arrivando, o mio Dio stanno arrivando! Dove mi nascondo? Dove?

Betty la blocca.

Betty:
- Lory calmati! Calmati! Chi sta arrivando? Perché devi nasconderti?

Lory fa fatica a realizzare.

Lory:
- Betty! Sei tu Betty (l’abbraccia) Sono così felice di vederti!(agitato) Presto dobbiamo andare via! Stanno arrivando, stanno arrivando! Ci uccideranno tutti!

Betty:
- Ma chi? Lory guardami! Chi sta arrivando?

Lory:
- Come chi? Loro! (indica il cielo) Loro!

Ginevra:
- Loro chi?

Lory:
- (con enfasi) Gli Alieni!

Betty:
- Gli Alieni?

Lory:
- Si, stanno arrivando per ucciderci tutti! Tutta la razza umana! Dobbiamo salvarci, dobbiamo organizzare la resistenza! Dobbiamo andare via da qui!

Fabiana:
- (sospettosa) Ma cos’è uno scherzo? Posso sapere cosa sta succedendo?

Cosima:
- (in difficoltà) Ah ah ah… il solito burlone... Lory. Non smette mai di fare la cretina. Dai su Lory vieni qui. Prendi un bicchiere e brinda con noi. (Mette di forza un bicchiere in mano a Lory) Un bel brindisi tutti insieme!

Lory prende il bicchiere. Da questo momento si interessa poco ai dialoghi successivi, è sempre agitata, e si guarda sempre attorno.

Andrea:
- Mi sento così leggera... Siete tutti così... così... liquidi! La sentite che bella musica? Mi viene voglia di danzare... (inizia a muovere qualche passo).

Fabiana:
- (cominciando a realizzare) Non so se ho voglia di bere...

Cosima:
- Ma che dici Fabiana? Stiamo brindando, mica dobbiamo ubriacarci! E' per un “In bocca al lupo”!

Fabiana:
- Non so, ho paura che mi faccia male!

Cosima:
- Ma cosa vuoi che ti faccia un goccio di vino! E’ una gran riserva, mica roba da supermercato.

Ginevra:
- Ma si Fabiana, non fare la schizzinosa! Cosima è stata così gentile con noi.

Betty:
- (con voce roca) E dai bevi brutta cazzona! (Tutte la guardano sbalordite. Betty se ne rende conto e si copre la bocca con una mano) Oddio, scusate! Non so perché l’ho detto.

Fabiana:
- (guardando Cosima) Forse sarà l’effetto del vino.

Cosima:
- (imbarazzata) Ma che dici Fabiana! Betty è un po’ stressata e non sa quello che dice. Allora alla salute!

Fabiana:
- Non voglio bere questo vino!

Cosima:
- Ma Fabiana… non capisco.

Betty:
- E bevi questo cazzo di vino e facciamola finita con questa pagliacciata. (tutti c.s.) Già mi sono rotta i coglioni!

Ginevra:
- Betty! Ma sei impazzita? Cos’è questo linguaggio?

Lory:
-(sottovoce) Sono gli alieni! Si sono impossessati di Betty!

Betty:
- (scimmiottando Ginevra) Che cos’è questo linguaggio! (con voce roca) Ma finiscila, e togliti quella scopa dal culo! Allora beviamo?

Cosima:
- (interdetta) C-certo… allora Fabiana brindiamo?

Fabiana:
- Si ma io lo faccio con l’acqua. O devo per forza bere quel vino?

Cosima:
- Come con l’acqua? Ma n-non vale… n-non è un brindisi con l’acqua.

Betty:
- Pfiu…(A Fabiana) Mocciosa! (poi guarda Andrea che continua a ballare) E pure tu!

Andrea:
- (cantilenando)Questo bicchiere mi sta guardando... ciao bicchiere!

Fabiana che ormai ha capito tutto prende un bicchiere e lo riempie con l’acqua.

Fabiana:
- Salute! E che la prossima Vice-Direttrice possa essere la persona migliore di tutti noi! (beve)

Betty:
- Finalmente!(beve tutto d’un fiato)

Tutte bevono. Tranne Cosima

Ginevra:
- Betty, secondo me dovresti smettere di bere. Non sei più tu! Scusa se te lo dico ma sembri una poco di buono!

Betty:
- Ma senti chi parla! Io sarei una poco di buono! E tu allora? Ti sei scordata che prima avevi il “diavolo in corpo”? E chi sa che combini quando stai da sola! Vuoi farci credere che sotto questo aspetto da “professorina” non si nasconde una “poco di buono”? Si vede lontano un km che hai l'anima mignottesca, ma di certo non sarai mai seducente come me.

Ginevra:
- Chi? Io? Ma tu sei pazza! Io ho frequentato le migliori scuole del paese, ho una reputazione impeccabile! Io sono Socio Onorario dell’Unicef e Rappresentante di Stato dell’ufficio delle pari opportunità. Io, che ho anche un passato da Presidente del corpo studentesco della Bocconi! Tu non sai chi sono io!

Betty:
- A me sembri una vecchia zitella acida e stronza! E pure arrapata!

Ginevra:
- (minacciosa) Come osi tu! Piccola ed insignificante verruca di formica fare cotante insinuazioni nei miei confronti (in crescendo comincia a rivolgersi al vuoto) Come osi rivolgerti a me in questo modo. Come osate voi tutti mancarmi di rispetto! Voi, piccoli esseri insignificanti come osate affrontare la vostra regina!!!

Note di Regia.
Da questo momento in poi gli attori continueranno a soggetto a replicare le proprie azioni. Andrea continua nel suo trip allucinato, Lory si guarda sempre attorno e poi si nasconde sotto il tavolo. Betty si lascia andare in atteggiamenti volgari e lascivi, mentre Ginevra si atteggerà a regina. La scena si protrarrà fino a quando Fabiana inizierà a battere le mani. In quel momento tutte si bloccano nelle proprie posizioni tranne Fabiana e Cosima.

Fabiana guarda tutta la scena con un sorriso sardonico. Cosima invece è seduto sulla sedia con aria afflitta
Fabiana batte le mani. Le luci del palco si attenuano lasciando in vista solo quelle del proscenio, dove sono Fabiana e Cosima.

Fabiana:
- E brava Cosima! La mia “amica”. Ottima mossa la tua. A quanto pare ti ho sottovalutato. Ma come vedi sei riuscita a fregare loro, non me. (prende la bottiglia) Vino drogato. Proprio una bella pensata. Cos’è? LSD? Funghi allucinogeni?

Cosima:
- (sconfitta) No. E' un misto di antidepressivi e Rhoypnol. Provoca allucinazioni e stati dissociativi.

Fabiana:
- Cavolo. Un vero genio del crimine. Vedo che le tue conoscenze mediche ti sono servite. E così hai pensato di vendicarti eh?

Cosima:
- Già.

Fabiana:
- Non capisco come hai fatto a scoprire il nostro "scherzetto". Sembrava proprio che c'eri cascata in pieno.

Cosima:
- Ma ci sono cascata in pieno! E' stato solo per puro caso che ho scoperto il vostro piano. Ero nell'armadio quando tu e Ginevra siete entrate per cercarmi. Ed ho ascoltato la vostra conversazione.

Fabiana:
- Un classico. Un piano perfetto rovinato da una leggerezza. Errore mio, non dovevo rispondere a quella lì (indica Ginevra) Guardala. Si comporta come se fosse Cleopatra. E' affascinante scoprire i lati nascosti delle persone vero?

Cosima:
- Assumendo quelle sostanze non si hanno più freni inibitori, ed ognuno reagisce a modo suo. Il proprio io viene fuori rivelando i lati più nascosti.

Fabiana:
- Guarda Betty, sembra una mignotta di bassa lega. Magari era il suo sogno da bambina... (indica Andrea e Lory) Quelle due invece fanno trasparire solo quello che già conoscevamo: la loro idiozia

Cosima:
- Beh... e adesso che si fa?

Fabiana:
-(si siede, il tono diventa amichevole) E cosa vuoi fare? Facciamo il colloquio. Ovvio. E lo faremo fare anche a loro (ride).

Cosima:
-(Triste) Sai Fabiana, io davvero ti consideravo un'amica.

Fabiana:
- (lentamente accusa dei malesseri, si stropiccia gli occhi) Ma anche tu lo sei per me Cosima. Ma come si dice "niente di personale, sono solo affari". Ci tengo troppo a quel posto, e detto tra me e te, io me lo merito, molto più di voi.

Cosima:
- Non sono d'accordo. Però ormai ci siamo. Gli altri sono fuori gioco e tra due minuti si attiverà il collegamento.

Fabiana:
- (c.s.) Vorrà dire che ce la giochiamo io e te. Alla pari.

Cosima:
- (Sale di tono) Dubito che siamo pari. (Ride)

Fabiana:
- (sempre più disorientata) Cosa vuoi dire? Siamo rimaste... Mi sento strano (realizza) Ohhh... no... ma io non ho bevuto il vino!

Cosima:
- (trionfante) No, esatto. Ma hai bevuto l'acqua! Anche quella era drogata, casomai qualcuno di voi si fosse tirata indietro per il brindisi.

Fabiana:
- Dio come mi sento... svuotata! Non mi sento più io.

Cosima:
- Infatti non sei più tu. O sei veramente tu, dipende dai punti di vista. Stai per partire per un bel viaggio amica mio. Ed io farò in modo che sarà anche il più brutto che tu possa mai fare.

Fabiana:
- (allarmato) Cosa vuoi farmi? Ohhh...la mia testa...

Cosima:
- Ti farò andare in una depressione così profonda che al cospetto la Fossa delle Marianne è una buca per piantare fiori! Peccato che durerà solo qualche ora. Ma al Direttore sarà più che sufficiente per eliminarti.

Fabiana:
- Bastarda... non ce la farai!

Cosima:
- Dici? Allora iniziamo: (assume un tono triste) Sai Fabiana, tu per me sei stata veramente un punto di riferimento. Un modello da seguire. Ti ho sempre posta su di un piedistallo. Puoi pensare alla delusione che ho provato nel sentire che ti sei presa gioco di me.

Fabiana:
- (triste) Cosima... mi dispiace... (poi si riprende) Non è vero non mi dispiace affatto... Non me ne frega niente!

Cosima:
- Dunque il rimorso non è il tasto giusto. Allora proviamo un altra strada. (assume un tono cattivo) Sai Fabiana, tu pensi di essere una tipa giusta, vero? Sempre pronta a dare consigli con la sua aria bonaria da "donna che sa". Beh, ti svelo una cosa: tu non sai niente. Non vali niente. Non sei nessuna.

Fabiana:
- (confusa) Non è vero...tu non sai chi sono!

Cosima:
- (Tra se) Bene, abbiamo trovato la strada giusta. (A Fabiana) Oh, io invece lo so! Sei una mediocre, una donna media. Ecco, sei la tipica italiana media che si ritrova a fare un lavoro che non le piace. Hai una vita mediocre che hai barattato con i tuoi sogni! Anche la tua famiglia è mediocre. I tuoi figli non ti guardano in faccia e tuo marito neanche ti ama, ti ha sposato per comodità. Guadagna molto più di te e forse ti comanda a bacchetta. E vero Fabiana?

Fabiana scuote la testa ma inizia a singhiozzare

Cosima:
- (vedendo Fabiana cedere, assume un tono incalzante) E' per questo che vuoi diventare Vice-Direttrice vero? Perché pensi che potrai guardarlo negli occhi e trovare in lui qualche traccia di considerazione. Che illusa. Sei solo una povera fallit. E mentre tu organizzi scherzi alle mie spalle, lui starà alle spalle di qualche biondina ventenne! Sai cosa ti dico Fabiana? Che mi fai pena. Io avrò i miei difetti, ma la tua è proprio una vita di merda! (Sorride soddisfatto)

Fabiana:
-(Disperato esplode) Mio marito è un bastardo! Ed i miei figli sono due stronzi. Non mi rispettano! Nessuno mi rispetta. E hai ragione tu! (piange) La mia vita è una merda. Questo lavoro, la mia famiglia, tutto... è tutto una merda. E lo sono anche io. Sono una fallita. E non ce la faccio più a vivere così. Non ce la faccio più. Che devo fare Cosima? Aiutami tu, cosa devo fare?

Mentre Fabiana parla Cosima dall'armadietto prende un nodo scorsoio e lo porge a Fabiana. Fabiana si allontana e va nell'angolo a sx piangendo. Prende una sedia e ci monta sopra, cerca un appiglio per legare la corda.
Ginevra sale sul tavolo e comincia a declamare il suo monologo. Lory è sotto il tavolo e si guarda attorno terrorizzato, mentre Andrea continua con i suoi passi di danza. Betty è appoggiata all'armadietto e fuma.
Cosima afferra la rivista si siede ad una sedia vicino l'uscita dx e comincia a sfogliarla.

Note di regia: a questo punto è fondamentale che tutti gli attori riprendano le posizioni della scena di prologo

Si accende il proiettore:

Direttore:
- Bene buon pomeriggio. Ci siete tutte? (realizzando) Ma cosa diavolo state facendo?

Cosima:
- Oh nulla Direttore, stiamo solo scaricando la tensione pre-colloquio.

Direttore:
- Sicuro? A me sembrano completamente fuori di testa.

Cosima:
- No Direttore, glielo assicuro. Sono in uno stato di concentrazione elevatissimo.

Direttore:
- Mah! Strano modo di concentrarsi. Comunque, siccome non vorrei fare nottata, iniziamo. Avanti la prima!

Buio

Sul video compare un filmato pre-registrato in cui si vedono i primi piani delle attrici intente a fare il colloquio. Ovviamente ognuna continuerà a comportarsi come nelle ultime battute, pertanto ognuna avrà delle reazioni affini al tipo di personalità che è venuta fuori sotto effetto stupefacente.

Buio.

Si accende il video, il Direttore è in piedi, il suo viso è necessariamente fuori dall’inquadratura.

Direttore:
- Ma qui è un delirio! Ma sono tutte fuori di testa. Ma che diavolo succede? Andiamo avanti. Chi è la prossima?

Occhio di bue su Cosima che entra da sx. Si siede nella sedia centrale del tavolo, dando la schiena al pubblico.

Cosima:
- Sono io Direttore, Cosima.

Direttore:
- Lei sta bene?

Cosima:
- Perfettamente Direttore.

Direttore:
- Meno male, perché le sue colleghe non mi sembrano molto in forma! Se la tensione gli gioca questi scherzi, di certo non possono ricoprire un ruolo di così elevata portata. A questo punto cara Cosima, posso dire che non ci sbagliavamo sul suo conto. Lei è di certo la persona che fa al caso nostro!

Cosima:
- Grazie Direttore.

Direttore:
- Lei è di certo la persona che fa al caso nostro!

Cosima:
- (allarmata) Si si, ho capito... grazie.

Direttore:
- Lei è di certo la persona che fa al caso nostro!

Cosima:
- (terrorizzata) M-ma...m-ma...

Direttore:
- Che c'è Cosima? (Il direttore si abbassa facendo entrare il suo viso nell’inquadratura. É truccato come un membro dei Kiss) Si sente poco bene? Non mi dica che anche lei è stato contagiato da questa... questa... Follia d'Ufficio!

Cosima fugge via terrorizzata.

Buio. Sipario.