LA NOTTE ERA A METÀ, L’ESTATE PURE

di

Donatella Diamanti


VALENTINA 
Prologo. 
La piccola fiammiferaia aveva tre fiammiferi per scaldarsi coi sogni.
Morta lei, 
se li è presi Prevert
che 
dopo averli riaccesi 
tutti e tre, 
li ha sbattuti a forza in una vomitevole dichiarazione d’amore.
Questa è la sorte delle suggestioni!

LUCIANA
Prologo
La piccola fiammiferaia aveva tre fiammiferi
Morta lei
Se li è presi Prevert
Questa è la sorte delle suggestioni

GEMMA
Ppp
Prologo
piccola
Prevert


VALENTINA
Tanto per cominciare non è Londra, questa

GEMMA
Né Milano 

LUCIANA
Nè Roma 
Per quanto ce li abbiamo anche noi i nostri bei pubsssssss
E le nostre belle birrerie

GEMMA
E i nostri bei centri sociali

VALENTINA 
Uno! 
recentemente smantellato 
ma… ne faranno un multispazio a multiconsumo dei multidisastratigiovani. 
perché, qua come altrove 
serpeggia, 
un senso di…
vuoto…
anzi no… 
di multivuoto

LUCIANA
Così grande che ci potresti anche volare
GEMMA
E come mai allora io c’affogo?

VALENTINA
Quadro primo, o antefatto che dir si voglia
con apertura in assolo, 
nel quale 
si esemplifica 
come talora i giovani provino 
a multiriempire il multivuoto che li multiattanaglia 
attraverso, 
tanto per dirne una, 
la provocazione…

LUCIANA
Sabato sera, ore 21.00 o giù di lì…
Casa deserta
Colonna sonora famigliare zero, per via del fatto che sono tutti fuori
E silenzio buono da ferire … 
Sparo l’ultimo dei XXX, caccio un urlo e sperimento un pitch come Dio comanda, che da piccola dicevo che da grande avrei fatto la ballerina…
Ovattato
Lontano
Sento un drin-dri-drin,
modello allegretto andante:
Sono sicura che è la Spadoni,
Dirimpettaia di anni settantanove, con un figlio di trentratré, espressione da Cristo in croce, che lavora a Torino e vien giù solo a Natale
La Pasqua no, ché preferisce farsi i cazzi suoi in occasione della Resurrezione
Ingrato, che lo sa bene che lei ormai con quella cataratta…
E’ la Spadoni sicuramente
Ché si è trovata ‘sto modo originale di scampanellare, amicale quasi, per rompere il cazzo con andazzo gioviale
E io mi precipito in bagno 
E volo con le mani ogni ben di Dio nell’armadietto adibito a farmacia famigliare e… c’è! L’afferro 
Poi corro alla porta senza dimenticare di infilare fra i denti la siringhetta da insulina testé recuperata e, siringhetta fra i denti, cantileno un:
-Sììììììììììì? A cui aggiungo, innocente: Ha bisogno, signora? (RM3)
E la sua bocca forma un oh tondo tondo, e arretra fino alla porta di casa sua e scompare. 
Sputo la siringhetta rientrando anch’io, mentre il secondo pezzo dei XXXX adesso si innalza più gentile e richiede un arabesque e poi un pitch ancora. (RM3)
Aggiustatina alla gonna sui fianchi e mi sento così male senza sapere perché, così male che vorrei ammazzare qualcuno senza sapere perché o morire al limite, senza sapere… (VA8)
Cazzo faccio stasera?
Tesoro? 
Tesoro ci sei? 
Tesoro! che ci fa questa siringa per terra nel corridoio?
Cazzo ci faccio io qui 

VALENTINA
Cazzo ci facciamo noi?
Ché non è Londra, non è Milano né Roma… è solo una piccola provinciale città un gran paese che alla città tende…
non si può dire che qua manchi qualcosa… 
abbiamo i nostri bei pubsssss, 
le nostre belle birrerie 
e i cinema per l’inverno e il cinema per l’estate 
e un teatro 
e MC Donald 
e una stazione comoda per raggiungere persino Genova, volendo…
città di estinti e di estintori
che diede i natali a Cristoforo Colombo e a tutte le galline che gli facevano le uova

olè!

GEMMA
chè tanto una foto scattata di lato te la puoi anche dimenticare

LUCIANA
ché i fatti sono fatti a seconda di come li guardi (RM3)

GEMMA
guardate come siamo fatti noi…

c’è stata troppa pausa

VALENTINA
E una giunta abbiamo 
pacatamente di sinistra
e due casi di suicidio in un anno
due, dallo stesso viadotto
ché neppure i viadotti ci facciamo mancare
due che non si conoscevano, ma che avevano evidentemente gli stessi gusti

due così diversi 
eppure così uguali
come noi
e come noi probabilmente soli

GEMMA
Perché mai soli, con tutto quel che abbiamo?

VALENTINA
E perché no, invece? 
Del resto, se è vero quello che quello diceva:
ognuno sta solo sul cuore della terra…
ma sai che palle di sabato sera?

LUCIANA
E allora cazzo faccio? (RM3)

VALENTINA
Cazzo facciamo? 

GEMMA
Ché questo vuoto è così vuoto che niente lo colma…

VALENTINA
Sarà un vuoto dal fondo bucato?

GEMMA
Tocchiamolo ‘sto fondo allora… 
e poi si vede!

Un po’ lento e troppo pausato

VALENTINA
E dunque 
il quadro primo, si dipana corale
narrando dei preparativi da cui prende avvio la storia,
se storia si può chiamare 
l’ostinata pianificazione di un tentativo di per sé vano, 
ovvero il voler toccare un fondo presumibilmente inesistente 
al fine di colmare un vuoto presumibilmente incolmabile

LUCIANA
Sabato sera, ore 22.00 o giù di lì… 

Un po’ lento

le ascelle, 
oggetto di una repentina depilazione con rasoio a doppia lama, (ALTERNA + E -)
bruciano in conseguenza di una preventiva spruzzata di profumo.
Privo di argini, il sudore,
scivola libero e solleticante
col rossetto violento mi violento le labbra… (RM3)

GEMMA
Liquefatto dai gradi 36, 
che sono 36 nonostante l’ora, 
l’ombretto scuro scuro sembra fango
lo spalmo sulla palpebra destra 
lentamente
lentamente

LUCIANA
Rosso carminio recita la scritta, 
carminio come la cappella di cazzo 
come un cazzo di cane (RM3)
che mi forza le labbra 
ché i pensieri (RM3) non sono mica tutti rosa e fiori… 

GEMMA
La palpebra sinistra accoglie il fango semichiusa
il mio dito la percorre, 
avanti e indietro
indietro e avanti
lentamente

LUCIANA
E lentamente percorro il corridoio 
E chiudo a doppia mandata la porta di casa
mi piego ad angolo retto
testa alla porta e culo alla dirimpettaia e signora e Spadoni e settantanovenne e… 
e…
ecchè tanto l’avrà incollato allo spioncino l’occhio velato la spiona (RM3)
e la gonna sale e il culo, così scoperto, si evidenzia, 
in tutta la sua rotonda forma
- ho preso almeno tre chili Porcoddue - 

e con la gomma intrisa di saliva avanzo
premo con forza contro lo spioncino…

Io non c’entro, signora… è la cataratta!
Infilo le scale…

rapido

GEMMA LUCIANA
Le scale infilo …
E finalmente sono fuori
Grigia di palpebre …
Rossa di labbra



Appena un più rapide le pause naturali 

VALENTINA
Io
dal canto mio,
aspetto
con i 36 gradi nonostante l’ora, 
e aspettando domando a un tizio col cane che mi piscia contro la ruota del Suzuki
ché un cane è un cane 
e anche i cani dei ricchi pisciano e cagano -
domando al tizio l’ora e lui annoiato mi fa
a me fatta di noia: le 22.30
e nient’altro
ché forse non mi trova interessante…
vorrei dirgli che cerco
un’ospitalità smisurata
in una smisurata anima qualunque
ma lui va via 
e mentre cane e signore si ingoia una traversa laterale,
in compagnia del piscio
aspetto
che qualcosa si muova…

GEMMA
E lentamente lentamente 

LUCIANA
Ci incamminiamo (V6-)

GEMMA
Con le anche che richiedono sguardi

LUCIANA
Ma qui come altrove
Pur essendoci tutto

GEMMA
Non c’è in realtà un cazzo di nessuno

LUCIANA
Tranne un di merda signore
Che non mi si fila nemmeno quando
Passandogli accanto
Gli improvviso un release così riuscito
Che mi commuovo da sola (VA8)

GEMMA
E Lentamente lentamente
Con le anche che reclamano commenti

LUCIANA
Ma qui non c’è davvero una cazzo di nessuno

GEMMA
Arriviamo alla piazza

LUCIANA
Ché ce le abbiamo anche noi le nostre belle piazze e pazze come lepri le attraversiamo
Con occhi pesti di fango e labbra violentate 
E… tanta tanta tanta vitalità!

VALENTINA
Un due tre: Saluti!

GEMMA
Ciao

LUCIANA
Ciao

VALENTINA
Ciao

LUCIANA
Cazzo si fa?

GEMMA
Ho un indirizzo… 

LUCIANA
Quanto è lontano?

GEMMA
Lontano quanto basta… speriamo di volare…

VALENTINA
sul volo ne avrei di cose da dire 
ma mi frega poco e niente, c’è un indirizzo e forse è un indirizzo buono
E dico:
andiamo,
alle 22.30

incisivo, in battere

di un sabato sera vuoto 
e parte dunque il secondo quadro 
o preambolo del volo
poiché di volare comunque sia, si spera

GEMMA
Qualcuno ha delle cartine?

LUCIANA
Nella mia borsa…

GEMMA
Accendino? Sigarettina da svuotare?

LUCIANA
Nella mia borsa

GEMMA
Qualcosina per appoggiarmi? Libro, agenda…

LUCIANA
Nella mia borsa

GEMMA 
E allora passamela ‘sta cazzo di borsa!

LUCIANA
Ce l’hai sotto il culo! (VA8)

GEMMA 
Non me ne ero accorta! Scusa! Merda… mi sono bucata…

LUCIANA
E’ una vita che dici che vuoi provare il buco… ecco adesso hai provato il buco…

GEMMA
Mi sono bucata con un chiodo, va a fa ‘n culo… Sei scema che tieni i chiodi nella borsa?

LUCIANA
Nella mia borsa ci tengo il cazzo che mi pare…

Un po’ più rapido

GEMMA
Ho capito, ma io mi ci sono seduta sopra… allora metti che quel cazzo di chiodo… cazzo ne so… metti sporgeva io mi bucavo il culo, Dio Cristo! E non è a quello che ambisco; cioè uno non li tiene i chiodi nella borsa, anche se è la sua borsa… oppure tiene i chiodi nella borsa però allora non ripete “nella mia borsa, nella mia borsa, nella mia borsa”… 

Più incisivo, più volume, chiude in su

uno la prende la borsa e ci mette le mani lui nella sua cazzo di borsa…

LUCIANA (sarcastica)
Una / Lei… E’ un fatto di genere… hai presente il genere? maschile, femminile… cazzo, figa… A volte si incontrano, si fondono… a volte si respingono, si scontrano… 
Freud ci s’è fatto d’oro.

VALENTINA (tagliente)
Se magari nel frattempo, fra una stronzata e l’altra, vi ci scappa anche di rollare… 

GEMMA
E se mi viene il tetano?

LUCIANA
Muori di tetano! meglio morire di tetano che di cancro…

VALENTINA
Che ne sai se è meglio morire di tetano che di cancro? 
Ma non lo dico, ché un viaggio è fatto anche di pensieri 
E i pensieri non sono tutti rosa e fiori

Un po’ più rapido

E la quinta entra male 
E la strada è un rettilineo, alle 22.45… 
E i chilometri segnano il tempo 
E si fanno, i chilometri, a poco a poco bluastri 
E il blu sempre più nero si fa
E dico 
è prevista un’eclissi 
nel cuore della notte

GEMMA 
Portano sfiga le eclissi…

LUCIANA
Ma che ne sai?

GEMMA
Lo so perché lo so… portano sfiga !

VALENTINA
Quelle sono le comete,
e mi viene da pensare al desiderio
che arriva a volte chiuso fra due tonde
come si fa con le espressioni semplici
che poi, subito fuori, dopo l’uguale ci metti il risultato…

LUCIANA
Dove l’hai preso sto fumo? Sa di dado Knor e non si scioglie… 

GEMMA
L’ho preso dove sempre…

LUCIANA
E infatti come sempre fa schifo… 

Appena un po’ più rapido

VALENTINA
Arriva così…
Spesso inatteso,
ché è per sua natura sorprendente il desiderio
E fin che brucia (V2)
stretto 
fra le cosce 
Sul risultato c’è poco da temere… (M2)
Ma se diventa testa che si piega 
in cerca di un rifugio sopra un petto 

allora non è più ricerca di orgasmi fatti ad arte 
quel contenuto incontenibile calore…

né si può dire amore V3
che l’amore una scelta la prevede V4

allora è febbre da disperazione V1
ché questo forse procura l’abbandono… V2

L Ed alle 23.00 
V il secondo quadro 
G malgrado tutto evolve
V e si definisce come quadro del viaggio avviato 
G viaggio in cui si circoscrive l’origine del vuoto 
L e si individua 
V nel volo, 
L la formula della sua risoluzione…

ma ancora non stiamo neppure a mezzo metro da terra…

tutto più rapido e un po’ più volume

GEMMA
Ho conosciuto uno…

LUCIANA
Dove?

GEMMA
In facoltà… gli ho fatto un pompino… 

LUCIANA
In facoltà? 

GEMMA
No, a casa mia… Mi ha dato il nome di un altro…

LUCIANA
Uno interessato ai tuoi pompini?

GEMMA
No. Uno che quando saremo là ci farà fare un buon prezzo…

LUCIANA
Sì… poi magari è merda, come sempre… 

Chiude in su

GEMMA
Ecco che cosa potrei fare, invece di fare quello che faccio cercando di non farmi… l’assaggiatrice potrei fare… ché mi farei in modo professionale. L’assaggiatrice come quelli dei ristoranti… Metto in bocca la pasta, assaporo e analizzo: ehi cameriere del cazzo… questa è solo polvere di zucchero… me ne porti un’altra… una come si deve…

LUCIANA
Due… possibilissimamente blu

VALENTINA
Neanche a mezzo metro da terra stiamo,
ma in fondo qua vale quello che vale ovunque
e ovunque
funziona che se il cielo non lo abiti, il volo te lo devi procurare…

Volo dal basso verso l’alto: volo sano. Lo spicchi e vai. 
Volo dall’alto verso il basso, volo malato
non dovremmo farne poesie, nemmeno con le intenzioni

Volo dall’alto verso il basso: volo malato. Più tuffo che volo. 
Mortale direi, nella maggior parte dei casi. 
Dal basso verso l’alto cominci una cosa, dall’alto verso il basso, la cosa è finita. 

LUCIANA
10 marzo 2001…

VALENTINA
Odissea nello spazio mi verrebbe da dire

LUCIANA
Lanciandosi da un viadotto, a poche ore di distanza l’uno dall’altro e senza conoscersi tra loro, si suicidano un ragazzo di 24 anni e uno di 14. Hai poco da commentare romantico che avranno voluto volare, 

VALENTINA
Penso che forse anche loro 
andavano cercando una smisurata ospitalità…
e come me ne avrebbero forse avute di cose da dire
su… 

LUCIANA (interviene, violenta)
Su temi altaaaaamente attuaaaaaaali quali: dio quanto cazzo sono nella merda questi nostri gioooooovani… del resto i due l’hanno dimostrato!

VALENTINA
sul capo che molle piega verso un petto qualunque in cerca di riposo

LUCIANA
O sul volo. Che se il cielo non lo abiti, il volo te lo devi procurare…

GEMMA 
Che cosa fa un carabiniere davanti a una sostanza stupefacente? Ooooohhhhhhhh! 

VALENTINA
E mi pare che la quinta risponda meglio ai comandi
mentre il buio si fa sempre più buio 
e cadono gocce come sputi 
pur restando sempre a 36
alle 23.45 esatte,
ora in cui il quadro secondo
declina
verso i più pietosi lamenti e disperati 
signori prendete i fazzoletti
che il dolore non manca!

Per inciso non vedo traccia di levitazione, figurasi di volo… mentre la musica sì, quella si innalza 
che a me mi piace quando vibra nello stomaco
che è come un vuoto d’aria da decollo
o un cazzo che statuffa

LUCIANA 
… E Dio come si innalza!
E io 
Sul corpo me li sento 
i pitch e i rond de jambes e release e i passi che Dio ha mandato sulla terra…
e ricordo all’improvviso (VA8)

VALENTINA (subito, come fosse la stessa voce)
Mentre la musica stantuffa e Dio come stantuffa

LUCIANA (ancora divertita)
io che non leggo neanche se mi paghi
ricordo un cazzo di romanzo…
che parlava di una tizia… una che quando pioveva chiudeva gli occhi e tutto le cambiava dentro e sua madre in sottofondo urlava che la vita è una stronzata
Starlet si chiamava e il suo nome le piaceva… 
Non era un film, 
Era un romanzo… cazzo. Un bel romanzo cazzo e merda (VA8)
Peccato che le storie non mi piacciono (RM3)


LUCIANA
Mi piacciono i momenti. 
Come quando spii. Non vedi tutto: spii giusto un momento, ma se sai guardare, se niente ti sfugge… 
cazzo se ne scopri di cose… 
Eh? E signora e Spadoni e merdosissima dirimpettaia ecché se non l’avessero già fatto in un film le spaccherei il cranio (RM3)

GEMMA
Mi è venuta un’idea… 
un’idea per un film tutto nostro… 


LUCIANA
Io non li chiudo gli occhi, 
tanto mia madre che la vita è una stronzata non lo urla davvero in sottofondo (RM3)

GEMMA
GLI ARISTOFATTI!

Azzurra mi ha chiamata
Che ne dite di Blu? più corto, più scuro. 
Qualcuno fa

SIEDITI

VALENTINA
Blu… che nome del cazzo!

LUCIANA
E io lo prendo… e me lo faccio scrivere sulla carta d’identità, cazzo
sulla patente, cazzo…
persino sulla tessera della biblioteca, cazzo e merda

VALENTINA
Fattelo incidere su una chiappa di culo… V2
Nel blu dipinto di blu

GEMMA
Svolta a destra, siamo quasi arrivate

INIZIO MOVIMENTO FURGONE

LUCIANA
Ce l’ho ancora il rossetto?

GEMMA
Da marchiare a fuoco quelli che bacerai stasera… 

LUCIANA
Sei fatta come una scimmia

GEMMA
Ce l’ho ancora l’ombretto? Oh? …. Oh!!!!!!!!!!!

FINE MOVIMENTO FURGONE

LUCIANA
Tanto mia madre che ne sa?
Ondeggia pacifica nel pile delle sue ciabatte e non mi spia 
cerca quello che vuol trovare, così non vede il resto… 
Cazzo e merda, se spii qualcuno non puoi perderteli i particolari… 
Io ho un segreto e lei non se ne accorge… 
Lo tengo qua… fra le tette… non dovrebbe starci scomodo… 
A volte è una scanalatura… un taglio naturale… a volte è una ferita: mi vedo sanguinare modello sacro cuore… mentre lei ondeggia decisamente pacifica nel pile delle sue ciabatte, ignara del fatto che ho un segreto che sanguina e che mi sono cambiata il nome… 
Salve bello, vorrei farmi un tatuaggio… qua sulla mela destra… 
Blu…E’ il mio nome
Avevo un nome che mi stava sul culo, 
adesso ho sul culo un nome che mi piace… 

GEMMA
Un po’ della tua lingua per favore… 
non chiedo mica la luna!

LUCIANA
Stasera ti va male … è prevista un’eclissi…bella

GEMMA
Frena! … 
Frena… devo pisciare!

LUCIANA
E invece vai…Vai…Vai!!!
mi sono rotta il cazzo di stare chiusa qua dentro…

GEMMA
E invece freni, porco cazzo… o ti piscio sul sedile… Frena!

LUCIANA
Ma non puoi pisciare dopo? 

GEMMA
Dopo è futuro e io non so esisto dopo…

LUCIANA
Questa si che è poesia… 

Più RAPIDO

GEMMA
Pisciare mentre piscia il cielo, 
fare con le formiche quello che lui fa con noi… 
affogarle goccia a goccia… Starei da Dio! Porcocazzo! fossi io Dio c’avrei una varietà di calamità naturali che il mondo sarebbe già da un pezzo sprofondato! 
Frena! Ti prego fammi affogare le formiche…

LUCIANA
Come cazzo le vedi con ‘sto buio… 

coro
V curve come spigoli 
G alle 0.17
V di una notte che scavalca la data di partenza e si rinnovva,
L ché ogni giorno di notti ne ha due
V mentre s’affaccia fra le ombre il terzo quadro
L e lo accendiamo insieme
V e insieme lo dobbiamo consumare.
come testa di zolfo su una scheggia d’abete 
C insieme
l’andiamo strofinando contro le asperità di questa bella citazione:
V Quando un vivo s’uccide
C’è gran fermento fra i vivi…

LUCIANA
Ma dove cazzo è ‘sto posto, che non si arriva più… RM3

GEMMA
E’ una vita che vuoi fare un viaggio… stai facendo un viaggio

VALENTINA
Curve accuminate. 
E la luna fatica a guadagnare terreno… 

LUCIANA
Senza non ci si incanta …

VALENTINA
Ma incantarsi non è cosa qualunque… 

GEMMA
Vomito…

LUCIANA
voglio volteggiare tarantolando il corpo… RM3
Forse così si vola… 

GEMMA
Vomito sicuramente

VALENTINA
Volare da incantati è questa la condizione

ATTACCA SUBITO, TUTTO PIU’ RAPIDO E SCARTI DI VOLUME FINO AL FINALE DI GEMMA

GEMMA 
O forse è un desiderio con cui lo stomaco non ha niente a che vedere
Che la sento che fa: tesoro mio t’incanti e poi gli fa: s’incanta, è imbambolata, s’incanta… 
io penso: ora glielo dico… 
E lei di nuovo fa: Non ti pare che s’incanti? tesoro mio, t’incanti… 
E lui fa (PAUSA DI SILENZIO) niente… In realtà non fa mai niente. 
Se l’odio di mio padre fosse polvere, vedrei mia madre scomparire sotto una coltre di lanugine e acari… vedrei gli acari che la consumano, lentamente… lentamente… 
E penso: ora glielo dico… 
Come… quella volta… pensavo che non è bianca bianca 
Io la tenevo in mano e lei le mani se le è portate al viso : 
Oh Gesù mio… dove l’hai presa?… 
Me la sono comprata con le 100 di nonna e mi è avanzato anche il resto… 
Devi buttarla via… Diglielo che deve buttarla via… 
(PAUSA DI SILENZIO)
Non è che me la sparo in vena, per ora. 
La tengo in borsa per quei momenti che non si sa mai

VALENTINA
Quando s’ammazza un vivo

GEMMA 
Gesù, ma cosa dici? La senti cosa dice? Diglielo che non lo deve dire…

VALENTINA
Fra i vivi c’è un grandissimo fermento

GEMMA
Cazzo ma è possibile che non te ne accorgi?
le tue parole sono una palla, le lanci verso di me che non muovo un passo 
siamo muri, pareti… stai giocando da sola…

LUCIANA
Figuratevi un po’ se s’ammazzano in due…

VALENTINA
Dallo stesso viadotto. 

LUCIANA
Volo verso il basso. (in meno)

VALENTINA 
Ti affacci con gli occhi chiusi e lasci che la testa pesi.

LUCIANA
E stop… E fine… 

GEMMA (SENZA PAUSA CON LA BATT. PRECEDENTE)
Una volta l’ho visto uno, mentre se la sparava in vena… Una vena guizzante, bella che ti veniva voglia di sfilarglierla dal braccio e farci una collana… 
Che bella collana… carina, veramente… e come ti sta bene su quel vestito… lo vedi che quando vuoi ti sai valorizzare…
E’ una vena mamma… 
Ah perché adesso con le vene ci fanno le collane? Ma ti sta bene, tesoro Vero che le sta bene? hai già ricominciato il gioco

VALENTINA
Quando un vivo s’ammazza fra i vivi c’è fermento… 

LUCIANA
Figuratevi un po’ se s’ammazzano in tre (DERIDENDO) accese nella notte, magari… 

GEMMA 
A forza di tenerla in borsa s’è rotto il sacchettino… 
E penso adesso glielo dico… le dico: mamma …

LUCIANA
Ci vorrebbe un viadotto…

GEMMA
Aspetta non andartene
Prova a lanciarmi una parola… 
VALENTINA (RABBIOSA E SARCASTICA)
Va bene anche un dirupo… 
GEMMA
Che ti faccio vedere come paro… Fermati ma’


LUCIANA
Allora non fermarti 

VALENTINA
Avanti… chiudi gli occhi…

GEMMA
E porco cazzo guardami…
LUCIANA
Io gli occhi non li chiudo…

GEMMA
Mica ti prendo per il culo
Come paro ti faccio vedere… 

VALENTINA
Se chiudi gli occhi è un sogno!
GEMMA
Che è un peccato lasciarle cadere così senza 
provarci, tutte ‘ste parole… 

LUCIANA
Io non voglio sognare…

GEMMA
E lancia porco cazzo (GRIDATO COME SE GRIDASSE
FRENA) Lanciaaaaaa

Rumore assordante esasperato… Frenata. Lamiere che cozzano fragorosamente. 


VALENTINA
Epilogo
LUCIANA
Epilogo
GEMMA
Epilogo
VALENTINA
E’ solo un testamento 
LUCIANA
Solo un testamento
GEMMA
Un testamento
VALENTINA
tornate a casa tranquilli
GEMMA
Tranquilli
LUCIANA
Tranquilli