EMILIA, L’AMORE E DON PIATELETO CONFESSORE
Eventuale sottotitolo
ARMADI, AMORI E DON PIATELETO CONFESSORE
Commedia Brillante
di
GIULIANO ANGELETTI
S.E. Monsignor Cerretti (vescovo)
Don Armando (segretario del vescovo)
Don Piateleto (parroco)
Suor Chantal (avvenente suora)
Suor Wanda (suora)
Antonio (falegname)
Mario (falegname)
Marcello Mazzi (marito di Emilia)
Emilia Mazzi (moglie di Marcello)
Maria Comba (donna di servizio della famiglia Mazzi)
Padre Fidelio (esorcista)
Suor Simona (segretaria dell’esorcista)
Graffiacane (voce fuori campo, diavolo socio dell’esorcista)
SCENA 1
( S.E. MONSIGNOR CERRETTI – SUOR CHANTAL)
Scena: curia vescovile Val Durasca
Musica ( canti gregoriani, il Vescovo è seduto dietro la scrivania)
Sua Eccellenza Mons. Raffaele Cerretti: ( pacato)
( Monsignore legge la posta)
Quante anime semplici, quante creature cercano il conforto del signore.
La casa di riposo, mi ha invitato …
L’ospedale Sant’ Andrea , lo visiterò tra breve, voglio dare conforto ai
sofferenti.
E questa lettera ! Il Cardinale Sua Eminenza Monsignor Romeo Pettinaroli
sicuramente vorrà invitarmi ad un suo ricevimento, o a qualche cena benefica,
che sant’uomo questo pregiatissimo figlio dei signore: adesso leggiamo.
“Pregiatissimo figlio del Signore
Purtroppo devo comunicarle,
che suor Chantal che per lungo tempo ha vissuto nella sua casa,
deve completare la sua spiritualità nella Casa del SS Cuore sita in Via
Guerzana, a Follo
a partire dalla seconda decade del mese di luglio del presente anno del signore.
S.E. Romeo Pettinaroli “
S.E. MONS. R. CERRETTI: (pacato) Suor Chantal, Suor Chantal
SUOR CHANTAL sia lodato
S.E. MONS. R. CERRETTI: sempre sia lodato
SUOR CHANTAL: mi avete cercato Monsignore
S.E. MONS. R. CERRETTI: ( prende la mano alla suora e se la mette sul cuore )
Suor Chantal, il signore vi ha chiamato a rendere il vostro servizio di sorella
in un altro luogo
SUOR CHANTAL: dove mio Monsignore
S.E. MONS. CERRETTI: poco distante da qua, a Follo, ma sapete che vista la mia
posizione non potremo vederci.
SUOR CHANTAL: il signore ci ha diviso, e noi dobbiamo accettare la sua chiamata.
S.E. MONS. CERRETTI: noi siamo suoi servi, ed ora andate a preparare le valigie
SUOR CHANTAL: vado mio Monsignore ( e toglie la mano dal cuore del prelato )
S.E. MONS. CERRETTI: io sentirò la sua mancanza
SUOR CHANTAL: Sorella Wanda mi sostituirà degnamente.
S.E. MONS. CERRETTI: (pacato) cara sorella, non sarà più come una volta.
(canti Gregoriani)
(Il Vescovo e la suora escono di scena )
SCENA 2
( MARCELLO E EMILIA MAZZI – ANTONIO- MARIO)
La famiglia Mazzi , aspetta i due operai per posizionare l’armadio in scena
MARCELLO ( camminando per il palco) cara lo facciamo mettere, qua di lato !
EMILIA no! secondo me sta bene al centro.
MARCELLO: io però lo metterei di lato.
EMILIA: al centro, risalta di più
MARCELLO: fai tu cara! Sei o non sei la regina della casa
EMILIA: e tu sei il mio re Marcello
(si baciano)
(bussano alla porta)
ANTONIO: possiamo!
MARIO: dove lo posizioniamo.
MARCELLO: fate tutto quello che vi dice mia moglie.
ANTONIO: comandano sempre le donne
MARIO: loro hanno più gusto e più senso estetico.
EMILIA: mettetelo al centro,
MARIO: avete buon gusto signora
MARCELLO: la mia Emilia, ha un grande senso estetico, se non ci fosse lei in
questa casa.
EMILIA: Marcello, smettila ... dai ...
MARCELLO: ti voglio bene.
EMILIA: anch’io, tesoro.
( i due facchini posizionano l’armadio)
MARIO: va bene qui !
EMILIA: spostatelo di un centimetro
ANTONIO: così, va bene!
EMILIA: benissimo.
(i due si preparano per uscire, però aspettano)
ANTONIO: allora noi andiamo!
EMILIA: si andate
(i due aspettano)
MARIO: veramente !
MARCELLO: ( scusandosi) chiedo scusa, ero distratto ! (e tira fuori i soldi)
MARIO: grazie dottore!
ANTONIO: arrivederci dottore, mi raccomando, se avete bisogno, noi siamo al
vostro sevizio
( i due escono di scena, Marcello apre l’armadio)
MARCELLO: quanto spazio, è stato proprio un ottimo acquisto.
EMILIA: sono proprio contenta...
(ed escono di scena)
SCENA 3
( DON PIATELETO - ANTONIO - EMILIA)
la scena si svolge in strada
(Don Piateleto passeggia per il palco con il breviario, incontra Emilia)
DON PIATELETO: (sorpreso ed interessato, con modi pacati)
Signora Emilia, come state e dove sta andando così in fretta!
EMILIA: vado a fare compere, niente di importante
DON PIATELETO : Emilia le chiedo solo un minuto
EMILIA : solo un minuto, quando sono con lei, tutto passa in secondo piano
DON PIATELETO: noto con molto piacere che ha cambiato pettinatura, complimenti
sta benissimo Emilia
EMILIA: adulatore ( e si sfiora i capelli )chiamami pure Emy
DON PIATELETO : Emy devi proprio andare a fare compere
EMILIA : per la fiera di beneficenza, e la fiera deve riuscire nel migliore dei
modi
DON PIATELETO : gioia, la fiera può aspettare
EMILIA: si penso proprio che possa aspettare … dove mi porti
DON PIATELETO : conosco un localino, fuori mano
EMILIA: ma io dovrei rientrare presto … sai mio marito
DON PIATELETO: non preoccuparti gli telefono io a tuo marito
EMILIA: Marco tu trovi sempre le soluzioni a tutto
DON PIATELETO: sono o non sono un pastore d’anime
EMILIA. E di corpi
DON PIATELEO: e tu hai un corpicino niente male
EMILIA: dai Marco finiscila … andiamo via
DON PIATELETO: si andiamo
(i due si abbracciano)
(Entra in scena Antonio esagitato, il prete e la donna fanno finta di niente)
ANTONIO: Don Piateleto! Don Piateleto! Meno male che l’ho trovato! Richetto sta
per morire… sta per morire …
DON PIATELETO: (indifferente) e allora !
ANTONIO: deve andare da lui, ha chiesto un prete
DON PIATELETO: (prendendo sottobraccio Emilia)
Ha fatto il mio nome ?
ANTONIO: no! Ha chiesto un prete
DON PIATELETO: allora cercate un prete
ANTONIO: ma lei non è un prete !
DON ANTONIO: perché non si vede !
ANTONIO : allora vada a dargli il viatico
DON PIATELETO: non posso
ANTONIO: come non può … andiamo (e prende sotto braccio il prete )
DON PIATELETO: capisco il suo stato d’animo, ma metta giù le mani
ANTONIO: (strattonandolo) andiamo … andiamo
DON PIATELETO: (perdendo la pazienza) la vuole smettere ! E metta giù le mani,
lo vede che non posso, sono impegnato …
ANTONIO: andiamo, andiamo , ormai il povero Richetto non riconosce più !
DON PIATELETO : e se non riconosce più…allora a cosa servo io!
ANTONIO: ma è sempre venuto in chiesa
DON PIATELETO: ma io non so che farci, e poi lei sapesse quanta gente va in
chiesa
ANTONIO: andiamo, andiamo
DON PIATELETO : vada lei… io non ho tempo
ANTONIO: io, devo andarci io … ed io cosa gli dico
DON PIATELETO : le dica qualcosa
ANTONIO: e cosa ?
DON PIATELETO : si di calcio le parli di calcio
ANTONIO: come di calcio
DON PIATELETO: si della Juve, della Roma, dell’Inter
ANTONIO: ma lui ha chiesto un prete
DON PIATELETO: guardi sono bravo, le voglio venire in contro
(e gli da il cappello) sembra anche di sua misura
ANTONIO : e cosa ci faccio con questo
DON PIATELETO: se lo metta
ANTONIO: (Antonio se lo prova) come mi sta !
DON PIATELETO: non male! Lei sarebbe stato un buon prete
ANTONIO: e adesso!
DON PIATELETO: adesso vada !
ANTONIO: ma Richetto vuole un prete
DON PIATELETO: ho capito! (si toglie la tonaca e la da ad Antonio)
Tenete così siete a cavallo, e si ricordi che domani la rivoglio in canonica !
ANTONIO: va bene io vado
DON ANTONIO: si vada e tenga alto l’onore della parrocchia
ANTONIO: va bene … io … allora … vado
DON PIATELETO: vada … vada …
(Antonio esce di scena)
DON PIATELETO: (rivolto ad Emy ) che palle ci mancava anche questo, adesso
andiamo …
EMILIA: si facciamo presto … prima che ritorni Antonio !
( escono di scena )
SCENA 4
(S.E. MONSIGNOR CERRETTI, SUOR WANDA, DON ARMANDO)
Scena: Curia, Ufficio Monsignor Cerretti
(canti Gregoriani)
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: sorella Wanda!
SUOR WANDA: si eccellenza, vengo subito
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: aveva chiesto udienza, sorella
SUOR WANDA: volevo dirle Eccellenza che io sono orgogliosa che il signore abbia
scelto la sua casa per completare i miei esercizi spirituali, per questo ho
pensato di farle un presente
( e gli porge un pacchetto)
S.E MONSIGNOR CERRETTI: la ringrazio per il suo dono e il signore sia con voi
SUOR WANDA: (sorridendo) sono i fioretti di San Francesco, in una edizione nuova
rilegata in cuoio pregiatissimo
S.E MONSIGNOR CERRETTI: vedo, vedo … grazie sorella, potete andare
SUOR WANDA: posso chiedere a Sua Eccellenza il permesso di aumentare il numero
delle orazioni, durante la mia penitenza
S.E MONSIGNOR CERRETTI: accordato adesso, andate ... andate
(suor Wanda esce di scena)
( Monsignor Cerretti rimasto solo apre il pacchetto getta il libro dentro il
cassetto della scrivania, sbadiglia annoiato )
Che palle!
(Entra di corsa Don Armando il suo segretario personale)
DON ARMANDO: (concitato) Eccellenza ....
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: (pacato) si calmi ... si calmi ...Don Armando, per
favore mantenga la calma.
DON ARMANDO: Eccellenza lo sa
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: e cosa dovrei sapere
DON ARMANDO: uno dei vostri parroci,
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: uno dei miei parroci
DON ARMANDO: sapesse ! mio dio sapesse!
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: e cosa ha fatto di tanto grave
DON ARMANDO: non so se posso ...
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: può ... può figliolo
(Don Armando si avvicina all’orecchio del Monsignore)
DON ARMANDO: uno scandalo
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: non ho capito
(Don Armando si avvicina all’orecchio del Monsignore)
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: non ho capito, lo dica più forte
DON ARMANDO: (ad alta voce) a Don Piateleto gli piacciono le donne
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: (ad alta voce e molto ironico) vergine santissima
bisogna fare qualcosa, e lei reverendo come se ne è accorto
DON ARMANDO: (ad alta voce) lo sorvegliavo da tempo, è sempre insieme a delle
donne
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: anche le donne sono pecorelle smarrite
DON ARMANDO: (ad alta voce) ero a Follo a dire delle orazioni nella Chiesa di
San Martinello quando ho visto che dentro il confessionale c’era Don Piateleto
che stava confessando una donna.
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: non c’è niente di male a confessare una donna
DON ARMANDO: ma la confessione durava troppo, ho visto un reggiseno volare fuori
dal confessionale
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: la pecorella avrà avuto caldo, si sarà spogliata,
oppure lei si sarà sbagliato
DON ARMANDO: no, non mi sono sbagliato, ho qui il reperto (tira fuori il
reggiseno e lo mostra)
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: (prende il reggiseno in mano) però è di pizzo e sexy (
giustificandolo ) la penitente avrà avuto troppi peccati e voleva una punizione
dura e virile
DON ARMANDO: (ad alta voce) volete sapere chi era la penitente
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: no ... non importa , no anzi si così posso andare a
trovarla anch’io
DON ARMANDO : devo dirvelo o no
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: e cosa aspettate
DON ARMANDO: (ad alta voce) era Suor Chantal
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: ( alterato) Suor Chantal, e voi non avete fatto niente
per impedirlo! ( nevoso gira per la stanza) Disgraziato convocatemi subito Don
Piateleto
DON ARMANDO: (ad alta voce) dovete cacciarlo dalla casa del signore quella
carogna, quello sciacallo, quel senza dio, dovete stracciare la sua veste e
gettarla nelle ortiche
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: (riprendendo la flemma iniziale) adesso andate ...
andate e fatte quello che vi ho ordinato
DON ARMANDO: si indagherò ... indagherò ... indagherò
(Don Armando esce di scena ripetendo sempre indagherò)
SCENA 5
( MARCELLO - EMILIA - MARIA)
Scena: casa Mazzi
(Emilia è tutta spettinata ed estasiata)
MARCELLO: ( sta guardando l’armadio appena comprato) amore ma che bell’armadio
EMILIA: è proprio bellissimo, si ... veramente
MARCELLO: adesso lo facciamo vedere a Maria
EMILIA: si ... a Maria
MARCELLO: cosa hai tesoro, mi sembri un poco assente .... sei andata a fare le
commissioni
EMILIA: non ho avuto tempo
MARCELLO: tesoro non preoccuparti, le farai domani
EMILIA: si domani
MARCELLO: Maria! Maria!
(Arriva Maria)
MARIA: eccomi signor Marcello, ha bisogno!
MARCELLO: ha visto Maria che bell’armadio !
MARIA : bellissimo (lo apre ) e come è capiente, finalmente ci sarà più ordine
in questa casa
Signora Emilia, cos’ha !
EMILIA: niente ! niente !
MARIA: Signora lei mi sembra una giumenta subito dopo che è stata coperta da uno
stallone
EMILIA: (fa l’atto di ricomporsi) non si preoccupi ! Va tutto bene Maria
MARIA: (perplessa) sarà ! (parla dell’armadio)
Certo che si potrebbe utilizzare lo scomparto di destra, per gli abiti della
signora mentre quello di sinistra per il signor Marcello, va bene...
EMILIA: per me va benissimo
MARCELLO: Maria è lei la governante di questa casa
MARIA: certo non faccio per vantarmi,ma se non ci fossi io, voi due con il
vostro disordine.
MARCELLO: lo sappiamo! Questa casa sarebbe un porcile !
EMILIA: la colpa non è mia ma di Marcello
MARCELLO: anche tu, non è che sei ordinata
EMILIA: meno male che abbiamo Maria!
MARCELLO: si tutto grazie a Maria !
MARIA: adesso se non avete bisogno di me, vado un paio d’ore da mia sorella, ci
vediamo
MARCELLO: vada Maria ! Vada
EMILIA : non si preoccupi Maria! Vada
(Maria esce di scena)
MARCELLO: guarda caso ! devo uscire anch’io ciao amore baci ... baci, rientro
tardi non preoccuparti ... baci
EMILIA: ed io devo uscire di nuovo... ho un impegno, finisco le compere ...
rientro tardi ... baci ... baci
( Entrambi escono di scena)
SCENA 6
( DON PIATELETO, DON ARMANDO)
Scena: sala d’aspetto di s.e. monsignor Gabriele Cerretti
( Don Piateleto e seduto con il breviario in mano, entra Don Armando )
DON PIATELETO: la pace sia con voi Don Armando
(Don Armando si siede vicino a Don Piateleto)
DON ARMANDO: la pace sarà con me ma non con te peccatore
DON PIATELETO: peccatore io, ci deve essere uno sbaglio ?
DON ARMANDO: tu sarai condannato e giudicato!
DON PIATELETO: condannato per che cosa ? Immagino tu saprai il perché di questa
mia convocazione, e cosi tanto urgente!
DON ARMANDO: tu hai sposato la chiesa, e l’hai tradita! Ed ora la pagherai!
DON PIATELETO : cosa avrei fatto io !
DON ARMANDO: tu vai a donne!
DON PIATELETO: io a donne! (ride)
DON ARMANDO: non ridere ! qualcuno ti ha visto e ha fatto il sacro dovere di
riferirlo al Monsignore
DON PIATELETO: qualcuno mi ha visto … provo ad indovinare?
DON ARMANDO: chi ti ha denunziato, è un’anima pie e retta.
DON PIATELETO: e chi sarà mai!
DON ARMANDO: chi l’ha fatto è un vero servitore della chiesa!
DON PIATELETO: provo ad indovinare!
(Si alza di scatto e prende Don Armando per la veste)
DON ARMANDO: prova a toccarmi ed io mi metto ad urlare, e tu finalmente dovrai
dare addio a questa veste
DON PIATELETO: brutto Giuda, figlio del demonio! Io ti ....
DON ARMANDO: io ho indagato su di te io... e brutto figlio del demonio lo devo
dire io ... e non tu
( Don Piateleto fa l’atto di schiaffeggiarlo, poi entra Suor Wanda e i due
fingono di pregare )
SUOR WANDA: Don Piateleto presto lei sarà ricevuto da S.E. Don Armando, devo
ricordarle che ha delle pratiche urgenti da sbrigare nel suo studio, prego ....
DON ARMANDO: non sembravano, tanto urgenti
SUOR WANDA: non urgenti, urgentissime, parola di Sua Eccellenza
DON ARMANDO: vado ... vado (rivolto verso Don Piateleto) tra noi due non finisce
qui !
DON PIATELETO: tiè ( e fa il segno delle corna)
SCENA 7
(S.E. MONSIGNOR CERRETTI , DON PIATELETO, SUOR WANDA)
Musica sacra( canti gregoriani)Entra Monsignore,si siede e legge il breviario,
poi tutto di un tratto si guarda attorno sospettoso, si avvicina alle porte
della curia, le apre e le richiude ... si rimette a sedere.
Si mette al centro del palcoscenico
( parte la canzone di zucchero UN KILO)
( il Vescovo balla a ritmo di rock )
Suona il campanello
(gesto di disappunto del prelato) si mette a pregare e si rimette seduto
( di nuovo canti gregoriani in sottofondo)
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: (pacato) avanti la porta del signore è sempre aperta
( Entra Suor Wanda )
SUOR WANDA: (servizievole) Eccellenza, Don Piateleto attende anticamera la
vostra santa udienza
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: (pacato) fate entrare questa pecorella e pregate il
signore che venga guidato nella retta via.
SUOR WANDA: (servizievole) si Eccellenza, pregerò il signore anche per lui …
entrate Don Piateleto ... entrate
(Don Piateleto entra sorridendo con le mani in tasca ed entrando da un pacca nel
sedere a Suor Wanda)
SUOR WANDA: (non protesta anzi) Ohh ...
( esce di scena)
(Don Piateleto si avvicina titubante al suo superiore, che si alza e gli porge
l’anello, Don Piateleto lo bacia inginocchiandosi e si mette a sedere, si siede
anche il Vescovo. Don Piateleto timoroso, tiene gli occhi rivolti verso il
basso)
MONSIGNOR CERRETTI: (paterno) io pecorella , lo ho convocato in questa povera
casa del signore, per parlarle di una mia pecorella una povera figlia del
signore che ha intrapreso la strada della santità in questa casa …
DON PIATELETO: non capisco
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: (paterno) capite ... capite
DON PIATELETO : è per caso una pecorella bionda
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: no!
DON PIATELETO: mora!
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: fuochino!
DON PIATELETO: chi sarà mai!
( Cessano i canti gregoriani, sottofondo musicale AMEN di Zucchero )
Il Vescovo si alza di scatto e feroce si getta su Don Piateleto e fa l’atto di
strangolarlo
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: (infuriato) disgraziato ... sei stato visto con suor
Chantal, io ti ammazzo, io ti scomunico, no anzi prima ti scomunico e poi ti
ammazzo ... getta questa tonaca alle ortiche... farabutto ... tu vivi lontano da
Dio ... peccatore
(il prete indietreggia)
DON PIATELETO: io non ho fatto niente ... ragioniamo
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: non hai fatto niente, ipocrita ... il cardinale mi ha
tolto Chantal e cosa mi ha dato! Mi ha mandato suor Wanda che oltre ad essere su
d’età ... è una suora, una bigotta ... una che vuole fare penitenza... ( si
avvicina alla scrivania )li vedi questi fogli ... io la voglio mandare via ...
in Nigeria, in Uganda! Da qualsiasi parte, basta che sia lontano da qua, ma il
Cardinale ha respinto la mia proposta! Chissà che santi ha lassù quella bestia
lì!
E in più mi hanno mandato un prete integerrimo, un prete che non voleva nessuno
ed ho il sospetto che il cardinale lo abbia mandato per sorvegliarmi!
DON PIATELETO: Don Armando !
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: ed in più, anche tu Marco che ti ho adottato come un
figlio, e tu come Giuda mi tradisci, andando dietro alla gonnella di Chantal
DON PIATELETO: (scusandosi) io non sapevo ! non sapevo!
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: (prendendo per la veste il parroco)
Liberami da Suor Wanda e da quel prete bigotto ed impiccione e lasciami stare
Chantal. Altrimenti io mando te in Uganda! E io posso, perchè sono un tuo
superiore ! Ed io posso!
(in quel momento, sentendo urlare entra Don Armando, vedendo i fogli per terra
entra e dice )
Madonna Santa ... cosa sta succedendo!
(cessa il sottofondo musicale rock AMEN di Zucchero ,e si sentono i canti
gregoriani)
(i due smettono di litigare e fanno l’atto di confessarsi)
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: (calmo)
Vada ... vada Don Armando questo peccatore si è finalmente redento
DON ARMANDO: (rivolto verso il cielo) Grazie Signore, in ogni caso è sempre
meglio tenerlo d’occhio
(Don Armando si segna ed esce di scena)
( cessano i i canti Gregoriani tornano in sottofondo musica rock AMEN di
Zucchero)
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: (infuriato) fai come ti ho detto
DON PIATELETO: si ! Si !
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: altrimenti io ti faccio fuori! Io ti tolgo dal giro...
io … se non mi accontenti farò in modo che tu non veda niente, neppure più una
donna!
DON PIATELETO: no questo no ! Questo no!
(cessa la musica rock e si sentono i canti gregoriani)
(in quel momento, sentendo urlare entra suor Wanda, vedendo il caos entra e dice
)
SUOR WANDA: Madonna Santissima, cosa è successo ! Eccellenza, cosa c’è stato in
questa stanza il demonio!
(il parroco e il vescovo si ricompongono facendo finta di pregare)
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: Si Suor Wanda, in questa stanza c’è stato il demonio,
ma io e Don Piateleto lo abbiamo scacciato
SUOR WANDA: ma tutto questo disordine
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: (ironico) è stata una lotta dura .... ma il bene vince
sempre
SUOR WANDA : grande è la potenza del signore
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: adesso sorella riassettate la stanza, io e Don
Piateleto usciamo
Sia Lodato
SUOR WANDA: sempre sia lodato Marco
DON PIATELETO : sempre sia lodato
SUOR WANDA: io non ti ho mai scordato
DON PIATELETO: non indurmi in tentazione
(suor Wanda esce di scena)
DON PIATELETO: (rivolto al vescovo) Raffaele a suo tempo ... non era male! Ma un
colpetto anche adesso ...
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: Don Marco non fare peccato. Noi abbiamo bisogno di
carne giovane
(il parroco e il vescovo escono di scena)
FINE 1 ATTO
2 ATTO
SCENA 1 (8)
( MARCELLO - EMILIA MAZZI - MARIA)
Scena: casa Mazzi
MARCELLO : Maria!
EMILIA: Maria !
MARIA : eccomi ... sono a vostra disposizione ... ditemi!
EMILIA : ma che meravigliosa tata abbiamo !
MARCELLO: così discreta
EMILIA: così fidata
MARIA: certo che sono fidata!
EMILIA: sei una donna d’oro, Maria
MARIA: e voi siete una coppia splendida, è un piacere poter lavorare con voi
Voi mi fate sentire come una di famiglia ...
EMILIA: lei è una donna di famiglia
MARCELLO: lei è la nostra tata, e le vogliamo bene
EMILIA: e con lei in casa siamo sicuri
MARCELLO: Maria è bravissima
EMILIA: Maria si occupa di ogni cosa
MARIA: sono contenta di lavorare per voi
MARCELLO: anche noi ... e oggi per ringraziarla le regaliamo la giornata libera,
naturalmente paghiamo noi ...
MARIA: grazie, signor Marcello
EMILIA: non deve ringraziare
MARIA: allora io vado, devo fare delle commissioni e non ho mai tempo
MARCELLO: vada … vada ... a domani mia buona Maria
(Maria esce di scena)
SCENA 2 (9)
( MARCELLO - EMILIA MAZZI )
scena: casa Mazzi
EMILIA: ( rivolta a Marcello) caro, io devo andare a fare delle commissioni
urgenti, purtroppo non ne posso fare a meno ...
MARCELLO: anch’io tesoruccio, devo andare in ufficio, e sono già in ritardo, ho
un appuntamento urgente anzi urgentissimo
EMILIA: mi pensi, quando sei al lavoro
MARCELLO: si che ti penso, sei sempre nei miei pensieri
EMILIA: però mi telefoni poco
MARCELLO: non è vero io ti telefono ogni due ore perchè io voglio sapere sempre
come sta la mia fragolina... tu piuttosto ...
EMILIA: Amorino ... io ti penso sempre, anzi non voglio neppure che tu vada in
quell’orribile ufficio.
MARCELLO: gioia, sono un’ avvocato ... il mio è un ufficio da avvocati e devo
pur andare a lavorare e guadagnare per andare d’estate in crociera, e d’inverno
a sciare.
EMILIA: io ti voglio vicino
MARCELLO: anche tu mi manchi: quando vai in ufficio, sento un logorio dentro ...
insomma mi sento morire.
EMILIA: io lavoro in banca, in un’orribile banca dove tutti sono vestiti di
grigio, sono anni che dico le solite cose alle stesse persone, che noia ... che
noia ...
MARCELLO: mi manchi !
EMILIA: anche tu tantissimo amorino
MARCELLO: adesso devo andare
MARCELLO: baci
( i due escono di scena baciandosi )
SCENA 3 (10)
( MARCELLO – SUOR CHANTAL)
Scena: casa Mazzi
(Entrano in scena Marcello e suor Chantal)
MARCELLO: finalmente siamo soli, sorella Chantal ... come siete bella
SUOR CHANTAL: non chiamarmi Sorella, chiamami topolina
MARCELLO: topolina mia, quanto ti amo
SUOR CHANTAL: anch’io ... tanto tanto
MARCELLO: siamo soli ... soli
SUOR CHANTAL: sei sicuro topino che non viene nessuno
MARCELLO: Emilia è in banca, Maria ha il suo giorno libero ... siamo soli
(E si baciano )
SUOR CHANTAL: ti voglio bene topino
(Chantal si spoglia, rimanendo in reggiseno e mutandine)
MARCELLO: ti amo topolina ... ora mettiti comoda ... vado a prenderti qualcosa
da bere
SUOR CHANTAL: no ... non sprechiamo ... il poco tempo che abbiamo, muoio dalla
voglia di strapazzarti pupetto mio
MARCELLO: anch’io ( e si sfrega le mani)
(Si sente aprire la porta)
MARCELLO: (agitato) chi può essere ! chi può essere!
SUOR CHANTAL: dio mio perdonami, ho peccato ... ho peccato, mia culpa!
MARCELLO: ma cosa ti penti a fare che non abbiamo ancora fatto niente
SUOR CHANTAL: mi pento come prevenzione
MARCELLO: ma come previeni! rivestiti
SUOR CHANTAL: si ! Si ! mio dio, mio dio
MARCELLO: no non vestirti: entra dentro ... dentro
(E la spinge dentro l’armadio e chiude)
MARCELLO: (al pubblico) è tornata Emilia! è tornata Emilia! Questo non ci
voleva: proprio adesso! si sarà dimenticata qualcosa! Devo ..devo uscire, senza
farmi vedere! non deve sospettare di niente! Tornerò più tardi a liberare
Chantal povero amore mio, chiusa nell’armadio.
(Marcello esce di scena)
SCENA 4 (11)
( EMILIA – DON PIATELETO)
scena: casa Mazzi
EMILIA: entra, entra amore mio! Non preoccuparti: siamo soli
(Don Piateleto entra e subito abbraccia Emilia)
DON PIATELETO: passerottina mia vieni qua, tra le mie braccia, non vedo l’ora di
consumarti.
EMILIA: è stata buona l’idea della beneficenza ...
DON PIATELETO: ottima, abbiamo spiazzato tutti anche quel francescone di tuo
marito
EMILIA: Marcello, poverino: basta fargli due moine e lui beve tutto
DON PIATELETO: dai andiamo, ho voglia di prenderti bella passerona
EMILIA: pazienta un attimo mio bel passerotto , vado di la a prepararmi ... sono
già calda
DON PIATELETO: vengo anch’io ... voglio vedere mentre ti prepari
EMILIA: no! Non voglio ... voglio farti una sorpresa, intanto vieni e serviti da
bere
(I due vanno nell’altra stanza, Chantal esce dall’armadio , e fa l’atto di
uscire dalla porta gira la chiave la apre poi sente il rumore dei passi, si
allarma e rientra nell’armadio. Sentendo il rumore della porta, Don Piateleto ed
Emilia si allarmano e ritornano in scena, Don Piateleto è in mutande ma con il
cappello da prete
EMILIA: mio marito! Mio marito, lo riconosco dai passi, e adesso cosa facciamo,
cosa facciamo... cosa è rientrato a fare, lui non sospetta niente, sicuramente
si sarà dimenticato qualcosa ... presto ...
DON PIATELETO: (in mutande) dove vado, dove vado ... la tonaca
(non trova la tonaca e disperato cerca un posto dove nascondersi)
EMILIA: nell’armadio ... nell’armadio ....
(Don Piateleto entra nell’armadio, entrano in casa Marcello e trova sua moglie )
SCENA 5 (12)
( EMILIA – MARCELLO)
Scena: casa Mazzi
MARCELLO: (sorpreso) Emilia amore mio cosa fai qui !
EMILIA: sono tornata a prendere (impacciata) la borsa ... Sì la borsa, mi sono
dimenticato la borsa, e sai che nella borsa c’è tutto... una donna ha tutto
nella borsa.
MARCELLO: si ma adesso tesoro cosa fai, torni al lavoro
EMILIA: e tu Marci... cosa sei venuto a fare a casa
MARCELLO: (impacciato) io mi sono dimenticato il portafogli, sai che un uomo
senza portafogli non è nessuno: dentro noi abbiamo tutto... documenti ...
patente, senza la patente dove vuoi andare
EMILIA: torni a lavorare.
MARCELLO: per forza tesoro se vuoi andare a sciare d’inverno e al mare d’estate
EMILIA: si tesorino
MARCELLO: adesso però se devi andare vai, non ho assolutamente intenzione di
trattenerti
EMILIA: anche tu Marci, vai .... sicuramente in ufficio avrai tante cause da
sbrigare
MARCELLO: si devo andare
EMILIA: vai caro, vai
MARCELLO: dopo di te
EMILIA: dopo di te
MARCELLO: certo che è un bell’armadio
EMILIA: costa ma merita
MARCELLO: ha delle belle ante
EMILIA: adesso vai ... vai che sei in ritardo
MARCELLO: ti accompagno amore
EMILIA: non serve, vai
MARCELLO: ti accompagno
EMILIA: no ... vai
MARCELLO: insisto topolina bacino
EMILIA: bacino ( e si baciano)
MARCELLO: usciamo insieme
EMILIA: va bene ma sei sempre il solito Marcello
MARCELLO: ti voglio bene
EMILIA: a volte sei pesante
MARCELLO: io ti amo
EMILIA: anch’io ti amo
(Ed entrambi escono di scena)
SCENA 6 (13)
( MARIA – SUOR CHANTAL – DON PIATELETO)
(Chantal esce dall’armadio, esce di scena rimane nell’ armadio Don Piateleto in
mutande )
( Entra in scena Maria )
MARIA: mia sorella non c’era, mi sono stufata di girare come una trottola, sono
stata al mercato ho comprato due prodotti di pulizia e poi devo mettere a posto
l’armadio nuovo,
è proprio un bell’armadio, ce ne sta di roba qua dentro ...
e poi come è fatto bene ... che ante ... è proprio un bell’armadio
adesso lo apro ...
(Maria apre l’armadio e vede un prete... esterrefatta richiude subito)
MARIA: devo essere diventata matta, ho visto un uomo in mutande con il cappello
da prete
No ... non è possibile ... non è possibile
Maria apre di nuovo l’armadio e vede il prete in mutande che le sorride
MARIA: non è possibile ... no ... no bisogna che vada a bere un goccio
(Maria esce dalla porta, il prete esce dall’altra porta
Ritorna Maria con il mattarello, apre decisa l’anta )
(Ma non vede nessuno)
MARIA: esci ... esci ... brutto ladro esci
Ma ci sono solo dei vestiti
(Maria butta fuori i vestiti)
MARIA: non c’è niente, non c’è nessuno, eppure ... eppure ... niente ... niente
I vestiti, si sono sporcati i vestiti ... devo ripulire tutto, prima che
arrivano i signori
(Maria porta via una giacca, esce dalla porta)
( Maria esce di scena)
(Entra in scena suor Chantal vestita da suora e di corsa di soppiatto si
nasconde nell’armadio)
Ritorna Maria con la giacca pulita, tentenna davanti all’armadio poi di colpo
decide di aprire e vede la suora dentro
MARIA: (gridando) No! Non è possibile
(richiude subito, si gratta la testa, si stropiccia gli occhi, si gira verso il
pubblico...)
No! Non c’è nessuno ... nessuno ... l’armadio è vuoto ... vuoto è solo la mia
immaginazione
(riapre l’anta e vede la suora che sorride)
(Maria scappa gridando)
MARIA: signora Emilia .... signora Emilia .... signor Marcello ... signor
Marcello
(esce di scena)
(dopo Maria esce di scena anche Suor Chantal)
SCENA 7 (14)
( MARIA – EMILIA - MARCELLO )
Scena: casa Mazzi
MARIA: (agitata) aiuto ... aiuto ...
(entrano Emilia e Marcello)
EMILIA E MARCELLO: che cosa ha Maria ... Maria si calmi ... si calmi
MARIA: ci sono i ladri
EMILIA: e dove sono i ladri
MARIA: c’è un prete in mutande nell’armadio, no una suora
MARCELLO: un prete in mutande ! e come fa ad esserci un prete! E una suora
EMILIA: e si un prete (e ride) un prete ... voi avete delle visioni
MARCELLO: questa non è una canonica Maria
EMILIA: a forza di andare in chiesa, le hanno lavato il cervello
MARIA: non sono pazza, le dico che ho visto un prete
MARCELLO: un uomo in mutande con il cappello da prete, Maria mi faccia sentire
l’alito
(Maria si mette da parte)
EMILIA: lei Maria ha bevuto
MARCELLO: si sente la puzza di Cognac, e anche di quello buono: quello della mia
riserva speciale.
MARIA: ne ho bevuto solo un goccio, per farmi coraggio, dovevate vederlo, era un
energumeno ed io capite, sono una donna sola illibata ed indifesa.
MARCELLO: non si preoccupi che nessuno oserà metterle le mani addosso
MARIA: in giro ci sono certi elementi, che appena vedono una bella donna
MARCELLO: quegli certi elementi ... non rischierebbero la galera con una come
voi
MARIA: cosa dite!
EMILIA: smettila Marci, Maria lei ha bevuto e vede preti in mutande da tutte le
parti.
MARIA: dentro c’è anche una suora vestita
MARCELLO: una suora vestita ! Ma siete pazza, fatevi vedere Maria: figuriamoci
se tutta la curia è dentro a questo armadio ( e ride)
EMILIA: (alterata) cosa ci faceva una suora nell’armadio!
MARIA: una suora vera. E doveva vedere come era!
EMILIA: come era la suora!
MARIA: aveva i ... era vestita di nero, sembrava ... o mio dio
MARCELLO: cosa volete che sembrava, smettete ... di raccontare fandonie, siete
ubriaca.
MARIA: io sono più sana di voi
EMILIA: sembrava una donnaccia di strada.
MARCELLO: (ironico) adesso dentro questo armadio c’è una casa chiusa!
MARIA: (alterata) adesso io apro! E vi faccio vedere
EMILIA: lei non apre!
MARIA: perché!
EMILIA: perché le ho detto di non aprire l’armadio
MARIA: ma perchè!
MARCELLO: non aprite! ho detto di non aprire
MARIA: io apro!
EMILIA: sono io che comando! Non aprite
MARCELLO: non aprite altrimenti io le do gli otto giorni.
MARIA: (alterata) non me ne importa... io apro
EMILIA: (si mette con il corpo a barriera delle ante)
No! Non aprite ... non aprite
MARIA: ma signora cosa le è preso...
EMILIA: non ... c’è nessuno qui dentro ... nessuno
MARIA: qua dentro c’è una suora
(Emilia si toglie dalla porta)
MARCELLO: una suora! Lei è pazza ... matta da legare
MARIA: io apro e poi me ne vado da questa casa.
MARCELLO: (si mette con il corpo a barriera delle ante)
Non avvicinatevi ... a questo armadio... dentro, non c’è nessuno! Nessuno!
MARIA: va bene! Va bene ora me ne vado, ma non finisce qui !
(Maria fa cenno di andare via ma rimane in scena)
(Marcello si allontana dall’armadio)
MARCELLO: (rivolto a Emilia) ormai Maria è andata fuori di testa
EMILIA: sarà l’età ...
MARCELLO: ma chi vuoi che ci sia dentro questo armadio
EMILIA: tutta la curia (e ride)
(I due si abbracciano e si avvicinano all’uscita, in quel momento Maria con il
mattarello in mano apre l’armadio , i due coniugi gridando)
NOOOOO!
(Tentano di impedirne l’apertura ma non fanno in tempo, Maria apre le ante e
dentro)
MARCELLO ed EMILIA: Non c’è nessuno, ci sono solo vestiti
MARIA: non capisco! Non capisco
(I due coniugi dopo il breve attimo di paura, si guardano in faccia e ridono per
lo scampato pericolo)
MARCELLO: avete visto, non c’è nessuno
(guarda con cura)
EMILIA: non c’è niente, solo vestiti, lei ha preso un abbaglio Maria
MARIA: ma io non capisco ... io ero sicura
MARCELLO ed EMILIA: adesso noi dobbiamo andare, buona giornata Maria e mi
raccomando
MARCELLO: non alzi troppo il gomito
(I due escono di scena dicendo e ridendo tutta la curia dentro il nostro
armadio)
SCENA 8 (15)
( MARIA )
scena: casa Mazzi
MARIA: povera me, povera me, cosa mi sta succedendo: vedo preti in mutande e
suore dappertutto.
Non capisco, io ero sicura di avere visto prima una suora e poi un prete, ma poi
era un prete o no !
Ma cosa sto dicendo! Il prete c’era e anche la suora... ne sono sicura ...
sicura ...
(Apre l’anta dell’armadio)
Adesso non c’è nessuno dentro
( tocca più volte i vestiti)
non c’è anima viva qua dentro
Ma prima! ... ero sicura ... ero sicura ...
(tira fuori una giacca)
Questa giacca va spazzolata, Marcello è proprio disordinato ...
Adesso la porto via ...
(Maria esce di scena)
SCENA 9 (16)
( MARIA – DON PIATELETO )
Scena: casa Mazzi
(Entra in scena Don Piateleto in mutande)
DON PIATELETO: ( cerca la tonaca) dove l’ho messa. Eppure era qui ... ne ero
sicuro ...
Il prete sente alcuni passi e si nasconde dentro l’armadio
Entra Maria con la giacca ( canticchiando)
MARIA: (al pubblico) ma avete visto come è venuta pulita, sarà contento il
signor Marcello, è tornata nuova. Il signor Marcello sarà un brav’uomo, ma è
disordinato, anche la signora Emilia però fa la sua parte: tuttavia sono due
persone gentili e sopratutto; innamorate. Io non ho mai conosciuto una copia
così affiatata. Quanto si vogliono bene i miei padroni.
(Maria in scena prende la giacca con cura la mette nell’attaccapanni e apre
l’anta, rimando sbigottita)
( vede Don Piateleto in mutande che sorride)
(Chiude l’armadio si stropiccia gli occhi, lo riapre lo richiude)
MARIA: non è possibile... non può essere vero ... è la mia immaginazione ...
(Riapre l’armadio di scatto, lo richiude)
MARIA: e adesso cosa faccio. Non posso più chiamare i padroni, perchè mi
prendono per pazza, ma io ho bisogno di conferme ... sapete cosa faccio ...
chiamo i due del mobilificio visto che devono stanno assemblando una cucina a
casa di Sergio Borsi ... magari dico loro che l’armadio è difettoso ... loro
vengono ... controllano tutto, e così se vedono il prete è fatta.
Adesso faccio finta di niente (canticchia) ma non mi muovo davanti a questo
mobile
SCENA 10 (17)
( MARIA – ANTONIO - MARIO )
scena: casa Mazzi
Maria chiama i due mobilieri per telefono
( i due rispondono fuori campo)
MARIA: Mario, Antonio potete venire
MARIO, (fuori campo)
Cosa vuole Maria
MARIA: venite a regolarmi l’anta dell’armadio cigola e poi c’è qualcosa
all’interno
ANTONIO:( fuori campo)
Maria non si preoccupi, veniamo ... tra una mezzoretta
MARIA: (alterata)
Mezz’ora, l’armadio è stato pagato e in contanti, voi venite subito altrimenti
chiamo Anghileri in persona
ANTONIO: veniamo, veniamo
MARIO: lasciateci il tempo di mettere due viti
MARIA: di mettere due viti ma scherziamo ... venite subito
ANTONIO: veniamo, veniamo
MARIO: andiamo da quella sclerotica, altrimenti ci sfinisce
MARIA: sclerotica a me chi di voi due ha detto sclerotica, guardate che non sono
sorda
MARIO.(fuori campo)
Nessuno di noi ha detto sclerotica ... lei ha capito male
MARIA: non sono ne scema né sorda, venite su ed entrate che la porta è aperta
ANTONIO: (fuori campo)
Adesso saliamo
MARIA: io non mi muovo di qua .... questa volta ... lo frego! Lo frego!
ANTONIO( FUORI CAMPO)
Maria, la porta è chiusa... se volete che veniamo… ci apra
MARIA: accipicchia, la porta ... vengo subito
(Maria lascia l’armadio e si appresta ad andare ad aprire la porta)
(Nel frattempo Don Piateleto esce dall’armadio e dall’altra porta esce di scena)
( Entrano i due falegnami )
ANTONIO: cosa c’è che non va nell’armadio
MARIA: è da regolare l’anta
MARIO: sicuramente sarà una cosa da nulla, prendo un cacciavite
(Si avvicinano all’armadio)
MARIA: (si allontana con fare sospettoso e prende il mattarello)
MARIO: cosa vuole fare col mattarello, noi non siamo i titolari
ANTONIO: Maria, per favore si calmi , altrimenti io me ne vado
MARIA: aprite quell’armadio e alla svelta
ANTONIO: (alterato) e adesso siamo arrivati al paradosso!
MARIO: in tutta la mia vita ne ho conosciuto di gente, sono stato a lavorare in
casa di tante famiglie: ma una come lei mi mancava.
MARIA: aprite ... e basta ... ho detto ... aprite e basta
ANTONIO: con calma! Con calma!
MARIA: l’armadio è stato pagato! Fate il vostro lavoro
MARIO: guardi che me ne vado! E mollo tutti gli attrezzi qua ...
MARIA: scusate! Aprite per favore ... ve lo chiedo per favore... aprite
MARIO: adesso va meglio (riprende il cacciavite )
ANTONIO: con le buone maniere si ottiene tutto
(i due operai aprono l’armadio Maria è pronta a sferrare il colpo)
(nell’armadio non c’è nessuno, Maria rimane delusa controlla l’armadio)
MARIO: mi sembra che l’anta chiuda bene
ANTONIO: mi sembra che sia tutto a posto
MARIA: ma dentro!
Mario guarda dentro
MARIO: tutto a posto anche all’interno
ANTONIO: non mi sembra ci sia niente di anomalo
MARIA: va bene grazie, sentivo un cigolio mentre aprivo
(Mario controlla di nuovo)
MARIO: non cigola
ANTONIO: noi andiamo
MARIA: grazie e scusate
MARIO: di niente
ANTONIO: arrivederci
(Mario ed Antonio escono di scena)
(Maria mette dentro i vestiti ed esce di scena)
SCENA 11 (18)
( IL VESCOVO CERRETTI – SUOR WANDA – DON ARMANDO-)
scena: curia vescovile
(Curia vescovile ufficio di Monsignor Cerretti)
(canti gregoriani)
(Il vescovo sta leggendo seduto dietro la scrivania)
MONSIGNOR CERRETTI: (annoiato, sbadiglia prende il breviario lo legge lo getta
sulla scrivania e lo riprende)
Non se ne può più ... in questa curia, sono circondato da bigotti, chissà cosa
starà facendo Suor Chantal ... a Follo ... in quella casa ... povera novizia ...
( Bussano entra Suor Wanda )
MONSIGNOR CERRETTI: ( scocciato) avanti è aperto
SUOR WANDA: ( con entusiasmo) Eccellenza, eccellenza ... ha sentito il Santo
Padre domenica ... ha sentito
MONSIGNOR CERRETTI: (scocciato) ho sentito ... ho sentito e allora!
SUOR WANDA: nel sentire la sua santa voco ho scritto queste cose ... e vorrei il
parere di Sua Eccellenza
MONSIGNOR CERRETTI: va bene lasci tutto qua.
SUOR WANDA: mi raccomando ... ho scritto tutto questo, Santa Rita ha dettato le
mie parole ed io sua umile scrivana io le ho solo trascritte
MONSIGNOR CERRETTI: lodi a Santa Rita, esaminerò le parole che vi ha dettato la
santa e con cura e vi saprò ridire: adesso vada sorella
SUOR WANDA: non si dimentichi, pregherò per lei
MONSIGNOR CERRETTI: vada … vada
(Suor Wanda esce di scena)
MONSIGNOR CERRETTI: (scocciato) ci mancava anche questa che vede santa Rita da
tutte le parti: (a voce alta) questa non è più una curia ma un manicomio
(Monsignor Cerretti rimasto solo mette la musica rock a tutto volume)
(Balla al centro della scena )
(Bussano: entra Don Armando senza aspettare che S.E. vada ad aprire e trova il
vescovo in pieno ballo- Monsignore vedendolo si blocca ... e )
MONSIGNOR CERRETTI: (alterato) Don Armando! Come vi permettete entrare senza
essere annunciato nella casa del signore
(la musica rock continua)
DON ARMANDO: (scusandosi) sentivo questa musica ... alta ... anzi la sento
ancora ... ed ero preoccupato
MONSIGNOR CERRETTI: preoccupato e per che cosa ( si avvicina allo stereo- si
risentono i canti gregoriani) per la musica di prima.
DON ARMANDO: la musica alta ... e quella musica che ho sentito ... porta alla
perdizione, i canti gregoriani invece portano alla santità.
MONSIGNOR CERRETTI: ( risoluto) Bravo Don Armando, lei ha fatto bene e parte del
vostro santo dovere ad intervenire ... con quella musicaccia e quelle parole
senza senso ... cantate in modo sconnesso il demonio ha tentato di corrompermi e
carpirmi l’anima, inserendo quella musica dentro i canti del nostro Santo
Gregorio illuminato da dio. Ma io ho solo finto di stare al gioco ... ascoltavo
... ma tessevo al demonio una trappola mortale ...
DON ARMANDO: (stupito) una trappola mortale!
MONSIGNOR CERRETTI: (risoluto) si uno strano gioco che vedeva il demone
sconfitto
DON ARMANDO: ed io aprendo la porta
MONSIGNOR CERRETTI: lei figlio di dio ( e si morde la mano) ha interrotto la mia
trappola.
DON ARMANDO: ma io l’ho fatto solo per il suo bene,il demonio ritornerà
MONSIGNOR CERRETTI: ma noi lo sconfiggeremo
DON ARMANDO: ma ce la faremo!
MONSIGNOR CERRETTI: sicuro
DON ARMANDO: ma senza esorcista!
MONSIGNOR CERRETTI: senza esorcista
DON ARMANDO: Il Signore è più forte dei demoni
MONSIGNOR CERRETTI: più forte! Adesso vada ! vada e sia fatta la sua volontà
DON ARMANDO: Dio è più forte dei demoni
(Don Armando soddisfatto esce di scena)
MONSIGNOR CERRETTI: ( sconsolato) anche questo! Abbiamo raggiunto il colmo...
(Il vescovo esce di scena)
SCENA 12 (19)
( SUOR WANDA – DON ARMANDO-
PADRE FIDELIO, SORELLA SIMONA )
scena: curia vescovile
SUOR WANDA: bisogna fare qualcosa per salvare l’anima a Sua Eccellenza
DON ARMANDO: e non solo, bisogna salvare anche la curia da quel prete malefico
SUOR WANDA: è vero quel prete è ...
DON ARMANDO: Don Piateleto è sempre dietro alle gonnelle, bisogna tenerlo
d’occhio, prenderlo in castagna, fotografarlo e mandarlo via dal clero
SUOR WANDA: si e bisogna cacciare anche suor Chantal ...
DON ARMANDO: io vado a Follo a coglierlo in fallo
SUOR WANDA: in fallo lo cogliete sicuro e dicono che abbia un bel pisellone
DON ARMANDO: cosa dite!
SUOR WANDA: mi perdoni Don Armando
DON ARMANDO: sorella chieda perdono al signore
SUOR WANDA: mi pento! mi pento! Però anche Suor Chantal deve pentirsi perchè è
una peccatrice
DON ARMANDO: protetta dal vescovo
SUOR WANDA: si è il suo protettore
DON ARMANDO: adesso però pensiamo all’anima del nostro Pastore
SUOR WANDA: salviamo l’Anima a nostro Vescovo nostra guida spirituale
DON ARMANDO: (gridando) Padre Fidelio ! Padre Fidelio!
SUOR WANDA:Padre Fidelio! Padre Fidelio!
Entra Frate Fidelio
PADRE FIDELIO: ( SPOT PUBBLICITARIO ) PERCHÈ MI AVETE CHIAMATO CON TANTA URGENZA
! SIETE INDEMONIATI! QUALCUNO DI VOI È INDEMONIATO! VOLETE SCACCIARE IL DEMONIO,
DA VOI STESSI, DALLA VOSTRA CASA, DALLA CASA D’ALTRI : COMPONETE IL NUMERO VERDE
666 E TUTTO SI RISOLVERÀ PAGAMENTO CON CARTA DI CREDITO. PER PRENOTAZIONI
RIVOLGERSI ALLA SEGRETERIA.
SUOR SIMONA: (in minigonna) ( SPOT PUBBLICITARIO ) SONO SUOR SIMONA DELLA
PREMIATRA DITTA “ DEMONIO VAI VIA PER UN PO’” VOLETE CHE IL DEMONIO VADA VIA PER
2 GIORNI 20 EURO, 10 GIORNI 40 EURO, 100 GIORNI 100 EURO PAGAMENTO CON CARTA DI
CREDITO
DON ARMANDO: noi vorremmo che questa casa sia liberata dal demonio per sempre
PADRE FIDELIO: per sempre mia bella suoretta non si può!
SUOR WANDA: perchè non si può
PADRE FIDELIO: figliola cara.... se noi scacciamo il demonio in maniera troppo
energica ... quello non viene più!
DON ARMANDO: il demonio deve stare nelle tenebre
PADRE FIDELIO: nelle tenebre, stacci oggi, stacci domani ... poi si stufa e
viene
DON ARMANDO: non deve più venire ... scacciatelo Padre Fidelio scacciatelo per
sempre.
PADRE FIDELIO: non si può ... è la legge di mercato!
SUOR WANDA: padre mandi via il demonio
PADRE FIDELIO: mia bella passerona, non si può ! non si può, solo a tempo ed è
solo questione di percentuali( fa il segno dei soldi)
DON ARMANDO: perchè! Ma allora è proprio un mercato
PADRE FIDELIO: mercato o no! se il mio amico Belzebù, s’incapriccia e non viene
più io rimango disoccupato. E allora addio bella vita. Voi quanto siete disposti
a sborsare
SUOR WANDA: 100 Euro, ci fate lo sconto sa noi siamo della curia
PADRE FIDELIO: curia o non curia lo sconto è morto .... lasciatemi solo
SUOR SIMONA: (in minigonna) ( SPOT PUBBLICITARIO ) SONO SUOR SIMONA DELLA
PREMIATRA DITTA “ DEMONIO VAI VIA PER UN PO’” VOLETE CHE IL DEMONIO VADA VIA PER
2 GIORNI 20 EURO, 10 GIORNI 40 EURO, 100 GIORNI 100 EURO PAGAMENTO CON CARTA DI
CREDITO
( Escono tutti di scena rimane Padre Fidelio )
SCENA 12 (19)
( PADRE FIDELIO, GRAFFIACANE(voce fuori campo )
Scena: curia vescovile
PADRE FIDELIO: satana ... ascoltami .... esci da questa casa ...
Satana, ascolta esci da questa casa ...
(non risponde nessuno)
Satana ... ascoltami .... esci da questa casa ...
(non risponde nessuno)
Qui non c’è nessuno ...e per me va bene lo stesso …
basta che pagano ...
( si mette a frugare nei cassetti sotto la radio)
E cosa sono questi!
(trova in un cassetto dei cd, di musica rock)
Zucchero, Ligabue
Questi li sequestriamo e li distruggiamo
(trova in un cassetto dei dvd, legge ad alta voce i titoli)
“ Primi turbamenti di una sedicenne”
“ le porno casalinghe”
“ suore in calore”
Questi cd li sequestriamo, li visioniamo e poi li distruggiamo
(si guarda attorno e poi furtivamente li mette in tasca)
( voce fuori campo Graffiacane )
GRIFFACANE: Padre Fidelio cosa fai!
PADRE FIDELIO: chi mi chiama, di chi è questa voce!
GRIFFACANE: lo sai benissimo chi sono, rimetti i dvd sul tavolo, non sono i tuoi
sono del vescovo, e me li deve ancora pagare!
(padre Fidelio rimette i dvd sul tavolo)
PADRE FIDELIO: vade retro satana!
GRIFFACANE: ma smettila, chi vuoi incantare! Non siamo più nel medioevo.
PADRE FIDELIO: si ma quando io pronuncio “vade retro” devi avere paura ed
allontanarti
GRAFFIACANE: io me ne vado solo quando mi hai dato la mia parte
PADRE FIDELIO: ma Graffiacane , ogni giorno che passa sei sempre più esoso: mi
hanno dato 20 EURO.
GRAFFIACANE: non si dicono le bugie, te ne hanno dato 100, per cui 50 a me, dopo
me ne vado
PADRE FIDELIO: facciamo 60 per me e 40 per te, c’è crisi
GRAFFIACANE: si e poi a Lucifero cosa gli dico, siamo in crisi anche noi
PADRE FIDELIO: in crisi! Ma cosa mi racconti! Le carceri sono piene, la
delinquenza è aumentata, in chiesa non ci va più nessuno.
GRAFFIACANE: ma poi si pentono tutti prima di morire e così mi fregano
PADRE FIDELIO: guarda che l’uomo è proprio infame ! Come sta Lucifero?
GRIFFACANE: Lucio è a letto con l’influenza!
PADRE FIDELIO: con l’influenza, questa è buona e dove l’ha presa
GRAFFIACANE: San Pietro lo ha invitato lassù per il compleanno di San Michele, e
sai: lui abituato al caldo dell’inferno : in paradiso, sulle nubi in mezzo a
quei spifferi d’aria, si è preso un febbrone che non ti dico.
PADRE FIDELIO: e adesso come sta ?
GRAFFIACANE: sta un po’ meglio! Ma adesso tira fuori la grana, che me ne vado
PADRE FIDELIO: tieni 50 Euro
GRAFFIACANE: metti i soldi nell’angolino vicino alla porta.
PADRE FIDELIO: (mette i soldi) Fatto
GRAFFIACANE: adesso strappati la veste, hai lottato con il demonio o no...
PADRE FIDELIO: ma è nuova ! così basta!
GRAFFIACANE: devi essere credibile ... fai te
(la voce di Graffiacane cessa e il diavolo va via)
PADRE FIDELIO: (a voce alta) Vade retro satana: venite figli miei, il demonio è
vinto
SCENA 13 (20)
( PADRE FIDELIO, DON ARMANDO, SUOR WANDA,
S.E.MONSIGNOR CERRETTI )
Scena: curia vescovile
(In scena Padre Fidelio, entrano Don Armando e Suor Wanda)
PADRE FIDELIO:( si rimette i dvd in tasca ) finalmente Satana ha abbandonato
questa casa
SUOR WANDA: la lotta è stata dura!
PADRE FIDELIO: massacrante, ma ho avuto la meglio
DON ARMANDO: non verrà più il maligno?
PADRE FIDELIO: per 100 giorni non si farà più vedere
(Entra S.E. Monsignor Cerretti)
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: cosa ci fate nel mio studio
DON ARMANDO: padre Fidelio è venuto a liberarvi dal demonio
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: dal demonio!
PADRE FIDELIO: è stata dura ma il bene a vinto
S.E. MONSIGNOR CERRETTI !: va bene adesso andate... la pace sia con voi
(E tutti dicono)
E con il suo spirito
PADRE FIDELIO: a proposito di spirito, vorrei confiscare quella cassa di
champagne che ho trovato nel suo studio Monsignore
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: anche quella no … volevo dire chi ha portato quella
cassa di champagne nel mio studio
DON ARMANDO: sicuramente il maligno
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: vate quello che volete, prendete quello che vi pare ma
ora andate pecorelle … sempre sia lodato
(tutti)
Sempre sia lodato
(tutti escono di scena meno il vescovo )
SCENA 14 (21)
( S.E.MONSIGNOR CERRETTI )
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: Hanno rovistato tutto, non riesco più a trovare niente
I miei dvd ... ormai non ho più un briciolo di intimità
( accende la radio si sentono solo i canti gregoriani)
Non funziona neppure la radio ...
Basta ( si alza) bisogna che corra ai ripari, e almeno cercare di salvare il
salvabile
( con un gesto di stizza esce di scena)
SCENA 15 (22)
( MARIA )
Scena: casa Mazzi
(Maria con un bidoncino di detersivo)
MARIA: ecco adesso il detersivo, lo metto qua.
(Mette il detersivo sul tavolino, prende i pantaloni e li porta di là)
SCENA 16 (23)
( MARIA – DON ARMANDO – DON PIATELETO – ANTONIO )
Scena: Casa Mazzi
1. Entra furtivo Don Piateleto, cerca la veste, non trova niente:
2. esce di scena dalla stessa porta,
3. Don Armando vede dalla porta socchiusa, il suo collega in mutande, aspetta
che esca e fa l’atto di seguirlo, in scena inciampa sul bidoncino di detersivo,
si macchia la veste ed i pantaloni.
4. Si toglie la veste e i pantaloni per vedere la consistenza della macchia.
Sente arrivare gente si nasconde nell’armadio, lasciando la veste e i pantaloni
in scena.
5. Entra Don Piateleto: vede la veste nera anche se non è la sua compiaciuto la
prende, prende anche i pantaloni ed esce di scena
6. Don Armando fa per uscire, spalanca l’anta sente delle voci e si richiude
dentro
7. Entra Maria non trova i pantaloni però prende il detersivo ed esce di scena
SCENA 17 (24)
( MARIA – EMILIA – ANTONIO )
Scena: casa Mazzi
(suonano alla porta entra Antonio)
MARIA: (va ad aprire) vengo
(Maria apre) Antonio cosa ci fa lei qua
ANTONIO: (in imbarazzo) io insomma
(entra Emilia)
EMILIA: non si preoccupi, Antonio lo ho chiamato io per un lavoretto
ANTONIO: si per un lavoretto
MARIA: un lavoretto e che lavoretto
EMILIA: ci lasci soli Maria
MARIA: va bene ho capito
(Maria esce di scena)
(rimasti soli si abbracciano, si sente arrivare gente)
EMILIA: arriva gente Antonio, nasconditi dentro l’armadio
(dentro l’armadio c’è Antonio e Don Armando in mutande)
SCENA 18 (25)
( MARIA – DON ARMANDO (nell’armadio ) – DON PIATELETO – L’IDRAULICO
(nell’armadio) – SUOR CHANTAL – EMILIA – MARCELLO, IL VESCOVO)
(sottofondo di canti gregoriani)
Scena: casa Mazzi
(entra Suor Chantal)
SUOR CHANTAL: signora Emilia arriva il vescovo
EMILIA: e sia benvenuto
(Entra il Vescovo Chantal legge le orazioni )
SUOR CHANTAL: Santa Margherita, della Guerzana ora pro nobis : Santa Martina di
Valdurasca mea culpa ... Santa Francesca di MIgliarina mea culpa ... mea culpa
(Marcello ed Emilia e Don Piateleto (con la veste sporca di Don Armando)
accompagnano il vescovo, e fanno festa a prelato)
EMILIA: Eccellenza venga, siamo quasi pronti per la fiera di beneficenza
MARCELLO: E tutto pronto, tutto a puntino merito di Don Piateleto
DON PIATELETO: merito loro Eccellenza e anche di suor Chantal
SUOR CHANTAL: il merito è del signore che ha guidato la mia mano
MARCELLO: e l’ ha guidata bene
DON PIATELETO: il signore ha guidato anche la sua toppa
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: come sarebbe a dire
MARCELLO: Suor Chantal è una santa
DON PIATELETO: il paradiso è entrato in lei
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: e com’era e che calibro aveva questo paradiso
DON PIATELETO: sublime
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: Don Piateleto chiudete quella boccaccia altrimenti la
faccio trasferire
(Don Piateleto rimane in silenzio )
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: piuttosto vi sembra il caso di andare in giro con una
veste così, sporca non avete una dignità
DON PIATELETO: purtroppo si è sporcata, e non ho avuto il tempo per cambiarmi
MARCELLO: se volete posso imprestare al nostro parroco uno dei miei vestiti
EMILIA: si caro, c’è un vestito che gli andrebbe a puntino
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: allora che aspettiamo! Muoversi!
(Marcello fa l’atto di aprire l’anta)
SUOR CHANTAL: non aprite ! Sant’Alida del Vara ora pro nobis
(Marcello nel sentire la suora si tira indietro)
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: cosa aspettate! Apro io
SUOR CHANTAL: Raffaele non aprire ! Santa Laura del Piano ora pro nobis
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: Apro io ! ed apre ...
(Tutti rimangono meravigliati, vedendo l’idraulico e Don Armando in mutande,
alcuni ridono)
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: (alterato) Don Armando si vergogni ... proprio lei in
un armadio in mutande e con un uomo .
DON ARMANDO: posso spiegare ... posso spiegare ...
(Antonio di corsa esce di scena coprendosi il viso)
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: (furioso) mi dovete delle spiegazioni
DON ARMANDO: (timoroso) io veramente
DON PIATELETO: (furioso) voi siete la rovina della Chiesa, il Santo Padre non vi
perdonerà
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: questo lo devo dire io, e adesso tutti fuori. Fate
finta di niente la festa deve continuare.
(Escono tutti si sentono in sottofondo canti gregoriani)
SCENA 19 (26)
(S.E. MONSIGNOR CERRETTI – DON PIATELETO – SUOR CHANTAL)
(Si sentono canti gregoriani, entra il vescovo si siede ... legge il breviario
Bussano entra Don Piateleto ha dei DVD)
S.E.MONSIGNOR CERRETTI: vieni Marco, senti che pace senza Suor Wanda e Don
Armando
DON PIATELETO: che pace, che spiritualità che c’è in questa casa
S.E. MONSIGNOR CERRETTI: hai portato i DVD
DON PIATELETO: si
MONSIGNOR CERRETTI: bene (li prende e li mette nell’armadio)
(Musica rock)
DON PIATELETO: ho imparato dei passi nuovi ( balla )
MONSIGNOR CERRETTI: NO! Non è così che si fa
(Finale con il vescovo insegna a ballare rock a don Piateleto)
SUOR CHANTAL: ( entra di corsa )
Ciccini ci sono anch’io
( ballano tutti e tre a ritmo di Rock )
SIPARIO