D'ALTRA PARTE, COME LE COSE
di
ROBERTO RUSSO
PERSONAGGI
HIMEM
RAM
(Scena in penombra. Tre grandi cornici di plexiglass rettangolari- con il lato
più lungo in verticale- delimitano tre spazi diversi. La prima e la seconda
cornice convergono leggermente verso il centro. Nella prima cornice una piccola
toletta con specchio e poltroncina. Nella seconda c'è solo un tappeto a terra.
Nella terza una sedia a dondolo vista di profilo. Al di fuori delle tre cornici
spostata verso destra e più avanti una sedia dallo schienale molto alto, tanto
da non poter indovinare chi vi sia seduto. Davanti alla prima e alla terza
cornice corre un piccolo muro alto una trentina di centimetri. In fondo, a
delimitare l'intera scena, un muro alto di mattoni rossi, al centro del quale ad
un'altezza notevole c'è un foro di media grandezza. Alla sommità del muro un
quadrante senza lancette. Al centro, fra i due muretti bassi, un uomo seduto per
terra consulta un'agenda. Vicino a lui un grosso sacco ed una piccola scatola
metallica. In sottofondo il "Valse oublièe" n° 1 di Liszt).
VOCE FUORI CAMPO DI HIMEM "Per te....chissà dove...lontano..."
(L’uomo illumina con un accendino l’agenda che sta leggendo)
HIMEM "L'integrato, la resistenza e il condensatore, come ricorderà l'alunno
attento, compongono il circuito a batterie..
(La fiammella si spegne, Himem la riaccende)
…..parrà allora chiaro che le resistenze regolano il flusso di elettroni sulla
base di una volontà esterna"
(Si spegne la fiammella)
Buono a sapersi. “Da qualche parte....qualcuno asciugherà qualcosa dai loro
occhi" Bisognerà fare mente locale, uno di questi giorni!
(Riaccende la fiammella e legge)
"L'esperienza ci dice che C uguale a Q fratto V è la legge di ogni condensatore
degno di questo nome ma….attenzione!..."
(Si spegne la fiammella)
Se solo qualcosa facesse rumore! Se solo la notte non fosse tanto tranquilla!
Ricorderei altro, magari qualche vecchia voce che diceva "Il tempo non s'arresta
e...qualcosa la confonde e le foglie lucenti…"
(Himem prova a riaccendere la fiammella, ci riesce dopo vari tentativi. La
fiammella si spegne definitivamente,Himem cerca di riaccenderla ma, vista
l'inutilità dei suoi tentativi, getta l'accendino lontano ed inizia ad
armeggiare nelle proprie tasche)
La notte è un'ottima occupazione. In qualche modo, tutto accade di notte, ma c’è
troppo silenzio...(ad alta voce) Notte! Bufere! “Bufere” come quel verso:
"…..e guarda alle bufere e non dà crollo, è qualcosa che a qualcuno è nota in
altezza"
Bisognerà ricostruire anche questa frase per intero..
(Accende un fiammifero e riprende a leggere)
"….E siamo così giunti al punto centrale: i circuiti integrati si compongono di
almeno due componenti elettronici: un involucro comune…”.
(E’ sorpreso, riprende a leggere come se non credesse ai propri occhi, febbrile,
in crescendo)
"L'integrazione richiede l'elaborazione di placche di silicio, adatta a formare
circuiti completi in uno spazio molto molto piccolo! La miniatura di un
circuito! Una piccola tavoletta di silicio!...”
(Si spegne la fiammella)
"Un involucro comune”: era una rima, forse un sonetto…
“Far due d'uno soltanto....chi m'è tanto lontano....”
Una piccola tavoletta di silicio che, si spera, "…asciugherà qualcosa che aveva
a che fare con gli occhi".
(Si china e raccoglie la scatola metallica che è ai suoi piedi, si rialza)
D'altra parte, le piccole tavolette di silicio possono fare miracoli "come bene
abbiam potuto sperimentare!"
(Si volta di spalle, armeggia con la scatola, fra sè pregando) "
“Ecco a oriente...bagliore su spalle ardenti!”
(La prima cornice a sinistra si illumina a giorno, dal foro nel muro filtra una
luce gialla molto intensa. Una donna è seduta presso la toletta intenta a
guardarsi nello specchio, immobile, Himem, con gesti attenti, ripone la scatola
sotto il muretto, torna poi al sacco e lo trascina proprio al centro della
scena, si ferma a guardare la sua opera)
“Coltiveremo questo piccolo segreto senza mostrare agli altri tutto quello di
cui siamo stati capaci”
(Si volta a guardare la donna)
Che ne dici? Ci vuole cautela, d'altra parte…
“…l'uccello non cova più il suo uovo dopo che lo si è toccato....”
Che meraviglia! Ricordo alla perfezione le citazioni! (perplesso) Sui versi,
invece, ci sarà da lavorare...
(Scava nel sacco con gesti veloci, estrae una sveglia e con cura le dà la
carica, poi la poggia per terra, si allontana veloce da essa e si pone in
attesa. La sveglia trilla per una decina di secondi. Himem sbircia la donna che
però non si muove. L'uomo contrariato riprende la sveglia, dà nuovamente la
carica, si pone in attesa. La donna si anima guardandosi sempre nello specchio,
toccandosi il viso. Himem veloce riprende la sveglia, la ripone nel sacco
avvicinandosi alla cornice, come a suggerire le parole)
Bonjour à tout le monde, bonjour mon ami......bonjour.......
RAM Bonjour...a tout.....mon ami.
HIMEM Ho impiegato del tempo per riordinare le cose, ma devo confessarti di
essere soddisfatto di me e della mia agenda, naturalmente.
(Ram inizia a truccarsi).
HIMEM Fu un regalo indovinato, non so come me la sarei cavata in tutto questo
tempo senza avere la possibilità di ricordare tutto quello che si deve
ricordare. E' ovvio che rammenterai quel verso, o quel proverbio, che parlava di
qualcosa che andava asciugato dagli occhi e alla fine...Comunque non è
fondamentale ricordare a tutti i costi i vecchi proverbi!
(Sfoglia la sua agenda, si siede al centro della scena, sorride)
Eppure, nonostante questa bella invenzione, ne abbiamo trascurati, di inviti!
Non te ne faccio una colpa, ma prendi, per esempio, la cara, vecchia, Mrs.
Elizabeth! Sporca, per la verità, ma decorosa. Dei suoi ultimi tre anni, ne avrà
trascorsi almeno due ad aspettarci per il tè mentre ti preparavi.
(Ram si rimira in uno specchietto come a controllare l'effetto del rossetto.
Himem si volta a guardare la donna, Ram con fastidio si toglie il rossetto,
appena messo, con le mani)
RAM E' un problema di gradazioni. Basta un tocco in più, e addio! Dicono che
questa roba si faccia con cose terribili: animali, cadaveri, feti o cose di
questo genere...Ne sai qualcosa in più, Him? Him! Sei già andato o più
semplicemente detesti che ti chiami così? (ironica) Himem! Va bene adesso? C'è
qualcosa che sia cambiato nel muro stanotte? Sai, da questa posizione non mi è
facile......
HIMEM Dovresti essere contenta di come vanno le cose. La scelta più difficile è
stata organizzarsi, ma fatta quella.....
RAM Ho avuto la sensazione che qualche mattone stesse cedendo, mi è sembrato di
sentire uno scricchiolìo questa notte. Non so se le pietre possano
scricchiolare, ma, forse, sarà l'effetto dell'umidità. Certo, è innaturale. Ma è
difficile trovare qualcosa di normale in tutta questa faccenda
(Si alza, va quasi ad appoggiarsi alla cornice e poi, dura)
Lasciami andare! Cosa ti sei messo in testa, Him!? Vuoi che i vicini guardino
dal buco e chiamino la polizia!? Ti metterai nei guai! Poi non dire che non
t'abbia avvertito!
(Stizzita va di nuovo a sedersi e riprende a mettersi il rossetto)
Certo, puoi dirmi che sono fatti tuoi…Hai sempre avuto un pessimo carattere! Hai
la testa dura, Him, troppo dura! Ma quando è troppo! Dico io: sappiamo tutti e
due che è solo una grande fandonia! Ecco, almeno, se tutto questo fosse stato
vero, non dico che mi sarei congratulata con te, ma avrei capito! Da quella
notte non sei più lo stesso, e nemmeno io...E’ evidente che non è colpa mia, sei
tu che fai e disfi...E non credere che sia tua complice! Anche il lavoro non mi
sembra un granchè. Sono solo fantasie.
(L’uomo reagisce con stizza)
HIMEM Ho lavorato con grande impegno e sai che la tecnica non è mai stata il mio
forte! Fin’ora il massimo ,per me, era stato spalare la neve, cosa che non è,
minimamente, paragonabile a tutto questo!
(Ram si alza e si guarda nello specchio molto soddisfatta)
RAM Così la smetterai di preoccuparti per Mrs. Elizabeth! Sono pronta!
(Si oscura la cornice di sinistra)
HIMEM Io no. C’è troppo buio in questa casa vuota. Ma mi sono adattato! Non era
facile, in quei giorni, accettare e vedere tanti cadere come mosche: Susan,
Burt, gli amici....Sono fantasie!? Riconosci, almeno, i miei meriti!
(Si illumina la cornice centrale, Ram è in ginocchio sul tappeto con espressione
felice, quasi infantile)
RAM Che bello Him! Devo proprio raccontartelo! Ricordi quando ieri ti ho
accompagnato al metrò? Pioveva, e tu hai sempre quella brutta abitudine di
girare senza ombrello. Proprio mentre ti allontanavi, un signore mi ha urtato,
mi ha chiesto scusa, e se ne è andato senza nemmeno guardarmi. Ho alzato lo
sguarso guardato in alto, e ho visto una villetta…Era la mia scuola! Ci andavo
all’asilo. Mi sono avvicinata al cancello. C’erano un paio di macchine
parcheggiate. Non che mi illudessi di vederci ancora dei bambini, ora non è più
una scuola, ma c’era ancora il giardino. Che strano vedere dal di fuori, dopo
tanti anni, cose che, allora, vivevo ogni giorno! La vasca dei pesci rossi, il
balcone che dava sul giardino. Non mi sarei meravigliata se, all’improvviso, mi
fossi rivista correre fra i vialetti e venire al cancello per spiare i passanti!
C’era un biglietto sul cancello: una donna era morta.
(Si appoggia alla cornice, anche Himem si avvicina)
E’ giusto morire dove una volta c'erano dei bambini?
( Si toccano le mani attraverso la cornice)
Dovrebbe esserci una zona neutra,un porto franco! E’ giusto morire dopo che si è
stati bambini!?
(Si oscura la seconda cornice, Himem resta un attimo incantato e poi si scuote e
va verso il sacco, lo solleva e sparpaglia a terra varie cose, ne verranno fuori
spazzolini da denti, cartoline, specchietti, pezzi di costruzioni di plastica,
pettini, spazzole, occhiali da sole, barattoli di crema, un organetto, Himem è
molto soddisfatto)
HIMEM Ho imparato che la fede nasce dall'imitazione. Per quanti peccati si siano
commessi, se decidi di imitare un santo, ti sarà tutto perdonato! E allora,
anche se le ore passano, anche se le stagioni ci invecchiano, se imiteremo loro
(indica gli oggetti sparsi a terra) diventeremo proprio così! Forse non subito,
col tempo. Ma il tempo non sarà più nulla. Basta organizzarsi…
(Si riaccende la cornice di sinistra, Ram si sfila la giacca, la getta con
negligenza sullo schienale della piccola poltrona, si siede e guardandosi allo
specchio inizia ad usare la matita per gli occhi. Himem si siede a terra e
inizia a toccare alcune cose, le prende, le ripone, le guarda da molto vicino e,
con alcune, cerca di formare delle improbabili pile)
RAM Dicono che Susan non stia bene. Forse si tratta di influenza, trema come una
foglia. Sarà un inverno veramente gelido. Pare che si tratti di un'epidemia,
figùrati che ha beccato anche Burt. Bel tipo quello! Pure col febbrone non
rinuncia al suo cricket! Proprio tale e quale a te: il mio eroico pantofolaio!
Non ti è sembrato che Mrs. Elizabeth puzzasse più del solito, stasera? Puzza di
cose vecchie, di quelle che si ostina a chiamare "i miei ricordi"!
(L’uomo è tutto intento a comporre una pila con uno specchietto, uno spazzolino,
ed un pezzo di costruzione)
HIMEM Il segreto è l'equilibrio....C’è un punto preciso, tutto sta a trovarlo..
(Si concentra,Ram lo guarda con sarcasmo, la pila cade, Himem è deluso)
Il problema è che sfugge sempre....
(Si concentra di nuovo, Ram ride, Himem è quasi riuscito nel suo intento, parla
eccitato sibilando)
Guarda! Eccola! Si tiene!
(La pila crolla, Himem calmo)
Non è che mi fossi illuso più di tanto, le mani sono strumenti primitivi. Ci
vorrebbe un meccanismo! Un congegno di cose! Come sai, solo le cose riconoscono
le cose, e allora tutti i pensieri si salderebbero, da soli! I frammenti, i
brandelli, tutto ricostruito!
(Ram si alza e si avvicina alla cornice)
RAM Il mio eroe del bricolage! La leggenda vivente del "fai da te"! E pensare
che, a stento, riuscivi a prepararti due uova al tegame! Him.....
(Himem si volta dall'altra parte, Ram più decisa)
Him!
(Himem resta immobile di spalle, Ram dura)
Himem! Non è questa la strada! Lasciami andare, tutto viene e se ne va, non puoi
inventarti niente!
(Himem si volta di scatto, rabbioso, ma viene anticipato dal tono deciso di Ram)
E’ solo puro egoismo! Non dire che non è così! Vedrai che quel foro nel muro si
allargherà, e verrà giù tutto! Tanto vale rimettere le lancette al quadrante....
(Himem ritorna alla pila) l
Le canzoni non t'hanno insegnato niente!? « Avec le temps …..»
(Himem continua a raccattare i pezzi cercando di comporre una pila)
HIMEM Avec le temps tout s'en va.....
RAM (smarrita) Avec le temps.....tout......
(Ram riprende la matita per gli occhi e con fare incerto inizia a truccarsi,
Himem raccoglie alcuni pezzi di costruzioni di plastica e riesce a comporre una
pila. Ram usa il fard, poi, sbigottita, urla)
RAM Him!
(Himem sobbalza e rovina proprio sulla costruzione che cade, Ram si avvicina
alla cornice)
RAM Non mettermi parole in bocca!
HIMEM Avec le temps tout s'en va.....
RAM (meccanicamente)....tout s'en....
HIMEM …tout s'en va.....
RAM (c.s.)…tout s'en va....
(Si copre il viso con le mani, la cornice si spegne, Himem ha ricomposto una
pila)
HIMEM Che ne dici? Non avrà un senso compiuto ma è già un bel passo avanti.
Pensi che per oggi possa bastare?
(Si illumina la cornice centrale, Ram seduta sul tappeto legge un libro).
RAM “Avec le temps tout s’ent va”. Significherà qualcosa che ora mi sfugge.
Intendiamoci: niente a che vedere con le poesie che mi scrivevi! Da quanto tempo
Him, perchè non ne scrivi più? Una sola poesia! Me le facevi trovare la mattina,
sul tavolo in cucina. Non è che fossero perfette, dicevi che c’erano troppe rime
baciate e te ne vergognavi un po'....
(Him si volta a guardarla)
Poi é arrivato un figlio, non avevamo più bisogno di poesie. I versi erano
diventati capelli, ginocchia sbucciate e occhi grandi ma, prima o poi, i figli
saranno troppo occupati a fare gli uomini e, allora, voglio una poesia! Ne
ricordi qualcuna? Anche se è vecchia!
(Himem scuote il capo confuso)
Anche se non è tua! Solo qualche verso da dire a queste orecchie. Gli occhi sono
troppo deboli per leggere, e le gambe sono troppo vecchie per piegarsi in
qualche ripostiglio alla ricerca di fogli che le tarme avranno già divorato!
(Himem butta le cose in un angolo, con fragore)
Furono le tarme a rosicchiare il tuo diploma, te lo ricordi? Te ne facesti una
malattia ma l'importante è avere una bella famiglia! E non dimenticare le date
di onomastici e compleanni, come fai di solito!
HIMEM Queste sono risposte per altre domande, ti stai sbagliando!
RAM Sono importanti! Non mi dire che ci sei cascato di nuovo!
HIMEM Basta!
(Si oscura la cornice centrale)
Comunque, non possiamo lamentarci. Nonostante tutto, questi sono tempi migliori.
Il peggio è passato, quante ne abbiamo superate! E forse quella notte non è
nemmeno stata la peggiore! Uno di questi giorni inviteremo i nostri figli a
pranzo. Tu preparerai per gli uomini e borbotterai come sempre. Per questa
grande scoperta, ringrazieremo la tecnica moderna prima di iniziare a mangiare.
Ci pensi? A sapere come sono andate le cose molta gente mi paragonerebbe a
Dio….Esagerati! Il motivo è molto più semplice: una piccola piastra di silicio!
(La sua attenzione è attratta da una cartolina per terra, si alza e si avvicina.
Himem intenerito raccoglie la cartolina)
Questa, invece, è archeologia. Si direbbe un documento da conservare, cose di
molto tempo fa....
"Il tempo....non s'arresta e....la confonde.....gelo la linfa.....le foglie
lucenti"
(Lascia cadere la cartolina a terra, prende la sua agenda e la penna, si siede a
terra e inizia a scrivere)
Le migliori parole, sono quelle non dette e solo pensate che non si pèrdono.
Perché, in qualche modo, appaiono sulla schiena, sulla faccia....Non si può
giudicare il dolore dalle parole che pronunciamo ma, d’altra parte, troppo
silenzio fa male.
(Si illumina la prima cornice a sinistra. Ram è in vestaglia in piedi vicino
alla toletta, ostentatamente non guarda verso Himem, appare contrariata)
RAM Non sto scherzando! All’inizio mi dicevo: “Sopportiamo!”. Pensavo: “Gli
passerà. Ha manie di grandezza” Non cambiare discorso, non parliamo di me! ti
sembra volgare parlare di soldi? E' volgare non averne o sprecarli come fai tu!
Avrei preferito che avessi un' amante. Almeno, tutti quei soldi che sprecavi,
avrebbero reso felice un'altra donna....E va bene! Non è vero! Mi avrebbe fatto
rabbia....forse di più! Ti avrei odiato! (sconsolata) La realtà è che non ce la
facciamo più. Penso che io e tuo figlio dovremmo andare per un po'....così,
tanto per chiarirti le idee...Mi sembra di essere una di quelle mogli delle
barzellette che rimproverano il marito vizioso...E' ridicolo, ti rendi conto!?
Sprecare soldi per dei quadrupedi puzzolenti!
(Si oscura la cornice, Him continua a scrivere, si ferma)
HIMEM .....le corse all'ippodromo, i cappelli delle signore, i trenches dei
signori e noi nei settori popolari. Che voglia di tirare ortaggi dopo aver
falllito una tris per poco o niente! (chiude l'agenda) Peccato che tu non abbia
avuto le mie stesse passioni! Ma non te ne faccio una colpa, quello che più mi
addolorava era vederti triste e stanca, e anche adesso ti vedo stanca…ora che il
giorno costa fatica.......
VOCE FUORI CAMPO DI RAM Ne sai qualcosa Him? C'è qualcosa che sia cambiato nel
muro stanotte?...Qualcosa di cambiato nel muro?....
(Ravvivandosi, si avvicina febbrile alla prima cornice buia)
HIMEM Brava! “ C'è qualcosa che sia cambiato......”?
VOCE FUORI CAMPO DI RAM ....cambiato nel muro stanotte? Qualche piccolo
mattone....
(Himem appare contento, e suggerisce verso la seconda cornice buia)
HIMEM “....ho avuto la sensazione che qualche piccolo mattone stesse cedendo...”
RAM ....stesse cedendo. Forse era una piccola crepa....
(L’uomo si accosta alla terza cornice buia)
HIMEM “....ma mi è sembrato di sentire uno scricchiolìo questa notte....”
VOCE FUORI CAMPO DI RAM L'inverno del '66: Burt e Susan ....
(L’uomo dà segni di impazienza)
HIMEM Non così! "…Mi è sembrato di sentire uno scricchiolìo questa notte".
VOCE FUORI CAMPO DI RAM .....e Burt non colpì e Susan si risvegliò....
HIMEM (c.s.) “....Uno scricchiolìo questa notte” Uno scricchiolìo questa notte!
VOCE FUORI CAMPO DI RAM ….mi è sembrato di sentire uno scricchiolìo questa
notte....
(Himem sollevato, con calma, ripetendo piano parola per parola)
HIMEM "Dovresti piantarla. Lasciala andare".
RAM Lasciala andare! Cosa ti sei messo in testa, Him!?
Una sola poesia! Una!
(Himem dà segni di impazienza)
“…per te veglio...faro che per sempre....è fisso....”
HIM Non ricordo, è troppo presto....
RAM “....Amore è stella ai vaganti navigli....” Him, come continuava? Una
poesia, anche vecchia....
HIMEM Non ti contenti!? Dopo tanto lavoro e tanta fatica!? E, soprattutto, dopo
una scoperta così importante!?
(Luce sulla cornice a sinistra, Ram cammina nervosamente, a braccia conserte,
appare turbata, si ferma e come a rispondere a una domanda, dura)
RAM Dovrei essere contenta!? Queste cose si fanno e si decidono in due! Cosa
avrei potuto fare? Torni la sera come un cane bastonato e che ogni cosa a questo
mondo congiuri contro di te. “Tutta la nazione ce l'ha con Himem!” E lui si
sfoga con Ram! Volevi un altro figlio? Ed eccolo sfornato! Come lo vorresti?
Biondo? Bruno? Ovviamente, sano...(gelida) Ci sono dei rischi per me e per il
bambino..Anche per lui, certo Tanto, cosa conto io!? Basta venga fuori un altro
bambolotto! Basta che il signor Himem non si spaventi troppo per i suoi malanni!
(Buio sulla prima cornice)
HIMEM Penserò io a tutto! Ogni cosa sarà perfetta! Calcolerò, progetterò!
Bisogna cominciare ad essere vecchi per apprezzare queste cose: la nostra forza
è nei figli! Per altri ottant'anni, settanta a dire poco, non finiremo. E’
meraviglioso!
(Si avvicina alla seconda cornice)
E avvertii Burt e Susan e la vecchia Elizabeth che si mise in ghingheri e quel
giorno, quasi, profumava, ricordi?
(Luce sulla seconda cornice, Ram è semidistesa a terra presso lo schermo e tende
la mano, languida e stanca)
RAM Amore, l'hai già visto? Ho un po' di mal di testa...L'anestesista è stato
bravissimo. "Signora, respiri forte, sta per nascere" così ha detto...L'hai
visto? Siediti qui, dammi la mano....Vedrai che ce la faremo! Come si dice: ogni
problema ha una soluzione....
(Himem e Ram si toccano la mano attraverso la cornice)
Siedi qui...dammi la mano “respiri forte, sta per nascere” Amore...
(Himem con improvvisa energia va verso il centro del palco)
HIMEM Amore! Affrontare il mondo senza aver paura di perdere!
RAM Siedi qui. “…respiri forte....”
HIMEM Fare una piroetta con Mrs. Elizabeth immaginandola in un campo di
mughetti!
(Si piega e compie una goffa capriola)
RAM Dammi la mano. “…sta per nascere.”
HIMEM Sfidare Burt a cricket, dargli venti punti e chiamarlo vecchio ubriacone
(Compie una seconda capriola in senso inverso)
RAM Ce la faremo! Come si dice…
HIMEM Alzare la gonna a Susan e dirle che ho visto gambe migliori!
(Compie una terza capriola)
E ridere perchè siamo immortali! Ridere senza vergogna, come scimmie!
(Quarta capriola, si stende a terra ansimando)
Fu tutto perfetto quasi quanto quel muro così compatto! Il foro si restringe
giorno per giorno, non ci troveranno! Vedi, Ram, ci sono tante piccole cose che,
a viverle, sembrano inutili ma poterle rivivere è bellissimo!
RAM Forse sono solo sogni, abbiamo solo quelli....
(Himem trae dal sacco un libro rosso con degli ideogrammi e tre monetine dorate,
le rimira, apre il libro. Lancia una prima volta le monetine)
HIMEM Vediamo un po': sette! Una linea continua
(Traccia la linea con cura su un foglio, riprende le monetine, le lancia una
seconda volta)
Avremmo dovuto conservare i libri del tempo di scuola..
(Guarda le monetine)
Sette!
(Traccia sul foglio un'altra linea continua)
….non dico proprio tutti, e non necessariamente proprio i libri…
(Lancia una terza volta le monetine)
….ma i quaderni almeno, quelli sì! Anche per renderci conto dei progressi fatti
giorno...
(Guarda le monetine, perplesso)
Sette!
(Traccia sul foglio una terza linea continua)
Avrei dovuto conservare i diari di tutti gli anni scolastici.
(Lancia le monetine una quarta volta)
E’ probabile che almeno delle facce, qualche nome, indirizzi, mi sarebbero
tornati in mente e, forse, avrei ricordato come la pensavo allora…
(Si oscura la terza cornice. Pausa, guarda le monetine)
Sei. Qualcosa si muove....
(Traccia sul foglio due piccole linee con grande cura)
Avrei ricordato qualche frase d'amore, si era spesso innamorati al tempo delle
scuole…
(Lancia le monetine una quinta volta)
Scommetto che qualche rima volgare l'avrei trovata….
(Guarda le monetine)
Sette....
(Traccia una linea continua con aria rassegnata, lancia un'ultima volta le
monetine)
Qualcuno diceva che sarebbe diventato ricco facendo buoni affari come il padre
Altri volevano partire per chissà dove. Fare conquiste, diventare eroi
famosi....
(Guarda le monetine)
Sette
(Traccia sul foglio un'ennesima linea continua, apre il libro rosso, lo
consulta, si ferma, si volta verso Ram come se fosse stato distolto, irritato)
Che c'entra! Non sottilizzare. “ Si muore anche diventando ricchi in Australia”
Certo! Ma, allora, non ci ponevamo il problema!
(Si reimmerge nella lettura del libro, confronta il foglio su cui ha tracciato
le linee e poi, trionfante legge dal libro rosso)
Responso numero tredici! "Comunanza fra gli uomini trova amore. Le cose possono
essere sempre in ristagno"
(Si illumina la prima cornice. Ram con un sorriso cattivo a braccia conserte,
ironica)
RAM E bravo Him! Pensi di aver previsto tutto, anche quello che ti sto dicendo.
HIMEM Lo faccio per te!
RAM Per te, Him solo per te! Chi ci sarà sulla grande sedia? E quella notte
chiamasti il medico o facesti finta di niente?
(Himem lascia che il libro gli cada dalle mani)
Se solo guardassi da quel foro, sul muro, vedresti persone che si muovono e
parlano, e amano e si uccidono per davvero. “Davvero”, Him! Niente si è fermato
(Himem lascia cadere le monetine come se gli filtrassero granelli di sabbia tra
le mani)
E prima o poi entreranno anche qui. Le crepe nel muro sono sempre più grandi!
(Himem a fatica, carponi si porta verso alcuni oggetti sparpagliati a terra, ne
prende qualcuno tra le mani, Ram confusa)
Nemmeno io ricordo bene le parole...
(Himem prova a mettere in ordine i pezzi come se stesse componendo un puzzle,
dopo pochi secondi con gesti scomposti e rabbiosi lo distrugge, si siede di
nuovo per terra, con il capo tra le ginocchia)
......ma so che devi lasciarmi. I figli diventano padri e via di questo passo.
Niente resta uguale,Him, niente!
HIMEM Non è vero! Molte cose restano uguali ed è meraviglioso, altre per restare
identiche peggiorano, può capitare, basta guardarsi attorno!
RAM Raccontala giusta gaglioffo! E' meraviglioso come sai inventare le cose!
HIMEM Le cose sono meravigliose! Avremmo dovuto lasciare una testimonianza per
quei momenti. Per esempio, un'istantanea! Ti metti in posa e sorridi
all'obiettivo...Una foto! E dopo tanti anni vedere sullo sfondo uno spiraglio di
luce e chiedersi: era mattina o pomeriggio? Era la luce irripetibile di un
giorno senza data....
(Si illumina la terza cornice, dal foro nel muro filtra una luce gialla. La luce
della scena è più cupa, rossastra. Sulla sedia a dondolo, in camicia da notte,
c’è Ram, sorridente, ha l’aria un po’ assonnata)
RAM E' già ora, Him? Mi sembra di aver dormito cinque minuti. E' piovuto tutta
la notte...
(Himem si alza di scatto, visibilmente agitato)
HIMEM Non ancora! Non è questa la sequenza!
(La sveglia trilla)
RAM Ho un sonno strano. Come se le palpebre ragionassero da sole...
(Si guarda la mano ponendola davanti al viso. Himem si precipita sulla sveglia
e la sbatte a terra, la sveglia cessa di trillare)
RAM Guarda come trema! Strano....Cosa sta accadendo? Anche per Susan e per Burt
mi sembra che iniziò così...sarebbe un bel guaio! A proposito: hai avuto notizie
di Susan e Burt?
HIMEM Sono domande per altre risposte!
RAM Non accade mai niente Him. Se solo riuscissi a ricordare il sogno di questa
notte!
(Himem si piega in tutta fretta per recuperare la scatola metallica,
farfugliando)
HIMEM Non era ancora tempo..
RAM Almeno questa gita in montagna è stata una novità. Mi tremano le gambe,
forse per l'emozione......
(Va al centro della scena con la scatola metallica fra le mani)
HIMEM “Sfuggono le cose....il tempo....si consuma il giorno.....”
RAM Cosa sarà Him!?
(La donna alza la mano che trema)
HIMEM Basta....
(Forte rumore metallico, si oscura la terza cornice. Himem posa la scatola
metallica e si avvicina alla terza cornice)
HIMEM Occhi negli occhi...."Per te....chissà dove!" Come faceva quel verso? Per
te sostituirei le parole alle pause, basta che tu ci sia....
(La sfiora da lontano con una carezza)
Bella, ogni cosa qui e dovunque mi ricorderebbe te; ogni cosa fuori di qui
vivrebbe più a lungo. E allora, voglio vederti! Giorno dopo giorno, vederti in
qualche modo! Sempre, fino alla fine: girarmi sul fianco, guardare in su e
vederti, fino alla fine, in qualche modo, ma mai da solo...(accenna un'altra
carezza)
Le cose mi avrebbero parlato di te, ma non mi sarebbe bastato e tu, ora, sei
ancora più bella senza dolore
(Prende la scatola metallica, e stavolta non di spalle ma di fronte aziona una
piccola levetta. Forte rumore metallico: si riaccende la terza cornice, Ram si
rianima)
RAM ....Forse qualche muscolo si è stancato di me. Il mascalzone vorrà prendersi
una vacanza....
(Alza di nuovo la mano che trema)
Guarda! E’ come il battito d’ali di una farfalla."Hello, c'è qualcuno che vuole
uscire da me?....Hello!"
(Ora è seria e dolente)
Aiutami ad alzarmi. C'è sempre qualche imprevisto a rovinare le domeniche!
L’aspettavo da tanto questa gita in montagna...Che disordine, quante carte e
quante cose fuori posto! Rimarranno così fino al nostro ritorno? Gli oggetti
pensano per noi. Non lo sospettiamo nemmeno, ma, anche al buio, quando la casa e
le finestre sono sbarrate per una lunga gita, gli oggetti si muovono, vivono e
si raccontano di noi.
(Buio sulla terza cornice)
HIMEM “Gli oggetti si muovono e vivono”....e non muoiono! E allora anche noi
saremo come le cose! Che importanza vuoi che abbia se non ridono e non piangono?
Ci sono e vivono per sempre, niente spazi vuoti, niente addii...
(Si illumina ancora la terza cornice, Ram trema visibilmente, ha sulle spalle
uno scialle, parla con voce debole, dolcemente, Himem cerca riparo dietro la
grande sedia, si copre le orecchie come se il suono di quella voce gli fosse
insopportabile)
RAM Him, ho freddo...Non ci sono coperte in questa baita. Pensi sia qualcosa di
passeggero?
(Alza la mano che trema vistosamente)
Non riesco più a controllarla, e nemmeno le gambe..Chissà quanti pasticci
combinerei in questo stato! Him, ho freddo…
(Il suo sguardo vaga alla ricerca di qualcosa, Himem esce dal suo nascondiglio e
piano guadagna il centro della scena, guarda verso Ram che continua a cercare
qualcosa con lo sguardo)
HIMEM L'inverno del '66, te lo ricordi? Non facevamo a tempo a scaldarci alla
stufa, che già i geloni ci spaccavano mani e piedi. Non te l'ho mai detto: Susan
una notte sognò di essere prigioniera in un sotterraneo. E, per quanto urlasse e
cercasse di liberarsi, i muri della cella le si avvicinavano sempre più. Le
gocce di umido le trapassavano la testa....
RAM Andrà tutto bene Him? Se mi starai vicino, passerà. Non lasciarmi! Forse è
solo l'umidità di questa casa...Mi piacerebbe riascoltare una poesia.......
HIMEM L'inverno del '66. Respiravi ed il fiato si gelava ai vetri delle
finestre. Era una domenica mattina. Burt giocava a cricket, la palla era a pochi
centimetri dal ferro: era un tiro molto facile. Pensò di equilibrare la forza
del braccio, di concentrarsi sul movimento della spalla. Distese il braccio,
alzò il capo, e lo colpì un raggio di sole, fra gli aghi di pino ghiacciati....
RAM "Dio....ogni lacrima....non ci sarà nè pianto....nè dolore....scomparso per
sempre....e nell'inverno crudo spinge l'estate....distrutte....e la bellezza è
neve e vuoto"
HIMEM L'incanto dell'inverno '66. Non ricordo una stagione più rigida! Avevo
spalato chili di neve per liberare l'accesso alla baita...
RAM "Non scolora tua bellezza non ha vanto....quel che silenzio...accoglilo chè
udir...è finezza d'amore..."
HIMEM ....entrai in casa per chiederti del sale. Eri di spalle, ai fornelli.....
RAM "E' faro che per sempre è fisso....amore è stella ai vaganti
navigli...veglio....e vegli....da me"
HIMEM .....rimescolavi nella pentola, ti voltasti e sorridevi. Il vapore ti
increspava una ciocca di capelli sulla tempia. Te lo dissi. Ridendo li toccasti,
qualche fiocco di neve cadeva dal mio giaccone sul pavimento della cucina e
diventava goccia....
RAM "Come un inverno....dolcezza dell'anno che fugge....ho provato quali
tenebre....del dicembre ovunque..."
HIMEM ....sorridevi, e sembravi contare le gocce una ad una….
(Si avvicina al sacco e ne trae alcuni oggetti)
Non è molto difficile ricostruire un puzzle: basta un po' di memoria....
RAM Hai mai paura, Him? E’ salutare avere paura...
HIMEM ....con la memoria si fanno miracoli, poche cose sfuggono....
RAM ....è salutare essere ignoranti, ma tu no Him, tu sapevi....
HIMEM …è solo questione di applicazione....
RAM Certo che sapevi! Avevi calcolato anche la gravità, i sintomi. Se ci fosse
stato un medico sarebbe potuto intervenire…
HIMEM Non c’era niente da fare! Taci!
RAM Avresti potuto avvertire qualcuno!
HIMEM Ti avrebbero portata via! L'inverno del '66, quello della grande epidemia.
Cadevano come mosche. “Encefalite letargica”, così la chiamarono. Un nome
importante! Certo, ogni giorno non facciamo altro che morire, sono piccolezze,
cosa vuoi che sia, una piccola sostanza, proprio dietro la nuca? Si chiama
dopamina. Un giorno impazzisce e tutto il resto della vita è sonno..
RAM Non lasciarmi....
(Guardando in alto, a occhi socchiusi, piano)
"Del mondo vasto...un atto ti vieto: non solcare..”
(Rialza il capo, socchiude gli occhi)
"Asciugherà....dai loro occhi...il mondo di prima"
(Abbassa il capo, deluso)
I classici, quelli almeno bisognerebbe ricordarli parola per parola. Oppure, le
canzoni che ripassi, che ascolti proprio mentre canti, tutto questo non dovrebbe
mai andare perduto…
(Alza il capo, occhi socchiusi, indicherà punti lontani in alto mentre parlerà)
Eri vestita di bianco. Già allora, mentre eravamo in posa, non mi guardavi.
Sorridevo e spiavo la tua espressione: fissavi l'obiettivo. Era la tua giornata.
Lo sposo, il giorno delle nozze, è una semplice comparsa. Ci appoggiammo alla
balaustra del lungomare, dietro di noi quattro ragazzi si preparavano ad un
altro tuffo. E poi le barche, tre gozzi...Si allontanavano o ritornavano?
(In sottofondo "Valse oublièe" No. 1 di Liszt)
La fotografia e noi, paralizzati in quella posa. Non pensare che rimpianga quel
momento, rimpiango la fotografia e quella macchina che qualcuno ha usato per
imprimerci....E dopo, piovve o continuò ad esserci il sole? I ragazzi si
rivestirono? Si alzò una mareggiata? I rematori si distesero nella barca? E' una
storia che non ci appartiene…
(Cessa il "Valse oublièe", torna verso il suo sacco, si ferma)
E’ un peccato ricordare male e non poter vedere
(Rovista nel sacco, parla ad alta voce, sicuro)
Il canto bisogna saperlo tenere bene in gola, per più tempo,sul palato. Bisogna
sentirlo premere sulla lingua, sui denti. Bisognerà fare una fotografia di ogni
canzone…
(Si ferma confuso)
"Asciugherà.....dai loro occhi...."
RAM Chi asciugherà i tuoi da adesso? Povero Him.
(Himem carponi si porta quasi sotto la terza cornice)
HIMEM La paura è passata, perchè non sorridi?
(Ram gira il viso dall’altra parte)
Adesso è possibile ragionarci sopra e valutare ogni aspetto!
(Si accomoda ancora meglio e sembra narrare)
L'inverno del '66, non ce ne è mai stato uno più rigido! Susan si risvegliò, era
convinta di essere sveglia, aprì gli occhi e cercò di saltare giù dal letto. Ma
le gambe e le braccia, e il tronco....Non la tratteneva nessuno, ma intorno a
lei c’era un sonno, non un incanto, ma una stanchezza che non sapeva spiegare.
RAM "Ma la tua estate...non si priverà su di te....l'ombra il ricco io
sono....condurre....sovente egli si guarda"
HIMEM La memoria, la senti ronzare? Burt non colpì la palla, rimase addormentato
su quel raggio di sole. Il braccio cercava ancora il colpo....Peccato! Era una
partita vinta…
RAM "Il tempo non s'arresta...la tua estate eterna....guarda alle bufere....chi
m'è tanto lontano....”
HIMEM Per te arrivò un torpore alle gambe. Avevi le braccia intorno alla testa,
eri seduta al tavolo in cucina. Ti trovai con gli occhi aperti sulla chiazza
d'acqua per terra…
Ram!
(Ram si irrigidisce, strabuzza gli occhi dall'orrore e dalla paura e urla, la
sua voce si propaga in riverbero)
RAM Himem!
(Alzandosi a fatica e camminando piano verso il sacco)
HIMEM “Dopamina”: strana parola, singolare funzionamento. E’ il motore della la
passione e del sonno...
(Con fare polemico e deciso avvicinandosi alla montagnola)
Devo studiare, informarmi, mi hai affibbiato una grande responsabilità! E non
sapevo nemmeno svitare una lampadina. Adesso conosco circuiti, integrati,
condensatori e armature di metallo! Non è che te ne faccia una colpa ma, vedi,
se riuscissi almeno ad indicarmi dei pezzi di ricambio! Non è che ce ne siano di
assolutamente appropriati! Certo, non sei di grande compagnia, tutto è
programmato: le parole, le espressioni, le pause…Ma sempre meglio così!
(Come se gli fosse giunta una domanda da Ram)
“Come il giorno e la notte”? Esatto, ti accendo proprio come si accende il
giorno. E’ un circuito completo. E così, parli, e guardi, ci sei! Come le cose
non cambino è un vero mistero! Uno spazzolino non potrà mai essere altro che uno
spazzolino, oppure come uno specchio, o come un biglietto della
metropolitana....Non muoiono le cose, non ci abbandonano, possiamo perderle,
distruggerle, ma dipenderà solo da noi
(Trae dal sacco un fiore di carta rosso, lo annusa)
Niente addii Ram, niente silenzi la sera. Come le cose, la vita per oggi…
(Con forza, abbassa la mano)
….e ancora oggi!
(Batte il piede a terra con forza)
Oggi!
(Si avvicina alla grande sedia, si inginocchia)
La speranza è che la morte non ci veda! Passeremo inosservati! Può darsi che
facendo l'appello come una maestra distratta, le sfuggano i nostri nomi! Oppure
potremo provare a guardare in un'altra direzione, sotto i banchi, oltre la
finestra, quando scorrerà il registro per interrogarci! Può darsi che ci
dimentichi, il campanello dell'uscita ci salverà!
(Piano, assorto, si alza allontanandosi dalla sedia)
Saremo salvi, almeno fino alla prossima domenica
(Accarezza piano il fiore di carta)
Svegliarsi, e sapere che è oggi! Pensare sempre ad oggi, fermi e senza cambiare
di una virgola, vivi! E per le parole, basterà registrare e sintetizzare. Così è
stato Ram, non c'era un'altra strada, non brilliamo certo per originalità nei
comportamenti, bastava uno standard di parole e di gesti, pochi impulsi, un
comando a distanza, e qualche memoria da registrare.
(Himem posa il fiore di carta per terra, si inginocchia, fa compiere alla sedia
un mezzo giro, e sulla sedia c'è Ram immobile, il capo reclinato a sinistra, gli
occhi sbarrati, pone il proprio capo sulle ginocchia di Ram, piano la mano di
Ram si anima e accarezza il capo di Himem)
RAM Bonjour mon amour, devo proprio raccontartelo: pioveva, ti allontanavi,
guardavo in alto da dove probabilmente cade la pioggia...non è più una
scuola....un biglietto sul cancello...tanto vale rimettere le lancette al
quadrante...Avec le temp...
(Himem alza il capo, prende il fiore di carta da terra, glielo porge)
HIMEM E’ la vita eterna delle cose! Bisogna superare montagne di astucci e
scatole, di cose appuntite e rotonde, per arrivare all'essenza: fili, le
resistenze! Governare con un telecomando il giorno e la notte e per sentirti
dire che mi ami, per sempre! Senza cambiamenti, senza la morte, per non restare
soli....
(Ram prende il fiore)
RAM Una sola poesia, Him! Ne ricordi qualcuna? Anche solo dei frammenti! Una
poesia, le parole....
(Himem pone il capo sulle ginocchia di Ram)
HIMEM "Per te...chissà dove....lontano..."
(Ram gli accarezza il capo)
RAM "Per te veglio e tu vegli.....”
(Himem,stupito, alza piano il capo)
HIMEM “….chissà dove da me lontano".
RAM "E' faro che per sempre è fisso....
(Himem, incredulo, gioioso, accarezza il viso di Ram)
HIMEM …..e guarda alle bufere e non dà crollo”
RAM “Amore è stella ai vaganti navigli....
HIMEM ....nota in altezza! Nel valore ignota!”
RAM "Il tempo non s'arresta....
HIMEM ....e nell'inverno crudo spinge l'estate
RAM ...e la confonde gelo la linfa, le foglie lucenti"
(Himem si alza tenendo Ram per la mano)
HIMEM "Ma la tua estate eterna non scolora......
RAM ....e non si priverà di tua bellezza”
(L’uomo le si avvicina, le mette il fiore fra i capelli)
HIMEM Non ha vanto su di te la morte, l'ombra"
RAM "Quel che amore tracciò in silenzio accoglilo...."
HIMEM Senti i frammenti che si saldano? Sono i rumori della nostra casa e di
tutto il nostro tempo: tutto ritorna a tutto.
RAM "....chè udir con gli occhi è finezza d'amore...."
(Himem si inginocchia di nuovo davanti a Ram)
HIMEM "Tu m'apprendi a far due d'uno soltanto…
RAM ....lodando qui chi mi è tanto lontano"
(La donna raccoglie il fiore dai proprii capelli.In crescendo di lirismo e di
gioia, Himem abbraccerà Ram che resta seduta, il susseguirsi dei versi sarà
rapido ed appassionato, i due alterneranno abbracci a sguardi occhi negli occhi
tenendosi le mani)
HIMEM "Il ricco io sono......
RAM …..cui beata chiave condurre può al suo dolce tesoro….
HIMEM ….ma d'aprirlo sovente egli si guarda…..
RAM ……che piacer sottil raro si sfiora"
HIMEM "Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi….
RAM ….non ci sarà più nè lutto nè pianto….
HIMEM …nè dolore, il mondo di prima…
RAM ….è scomparso per sempre"
HIMEM "Come un inverno è stata la mia assenza da te….
(Si scosta da Ram tenendole una mano)
RAM ….dolcezza dell'animo che fugge!....
HIMEM …Quali ghiacci ho provato, quali tenebre!.....
(Ram alza il braccio, nella mano ha il fiore di carta)
RAM …..E che squallore del dicembre….
(Pausa. Poi, senza tono)
....del dicembre....ovunque…
(Resta immobile con il braccio al cielo, gli occhi sbarrat. Himem la guarda
dappresso, la tocca)
HIMEM "Ti dirò uguale a un giorno..."
(Si interrompe aspettando la risposta della donna che resta immobile nella sua
posizione)
Ram!
(Le tocca le braccia a fatica prende la sporta, dissemina gli oggetti in essa
contenute alla ricerca di qualcosa)
"Ti dirò uguale a un giorno d'estate"
(Prende la scatola metallica, febbrile)
Tutto torna a tutto!
(Aziona la leva, forte rumore metallico ma la donna resta immobile, prova ancora
ma senza alcun effetto, si lascia cadere a terra con il capo tra le mani. Lo
sguardo gli cade sugli oggetti che ha disseminato, ne prende uno, lo guarda, lo
rigira fra le mani)
Perfetta., levigata. Bisognerà perfezionarsi per sperare di essere come lei.
(Si volta come a voler mostrare l'oggetto, Ram è immobile, Himem si volta,
raccatta la sua agenda e legge lentamente)
"I circuiti integrati....un involucro comune....l'integrazione avviene
elaborando placche di silicio....circuiti completi in un piccolo spazio....una
piccola tavoletta di silicio"
(Si ferma, chiude l'agenda)
D'altra parte le cose non muoiono. Consideriamo, per esempio, l'eternità del
cellophane. Le cose cambiano funzioni, ma sono sempre da qualche parte in spazi
diversi, e sempre pieni. E’ un vero mistero come le cose cambino posto, per un
trasloco o per un viaggio, eppure siano sempre, comunque, nostre. E, d'altra
parte, anche il giorno diventa notte
(Prova ad azionare l'interruttore del comando a distanza, la luce si spegne, è
fioca, sullo sfondo la sagoma pietrificata di Ram, Himem la guarda, poi si
rigira con espressione mesta)
Anche oggi il giorno si addormenta nella notte e niente è cambiato.
(Raccoglie da terra uno specchio e si guarda intensamente)
D'altra parte, come le cose non muoiano è un vero mistero.
(Fissa lo specchio e articola con voce gentile e compita, quasi dolce. In
sottofondo "Valse oublièe" n° 1 di Liszt)
Bonjour a tout le monde, bonne nuit mon amour, bonjour a tout le monde, bonne
nuit mon amour, bonne nuit....bonne nuit....
(Ad libitum, la luce si affievolisce fino a spegnersi)
FINE