LA CIOCCOLATA DI PULCINELLA
Atto unico di
Gianluca Papadia
Con:
Pulcinella
Pascal il magazziniere
Josè – il capo cucina
Teresita – la serva
Il Re di Spagna
La Regina
Guardia del Re
Ministro del Re
Stalliere
Spedizioniere
(Madrid nel 1500. Una delle tante sale del Palazzo Reale di Spagna. Sulla parete
di fondo una vetrata con una porta a vetri al centro che da sul giardino. Sulla
parete di destra e sinistra ci sono due varchi che portano ai corridoi del
palazzo. Al centro della scena un tavolo con sedie. Sulle pareti mobili di lusso
e candelabri)
PASCAL (Guarda verso destra) Sto aspettando che arrivi un mio caro amico da
Napoli…
MINISTRO (Dalla destra) Pascal, proprio a te cercavo… Abbiamo in magazzino una
sella nuova? La mia si è fatta vecchia… La pelle è tutta consumata e mi da
fastidio!
PASCAL Certo Signor Ministro! Sono arrivate le nuove selle in pelle di
coccodrillo dal nuovo mondo.
MINISTRO Bien, Bien, allora più tardi mando il mio stalliere a prenderne una.
PASCAL Va bene Signor Ministro! (Ministro esce per la destra) Devo anche
preparare la nuova sella di Sua Maestà. Quella si che è bella. E’ un regalo del
Conte Arias. E’ di pelle di leone ed è ovviamente tutta laccata d’oro. Ed è
leggera come una piuma. Tutte le altre pesano un accidente! Per metterle a
posto, ho la schiena a pezzi! Ma questo quando arriva? Mamma mia come sono
emozionato! Da quando sono a servizio dal Re di Spagna , è la prima volta che
vedo un mio conterraneo!
PULCINELLA (Dalla destra, abbraccia Pascal) – Pasqualino mio, che piacere
rivederti dopo tanto tempo. Come stai?
PASCAL Pulcinella, fatti abbracciare, è passato tanto tempo. Com’è andato il
viaggio?
PULCINELLA Non me ne parlare (In dialetto) Mamma mia e come sono stanco! E'
stato un viaggio lunghissimo! Non pensavo che la Spagna fosse così lontana...
PASCAL Ma dimmi, i miei parenti stanno bene? Parlami di Napoli.
PULCINELLA Stanno tutti bene. (In dialetto) Napoli già mi manca molto. Tu
piuttosto qui come ti trovi? Sei partito molti anni fa.
PASCAL Io sto bene, anche se Napoli manca tantissimo anche a me. Ma tu come mai
ti sei trasferito? A Napoli non ti trovavi bene?
PULCINELLA Pasqualì, io a Napoli stavo benissimo. Ma il Re non mi ha voluto! Ha
detto vai! Vai! (In dialetto) Vattene dai miei parenti in Spagna!
PASCAL (In dialetto) Come mai? Che cosa hai combinato?
PULCINELLA Niente! Solo un piccolo incidente in cucina… (In dialetto) Non è
stata colpa mia!
PASCAL Ma che cosa hai combinato ?
PULCINELLA Pasqualì… mi sono addormentato con la pentola sul fuoco.
PASCAL E nientedimeno il Re ti caccia per una zuppa bruciata?
PULCINELLA Avevo lasciato uno straccio sulla cucina. Si è bruciato pure quello!
PASCAL E nientedimeno il Re ti caccia per una zuppa e una pezza bruciata?
PULCINELLA Dallo straccio, le fiamme sono arrivate ad una tenda. Si è bruciata
pure quello!
PASCAL E nientedimeno il Re ti caccia per una zuppa, una tenda e una pezza
bruciata?
PULCINELLA Dalla tenda le fiamme sono arrivate…
PASCAL (Interrompendolo) Pulcinè… si è salvato qualcosa in quella cucina?
PULCINELLA Niente! (In dialetto) E’ bruciato tutto! Per poco non sono morto
anche io! Mi sono svegliato perché faceva troppo caldo
PASCAL Vabbè comunque è stato un incidente. Un errore di distrazione. Ma tu non
mi scrivesti che lavoravi alle cantine reali?
PULCINELLA Hai detto bene, Pasqualino mio, lavoravo… Ma poi per colpa di un
incidente…
PASCAL Un altro?
PULCINELLA Si, ma solo un piccolissimo errore di distrazione… (In dialetto) Non
è stata colpa mia!
PASCAL Sentiamo cosa altro hai combinato!
PULCINELLA Stavo lavando le botti. Mi sono addormentato con l’acqua aperta…
PASCAL E nientedimeno il Re ti caccia per una cantina allagata?
PULCINELLA Le botti piene si sono rovesciate!
PASCAL Quante botti ?
PULCINELLA Tutte!
PASCAL Tutte le botti della vendemmia di quell’anno?
PULCINELLA E quelle dell’anno precedente!
PASCAL Due anni persi! Ma chi ti ha messo in quella cantina? Tu non eri stato
preso come stalliere?
PULCINELLA Hai detto bene, Pasqualino mio, ero stato preso… Ma poi per colpa di
un piccolo incidente…
PASCAL Ma che dici? Disgraziato che non sei altro. Hai combinato dei casini pure
nella stalla?
PULCINELLA Si, ma niente che pensi tu… (In dialetto) Non è stata colpa mia! Non
avevo chiuso bene il recinto… Mi sono addormentato e…
PASCAL (Interrompendolo) Pulcinè… non mi dire che hai fatto fuggire “El Pibe de
Oro” pecchè…
PULCINELLA (Interrompendolo) Pure “Sophia” e “El Pocho Loco”
PASCAL Pure “Ass e baston”?
PULCINELLA Pure “Stelletella”
PASCAL (Furioso) Tutti li hai fatti fuggire?
PULCINELLA No! “Soprammobbile” no. “Soprammobile” è rimasto! Te lo ricordi a
“Soprammobile”?
PASCAL Certo che me lo ricordo! L’abbiamo chiamato così, perché non usciva mai
dal recinto! Comunque, sei fortunato se dopo questi tre episodi, il Re ti ha
mandato in Spagna. Io ti avrei ucciso.
PULCINELLA Quello, il Re, a me mi voleva bene. Mi ha pure perdonato… Se non
fosse stato per quel piccolo problema con l’ambasciatore francese…
PASCAL (Interrompendolo) Pulcinè… Che stai dicendo? Cosa hai combinato con
l’ambasciatore?
PULCINELLA Niente! (In dialetto) Non è stata colpa mia! E’ stato lui che è
passato sotto al lampadario mentre io lo stavo pulendo…
PASCAL (Interrompendolo) Pulcinè… Tu hai fatto cadere un lampadario in testa
all’ambasciatore francese ?
PULCINELLA (In dialetto) Pesava un accidente! Non so riuscito a tenerlo.
PASCAL (In dialetto) Cosa ne è stato di quel povero uomo?
PULCINELLA (In dialetto) Non si è fatto niente! Solo tre costole , un braccio e
tutte e due cosce rotte!
PASCAL Tu sei un pazzo! Anzi no, il pazzo è stato chi ti ha messo a fare quel
lavoro!
PULCINELLA E’ stata una mia iniziativa! (In dialetto) Visto che nessuno mi
voleva far lavorare…
PASCAL Grazie! (In dialetto) E chi ti pigliava a lavorare dopo quello che avevi
combinato? Ma queste cose non me le avevi scritte! Io come faccio a
raccomandarti, (in dialetto) tieni queste referenze!
PULCINELLA Pasqualì non mi abbandonare pure tu. Io se faccio bene qui, può darsi
che il Re a Napoli mi piglia un’altra volta. E poi io qui non conosco a nessuno.
Qui è pieno di spagnoli! (Sottovoce) E a me questi spagnoli non mi piacciono
neppure!
PASCAL Ma come faccio? Qui se qualcuno scopre la fama che ti sei fatto a Napoli,
ci cacciano a tutti e due.
PULCINELLA Ti prego, Pasqualì, starò molto attento! Fammi lavorare con te al
magazzino.
PASCAL Al magazzino? Ma io non posso prendere nessun aiutante. Devo trovare
qualche altra cosa. Ma… Pulcinè se ti trovo un posto , devi promettermi che non
fai guai!
PULCINELLA Te lo giuro!
PASCAL Fammi pensare…
PULCINELLA Pasqualì, trovami un posto nelle cucine. Prima di venire qui, ci sono
stato, ed ho ho visto un angelo…
PASCAL Un angelo?
PULCINELLA Si. La più bella ragazza di tutta la Spagna. E’ così bella che mi
sembra una napoletana. E devi vedere che voce che aveva… Cantava come un
usignolo…
PASCAL Teresita!
PULCINELLA Teresina…anche il nome sembra napoletano!
PASCAL Se vuoi lavorare in cucina, allora devo parlare con Josè, il capo delle
cucine.
PULCINELLA Parla con chi vuoi tu, basta che io sto con Teresina.
PASCAL Io ora vado a parlare con Josè, tu aspettami qui. A proposito, come te la
cavi con lo spagnolo?
PULCINELLA – Io parlo meglio lo spagnolo che il napoletano!
PASCAL (Indicando uno dei due varchi sulla sinistra) Mettiti lì. Se viene
qualcuno che vuole andare in magazzino, digli di aspettare…che io subito
ritorno. (Esce per la destra)
PULCINELLA Vai, vai, stai tranquillo. Che qui ci sto io.
STALLIERE (Entra dalla destra e vuole prendere il varco che Pulcinella sta
ostruendo. Cerca di superare Pulcinella che non lo fa passare) Togliti hombrè,
devo andare in magazzino.
PULCINELLA No Pascal è uscitos. Torna subitos…
STALLIERE Ma io non posso attiendere. Devo ritirar urgentiemente una sella per
il Ministro della Guerra.
PULCINELLA Ministro della guerra? E che ci vuole? La vado a prendere io. Tu
aspetta aqui! (Esce per la sinistra)
STALLIERE (Urlando verso sinistra) Sbrigati, hombre, che il Ministro non puo
attiendere!
PULCINELLA (Rientra dalla sinistra recando la sella del Re che porge allo
stalliere) Questa color oro , leggera come una piuma, deve essere del tuo
Ministro.
STALLIERE Grazie. Vado subito a sellar il cavallo del Ministro. (Esce per la
destra)
PULCINELLA Chissà Pasqualino come sarà contento quando saprà che ho svolto bene
il suo lavoro. Ma non glielo dico, gli faccio una sorpresa. Al posto della sella
gli lascio un bel biglietto. (Recitando) “Caro Pasqualino, questa sella, l'ho
consegnata io personalmente al Ministro della Guerra. Firmato. Tuo Pulcinella”
(Esce per la sinistra. Jose’ e Teresita entrano dalla destra)
JOSE' Che fortuna che abbiamo avuto noi spagnoli a trovare questo Cacao... Certo
Cristoforo Colombo, nelle Americhe ha trovato tante spezie nuove, ma il Cacao è
la cosa più buona che ha portato da laggiù. Al Re di Spagna piace tantissimo...
E noi per tenercelo buono prepariamo tanta cioccolata!
TERESITA Vado a vedere se i semi sono pronti. (Esce in giardino)
(JOSE', da dentro, e TERESITA, da fuori, intonano una canzoncina) JOSE' E Prendi
i semi e mettili al sole,
TERESITA toglili solo quando saranno essiccati,
mettili dentro un mulino a due mole,
fino a quando non li avrà macinati.
Sciogli tutto in acqua di fiume,
aggiungi pure un po' di cannella,
mescola bene con delle piume,
smetti solo se la crema è già bella.
Il peperoncino ora devi versare,
se è piccante non devi temere,
aggiungi del pepe senza pensare,
che la cioccolata è pronta da bere.
TERESITA (Rientra recando dei semi in un pugno. Allarmata) Gli uccelli hanno
mangiato tutti i semi! (Mostrando il pugno) Sono rimasti solo questi.
JOSE' (In preda al panico) Cosa??? (A Teresita) Vai in cucina a preparare la
cioccolata per il Re con questi pochi semi, io devo subito chiederne altri a
Pascal in magazzino. (Teresita esce in giardino)
PASCAL (Entra da destra) Josè, Josè, ah… sei qui!
JOSE' Pascal! Proprio a te cercavo!
PASCAL Davvero?
JOSE' Stavo venendo da te per chiederti un favore…
PASCAL Davvero?
JOSE' Ma dimmi, tu perché mi cercavi?
PASCAL Ah… Niente… Niente… Tu piuttosto, cosa volevi chiedermi?
JOSE' Devi farmi un grosso favore…
PASCAL Chiedi pure…
JOSE' Ti ricordi che mi dicesti che il carico di Cacao arriva la prossima
settimana?
PASCAL Si… E allora?
JOSE' Gli uccelli hanno mangiato tutti i semi!
PASCAL E allora?
JOSE' Ti ricordi che il Re vuole mandare quel carico di Cacao al Conte Arias per
ringraziarlo del suo regalo.
PASCAL Certo! Il carico parte questa notte stessa.
JOSE' Ecco, bravo! Se tu rimandi questa spedizione, io ho ancora dei semi a
disposizione per il nostro Re!
PASCAL Tu mi vuoi dire che vuoi tenerti il Cacao del Conte?
JOSE' Si! Le due casse che sono nel tuo magazzino.
PASCAL Ma non posso… E’ già tutto pronto. La bolla , i registri…
JOSE' Dai Pascal! Non posso rimanere senza Cacao per una settimana. Fammi questo
favore!
PASCAL Non lo so… Devo annullare la bolla, falsificare i registri…
JOSE' Pascal! Ti prego! Chiedimi qualsiasi cosa in cambio, ma fammi questo
favore.
PASCAL Qualsiasi cosa?
JOSE' Qualunque cosa!
PASCAL Josè, c’è un mio amico, persona molto fidata, che è appena arrivato da
Napoli. Sai ,lui è nuovo di qui, non conosce nessuno, sta cercando un lavoro…
JOSE' E qual è il problema? Mandalo da me. Tu mi dai il Cacao del Conte ed io
prendo il tuo amico come aiutante…
PASCAL (Stringendogli la mano) Allora affare fatto, Josè! Ti mando subito il mio
amico. Aspettalo qui! Tu manda qualcuno a prendere le casse del Conte. Quando
viene lo spedizioniere, gli dico che abbiamo rimandato la consegna...(esce per
la sinistra)
JOSE' (Cantando sulla musica de La puntura di Pippo Franco) Ed il cacao è mio, è
mio, e perciò, io al Conte non lo do... Ed il cacao è mio, è mio, e perciò, io
al Conte non lo do... Il Conte può aspettare. Io invece no. L’ultima volta che
mi è finito il cacao, il Re voleva sbattermi in galera e buttare via la chiave.
(Cantando) Ed il cacao è mio, è mio, e perciò, io al Conte non lo do... Ed il
cacao è mio, è mio, perciò, io al Conte non lo do... (Parlando tra se e se) Per
fortuna il Nuovo Mondo è pieno di piante di Cacao... E pensare che quando
Colombo portò i primi semi, la cioccolata non piaceva a nessuno... Adesso invece
piace a tutti. Tranne alla Regina. Dice che è troppo amara... Ma questo il Re
non lo sa... Del resto, basta che piace a lui...
PULCINELLA (Dalla sinistra) Buongiorno buon uomo , siete voi Josè?
JOSE' Io soy Josè Julio Hernandez Manuelito de la Compostela Adelante Batista
Moreno...
PULCINELLA (Al pubblico) Ma mi ha dato pure l'indirizzo? (A Jose’) Io sono
l'amico di Pasualino...ehm ehm l'amico di Pascal. Io soy... ehm... ehm... Io
soy... Puccio d'Aniello dei Polli Pulcini di Acerra nel Regno delle Due Sicilie
del Golfo di Napoli (pausa) virgola della penisola italica che sta dopo la
Francia e sotto l'Austria (pausa) ma gli amici mi chiamano Pulcinella.
JOSE' Mucho piacer.
PULCINELLA El piacer è todo mio.
JOSE' Ma sentiamo... Cos'è che sai fare? Cucinare, lavare, affettare, pulire,
stufare, lessare, passare, sminuzzare, sbattere, bollire? In cucina come te la
cavi? Col cibo, ecco, col cibo che ci fai?
PULCINELLA Col cibo? (In dialetto) Me lo mangio!
JOSE' Spiritoso... Vabbè qualcosa da farti fare , troveremo... Ora devo andare
da Pascal a prendere delle casse... Tu aspettami qui (esce per la sinistra)
PULCINELLA Casse? Ed io che pensavo che in cucina non si facesse nessun lavoro
pesante... Speriamo bene... Vuoi vedere che qua devo lavorare? (In dialetto) Io
non sono abituato... A me, che ne so? mi piacciono i lavori di concetto. I
lavori leggeri. I lavoretti!
TERESITA (Entra dal giardino, cantando) Besame, Besame mucho, como si fuera esta
noche la ultima vez...
PULCINELLA (Al pubblico, in estasi) Che voce sublime, che voce di angelo.
TERESITA (Vedendo Pulcinella) E tu chi sei?
PULCINELLA Pulcinella, per servirla. Sono il nuovo aiutante di Josè.
TERESITA Io soy Teresita Consuelo Manola de Puerta del Sol de Santa Saragozza
dei vicos dei Quertieri Spagnoli
PULCINELLA - (Al pubblico, in dialetto) Questa ha pure il CAP e il Comune di
residenza!
TERESITA Da donde vieni?
PULCINELLA Da napoli.
TERESITA Napoli? (Si avvicina a Pulcinella, sensuale) Io adoro la pizza. Io amo
la pizza. Me gusta mucho. (In dialetto) Io esco pazza per un pezzo di pizza! E
tu? Tu sai fare la pizzas?
PULCINELLA (In falsetto dall'eccitazione) Io? (Si schiarisce la voce, in
dialetto) Io sono il re della pizza! La pizza l'ho inventata io!
TERESITA Io soy mui feliz! Devo subito dirlo a Jose’, il Regno di Spagna ha
finalmente un pizzaiolo!(esce dalla sinistra)
PULCINELLA (In dialetto) Io non ho mai fatto una pizza in vita mia! Vabbè ma che
ci vuole? Un po' di farina , un po' di acqua, un po' di lievito, un po' di
olio... E se ci riesco Teresina sarà mia! (In dialetto) E quando ci riesco? Io
non so fare manco un uovo sodo...Devo dire a Josè che non sono un pizzaiolo.
JOSE’ (Dalla sinistra seguito da Teresita. I due recano due casse che poggiano a
terra. Teresita esce nel giardino) Uff... Come pesano queste due casse. (A
Pulcinella) Teresita mi ha detto che sei un piazziolo? Perché non me l'hai detto
subito?
PULCINELLA Proprio di questo volevo parlarti... Teresina ha capito male...
JOSE’ Hai ragione, quella donna, quando sente la parola pizza, non capisce più
niente. Per un pezzo di pizza farebbe di tutto!
PULCINELLA (In falsetto dall'eccitazione) Tutto? (Si schiarisce la voce, in
dialetto) Tutto?
JOSE’ Cos'è che non ha capito, Teresita?
PULCINELLA Niente! Ha capito tutto! Sono un pizzaiolo!
JOSE’ Bene, bene, domani qui ci sarà una festa e voglio fare una sorpresa al Re.
Ai suoi ospiti, offriremo la pizza! Vado subito a chiamare un muratore, dobbiamo
far costruire un forno nuovo! (Uscendo per la destra) Un pizzaiolo! Che fortuna,
un pizzaiolo alle mie dipendenze!
PULCINELLA Mannaggia a me e quando ho detto di essere un pizzaiolo. Mo' domani
sera come la preparo questa pizza? Non so nemmeno la ricetta... E come faccio?
Devo inventarmi qualcosa... Ma cosa? Questo vuole fare costruire pure il forno
nuovo... Nooo, devo subito dire che non sono un pizzaiolo... (dal giardino si
sente il canto di Teresita “Besame, besame mucho...”) Io devo essere un
pizzaiolo!
SPEDIZIONIERE (Dalla destra) Buenos dias senor. Sono lo spedizioniere del Re,
cercavo Pascal...
PULCINELLA Chiedi pure a me. Io sono il suo braccio destro.
SPEDIZIONIERE Ci sono due casse per il Conte Arias?
PULCINELLA Due casse? Josè ha portato prima queste due casse dal magazzino.
(Legge dalle casse) Fammi vedere. Sopra c'è scritto “Conte Arias”. Ecco le
vostre casse...
SPEDIZIONIERE Grazias senor, mui gentile senor (Prende le due casse ed esce per
la destra)
PULCINELLA Chissà Josè come sarà contento quando saprà che ho svolto bene anche
il suo lavoro. Ma non glielo dico, gli faccio una sorpresa pure a lui. Gli dico
che le casse le ho sistemate io e al loro posto gli lascio un bel biglietto.
(Recitando) “Caro Josè, queste due casse, le ho spedite io personalmente al
Conte Arias. Firmato. Tuo Pulcinella”. Come so contento. Si vedeva che Josè ci
teneva molto a queste due casse. Forse ora posso dirgli che non sono un
piazziolo... (dal giardino si sente il canto di Teresita “Besame, besame
mucho...”) Io sono un pizzaiolo! E che ci vorrà mai? Prendi l'impasto, (mima di
fare una pizza) lo stendi, ci metti due cose sopra e “Ragazzo... Inforna!”.
(Mima di infornare la pizza) Il ragazzo inforna, dopo un po' controlla, vede se
la pizza è cotta, (mima) la gira, la rigira e poi la (mima) tira fuori.
(Intonando voci diverse) “Prego Sua Maestà, questa è la pizza di Pulcinella”.
“Chi l'ha fatta questa pizza?”. “Pulcinella Sua Maestà”. “Bravo! Portatemelo
subito qua! Voglio complimentarmi personalmente con lui”. ”Pulcinella”.
”Pulcinella”. ”Chiamate subito Pulcinella”. ”Non si trova”. ”Avete visto
Pulcinella?”. ”Dov'è?”. ”Non c'è” (Col tono normale) E Pulcinella dov'è? (Pausa)
Sta insieme a Teresina!!!
BUIO
TERESITA (Entra dal giardino) Toda joia, toda belezza, e stasera, me magn 'a
pizza...
PULCINELLA (Dalla destra, preoccupato, in dialetto) Teresì, Teresì, aiutami, ti
prego, aiutami. Il Re mi sta cercando.
TERESITA Vuole complimentarsi con te per la pizza?
PULCINELLA Complimentarsi? (In dialetto) Quello mi vuole uccidere! La pizza! La
pizza non è venuta tanto bene. Sarà stata la farina, il forno troppo caldo,
l'acqua di Spagna.
TERESITA E ora il Re che vuole da te?
PULCINELLA Non lo so... Ma devo nascondermi!
JOSE' (Da fuori, urlando) Pulcinella, Pulcinella. Dov'è finito quel disgraziato?
TERESITA Presto, nasconditi nel magazzino (Pulcinella via per la sinistra)
JOSE' (Da fuori, urlando) Dov'è finito quel pover hombre? Se lo trovo lo uccido
con le mie mani! Guardie, presto, setacciate tutto il castello, non può essere
sparito nel nulla. Controllate nelle cantine, nei corridoi, in tutte le sale del
palazzo...(entra dalla destra)
TERESITA Que pasa? Perchè urli tanto?
JOSE' La pizza fa schifos, il Re è su todos le furies! Mi ha detto di portargli
subito Pulcinella!
TERESITA (Mentendo) Aqui non c'è!
JOSE' Si sarà nascosto nel magazzino!
TERESITA (Si mette sull’uscio di sinistra) No. Nel magazzino non c'è!
JOSE' Lassame controllar...
TERESITA (Mentendo) Te digos de no. Sono appena uscita da lì e Pulcinella non
c'era!
JOSE' Lo devo trovare subito! (Esce per la destra, urlando) Pulcinella,
Pulcinella.
TERESITA Povero Pulcinella... Sarà stata l'emozione... E' la prima volta che fa
una pizza lontano da Napoli... Deve scappare... E dove scappa? A quest'ora lo
staranno cercando todos. Noooo. Devo hablar con la Regina e cercar di sistemare
la cosa. (A bassa voce verso sinistra) Pulcinella, Pulcinella. Ora puoi uscir,
Josè è andato via...
PULCINELLA (Dalla sinistra, preoccupato) Teresì, cosa devo fare?
TERESITA Rimani nascosto nel magazzino. Io vado a parlare con la Regina e
sistemo la cosa. Tu, intanto, per farti perdonare, prepara al Re la sua bevanda
preferita. (Prende dal petto una ricetta) Tieni, questa è la ricetta.
PULCINELLA E cos'è?
TERESITA La cioccolata!
PULCINELLA Ciocco... che?
TERESITA Ah... dimenticavo che in Italia non è ancora arrivata. E' una ricetta
antica. Arriva dal nuovo mondo. Al Re piace moltissimo. Presto , non c'è tempo
da perdere. Gli ingredienti sono nella dispensa. (Esce per la destra)
PULCINELLA Com'è dolce questa Teresina... E che grande idea che ha avuto. La
bevanda preferita dal Re. (Leggendo) Versare in un bicchiere d'acqua 3 cucchiai
di Cacao. Cacao? E' una spezia che non conosco... ma se piace tanto al Re, deve
essere buona. Un cucchiaino di pimienta. Pimienta? Ah... sì deve essere il pepe!
E per ultima, una spolverata di peperoncino. Poi mescolare bene…
JOSE' (Da fuori, urlando) Guardie, cercate in tutto il palacio. Pulcinella non
può essere sparito nel nada. Controllate mui bien anche in magazzino!
PULCINELLA (Impaurito) Devo nascondermi!!! (Esce per la sinistra facendo cadere
la ricetta a terra)
GUARDIA (Da destra) Quel Pulcinella non ci sfuggirà. (Notando la ricetta) Ma
questa cos'è? La ricetta della bevanda del re? La devo consegnare subito a Josè!
Prima però devo controllare in magazzino.(Fa per uscire per la sinistra ma si
ferma)
TERESITA (Da fuori, urlando) C'è un uomo nel giardino! Guardie ho visto
un'ombra. (Guardia esce dalla destra)
PULCINELLA (Entra dalla sinistra) Per fortuna quella guardia non è entrata nel
magazzino! Ma la ricetta dov'è? L'avevo lasciata qui! Mamma mia ed ora come
faccio? Erano solo tre ingredienti. Devo ricordarmeli. Il primo era quella
spezia dal nome strano... Com'era? Ca... Ca... (Al pubblico) C'è qualcuno che se
la ricorda? Ah si Cacao... Era, versare in un bicchiere d'acqua 3 cucchiai di
Cacao E poi? C'era un cucchiaino di... (Al pubblico) Un cucchiaino di? Ah... Si
mi ricordo bene... Un cucchiaino di zucchero! E per finire una spolverata di...
(Al pubblico) Una spolverata di? Si! Una spolverata di vaniglia!!! Poi.
Mescolare bene. Ma non mi ricordo più come si chiama... (Al pubblico) C'è
qualcuno che se lo ricorda? Ah si... Cioccolata! Vado in cucina a preparala.
(Esce in giardino)
REGINA (Entra da destra, ballando e cantando la Macarena, ripete più volte) Dale
a tu cuerpo alegria Macarena. Que tu cuerpo es pa' darle alegria y cosa buena.
Dale a tu cuerpo alegria, Macarena Hey Macarena
TERESITA (Entra dalla destra) Vostra Maestà, siete qui? vengo a chiedervi
clemenza.
REGINA Clemenza per chi?
TERESITA Per Pulcinella, Vostra Maestà.
REGINA E perché vieni a chiedermi questa grazia per lui? Cosa c’entra lui con
te?
TERESITA E' un brav'uomo, Vostra Maestà. Ha solo sbagliato una pizza.
REGINA Il Re è molto adirato. Ha fatto una pessima figura con i suoi ospiti.
TERESITA Questo lo so, Vostra Maestà. Ma Pulcinella non voleva offendere il Re.
Lui è così buono...
REGINA Ho capito... Ha conquistato il tuo cuore... Spero per te, che sia davvero
un buon uomo, perché come pizzaiolo fa schifo. Lasciami parlare con il Re, al
momento opportuno, ti manderò a chiamare e tu porterai Pulcinella qui dal Re.
TERESITA Grazie Vostra Maestà. Dirò a Pulcinella di preparare una cioccolata per
farsi perdonare dal Re (esce per il giardino)
REGINA (Ballando e cantando la Macarena, ripete più volte) Dale a tu cuerpo
alegria Macarena. Que tu cuerpo es pa' darle alegria y cosa buena. Dale a tu
cuerpo alegria, Macarena Hey Macarena
RE (Entra dalla destra) Basta con sta canzoncina de mierda... tu sei una regina!
REGINA Sei ancora furentes per la pizza?
RE Devo guardarlo in faccia , quel... come se chiama? polluelo?
REGINA Pulcinella!
RE Si, Pulcinella! Devo punirlo!
REGINA Me piaci mucho quando fai il macho! Ma quel poveretto, non voleva
offenderti. Ha sbagliato la pizza perché era stanco. Era appena arrivato da
Napoli dopo giorni e giorni di viaggio. Ora si è nascosto perché ha paura... Ma
io so dov'è...
RE (Al pubblico) Dove non riescono le mie guardie , riesce sempre mi mujer!
(Alla Regina) Brava! Fallo venire subito qui! Che voglio punirlo con le mie
mani.
REGINA Non puoi!
RE (Urlando) Io non posso? Io non posso? Io sono il Re!
REGINA (Urlando di più) E io sono la Regina! Ho saputo che questo Pulcinella e'
stato mandato qui dal Re di Napoli in persona! Quindi devi perdonarlo!
RE Dal Re di Napoli in persona? E allora sarà un bravo pizzaiolo... Forse hai
ragione mia cara... era stanco... per questo ha sbagliato la pizza...Vabbè mi
hai convinto... Lo perdono. Però deve farmi le sue scuse! Fallo venire qui!
REGINA (Uscendo in giardino) Vado subito a chiamarlo.
RE E' stato gentile il Re di Napoli a privarsi del suo migliore pizzaiolo per
mandarlo qui da me. Devo ricordarmi di mandargli un bel regalo. Devo mandargli
una cassa di puro Cacao con la ricetta della cioccolata. Mmmm... mi è venuta
voglia di una bella tazza di cioccolata....
PULCINELLA (Dal giardino, recando una tazza) Sua Maestà. Mi perdoni, accetti le
mie scuse! Non volevo offenderla. Per farmi perdonare le ho preparato la sua
bevanda preferita. (Porge la tazza al Re)
RE (Prende la tazza. Felice come un bambino) La cioccolata? Bravo, ne avevo
proprio bisogno. Sappi che per colpa tua, ho fatto una pessima figura con i miei
ospiti. Ma voglio essere clemente con te. Ti perdono! Ma ora vai via, fammi
gustare la mia cioccolata.
PULCINELLA Grazie Sua Maestà. (esce per il giardino)
RE Che bravo questo Pulcinella mi ha letto nel pensiero... Avevo proprio voglia
di cioccolata. Devo proprio gustarmela... (Assaggia, stranito) Ma questa non è
la mia cioccolata! (Assaggia ancora) Ma è buona però. (Beve) E’… è… dolce! E
questo Pulcinella, arriva da Napoli e cambia la ricetta della cioccolata???
(Urlando) Guardie! Guardie. Arrestate Pulcinella! (beve tutta la cioccolata ed
esce per la destra)
BUIO
REGINA (Entra da destra, ballando e cantando la Macarena, ripete più volte) Dale
a tu cuerpo alegria Macarena. Que tu cuerpo es pa' darle alegria y cosa buena.
Dale a tu cuerpo alegria, Macarena Hey Macarena
TERESITA (Entra dalla destra) Vostra Maestà, siete qui? Vengo a chiedervi
clemenza un'altra volta.
REGINA Ancora clemenza per quel povero disgraziato?
TERESITA Si Pulcinella, Vostra Maestà, lui non conosce bene lo spagnolo. Non ha
capito la ricetta della cioccolata. E' colpa mia che non gliel'ho tradotta...
REGINA Questa è la seconda volta che Pulcinella combina un guaio. La prima volta
mi sono inventata che era un protetto del Re di Napoli, ma ora che gli dico al
Re per convincerlo a fargli la grazia?
TERESITA Non lo so, Vostra Maestà. Inventate qualche altra cosa, vi prego,
Pulcinella è così bravo...
REGINA Ho capito... Sei proprio innamorata... Mi invento io qualche altra cosa
per salvare il tuo Pulcinella.
TERESITA Grazie Vostra Maestà. (esce per il giardino)
REGINA (Ballando e cantando la Macarena, ripete più volte) Dale a tu cuerpo
alegria Macarena. Que tu cuerpo es pa' darle alegria y cosa buena. Dale a tu
cuerpo alegria, Macarena Hey Macarena
RE (Entra dalla destra) Ancora sta canzoncina?
REGINA Sei ancora furentes per la cioccolata?
RE Nessuno può permettersi di cambiare una ricetta del Re... Ho deciso! Quel
Pulcinella lo faccio impiccare! E non voglio sentir ragioni...
REGINA Me piaci mucho quando fai il macho! Ma non puoi...
RE (Urlando) Io non posso? Io non posso?
REGINA Ho saputo che questo Pulcinella e' un protetto del Re di Francia!
RE Pure del Re di Francia? Ma questo uomo e' un santo, altro che pizzaiolo... E
va bene lo perdono anche questa volta, solo che non voglio più sentir parlare di
lui. (Uscendo dalla destra) Guardie, liberate Pulcinella!
REGINA (Ballando e cantando sulle note della Macarena) Se mio marito scopre
questa cosa, se mio marito scopre questa cosa, mi fa arrestare! Ma quando lo
scopre quello è tutto scemo, ma quando lo scopre quello è tutto scemo, posso sta
serena. (Esce per la destra)
JOSE’ (Entra dalla sinistra) Quel Pulcinella ha combinato proprio un bel casino.
Prima la pizza e il Re lo ha perdonato, poi la cioccolata... Non ha capito che
per il Re, la cioccolata è santa. Gli potete toccare tutto, ma la cioccolata no.
RE (Dalla destra) Josè, cercavo proprio te.
JOSE’ Servo vostro…
RE Ho deciso di perdonare Pulcinella.
JOSE’ La vostra generosità non ha limiti, Vostra Maestà.
RE Ad una condizione, però.
JOSE’ Ogni vostro desiderio è un ordine.
RE Voglio che Pulcinella mi prepari un’altra delle sue cioccolate.
JOSE’ La ricetta classica?
RE No, no, la ricetta di Pulcinella! (Guardandosi intorno) Ma deve essere un
segreto. Nessuno deve saperlo! (Guardandosi intorno) Io , da quando ho
assaggiato quella cioccolata, non faccio altro che pensarci. Buona, dolce,
delicata, una vera prelibatezza. Devo berne subito un altro po’!
JOSE’ Non preoccupatevi. Dirò a Pulcinella che voglio assaggiare la sua
cioccolata. Il cacao mi è finito, ma io qua ho due casse... (non vede più le due
casse)
RE Cosa c'è Josè? Non dirmi che sei rimasto un’altra volta senza Cacao?
JOSE’ No, ma che dite? Ho ancora due casse piene. Solo che non le vedo. Qualcuno
le avrà spostate.
PULCINELLA (Entra da destra, al RE) Grazie Sua Maestà per avermi fatto
liberare..
JOSE’ Pulcinella, ti ricordi le due casse che ho preso dal magazzino?
PULCINELLA Si, (fiero) quelle due casse, le ho spedite io personalmente al Conte
Arias!
RE (Iroso) Hai spedito le ultime due casse di Cacao al Conte Arias! Ed ora come
faccio senza la mia cioccolata? (Uscendo per la destra) Guardie! Guardie.
Arrestate Pulcinella!
BUIO
REGINA (Entra dalla destra, ballando e cantando la Macarena, ripete più volte)
Dale a tu cuerpo alegria Macarena. Que tu cuerpo es pa' darle alegria y cosa
buena. Dale a tu cuerpo alegria, Macarena Hey Macarena
TERESITA (Entra dalla destra) Vostra Maestà, siete qui? Vengo a chiedervi
clemenza per l'ultima volta.
REGINA Ti stavo aspettando , piccola mia. Che scusa hai per giustificare il tuo
Pulcinella?
TERESITA Vostra Maestà, lui voleva solo fare un favore a Josè. Quelle casse
inizialmente dovevano essere spedite al Conte Arias ma poi Josè aveva cambiato
idea. Pulcinella non poteva saperlo..
REGINA Teresita, credimi, vorrei aiutarti, ma non posso. Non so proprio cosa
inventarmi questa volta.
TERESITA Vostra Maestà, voi siete la Regina, il Re fa tutto quello che volete,
vi prego, Pulcinella è così bello...
REGINA Bello? L'amore è proprio cieco... D'accordo... Ma lo faccio solo in nome
dell'amore. Ma ricordati, questa è l'ultima volta che salvo il tuo Pulcinella.
TERESITA Grazie Vostra Maestà. (esce per la destra)
REGINA (Ballando e cantando la Macarena, ripete più volte) Dale a tu cuerpo
alegria Macarena. Que tu cuerpo es pa' darle alegria y cosa buena. Dale a tu
cuerpo alegria, Macarena Hey Macarena
RE (Entra dalla destra. Canta anche lui sulle note della Macarena) Se non la
finisci con sta canzoncina, se non la smetti di cantare questa nenia, ti chiudo
in convento...
REGINA Vedo che non sei ancora furentes...
RE (Canta sulle note della Macarena) Prendo la vita così come viene, prendo la
vita così come viene, è filosofia Zen!!!
REGINA Fai bene ad essere felice. Ho fatto intercettare le due casse di Cacao.
Saranno qui domani.
RE (Al pubblico) Dove non riescono le mie guardie , mi mujer ce riesce siempre!
(Alla Regina) Senza di te non saprei proprio cosa fare.
REGINA Senza di me non saresti mai diventato Re.
RE In ogni caso, Pulcinella sarà impiccato domani! Ne ha combinate troppe!
REGINA Me piaci mucho quando fai il macho! Ma non puoi...
RE (Urlando) Io non posso? Io non posso? (Rassegnato) Sentiamo cos'hai da dirmi
adesso? Adesso vieni a dirmi che è un protetto del Papa.
REGINA (Cogliendo al volo l’occasione) Papa? Bravo! Come hai fatto a saperlo? E'
proprio il Papa che l'ha raccomandato a tutti i Re.
RE Il Papa? Ma questo uomo e' un dio, altro che santo... E va bene, devo
perdonarlo per forza... Col Papa non si scherza... E con te è inutile discutere!
(Uscendo dalla destra) Guardie, liberate Pulcinella!
REGINA Questa volta mi sa che ho esagerato. Pulcinella protetto del Papa? Mi
sembra un po' troppo... Ma che ci posso fare? Quando sento la parola amore mi
commuovo...Sarò l'unica Regina romantica della storia.... (Esce per la destra)
PASCAL (Entra dalla sinistra) Oggi non ho proprio voglia di lavorare! Tra
l'altro è pure venerdì... Domani c'è il fin de semana.... Per fortuna Josè non
ha detto a nessuno che Pulcinella è amico mio. Con tutto il casino che ha
combinato... Il Re lo ha perdonato ben due volte, ma questa volta resta in
galera per molto tempo!
RE (Dalla destra) Pascal, cercavo proprio te! Sono venuto a prendere la mia
sella nuova!
PASCAL E perché vi siete scomodato? Potevate mandare lo stalliere. Oppure potevo
portarvela io.
RE Avevo bisogno di cavalcare un po'. Sai ultimamente ho sofferto di forte
stress per colpa di un certo Pulcinella. Lo conosci?
PASCAL Io? No, mai sentito? Perché?
RE E' un guasta feste. Non ti dico i guai che ha combinato... (Al pubblico)
Anche se prepara una cioccolata buonissima. (A Pascal) Ma io, che sono un buon
Re (Al pubblico) e che non voglio inimicarmi il Papa, (A Pascal) l'ho perdonato
anche questa volta!
PASCAL L'avete perdonato anche questa volta?
RE Si! Ma ora prendi la mia sella nuova e sella il mio cavallo che è in
giardino, presto.
PASCAL Subito! (Esce per la sinistra)
RE Ho voglia di fare una cavalcata. Mi devo rilassare...Non voglio più sentir
parlare di PIL, Bilanci, Finanziarie, Veline e Sinistra!
PASCAL (Entra da sinistra) Sua Maestà la sua sella è sparita!
RE Sparita? Ma che significa?
PASCAL Non lo so...L'avevo lasciata in magazzino, dove ci sono tutte le altre
selle. Ora al suo posto, c'è un biglietto. (Legge) “Caro Pasqualino, questa
sella, l'ho consegnata io personalmente al Ministro della Guerra. Firmato. Tuo
Pulcinella”
RE (Iroso) Pulcinella? Ancora lui? Ha dato la mia sella ad un mio ministro? La
mia sella d'oro? La mia sella di pelle di leone? Madre de dios me siento
malos.... (cade a terra svenuto)
PASCAL Sua Maestà... Vostra Maestà... Vostra grazia... (Urlando) Aiuto. Il Re è
morto! Aiutatemi! Presto, accorrete! (Piangendo) Sua Maestà... Sua Maestà...
Povero Re... Maledetto me che ho fatto venire a Pulcinella in Spagna.
BUIO
JOSE’ (Dalla destra, triste) Tutta la Spagna è in pena per il suo povero Re.
TERESITA (Dal giardino) Josè, il Re sta un po' meglio...
JOSE’ Veramente? Sei riuscita a vederlo?
TERESITA Mi sono intrufolata nelle sue stanze. Lui sta steso nel letto ,
pallido, pallido. E ripete continuamente (con tono da moribondo) “La cioccolata
di Pulcinella”, “La cioccolata di Pulcinella”, “Portatemi la cioccolata di
Pulcinella”. Secondo me questa volta Pulcinella è spacciato! Il Re non gli ha
ancora perdonato di aver cambiato la ricetta della cioccolata!
JOSE’ “La ricetta di Pulcinella”? E’ questo che ripete continuamente il Re?
TERESITA Si. Perché?
JOSE’ La cioccolata di Pulcinella l'hai buttata?
TERESITA No, è ancora in cucina...perché?
JOSE’ Prendila subito, mi è venuta un’idea! (Teresita esce per il giardino)
Forse, c’è un modo per salvare il nostro amato Re. Anche se, nello stato in cui
si trova, un altro choc potrebbe essere letale.
TERESITA (Rientra dal giardino con una tazza) Ecco questa è la cioccolata di
Pulcinella.
JOSE’ (Guardandosi intorno) Ieri, il Re mi ha detto che la cioccolata di
Pulcinella gli piaceva molto… Forse è proprio quella che lui vuole.
TERESITA Questa cioccolata qui? Sei sicuro? (La assaggia) Mmm... Ma questa
cioccolata è… è… è… buonissima!
JOSE’ Davvero? Fammi assaggiare... (Prende la tazza dalle mani di Teresita e la
assaggia) Mmm... Ma questa cioccolata è divina! (Assaggia ancora) E' buonissima!
(Assaggia ancora) Ora capisco perché al Re è piaciuta tanto!
TERESITA (Toglie la tazza dalle mani di Josè) Basta! Non finirla tutta! Forse
hai ragione! Il mio Pulcinella sarà liberato una volta per sempre.
JOSE’ Vai portala al Re. Io vado a chiedere a Pascal se sono arrivate le casse
di cacao... (Uscendo per la sinistra) Come è buona la cioccolata di Pulcinella!
REGINA (Dalla destra, ballando e cantando la Macarena, ripete più volte) Dale a
tu cuerpo alegria Macarena. Que tu cuerpo es pa' darle alegria y cosa buena.
Dale a tu cuerpo alegria, Macarena Hey Macarena. E se il Re tira le penne e se
il Re tira le penne…
TERESITA Vostra Maestà, cercavo proprio voi...
REGINA (Interrompendola) No! Questa volta non posso fare nulla per il tuo
Pulcinella! Mio marito, il Re, è gravemente malato.
TERESITA Vostra Maestà, io ho la cura per il nostro Re! Non sono venuta a
chiedervi una grazia ma a farvi assaggiare questa cioccolata.
REGINA Io non mangio questa roba. E' talmente amara che mi fa venire i brividi
solo a pensarci...
TERESITA Vostra Maestà, ma questa è diversa! Dovete assaggiarla... Fidatevi di
me, assaggiatela! (Porge la tazza)
REGINA (La assaggia con timore) Mmm… E'... E'... buonissima. (La assaggia
ancora)Mmm.. E' davvero ottima! E' dolce! Mi piace mucho!
TERESITA Vostra Maestà, se darete questa cioccolata al Re, lui starà subito
bene! Josè mi ha confessato che al Re è piaciuta molto e da quando la ha
assaggiata , non fa che pensare a lei!
REGINA (Uscendo per la destra) Speriamo che tu abbia ragione. Vado subito dal Re
TERESITA Speriamo che il piano di Josè funzioni! La cioccolata di Pulcinella è
troppo buona. Lo dicevo io che Pulcinella era un brav'uomo… (Esce per il
giardino)
RE (Dalla destra seguito dalla Regina. Stringe la tazza e beve avidamente
leccando anche le ultime gocce) Presto! Devo averne ancora! Dov’è quel
Pulcinella? Devo trovarlo subito!
REGINA Sei sicuro di sentirti bene, marito mio?
RE Sto benissimo! Ed è tutto merito di questa cioccolata… Devo assolutamente
averne un’altra tazza! Pulcinella dov’è?
REGINA L’hai fatto rinchiudere, non te ne ricordi?
RE (Urlando) Guardie, liberate Pulcinella!
(Teresita e Josè entrano dal giardino, Pascal entra dalla sinistra)
PASCAL Il Re ha perdonato ancora Pulcinella?
REGINA Si mio marito ha deciso di farlo liberare…
TERESITA (Felicissima) Grazie, Sua Maestà!
REGINA Al Re è piaciuta tanto la cioccolata di Pulcinella!
JOSE’ (Al Re) Ma vi piace così tanto, Sua Maestà?
RE Si! E' buona! Mi piace mucho! E'... E'... dolce... E'... buona. (Leccando la
tazza) Allora è per questo che Pulcinella ha tanti santi in paradiso..
PULCINELLA(Dalla destra, impaurito) Eccomi Sua Maestà
RE Oh, eccoti finalmente… Devi darmi subito la ricetta di questa cioccolata!
PULCINELLA La ricetta? Ma veramente...
RE Non vuoi dare la ricetta al Re? Sai che rischi la galera?
TERESITA (Timorosa) No ma che dite, Sua Maestà? Pulcinella ora subito ve la da!
PULCINELLA La ricetta? (Balbettando dalla paura) Mamma mia e chi se la ricorda?
Com'era? Pepe, Peperoncino... (In dialetto) Mannaggia a me non me la ricordo...
Ca... Ca...(Al pubblico) C'è qualcuno che se la ricorda? Ah si Cacao... Versare
in un bicchiere d'acqua 3 cucchiai di Cacao E poi? C'era un cucchiaino di... (Al
pubblico) Un cucchiaino di? C'è qualcuno che se lo ricorda? Ah si... Un
cucchiaino di zucchero! E per finire una spolverata di... (Al pubblico) Una
spolverata di? C'è qualcuno che se lo ricorda? Ah si... Una spolverata di
vaniglia!!! E mescolare bene il tutto! Questa è la ricetta della cioccolata di
Pulcinella!
RE (A Josè) Josè, vai subito in cucina a prepararne dell'altra! Da oggi in
Spagna la ricetta della cioccolata è questa! E Pulcinella è nominato Maestro
Cioccolatiere!
TUTTI Viva Pulcinella. Viva la cioccolata di Pulcinella!
FINE