La camera dei sogni

Commedia musicale di

Gianluca Papadia

Musiche di Aldo Finizio



Personaggi

Rahid: uomo nigeriano di 60 anni. Non si è mai perdonato di non aver impedito a sua figlia Aminah di emigrare dalla propria terra. Quando non riceve più sue notizie, parte per l’Italia, deciso a tutti i costi a ritrovare sua figlia. Il duro viaggio e le varie peripezie rafforzeranno acora di più la sua convinzione.

Aminah: giovane figlia di Rahid, emigra in Italia con il sogno di diventare una cantante. Appena giunta in Italia scopre che è stata l’ennesima vittima della malavita organizzata che porta in Italia giovani africane per inserirle nel giro della prostituzione. Rassegnata, si innamora di Paolo che la aiuterà a fuggire da questa squallida vita.

Malika: ventenne marocchina, compagna di viaggio di Rahid. E’ incinta e sogna di far nascere suo figlio in Italia. Rahid, rivedendo il lei sua figlia, la aiuterà a realizzare questo sogno.

Sissi: prostituta senegalese, amica di Aminah. Nonostante un passato doloroso è sempre sorridente e solare. Inguaribile ottimista, riesce a ridere di tutto. Non ha mai conosciuto suo padre e farà capire ad Aminah l’importanza di averne uno su cui poter contare.

Melissa: prostituta algerina, amica di Aminah. Non più giovanissima è la saggia del gruppo. La malavita le ha tolto con la forza i figli appena nati. Farà capire ad Aminah cosa significa per una madre non vedere più suo figlio.

Paolo: giovane italiano, che conosce Aminah per caso e se ne innamora. Una volta conosciuta la sua triste storia, farà di tutto per farle cambiare vita anche a costo di rischiare di perdere la propria.

Tressette: boss senza scrupoli. Gestisce un giro di prostituzione in cui Aminah è la sua preferita. Appena scopre le intenzioni di Paolo, ostacola con tutti i mezzi il loro progetto di fuga.

Che Guevara: camionista veneto. Ateo e comunista convinto (come si evince dal suo soprannome). Paladino delle minoranze e magnanimo benefattore. Aiuta Rahid e Malika a raggiungere Padova e a sconfiggere Tressette, coinvolgendo anche Padre Fernando, suo amico fraterno che ha preso una strada opposta alla sua.

Padre Fernando: prete, amico d’infanzia di Che Guevara. E’ un prete moderno e liberale che risulterà determinante per la vittoria contro il perfido Tressette.

Corpo di ballo: Composto da almeno 6 ballerini.



Indicazioni per la Scenografia.
1. Studio TV: Palco al buio con Occhio di bue che illumina gli attori in scena.
2. Nave di clandestini: Palco al buio con Occhio di bue che illumina gli attori in scena.
3. Alto mare: Palco al buio con Occhio di bue che illumina gli attori in scena. I ballerini impersonano le onde del mare.
4. Casa di Aminah: Una finestra al centro della parete di fondo. Un letto enorme sulla parete di destra. Una porta sulla parete di sinistra. Un divano al centro della scena.
5. Centro profughi: Palco al buio con Occhio di Bue che illumina gli attori in scena. Bidoni con fuoco dentro dove i clandestini si riscaldano sparsi un po’ per tutta la scena.
6. Napoli, Roma, Padova : Palco al buio con Occhio di bue che illumina gli attori in scena. Luci colorate illuminano delle sagome mobili , appoggiate alla parete di fondo, che raffigurano i monumenti principali delle tre città. Solo per Roma (scena 8), le sagome mobili sono più di una e partecipano alla coreografia della canzone “Roma Caput Mundi”.

Atto Primo
Scena 1. Studio Tv.
All’aprirsi del sipario, il palco è al buio. Si sente la voce di una presentatrice.
Presentatrice (Voce) Con la canzone “La camera dei sogni”, vince la sesta edizione di Talent Show: Aminah. (Si sentono gli applausi del pubblico, poi nel silenzio le voci di Pinocchio e Lucignolo all’arrivo al Paese dei Balocchi. I due hanno un accento toscano)
Pinocchio (Voce) Oh! Che bella vita!
Lucignolo (Voce) Vedi, dunque, se avevo ragione? E dire che tu non volevi partire! E pensare che t’eri messo in capo di tornartene a casa dalla tua Fata.
Pinocchio (Voce) E’ vero, Lucignolo! Se oggi sono un ragazzo veramente contento, è tutto merito tuo.
L’occhio di bue illumina Aminah.

(Aminah Canta “La camera dei sogni”)
La camera dei sogni (3:10)
Strofa 1
La camera dei sogni
Ognuno dentro ha un posto dove vivono speranze
Chimere ed illusioni forse inutili invenzioni
Del treno matto della fantasia Strofa 2
La camera dei sogni
La costruivo e ci giocavo sempre da bambina
Giocavo e ci crescevo e la tenevo sempre viva
Perché nessuno la portasse via
Ritornello (da ripetere dopo ogni due strofe)
E volando, volando
I sogni vanno e vengono però
E volando, solo volando
Se chiudi gli occhi avrai
le risposte che stavi cercando…
Strofa 3
La camera dei sogni
Dove ogni cosa si animava e aveva tante forme
Dov’ero io a deciderei il destino dei buoni ed i cattivi
Mi lasciò solo tanta nostalgia Strofa 4
La camera dei sogni
La cerco nei ricordi spesso quando sono stanca
Di vivere e tenermi stretto a questo treno matto
Che non è frutto della fantasia

Si sentono gli applausi del pubblico.
BUIO

Scena 2. Nave.
Si sente il rumore del mare. Rahid e Malika sono seduti a terra ammassati con altri clandestini che dormono. Rahid prende una foto dalla tasca e la mostra a Malika.
Rahid E’ mia figlia. Si chiama Aminah. E’ una cantante.
Malika Da quanto tempo vive in Italia?
Rahid Tre anni ormai.
Malika Non l’hai più rivista?
Rahid No.
Malika Vi scrive?
Rahid No…
Malika (Cercando di cambiare discorso) Sei riuscito a dormire un po’?
Rahid Ma lei sta bene. Ogni mese ci manda regolarmente dei soldi. (Prende una ricevuta dalla tasca e la mostra a Malika) Ecco! Guarda! Li spedisce da questo ufficio di… (legge dalla ricevuta) Padova. Ed è qui che devo andare.
Malika Padova?
Rahid Si! E’ una città del nord. E’ lì che andrò a cercarla. Al nord.

(Rahid Canta “Clandestini”)
Clandestini (3:40)
Strofa 1
Dieci ancora dieci passi e dopo sarò su una nave che mi porta via
Voglio lasciare queste terre amare vado oltremare per ricominciare
Vado lontano per darvi da mangiare, ho 5 figli quotidianamente da sfamare
Avrò un lavoro, avrò una vita che da sempre mi è stata negata, devo scappare
Ritornello
Sul barcone nel bel mezzo del mediterraneo
assiepati siamo più di 100 in pochi metri
Qui c´è freddo, paura, tensione
è una lotta continua armata di disperazione
Strofa 2
C´è una donna col pancione soffre tanto e non la smette di piagnucolare,
poverina
Nel suo viaggio di speranza ha una vita nel suo grembo dice è una bambina
Sono uomo di savana, devo andare avanti posso far di tutto non mi possono
fermare
Non mi ferma questo sole incandescente, fame e freddo qui la notte sembra mai
finire
Ritornello
Sul barcone nel bel mezzo del mediterraneo
assiepati siamo più di 100 in pochi metri
Qui c´è freddo, paura, tensione
è una lotta continua armata di disperazione
Strofa 3
Siam giunti finalmente sulle coste italiane
In 20 sono morti ed altri stanno quasi per mollare
Io vedo il cielo azzurro e tanti col camice bianco
Sorrido ce l´ho fatta, mi sento molto stanco
Non sento più il dolore di un viaggio di fortuna
Sorrido ce l´ho fatta e mi addormento al chiar di luna...

Rahid si addormenta. Dopo un po’.
Capitano (Ballerino. Entra da destra, urlando) Sveglia! Sveglia! Siamo arrivati! (Scuotendo gli uomini che dormono) Forza! In piedi! Non abbiamo tutto questo tempo.
Gli uomini cominciano a svegliarsi. Rahid si alza e si guarda intorno come se scrutasse l’orizzonte.
Rahid Ma siamo ancora lontani dalla costa.
Capitano Cosa ti aspettavi nonno? Che ti accompagnassimo nel porto? Siamo in acque italiane. Voi scendete qui ed aspettate i soccorsi. Noi dobbiamo svignarcela. (Agli altri uomini) Forza! Muovetevi. Tutti in mare!
Rahid Ma non vedo le scialuppe…
Capitano Scialuppe? (Scoppia in una grossa risata, altri marinai entrano da destra e sinistra. Ai suoi uomini) Forza uomini, buttiamo questi cani a mare!
Il Coro intona il ritornello di “Clandestini”. Su queste note parte una coreografia nel quale i ballerini interpretano sia i marinai che i clandestini. Ogni clandestino viene sollevato e portato fuori scena da due marinai.
Gli ultimi ad essere sollevati dai marinai sono Rahid e Malika.
Malika (Urlando) Pietà! (La musica si blocca e con essa tutti i ballerini) Non vedete che sono incinta? Io non so nuotare e l’acqua sarà ghiacciata. Moriremo tutti! Vi prego, abbiate almeno pietà del mio bambino.
I marinai restano immobili aspettando un cenno del suo capo. Il Capitano ha un momento di indecisione. Sembra essersi impietosito. Dopo un attimo di esitazione.
Capitano (Urlando) Buttateli a mare.
Il Coro riparte. Rahid e Malika vengono portati fuori scena dai marinai. Si odono le voci dei clandestini che urlano disperati “Non ci abbandonate”, “Bastardi”, “Lasciateci un salvagente” . Buio. Il ritornello continua ancora per un po’. Poi smette. L’occhio di bue illumina Rahid e Malika che combattono con le onde. Le onde sono i ballerini stessi. Malika è aggrappata a Rahid.
Malika (Terrorizzata) Non mi lasciare, Rahid. Non voglio morire!
Rahid Non ti lascio, stai tranquilla. Aggrappati a me. A costo di portarti a nuoto in Italia, ma non ti lascio qui! (Si sente in lontananza il suono di una sirena di nave) Malika, hai sentito? I soccorsi stanno arrivando! Tu continua a muoverti… Dai Malika, non mollare! Stanno arrivando. Tuo figlio nascerà in Italia. Malika? Malika? Malika!!!
BUIO

Scena 3. Casa di Aminah.
Una finestra al centro della parete di fondo. Ai piedi della finestra, un enorme vaso pieno di rose rosse. Un letto enorme sulla parete di destra. Una porta sulla parete di sinistra. Un divano al centro della scena. Aminah, Sissi e Melissa indossano vestaglie che nascondono corpi poco vestiti. Aminah è seduta sul letto intenta a mettersi lo smalto alle unghie dei piedi. Sissi è stesa sul divano mentre Melissa le sta facendo la ceretta.
Melissa (Tira una striscia di ceretta dalle gambe di Sissi che lancia un urlo) Ancora lo stesso sogno?
Aminah Ogni notte da quando sono arrivata in Italia.
Sissi Dovresti provare ad (Melissa tira una striscia di ceretta dalle sue gambe e lei lancia un urlo) entrare in quel programma!
Aminah Ho smesso di fare provini.
Melissa Mina, Sissi ha ragione. (Tira una striscia di ceretta dalle gambe di Sissi che lancia un urlo) Potrebbe essere l’occasione della tua vita! E noi potremmo venire in studio a fare il tifo per te! (Comincia a saltare e urlare) Mina! Mina! Mina! Mina!
Sissi (Si alza e imita Melissa) Mina! Mina! Mina! Mina!
Aminah (Ridendo) Smettetela cretine.
Melissa (Soffia sui piedi di Mina) E dai! Fallo per noi. Facci andare in tv!
Sissi (Si siede al divano e comincia a passarsi una crema sulle gambe) Magari avessi io, la tua voce! Sarei già andata a Broadway. (Intona “New York New York” a cappella usando il flacone di crema come microfono)
Start spreadin' the news, I'm leavin' today
I want to be a part of it, New York, New York
These vagabond shoes are longing to stray
Right through the very heart of it, New York, New York
Aminah e Melissa si mettono alle spalle di Sissi.
Melissa e Aminah (Cantando e ballando)
I wanna wake up in a city that doesn't sleep
And find I'm king of the hill, top of the heap
Aminah spinge Melissa sul divano e torna sul letto a mettersi lo smalto.
Aminah Ve l’ho detto, amiche mie, basta provini.
Sissi (Continuando a passarsi una crema sulle gambe, intona un’altra strofa di “New York New York” con un tono da bambina lagnosa)
These little town blues,
Are melting away.
I'll make a brand new start of it,In old New York.
Melissa (Mettendo lo smalto sulle mani di Aminah, intona un’altra strofa di “New York New York” con un tono da bambina lagnosa come Sissi)
If I can make it there,
I'll make it anywhere,
It's up to you, New York, New York.
BUIO

Scena 4. Centro accoglienza profughi di Lampedusa.
Due bidoni con fuoco dentro, uno a destra e uno a sinistra. Attorno ad essi, i clandestini (ballerini) con addosso delle coperte, cercano di riscaldarsi. L’occhio di bue illumina Malika, vicino al bidone di destra con addosso una coperta. Dopo un po’ Rahid entra dalla sinistra, illuminato dall’occhio di bue. Si ferma al centro della scena e viene raggiunto da Malika.
Malika Vuoi un po’ la coperta?
Rahid No, grazie, tienila tu.
Malika Dove sei stato?
Rahid (Vago) A parlare con un ragazzo che viene da un villaggio vicino al mio.
Malika C’è qualcosa che non va?
Rahid (Si guarda intorno con sospetto. A bassa voce) Se rimango qui. C’è il rischio che mi rimpatriano.
Malika Cosa vuoi fare? (Rahid non risponde) Hai deciso di scappare?
Rahid Sh… non farti sentire.
Malika Vengo con te! (Vedendo che Rahid non risponde, inizia a piangere)
Rahid C’è una rete alta da scavalcare. (Cerca di accarezzare Malika ma lei si ritrae) Bisognerà correre. (Cerca di accarezzare Malika ma lei si ritrae) Credimi, Malika, per te e il tuo bambino sarebbe pericoloso.
Malika (Piangendo) Perché non ci hai lasciati morire in mare? Perché mi hai salvata , allora?
Rahid Tu sarai trasferita in ospedale… forse… non vi rimanderanno in Africa… forse… il tuo bimbo nascerà prima che… (Abbraccia Malika)
Malika (Interrompendolo) Forse?

(Malika Canta “Mio figlio deve nascere qui”. Coreografia dei ballerini che giocano come bambini)
Mio figlio deve nascere qui (3:00)
Strofa 1
Mio figlio deve nascere qui
deve avere un futuro
sperare e non sparare
la vita di un bambino
è fatta per giocare. Strofa 2
Mio figlio deve nascere qui
dormire se ne ha voglia
andare a camminare
su strade senza mine
ma fatte per giocare.
Ritornello (da ripetere dopo ogni 2 strofe)
Avrà una bella scuola
un mare di giocattoli per casa
un dottore sempre pronto lì per lui.
Avrà le scarpe nuove
una scorta di biscotti e di bontà
il sorriso che gli spetta alla sua età.
Strofa 3
Mio figlio deve nascere qui
buttarsi tra le mie braccia
lasciarsi dondolare
andare con gli amici
che vogliono giocare. Strofa 4
Mio figlio deve nascere qui
studiare anche senza voglia
sognare un grande amore
e dichiararsi in guerra
soltanto per giocare.

Rahid (Dopo un attimo di silenzio) Prendi un’altra coperta, farà molto freddo. Si parte a mezzanotte.
BUIO

Scena 5. Casa di Aminah.
Aminah, Sissi e Melissa indossano vestiti succinti. Aminah sta provando una serie di parrucche. Sissi e Melissa sono sedute sul letto. Aminah indossa prima la nera , poi la rossa e infine la bionda. Ogni volta che indossa una parrucca si mostra a Melissa e Sissi che, ad ampi gesti, le fanno capire che non gradiscono nessuna delle tre. Tressette entra da destra. Indossa un completo azzurro con camicia rossa e fazzoletto rosso. Reca una rosa rossa.
Tressette (Porgendo la rosa ad Aminah) Non c’è rosa degna della tua bellezza.
Aminah (Da quando è arrivato Tressette ha cambiato umore, prende a malavoglia la rosa e la butta nel vaso sotto alla finestra) Grazie ma non dovevi. (Toglie la parrucca) Forse è meglio (alludendo a Tressette lo sottolinea) senza.
Sissi (Che ha colto l’allusione) Si, in effetti stai meglio (sottolineando) senza.
Melissa (Come Sissi) Stai molto meglio (sottolineando) senza.
Tressette (Si avvicina ad Aminah e le accarezza i capelli) I tuoi capelli sono seta. Starei qui ad accarezzarteli per ore ed ore… soprattutto (sottolineando) senza (serio) le tue amiche !
Sissi (Taglia corto) Noi stavamo andando via. Andiamo a lavorare!
Tressette Ecco brave, andate a lavorare!
Aminah (Irritata a Tressette) Devo andare anche io! Come mai sei qui?
Tressette Niente… Ogni giorno devo farti omaggio di una rosa.
Melissa (Starnutisce) Fiori! Quanto li odio… (Apre la finestra) Hanno tutto quel polline…
Aminah (Irritata a Tressette) Ok. Ora che me l’hai portata puoi pure andartene! Devo andare a lavorare!
Tressette Se tu volessi… Potresti smettere di fare questa vita… Potrei farti diventare una signora…(porge il braccio ad Aminah)
Aminah (Interrompendolo, spinge il braccio di Tressette) No, grazie! Ne abbiamo già parlato.

(Tressette Canta “Tu sei proprietà privata”)
Tu sei proprietà privata (3:00)
Strofa 1 (Coreografia di Sissi, Melissa e Aminah che indossa la parrucca Nera)
Potrei farti salire, sulla mia Cadillac
Come una diva di Hollywood, che spesso va in città
Col il fido chauffeur, che ti apre la portiera
Ed il tuo cagnolino appena uscito dal coiffeur
Ritornello (da ripetere dopo ogni strofa)
Ma tu lo sai di esser mia
anche avvolta di bijoux
sei mia proprietà e sia
hai gli strass e niente più
Strofa 2 (Coreografia di Sissi, Melissa e Aminah che indossa la parrucca Rossa)
Ti vestirei di seta, senza più nylon
Andremo al Moulin Rouge, solo per ballar
Coi fratelli Lumiere, al posto della TV
E con una roulette, per un canale in plus
Strofa 3 (Coreografia di Sissi, Melissa e Aminah che indossa la parrucca Bionda)
Per te solo diamanti, grandi come bonbon
E mille opere d’arte, come souvenir
Avrai solo Champagne, nel tuo frigobar
Il jet è sempre pronto, se vuoi andare al mar

BUIO

Scena 6. Strada di Napoli.
Si odono i rumori tipici di una metropoli piena di traffico. Rahid e Malika entrano dalla destra.
Malika (Annusandosi) Che schifo! Puzziamo come maiali!
Rahid Ringrazia Dio che siamo riusciti a nasconderci in quel tir di maiali.
Malika (Annusandosi) Non potevi trovarne uno che trasportava fiori.
Rahid (Ridendo) Ti prometto, che la prossima volta, guarderò bene prima di farti salire…
Malika Dove siamo?
Rahid (Indicando il Vesuvio alle loro spalle) Non vedi? Siamo a Napoli!
Malika Bella… (sente una fitta alla pancia) Ah! Che hai piccolo? A te non piace?
Rahid (Indicando la pancia) Perché ne parli sempre al maschile?
Malika Perché (scandendo) deve essere un maschio! La vita è più facile per voi!
Rahid Non dirai sul serio? Hai detto che i maschi della tuo villaggio sono stati tutti uccisi!
Malika Si, ma le bimbe sono state violentate!
Rahid (Indicando la pancia) E se nasce femmina?
Malika (Sente un’altra fitta alla pancia) Ah
Rahid (Indicando la pancia) Da quanto tempo hai queste fitte?
Malika (Preoccupata) Da ieri… Il fatto strano è che non lo sento muovere da un po’…

(Malika Canta “Muoviti”. Coreografia di Malika e Rahid)
Muoviti (1:40)
Ritornello
Rahid: Muoviti, Muoviti. Muoviti, Muoviti. Muoviti, Muoviti. Muoviti, Muoviti.
Strofa 1
Muoviti
che se ti sento dentro
stanotte il mare resta calmo
ci saranno bimbi a fare il bagno
Strofa 2
Muoviti piccolo,
che se ti sento vivo
domani il pane sarà tanto
ti chiedo di scalciarmi intanto…
Ritornello
Rahid: Muoviti, Muoviti. Muoviti, Muoviti. Muoviti, Muoviti. Muoviti, Muoviti.
Strofa 3 (Malika)
Muoviti
se vedo te che scalci
le mine sono dei giocattoli
di polvere che sporca i campi
Strofa 4 (Rahid)
Muoviti piccolo,
fatti sentire adesso,
la mano che si alza,
non porta odio ma solo carezze…
Ritornello
Rahid: Muoviti, Muoviti. Muoviti, Muoviti. Muoviti, Muoviti. Muoviti, Muoviti.
Strofa 5 (Malika)
Muoviti,
fatti sentire sempre
la gioia maternità
in questa terra di libertà Strofa 6 (Rahid)
Muoviti piccolo,
quando uscirai di lì,
se starai fermo dopo,
vivere è un gioco ma adesso…
Ritornello
Rahid: Muoviti, Muoviti. Muoviti, Muoviti. Muoviti, Muoviti. Muoviti, Muoviti.
Muoviti, Muoviti. Muoviti, Muoviti. Muoviti, Muoviti. Muoviti, Muoviti.


BUIO

Scena 7. Casa di Aminah.
Paolo, è seduto sul letto e si abbottona la camicia. Indossa un paio di jeans. Aminah indossa la vestaglia ed è in piedi vicino alla finestra.
Paolo Perché non posso dormire qua?
Aminah Perché ai miei clienti è vietato. (Si accende una sigaretta ed inizia a fumare sempre guardano fuori)
Paolo Allora per te sono solo un cliente come gli altri? L’ultima volta…
Aminah (Interrompendolo) L’ultima volta ho offerto io! (Dolce) Sei il mio miglio cliente…
Paolo (Si alza e si mette alle spalle di Aminah) Come devo dirtelo che…
Aminah (Si gira di scatto e chiude la bocca di Paolo con la mano) Ora è meglio che vai…
Paolo (Stringe Aminah a sé) Non voglio andare via…
Aminah (Si libera della morsa di Paolo e si allontana da lui) Aspetto un altro cliente!
Paolo (Accarezzando con disprezzo le rose nel vaso) Allora è vero quello che dicono? Che sei la sua donna?
Aminah (Orgogliosa) Io non sono la donna di nessuno.
Paolo (Dolce) Non sei stanca di questa vita? (Aminah non risponde) Io potrei…
Aminah (Interrompendolo) No, ti prego, non dirlo! (Pausa) E’ meglio che non ci vediamo per un po’. Ci sono tante ragazze più carine di me.

(Paolo Canta “Cinque minuti di te”)
Cinque minuti di te (4:05)
Strofa 1
Sfioro i tuoi capelli, baciati dal sole
armoniche cromie impercettibili, tenui al mio sguardo
ti guardo e subito ho un brivido che mi percuote l’anima
ancora non so, in verità, se sono sveglio o sto sognando Strofa 2
e il tuo profumo mi invade, abbatte ogni trincea
così lo puoi sentire, tra i fiori di campo in primavera
o nella brezza liberata da un’onda che s’infrange su uno scoglio
resta “cu mme” e ancora un po’, ti aspetto, dimmi che non mi sbaglio….
Ritornello
Mi piacerebbe essere nella pagine del libro che leggerai
Mi piacerebbe essere l’essenza del profumo che indosserai
Vorrei convivere nei tuoi pensieri quando sei a lavorare
Essere l’uomo dei tuoi sogni e mai quando vai a riposare
e se tutto questo amore mio ti sembra fin troppo
concedimi 5 minuti di te, io sono qui non scappo
Strofa 3
Dicevi d’esser mia, da prima che ti avessi
Mi chiedo quando sia accaduto, l’imponderabile
E immaginavo che le nostre strade confluissero per sempre
resta “cu mme” e dimmi se hai un posto vuoto anche per me…
Ritornello
Mi piacerebbe essere nella pagine del libro che leggerai
Mi piacerebbe essere l’essenza del profumo che indosserai
Vorrei convivere nei tuoi pensieri quando sei a lavorare
Essere l’uomo dei tuoi sogni e mai quando vai a riposare
e se tutto questo amore mio ti sembra fin troppo
concedimi 5 minuti di te, io sono qui non scappo…più!

Paolo cerca di baciare Aminah sulla bocca che si ritrae. Paolo esce per la destra. Aminah fa come se volesse fermarlo ma poi si blocca, stringe i pugni, si gira e corre a buttarsi sul letto a piangere.
FINE PRIMO ATTO

Atto Secondo
Scena 8. Strada di Roma.
All’aprirsi del sipario si odono i rumori tipici di una metropoli piena di traffico. Rahid e Malika entrano dalla destra.
Rahid (Premuroso) Sei sicura di sentirti bene?
Malika (Accarezzandosi il pancione) Quando lui si muove, sto benone! (Guardandosi attorno estasiata) Roma è davvero bella come immaginavo.
Rahid Una volta questa era la capitale del mondo.
Malika (Entusiasta) Troveremo da mangiare ?
Rahid (Ridendo) A costo di chiedere l’elemosina, ma qui ti tratterò come una regina. Se Roma è la capitale del mondo, allora è anche la nostra capitale

(Rahid Canta “Per Roma”)
Per Roma (3:15)
Strofa 1
La prima tappa
è qui al Colosseo
laddove i gladiatori
lottavano tra loro ed i felini. Strofa 2
Facciamo un salto andiamo
a Piazza San Pietro
c’è il Papa che saluta
la folla che lo acclama.
Ritornello (Coreografia di Rahid, Malika e dei monumenti di Roma) (da ripetere ogni 2 strofe)
A Roma, A Roma,
qualcuno ci aiuterà.
A Roma, A Roma
nessuno straniero, nessuna bandiera
Coro:Roma Caput Mundi Rahid: e noi veniamo da lì!
Coro:Da dove? Da Dove? Rahid: dal mondo che è a un passo da qui!
Strofa 3
Et voilà
Fontana di Trevi
è piena di monete
di ogni angolo del mondo Strofa 4
Trastevere che è qui
Dimora degli artisti
potremmo noi ballare
al ritmo della vita.
Strofa 5
A Trinità dei Monti
tra un mare di persone
discutono di tutto
c’è posto anche per noi Strofa 6
E poi Piazza Navona
Sgargiante nei colori,
di artisti della strada
ritratti di me e te.

BUIO

Scena 9. Casa di Aminah.
Aminah indossa la vestaglia ed è stesa sul suo letto. Sissi e Melissa entrano dalla destra. Indossano vestiti succinti. Aminah sta piangendo.
Sissi Stanotte ho sentito troppo freddo (Notando Aminah) Che hai piccola? Cosa ti è successo?
Melissa (Ad Aminah che non risponde) Sento puzza di… (A Sissi) Com’è che si chiama quel ragazzino?
Aminah (Interrompendola) Si chiama Paolo e non è un ragazzino! E non sto piangendo per lui.
Sissi Nooo. Sono almeno lacrime di felicità?
Melissa (Eccitata) No, aspetta, non dirmelo! Ti ha chiesto di sposarla? (Fingendosi seria) In questo paese, a che età è legale?
Sissi (A Melissa) Smettila di scherzare. (Indicando Aminah) Qui la faccenda è seria… (Ad Aminah, materna) Dai Mina, a noi puoi dirlo. Siamo le tue sorelline…
Aminah (Titubante) Mi ha detto… Mi ha detto… (Scoppia a piangere e si butta sul letto) Che mi ama!
Sissi e Melissa esultano come se avessero segnato un gol in una finale dei mondiali di calcio. Sissi si mette la maglietta sulla testa come fanno i calciatori. Le due si abbracciano e si abbandonano a gesti da stadio.
Melissa (Accarezzando dolcemente Aminah) E qual è il problema piccola?
Sissi (Accarezzando dolcemente Aminah) E tu? Tu cosa provi per lui?
Aminah (Disperata) E Tressette? A lui non ci avete pensato? O fate finta di non capire?
Sissi (Accarezzando dolcemente Aminah) Pensa a te. Mica vorrai fare questa vita per sempre?
Aminah (Cattiva) E voi? Non avete fatto questo per tutta la vita?
Melissa (Dura, si alza) Proprio per questo, tu non devi fare lo stesso errore! Io per colpa di Tressette non ho mai visto i miei figli. (Gli vengono le lacrime ma non piange) Li ha fatti nascere lui stesso e li ha venduti senza nemmeno farmeli vedere.
Sissi (Affettuosa) Questa è la tua occasione, piccola. Non puoi bruciarla così. Te ne pentirai per tutta la vita. Come è successo a noi. Hai sempre detto che dobbiamo inseguire i nostri sogni. Oggi non avevi quel provino? Che fai ancora vestita così?
(Melissa e Sissi Cantano una versione diversa di “La camera dei sogni”. Le strofe sono Rap ed il Ritornello è parlato.)
BUIO

Scena 10. Strada di Roma.
Rahid e Malika , infreddoliti, chiedono l’elemosina. I ballerini interpretano, nell’ordine, i passanti che affollano la strada, poi i Rom ed infine gli abitanti del quartiere. Si muovono sempre come se stessero danzando. E’ una danza lenta e senza musica.
Rahid (Ripete ad ogni passante) Fate la carità. Abbiamo fame. Mia figlia è incinta. Grazie. Grazie. Grazie. (Dopo un po’, un gruppo di Rom (i ballerini), si avvicina con fare minaccioso. Intonano il ritornello di “L’affare della carità” con un mormorio. Strattonano Rahid e Malika e gli prendono i soldi) Ma che fate? Non potete portarci via tutto! Vi prego!

(I Rom cantano “L’affare della carità”)
L’affare della carità (1:45)
Strofa 1 (Coreografia dei Rom che cantano in coro)
Credevi davvero che per metterti qui,
bastasse solamente di fame morir?
Non è mica è una chiesa, questa è la nostra strada!
Se vuoi guadagnar soldi devi metterti in fila.
Ritornello (Coreografia dei Rom che cantano in coro)
Non puoi venire qui
E fare quello che ti par
non l’hai ancora capito
Che questo è il nostro affar.
Strofa 2 (Coreografia dei Rom che cantano in coro)
Credevi davvero che per metterti qui,
bastasse solamente la fame soffrir?
Non è Mica una mensa, questa è la nostra strada!
Se vuoi guadagnar soldi devi metterti in fila.
Ritornello (Coreografia dei Rom che cantano in coro)
Non puoi venire qui
E fare quello che ti par
non l’hai ancora capito
Che questo è il nostro…
Che questo è il nostro…
Che questo è il nostro…
Che questo è il nostro…
Che questo è il nostro…
affar.

Rahid (Disperato) Mia figlia è incinta. Vi prego! Lei ha fame! Maledetti (I Rom escono di scena. Lui si accorge che Malika è debole) Malika che hai? Sei debole hai bisogno di mangiare. (Esce dalla destra. I Rom da fuori intonano il ritornello di “L’affare della carità” con un mormorio. Rientra dalla destra con un pezzo di pane) Tieni Malika. Mangia qualcosa. Ecco brava! Così. (Dopo un po’, un gruppo di abitanti del quartiere (i ballerini), si avvicina con fare minaccioso. Urlano “Eccolo!”,“E’ lui che ha rubato il pane”, “Diamogli una lezione”. Cominciano a malmenare Rahid.)
Che Guevara (Dalla destra. Indossa jeans e felpa con Che Guevara) Che succede? Siete impazziti? Lo state uccidendo. Lasciatelo! (Strattona gli abitanti del quartiere che fuggono via)
BUIO

Scena 11. Studio Tv.
Melissa e Sissi passeggiano nervosamente. Vestono abiti normali. Anche Stella (ballerina) una ragazza della stessa età di Aminah passeggia nervosamente. Dopo un po’ Aminah entra dalla destra. Appena la vedono Melissa e Sissi le corrono incontro.
Sissi (Felicissima) Allora come è andata?
Aminah Penso bene. Mi hanno detto di aspettare qui fuori.
Melissa A quanto pare siete in due! (Indicando Stella) Anche a lei, hanno detto di aspettare!
Sissi (Alludendo a Stella) Chi quella? Con quei capelli può fare solo la strega cattiva di Biancaneve. (Melissa e Aminah ridono)
Aminah Ragazze volevo dirvi grazie. Senza le vostre parole non sarei mai venuta qui!
Sissi Aspetta a ringraziarci. C’è sempre (Alludendo a Stella) Specchio, specchio delle mie brame. (Melissa e Aminah ridono)
Aminah No, davvero. Grazie.
Melissa Spero che un po’ sia anche merito di… come si chiama quel ragazzino?
Aminah (Ridendo) Si anche di Paolo… ma soprattutto è grazie a voi che ho deciso di fare questo provino. In effetti, ve lo dovevo proprio.
Sissi Mamma mia, sono così eccitata! Ma come fate a essere così calme? Non ero mai stata ad un provino per… (a Stella, sottolineando) la parte principale di un musical. I provini per gli spettacoli per bambini sono nell’altro studio. (Melissa e Aminah ridono)
Il Regista del musical (ballerino) entra dalla destra. Reca una cartellina. Sorride ad Aminah. Sissi non sta più nella pelle. Melissa cerca di calmarla. Il Regista va da Stella e le comunica qualcosa di spiacevole. Lei accusa il colpo. Poi dice qualcosa nell’orecchio al Regista. Il Regista è turbato. Guarda Aminah, Melissa e Sissi con sospetto. Poi dice qualcosa a Stella ed esce per la destra. Sissi, fiera, guarda Stella e le fa cenno di andarsene. Stella non si muove. Il Regista entra dalla destra e fa cenno ad Aminah di seguirlo. Regista e Aminah escono per la destra. Sissi è felicissima. Esulta. Salta. Melissa cerca di contenerla. Sissi, come prima, fa capire a Stella, con dei chiari gesti di andarsene. Dopo un po’ il Regista e Aminah entrano dalla destra. Aminah è scura in volto. Il Regista fa cenno a Stella di seguirlo. Regista e Stella escono per la destra. Sissi è felicissima poi si accorge dello stato di Aminah e si rattrista.
Melissa (Ad Aminah, esitante) Com’è andata?
Aminah (Delusa) Un altro buco nell’acqua.
Sissi (Delusa) Ma se il regista… No, dico, mi sembrava che avesse scelto te… o sbaglio?
Aminah Anch’io mi ero illusa… Ha detto che ho talento ma…
Melissa (Ad Aminah, esitante) Ma?
Aminah Non lo so. Mi ha chiesto che lavoro facessi… Dov’era la mia famiglia…
Sissi (Irosa) La strega cattiva! Quella brutta megera… Deve aver detto qualcosa al regista… Ma quando esce gliela faccio vedere io!
Aminah (Quasi in lacrime) Ormai è inutile! Torniamocene a casa! (Esce per la sinistra)
Melissa (Uscendo per la sinistra. Trascinandosi dietro anche Sissi) Mina! Mina!
BUIO


Scena 12. Strada di Padova.
Che Guevara. Malika e Rhaid arrivano fuori la Basilica di S.Antonio a Padova.
Che Guevara Ecco. Siamo arrivati. Entro un attimo a chiamare quel mio amico. (Esce per il centro)
Malika Siamo stai fortunati a trovare questo camionista. Ci ha dato un passaggio fino a Padova. (Vedendo che Rahid non risponde, incalza) E a Roma ci ha salvato la vita.(Lo abbraccia) Dai, Rahid. non pensarci più.
Rahid Non avrei dovuto rubare quel pezzo di pane.
Malika L’hai fatto per me e per il mio bimbo (si accarezza la pancia).
Che Guevara (Entra dal centro seguito da Padre Fernando che indossa la camicia con il classico colletto da prete) Questo è il mio amico Fernando.
Rahid (Stringendo la mano a Fernando) Io sono Rahid e lei è Malika.
Fernando (Guardando lo stato di Malika) Che Guevara mi aveva detto che eri conciata male… Da quand’è che non mangi un pasto caldo, figliola?
Malika Sto bene. Sono solo un po’ stanca.
Fernando Ora vi accompagno in comunità. E’ proprio fuori Padova. Li si prenderanno cura di voi. C’è pure un dottore che ci sta aspettando.
Rahid Grazie. Ma io non posso venire. Devo trovare mia figlia.
Che Guevara Tua figlia puoi pure cercarla domani. Ora hai bisogno di una doccia e di un pasto caldo.
Rahid Grazie a te sono arrivato finalmente a Padova. Non voglio perdere altro tempo. Domani potrebbe essere tardi.
Malika Allora rimango qui con te!
Rahid Tu devi pensare al tuo bambino.
Fernando Rahid ha ragione. Nello stato in cui ti trovi, è un miracolo se sei arrivata qui sana e salva.
Che Guevara (A Rahid) Dove pensi di cercarla?
Rahid Non lo so. Comincerò da qui.
Fernando Ora non perdiamo altro tempo. (A Rahid) Se hai bisogno di me, mi trovi sempre in chiesa.
Malika (Abbraccia Rahid con le lacrime) Grazie di tutto.
Rahid Guarda che io sto qui. Mica non ci vediamo più. Ora porta il tuo bambino al calduccio. (A Che Guevara stringendogli la mano) Senza di te non ce l’avremo mai fatta. Ora capisco perché ti chiamano Che Guevara.
Che Guevara (A Rahid) Ho fatto solo il mio dovere. Quegli uomini ti avrebbero ucciso. Ora accompagno loro in comunità e proseguo il viaggio. Ci teniamo in contatto tramite Fernando.
Malika, Fernando e Che Guevara escono per la destra. Rahid prende la foto di Aminah dalla tasca e comincia a farla vedere ai passanti (ballerini). Ne nasce una danza in cui nessun passante ha mai visto Aminah. Dopo un po’ si avvicina una prostituta (ballerina) che vuole convincerlo ad andare con lei. Altra danza con Rahid che non cede alle tentazioni della prostituta. Rahid mostra la foto anche a lei che riconosce la ragazza e subito corre via. Dopo un po’ arrivano due scagnozzi di Tressette (ballerini) che vogliono vedere la foto di Aminah. Rahid con una certa reticenza gliela mostra. I due loschi figuri, a gesti, gli fanno capire che loro sanno dove trovare Aminah e lo invitano a seguirlo.

BUIO

Scena 13. Casa di Aminah.
Aminah sta riempiendo una valigia che è poggiata sul letto. Intona senza musica il ritornello di “Prima di tutto” della scena 7. Dopo un po’ Paolo entra dalla sinistra. Appena lo vede Aminah corre ad abbracciarlo.
Paolo Ho fatto più in fretta che potevo. Ho lasciato l’auto dove mi hai detto.
Aminah Paolo, tu sai a cosa andiamo incontro? Tressette ci seguirà fino in capo al mondo.
Paolo E allora è lì che ce ne andremo. (Aiuta Aminah a chiudere la valigia) Dai facciamo presto.
Suonano al campanello insistentemente.
Tressette (Da fuori) Mina. Mina. Apri! Lo so che ci sei.
Aminah (Prende la valigia ed esce dal centro trascinandosi dietro Paolo) Vieni. Questo passaggio non lo conosce nemmeno Tressette.
Tressette (Da fuori) Cosa aspettate? Sfondate la porta! (Entra da sinistra seguito da due uomini (ballerini). Guardano dappertutto. Si accorge della finestra aperta. Ai suoi uomini) Sono usciti di là. Presto! Non fateli scappare. (I due uomini escono dal centro. Tressette è furioso. Prende le rose dal vaso e le distrugge) Non è ancora nata una puttana che si prende gioco di me. La ucciderò con le mie mani. A lei e a quel bastardo che la sta aiutando. (Rahid entra dalla sinistra con due uomini di Tressette. A Rahid) E tu chi sei?
Rahid (Speranzoso) Sono il padre di Aminah. Questi due uomini mi hanno detto che abita qui.
Tressette (Illuminato) Il padre della troietta?
Rahid (Confuso) Non capisco… Lei è una cantante…
Tressette (Ride sonoramente) Cantante? Ti sembra la casa di una cantante, questa? Ed io ti sembro un discografico? Tua figlia è una puttana! E come tale si è comportata. E’ fuggita via! Lasciando un grosso debito da pagare!
Rahid (Frustrato) Fuggita? E dov’è andata? Quanti soldi ti deve? Posso pagare io…
Tressette (Con disprezzo) Tu? Un poveraccio? Nemmeno se vivessi altri duecento anni potresti pagare quella somma! (Ai suoi uomini) Non fatelo uscire di qua. (Un uomo esce per il centro e un uomo esce per la sinistra. A Rahid) Ti terrò prigioniero qua dentro finché non avrò riavuto indietro tutto quello che mi spetta: (fiero) Aminah e la mia dignità (esce per la sinistra. Rahid si mette le mani in faccia. E’ distrutto)
Sissi (Da fuori) Fammi passare, imbecille. Questa è casa nostra!
Melissa (Da fuori) Non mi importa cosa ha detto Tressette. Io ho bisogno di un bagno caldo!
Sissi e Melissa entrano dalla sinistra. Indossano abiti succinti. Sissi va da Rahid e Melissa rimane sulla porta a controllare l’ingresso.
Sissi (A bassa voce) Davvero, sei il padre di Aminah?
Rahid La conosci?
Sissi (A bassa voce) Certo che la conosco. Abitiamo qui tutte insieme.
Rahid (Deluso) Lei è venuta qui perché sognava di fare la cantante…
Melissa (A bassa voce) Ognuna di noi è venuta qui perché aveva un sogno. Siamo state tutte ingannate.
Sissi (A bassa voce) Aminah però è diversa. Lei ha talento. Ha trovato un ragazzo che la ama e che le farà cambiare vita.
Rahid Quel gangster ha detto che Aminah gli deve tanti soldi…
Melissa (A bassa voce) Non pensare a quello che dice Tressette.
Sissi (A bassa voce) Aminah non gli deve un bel niente. L’importante è che ora i due ragazzi riescano a fuggire.
Aminah (Da fuori) Lasciami. Non mi toccare!
Aminah e Paolo entrano dalla sinistra. Vengono trattenuti entrambi da due uomini di Tressette che li spingono dentro ed escono per la sinistra. Aminah cade a terra e Paolo la aiuta ad alzarsi.
Rahid (Commosso) Aminah.
Aminah (Corre ad abbracciare Rahid) Papà. E tu che ci fai qui?
Rahid E’ da tre anni che non abbiamo tue notizie. Sono venuto fin qui per cercarti. Perché non ci hai detto niente?
Aminah E come potevo? Voi pensavate che io ero diventata una cantante…
Melissa (Risoluta) Ora dobbiamo trovare il modo di farvi uscire di qua.
Paolo (Guarda fuori dal centro) Tutte le vie d’uscita sono controllate.
Sissi (Impaurita) Tressette ve la farà pagare cara.
Paolo (Con coraggio) L’affronteremo una volta per tutte!
Rahid Io so chi può aiutarci.
Aminah Tu?
Rahid (A Sissi e Melissa) Dovete andare subito alla Basilica di Sant Antonio. Chiedi di Padre Fernando. Spiegagli cosa è successo. Lui saprà come aiutarci.
Melissa Padre Fernando, hai detto?
Rahid Si.
Paolo Se non lo trovate, avvisate la polizia.
Melissa Si la polizia…(A Sissi) Sbrighiamoci. (Esce per la sinistra seguita da Sissi)
Sissi (Da fuori) E togliti di mezzo, cretino. Dobbiamo tornare al lavoro.
Aminah (A Paolo) Tressette ha molti amici nella polizia… Quelle che hanno provato a denunciarlo non le abbiamo più riviste… (A Rahid) Siamo prigioniere di quel tiranno…
Rahid (Ad Aminah) Potevi chiedere aiuto a me…
Aminah (Abbraccia Rahid. Piangendo) Perdonami, papà.
Rahid (Abbraccia Aminah) Non preoccuparti, piccola mia. Vedrai che tutto s’aggiusterà…

(Aminah canta “Il coraggio di non averne”)
Il coraggio di non averne (3:05)
Strofa 1
Magari avessi io
un po’ del tuo coraggio,
l’orgoglio nel cadere,
per subito rialzarsi Strofa 2
Magari potessi
urlare un po’ più forte,
ti ho visto farlo e, credimi,
lo so che ci riesci
Ritornello (da ripetere ogni due strofe)
Sulla mia strada ora c’è una luce,
mi lamentavo troppo del buio…
Ma non facevo nulla per cambiare.
E’ lui che mi ricorda sempre
che ho smesso di procedere a tentoni,
non fingo più di non vedere.
Li vedi tutti questi fiori?
la strada ora è una giostra di colori,
intorno una bambina che corre fino a te.
Strofa 3
Magari riuscissi io
a correre come te,
gli incubi li lascerei,
trovando un passo ai sogni miei. Strofa 4
Potrei guardarmi nello specchio
e inutili rancori,
tra mille sbagli scorgere,
la forza che sai darmi.

Fernando (Da fuori) Fatemi passare. Vi ho detto che mi manda Tressette. (Entra da sinistra)
Rahid (Felice) Grazie di essere venuto. (Indicando Aminah) Lei è mia figlia.
Fernando Si lo so. Le tue amiche mi hanno spiegato tutto. Ora dobbiamo andarcene di qui.
Paolo E come facciamo? Loro sono in quattro e sono armati fino ai denti.
Fernando Ho chiamato i rinforzi e tra poco arriveranno. (A Rahid) Per fortuna ieri sera ho convinto quel pazzo di Che Guevara a non partire…
Rahid (Felice) Questa si che è una buona notizia! (A Paolo ed Aminah) Che Guevara è l’uomo più forte che abbia mai incontrato!
Aminah Ma papà quegli uomini sono armati. (Dalla sinistra si odono due tonfi)
Che Guevara (Entra dalla sinistra recando due pistole) Erano armati.
Rahid (Ad Aminah) Che ti avevo detto?
Che Guevara Svelti, ho il camion proprio qui giù. Malika ci aspetta col motore acceso.
Fernando (Preoccupato) Perché hai portato anche lei?
Che Guevara Lei ha insistito e non avevo tempo di mettermi a discutere.
Paolo (Indicando la finestra) Ce ne sono altri due qua fuori.
Che Guevara lancia una pistola a Fernando e si mette alla destra della finestra. Fernando si mette alla sinistra della finestra.
Che Guevara (A bassa voce ad Aminah) Fai un bel urlo.
Aminah urla. I due uomini di Tressette si precipitano dentro con le pistole in pugno. Che Guevara e Fernando gli mettono lo sgambetto e i due uomini cadono facendo cadere le pistole. Paolo raccoglie le due pistole. I due si alzano con le mani alzate.
Che Guevara (Ai due uomini minacciandoli con la pistola. Gli indica la sinistra) Forza. Chiudo anche voi nello sgabuzzino. Muovetevi. (Esce seguito dai due e da Paolo che impugna saldamente le due pistole)
Fernando Ora vi conviene sparire per un po’. C’è un convento di clausura vicino Bologna. Li non potranno trovarvi. Rimanete nascosti fino a quando le acque non si saranno calmate.
Che Guevara (Entra da sinistra seguito da Paolo) Andiamo?
Tressette (Entra da sinistra con Malika. Tiene Malika stretta a se minacciandola con un coltello alla gola) Ma bravi… Che bel quadretto familiare! C’è il padre, il prete, l’eroe. Mancava solo il cattivo! (Cambiando tono) Ora poggiate tutte le armi a terra!
Fernando (A Che Guevara) Te l’avevo detto di non portarla.
Fernando e Paolo poggiano le pistole a terra. Vedendo che Che Guevara non cede, serra ancora di più il coltello sulla gola di Malika che ha un sussulto. Malika comincia ad avere dei dolori. Che Guevara mette la pistola a terra.
Tressette (Ad Aminah) Davvero credevi di liberarti così facilmente di me?
Malika (Urla dal dolore) Lasciami, maledetto! Il mio bimbo sta nascendo!
Tressette Ma che dici?
Malika urla più forte. Tressette ha un attimo di esitazione e Che Guevara ne approfitta per disarmarlo. Malika si libera della morsa di Tressette e Aminah e Paolo la portano sul letto. Tressette e Che Guevara vengono alle mani. La loro è una danza sulle note di “Muoviti” in versione danza tribale con tamburi e percussioni molto potenti. Solo musica per le strofe e un coro che canta il ritornello. Mentre Che Guevara e Tressette combattono, tutti gli altri aiutano Malika che è stesa sul letto. Alla fine Tressette raccoglie il coltello e si scaglia contro Che Guevara che riesce a scansarsi. Tressette cade a terra. Si rialza ed ha il coltello piantato nella pancia. Stramazza morto al suolo in un crescendo di tamburi. Silenzio. Poi si sente un pianto di neonato. Fernando alza il neonato al cielo e lo mette in braccio a Malika.
BUIO

Scena 14. Studio Tv.
L’occhio di bue illumina Aminah. Alle sue spalle i ballerini eseguono una coreografia.
(Aminah Canta “La camera dei sogni”)
Dopo le prime due strofe. Mentre il Coro ripete il Ritornello, Aminah presenta ad uno ad uno tutti i ballerini. Poi presenta Paolo, Malika, Sissi, Melissa, Tressette, Fernando, Che Guevara e Rahid. Gli attori salutano il pubblico e vanno via. La musica finisce. Si sente la voce del Regista che dice “Ok, Mina, va bene così. La parte è tua!”.


FINE