APOLOGIA DI REATO

di

ANTONIO CARUSO

 

PERSONAGGI

ATTORE
IDDU
IDDA
SIGNORINA DI TALENTO
DOTTORE PSICOTERAPEUTA
RECITANTE
IMPRESARIA
PICCIOTTO
AMMIRATRICE
SIGNORE DEPRESSO
RIVOLUZIONARIA
MESTIERANTE

 

Palcoscenico vuoto, qua e là quinte e pannelli neri – al centro una sedia e l'attore.

ATTORE
Buon giorno signore e signori... Io sono un attore. Voi immagino sappiate esattamente chi sia un attore e non sta a me darvi ulteriori spiegazioni...
IDDU
Ma cchi è... si rriri?
ATTORE
Appunto...
IDDA
Cchi fa imitazioni? Cunta barzilletti?
ATTORE
Dicevo...io sono un attore e non dovrei darvi spiegazioni. Un attore è un attore...un attore, un palco...tutto è affidato alla magia della situazione...non occorrerebbe spiegare nulla di più.
IDDU
E allora cchi vvoi? Ccà n'avevu tempi i peddiri! Semu ggenti ca travagghia...
ATTORE
Sì...anch'io...forse, a volte, in qualche modo...Il punto non è questo...Il punto è...
IDDU
Accuzza accuzza...longa è 'a storia.
IDDA
Ma cchi fa chistu?
IDDU
L'attore.
IDDA
Sfacinnatu. E si vidi ca ci avi a panza china...
ATTORE
No, per la verità no. Ma fa niente. L'uomo non vive di solo pane.
IDDU
Me nannu u diciva sempri “pani e tumazzu e libbittà di cazzu!
ALTRO
Auh! Silenziu, fammi ascutari cchi minchiati rici chissu...
IDDU
Basta ca nni spicciamu ca gghiri alla disoccupazioni ppi vidiri si cc'è travagghiu.
ATTORE
Io sono qui  oggi semplicemente per confessare un reato...e per giustificarlo.
IDDU
U rissi iu ca chissu mi pareva 'n delinquente. Confessa il reato e ppuru u rici...
cunnutu e spirru.
ALTRO
A virità è ca Chistu parra difficili, n'a caputo nenti.
IDDU
A mmia mi pari na cosa ponnografica.
IDDA
Seee, a ttia parunu tutti cosi ponnografiche. Ma cchi dissi ca fa?
IDDU
L'attore.
ALTRO
Ah, allora fa spettacolini...teatrini, scenette...va.
IDDU
Ma tu u viristi 'n televisioni?
IDDA
No. 
IDDU
O cinematografo?
IDDA
No.
IDDU
E allora cchi spettaculini fa?
IDDA
A cchi nni sacciu... Iddu u rissi chi ffa l'attori, mica iù.
ATTORE
Lo so...pensate che io parli in modo complicato...ma non è così. È soltanto che uso metafore, simboli...
IDDU
Cchi è ca fa?
IDDA
Nenti... è drocato...fosse usa sostanze stuppafacenti. No rissi iddu stissu? No?
IDDU 
Lassamulu peddiri. È testa leggia, vacanti...  
ATTORE
No, no... l'unica mia droga è questa passione smisurata per il palcoscenico...questo perpetuo mondo di sogni ma anche di sostanza, di finzione ma anche di verità...Questo spazio – che sia fisico o che sia ideale - che ha visto nei secoli passare con disinvoltura i classici greci, il grande bardo...
(irrompe in scena con movimenti da guitto, da saltinbanco, una figura con maschera bianca neutra).
RECITANTE
Ora l'inverno del nostro scontento...
ATTORE
No, non adesso, non è il momento. Dopo...dopo.
RECITANTE
Ora l'inverno...no. Ora no. Ora l'estate, no l'inverno.
ATTORE
Dicevo...questo spazio che ha visto passare il grande bardo...il Carlo ma anche il professore di Girgenti...e poi Vittorio, Gabriele, Bertolt, Carmelo, PierPaolo, Harold, Dario, Eduardo, Samuel, Federico, Eugene...tanti tantissimi. Ed io qua insieme a loro. 
IDDU
Tu i stai virennu tutti 'sti cristiani ca rissi?
IDDA
No.
IDDU
A vabbè...allora iè comu rissi iddu...simbolo...metafora.
IDDA
Sì, cetto, ma anche se metà su fora, metà su intra....sempri assai su. 
IDDU
Mah, iu un ci stai capennu nenti.
IDDA
Picchì ssi bbestia e anaffabbeta, Cioia del mio cuore.  Lassamulu parrari ca chissu istruitu è.
IDDU
Picchì quannu parranu chiddi istruiti a mmia mi furria a testa?
IDDA
Fossi picchì a manciari...sarà n'abbassamento di prissioni.
IDDU
Io oggi manciai.
IDDA
E cchi manciasti, iu nun ti visti manciari a colazioni?
IDDU
E cetto, picchi mi susì alle quattro di notti e mi scutulai chiddu c'attruvai 'nto frigoriferu:'N pocu di maccu...'n pocu di triaca a pasta...du saddi a beccaficu...n'anticchia di bastadduni affugati...và... cose accussì...
IDDA
Inzomma manciasti liggero, armali!
IDDU (a qualcuno del pubblico)
A ciettu, me mugghieri che poi è idda, cioia del mio quore, mi tieni a ddieta. 
IDDA
Fozza bbestia se veni ccu mmia, ccaà agghiri ru chiancheri p'accattare 'n pocu di custigghii di maiali, du rote di sasizza cunzata, senza spago, e nchilu di cutuletti e du chili di capuliatu di primo taglio, magro. Amuninni va, Ca oggi a pranzo ti fazzu alliccari l'unnia do peri. Fozza camina che t'a susteniri. Cchi nni resta d'a vita.
IDDU
Amuninni va... A chi nna resta a vita! Mah!(escono Iddu e Idda)
ATTORE
Dicevo...io qua insieme a tutti i grandi che in un modo o nell'altro hanno lasciato un solco su questo palco, fisico o ideale...questo palco così è un simbolo, il simbolo di tutti i palcoscenici del mondo, di tutti i palcoscenici della storia del teatro...Ed io ora che sono qui mi sento piccolo, ed anche un poco inutile. Penso a tutti gli spettacoli che ho voluto fare ed anche a quelli che ho dovuto fare. Penso che in fondo tutto quello che ho fatto non sia servito a nulla e anche quello che non ho fatto non è servito a nulla, anche se ho creduto che servisse a qualcosa. Ma un attore non serve a niente, nemmeno a se stesso. E mi torna in mente  il tema della scelta, l'essere o non essere...l'Amleto...
RECITANTE
Ora l'inverno del nostro scontento...
ATTORE
L'Amleto, non il Riccardo Terzo.
RECITANTE
Ma è sempre Shakespeare...e poi chi è che se ne accorgerà...! 
ATTORE
No.
RECITANTE
E va bene...
ATTORE
E mi torna quel monologo...le scelte...la paura...l'essere uomo, così debole, così incerto...
RECITANTE
Essere o non essere, questo è il dilemma...se sia più nobile soffrire...
ATTORE
Embè?
RECITANTE
Embè cosa? Sono perfettamente in tema, cos'altro vuoi?
ATTORE
No.
RECITANTE
E vabbè...ditelo prima che siete incontentabili...ditelo prima... Direttore...mi farò protestare...perché ne va della mia dignità di professionista...queste non sono condizioni di lavoro accettabili.
ATTORE
Le scelte...già. Perché uno sceglie di fare l'attore...? A me hanno sempre detto che un attore è inutile. È superfluo. Non è necessario un attore. È necessario un dottore, un ingegnere...un panettiere... anche uno spazzino è necessario più di un attore. Io non volevo credergli. Io mi sono sforzato di essere necessario. Io ho creduto di essere necessario. 
SIGNORINA DI TALENTO
(entrando ansiosa)
Maestro...maestro! 
ATTORE
Dice a me?
SIGNORINA DI TALENTO
Maestro, ho bisogno di lei.
ATTORE
Non sono un maestro. Sono uno dei tanti allievi a questo mondo. Qui da noi non ci sono maestri...non ci sono mai stati, anche quelli che hanno creduto di esserlo. Tutti allievi.
SIGNORINA DI TALENTO
Maestro questa non l'ho capita.
ATTORE
Lo so. Non l'ho capita nemmeno io. L'avessi capita prima, forse...
SIGNORINA DI TALENTO
Comunque, maestro io ho bisogno di lei.
ATTORE
E perché mai?
SIGNORINA DI TALENTO
Perché lei deve dirmi se ho talento! Ovvio, no?
ATTORE
Ovvio che ce l'ha? Oppure ovvio che io debba dirlo?
SIGNORINA DI TALENTO
(in silenzio perplessa)
ATTORE
Lasci perdere...non ci pensi. Piuttosto mi dica...perché io dovrei dirle se ha talento? O poi...che talento pensa di avere?
SIGNORINA DI TALENTO
Talento per il palcoscenico...talento per la recitazione...ovvio.
ATTORE
Perché è ovvio?
SIGNORINA DI TALENTO
Non si vede?
ATTORE
Di vedersi, qualcosa si vede...non saprei dire se sia talento... Però se consideriamo il talento una dote naturale...
SIGNORINA DI TALENTO
Guardi che questo è tutto naturale...!
ATTORE
Non volevo insinuare... non mi sarei mai permesso.
SIGNORINA DI TALENTO
Ho soltanto ritoccato in modo... 
ATTORE
Naturale...
SIGNORINA DI TALENTO
Ah, allora se ne accorto anche lei.
ATTORE
Naturale...che me ne sono accorto.
SIGNORINA DI TALENTO
Allora...sto aspettando...Ce l'ho o non ce l'ho?
ATTORE
Ce l'ha, ce l'ha...eccome se ce l'ha.
SIGNORINA DI TALENTO
Guardi, guardi qua...
(si muove, ancheggia, si piega...mostrando culo tette e gambe)
ATTORE
Non è necessario...Non c'è bisogno... 
SIGNORINA DI TALENTO
Sì, bravo, ecco... è un bisogno... una necessità... io non posso vivere senza il palcoscenico. Ho bisogno che la gente mi guardi.
ATTORE
Guardi...che non ha bisogno del palcoscenico per avere la gente che la guardi.
SIGNORINA DI TALENTO
Ma io sento la necessità....mi capisce? La necessità! E se lei non la percepisce quest'energia...questo bisogno...vuol dire che lei non è un vero maestro e non capisce niente. Io ardo! Lo capisce questo?  Non lo capisce? Fa niente, vuol dire che cercherò un altro maestro che saprà vedere...che vorrà vedere!
ATTORE
Ah, per questo non ho dubbi...troverà certamente qualche maestro che vorrà vedere...
SIGNORINA DI TALENTO
Appunto. 
(esce) (silenzio)
ATTORE 
Vedere...sentire...chi ha veramente voglia di vedere...? vediamo e sentiamo soltanto quello che abbiamo già visto o già sentito...per paura di perderci in qualcosa che non sappiamo riconoscere catalogare. Allora la vita ha il sapore di un'automobile con il motore acceso che gira sempre attorno allo stesso isolato per paura di intraprendere strade nuove. Io non volevo tutto questo...volevo dire parole nuove, azioni nuove e poi volevo avvisare, interrogare, mettere in guardia, rimproverare... ed è allora che ho creduto di essere necessario. Ma cosa volete farci...nella vita ognuno di noi a secondo dei momenti, crede delle cose che poi...non sono. Diciamo che avevo fatto anche un sogno...sì...sognavo...
RECITANTE
I have a dream that one day this nation will rise up and live out the true meaning of its creed: "We hold these truths to be self-evident: that all men are created equal." I have a dream that one day on the red hills of Georgia the sons of former slaves and the sons of former slaveowners will be able to sit down together at a table of brotherhood.  I have a dream that one day even the state of Mississippi, a desert state, sweltering with the heat of injustice and oppression, will be transformed into an oasis of freedom and justice... I have a dream today!
ATTORE
Non era proprio questo il sogno...però...
RECITANTE
Eh! Stavolta vi ho lasciato senza parole.
ATTORE
Infatti non saprei cosa rispondere...non conosco l'inglese.
RECITANTE
Neanche io.
(silenzio, si guardano. Il recitante esce)
ATTORE
Sognavo...Ho sognavo tante cose. Sognavo di cambiare il mondo...l'attore come un eroe moderno...senza armi, senza poteri. O forse con armi e poteri immensi come le parole, i pensieri, la fantasia, l'energia... Sognavo e quando raccontavo il mio sogno qualcuno rideva voltando le spalle. Qualcun altro voltava le spalle senza ridere. Ma io continuavo a sognare...a modo mio. Soltanto che pensavo che il mio sogno potesse  essere il sogno di tutti... Sognavo di essere utile in qualche modo...in qualche luogo...per qualcuno. Sognavo di poter aiutare la gente a riflettere sulle situazioni umane, sulle piccolezze quotidiane, sognavo di aiutare a evolvermi ed evolvere...attraverso i grandi temi dell'esistenza...chi siamo, dove andiamo...
IMPRESARIA
(parlando al telefonino)
...E quanto tempo ci stiamo? 
ATTORE
Ho capito che oggi è giornata.
IMPRESARIA
No no...non facciamo scherzi...si era detto due minuti di apparizione e voi dovete pagare per due minuti...no perché se sono tre minuti...allora il mio cliente deve percepire per tre minuti. Tre minuti non sono due minuti...mi sembra ovvio. Cos'è un minuto in più? Cos'è un minuto? Ma un minuto sono sessanta secondi...in un minuto ti cambio il mondo caro lei... (fa segno all'attore di aspettare) Se non le sta bene strappo il contratto e non se ne parla più. E se io strappo il contratto lei non becca nemmeno i soldi degli sponsor...Guardi che sono anche una influenzer e se voglio le faccio chiudere baracca e può mettersi a fare il barbone, caro lei. Ci risentiamo tra dieci minuti che qui (guarda l'attore)...ho un cliente. (chiude la chiamata e rimane in silenzio ad osservare l'attore)
Embè? (silenzio...l'attore è perplesso e non comprende) E dunque? 
ATTORE
Dica?
IMPRESARIA
(gira intorno all'attore, lo osserva, valuta)
Già...già...
ATTORE
Dica? Ha bisogno di qualcosa?
IMPRESARIO
(continua ad osservare l'attore commentando con monosillabi)
Eh, sì...sì...
ATTORE
Cosa sta cercando? Di cosa ha bisogno?
IMPRESARIA
Tu hai bisogno.
ATTORE
Io? Veramente...no.
IMPRESARIA
(ride sguaiatamente)
Ahhhhhhhhhh.... Nooo? Ahhhhhhhh...
ATTORE
Ma senta, adesso finiamola...io qui sono un attore e sto parlando con il pubblico...e lei sta disturbando. Quindi la finisca di star lì ad osservarmi e mi faccia fare il mio lavoro.
IMPRESARIA
Che sarebbe?
ATTORE
Come? Gliel'ho appena detto...io faccio l'attore.
IMPRESARIA
Ah, sì...certo. E quindi, che mestiere fa lei?
ATTORE
Ha deciso di farmi perdere la pazienza? Le ripeto che io faccio l'attore...sono un attore io. Chiaro?
IMPRESARIA
Lei sarebbe...?
ATTORE
...un attore, sì. Ha capito bene.
IMPRESARIA
Lei è un attore.
ATTORE
Eh.
IMPRESARIA
Lei.
ATTORE
Sì sì. Io.
IMPRESARIA
Con quella faccia.
ATTORE
Che ha la mia faccia?
IMPRESARIA
No no...mi faccia capire...lei sarebbe un attore...?
ATTORE
(laconico) Sì. (l'altro ride sguaiatamente)
E adesso cosa c'è da ridere? Vuole prendersi gioco di me?
IMPRESARIA
Come comico non sarebbe male male...un paio di contatti si troverebbero pure. (continua a ridere)
ATTORE
Non sono un comico. E dei suoi contatti mi ci faccio la birra. 
IMPRESARIA
Ahhhhh, buona questa...ma lei è veramente comico come comico...ahahahah...sìsì, si faccia la birra e se la beva anche...e parecchi litri...così non pensa a tutto il resto. Ahahahahah... 
ATTORE
Lei offende.
IMPRESARIA
No no...non ci siamo capiti...lei è un offesa. 
ATTORE
Ma come si permette?!
IMPRESARIA
...Un offesa alla categoria.
ATTORE
E perché mai, di grazia?
IMPRESARIA
Ma lo sentite...e come parla pure...ahahahahah...da scompisciarsi dalle risate...Senta quando avrà deciso di farlo seriamente questo mestiere mi contatti. Ora mi scusi ma vado perché...Io lavoro.
(fa per uscire) 
ATTORE
Scusi sa...ma non è giusto...lei prima offende e poi se ne va. Io sono un attore...
IMPRESARIA
(fermandosi di colpo)
Cosa ha detto?
ATTORE
Ricominciamo...?
IMPRESARIA
Con chi ha lavorato?
ATTORE
Tutti nomi di riguardo nel panorama...
IMPRESARIA
See see see... Fatto fiction?
ATTORE
Nooo!
IMPRESARIA
...apparizioni in tv come opinionista?
ATTORE
No.
IMPRESARIA
...tuttologotronistadilettanteallosbaraglio?
ATTORE
No.
IMPRESARIA
Provini per qualche ruolo al cinema?
ATTORE
No.
IMPRESARIA
Nella sua rubrica tiene almeno nomi di direttori di produzione, direttori di edizione, capistruttura tv...qualche onorevole...due tre cardinali?
ATTORE
Proprio no.
IMPRESARIA
Profilo su facebook, instagram, youtube twitter, linkedin, tik tok?
ATTORE
Ehhhh? No.
IMPRESARIA
Televendite...? Dimagranti, Salumi, Pentole, materassi, attrezzi ginnici?
ATTORE
No no e no. Io faccio teatro.
IMPRESARIA
Ahahahaahahah...No, non lo dica più che muoio dalle risate. Mi dispiace ma nemmeno io posso aiutarla...lei è un caso disperato.
(esce riprendendo a parlare al cellulare)
ATTORE
Ecco...la sensazione, la dolorosa sensazione che provo in questo momento è quella di un dialogo inutile con il pubblico...con me stesso che prova a stabilire un contatto che invece non avviene mai. Per colpa di chi non è chiaro: colpa mia, colpa di chi sta dall'altra parte. Colpa del tempo e dei tempi...chissà. Ineluttabilmente muto il dialogo... Uno scivolare nell'acqua lentamente ma costantemente e senza frenare...poco a poco. 
PICCIOTTO
'Mpare...
ATTORE
Sì?
PICCIOTTO
'Mpare, ci su plobblemi?
ATTORE
No.
PICCIOTTO
'Mpare, se ci su plobblemi...nun t'a preoccupari. Ci sugnu iu.
ATTORE
E chi siete voi?
PICCIOTTO
'Un t'interessa. Tu m'addiri sulu se ci su plobblemi.
ATTORE
No, non ci sono. Che problemi dovrebbero esserci?
PICCIOTTO
E cchi nni sacciu iu...? Chistu l'assapiri tu mica iu.
ATTORE
Ah, bene.
PICCIOTTO
Tu tonn'a dumannu: ci su plobblemi? 
ATTORE
Avevo già risposto: no.
PICCIOTTO
Comparuzzu...unn'è cca mm'affari peddiri tempu...
ATTORE
Per carità...nemmeno io voglio perdere tempo.
PICCOTTO
Bravu...accussì si parra. Fatti non palore. Damuni vessu...e accuzzamu.
ATTORE
Ma, così, tanto per chiedere...Lei di che si occupa?
PICCIOTTO
Risovvo plobblemi.
ATTORE
E' un matematico?
PICCIOTTO
No.
ATTORE
Un enigmista?
PICCIOTTO
Cchi?
ATTORE
Che genere di problemi risolve?
PICCIOTTO
Non si può diri. Anzi, un se nn'a parrari propriu.
ATTORE 
Ma se non si può dire, né parlare, come si risolvono i problemi?
PICCIOTTO
Co silenzio...anzi, co silenziatore. È megghiu. Mi spiegai bbonu?
ATTORE 
S...sì. Credo.
PICCIOTTO
Ecco, cridici. Ci poi cririri. Come arrisovvu iu i plobblemi...
ATTORE
Mi fa piacere.
PICCIOTTO
'A virità...un ti staiu buffuniannu...
ATTORE
Ci credo, ci credo. Il punto è che io non ho bisogno del suo aiuto.
PICCIOTTO
Seee...tutti accussì ricunu. 
ATTORE
No no...veramente.
PICCIOTTO
A finisciccilla...tagghia va...
ATTORE
Mi deve credere.
PICCIOTTO
Comu no? Cchi travaggghiu fai?
ATTORE
L'attore.
PICCIOTTO
Ah, sì... Chistu ppi sbaddu...ppi passari u tempu. E ppi manciari? Cchi ffai? Cosi seri va...mica i minchiati dill'attori.
ATTORE
L'attore. E non sto scherzando.
PICCIOTTO
Minchia...ti rissi ca nnun mm'affari peddiri tempu, u capisti? Ssi appaltaturi...? Cci hai 'n negoziu? 
(l'attore infastidito non risponde più)
Bihhhh...spacchiusu ssi. 'Un parri.
(l'attore continua a non rispondere) 
Nenti nenti ca tu si sicilianu?
ATTORE
Sì, e allora?
PICCIOTTO
E u putevi riri prima...! A parra pulito! Parra comu a mmia!
ATTORE
Non so parlare in dialetto. A malapena lo capisco.
PICCIOTTO
Ma allora tu ssi pessu, cunzumatu...bonu va! Ca ssi pparravi bbonu fossi ti puteva fari canusciri cacche amicu dill'amici. Genti bbona...tiatranti comu a ttia. Però iddi ssì ca travagghianu...Nun su sfacinnati comu a ttia. Capolavori fannu! Titoloni...appiddavero...Mi cascau na cavadda nto lettu...Marvi e marvizzi...Mprestami a to mugghieri...! U zitu da nanna...bello U zitu da nanna...Capolavori! Robba ca tu mancu ri luntanu i ppoi avviriri.
ATTORE
L'hai detto.
PICCIOTTO
Ma tu m'a ddiri a virità: voi o non voi recitari...fari i scenetti...u teatrino?
ATTORE
Ti devo pure rispondere?
PICCIOTTO
No picchì, stai accussì...sfacinnato...
ATTORE
Non sto senza far niente...sto soltanto riflettendo...ad alta voce.
PICCIOTTO
E picchì?
ATTORE
Chiamalo sfogo.
PICCIOTTO
Ah, ti capisciu...anch'io ogni tantu m'a sfuoari... 
ATTORE
E come fai quando ti devi sfogare? Io parlo ad alta voce.
PICCIOTTO
Io ammazzu cristiani. Appoi mi sentu megghiu.
(silenzio dell'Attore, basito)
Ascuta ammia...vadda cchi facemu...uora cciu ricu all'amicu mei...ca fa i teatrini e viremu cchi ppò ffari.
ATTORE
Grazie, ma non lo disturbi.
PICCIOTTO
A quali distubbi e distubbi...i distubbi su i duluri i panza...no sti cosi. Staiu tunnannu...un ti moviri.
ATTORE
E chi si muove.
(l'altro esce di scena con fare soddisfatto, di chi sta facendo la cosa giusta)
Infatti...niente si muove...Ognuno fermo sulle proprie posizioni anche quando queste sono scomode. Tutto fermo...inutilmente fermo...immobile, immutabile. Ci agitiamo intorno ad un metro quadro e crediamo di aver percorso chilometri. Vorrei parlarvi di questo... Parlarvi del senso del teatro e se oggi il teatro ha un senso. Parlarvi delle distanze che ci separano e dei punti comuni che se uniti ci riportano ad un unico grande immenso cuore che batte e che talvolta perde colpi,  talvolta ha aritmie, altre volte ha una sincope che dura poco ma che incide. Vorrei parlavi di tutto questo e anche di altro. Ma forse voglio soltanto parlare a me stesso...ed incidentalmente ci siete voi...e a voi sembra che io stia parlando ad un pubblico. 
IDDU
L'avia ditto che mi pareva bbestia chistu...uora parra sulu e ppuri u rici!
IDDA
E cci ssu cristiani cc'hanno temp'i peddiri...
IDDU
Attori...a i mannassi iu a pulizziari cessi...
IDDA
A virità.
IDU
Iu vulissi sapiri...ma a cchistu u pavanu puru ppi sparari sti minchiati?
IDDA
A cettu...sulu a nuautri poviri cristi ni lassano motti 'i fami.
IDDU
E accom'è c'ancora nuddu cci sparau?
IDDA
'A aviri cunuscenzi...genti mpottanti va.
IDDU
Allora nni ll'amu assupputtari.
IDDA
E cchi voi fari? 
IDDU
Na bella fraccata di lignati...Na manciata 'i corpa...e ci fazzu passari a vogghia di fari l'attori.
IDDA
Ppoi t'attaccanu e iu t'apputtari l'aranci. Futtitinni. Lassa peddiri...tempu pessu è. Penza a mmia ca sugnu a to famigghia e cia pputtari a manciari, annunca moremu 'i fami. 
IDDU
Non solu 'n cristianu sa ffari u culu tantu, a cappedd'i' parrinu...tuttu u iornu a travagghiari com'i sceccu, spatti a sentiri 'stu cretinu ca panza china ca ietta sintenzi...
IDDA
Genti comu a nuatri...vulissi iri a tiatro pp'arririri 'n pocu. No ppi ssentiri  sti puppittoni ca nn'arrestanu supra a panza. Vergognati!
IDDU
Bbestia! I cosi non ponnu canciari mai...Cu è cca ci pemmette a stu bbestia d'i cchianari ddà supra e parrari ammatula. Iu cetti cosi nni pozzu avvidiri...m'acchiana na cosa cca (indica sopra lo stomaco)...non capisciu cchiù nenti...
IDDA
Chista fami è.
IDDU
Io manciai.
IDDA
Se se se...Ma ha stato tutto u tempo cccu mia,  cchi manciasti, quannu manciasti?
IDDU
Tu ricoddi ca passammu da to amica, Saritta? Ca voleva prestata na cosa i tia!
IDDA
Se se...
IDDU
Tu acchianasti e io arristai sutta, assittatu o pisolu.
IDDA
E allora?
IDDU
Di facci c'era A putia di Fulippu. Mentre ca era assittatu m'arrivau 'nciauru...E non cia fici cchiui. E mi manciai tri stigghiola...quattru puppett'i cavaddu, du custaddeddi fritti cca cipuddata.
IDDA
E cchistu manciari u chiami? Pani cci nni mittisti?
IIDDU
No.
IDDA
Caminamu ca ti pottu da Melu Fummaggiazzu e ti fazzu preparari menzu cucciddatu ca provola, caciovaddu, salama e funci! Ah, comu mi ppiacciunu i funci!
UNO
U sacciu  ca ti piacciunu, boni su. Non è cche però poi nn'o diggeriscu? Non è cca mm'arresta supra a panza?
ALTRO
E tu cci abbìi menzu litru di vinu russu di cchiddu da campagna du nannu e t'allicchi puru l'ugnia do peri. Amuninni...cca scurau.
UNO
Amuninni. (rivolto all'attore) A ttia,  cecca di non fariti attruvari  annunca ti fazzu u culu a fisammonica! 
(escono)
ATTORE
A me piace ascoltare la gente...ascoltarla veramente. Non siete voi che ascoltate me...sono io che ascolto voi. Ascolto i vostri silenzi. Quei silenzi che parlano e che mi dicono tutto di voi. Io ascolto le vostre ansie, le incertezze, le insicurezze coperte da convinzioni. E ascolto il vostro respiro, ora calmo, ora nervoso, ora trattenuto, specie nelle piccole sale teatrali...dove ogni movimento è controllato amplificato. Dove chiedete quasi scusa per esservi mossi sulla poltroncina o sulla seggiola, scatenando quei tipici rumorini.
Per questo uno sceglie di essere attore no? No. Lo so. Si sceglie anche per esibizionismo...o semplicemente perché è un mestiere come un altro. Io l'ho scelto perché mi piace stare con la gente. Cioè... mi piaceva. Ora non so...perché non riesco più a sentirla la gente. È troppo distante da me. Si siedono sulle poltrone dei teatri, ma essi sono altrove. Sento la confusione nelle loro teste...sento le loro voci. Il problema è che loro stessi non sentono quelle voci...
DOTTORE
Lei le sente le voci?
ATTORE
Eccone un altro. Io quelle voci le sento.
DOTTORE
Benissimo. E cosa dicono?
ATTORE
Cosa dicono chi?
DOTTORE
Le voci...le voci...le voci di dentro.
ATTORE
Cosa vuole che dicano...le solite cose umane.
DOTTORE
Ah, benissimo...perché lei dice le solite cose umane...? Forse che lei non è umano? 
ATTORE
Prima lo credevo. Adesso...no.
DOTTORE
E' un marziano?
ATTORE
Forse. O un venusiano, chissà...
DOTTORE
Benissimo benissimo...un marziano e/o venusiano che sente le voci...stupendo stupendo...un caso evidente...evidentissimo...
ATTORE
Ma cosa sta dicendo...no no...non travisi...sa, io sono un attore...
DOTTORE
Eccezionale...un marziano e/o venusiano che sente le voci e pensa di svolgere la professione d'attore...e certo...l'attore...uno, nessuno e centomila...Personalità multipla, schizofrenia...benebenebenissimo! 
ATTORE 
Scusi, per caso lei è uno psichiatra? Psicologo...psicoterapeuta?
DOTTORE
Sì sì...lei non si preoccupi di chi sia io...si concentri su ciò che è lei...ora...in questo momento.
ATTORE 
Mi lasci solo per favore...ci manca anche lo psicoterapeuta... mi lasci solo con il mio pubblico.
DOTTORE
Ahahahah...stupendo stupendo...crede pure che sia pubblico qui di fronte a lei...E lei quindi ora sta recitando...?
ATTORE
Non esattamente...ora mi sto sfogando...con il pubblico. Il pubblico pensa che sia uno spettacolo...in realtà mi sto sfogando. Sì...è uno sfogo.
DOTTORE
Stupefacente... cioè... a quello ci arriviamo dopo... Andiamo per ordine... Si sdrai sul lettino.
ATTORE
Ma non c'è il lettino.
DOTTORE
Lei lo dice...Se crede che qui ci sia pubblico...può anche pensare che ci sia un lettino, no?
ATTORE
Ma perché oggi...perché a me...?!
DOTTORE
Ahah...mettiamoci pure le manie di persecuzione....il mondo ce l'ha con lei! Sìsìsì...casistica completa. 
ATTORE
Bastaaaaa!!!
DOTTORE
Repressione...frustrazione...rabbia...e violenza!! Lei è un caso clinico esemplare.
ATTORE
E se le do un esemplare calcio negli zebedei?!
DOTTORE
Massì massì... sfoghi sfoghi pure...dia libero sfogo alle sue angosce...si liberi, si liberi! Mi vuol dare un calcio nei coglioni...ha detto? Ah, ma allora dobbiamo anche aggiungere un senso di minacciata virilità e lei mi vuol punire colpendomi nelle mie zone riproduttive. C'è pure la sindrome del maschio dominante...minacciata virilità...forse è gay. (mentre dice queste parole tira fuori una bottiglietta di whisky e una boccetta di pillole) E scommetto che per tenere a bada questo mostro che tiene ha dentro è costretto a ricorrere a potenti dosi di ansiolitici...antidepressivi...psicofarmaci... che ingerisce con superalcolici ...già già tutto chiaro...fin troppo chiaro...Le dico io quello che deve fare...trattenere tutto dentro è impossibile, occorre buttare via tutto, tutto. Vomiti!
(nel frattempo ingerisce pillole e dosi d'alcol)...
(si accorge che il whisky è finito)
Il senso della vita...è qui dentro (mostra la bottiglia). All'inizio, bevi con moderazione...piccoli sorsi...poi ci prendi gusto...vai giù pesante e quando pensi di godertela a pieni sorsi...è finita. 
Ma noi abbiamo la possibilità di cambiare la nostra vita....abbiamo la possibilità di non vederla finita...abbiamo la possibilità di ricominciare...sempre... 
ATTORE
Come?
DOTTORE
Come? Comprando un'altra bottiglia...mi raccomando vomiti vomiti, vomiti sempre...io vado a comprare un'altra vita...cioè un'altra bottiglia....Poi le spedisco la parcella. Ma intanto lei vomiti, vomiti, vomiti tutto mi raccomando.
(esce)
ATTORE
Forse ha ragione il dottore...Devo essere veramente pazzo. In fondo il pazzo chi  altro è se non qualcuno che guarda le cose da un diverso punto di vista. E vede il mondo come non lo vedono gli altri.  Sono i comportamenti che ne seguono – da questa diversa visione delle cose – a tenerci lontani dal resto del branco. Io mi sento fuori. Per scelta. Per una visione differente. Il punto semmai è un altro...Sono io a veder male le cose o siete voi ciechi? Perché io mi sento profondamente distante da voi. E non c'è modo di accorciare le distanze. Aumentano sempre di più, anno dopo anno. Questa distanza alla fine mi porterà a chiudermi sempre più in me stesso. A  raggiungere l'afasia. Tagliare i ponti. Ora così come stanno le cose, è difficile riuscire a portare a compimento una professione come la mia...che ha bisogno di gente che ha bisogno di questa professione. Bisogno di bisogno...
AMMIRATRICE
Ma lei...lei è...Non ci posso credere...è veramente lei?(risatina nervosa) Ma lo fa l'autografo?
ATTORE
Io...veramente...non saprei...
AMMIRATRICE
Carta e penna ce li ho io...(tira fuori dalla borsetta)
ATTORE
Ah...
AMMIRATRICE
Può scriverci quello che le dico io...?
ATTORE
Dipende.
AMMIRATRICE
Ahahahah...(risatina nervosa) No, certo...mica può scrivere che siamo andati a letto insieme...ahahaah (risatina nervosa). Scriva...con affetto...anzi no...con amore...no forse è troppo...con trasporto nemmeno, mica è un mezzo di locomozione...ahaahahahaaahh (risatina nervosa). Scriva...scriva...Scriva quello che sente. Cioè no, perché se adesso non sente niente non scriverà nulla... (mentre lei parla più volte l'attore avrà tentato di interromperla invano) Scriva...alla mia ammiratrice preferita!Ecco, scriva così. 
ATTORE
Mah, se lei è contenta... (comincia a scrivere)
AMMIRATRICE
Io? Contentissima...non può immaginare...La seguo...la seguo da sempre.
ATTORE
Dice davvero?
AMMIRATRICE
Sono anni che seguo tutto quello che fa...conosco i suoi hobby...le sue preferenze...
ATTORE
Ma dai...!
AMMIRATRICE
Sì...glielo giuro...Ho pure preso una cotta per lei...aahhhhhhaaahahah (risatina nervosa)
ATTORE
Ma chi l'avrebbe detto...
AMMIRATRICE
...E ancora oggi...io di fronte a lei...
ATTORE
Si controlli signorina...sono soltanto un attore. È facile che la gente...
AMMIRATRICE
Nooooo! Lei non capisce...Io farei cose da pazzi per lei.
ATTORE
La ringrazio per tanto affetto...sono frastornato.
AMMIRATRICE
Se vuole io posso pure donarmi a lei...Basta che dica sì...un cenno della testa...o della mano ed io...io...
ATTORE
Non si preoccupi, non è necessario.
AMMIRATRICE
Non ci metto niente...Pensi che quando mi hanno detto che forse la trovavo qua...io nella fretta, non ho messo le mutandine... ahhhhahahahahahhhh (risatina nervosa più lunga).
ATTORE
Ma come mai in questi anni non l'ho mai vista. Dice di seguirmi da tanto...come ha fatto a tenersi a distanza...
AMMIRATRICE
La vergogna. Mi vergognavo dei miei sentimenti. E allora non osavo nemmeno avvicinarmi. Preferivo seguirla attraverso la tv ed i giornali...internet. 
ATTORE
Capisco. Cioè non capisco...Io non ci sono mai stato su tv e giornali...
AMMIRATRICE
Lei crede? Io mi andavo a cercare i trafiletti, le notizie su giornali di provincia, su periodici...
ATTORE 
Ah.
AMMIRATRICE
Poi ho conosciuto uno psicoterapeuta che mi ha consigliato di non tenere dentro nulla...di vomitare...
ATTORE
...E lei ha vomitato. Sì, capisco...credo di averlo conosciuto anche io...lo psicoterapeuta.
AMMIRATRICE
Lei non capisce, prima la mia vita era triste, vuota...senza senso...e dopo aver vomitato...
ATTORE
...Si è riempita. Già.
AMMIRATRICE
Tutta colpa di quel film...
ATTORE
Film?
AMMIRATRICE
Sì...Non ti girare. Lei era stupendo. Bellobellobellobellobello...
ATTORE
Io non ho fatto quel film. Anzi, io non ho fatto nessun film.
AMMIRATRICE
Modesto...Ahhhhahahahahah (risatina nervosa). Anche  nel seguito  Non ti girare due lei era stupendo. E mi è piaciuto anche in Stavolta girati... il terzo episodio della serie...la sceneggiatura era scadente. Lei in compenso era sempre stupendo. 
ATTORE
Signorina, mi dispiace deluderla, ma credo che lei mi abbia scambiato per un altro attore.
AMMIRATRICE
Ahhhhaahahahahahhah (risatina nervosa) Lei sta scherzando? Lei mi vuole dire che non ha fatto nemmeno il quarto episodio della serie Adesso ti puoi girare ed il quinto Ti ho detto girati?
ATTORE
Propriamente.
AMMIRATRICE
Quindi lei sta cercando di dirmi che non è quell'uomo che ho seguito per anni...di cui so tutto...per il quale avrei fatto pazzie...che ha dato un senso alla mia vita...
ATTORE
Purtroppo...è così.
AMMIRATRICE
...Quell'uomo per il quale sono stata pure da uno psicoterapeuta...
ATTORE
Già.
(silenzio)
AMMIRATRICE
Ed ora che farò...
ATTORE
Purtroppo non so come aiutarla.
AMMIRATRICE
Ma lei...niente film?
ATTORE
No.
AMMIRATRICE
Un po' di televisione? Anche solo per qualche comparsa...qualche ruolo minore...?
ATTORE
No.
AMMIRATRICE
Qualche televendita...foto scandalistiche?
ATTORE
No.
AMMIRATRICE
Qualche relazione con qualche attrice famosa?
ATTORE
No.
AMMIRATRICE
Ma che cazz...d'attore è lei! Ma vaffancul...brutto stronzo pezzo di merda bastardo figlio di puttana! (fa per andarsene) Roba da denunciarlo alla polizia...Coglione. Farmi credere chissà cosa...Non si prende così in giro la gente...Vergognati. (esce)
ATTORE
Ecco...questo è stato un esempio di quella mancanza di comunicazione che sento con il mondo esterno. Non parliamo più...io qui e voi lì. E non parliamo più perché non c'è più niente da dire. Niente da fare. Voi siete lì ed avete deciso di rimanere lì. Fermi, immobili sulle vostre posizioni...arroccati in una condizione di apparente sicurezza che non vi fa vedere oltre. Certi del vostro agire, visto come l'unico possibile. Ed io che invece non sono più certo di nulla. Qui non si discute su chi ha ragione e chi torto. Qui non si gioca per vincere. Non vincerà nessuno, perdiamo tutti. Ogni giorno perdiamo qualcosa in più. Voi direte...che problema c'è...? Fai solo il tuo spettacolo. Lascia stare i problemi seri...e pensa a divertirci un po'. E' questo che volete? È soltanto questo? Si riduce tutto a questo? Non vi sembra troppo poco...? Non dovreste pretendere di più da me? 
SIGNORE DEPRESSO
Tanto non ti ascoltano.
ATTORE
Lo so.
SIGNORE DEPRESSO
Non puoi farci niente.
ATTORE
Lo credo anche io.
SIGNORE DEPRESSO
Non c'è via d'uscita.
ATTORE
Me ne convinco ogni giorno di più.
SIGNORE DEPRESSO
Nessuno ti ascolterà.
(silenzio dell'attore che cerca di capire chi ha di fronte)
Tutto inutile. Non c'è via di scampo. Il mondo non ti capisce...il mondo non ti vuole capire.  Ed ho finito pure la nutella. Io m'ammazzo.
ATTORE
No, aspetta...puoi sempre comprare un altro barattolo di nutella...
SIGNORE DEPRESSO
Il mondo è finito.
ATTORE
No, è finita solo la nutella.
SIGNORE DEPRESSO
Il mondo è la nutella...la nutella è finita, il mondo è finito. Mi suicido.
ATTORE
Mi sembra un pochino esagerato...suvvia...capisco che la nutella è la nutella, però da qui al suicidio ne passa. Non riesce a vedere nient'altro di buono a questo mondo.
SIGNORE DEPRESSO
Non riesco a vedere niente a questo mondo. Questo mondo è niente.
ATTORE
No, per carità no...Ragioni un attimo, e non prenda alla lettera le mie precedenti parole...io ho parlato da deluso, ma ci sono tante altre cose buone da vedere nel nostro mondo...e anche se le cose attualmente sono negative si deve sempre ricordare che esistono tante altre cose positive che ci devono far dimenticare quelle brutte ed oscure. Basta ricordarsi di tornare a guardare con altri occhi.
SIGNORE DEPRESSO
Ma allora sei imbecille...Io non vedo niente a questo mondo. Tu forse puoi aiutarmi a vedere?
ATTORE
Lei non vede niente perché non vuole vedere niente...deve sforzarsi di vedere...
SIGNORE DEPRESSO
Posso sforzarmi quanto vuoi...continuerò a non vedere niente.
ATTORE
Ora, perché ci sono momenti in cui si vede tutto nero...ma non è sempre così.
SIGNORE DEPRESSO
Io vedo sempre nero, ho visto sempre nero...sono cieco, dalla nascita.
ATTORE
Ah...mi dispiace.
SIGNORE DEPRESSO
Ammazzati.
ATTORE
Magari no...però mi dispiace per la gaffe.
SIGNORE DEPRESSO
Ammazzati.
ATTORE
Sono veramente mortificato...non so...cosa potrei fare per...
SIGNORE DEPRESSO
Ammazzati.
ATTORE
Ho capito...! Non mi ammazzo. Va bene. Sono molto dispiaciuto ma non mi ammazzo.
SIGNORE DEPRESSO
Non c'è speranza. Ammazzati.
ATTORE
Ammazzati tu...! Ma per favore...
SIGNORE DEPRESSO
Lo sto per fare. Presto. 
ATTORE
No...era soltanto un modo di dire...Non voglio che lei si ammazzi.
SIGNORE DEPRESSO
Perché?
ATTORE
Perché la vita è...bella.
SIGNORE DEPRESSO
Ah, sì? E come fai a dirlo tu?
ATTORE
Perché...perché lo so.
SIGNORE DEPRESSO
Sei felice?
ATTORE
N...o.
SIGNORE DEPRESSO
Sei soddisfatto di quello che fai?
ATTORE
Sì...e...N...o.
SIGNORE DEPRESSO
Hai raggiunto i tuoi obiettivi?
ATTORE
Sì e...N...o.
SIGNORE DEPRESSO
Ammazzati. Ma prima dimmi perché la vita dovrebbe essere bella?
ATTORE
Perché è bella. Perché la felicità può stare nelle piccole cose...la felicità vera... Tu pensi di non avere nulla...ed invece hai tutto. Dipende dal punto di vista dal quale si guardano le cose...Tu le guardi dal punto di vista sbagliato in questo momento.
SIGNORE DEPRESSO
Sarà forse perché sono cieco...no?
ATTORE
Sì..sì...io dicevo guardare ma in senso figurato.
SIGNORE DEPRESSO
Figurato...Risparmiami altre figure...
ATTORE
E va bene...sì...non sto facendo una gran bella figura...ma tu...tu stai sbagliando...E se non lo vuoi capire...allora ammazzati pure, non so che altro dirti.
SIGNORE DEPRESSO
E' stato inutile parlare con te. Tu sei inutile. 
ATTORE
Grazie...avevo proprio bisogno di incoraggiamenti. Sai...non c'è bisogno di ammazzarsi quando uno è già morto. Ed uno è morto quando non esiste più per se e per gli altri. Io non sono morto e non lo sarò fin quando ci sarà qualcuno per il quale io sarò nei suoi pensieri.
SIGNORE DEPRESSO
Se ti fa piacere...ti penserò spesso. Ma non saranno pensieri positivi. Ti  saluto. 
ATTORE
Ecco, bravo...torna alla tua casa. Ci sarà qualcuno in pensiero per te.
SIGNORE DEPRESSO
Per me?
ATTORE
Sì...dico una moglie...amante...fidanzata...
SIGNORE DEPRESSO
Sono single. Da sempre.
ATTORE
Avrai una famiglia, fratelli, sorelle?
SIGNORE DEPRESSO
No.
ATTORE
Genitori...zii, nonni?
SIGNORE DEPRESSO
No. Non li ho mai conosciuti i miei genitori...sono stato abbandonato in ospedale alla nascita.
ATTORE
...Amici...datore di lavoro?
SIGNORE DEPRESSO
Sono nullatenente...disoccupato perenne. Ho una pensione di invalidità...ma dicono che me la devono togliere perché c'è crisi e tutti dobbiamo contribuire. 
ATTORE
Ah...
SIGNORE DEPRESSO
Ciao. Penso che ci rivedremo presto... Lì (indica sopra).
(l'attore rimane in silenzio ad osservare l'altro uscire)
Tu non stai tanto meglio di me...nessuno sta meglio...tutto peggio...il baratro...il buio...la fine. (esce)
ATTORE
Siamo troppo presi da noi stessi. Troppo compresi nei nostri problemi, nei nostri dubbi, nelle nostre parole pensieri. Non vogliamo dividere con altri... E se non c'è niente da condividere vuol dire che non c'è bisogno di gente come me. Io non sono stato qui per allietarvi o per intristirvi.  La mia funzione voleva essere un'altra. Ma mi sono accorto in questi anni che voi non avete bisogno di me. Avete bisogno di voi. Perché vi cercate e non vi trovate. Avete bisogno di sentirvi accettati, protagonisti, non vi basta essere spettatori...Voi volete essere attori. Voi volete agire. Per essere spettatore dovreste cercare l'attenzione, la riflessione, il silenzio. E voi adesso, avete paura del silenzio. Il silenzio è pesante. È un impegno troppo grande per voi. Ed io mi ritrovo qui praticamente inutile. Voi vi aspettate che io agisca...mi muova, forse anche che mi agiti e urli. Inutilmente...mentre voi inutilmente rimanete seduti e compiaciuti sulle vostre comode poltrone. Ad attendere che passi il tempo. Contenti di poter dire che avete impegnato un paio d'ore del vostro tempo. Ho una tentazione forte. Adesso. Vorrei rimanere in silenzio ad osservarvi. E vedere l'effetto che fa. Ma forse sarebbe semplicemente un effetto, un gioco come tanti altri che avete visto da questo palco. E come tale, inutile. Fine a se stesso. Rimanere in silenzio. Occupare il silenzio. Quasi quasi lo faccio.
IDDU
Ddu bbestia ancora cca è. 
IDDA
Cchi bbole sta vota?
IDDU
Rici ca voli rimaneri soru. A taliarini.
IDDA
Ancora nuddu u mmazzau?
IDDU
E cettu...uora uno pava ppi viriri chiustu bbestia cca sta soru.
IDDA
Io pavo ppi viriri balletti, tricchitracchi e iochi i focu...mica ppi viriri 'n cristianu ca sta soru.
IDDU
Capaci ca sta facennu tiatro sperimentali...cose seri.
IDDA
Ca ci sperimentassi a so soru.
IDDU
Iu mi staiu siddiannu...cchi facemu amorevita?
IDDA
Vitaamore, acchinni sacciu...ninni iemu o caraoki?
IDDU
Ci emu ieri sira. Tu scuddasti?
IDDA
E vva bbeni...voli riri ca ci iemu tonnavota. Ti siddìi?
IDDU
Vulissi fari na cosa nova.
IDDA
E cci hai raggiuni. Allora ninn'iemu a viviri. A putia di ron Cammelu.
IDDU
A viviri? Accussi...a panza leggia? Non mi fa mali?
IDDA
Voli riri ca prima passamu da Sarinu...e ni facemu fari bellu panino ca canni di cavaddu. Sarinu nun fa panini nichi...fa cuticchiuni i pani.
IDDU
Bellu, mi piaci. 
IDDA
Amuninni allora...ca tempu pessu è.
IDDU
A virità.
(escono)

ATTORE
...Occupare il silenzio. È un occupazione provocatoria. Ma forse per questo inutile. Perché voi non volete neppure essere provocati. Si provoca per una reazione. Ma voi non reagireste. Rimarreste lì, impassibili come al solito. Nulla vi tocca, nulla vi colpisce. 
RIVOLUZIONARIA
Una molotov.
Una molotov...getta adesso una molotov...e vedrai la reazione.
Una molotov e poi una bella sventagliata di mitra. Oh, sì che vedresti la reazione, allora.
E certo...pensi di fare qualcosa con le tue parole. La parola è vuota...l'uomo è vuoto. Se vuoi renderti utile veramente...c'è solo la molotov. Il resto sono seghe mentali. Belle seghe mentali. Svegliati ragazzo. Oppure se vuoi, continua a dormire il tuo sonno borghese...fatto di pensieri borghesi. Se vuoi veramente combattere tutto questo, l'unica soluzione, l'unica vera soluzione...è un cambiamento radicale...una rivoluzione. E le rivoluzioni sono sempre dolorose. Cosa pensavi di ottenere con i tuoi sfoghi?  Ma certo...tu sei un attore... Ahahah...comodo. Che cosa vuol dire...sono un attore. Dicendo ciò, ti sei autoproclamato imbecille. Sono un attore uguale...faccio quello che voglio e nessuno mi può dire nulla! Complimenti, non sei tanto diverso dagli altri. È bello nascondersi dietro un etichetta, vero? La storia non ti ha insegnato niente. Oggi non abbiamo bisogno di attori...abbiamo bisogno di gente vera che soffra con la gente vera. Tu sei semplicemente un surrogato di residuo post sessantottino in cerca di identità. E ti rode che io ora ti dico tutto questo perché sai che è vero. Cosa credevi...che ci fosse la fila ad aspettare le tue perle di saggezza. Ti senti un guru...? Un genio...? Unico depositario del sapere e della conoscenza? Scendi fratello. Non sei nessuno e nessuno ti ascolterà. È finito il tempo dell'attenzione e dell'ascolto. Abbiamo ascoltato troppo senza fare nulla. Ora è il tempo di fare, di agire, di cambiare. E tu puzzi troppo di vecchio per poter stare con noi. Vuoi stare con noi? Allora prendi un mitra, prendi le bombe e vieni a cambiare veramente questa società. Ma non ci hai le palle, fratello. E allora ti nascondi dietro i tuoi bei discorsi. Tu sei peggio del potere marcio. Almeno, quello lo so che è mio nemico. Tu no, tu ti mostri come un fratello, un amico... E se sei convinto di questo...buon per te. Vivi da morto che non vuol credere di esserlo. Io non ti obbligherò a fare la mia scelta. Però una cosa ti chiedo...risparmiaci le tue stronzate mentali...Non ne abbiamo bisogno, ti assicuro. Ma chi sei un pacifista...chi sei, il figlio di Gandhi? No, sei solo un pirla cacasotto. Perché non dici la verità?...Che è più comodo stare là sopra a sparare sentenze piuttosto che sporcarsi le mani quaggiù a sparare sul serio.
ATTORE
Per ottenere che cosa?
RIVOLUZIONARIA
L'azzeramento. L'annullamento di quanto è già stato. Smuovere lo stato delle cose. Fratello, se non l'hai capito, sei proprio messo male. Non c'è altra soluzione. Occorre un trauma, un terremoto per toglierci dalla merda.
ATTORE
Combattendo come vuoi combattere tu non cambierai lo spirito dell'esistere ma soltanto la momentanea condizione delle cose. È un cambio contingente. Si azzera tutto per ricominciare daccapo. Ma così non si cambia, non si modifica in modo sostanziale. 
RIVOLUZIONARIA
Blablablabla...E per cosa combatti tu...? Te lo dico io: tu combatti per te stesso, per non sentirti inutile, per dare un senso alle tue giornate. Ipocrita. Fallito.
ATTORE
Quando non ci sono più argomenti si passa agli insulti?
RIVOLUZIONARIA
No si passa al sesso...Scopami.
ATTORE
Cheee?
RIVOLUZIONARIA
Scopami...butta dentro tutta la tua rabbia repressa e scopami, scopami subito.
ATTORE
Ma tu sei pazza??
RIVOLUZIONARIA
Per questo combattiamo...no?...per la nostra rabbia, per il nostro Io che esplode dentro questo corpo bloccato...incatenato, in gabbia. Io conosco solo il sesso e le bombe a mano per liberare tutto. E tu?
ATTORE
Stai dando i numeri... Sei completamente fuori tu.
RIVOLUZIONARIA
No, sei tu completamente fuori...fuori dal sistema e fuori da quelli che combattono il sistema. Non c'è posto per te da nessuna parte. Vattene su Marte...fai l'eremita in qualche montagna tibetana...Oppure scopami adessooooo! (urla) Scopami, scopami subito...voglio la violenzaaaaa!!!
(improvvisamente calma dopo il silenzio di lui) Fratello...fanculizzati.
(Sapevo che eri senza palle. Ora so che sei anche senza cazzo). (esce)
(silenzio)
ATTORE
Tutto questo è così finto da essere tremendamente vero...Finto...come il fumo di questa sigaretta...che io voglio credere sia vera. Per voi è finta, per me è vera...perché cercare altro.   Non so più cosa dovrei dire e se avevo qualcosa da dire. 
Forse ha ragione lei...O forse no. Forse hanno ragione tutti...e forse ho ragione io. A chi serve un attore? Serve a me per continuare a credere in qualcos'altro...serve a voi per continuare ad immaginare una vita tranquilla, fatta di cose concrete e quotidiane. (silenzio) Camminiamo tutti su strade diverse che non s'incontreranno mai. Giusto, sbagliato, torto e ragione...sono punti di vista. Io guardo da qui e vedo tutti voi...voi guardate da lì e vedete me solo...Punti di vista. Ognuno si sente depositario di una verità, quella più giusta, quella vera, corretta, da portare avanti. Ed io non posso combattere perché non so in realtà contro chi combattere. Chi è veramente il mio nemico?...L'ignoranza...la presunzione, l'arroganza, la stupidità? Oppure il mio nemico sono io stesso, le mie convinzioni? Cambiare...perché dovrei cambiare lo stato delle cose? La gente vorrà credere a ciò che gli piace credere, sempre e comunque e la visione delle cose non potrà essere come la mia, tranne che questa non sia una visione imposta da una dittatura: pensate tutti come me. E quelli che dicono di pensarla allo stesso modo non è detto che realmente pensino questo. Forse si stanno soltanto adeguando per istinto di sopravvivenza o forse giocano...oppure sono adulatori, vittime di chissà quale paura, vittime di chissà quale coraggio...   forse addirittura mi adulano per chissà quale motivo personale.  Io rimango qui su questo palco. Per far cosa? Per dire cosa? Dovrò essere quello che voi volete che sia...una macchina, un burattino pronto ad accontentare il vostro desiderio di tranquillità. Continuare per contribuire a mantenere l'attuale ordine costituito delle cose.
MESTIERANTE
Caro collega...
ATTORE
Dice a me?
MESTIERANTE
A te, a te...
ATTORE
Anche tu...?
MESTIERANTE
Anche io.
ATTORE
Ha soluzioni per me?
MESTIERANTE
Stai sbagliando tutto.
ATTORE
Dici?
MESTIERANTE
Ma certo. Questo tuo incaponirti, cercare soluzioni...questo combattere... Perdi tempo. Le cose importanti sono altre.
ATTORE
Tu le conosci...le cose importanti?
MESTIERANTE
Conosco la gente. So cosa vuole.  (silenzio)
Tu ti stai ponendo nella maniera sbagliata. Non sei qui per cambiare lo stato delle cose. Sei qui per far contenta la gente. La gente non vuole venire qui per sentirsi a disagio...per sentirsi rimproverata...la gente vuole qualcuno che la faccia sentire parte del tutto. La gente vuole essere rassicurata, confortata. Devi dargli quello che vuole. Tu hai una funzione sociale. Tu aiuti la gente. E non l'aiuti mettendogli domande nella testa. L'aiuti regalandogli un ora di serenità. Torneranno a casa tranquilli. La gente ha bisogno di vederti come uno di loro. Non un diverso, non un animale strano da cui temere la zampata. La gente vuole sentirsi protagonista...e tu devi farle credere che è protagonista. Il mondo è una scatola triste...è inutile provare a ragionarci sopra. Non avresti gli strumenti per farlo. Non sei un filosofo...e nemmeno uno scienziato. Sei un attore. Fai quello che sei. 
ATTORE
Io posso essere soltanto se qualcuno ascolta. Ma qui non vuole ascoltare più nessuno. Sono tutti pronti a parlare ma nessuno ascolta.
MESTIERANTE
E questo dipende da quello che dici. Nessuno ti ascolta perché non si ha voglia di ascoltare quello che non piace sentire. Non sei un dio. Non hai poteri. Non guarirai nessuno. Falli sentire soltanto...tranquilli.
ATTORE
Non è una vera tranquillità. È ipocrisia. È falso.
MESTIERANTE
E chi sei tu per decidere cosa è vero o cosa è falso? 
ATTORE
Quindi il mio lavoro è tutto qua. Soltanto questo?
MESTIERANTE
Soltanto? Stai scherzando? Ti sembra poco? È tantissimo rendere la gente più serena.
ATTORE
Sarei un imbroglione. Non è una vera serenità.
MESTIERANTE
E' meglio che farli sentire a disagio...Sei un anello della catena. Fattene una ragione e goditi quel poco che c'è.
ATTORE
Quindi io dovrei...
MESTIERANTE
Limitarti a far bene il tuo mestiere. Che è quello di interpretare personaggi, regalare emozioni, divertire, far piangere anche, ma solo per il tempo dello spettacolo...finito lo spettacolo finito il pianto finito il riso e si torna tutti a casa. Nient'altro.
ATTORE
Tu fai questo.
MESTIERANTE
Sì.
ATTORE
E sei contento.
MESTIERANTE
Contentissimo. (silenzio) Con tutta franchezza...cosa pensavi di ottenere? 
ATTORE
Non lo so.
MESTIERANTE
Dammi retta, fai come me...Ora devo andare. Ho le prove di uno spettacolo e poi ho le riprese della fiction...
ATTORE
Bello lo spettacolo?
MESTIERANTE
No.
ATTORE
Bella la fiction?
MESTIERANTE
No.
ATTORE
E allora?
MESTIERANTE
Allora che?
ATTORE
Perché li fai?
MESTIERANTE
E' il mio mestiere. Tocca a me farli diventare belli. Il resto non conta. Cosa pensavi che fosse questo mestiere? Non hai il senso della misura e dei tuoi limiti. Vivi serenamente... senza troppe domande... rimarrebbero con troppe risposte che non potresti dare, semplicemente perché non ci sono risposte. Vuoi veramente renderti utile...cerca di essere di tutti e non solo di te stesso. Smettila di inseguirti. Chiamalo con il nome giusto: orgoglio. Cosa temi, di svegliarti finalmente e dire a te stesso che quello che vedi di te non ti piace? Embè?! Non piace neanche a me. Ma è il meglio del peggio e me lo tengo stretto. E non è necessariamente una cosa negativa. Si chiama consapevolezza.
ATTORE
Capisco. Lo sai che non lo potrò fare.
MESTIERANTE
Io non so. Io non so nulla. Io vivo e muoio la durata di uno spettacolo. E basta. Ciao collega. (esce)
(silenzio)

ATTORE
Il mio reato è non accettare quelli che sono i bisogni del gruppo. Un gruppo ha bisogno di solidità, di certezze su cui muoversi. Io ho solo la presunzione delle mie incertezze...presumo che questo non si il miglior mondo possibile...presumo che il futuro dovrebbe essere fatto d'altro...Presumo. Altri presumono che la propria vita sia perfetta...o di essere nel giusto. Altri ancora presumono che io vi stia dicendo menzogne perché tanto l'attore finge anche quando è sincero. Presunzioni. Per i vocabolari la presunzione è un opinione non fondata su prove. Quindi io non ho le prove di ciò che vi dico. Presumo soltanto sulla base delle mie conoscenze e della mia capacità di analisi. (silenzio)  

La presunzione  è un reato. Perché la presunzione rompe l'ordine delle cose, rompe gli schemi. La presunzione è la vera rivoluzionaria. Dicono di stare al mio posto. Ma io presumo che il mio posto sia qui su questo palco. E da questo palco io presumo di cambiare le cose. Il fatto che poi ci riesca o no è secondario. Conta la presunzione. La presunzione è l'energia vitale che smuove le cose umane. Senza quella presunzione sarebbe tutto scontato, banale. Forse non saremmo nemmeno uomini. Saremmo robot. Io ho semplicemente fatto vivere la mia presunzione. E per questo ho commesso un reato e sono pronto a pagarne le conseguenze. (sorride) Ormai, arrivati a questo punto non contano i risultati...non contano le reazioni...nulla conta, nulla è determinante...Il dopo non ha significato. Conta solo il prima...quella presunzione che smuove le cose. La scintilla. Ed Io non posso spiegarvi la scintilla...io devo vivere quella scintilla, altrimenti non potrei commettere il reato di vivere che è il reato più grande. (silenzio)

In questo preciso istante ho la netta sensazione di non aver detto tutto quello che avrei voluto dire. Colpa forse di un autore che ha scritto un testo con quelle parole e non altre...con quelle espressioni e non altre. E l'attore deve attenersi al copione...come voi attori della vostra vita vi attenete al vostro di copione. Sperando che non l'abbia scritto qualcun altro per voi. Intanto io vado a fumarmi una sigaretta, vera...o forse no...anzi sicuramente no. Del resto le sigarette a me non sono mai piaciute veramente. In ogni caso esco, sono stanco di questa finzione...Lo spettacolo? No, non è finito...forse non è nemmeno cominciato. 
(si guarda intorno, sorride, guarda in platea, sorride, esce)
IDDU
Ouh...s'inniiu?
IDDA
Fossi ca sì.
IDDU
U capiu ca era tempu pessu...
IDDA
Fossi ca tonna. Fossi s'inniiu sulu a pisciari...e poi tonna.
IDDU
Megghiu ca ss'arresta unni è. Ci fa cchiu cumpassa.

IDDA
A virità.
IDDU
Uora ca ccà 'n c'è nuddu...cchi facemu? Iu mi siddiu a stari cca senza fari nenti.
IDDA
E poi u bigliettu u pavammu...si nninni iemu su soddi appizzati.
IDDU
'Sta cosa mi fa 'ncazzari, Amorevita... Ma senti, tu pavasti u bigliettu? Unn'era gratise.
IDDA
Cetto cetto...Vitaamore, però u stamu pavannu cu nostru tempu, chi è cchiu preziusu ri picciuli.
IDDU
E pavammu ppi viriri sta minchiata. Accussì tutti ponnu fari teatrini...Ssu tutti capaci. Puru iu.
IDDA
Tu voi fari teatrini...?
IDDU
Picchì pensi ca no pozzu fari? Ci voi mettiri scummissa? Su fici cchiddu bbeestia...u pozzu fari macari iù.
IDDA
A vaia...voi babbiari...
IDDU
Cchi cci voli...A ddiri quattru bbestialità...i ponnu riri tutti. Macari tu.
IDDA
Macari iù?
IDDU
Cetto.
IDDA
Allora Iemuci!
IDDU
Fozza. Cchi fai, ti scanti?
IDDA
Iù 'n mi scantu i nuddu.
(salgono sul palco vuoto)
IDDU
Mii...cchi mmi pari stranu.
IDDA
E uora cchi facemu?
IDDU
Nenti...cca fari...
IDDA
Chiddi nni talianu...quacche cosa l'amu a ffari...mpare.
IDDU
Facci 'n piritu...accussi s'addivettunu.
IDDA
Minchia, uora cci fazzu appiddaveru.
IDDU
Picchì ti pari ca staiu babbiannu.
IDDA
E ddopu ca cci fazzu u piritu...? 
IDDU
Cci nni fai n'autru. 
IDDA
E ppoi?
IDDU
E ppoi abballa...facci npocu i fassa...ca ti movi, no? 
IDDA
Vitaamore, ma picchì non mi canti quella canzone ca quannu a canti m'arrizzunu i canni. 
IDDU
Tonnavota?
IDDA
Si, fallo ppi mia, gioiadelmiocuore.
IDDU
Sasizza senza spago mi caco mi caco...non ti cacheri cca, o cacari cchiu dda! 
IDDA
Grazie, si beddu fini e sintimintusu. Però uora mi staiu siddiannu, ca. Mi siddiai a ffari l'attori.
IDDU
E cchi voi fari?
IDDA
Tuttu stu movimentu mmi feci sbummicari 'n pitittu... Sarà coppa della sasizza. Mi vinni fami!
IDDU
Raggiuni c'iai. Au, a ttia, unn è ca si tonnavota in stato interessanti!?
IDDA
Ma cchi rici. Ma picchi u rici... Kevini, Luceaneon, brettpitti e Belenny non t'abbastaru? Cchiuttostu, canciamu discussu. Ninni iemu a manciari crispeddi...?C'è l'amicu mei ca i ssa ffari bboni.
IDDU
Cu è st'amicu, u canuscu iù? Non è ca uora agghiessiri gelusu! 
IDDA
Cettu cu canusci. Agatinu, u figghiu di Catena culu rossu. 
IDDU
E ppi sta vota va bbene! E ppoi se si tratta di crispeddi iu cci sugnu sempri.
IDDU
Allora amuninni...ca cca è tempu pessu.
IDDA
Fozza, iemu a manciari ca a megghiu cosa è vitaamore.
IDDU
Chistu è sicuru... amorevita, cchi nni resta ra vita.  (escono)  

fine