RIGOROSAMENTE A LUME DI CANDELA
di
MARIA LETIZIA COMPATANGELO
Nella semi-oscurità, illuminata da una torcia elettrica, Paola, una donna di circa quarant'anni, è al telefono con la madre.
PAOLA - Pronto? Mamma? Così... E' che non sapevo cosa far... Cioè, volevo sentirti... Ma no. figurati, va tutto bene... - Riccardo non c'è. – Perché, si vede tanto? – Certo, l’intuito materno! Comunque non è che proprio abbiamo litigato... E' isterico! Basta un nonnulla... E tu lo sai che io sopporto una, due, tre... e poi esplodo. – No, è sceso giù a vedere cosa è successo: come se non bastasse siamo al buio da mezz’ora! Ci mancava anche questa... - Sì, ho già sparecchiato... Uffa! C'era un film carino in televisione... - Niente! Sai che allegria, le ragazze sono fuori in gita - Con la scuola, no? Te l'avevo detto: la "settimana bianca". E' la prima volta che vanno via tutt'e due insieme... – Eh già, "soli soletti", proprio come dici tu: Che bella serata! - Neanche a dire che uno accende la televisione e si mette lì e passa il tempo... C'era pure un filmetto che... - Vabbè. - Come sarebbe a dire approfitta? - Quando Riccardo sta così, l'unica è aspettare che gli passi. - E non ti meravigliare! - Che dovrei fare, secondo te? - La gattina?!! - Roba che se non scendeva giù a controllare il contatore lo strozzavo con queste mani, tanto è capace di farmi imbestialire... - Ma no, niente, una sciocchezza... - E allora tu non lo conosci! – Che significa che è sempre un maschio?! – Una tattica più diretta?.... – Colpire sotto la cintura?!! Mamma! - .... e poi un po’ di sani “movimenti tellurici”?!! Ma che cosa vi insegnano all’Università della Terza Età?!! – Io scandalizzata? Figurati, alla mia età, con due figlie! - Sì che me lo ricordo come le ho fatte! – Dici? Al lume di candela è più.... - Mamma! - Senti un po’, mi sa che devo passare a trovarti, un giorno di questi... Sì. sì, lo sento che stai bene... Ciao, allora. Ho capito, niente torcia elettrica, rigorosamente a lume di candela. Ciao! Stai tranquilla! - Sì. Ciao, bacione, ciao...
Paola riaggancia il ricevitore.
PAOLA - Questo è il colmo! Incazzata, al buio, e a lezione di sesso da mia madre! - Hai capito la vecchietta... Niente torcia elettrica, mi raccomando!... (pausa) - E dove avrò messo le candele? Nel cassetto della cucina? No, credo nell'armadietto degli attrezzi... Accidenti! (rumore di oggetti metallici che precipitano) Ahi! Che caspita è quest'affare? Ah, il suo famoso seghetto alternativo! Glielo dò io, glielo dò... Chissà se si è rotto. Ci avrei proprio gusto. - Eppure mi ricordavo di averle riposte qui... Mi sento un po' ridicola. Trovate! Ci vorrebbero dei piattini, qualcosa... (comincia ad accenderle) La fiamma è bella... - Ne mettiamo una qui, un'altra... qua. E un'altra... non ce ne sono più. Però. Fa già un effetto diverso. - Sì. Così torna, mi trova tra due ceri e comincia a cantare Hare Krisna, hare Kkrisna, Krisna Krisna, hare hare!... - Eppure sono stati bei tempi, quelli. L'unica cosa che non capisco è come facevamo a portare quegli orribili pantaloni a zampa di elefante. Che però adesso sono tornati di moda... (pausa, cambia tono) Cosa mi succede? Perché non riesco ad eccitarmi? - Giusto: perché sono arrabbiata. Certo. - E perché? Come è cominciata? Ricordo perfettamente che alla fine mi ha dato della cafona-rompipalle-insopportabile-e-maestrina, mentre io ho replicato con... che gli ho detto io, questa volta? Ah, sì: mostro, maniaco-depressivo, paranoico, asfissiante e maleducato. E lui di rimando, scendendo le scale: malata di mente, egoista - a me! - pazza nevrotica e mignotta. (si blocca) No. Non questo non l'ha detto. Però iniziava con la emme... megalomane! Ecco, sì, megalomane.
Uhmm... No, mignotta non me lo ha detto, infatti. Non me lo dice più... Come mai? Un tempo era più appassionato. - Eeeh! Anche nell'intimità, lo diceva spesso... - Si vede che almeno questo genere di insulti non glieli ispiro più. - Male! Molto male! La mia mignotta... Beh, a freddo non suona meraviglioso ma in determinate contingenze ha una propria efficacia. Non che io sia in genere più originale: che bel maschio, il mio stallone, che porco!... (divertita) Ma non è stato sempre così, sii onesta! Un tempo queste banalità le usavamo giusto per le cosette un po' affrettate, en passant... per gli eccessi di... vitalità, come dire... - Ma il nostro forte erano i corteggiamenti impossibili. (entusiasta) Dei preliminari molto eccitanti! Così, all'improvviso, uno dei due assumeva un'altra personalità, completamente nuova, sconosciuta... e cominciava il gioco. La seduzione. Molto stuzzicante. Divertente. Dove va questa sera, signorina?... (pausa) A letto con uno sconosciuto! - ... Che invece ci conoscevamo così a fondo! - Adesso potremmo dire così, allora ogni centimetro di pelle, ogni battito di ciglia, anche il più lieve movimento delle mani, il tremito improvviso di un muscolo... sapevamo tutto l'una dell'altro. Possedevamo la mappa completa del piacere scritta sui nostri corpi. (con un sospiro) Dio, com'era bello, quindici anni fa! Da mozzare il fiato. Anche adesso, per carità, va benissimo... Ma allora mi si fermava il respiro, solo all'idea... - Perché! Perché non ho continuato?! Siamo sempre noi, sera dopo sera... Con meno problemi. Appunto. Siamo qui. Non abbiamo più nulla da rubare al mondo. - E quella volta, che restammo chiusi nell'ascensore in quell'albergo... Come si chiamava? Ho scena proprio davanti agli occhi! I pompieri ci tirarono fuori preoccupatissimi, e noi due giulivi, con una bottiglia di champagne appena stappata e una chilometrica rosa rossa... - Perché una donna intelligente, avvertita come me, ha permesso che si perdessero certe salutari abitudini?!! Perché non mi sono iscritta a quel simpatico corso di danza del ventre?! (riflessiva) Saranno state le bambine. (pausa) Ma stasera non ci sono... - Che ora si è fatta? Ma sì, tanto il film ormai è andato.
Il fatto è che una se lo scorda! Si scorda di quanto è bello, entusiasmante, eccitante... se fatto in un certo modo. Ecco, se mi metto a pensarci un po' su con calma... lo sento... potrei quasi vederlo, il desiderio che sale... Di essere presa, accarezzata, cercata, scovata, guardata, ammirata... goduta... - Forse è un po' egoista?... Vabbè, è che una deve riprendere il ritmo, insomma... - Dici che è più il desiderio di fare l'amore con te stessa... che con lui?!! – Sto diventando lesbica e non me ne sono accorta? - Cristo! - E' l'amore o il narcisismo che alimenta la passione? - Ma ti sembrano queste domande da farsi?!! E poi lo sai che è sempre stato così: più fai l'amore e più ti viene voglia di farlo. E più ci pensi e più non vedi l'ora. Certo magari lui povero caro a una cert'ora è stanco... - Alt! Il povero caro non va bene. Ammoscia. Fa tenerezza, d'accordo, significa che mi è passata l'arrabbiatura, ma non è adatto per quello che avrei in mente per stasera. - Cavolo se è vero: non vedo l'ora che arrivi. Il mio toro. No. Il mio matador!
Devo fargli una sorpresa. Cosa posso inventare? Ne sarà felicissimo, sono sicura. Dio, come mi guarderà! Ci resterà di sasso. In senso buono, voglio dire. - Dove avrò messo quel reggicalze? Avevo anche una guepière di pizzo bianco, se mi ricordo bene... Mi entrerà ancora? Beh, ci sono i lacci, e poi un po' di... abbandanza... non è mai sgradita, dicono. - E se quando sale è ancora arrabbiato con me? - Gliela faccio passare io, non c’è problema. So come farlo "reagire"... Ora devo solo sbrigarmi. Non trovo quell'accidenti di guepière... Ma dove l'avrò conservata, in naftalina con il vestito da sposa?!! - (si blocca, pensierosa) Ché poi, a ripensarci un momento... lui non ha mai avuto problemi a "reagire". Già. Sembra sempre pronto, basta che lo sfiori... Ah, certo non posso lamentarmi, come alcune amiche mie che invece, poverette... - Ma quando io non lo "sfioro"?! Può un uomo così aspettare che io... Certi periodi poi, che ho tutt'altro per la testa! Eh no, parliamoci chiaro: con tutta quella esuberanza... - Allora ha un'amante, il porco! Magari anche più di una!
Hai capito il fetente! Ma certo, è possibilissimo. Praticamente banale. E io lo strozzo. Ah, ma sul serio! Se vengo a scoprire una cosa del genere io!... Disgraziato! - E come è capace a fingere, a fare il micione con le bambine, con me... - Specialmente quando torna più tardi. No, questa è una eventualità che ha da essere appurata! Mi fa una rabbia che... - Ma che fai, ti ecciti? - Cazzo, mi manca solo di diventare masochista e non se ne parliamo più!!! - Calma. Non lasciarti prendere dalle fantasie... o almeno: non da certe fantasie. Applicati più produttivamente! - Torniamo al punto. Niente guepiere... - Oh, ecco. Almeno le calze. Quelle autoreggenti. Di pizzo... Di uno scomodo! Le avevo comprate perché mi sembravano più pratiche, per la visita del ginecologo... (ghigna divertita) Beh, questo è proprio molto romantico! - Ah, ecco qua: tacchi alti. (giustificandosi) - Copione un po' visitato, ma per riprendere l'aire... – Sottoveste di seta... assassina... nella sua semplicità. E vai! E tutto rigorosamente a lume di candela! Cacchio, sto seguendo pedissequamente le istruzioni materne... Okay, le mamme hanno sempre ragione! (perplessa) Hanno sempre ragione? Ma certo! E poi ormai ho due figlie anch’io! - Il profumo... Fondamentale. Pronta! E questo è solo per cominciare... (spazientita) Ma quando arriva?! Lo avranno preso in forza all'ACEA... - (pratica) C'è qualcosa da bere di fresco che non sia aranciata o Coca Cola delle bambine? Ah, sì, c'è la vodka in freezer. Ottimo. (pausa) E aspettiamo... Magari con una sigaretta... (pregustando le delizie a venire) Come mi guarderà... La prima cosa che dirà, sicuro, è : ma che ti ha preso?! Sempre poetico, lui. Poi però lo farò avvicinare... e alla luce fioca di queste candele lo stringerò a me, e lui respirerà il mio profumo... e comincerà a sentire, a cercare quell'altro, quello più nascosto... di femmina...
Si ode un rumore secco, di colpo si accendono le luci. È finito il black-out. Grido deluso di Paola, che si guarda intorno interdetta.
PAOLA - Eh no!!! E' tornata la luce... E come sarebbe a dire? Adesso no! Posso spegnere il lampadario, d’accordo, ma non è la stessa cosa. Io voglio il medioevo! L'alcova proibita, una notte del '700, una caverna! Un pulsalte che si pigia e fa click, con la televisione in agguato, non fa lo stesso effetto... (le viene un'idea) Però... quando la luce ritorna dopo tanto tempo... niente di più normale che faccia un po' su e giù... volevo dire... che vada via di nuovo, insomma!... Magari anche solo qui da noi... Accidenti! Perché ho sempre avuto quest'irragionevole paura dell'elettricità! Adesso saprei dove mettere le mani. Devo fare presto. Se mi infilo i guanti di gomma e cerco due fili che hanno l'aria di non dover stare insieme, e li taglio e... dove sono le forbici? Ecco... e poi provo ad avvicinarli...
Si ode uno scoppio, buio immediato. Sospiro di soddisfazione di Paola, mentre si sfila i guanti di gomma.
PAOLA - Perfetto. Fammi un po' vedere... (si avvicina alla finestra) Temo di aver fatto saltare la luce in tutto il caseggiato. (studiando una risposta) Eh, purtroppo, questi palazzi vecchi, certi impianti obsoleti... (cambia tono, di nuovo eccitata e in attesa) Torniamo in posizione. Ecco, così. La luce calda delle candele che lambisce il profilo del mio corpo... Posa languida... – Adesso siamo di nuovo soli... (chiude gli occhi) Ti aspetto amore, vieni! Prendimi... Accarezzami... Cercami, scovami, guardami!... Godimi!... Ma perchè non arrivi....
Di colpo si riscuote, sbarrando gli occhi allarmata.
PAOLA - Oddio! E se è rimasto bloccato nell'ascensore?!!!
FINE