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Guarda dove metti i piedi! Quante volte abbiamo sentito dire questa frase, quante volte ci è capitato di camminare ed inciampare… Questa volta inciampare vuol dire pensare, conoscere il passato, mantenere viva la memoria, tenendo i piedi

ben piantati a terra, partendo dalle piccole storie, quelle che pochi conoscono. Rossella Tansini, è ideatrice di un percorso molto significativo, grazie all’associazione TRACCE, fondata insieme ad alcuni collaboratori nel gennaio del 2021. Il narratore di questo lungo camminare è Rosario Tedesco che attraverso una narrazione coinvolgente ci riporta indietro nel tempo e spinge la nostra mente e il nostro cuore verso il futuro, affinché gli errori del passato non si ripetano. Confrontarsi con la memoria della città, interrogare ogni pietra, ogni passo, è il compito del narratore, che si distingue di fronte alla Storia, sia dal testimone, sia dallo storico. Rosario Tedesco da anni con le sue narrazioni di teatro civile, ha tracciato un personale percorso che coinvolge vere e proprie comunità, condividendo ogni volta un’esperienza che nasce e si confronta con la città in cui il processo interpretativo nasce ogni volta in modo diverso. Una ricerca condotta nel segno del tragico per restituire voce al teatro, luogo delle passioni condivise e del turbamento individuale.  L’associazione Tracce ha organizzato già numerose camminate storiche, partendo da una mappa precisa, per mettere insieme nomi e momenti che il tempo ha reso sfocati, raccontando storie attraverso la parola recitata e cantata. I fondatori di Tracce sono: Alberta Bezzan, da anni impegnata per il CDEC nella ricerca delle tante vittime ancora senza nome; Rossella Tansini con una lunga militanza di relazioni con la stampa in ambito culturale e organizzatrice di Stanze, una rassegna di spettacoli in luoghi non teatrali; Rosario Tedesco, attore, regista e drammaturgo, da anni interroga senza sosta la nostra memoria, la Storia del XX secolo e la responsabilità individuale nei confronti della guerra e della Shoah in particolare; Carlotta Castellani e Ermes Miceli, amici veri da decenni e compagni di viaggio in questa avventura.
IL PERCORSO predisposto nelle date del 22 e 23 marzo a Milano, prevede sette tappe e un epilogo musicale. Nel sito dell’associazione www.letracce.org è possibile visualizzare la mappa del percorso e rimanere aggiornati su tutte le iniziative. Le pietre d’inciampo guidano spettatori e narratore alla scoperta di queste tracce, ci spingono a porre domande…Com’è accaduto tutto ciò? Chi l’ha reso possibile? Chi ha partecipato? Perché questa passeggiata oggi è tanto importante? E noi, che traccia lasceremo nella città per i nostri posteri? Rossella Tansini che da anni si occupa di teatro, portando il teatro nei luoghi più significativi della città, ha ideato il progetto, i testi, e la regia sono a cura di Rosario Tedesco. Nessun uomo è solo e da soli non si può costruire nulla, ecco un buon esempio di collaborazione fra due mondi quello di chi il teatro lo fa e quello di chi grazie alla rete di supporto, lo porta in giro, questa volta per le vie della città. Le Pietre di Inciampo sono piccoli blocchi quadrati di pietra (10×10 cm), ricoperti di ottone lucente, collocati davanti la porta della casa nella quale ebbe ultima residenza un deportato nei campi di sterminio nazisti: ne ricordano il nome, l’anno di nascita, il giorno e il luogo di deportazione, la data della morte. In Europa ne sono state installate già oltre 70.000, rappresentano un inciampo emotivo e mentale, un modo per mantenere viva la memoria. Il progetto ha un respiro europeo, infatti, l’artefice di questa iniziativa è l’artista Gunter Deming (nato a Berlino nel 1947). Un progetto silenzioso che si è diffuso in molte città d’Italia. Attenzione, quindi quando camminate per le vie della città, io ne ho trovate due in via Cesare Correnti, le ho intraviste appena, fra le ruote di una macchina che aveva parcheggiato proprio sopra, davanti a un divieto d’accesso, tra l’altro. Livia Bianchini Zamatto e Guido Zamatto. La prima arrestata e tradotta a San Vittore muore nello stesso carcere nel gennaio 1945; il secondo arrestato a Milano nel maggio 1944, deportato ad Auschwitz muore nel dicembre 1944. Grazie quindi a queste iniziative che ci portano tracce di umanità.

Milano, 22-23 marzo 2024.

produzione
TRACCE in partnership con UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO
in collaborazione con
CASA DELLA MEMORIA - COMUNE DI MILANO
CIVICA SCUOLA DI MUSICA CLAUDIO ABBADO

con il patrocinio di
ANED MILANO / ANPI PROVINCIALE MILANO / ASSOCIAZIONE FIGLI DELLA SHOAH / FONDAZIONE CDEC / COMITATO PIETRE D’INCIAMPO MILANO / COMUNE DI MILANO / MILANO È MEMORIA / ISTITUTO NAZIONALE FERRUCCIO PARRI MILANO / FONDAZIONE MEMORIALE DELLA SHOAH MILANO / TEATRO ELFO PUCCINI / UCEI MUSICA
con la partecipazione della
Civica Scuola di Musica Claudio Abbado
Mariaemilia Luca, voce
Raffaele Miranda Sorvillo, chitarra

Foto Franco Ventimiglia