La drammaturgia

La decapitazione di Marco Gualco di Riccardo Cacace

Cosa siamo disposti a negoziare della nostra morale quando è in ballo la vita? Marco Gualco ben poco, ché investito dal corso degli eventi fa di tutto per diventarne il fautore ma non per salvare se stesso bensì il suo orgoglio. LA DECAPITAZIONE è un

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Il libro

Altrimenti il carcere resta carcere di Ornella Rosato e Alessandro Toppi

A partire dall'esperienza ultradecennale della compagnia Petra di Potenza, questa pubblicazione di Bulzoni, curata da Ornella Rosato e Alessandro Toppi, affronta, attraverso una serie di testimonianze e interventi, un discorso più generale sul

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La libreria virtuale

Consulta il nostro archivio on line di testi teatrali: quasi duemila opere di centinaia di autori contemporanei. Leggi liberamente tutti i copioni che desideri, fai una ricerca per autore, titolo, numero di personaggi, genere, durata a seconda delle tue esigenze. Leggi le sinossi e il testo completo, contatta l'autore.

Drammaturgia contemporanea in scena

  • Il turno di notte

    Una vera e propria riflessione sulla crisi e sulla consistenza della classe operaia di ieri e di oggi, tra tanta simpatia, rabbia, rimpianti ed ironia. Il tema della vita di fabbrica, delle delusioni, dei sogni, delle ingiustizie e della speranze di un futuro

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  • Fotofinish

    Antonio Rezza ritorna a Napoli con uno spettacolo del 2003, racconto scenico che oggi, forse più di ieri, riesce a colpirci ancor più intensamente. Chi non conosce Rezza e il lavoro che conduce da tempo insieme a Flavia Mastrella, subisce un impatto

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  • L'empireo

    In questa pièce all'apparenza siamo di fronte a dodici donne chiamate da un giudice (ovviamente maschio) a deliberare circa l'effettiva gravidanza di una imputata condannata ed in attesa di esecuzione che, appunto, all'esecuzione oppone il suo

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  • La montagna incantata

    Erano due le scommesse d’arte che Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni dovevano affrontare per realizzare, nel continuum di un’unica serata/maratona lo spettacolo “La montagna incantata” che avevano precedentemente proposto in tre spettacoli,

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  • La vita sessuale di Guglielmo Sputacchiera

    E’ stata sicuramente una sfida, e non certo agevole, per il regista Nicola Alberto Orofino adattare e portare in scena, sulle tavole del Teatro del Canovaccio di Catania, per la rassegna “Attraverso”, il romanzo-racconto in quattordici capitoli dell’autore

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  • Stai zitta!

    La compianta Michela Murgia ha dedicato la sua breve esistenza al linguaggio come potere sessista emarginante. La costruzione di una frase, il genere attribuito ad avvocato e architetto, il commento sulla bellezza fisica anziché sulle capacità

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  • Flaiano al Flaiano

    Viviamo, purtroppo direi, un'epoca molto retorica ma, dentro la sua lingua virtuale, totalmente anti-ironica che con il gridare stereofonico e anche un po' pornografico, nel senso che questa parola ha ad esempio in Jean Braudillard, alla fine annulla

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  • Grazie della squisita prova

    Osservando questo spettacolo, emerge la necessità di scoprire come è nato il connubio tra Nicola Borghesi, giovane attore e drammaturgo emiliano, e i grandi interpreti e autori siciliani Enzo Vetrano e Stefano Randisi. Sbirciando tra le informazioni

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Articoli e interviste

  • La Crisi di nervi di Peter Stein

    Il drammaturgo russo Anton Cechov scrisse gli atti unici “L’Orso”, “I danni del tabacco” e “La domanda di matrimonio”) tra il 1884 e il 1891, ispirandosi alla commedia francese ed al vaudeville molto in voga in Francia nell’Ottocento e con l’intento di

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  • Napoli milionaria a Palazzo Scarpetta

    Francesco Saponaro, con una matita bianca in mano, dirige gli attori, le loro voci, le espressioni del Viso, i lievi movimenti del corpo, sembra un direttore con la sua orchestra. Tutti seduti intorno al lungo tavolo della sala da pranzo di Titina De Filippo, ci

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  • La Compagnia dei giovani in mostra a Genova

    Considerato l'impatto che tuttora conserva sul teatro italiano contemporaneo, si può dire che questa 'Ditta', che con varie combinazione tutte incentrate su un suo nucleo fondativo, da De Lullo a Romolo Valli, da Elsa Albani a Rossella Falk, volta a

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  • Intervista a Giulia Pietrozzini

    Giulia, con il testo “Un Caso da Manuale”, che nell'ambito del “Festival dell'Eccellenza al femminile” di Genova 2024 ha vinto il Premio Ipazia alla Nuova Drammaturgia, utilizzi il 'paradosso' drammaturgico del ribaltamento dei ruoli per dimostrare la

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Pin It

Questo piccolo teatro incastonato in una piazzetta a metà strada tra la popolare e vivacissima Via Sannio e l'imponente Piazza della Basilica di San Giovanni a Roma, continua da quasi dieci anni a proporre stagioni che praticamente non finiscono mai, cominciando a settembre per terminare nei primi giorni di agosto.  Lo fa con il coraggio e la passione del direttore artistico Francesco Verdinelli, fino a pochi mesi fa affiancato da Alberto Bassetti, nonostante i già esigui contributi pubblici siano ormai stati azzerati. Una stagione fiume dove la drammaturgia contemporanea ha sempre avuto un ruolo da protagonista, ma dove gli spettacoli di danza, i concerti, gli eventi culturali, le mostre, i laboratori sono sempre di casa. Sono tornato in questo teatro dopo qualche anno, in occasione della terza serata di una rassegna estiva divenuta

ormai un appuntamento tradizionale e consolidato: il festival/concorso “Autori nel cassetto, attori sul comò” che, alla sua ottava edizione, presenta dal 20 al 29 luglio 55 corti teatrali votati ogni sera dal pubblico in sala e da una giuria di esperti.  I corti più votati si sfideranno poi il 30 e 31 luglio nelle “semifinali” e infine il 1 agosto si terrà la finalissima che eleggerà i tre corti vincitori, che saranno proposti in forma di spettacolo completo nel cartellone autunnale. La formula della gara tra corti non è originalissima proprio perché funziona sempre abbastanza bene, creando un giro di pubblico piuttosto ampio portato a teatro dai tanti artisti coinvolti, ma purtroppo non sempre queste kermesse hanno un livello qualitativo degno di nota, essendo spesso a metà strada tra professionismo ed amatorialità. Al Teatro Lo spazio di Roma invece siamo decisamente a livelli medio alti, pienamente professionali, nonostante il titolo della rassegna (ahimè!) faccia pensare ad una gara tra filodrammatiche. I cinque corti cui ho assistito hanno visto in scena per lo più estratti ben studiati di altrettanti spettacoli completi, con testi molto interessanti ed attori di ottimo livello. Varietà di linguaggi e di generi, anche se il teatro di narrazione è protagonista in quattro dei cinque spettacoli, con idee quasi sempre piuttosto originali e soluzioni sceniche, pur nella semplicità dei mezzi, di un certo interesse. Da sottolineare, senza far torto agli altri, la prova della compagnia vincitrice della serata, che con Oriana Fiumicino in scena, accompagnata da una chitarra dal vivo, racconta la storia vera della strage di Ludlow, la sanguinosa repressione dello sciopero di minatori ad opera della compagnia di Rockefeller nel 1914. Completamente diverso, ma egualmente molto valido, l’allestimento della compagnia ACD (Lorenzo Cammisa, Giovanni Antinolfi e Giuseppe De Rosa) “Gradito a me”, originale per l’idea ed il linguaggio e l’unico corto della serata con azione scenica a tre personaggi. Toccante e coinvolgente anche la breve storia del viaggio a “Miami” di Gianluca Bondi con un bravissimo Giancarlo Porcari in scena. Molto apprezzabile infine il format della serata che prevede la breve chiacchierata con autore, regista e attori subito dopo la loro performance. Piacevole serata, oltretutto quasi gratuita, all’insegna del buon teatro. La consiglio a tutti.

 

Drammaturghi

  • Su di me di Giuseppe Manfridi

    14 novembre 2023. Una data che vale la pena di annotare. Non ho mai scritto di me prima d’ora per raccontarmi. Per commentarmi sì, è di certo accaduto, ma non per raccontarmi. Possibile? Più ci penso e più debbo confermarmi nella

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  • La composizione drammatica di Giuseppe Liotta

    A che punto sono arrivato, oggi 16 settembre 2022, nel mio lavoro di “drammaturgo”? In questo momento devo decidere se iniziare a scrivere un nuovo testo partendo da due eroi dell’Iliade la cui relazione mi inquieta già da un anno e non vede l’ora

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  • Speranza, rimozione e memoria di Franca De Angelis

    Si è sempre grati a chi ci chiede di fermarci qualche attimo a pensare a ciò che si fa, al perché lo si fa. Ringrazio quindi di cuore Marcello Isidori che mi ha chiesto questa breve autopresentazione; per quanto sappia di non avere una scrittura

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  • Più o meno, è andata così di Francesca Garolla

    La mia biografia, come tutte le biografie, sottolinea i successi ed elude del tutto ciò di cui non ho chiarezza. Quale è stato il momento esatto in cui ho fatto incontrare scrittura e teatro? Non lo so, e forse è per questo che non riesco a dirmi

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Osservatorio teatro di Giorgio Taffon

  • In cerca di teatro a Roma?

    Ritengo che rientri appieno nello spirito di questa rubrica rifarsi a quanto recentemente il regista Elio De Capitani, del milanese Teatro dell’Elfo, ha detto all’intervistatrice Federica Manzitti, sul <<Corriere della Sera>> di sabato 8 marzo:

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  • Osservare il teatro: lo sguardo critico oggi

    Le annotazioni che seguono prendono spunto da un articolo del “Corriere della Sera” di questi giorni a firma di Aldo Grasso, L’insostenibile insofferenza nei confronti dei critici. Tale articolo è a sua volta una recensione al volume di Daniel Mendelsohn,

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Drammaturgie del Teatro di figure di Alfonso Cipolla

  • Perché nasce un nuovo burattino? di Walter Broggini

    Una delle caratteristiche più vitali dei burattini italiani è la loro capacità di rigenerarsi continuamente e di rifondersi in nuovi personaggi. È una prerogativa strategica che ha radici antiche: ogni burattinaio deve potersi specchiare in un proprio

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  • Dizionarietto del teatro di figura di Gigio Brunello

    Gigio Brunello più che un burattinaio è un cult, anzi una fede. Chi lo scopre non può più farne a meno: lo segue, lo rinsegue, cerca di non perdere nessuna delle sue creazioni sapendo che sarà, più che sorpreso, calamitato da quel suo modo di

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Racconti e favole teatrali di Giorgio Taffon

  • Storie di una strana famiglia d’artisti 10

    Cari amici lettori, incrociando Shakespeare e Dante, nel concludere questi miei racconti, vi dirò di un fazzoletto “galeotto” che mi spinse inevitabilmente a sciogliere ogni nodo con la famiglia di Pietro ed Elena De Meis.

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  • Storie di una strana famiglia d’artisti 9

    Vengo convocato per la famosa cenetta dove i genitori di Elena avrebbero svelato i loro codici comunicativi in forma di simboli musicali. Arrivo con un mazzo di tulipani molto ben preparato, con nastrini iridescenti multicolori, sapendo da sempre che

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